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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA NAVALE SALVATORE MIRANDA APPUNTI DEL CORSO DI COMPLEMENTI DI ARCHITETTURA NAVALE QUADERNO_N. 2: I PROBLEMI DELL'ELICA SERIE SISTEMATICHE DI ELICHE NAPOLI 1989 I_PROBLEMI DELL’ ELICA Le relazioni funzionali kT f(a) a KQ = £,¢0) descrivono il funzionamento dell'elica isolata. Esse si riferiscono, in generale, ad una famiglia di eliche geometricamente simili; in particolare ciascuna elica rimane individuata, insieme alla sua condizione di funzionamento, quando si conoscono i valori assunti dai cinque parametri: diametro D, velocita assiale V ed angolare n, spinta sviluppata Te coppia assorbita @. Associando ad esse la densita p dell'acqua, si definiscono le grandezze (T, QV, mn, D, p) coinvolte nel fenomeno. Alle (1) si Perviene esaminando le dette grandezze mediante i metodi dell'Analisi Dimensionale. A tale scopo, si considerino i due sottoinsiemi (7, V, a, D.g) e (@, V, n, Dp) @ si indichino con FUT, V, n, D,p)=0 e FQ, V, 2, D,p) = 0 le funzioni implicite che legano rispettivamente la spinta T e 1a coppia @ alle rimanenti Vv, n, D, 9. Si determinino, in entrambi i casi, adimensionali’ indipendenti prodotti k, nk y 5 pt pf att nk ys phe ps Nel primo caso si ha: Li1 0 2 2 - ky +k, + ky -3ks = 0 Mee OO Oe ky +k, = 0 Ti-2 -1 -1 0 2k, +k, +ks =0 Nn= apsv Risolvendo il sistema rispetto a k,, ky+ ottengono i seguenti prodotti adimensional My 1 NV. = v/s (nbs a 4 esprimibili in funzione dei precedenti secondo le relazioni st 8 w= t/ipntoty = ys Va = = UTstp vip ime eV (n= or * a = og La prima delle relazioni funzionali si pud pertanto mettere nella forma @ (MWa,M)- 0 — oo = Fin Nel secondo caso \ | alate 0) ed 2k +3 + kq -3kg = 0 \ led 00 Od ka +ke=0 TI-2 -2 -1 0 0 2k, +k, +kg =0 Iv, = nD/V Risolvendo il sistema rispetto a k,, ky, ke si ottengono i seguenti prodotti adimensionali: \ i Vn = vsimp= 3 esprimibili in funzione dei precedenti secondo le relazioni “ 8 KQ = as tpn?) - WN, Ny = = Las ip v2 phe tv inpiP= ca x a Nw, - La seconda delle relazioni funzionali si pud pertanto mettere nella forma Ti, .2)\+0 — co #V'¢a) Y (Ts, 7) ¥ Come si @ detto, per 1l'individuazione dell'elica e¢ della sua condizione di funzionamento (punto di. funzionamento), si dispone delle due sole equazioni (1) nelle cinque incognite (T, @, V, n, D). Pertanto @ necessario e sufficiente assegnare tre dei su menzionati paramteri e ricavare i rimanenti dalla soluzione del sistema (1), Si pongono cosi nella pratica 10 problemi dell'elica, pari al numero di combinazioni di classe tre dell'insieme (D, V, n, T, Q), di seguito riportate: 22D. a, Ve). 20D, nT; | 3) BD, ny Qs 9: 42D, Vy Ts 5) D,V, @ 6)n,V, T; 7) n, Vv, Q@ 8) n, T, Q 9) V,T, @ 10) D, T, @. La conoscenza dei parametri delle prime tre terne consente di risolvere direttamente il problema, in quanto @ possibile determinare il valore assunto da uno dei coefficienti J, KT, KQ e, note le funzioni potranno ricavarsi i valori dei rimanenti parametri. Di seguito si riportano gli schemi di calcolo, nota in forma grafica la caratteristica di funzionamento. 