teatro LA PRIMA
Anatra per quattro
“L’anatra all’arancia”
al Teatro Sala Umberto
fino al 10 aprile.
La recensione della prima
del 22 marzo 2011.
GUIDA SPETTACOLO A ROMA
Prima da grandi occasioni per una
vivace e scoppiettante rilettura de
“L’anatra all’arancia”, commedia
divertente e ironica che ruota intorno
al tema della coppia ad un passo dal
divorzio. È servita, pardon è in scena,
nel sempre accogliente Teatro Sala
Umberto (dove sarà rappresentata
sino al 10 aprile 2011).
Indiscussi protagonisti sono Corrado
Tedeschi e Debora Caprioglio nei
panni dei due
coniugi che
vicendevol-
mente si tradi-
scono rischian-
do di compromettere il loro matri-
monio (personaggi che cinematogra-
ficamente furono interpretati da Ugo
Tognazzi e Monica Vitti).
La commedia, scritta da W.D. Home
e M.G. Sauvajon, oggi è riadattata
per la versione teatrale da Nino
Marino, Antonia Piccolo e Ennio
Coltorti (che tra l’altro ne cura anche
la regia).
Quello proposto al Teatro Sala
Umberto è un bell’allestimento,
senz’altro all’altezza delle versioni
teatrali più apprezzate come quelle
del compianto Alberto Lionello e
Valeria Valeri e, in anni più recenti, di
Marco Columbro e Barbara De
Rossi.
Lo spettacolo è ambientato in
Brianza; la scenografia, davvero
curata, è di Andrea Bianchi/Forlani
che ricostruisce il salotto di una son-
tuosa villa.
Tedeschi (il marito Gilberto) colpisce
particolarmente per la sua verve e
simpatia e Caprioglio è perfettamente
a suo agio nei panni della buffa, ma
agguerrita Lisa dall’aria un po’
malinconica.
Lei ha un amante e lo confessa e
quando dice di voler partire con lui,
Gilberto li invita entrambi a cena,
completando il quadro con la sua
giovane segretaria (ed amante).
E così il rapporto di coppia –
mentre si attende in tavola
l’anatra all’arancia cucinata
con spezie afrodisiache -
diventa un quadrilatero
amoroso; lui-lei-l’altro-l’altra
sono riuniti tutti assieme,
dando vita a tante gag e ad
un brillante meccanismo
comico. Davvero una
affiatata compagnia sul
palcoscenico, comple-
tata da Samantha Fan-
tauzzi, Mino Manni (i
due rispettivi amanti) e
Gioietta Gentile irri-
verente domestica che ridi-
colizza tutto e tutti in dialetto lom-
bardo.
Ritmi veloci, battute serranti, humor
con venature inglesi-milanesi con-
discono e danno sapore all’”Anatra
all’Arancia”.
Monica Menna