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Quando piacere diventa unossessione

Nella nostra societ dominata dalle immagini, in cui spesso il superfluo presentato come necessario, laspetto fisico iperinvestito di significato: ciascuno si presenta agli altri sapendo che sar giudicato innanzitutto in base alla propria immagine. E con ogni probabilit unimmagine non conforme agli attuali striminzitissimi canoni di bellezza diverr un giudizio negativo sullintera persona: si arriva, in altre parole, ad associare la propria (e altrui) identit allimmagine fisica coprendo con un effetto alone tutti gli altri contenuti dellindividuo, le sue peculiarit e potenzialit. La ricerca della forma fisica perfetta diventa, pertanto, un obiettivo primario, sovente unossessione. La cura del corpo, in realt, entro una certa misura, esprime sicuramente un rapporto armonico con se stessi e di interesse nella relazione con laltro; lattenzione spasmodica,invece, denota la non accettazione di s e pu portare ad assumere una serie di atteggiamenti e comportamenti che compromettono la serenit e la gioia di vivere e minano la nostra stessa salute. Ci si ritrova, senza rendersene conto, in un rapporto di amore-odio verso il cibo, per cui si comincia a guardare con sospetto al pezzo di pane o alla goccia dolio e il rischio di trasformare il cibo in un qualcosa che perseguita il corpo e la mente! In Italia il 2,3% della popolazione soffre di anoressia nervosa, l1% di bulimia nervosa e il 6% di disturbi del comportamento alimentare non specificati; la fascia det, inoltre, delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare si sta allargando ai 40 anni. Di fronte ad un cos vasto fenomeno vale la pena chiedersi se e quanto i media che ci propongono corpi perfetti, siano gli unici responsabili del diffondersi di squilibri alimentari: ci si pu porre, infatti, anche in modo pi critico nei confronti di questi modelli, prendendo consapevolezza del proprio modo di essere e di esistere. Puntare il dito sui media, serve solo ad allontanare lattenzione dalle logiche emotive, che rappresentano il terreno in cui vanno ricercate le origini del disagio che si manifesta poi nel rapporto col cibo.

Dott.ssa Marotta Mimma (Psicologa/Psicoterapeuta) elle-di | centro di medicina tradizionale e complementare http://elle-di.it info@elle-di.it