Che assurdit scriverne ancora. Che temerit. Dopo che ne stato detto tutto, e da tutti. Dai molti che creativi, o arroganti, si convincono sempre d'aver qualcosa da dire. Dai Pochi che il Tempo ha gi consegnato all'Eternit. Va a te il mio pensiero, mio simile, mio fratello. Di pi, mio gemello. Quello geniale per! Il Destino ahim ha fatto di me il cadetto di questa ipotetica famiglia, e non questo l'Inno che avrei voluto scrivere... Eppure una cosa la voglio dire, volgare e davvero di poco conto, o preziosa, che m'importa? Sono della schiera, io, di quelli che esiliati? privilegiati? l'Idolo negli occhi di una donna almeno una volta hanno guardato. Vi hanno scorto la Bellezza del mondo e non possono pi voltarsi indietro. E' una pena che ora scontano, un Incontro che talvolta raccontano. (come te, mio simile, davvero mio fratello).