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*'V
ri.
GABINETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA
OVVERO
Descrizione della natura e de' costumi
dei
principali
Quadrupedi
Uccelli
%2
incisioni.
la
tuteh
Leggi
ntiApi^i
Tom.
zvr
IL
NETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA
D
TOMMASO SMITH
CON ELEGANTI FIGURE
La
gloria di colui
che tutto
move
TOMO QUARTO.
182,6.
N. o85.
M1L301938
**PNAi. MV3lA
9
H
\5
GABINETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA,
CAPITOLO PRIMO.
Vedresti al collo intorno irte le
piume
Or
ritrarsi
Agitar
Vincer
ali
la
Sproni e
far
or coprirsi
J
,
prova
rostri
or trar d'
un
salto
sonar, unghie ed
artigli,
fior vermigli.
Lorenzi.
INTRODUZIONE.
IL
GALLO.
IL GALLO.
6
difficile
il
fedelmente la sua
dipingere
primitiva. Giusta
natura
pi viaggiatori, ei
trovasi tuttavia neh" originario suo stato entro 1
foreste e in alcune isole del mare dell'India. Sonnini assicura di aver veduto de' galli selvatici in
quelle immense boscaglie, che coprono* 1' interno della Gujana , ove sembrano indigeni , e
non gi ivi apportati, come altri volatili del vecracconti
di
chio continente.
ha
le
rossa e carnosa,
movimenti liberi
collo son lunghe e cadenti
corpo fermo e compito ; la
e le due piume di mezzo ,
tutti i suoi
curvano in arco
mate
di sproni
le sue
acuti,
piume del
con grazia sovra un
e fieri; le
maggiori
dell' altre ?
gambe son
forti e ar-
difende.
Mi
avvenne, dice
il
una corte
rustica
rovesci supino.
il
In questa situazione
difese
falco
falco
piena di polli; e un
Un
si
co' piedi
IL GALLO.
sgomentando
col becco,
ri
le galline e
galli cP In-
dia.
gallo,
ma
volta sopra
il
lo rovesci di
che non
vegga prima
tutte raccolte intorno di se. La sua gelosia
eguale alla sua tenerezza; e la presenza d' un
gallo straniero nei suo dominio sempre il segnale d' una battaglia. Questa gelosia non si fa
sentire soltanto a' suoi rivali; ma ben anche alla
sua- femmina prediletta, la cui infedelt conjugale,
,
le
sue dissertazioni
pu
il
mal
lui a
in
servirne di prova, a
Un
gen*
un medesimo nido , ordin che si mettessero sotto una bella gallina, togliendole le proprie. In due giorni esse furono
dischiuse, e la gallina, per cinque o sei settimadi pernice prese in
uova
ne,
allev
useiti,
onde
il
meraviglia
pulcini
la
Ma
av.
porta
TL GALLO.
3
il
in guardia
Una
entr.
gallo vi
udendo
di disperazione
che
fanciulletta,
ma non
mo
l'
si
vita. Il
che elicem-
con furore
aveva
mandar grida
la sua gallina
lo
sua prii>
cipal favorita .
Le
una differente. Annovereremo di quelle che sono pi comuni in Inquasi ogni paese ne produce
ghilterra
cio :
Il gallo d'
Amburgo
che forse
ventre
d'
un
un soprannome, ohe
la specie
pi
Avendo
egli
a ci
si
riferisce,
porta
ed calzon
di velluto.
Il
tana
bantam o
gallo
neli' Indie.
lunghe piume
giosissimo
si
nano
batte
proveniente da Ban-
con
altri
galli
pi
assai
forti di lui.
l gallo riccio,
le
cui
piume
si
rovesciano
al
Asia;
si
un bel
volatile;
ma per
senza dubbio
Non
al freddo.
la tavola
ha gran
ri-
putazione.
Il gallo
capelluto.
Ei non
differisce dal
gallo
IL GALLO.
xx>me avviene a
tutte
molto da vicino
essi
mero
di differenze
guardano
vi hanno osservato gran nule
che
cose
soprattutto
si
delle
ne' colori
piume
secondo
quali ne
foaide di
forti
e lun-
dell' altre
gio invincibile
e quindi
s'
spettacolo,
gine vi
che a
d'
tutti noto.
uopo
Per ispiegarne
ma
1'
l'ori-
eru-
gemere
il
Temistocle
ciando contro
cia,
un
tal
costume.
ardore animasse
IL GALLO.
