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teatro LA RECENSIONE

Sul ring dei sentimenti


“Honour”. La recensione
In scena al Teatro della Cometa
fino al 27 febbraio 2011

A due alla volta sul ring e gli altri due ai


bordi in attesa del loro momento. Ognuno
tenta di dominare, ma Honour no, si trova
sul ring suo malgrado è meravigliata che
tutto ciò che le appartiene – quella routine
domestica, quel marito di cui di riflesso
vive il successo, quella famiglia felice –
sia messo in discussione.

Si procede con incontri-scontri che


dissolvono radicalmente gli equilibri
precedenti.
Nella commedia emerge la dialettica
utilizzata come guantoni. Ognuno si
confronta individualmente con tutti gli
altri. In rapporti aspri ma anche teneri
in cui emergono le passioni, le
fragilità, le ambizioni, il bisogno di
amore.

“Honour” al Teatro della Cometa


fino al 27 febbraio 2011, prevede
quattro interpreti: Paola Pitagora
nei panni di Honour che sa guardare
la vita con gli occhi dell’incanto;
Roberto Alpi, è George il marito
scrittore di successo alla ricerca di
nuovi stimoli, di una nuova
giovinezza che si nutre della
giovinezza altrui; Evita Ciri, la figlia
Sophie che vive la frantumazione
familiare con dolore, con virulenza
ma la sua è una tempesta in un
catino; Viola Graziosi (figlia
GUIDA SPETTACOLO A ROMA

d’arte, il padre è Paolo Graziosi,


ndr) interpreta la giovane giornalista Claudia,
l’amante che crede di poter insegnare a vivere alla rivale, di saper dominare ma
alla fine comprende i propri limiti.

Duellano i vari bisogni di amore. Tutti i personaggi pongono al centro l’io tranne Honour che pone al
centro gli altri; alla fine è proprio lei la vera vincitrice perché ha saputo ricostruire sulle macerie, una
nuova vita.

Claudio Costantino

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