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Non questa tuttavia la sola cosa", conclusi, "che spinge gli uomini a rubare. Ci sono degli altri fattori, ritengo, tipici di questo vostro paese." "Quali?", chiese il cardinale. "Le pecore", risposi. "Queste miti creature, alle quali basta solitamente cos poco cibo, stanno diventando talmente voraci ed aggressive, a quel che ho appreso, da divorare perfino gli uomini. Ingoiano campi, case, citt. In tutte le regioni del regno nelle quali si produce una lana pi fine, quindi pi costosa, nobili e proprietari terrieri e perfino alcuni abati, nonostante la loro santit - si danno da fare per recintare le terre e destinarle ai pascolo, impedendone la coltivazrone. Cos, non bastando loro le rendite e i prodotti che gli avi ricavavano dai poderi, e non sentendosi sufficientemente appagati dal privilegio di vivere negli agi senza essere di alcuna utilit agli altri, mandano in rovina borghi e case, lasciando in piedi solo le chiese perch servano da stalla alle greggi. Come se non bastasse il terreno gi sprecato per le foreste ed i parchi, questi gentiluomini cancellano ogni traccia di centri abitati e fattorie per fare posto al deserto. Con quale rjsultato? Che gli agricoltori vengono cacciati via, dopo essere stati raggirati o sopraffatti con l violenza, e costrgtti a vendere quel che possedevano sotto le minacce, perch un solo latifondista possa mettere insieme i loro campi e recintare cos migliaia di ettari. Uomini, donne, bambini, vedove, orfani, genitori con prole, famiglie numerose ma non ricche * poich l'agricoltura richiede laforza di rnolte braccia - sono costretti a lasciare le proprie case, senz'avere un posto in cui rifugiarsi, dopo avere svenduto per niente le loro povere cose. E dopo avere girovagato e speso tutfo, che cosa resta loro da fare se non rubare - per poi essere, giustamente, s'intende, giustiziati - o darsi all'accattonaggio? A parte il fatto che anche per gli accaftoni e per i v4gabondi previsto il carcere. Ed inutile cercare lavoro, poich non c' pi bisogno di loro. Dove non si semina non c' posto per i contadini. Dopo tutto, un solo mandriano sufficiente per custodire gli animali al pascolo su di un'arrea chc pcr csscre coltivaLl avrchbe avuto bisogno cli ntollc braccit. li il

costo dei generi alimentari aumenta a dismisura. Non solo,

aumenta nche quello della lana, al punto che i tessitori pir poveri non sono in grado di acquistarla per poterne l'are coperte. Cresce anche il numero dei disoccupati. ('om' accaduto a causa di un'epidemia che port via rrna grande quantit di pecore, dopo che i campi coltivati orano stati trasformati in pascolo. Quasi che Dio volesse punire in tal modo I'avidit dei padroni, anche se sarebbe stato pi giusto che la peste si fosse abbattuta su di essi. Ma quand'anche le pecore dovessero moltiplicarsi a migliaia, non calerebbe il loro prezzo, poich sottoposto a rogime se non proprio di monopolio - visto che non urro solo a vendere - certamente di oligopolio, nel senso c'lrc il mercato controllato da pochi ricchi, i quali non Irlnno bisogno di vendere se non quando conviene loro, r'io al prezzo pi alto. Aumenta p'er la stessa ragione tlprezzo dell'altro bestiarrrr:. Con la scomparsa delle fattorie e la crisi dell'agricolIuru, non ci sono pi allevatori. N quelli che si sono derlicati alle pecore si curano di bestie diverse, salvo acquisluro a basso costo vitellini da latte per poi ingrassarli nei loru pascoli e rivenderli a prezzi spropositati. Non credo clrc il danno provocato da tale situazione si sia ancora rrritnif'estato nella sua rale portata. Per oraiprezzi salgorro soltanto nei luoghi di accaparramento, ma presto, tlrrirndo le riserve saranno esaurite, vi sar carestia dappcrlutto. E quella ch'era una risorsa per tutti si tradurr in rrrur catastrofe nazionale a causa della crudele ingordigia rli pochi scriteriati. l'c:r'cluesta penuria di cibo sono sempre di pi le persone rruurtlate via dalle case in cui servivano. Ma dove, se non rr rrrr:ndicare o a rubare? Ed pi facile che uno spirito lir'r'rr scelga di fare il ladro anzich il mendicante. A ;rcggiorare le cose subentra il contrasto tra questa rllirrrrrnaticn povert e I'ostentazione del lusso pi sfrenaln. Scrrvi, operai e perl'ino contadini, cittadini insornma di lrrlle lc classi, ntanif'estano gusti stravaganti nel cibo e nel vcslit'c. l)cnsatc a c;uanti bordelli ci siano, inclusi quelli t=lre si c:clatro diotro le insegne di taverne e birrerie, e a rlrnrlrr sl)rcc:o rli clcnitro conclucano i gitlclri d',lt,'t'ardo, i

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rilanciando l'agricoltura-e riformando il"mo"uto o"riu lana. Date agli sfaccendati qualcosa di utile da tarl.-lu miseria rende ladri, e quelli h. p"r ora sono soltanto dei di.qoccupati saranno prsto anche ladri. E inutile, se non sradicate tali mari, punire i ladri ricort:"n9o^.u una giustizia pi eclarante .f, giurta;h.;;;. In d9f$itiva,_.vgi lasciate che crescano Tin du r;gu;;-i" condizioni tali da essere fatalmente destinati criminale, poi li punite. rn alrre qr"ir"rr t";"1;;;""d;;;;it che voi stessi avete creato.,,

dadi,le carte,le bocce, il tennis, gli anelli e cos via. Non anche questo un incentivo a ru6are? Liberatevi ou"ou" da questi mali rovinosi ed ordinate ctre r centiir*rrii" gano ricostruiti da chi.li distrusse, o luli + gente che voglia riattivarli. Impedite crte i .iru {ei ricchi all' accaparcNnento possa fine a.questo loro privilegio. Riscattate"o"tinu-L,;iet" t* g"trt" uit;orio

siano.;ilrq;;;ifi

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