Societa Italiana degli Autori ed Editori
Il Presidente
Roma, 5 marzo 2009
Prot. n, 99/09
All’ Associazione 100Autori
Vicolo di San Celso, 3
00186 Roma
Agli Associati
OGGETTO: conduzione delle trattative con gli utilizzatori, con particolare
riferimento alla trattativa con Sky relativa all’applicazione dell’articolo
46bis della legge 633/41 (c.d. “equo compenso”).
Egregi Amici,
affido a questa mia dichiarazione (che diffondo anche mediante il suo
inserimento nel “Portale Associati” del nostro sito Web) la risposta alle
tichieste formulate dalla Associazione “100Autori” ed alle conseguenti
istanze di chiarimento pervenutemi da altre associazioni o rappresentanze.
Dette richieste hanno trovato il loro spunto in occasione della
trattativa che le strutture della SAE avevano gia praticamente concluso con
Sky, in merito alla quantificazione dell’equo compenso dovuto agli Autori
di opere cinematografiche e assimilate ai sensi dell’articolo 46bis della
legge 633 del 1941.
Le suddette competenti strutture, secondo la prassi, avevano ottenuto
dalla Commissione di Sezione Cinema l’unanime assenso a perfezionare e
sottoscrivere lo stipulando accordo con Sky nei termini definiti.
Le richieste dell’Associazione “100Autori”, tuttavia, sono state
estese anche alla determinazione dei criteri generali da adottare in tema di
contrattazioni aventi ad oggetto la determinazione dei diritti patrimoniali
per lo sfruttamento delle opere del genere suddetto.Societa Italiana degli Autori ed Editori
Il Presidente
La posizione dei “100Autori”, pit nel dettaglio, pud cosi
riepilogarsi:
= quando la SIAE, attraverso le sue strutture, tratta con emittenti televisive
0 altri soggetti per determinare la misura dell’equo compenso dovuto per
lo sfruttamento di opere cinematografiche e assimilate, dovrebbe
lasciare ai relativi Autori il potere esclusivo di definire, nel proprio
nome ed interesse, le condizioni normative ed economiche del contratto;
- cid perché, in generale, la titolarita dei diritti patrimoniali che la legge
attribuisce agli Autori (come pure del diritto all’equo compenso di cui
all’articolo 46bis della L. 633 del 1941) apparterrebbe a loro
esclusivamente e non anche alla SIAE;
- a quest’ultima sarebbe, in proposito, riservato soltanto un mero compito
di assistenza tecnico-giuridica, come tale privo di qualsiasi facolta
propositiva nella trattativa negoziale;
- cid comporterebbe che gli unici a poter avere voce in capitolo nella
trattativa stessa ed a poter scegliere ¢ decidere quale debba essere il
contenuto della trattativa siano gli Autori stessi, anche se la loro
posizione si ponesse eventualmente in contrasto con quella espressa in
modo diverso dalle strutture della Societa.
A fronte di tali richieste, la risposta da me data @ stata,
sostanzialmente, quella che di seguito riassumo e riconfermo:
- il diritto all’equo compenso, che spetta solo agli Autori e che non é da
loro rinunciabile, non dipende dal rilascio di Autorizzazioni da parte
della SIAE 0 degli Autori stessi, ma deriva direttamente dallo
sfruttamento dell’ opera cinematografica o assimilata, cosi come indicato
dall’articolo 46bis della legge 633/41. Le norme di legge (articolo 16
RD. 18 maggio 1942 n.1369) e quelle del Regolamento Generale
dell’Ente (articolo 37, comma 1, lett. b) attribuiscono alla SIAE e non ai
singoli aventi diritto il potere di determinarne 1a misura, mediante
accordo con le altre categorie interessate ovvero, in difetto di tale
accordo, mediante un particolare arbitrato (“con la procedura di cui
all’articolo 4 del decreto legislative luogotenenziale 20 luglio 1945
n. 440” come dispone l’articolo 46 bis, comma 4, della legge sul diritto
dautore);
= pid in generale, ovvero prescindendo dalle particolarita sopra richiamate
che governano I’equo compenso, lautore che aderisce alla Societa
secondo le norme della legge vigente ¢ delle normative inteme, pur
mantenendo la proprieta esclusiva delle opere che ha creato e di quelle
che creera (titolarita dei diritti patrimoniali), perde, in linea di massima,
qualsiasi legittimazione a trattare e a definire con i terzi i termini e leSocieta Italiana degli Autori ed Editori
Il Presidente
condizioni (anche economiche) delle relative licenze e Autorizzazioni
d'uso;
~ tale legittimazione, a trattare ed a definire, sorge esclusivamente in capo
alla SIAE, che diventa cosi I'unico soggetto investito del potere di
condurre le trattative € di sottoscrivere, a proprio nome, i consequenziali
accordi con i terzi;
+ Pautore non pud frapporsi nel rapporto che via via si sviluppa tra la
SIAE ed i terzi, tant’é che questi ultimi non possono porsi in contatto
diretto con l’autore, al fine di ottenere da questi una licenza o una
Autorizzazione;
- un’eventuale trattativa condotta, a tal fine, tra l’autore ed i terzi,
compiuta omettendo Iattivita indispensabile ed insostituibile della
SIAE, deve considerarsi priva di qualsiasi effetto giuridico (quindi é
come se non fosse mai stata effettuata);
- Vautore ben pud, invece, attivarsi in ogni maniera per sostenere
“politicamente” la trattativa condotta dalla SIAE, facendo in modo che
le ragioni degli Autori siano comprese e riprese dai media e dalle forze
politiche e sociali, dall’opinione pubblica e, prioritariamente, dalla SIAE
stessa.
