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Un Pacchetto Di Camel Da Dieci Grazie

Di

Mattia Sirocchi
Un Pacchetto Di Camel da 10 Grazie di Mattia Sirocchi

Occhèi adesso vado lì e glielo chiedo. Non ci vuole nulla, l‟hanno fatto in migliaia prima di me.
Tranquillo e rilassato, un bel respiro, due passi avanti ed è fatta…tutto d‟un fiato, non me ne accor-
go neanche. Oddio e se poi per caso mi impappino sul più bello, se mentre parlo sputo sul bancone?
Mamma mia non voglio neanche pensarci. Li ho lavati i denti? Cacchio non me lo ricordo. Maledet-
ti spaghetti allo scoglio. Il sapore di menta non lo sento. Faccio la conchetta con la mano ed annuso.
No che schifo, e se poi mi vede mentre lo faccio? Ecco appunto mi ha guardato proprio adesso, c‟è
mancato poco che facessi la figura dello zozzone. Devo stare attento, sono i particolari che fanno la
differenza. Che bella che è, sembra una sirena fuori dall‟acqua, l‟azzurro le dona tantissimo e poi si
intona con i miei occhi. Magari potrei dirle una frase del genere. No meglio di no, suona da ultimo
stadio. Devo solo andare da lei ed apparire sicuro di me. Le ragazze sentono l‟odore della paura, so-
no peggio dei cani della narcotici. Poveracci, chissà che viaggi che gli fanno fare per addestrarli.
Ecco ci sono: lo metto sull‟animalismo. Le mostro il mio animo sensibile, due battute sui toporagni
del Madagascar e se mi da appena un po‟ di corda tiro dritto fino all‟orario di chiusura. Ma ha guar-
dato me o quell‟altro? No me dai, quell‟altro sembra un Hobbit…c‟ha pure i calzini bianchi con i
sandali. Certo che però oggi fa un caldo boia, e quanta gente qui dentro, mi manca l‟aria, che caldo,
devo uscire. Si magari esco, faccio un giro e torno verso sera quando c‟è più fresco e meno gente,
così riesco anche a parlarle con più calma. Si faccio così. No, e invece no! Questa volta resto qui,
cascasse il mondo, questa volta attacco bottone e le parlo, echeccazzo, sono due mesi che va avanti
„sta storia, ormai me la sogno la notte. Non ci sono Santi, stavolta vado là bello sciallo, mi faccio
dare un Camel da dieci, trovo una scusa, le chiedo il nome e se ci scappa le offro un caffè quando
chiude. Sono cazzuto io, mica un tabagista qualsiasi. Solo un Camel da dieci? Non ci faccio la figu-
ra del barbone? Forse dovrei prendere qualche cosa di più sofisticato. Ma cosa? Trovato: un accen-
dino. Uno di quelli stilosi, un bello Zippo. Porca boia vengono cinquantotto euri l‟uno, ma neanche
se fosse la scatola da dieci. Mi butto su uno di quelli simpatici, niente donnine nude però per carità.
E poi a casa ne ho già tre così. Quello con Lupin è forte. “Ehi ciao, un pacchetto di Camel da dieci
e un accendino con Lupin. Senti ti andrebbe di essere la mia Margot?” Suona da schifo. Cambio:
un pacchetto di gomme, così sistemo anche il problema eventuale dell‟alito, e un paio di francobolli
da uno e sessanta, così sembro uno importante, uno che deve spedire lettere urgenti. “Ehi avresti
mica un paio di francobolli da uno e sessanta che ho una lettera urgentissima da spedire? Dove?
Eh sai in Francia. Motivi di lavoro. Cavolo non me ne parlare. Sì, sì, ci sono stato in Francia. Ma a
Parigi naturalmente. Sì è bella ma non so se ci vivrei.” Mi prenderei a pugni. Cambio ancora. Nien-
te francobolli che va a finire che mi incasino da solo. Solo gomme e Camel. No Marlboro, rosse.
Così la prossima volta vengo a prenderla a cavallo e con il cappello da Cow-Boy. Dai che ormai
tocca a me. Oddio vorrei essere ovunque tranne che qui. Mi sudano le mani. Basta esco. No! Ho
detto di no! Sto diventando psicopatico, manca solo una crisi di panico ed è fatta. Non pensiamoci
neppure. Calmo e tranquillo, faccio sempre in tempo a suicidarmi dopo. Mio Dio come è bella. Og-
gi anche più dell‟ultima volta. Ha gli occhietti luccicosi, sembra innamorata. No eh! Chi è che osa
insidiare il suo cuore? Aspetta un attimo, mi ha sorriso. Sì, sembra proprio che mi abbia sorriso. Mi-
tico! E se fosse anche lei tutta eccitata e nervosa perché mi ha visto? Se anche lei aspettasse
quell‟unico giorno della settimana in cui ci vediamo, anche solo per pochi attimi? Se anche lei a-
spettasse trepidante quell‟istante infinito in cui le nostre mani si sfiorano al suono di mille monetine
che, come tintinnanti campane, fanno da contrappunto al palpito dei nostri cuori? Ma se andassi là e
le dicessi tutto questo non farei prima? Si ma non ne sarei mai capace, mi verrebbe una crisi con-
vulsiva appena aperta la bocca, ed è difficile essere romantico con la bava che ti cola lungo il collo.
Mi attengo al piano primario. Ci ho messo tre giorni e una colite da stress per elaborarlo. Occhèi

Proprietà di Mattia Sirocchi


mattiasirocchi@libero.it
http://www.mattiasirocchi.blogspot.com
Un Pacchetto Di Camel da 10 Grazie di Mattia Sirocchi

ancora uno e poi tocca a me. Mi sa che il mio cuore si sia fermato due clienti fa, altro che amorosi
palpiti. Pezzente un gratta e vinci da due euri. Vado tocca a me…daje tutti.
- Ehm ciao scusa, ch‟avresti mica un pacchetto da dieci. Di cosa? A si, di Camel. Un pacchetto di
Camel da dieci. Grazie alla prossima. -

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