IO
i
galli
raggio
si
,
combattevano.
quale veemenza
Vedete
in
questi
disse
qua! co-
piccioli
ani-
Temistocle ottenne compito trionfo. In memoria del quale avvenimento gli Ate*
niesi istituirono una festa, che ogni anno era
-celebrata con combattimenti di galli, e venne p*
infievoliti
scia
imitata volentierissimo
dai
Romani, popolo
guerriero,
gli
amava talmente
portuno edificio , il
?
aitr uso, ancora porta il nome coch-pit f ossia
luogo di combattimento pe' galli.
l fatto seguente , avvenuto nel mese d' aprile
dell' anno 1789 , prova fino a qual segno questo
barbaro spettacolo possa abbrutire lo spirito. Il
signor Ardesbit di Tottenham, ricchissimo giovane, era grandemente appassionato pe' combattimenti
de'galli. Egli ne possedeva uno, che avea riportate
parecchie vittorie;
ma un
rimase vinto
tiluomini;
il
quali
si
IL GALLO.
TZ
impedire il suo crudele supplizio. Ma il giovane vie pi furibondo prese un ferro , eon cui
dichiarando che
si attizzano i legni che ardono ,
di
In mezzo a
senza
orribili proteste
sentimento
egli era
opporrebbe.
cadde a terra
gli si
ex
accorse per
si
rialzarlo
ma
morto.
barbaro
giuoco di cui si tratta , vi sono alcuni per vero
dire che non sembrano affatto privi d' umanit.
Pu giudicarsene da ci che siamo per riferire
d* un uomo del volgo, appellato Nicola Cannon.
Aveva egli un gallo , il qual era costantemente
riuscito vincitore di quelli, che combatterono con
al
la vita.
Quindi
franta
gli
fin
fasci
rimase intatta
spezzargli
di
diligentemente
adagi
l'
augello
la
la
gamba
parte,
in-
che
pi comoda-
il
si
tutti
suoi
rivali.
Neil' isola di
Sumatra
la
IL GALLO.
13
eccessiva,
<;ui i
Le
somma
destrezza.
scommesse;
persino a quelle d' una moglie o d' una figlia.
Son nominati quattro arbitri per decidere da qual
parte la vittoria; e se questi non si accordano,
si ha ricorso alla spada.
Alcuni credono che I
loro galli sieno invulnerabili. Questa persuasione
fece una volta che un padre, vicino a morire, ordin al proprio figlio d'abbandonare i suoi beni
ad uno di tali augelli, affine di conservarli.
loro
La
gallina
in
qual dura
all'
Essa
fecondissima.
tre
giorni
eccetto
incirca
il
forti
fa
ordinaria-
continua
tempo
della
cos
muta
prepara all' opera penosa dell' incubazione , e mostra in essa una pazienza, una perseveranza veramente straordinaria.
Una gallina che covi, il simbolo commovente
venticinque o trent' uova
si
copre
le
sue uova
coli' ali,
e le rivolge soavemente,
parte
dall' istesso
IL GALLO.
bilmente
l'
importanza
cosi intensamente vi
il
I>
che
dell' officio
esercita
si
settimane
tre
pascerli
diviene
per
onde proteggerli e
gli animali.
far
di
cini
senza di
meglio
Ecco
sebbene
un cappone
ignuda
lei.
sia
a cui
una covata
spiuma
;
la
Si
pancia
indi
prende
cos
pone sopra
si
tatto gli
feziona
gli
suoi pul-
crudele.
pi.
si
uova
il
si
1'
adotta
li
prende per
una tenera madre.
gallina, e
Altro espediente
si
nutre
essi le
eh
egli
vi
si
af-
contadine
in Italia,
Cui fu V onor
viril
un ben piumato
sanguigni bargigli
s
,
bel corallo
in volto.
gallo>
H, CALLO.
l/\
Poich obbli de
consorti
le
ballo
il
sepolto
Cauta
'1
villana
e se lo tolse appresso,
Che
il
Vinci di Circe
Jf quivi
compie
Oli pela
il
e de
e fin se stesso
bicchier sacri
leti lavacri
cose^
la villana
petto
le
il
gioco.
vellica d* ortica
primier usi
Onde solea
In un roco
predir
Con
Con
lor
va
V ore
del giorno
la
la
e dal nido
pompa de
Move qual
con
Da
tenor cangia
Si leva, e chiama
confusi.'
le
suo soggiorno
piume
altere
lungo tempo
si
trovato io Egitto
il
modo
IL GALLO.
mi
l5
Berme
villaggio chiamato
d'un
in ispecie
ci-
tati
prende
d' essi
la
direzione
un forno.
d'
forni
essi i
vorano per
sei
mesi.