Questi fondamentali principi, di carattere generale, sono ovviamente
applicabili a qualsiasi autore il quale, con I’iscrizione alla Societa, le affida
la gestione del proprio repertorio, secondo le regole della Sezione di
appartenenza.
Se un autore che ha aderito alla SIAE, e aderendovi ne ha accettato i
regolamenti interni, non intende sottostare ai meccanismi previsti dalla
legge ¢ dagli stessi regolamenti, ha un’unica alternativa: uscire dalla
Societa, scegliendo cosi di amministrare da solo, con tutte le relative
difficolta, gli utilizzi delle proprie creazioni.
L’applicazione dei meccanismi normativi sopra descritti 2 stata
sempre rigidamente rispettata da tutti gli Associati, nei quasi settanta anni di
vigenza della legge sul diritto d’autore.
Cid & avvenuto, e continuera ad avvenire, in tutti i casi in cui la
Societa é chiamata ad agire in nome proprio e per conto degli aventi diritto,
anche perché tutti sono consapevoli che la SIAE trova la ragione della sua
esistenza e pud espletare le sue funzioni istituzionali soltanto se saranno
sempre applicati tali meccanismi.Societ& Italiana degli Autori ed Editori
Il Presidente
Ben si intende che la Societa potra, in alcuni casi ed a sua esclusiva
discrezione, consultare alcuni rappresentanti degli Autori, per ottenere, da
essi, suggerimenti e considerazioni che ritenga utili per valutare le
condizioni ed i termini pid opportuni da proporre ai terzi.
Si tratta, perd, di casi del tutto rari, per vari motivi:
- le clausole, anche economiche, da adottare nelle singole licenze o
Autorizzazioni sono generalmente prefissate da disposizioni
regolamentari o da usi della Societa, sufficientemente noti agli Associati
€ ai terzi (ben si intende che in alcune evenienze le disposizioni e gli usi
in questione possono essere modificati o adattati);
- rispetto alle clausole adottabili negli accordi che coinvolgono gli
interessi di gruppi omogenei di Autori, la struttura della Societa riceve
sempre l'apporto consultivo della Commissione della competente
Sezione, democraticamente eletta dalla base Associativa (ed a cui
appartengono gli Autori interessati);
= il parere consultivo espresso dalla Commissione potrebbe non essere
tenuto presente dai vertici aziendali ma questi ultimi, secondo una
consolidata tradizione, si adeguano ad esso praticamente sempre.
Nel rispondere alle richieste dei “100Autori”, ho anche sottolineato
quali sarebbero le principali gravi conseguenze, pratiche ¢ giuridiche che si
riscontrerebbero se si accettasse la loro tesi:
- una antigiuridica espropriazione dei poteri negoziali della SIAE, a
questa rigorosamente ed inderogabilmente riconosciuti in primo luogo
dalla legge;
- una delegittimazione delle competenti Commissioni di Sezione nel
caso in cui alcuni tra gli Autori da queste ultime rappresentati
intendessero soverchiame, e quindi contrastarne, [’opinione: va
rammentato, infatti, che la Commissione di Sezione rappresenta tutti gli
Autori della Sezione, a prescindere dalla loro adesione all’una o all’altra
tra le varie Associazioni di categoria ovvero dalla mancata adesione ad
una qualsiasi Associazione.
teeeae
Di fronte alla esposta situazione io non posso che ricordare, senza
tentennamenti, quali siano i compiti statutari dell’Ente, sicché ho dovuto e
debbo rigettare le richieste dei “100Autori” cosi come da essi concepite ¢
formulate.Societa Italiana degli Autori ed Editori
I Presidente
Tuttavia, nello spirito di amichevole reciproca collaborazione che
sempre deve governare le relazioni tra la Societd e gli Autori Associati, ho
detto di essere disponibile a consentire che, durante le richiamate trattative,
un membro della Commissione della Sezione coinvolta, ovvero un autore
designato dalla stessa Commissione, affianchi a /arere, senza alcun potere di
intromissione, le strutture per fornir loro suggerimenti o opinioni circa la
strategia negoziale.
Spero, egregi Amici, di essere stato chiaro nel rappresentare la
posizione a cui la Societa deve assolutamente attenersi, con riguardo alle
richieste dei “100Autori” ma anche con riferimento a qualsiasi altra
analoga pretesa che venisse avanzata da Autori di opere diverse da quelle
cinematografiche ed assimilate.
seeeee
Ponendomi a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, Vi
esprimo gli auguri di un lavoro sereno e produttivo.
Con cordialita.
(Aw. Giorgio Assumma)
Steyn Nowa