0,4, 1) J = ¥/ GD) it TAO al " el . VM st Nei rimanenti casi, i problemi si risolvono ricorrendo ai gia visti metodi dell'Analisi Dimensionale, determinando prodotti adimensionali, funzioni del coefficiente di avanzo, espressi come prodotti k*Ke J¥ . In virtt dei parametri assegnati se ne calcola il particolare valore assunto, e, nota la caratteristica di funzionamento, si determina il valore della variabile indipendente J. Di seguito si riporta la risoluzione di tutti i rimanenti problemi, supposta nota in forma grafica la caratteristica di funzionamento. 4) (D, V, 7) ' Si determinino i prodotti adimensionali /L. dal che segue ‘ 1 I a (TM = Ris, ory = 0 or Pa Tracciata la curva CT = Kt / J* e noto il valore con idati assegnati Or = T /(p v°D™ }, si risolve il problema: ‘ 5 . ob . "e rs TAO ict oe 3 oe kre eno | 4 2 R= V/(5D) 2 1 Kr are 255 7 KAY @ = 9 RD” KG 2 a6 re id J 5), V, @ 1 Si determinino i prodotti adimensionali i =n* p ake yke pis Lilo -3) 2.5 aoa “3k, + 2kst kt ke = 0 Mio 2 2 0 o ree = 0 Tilt 0-2. 1, 0 Ky 42k ey = 0 1, 1 2), 50, ky=2 Kyi cl kes 2, ke= 3 V, =pv'% a= 1/ca=s/ Ka — ca = Kaya? dal che segue ep MT = Ga, ca) =0 ~—» ca pia Tracciata la curva ca = KQ/ J* e noto il valore con i dati assesnati G2 = G / (p wp ), si risolve i2 problema: ‘ TT ie 7 ron - ‘ = t ETAO. mg | : a re eee [\ Jossance . s PPT? Vs(tD) % { a ry 2 t ‘ : | #254 = k tose T =e a2p ee a ae ae eae aed : 2 i 6) (ny V, T) Ugh ke kg ky k. Si determinino i prodotti adimensionali Te=9 Dee te ve nt) Sky + kyt ksh ky = 0 ky tke = 0 H2k they, + 5 = 0 dal che segue ~ 1 1 ) i BM Ne) “Pua, Koss) = 0 —> Keg? = ein Tracciata la curva ¢p"(3)__ © noto il valore con i dati assegnati P(5) = Qn / 1 V>), si visolve il problem: ‘TT Sy 10 Ser Se Bele | eeees R= : « . | S07 oa) A 2 i —e = Son or ae cae aa tee 8) (a, 7, @ Si determinino i prodotti adimensionali JV, ee tn ===) -2. Coe Mii 0 0 14 4 o THO oO -12 -2 -2 -2 ~3k, + ket gt 2k, + ee, = 0 +k, + ks = 0 kt 2k, #2k,+ ko= 0 4 2 7a? = xr KaP ah = 2. % gain (rs © n? D4 yi"* 1a / Cg nt D>) * tV / (n DN” = 5 4 2) k, = 0, fe wy mpik= 8 irs (pn? p% i * ta 7 (pn*D® 01 = Kr * Ko~! o Tvs vi t/ing)= er Karsh = IT / (pn? D4 vis tay (pnt v& yas weap = =er* Rg? #9 dal che segue Vota! : “Om! Woy ‘ & Ty. Ty My = o> MN -F Tn, Ms)ond xa? = ia Tracciata la curva (J) _e noto il valore con i dati assegnati gan = ge n2 / T, si risolve il problema: 2 e Bao raft Oe [leer =e eat Reh - 04 D={T/ care a)1 5h oe = Boe Fr = 5 1 wee naDG 9), 7, @ \ Ke ke he ghu ks ki, Si determinino i prodotti adimensionali /L, Pf vent v' rege 1) k, = 1, &,= 0, kz= 0; 2.2, 1 Mare @ vy rt = xm Kah al = = rs (pn® “7% ta / (pnt Ds rf* tv y inp = 3. 2 2 = KT * KQ* J ~A2- 2) k, k= 1, at 0 kee dy Tea Dots = gt xah gh =r / (pnt vt ois ta 7 (pnt DP wy in DIY = = xr * Kq7! 