Come
un
centina] o
pu dar facilmente
due
e simili ad
covate
otto
ogni
all'
anno.
una cameretta
ordini di palchetti
la
forno
in
volta
su cui le uova
con
sono
di*
uscire
si
si
pu vedere
quali
uova
saranno feconde.
Chi
contribuire a
de
quanti
nualmente
la vita a
diano an-
pi di cento milioni di
polli.
'IL GALLO.
X6
lo stesso
grado
di calore potea
servire
alle
uova
non abbisognando
altra differenza che quella della durata del tempo.
Undici o dodici giorni per esempio bastano per
l'anitra; mentre se ne richieggono venti o ventottopel gallo d' India. Egli ha pur trovato che le
stufe riscaldate nell' istessa maniera che i forni
d tutti
gli
uccelli domestici,
ai
come
si
gonsi in
camera ben
custodita, fino a
principio
stanno
essi
che possano
in una corte
d' ordinario
un
giorno intero senza prendere nutrimento; nel secondo e nel terzo di sogliono essere cibati , con
bricciole di pane; in seguito posson nutrirai
stessi
d' insetti
briga
si
e di
grani.
da
altra
egualmente bene
fanno
IL GALLO.
Il calore del
nascere
di
dall'
nome
uovo
17
uova
pulcini.
Livia, essendo
Cos giacendo, cerc di far dischiudere col calore del proprio corpo un uovo
di gallo d'India, e vi riusc. Allev quindi con
specialissima cura il volatile che di quest'uovo era
nato; e com'egli ebbe il peso di sette libbre, lo
giacere a letto.
mai nulla
di pi squisito..
La
tuirvi
inserito
IL DALLO.
l8
non ^avrebbe
fatto
suo luogo
nel
Se
mezzo
originario.
metro
le corna di
montone
tal'
altra
si
si
ricurva
rovescia
quello di becco.
I progressi della covata de' polli sono
come
come
tutt' in-
Nel
delle
seguente
due
veggono
primi abbozzi
che sono
vertebre,
discosti dai
si
lati
del
luppano ; e
vi si
va sempre ingrossando. Gi
primi lineamenti degli occhi e
la testa
rimarcano
come
la spina, di
mem-
Al
terzo
il
suo sangue.
giorno tutto apparisce pi distinto 3
La
cosa pi
fuori
della
IL GALLO.
19
prima
ri-
il
In fi^e vedesi tutto il corpo del feto quasi avviluppato in una parte del liquor circondante , la
quale ha preso maggior consistenza del resto.
spiccata.
Vi
si
hanno gi forma
umor
Veggonsi inoltre
nella testa cinque vescichette piene di umore, che,
avvicinandosi e ricoprendosi appoco appoco nei d
seguenti, formeranno alfine il cervello avvolto^in
la ,
cristallino , e
il
tutte le sue
le
cosce
l'
vitreo.
membrane, Le
ali
crescono
intanto
cominciano ad apparire, e
corpo a
il
farsi carnoso.
membrana
che si
della pancia 3 e veggonsi
dall' abdomine.
tile
Nel
in due
co ;
il
sesto
parti
la
,
estende
midolla
capacit
sulla
spinale,
essendosi divisa
il
tron-
diviene
IL GALLO.
ilo
di colore oscuro
11
tricoli, il
Il cervello
le ale, le cosce e
due
ventricoli del
per mezzo
auricole.
in
loro parte
della
quelli
e in
superiore colle
questi osservatisi
polmone apparisce
due
differenti.
nono giorno,
e il suo colore bianchiccio. Nel decimo i muscoli dell' ali finiscono di formarsi, e le penne continuano ad uscire. Neil' undecimo soltanto veggonsi
unite al cuore le arterie , che prima ne erano
disco3te
e quest' organo composto di due venIl
tricoli.
