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Mozione. Invito a dotare la città di una struttura denominata “sala del commiato” per funerali
laici.
Per un non credente, riuscire ad ottenere che le proprie esequie siano prive di ogni tipo di rito
religioso è già una discreta impresa; ancora più difficile è riuscire a far svolgere i funerali civili in
forme dignitose. Anche il percorso costituisce un problema: non so nemmeno se sia contemplata –
nel nostro Comune - la possibilità di una sosta lungo il tragitto diversa dalla chiesa. Né al cimitero –
a quanto so - esistono strutture idonee.
Fa parte dell’elementare diritto alla dignità della vita il diritto alla dignità della morte. Dobbiamo
decidere se un uomo non credente ha o no – non dico il diritto in astratto, ché su questo punto
concorderemmo tutti immediatamente - la concreta possibilità di approdare alla morte ed essere
salutato dalla gente che lo ha conosciuto senza entrare in una chiesa.
Esiste una disposizione di legge (DPR 15/97, che intervenendo fra l’altro sul Servizio Mortuario
prescrive ai Comuni di “istituire una sala per onoranze funebri al feretro”) rimasta generalmente,
lettera morta; ma piuttosto che alla legge preferisco rivolgermi alla sensibilità del Sindaco e della
Giunta di Sestri, ai quali sono certo di poter chiedere, con la certezza di essere ascoltato, un gesto di
grande rispetto e sensibilità culturale: l’istituzione di una sala dove consentire a chi non è credente
di essere ricordato nella maniera più adeguata e decorosa.
Vincenzo Gueglio
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE
OSSERVATO CHE
• La composizione sociale della città ha assunto connotazioni sempre più differenziate sul piano
culturale e religioso;
• il numero delle cittadine e dei cittadini che scelgono di celebrare in modo laico le tappe più
significative della propria vita è in crescita; e che comunque, quale ne sia il numero, va
rispettata l’esigenza di ciascuno di vedere rispettate le proprie convinzioni con pari dignità:
• compito dell’Amministrazione Comunale è quello di rispondere alle necessità della
popolazione nel rispetto delle concezioni culturali, valoriali, religiose di ognuno;
• di fronte a un evento importante e solenne come l’estremo saluto a una persona, i cittadini
devono essere posti nella condizione di scegliere con pari dignità; e che dunque le persone che
hanno scelto o per le quali è stato scelto il funerale laico hanno diritto a una cerimonia funebre
dignitosa prima che la loro salma sia accompagnata al cimitero.
• le attuali condizioni in cui si svolgono i funerali non religiosi non sono adeguatamente
rispettose delle esigenze di dignità della cerimonia e che problemi analoghi si pongono anche
per aderenti a confessioni minoritarie che non dispongono di locali adatti per le proprie
celebrazioni funerarie;
• mentre per i matrimoni civili l’Amministrazione comunale ha giustamente adibito locali
dignitosi, non esiste una sala del commiato per la cerimonia del funerale laico;
provvedere al reperimento in città di una sala capiente e dignitosa per lo svolgimento della
cerimonia dei funerali laici
INVITA LA GIUNTA
ad adottare le opportune misure affinché i funerali laici possano svolgersi garantendo il pieno
rispetto della dignità della persona deceduta, dei suoi familiari e dei partecipanti alla celebrazione,
in particolare
o provvedendo a dotare la città di una struttura denominata “sala del commiato” di adeguata
capienza e dotata degli allestimenti necessari a soddisfare al meglio le esigenze di
partecipazione alle celebrazioni
o procedendo a una efficace pubblicizzazione della possibilità di accedere a questa opportunità.