3) ky k= 0, k, 1 k 1, kee 1, k \ Tya= mn as ivr) = er®xa® 3% = Urs (pn? D8 yi** ta/ (pn DoF tw in? = 4 2 xP xq x74 dal che segue 1 oat zt ' ta! at ; gy Toes Wg lhg) 2-0 Ty =o Nyy > Re a rer ¢' ) Tracciata la curva ¢ (J) e noto il valore con i dati assegnati O"\3) “9 Ce 77, si risolve il problema: A Lit. ca xe [Te hel, TT] |) rears ay ; I | ia 1 7 Sere -13- 10) (B, T, @ Si noti che le colonne della matrice dimensionale, relative aD, Te @, sono linearmente dipendenti, pertanto non @ applicabile il metodo di risoluzione del sistema di equazioni lineari, che ne deriva. In questo caso, & necessario associare a due delle tre colonne linearmente dipendenti una terza, presa nella matrice in modo da ottenere tre colonne linearmente indipendenti. Si prendano, ad esempio, la colonna relativa alla densita p © quelle relative a Te @, © si determining i eaten ieesls TUG 2 Dee ve nis of te & , riscrivendo la matrice dimensionale in questa forma: ms " ° » s L Mio o 0 1 TLo -1 -2 -B. 32 Dk, =. 0, ks 0G k, = 9, pt sq = xr" Kah al = ° Iv tr / (pn? Df Ms (a7 (pn? Do 7 *tv/ (nD)1 = 2kej=0, ky=1, ko kg = 1/2, ke -3/2, kg = 1 = ve*a 7 ve ef xoh oF irs (p nt DY y1“* ta 7 (p nt DF nite wy iad = xis Ko #9 3) k,=0, Ky50, kat 13 ky= 1/2, Kyu 78/2, ke = 2 5 6 [ Ms “phn as re we Ka? a Uy (pnt D4 1% ta 7 (pn? DF nifetw simp = -y = xa" Ka? dal che segue " pT T Tip = o- Nef Th — vx -f Ww) Tracciata 1a curva G(s) _e noto il valore con i dati assegnati Pin D Tey @ , si risolve il problema: “1 . © et | || ° ( + 8 ben me | ~~ ‘ Bn ke. = hy mepe n® al —_ a ae L v. = nDdd ° ° a ee pe Ai cinque parametri (D, V, n, T, Q), che si dicono fondamentali, possono associarsi i tre derivati pr= TV Potenza di spinta PD = 2en@ Potenza al mozzo | Je PT / PD = = J RT /(2%KQ) Rendimento dell'elica Alle (1) si aggiunge la funzione %(J) ottenendo le tre equazioni dipendenti kr =F.) Kaz ft @) (2) “0 = £30) Di esse solo due sono indipendenti ed utilizzabili per visolvere i problemi dell'elica. La loro soluzione @ possibile quando siano assegnati tre parametri indipendenti presi nell’insieme (D, V, nm, T, Q, PT, PD,%o). Infatti detto m2 il numero di parametri derivati assegnati, quelli fondamentali da determinare sono in mumero di 5 - (3 - m) = 2+m, e tale @ ancora il numero di equazioni indipendenti delle quali si dispone, ottenute: 1) 2. sostituendo in due delle (2) a KT, K@,",e J le loro espressioni in funzione dei parametri fondamentali; 2) m esplicitando i valori assegnati degli m parametri derivati in funzione di quelli fondamentali. Le terne di parametri_ ottenibili dall'insieme (D, V, 2, 7, @ PT, PDs%g) sono le $6 combinazioni di classe tre del suddetto insieme. Da esse vanno escluse, per la soluzione dei problemi dell'elica, le tre terne di parametri dipendenti (PT, T, V) , (BD, n, Q), (PT, Pa.) Esse, infatti, non consentono la soluzione del problema, in quanto le equazioni che si ottengono, secondo i precedenti punti 1) e 2), sono tra loro dipendenti. Le 21 terne contenenti quale parametro assegnato il rendimento, pur essendo i parametri dimensionalmente aipendenti, consentono 1a soluzione del problema, ma in modo non univoco. Infatti, ad ogni valore di 7) , entrando direttamente nella caratteristica dell'elica, corrispondono due distinti valori di Je pertanto certamente due diverse due diverse condizioni di funzionamento. Si presentano pertanto, oltre ai dieci gid esaminati, altri ventidue problemi dell'elica, corrispondenti alle rimanenti terne; le soluzioni si ottengono nel modo gia visto. Le soluzioni dei problemi posti dalle terne di parametri: (BD, n, V), (PD, V, D), (PT, n, V), (PT, V, DY definiscono le funzioni: 1) (PD, n, V) piae + fy pv = an n?