Indi succede
grande delle
rotto
parti
guscio
il
gradatamente uno
,
del
fino
a clie
suo uovo,
pi
il pulcino abbia
ci che avviene
sviluppo
tesimo
TETRAO
O GRAN GALLO DI MONTAGNA.
IL
rapo e
il
Il
suo
il
IL TETBAO.
corpo e Y
ali
HI
nero.
al
Le
sue
gambe
rosso
la testa,
il
il
maschio,
il
il
il
petto
la
ronano
il
suo
la
comunemente
sommit
costante
montagne. Sono
dell'alte
domicilio in inverno;
essi
appena
qualche
il
in guardia costantemente.
il
prenderlo per
fin nel
sorpresa;
Quindi
si
tiene
difficilissimo
e bisogna
inseguirlo
e ordi-
nariamente V autunno
e la delicatezza della sua
carne cagione eh' egli sia molto ricercato.
;
Nelle foreste
ei
si
attacca
principalmente alla
Egli
si
si
3X TETRAO.
22
La
degli amori
stagion
comincia,
pel tetrao,
si
circoscritto. Vedesi
da mane a sera
coda, strascinando
l'ali,
sul tronco di
un
piegando
il
collo in avanti,
il
si
disse.
che in ogni altro tempo difficilissimo ad avvicinare, si lascia agevolmente sorprenIl tetrao,
medesimo, o
se
vista
a3
IL TETRAO.
Ignorasi quante
femmine
accorrere al
sogliano
che abitano
ma-
la stessa
Ogni femmina
fa ordinariamente sei
sette
uora
come quelle
depone sul musco
luogo
asciutto,
tunque d'indole selvaggia, se alcuno se le avvicina mentre le cova, ella rimane al suo posto,
vincendo coli' amor materno il timor del pericolo.
Quando i suoi pulcini son nati, si danno a correre con molta leggierezza; e ci fanno spesso non
ancora ben usciti del guscio. La madre li custodisce con molta sollecitudine e affetto, e li con
duce pe' boschi, ove si nutrono d'uova di formiche , di more selvatiche e d' altro. Crescono essi
molto facilmente, e, come sono vigorosissimi, sarebbero assai abbondanti, se molti non ne distruggessero gli uccelli rapaci, e molti non soccombessero ne' loro
La
litigi
llo, fino
a che la
o nuovi interessi,
schi,
di rivalit.
quali
li
amori, dando ai
compongono nuovi bisogni
stagion
la
il
degli
disperde, specialmente
ma-
&4
IL
-
GALLO DI MONTAGNA
DAL COLLARE.
sta
ali,
e neri. Il petto
d'
un
sono
d'
un
Il gallo,
le dita,
el'ugne ed
il
come
becco
si
favella,
quando allegro
GALLO DI MONTAGNA.
IL
25
simile a quello di
cono
d'
un minuto , e ricomincia colle stesse gradadopo sette o otto minuti di riposo. I cac*
circa
zioni
da esso
ciatori
avvertiti
accostano
si
all'
augello
si-
La femmina
Costruisce
frond
il
suol
suo
fare
sopra
nido
o al pie d'
dodici
un albero
la
,
o sedici uova.
terra con delle
o presso un arido
pulcini
derli, e cerca
che
li
tutto
attirare
minacciano.
altro
espone
tra
dal
le
gli
canto
foglie
uccelli di
prende
per difen-
sopra se stessa
Essi,
si
pericoli
loro, sanno
che per
rapina non
il
ne distruggano molti.
Questi uccelli sembrano appartenere soltanto al
26
IL
GALLO DI MONTAGNA.
PICCOLO TETRAO
IL
quest'augello
di
di
in
maschio pesa
ordinariamente quattro libbre, e la femmina, che
di met pi piccola, non ne pesa che due.
Questi uccelli erano altra volta comunissimi nel
queste
ricurvano al di
si
fuori.
