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CINA La Cina occupa gran parte del continente asiatico; si estende dall'Asia centrale fino all'Oceano Pacifico.

Confina a nord con la Russia e la Mongolia, a ovest con Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan, Pakistan e India. A sud confina con l'India, Nepal, Bhutan, Myanmar, Laos e Vietnam. A est confina con la Corea del Nord e bagnata dal Mar Giallo e dal Mar Cinese Orientale e Meridionale. Questo Paese, vasto 31 volte l'Italia, per la sua estensione territoriale il terzo Paese del mondo dopo l'ex URSS e il Canada. La pi vasta pianura cinese quella attraversata dal Fiume Giallo. Questa pianura si formata grazie alle sabbie depositate dai fiumi trasportate dal vento. Nella zona dove il Fiume Giallo descrive una grande ansa si estende la pianura del loss, la terra gialla. Nella Cina centro-meridionale si estende la regione attraversata dal Fiume Azzurro che dall'antichit ha offerto una vasta rete di vie navigabili, ancora oggi molto utilizzate. La Manciuria la regione pi settentrionale della Cina ed una zona vasta e molto fertile. Il clima caldo e la forte umidit favoriscono la crescita di una vegetazione molto ricca. E' il regno delle banane e del riso. l'Altopiano del Tibet una zona molto arida tuttavia sono presenti vari laghi e grandi ghiacciai himalayani. Si estende tra il Nepal e l' India, nella zona sud - occidentale del Paese. Oggi il Tibet una "regione autonoma" della Repubblica Popolare Cinese. Il Tibet depositato di un'antica storia, ricca di particolari e suggestive tradizioni religiose e culturali. I centri e i monasteri buddisti hanno per secoli caratterizzato il territorio di questa regione. A Lhasa, capitale spirituale di questo territorio, si trova Potala, il pi grande monastero buddista del mondo. Alla definizione del Tibet da parte del governo cinese come " zona economica speciale", ha fatto seguito una massiccia immigrazione di coloni cinesi. Ci ha determinato forti tensioni di tipo culturale: i Tibetani vengono a essere minoranza del loto stesso Paese. A ci si aggiunge un controllo delle nascite imposto anche con la forza, che contribuisce ulteriormente ad alterare il rapporto fra popolazioni i diversa origine. Le Nazioni Unite hanno approvato tre diverse decisioni che chiedono il rispetto dei fondamentali diritti del popolo tibetano. Il Dalai Lama, la massima autorit religiosa tibetana, in esilio dal 1959, cerca di costruire un dialogo con le autorit cinesi, che pure si erano impegnate, in cambio della rinuncia alla piena indipendenza del Tibet, a gara ntire autonomia e rispetto della libert religiosa. La Cina il Paese pi popolato del mondo anche se le famiglie hanno ridotto notevolmente il tassi di crescita annua. In Cina gran parte della popolazione vive nei villaggi. La Cina urbana in recente espansione e la sovrappopolazione si avverte proprio nelle citt, dove la gente affolla le strade, a piedi o in bicicletta, e dove si addensa da qualche anno un intenso traffico di veicoli a motore.

Pechino, il cui nome significa capitale del nord, divenne capitale di tutta la Cina nel XIV secolo. La parte antica della citt ha una pianta molto regolare ed chiusa da mura che formano un quadrato. Sotto la dinastia Ming (XIV-XVII secolo), una parte delle mura venne abbattuta e al loro posto furono costruiti i palazzi imperiali, accessibili solo a poche persone e per questo motivo noti con il nome di Citt Proibita. Nel corso degli ultimi decenni, il volto della citt cambiato acquisendo sempre pi un carattere moderno. Shanghai ospita la maggior concentrazione industriale del Paese. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso, per la citt inizi uno sviluppo che oggi sembra inarrestabile. Nel 1983 a Shanghai cera un solo grattacielo; oggi sono pi di 300, sorti nel nuovo centro direzionale di Lujiazui, che con il suo prodigioso sviluppo, si presenta come citt del futuro di importanza planetaria. Tientsin un porto fluviale al quale fa capo tutto il commercio delle regioni settentrionali. Possiede un incredibile campionario di edifici nei pi svariati stili occidentali, dal neogotico al neoclassicismo. Tra le altre grandi citt vi sono Wuhan, importante centro industriale; Nanchino, la capitale del sud; Canton, ancora pi a sud, Hong Kong, che fino al 1997 stata una colonia britannica. La Cina non riconosce una religione di stato. Molto diffuso il confucianesimo insieme al buddismo e al taoismo che hanno in comune il fatto di essere pi delle filosofie morali che delle vere e proprie religioni. La lingua cinese parlata da quasi tutta la popolazione, ma vi anche una grande variet di dialetti regionali. La Cina caratterizzata da una millenaria struttura unitaria derivante dal lungo potere imperiale(dal 221 a.C. al 1911), dalla diffusione del confucianesimo, dalluso di un unico sistema di scrittura, di pesi e misure. Durante il Novecento, ha affrontato grandi cambiamenti. Fin dallinizio secolo, ha intrapreso un lungo percorso per liberarsi dallinfluenza europea e giapponese. del 1911 la proclamazione della prima Repubblica cinese. Ma la Cina era lacerata da gravi contraddizioni sociali e politiche. Il contrasto politico si trasform presto in guerra civile: si combattevano le forze nazionaliste guidate da Chiang Kai-scek e quelle comuniste dellArmata rossa di Mao Tse Tung. Dopo aver fatto fronte comune contro gli invasori giapponesi dal 1937 alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945), nazionalisti e comunisti continuarono la guerra civile. La vittoria comunista port nel 1949 alla proclamazione della Repubblica Popolare, da cui rimaneva esclusa lisola di Taiwan. La Cina di Mao avvi un grande processo di trasformazione sotto la direzione del Partito comunista, cercando di risolvere i secolari problemi di fame, povert, malattie e analfabetismo. In agricoltura fu reali zatta la collettivizzazione delle terre, cio venne abolita la propriet privata e