@/ pve) = anKe/ a5 2) (PD, V, D) : PGs po / (pve nt) = ann a/ (pv? D%) = 2nKa/ o> 3) (PT, n, V) PlO-er + wh tp vy prevedsipv) = xr yy a* 4) (PT, Vv, DD PO=Fr sp ve Dm = Tvs (pve ot) ace - 18- 44 SERIE SISTEMATICHE DI ELICHE Una serie sistematica di eliche si compone di famiglie di eliche geometricamente similis Tutti i parametri geometrici e di forma, quali numero delle pale Z, rapporto area espansa/area disco AE/AQ, rapporti spessori/corda t/c delle sezioni della pala a vari raggi, rapporto diametro del mozzo/diametro dell'elica d/D, etc., sono costanti, tranne il rapporto passo/diametro P/D che caratterizza ciascuna famiglia nella serie. Le condizioni dai funzionamento di elica isolata sono espresse dalle relazioni funzionali: KT £,(J, P/D) xKQ £,(J, P/D) a Mo = f5(d, P/D) = I * KT/(2n KQ) Se nelle (1) si fissa il parametro P/D, si ottengono le relazioni funzionali della corrispondente famiglia di eliche geometricamente simili. Nella figura 1 si riporta la vappresentazione grafica delle (1). Note le relazioni (1) in forma analitica, grafica o tabulare, é possibile risolvere i problemi dell'elica in maniera ottimale, vale a dire, generalmente, scegliere l'elica della serie e le condizioni di funzionamento in modo da ottenere il rendimento massimo. A tale scopo si possono utilizzare metodi grafici e metodi analitici. I primi prevedono l'uso delle curve caratteristiche di funzionamento, o di altri grafici da quelle ottenuti, che consentono immediatamente la scelta dell'elica ottima. Si esamineranno i problemi posti dall'assegnazione delle terne di parametri (PT, n, V), (PT, D, V), (PD, n, V), (PD, D, V) in quanto pit significativi da un punto di vista pratico. a { Un primo metodo consiste nel tracciare sui diagrammi KT - KQ-%,- J le curve delle funzioni: (PT, a, V) —> RP =RE*S4 dove FRE = Pr (PT, D, V) = RT = KE * 5% dove Kr = PE (PD, n, V)—= K@=KQ* > dove KQ = PD (pp, D, V) — Ka =Ka* a? dove KQ = BD leggere le ascisse J dei punti di intersezione con le curve dei KT nei primi due casi, e dei KQ nei rimanenti due, per i vari valori di P/D. In corrispondenza di essi, si leggono, per vari P/D, i valori del rendimento Y © dei KQ@ o dei KE . Riportando questi valori in funzione dei rispettivi P/D, @ possibile determinare in corrispondenza del massimo valore del rendimento il valore di P/De dei rimanenti parametri dell'elica. Nel primo e nel terzo caso si determina il diametro di massimo rendimento, nel secondo e nel quarto il valore del numero di giri. Al fine di semplificare la soluzione dei problemi su menzionati i diagrammi KT - KQ- Jo - J sono trasformati nei cosiddetti diagrammi B - 1/3 , mediante i quali @ possibile determinare direttamente il diametro ottimo o il numero di giri ottimo, vale a dire di massimo rendimento. Il parametro B ha le seguenti espressioni: B= pon sv 5/2 = kt Rd’y 77%) Be po (vp ) = kt Ka% a) B= pr'n sv 2 et yg?) Be pr) ¢ vp ) = x cea 1 dove k @ una costante che dipende dal valore della densita e dalle unita di misura adottate, essendo generalmente: oO - oN il numero di giri al minuto; -v la velocita di avanzo in nodi; - D il diametro in piedi; - PD, PT la potenza in HP. = Nella figura 2 siviporta il diagramma B - 1/J, ottenuto trasformando, mediante le precedenti relazioni, le curve caratteristiche della figura 1. Come si pud osservare, sono riportate due famiglie di curve di P/D in funzione di Ba rendimento ‘p costante © a 1/3 costante. La terza curva riportata @ il luogo geometrico dei punti di contatto tra le rette B= cost. © le curve “o = cost. - Assegnati_ i valori dei parametri di una delle terne considerate, @ possibile calcolare il valore B = B. Si supponga, per semplicita, che la retta B = B, riportata sul diagramma, tocchi la curva > Fo. Come si pud osservare, detta retta ha punti di intersezione con le curve Mo * cost. . Le dette intersezioni permettono di individuare l'elica (o le eliche) nella serie e le condizioni di funzionamento, con rendimenti comunque inferiori a Ao . Tl punto corrispondente ad To individua pertanto l'elica e le condizioni di funzionamento con rendimento massimo. Pertanto, assegnata una delle terne considerate, si entra nel diagramma B - 1/J con il valore calcolato di B fino ad intersecare la curva detta; detto P il punto ai intersezione, l'ordinata d4i P da il valore di P/D; ricorrendo se necessario ad interpolazioni, la curva To = cos vendimento dell'elica, per gli assegnati valori dei passante per P da il valore massimo del parametri, la curva 1/J = cost. passante per P consente il calcolo dei rimanenti parametri. In particolare nei casi B= BP, e B= BUg si determina il diametro dell'elica in condizioni di massimo rendimento, e la curva riportata nei ximanenti dicesi dei diametri ottimi: oe casi B= BP, e B= BU, , si determina il numero di giri di massimo rendimento, e la curva dicesi dei giri ottimi. Dall'esame della figura 2, le famiglie di curve Vo = cost. e@ 1/3 = cost. possono intendersi quali intersezioni delle superfici definite dalle funzioni Jo = F4(By P/D) (2 1d = F,(B, P/D) rispettivamente con i piani ™, = cost. e 41/3 = cost.. Ltintersezione della prima delle (2) con il piano B= B = cost. definisce nel piano 7, P/D la funzione nella sola variabile P/D, Y, = F,(B, P/D) = "Jo (B/D), avente un massimo “Yo per P/D tale che (PD) - = 0 a(P/D) La curva 7,= cost. passante per detto punto & la Po = To . La proiezione nel piano P/D, B della curva luogo geometrico dei detti punti di massimo, 6 la curva per la scelta ottimale dell'elica. Con considerazioni analoghe, se si riporta nei diagrammi B- 1/3 la curva luogo geometrico dei punti di contatto delle curve > = cost. con le rette P/D = cost., si ottiene la curva dei massimi rendimenti per fissato valore di P/D. I valori sono quelli corrispondenti ai massimi di 7, nei diagrammi KT - KQ-f,- J.

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