tutto divenne propriet dello Stato, anche le industrie. Sul finire degli anni Sessanta del Novecento vi fu la Rivoluzione culturale, che, in nome di radicale rinnovamento nellorganizzazione della vita politica, sociale ed economica del Paese, produsse ulteriori traumatici cambiamenti nella societ, con persecuzioni nei confronti di coloro che si opponevano al regime. Nel 1976, la morte di Mao chiuse un periodo storico. Dopo la scomparsa di Mao, il Paese, sempre sotto il controllo de Partito comunista, avvi profondi cambiamenti in campo economico, lasciando sempre pi spazio alliniziativa privata. La Cina divenuta una grande potenza economica, ma presenta ancora enormi contraddizioni: il Paese diviso in regioni sviluppate e fortemente urbanizzate e regioni povere; linquinamento enorme; i diritti individuali non sono tutelati: nel 1989 una grande manifestazione di giovani che chiedeva maggiori libert politiche a Pechino, in Piazza Tien-An Men, fu repressa nel sangue e tuttoggi la situazione non cambiata. Il gigante economico cinese continua a essere criticato da una grande istituzione internazionale per i diritti umani come Amnesty International per le forti limitazioni della libert di pensiero e, in parte, di culto, la frequente applicazione della pena di morte, la censura applicata anche in Internet e la mancata autodeterminazione del Tibet. La Cina un Paese dalle molte contraddizioni: negli ultimi anni ha registrato altissimi tassi di sviluppo economico, sempre oltre il 10% annuo, con una crescita prodigiosa della produzione industriale; tuttavia ancora la met della popolazione attiva impegnata nellagricoltura. Con la nascita della repubblica fu attuata in Cina una riforma agraria che priv i terreni dei grandi proprietari terrieri e li distribu ai contadini. Allepoca di Mao, si afferm il sistema delle comuni, con la propriet collettiva della terra, che avrebbe dovuto assicurare uno sfruttamento pi razionale del terreno. Oggi molto cambiato e la riforma economica attuata a partire dagli anni Ottanta si ispirata ai principi di liberalizzazione, ottenendo risultati considerevoli. Anche se il Paese molto vasto, il terreno coltivabile molto scarso: non pi del 15% della superficie totale. Si tratta di poco spazio per assicurare il sostenimento della popolazione e quindi vengono praticate le colture intensive. Nella Cina centrale, ricca di acque, il principale prodotto il riso, che cresce abbondante grazie alla piovosit del clima monsonico. Il frumento cresce invece nelle zone a clima asciutto e fresco; dato impoverisce il suolo, i campi vengono sfruttati alternativamente a grano e a pascolo. Altri prodotti importanti sono il t, la soia, la canna da zucchero e il cotone. Oggi la Cina dedica enormi risorse per formare tecnici e ricercatori per rinnovare gli splendori dellantichit. diventata una grande potenza industriale: in alcuni centri costieri, Zone Economiche Speciale, si realizzata uneconomia aperta al commercio internazionale, con un grande e veloce sviluppo industriale. Tra queste Zone Economiche Speciale la pi importante Shenzhen. Le produzioni cinesi vanno dallindustria pesante (siderurgica) a quelle automobilistiche fino a quelle moderne (elettronica). Va ricordata anche lindustria bellica, in particolare quella nucleare. Sono celebri anche le produzioni tradizionali cinesi, come quella

dellindustria tessile, quella della porcellana e dellartigianato di buona qualit e a basso costo. Le relazioni commerciali sono particolarmente intense con tutti i Paesi. Il turismo in forte crescita. Recentemente la Cina, con il suo quarto posto, ha superato anche lItalia nella class ifica dei Paesi pi visitati al mondo. La Grande Muraglia una gigantesca fortificazione, lunga circa 6000 chilometri, costruita nel III secolo a.C. per difendere i confini settentrionale dellImpero cinese dalle attacchi delle trib nomadi. La Cina, non essendo un Paese democratico bens dittatoriale, di natura comunista, che di comunista ha davvero poco, venerd 10 dicembre 2010 ha dimostrato linviolabilit dei diritti umani, il diritto di pensiero, dautore e di parola. Non cera Liu Xiaobo, dissidente cinese in carcere per ribellione, a ritirare il Nobel per la Pace. La sua sedia rimasta vuota, il presidente della giuria del Nobel vi ha poggiato sopra il diploma e la medaglia doro del premio. Liu Xiaobo ha inviato un messaggio, letto da Liv Ullman: "Non ho nemici e non covo odio", ha scritto tra l'altro, "Credo fermamente che il progresso politico della Cina non si fermer e guardo pieno di ottimismo all'avvento di una futura Cina libera". Xiaobo ha dedicato il suo premio Nobel per la Pace alle "anime perse" della Piazza Tienanmen, le vittime della repressione del 4 giugno 1989. Sono diciannove i paesi che hanno accolto l' appello della Cina a ostacolare la cerimonia cui la Russia, il Kazakhistan, la Colombia, la Tunisia, l Arabia Saudita, il Pakistan, la Serbia, il Vietnam, lIran, lIraq, lAfghanistan, il Venezuela, lEgitto, le Filippine, lUcraina, Cuba e Marocco.

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