Il
re;
ma
cate
Di che pi
le principali
ragioni
si
sembrano
potrebbero addurle
cacce moltipli-
della
nuova
servati
per
caccia
si
danno
ai
ed
parti
sono le montagne
boschi.
piselli e le ciriege
IL PICCOLO TETRA.Oi
Si posano essi in
niera che
sugli
l'
ali
La femmina
come
il
ma-
nelP istessa
alberi
fagiano. In primavera
il
ZJ
maschi, stando
femmine
,.
gridando
gran tetrao.
un bianco
gialliccio con macchiette ferrugigne, e le depone
sopra terra ove costruisce rozzamente una specie
fa
sei
otto
uova
d'
Fra
al
essi
madre
e veggonsi in prima-
cominciar dell'inverno,
ma
non gi.
ottenuta una mista
rustiche;
far razza
Nella Russia
nella
Norvegia e
si
appiatti sotto la
neve.
con
in alcuni altri
Ecco
il
pic-
di qual
in cui
petto
si
si
si
e sugli
alberi dirim-
ciatori nascosti
in
capanne,
quelle
appostando
IL PICCOLO TETRAO.
a8
lui sorte
lano verso
asse
il
panieri
quale piegandosi
li
se
quantit.
L'
ATTAGASO.
e la
femmina
quindici.
Scozia.
In inverno
l'
ATTAGASO.
pare non
Sa
si
stanno attaccati
ma
in
sviluppo,
si
al loro
pieno
altri augelli
della loro
sebbene
in istato di cattivit ; quelli per esempio di un
podere dell' ultima duchessa ereditaria di Portland. Si era per avuta, riguardo ad essi, la cura
Si sono vedati degli attagasi fecondi
buona
quantit.
La
rompe
pena
facilissimamente.
gli
hanno
gli intestini
uccisi,
Quindi
gli
ma
si
cor*
cacciatori,
sventrano,
ap-
e trattine
LA PERNICE.
La lunghezza
piume
in generale sono
brune e
Le
cinericce, elegan-
LA PERNICE.'
So
piume
fra cui
Le
ali
composta di
ultime sette da ciascun
assai corta
l'
cacciatori
la
femmina
produssero
istante
pulcini.
Questi corrono
al-
guscio, portan-
,,
LA PERNICE.
3t
tempo
piccioli insetti
in
tempo lumachette
pinzajuole.
La
lattuga,
la
porcellini terrestri
spelliciosa
l'
anagal-
maschio divide colla femmina la cura d' allevare i piccioletti. Yeggonsi talvolta accovacciati
Il
l'
uno presso
dell' altra
possono decidersi a
Difficilmente essi
un
onde coprirli
lasciarli;
s'inoltri,
e loro
schio
sempre
si
accosti
il
Ei
si
non
troppo da vicino,
fa sentire
il
che in questa
coraggio
ai
pi timidi
animali.
il
paterno ispira
Talvolta
pure
questo sentimento
d loro certa specie di prudenza, e suggerisce singolari espedienti onde salvare la loro prole. Quindi il maschio, di cui dicevamo , si veduto , dopo essersi presentato
prender la fuga, ma lentamente e strascinando
T ali, come per attirare il nemico colla speranza
di una facile preda , e cos allontanarlo dal caro
,
La femmina intanto,
LA PERNICE.
$2,
la
s'
quale partita un
allontana assai pi
zione.
momento dopo
sempre
in
avvicina di nuovo
solchi
a'
maschio,
il
si
sono rim-
si
che
senza
cacciatore abbia
il
inteso
minimo
il
strepito.
Le
amano
pernici
abitare fra
di
campi
di
Markwick narra questo tratto d' intelligenza d'una pernice. Ei cacciava un giorno con
un giovane cane da ferma il quale corse sopra
una covata di piccioli perniciotti. La madre si
Il sig.
slanci
cane
gridando
che
quando
la
venne a
insegu
al fine ella
se
gettarsi
distanza
centra
il
considerabile
gli
campo. Il cane essendo ritornato prontamente al luogo ove i pulcini erano nascosti sotto
V erba , la madre lo vide , corse di nuovo incontro a lui, e ricominci lo stratagemma di prima,
fin eh' ebbe distratta affatto l' attenzione del ne
uscir del
Lo
stesso
e cos giunse
gentiluomo disse
a pre-
altres
che
35
L PERNICE.
di sentirne
calore.
mestici.
Il
al colonnello
LA PERNICE.
34
Hawker, una pernice avea ( Y anno
788
fatto
il
da un picciolo sentiero , d' onde i passeggieri davano continua noja alla povera augelletta. Nond
meno la covata and bene, e i piccioletti appena
usciti del guscio si sdrucciolarono lungo i rami
dei loro albero, e sani e salvi scesero
a terra.
seguente
fatto
Il
verso
continuarono
cento piedi.
cadere
nell'
mare
di
al
Ma
si
terribile
elemento
essi
che
il
spaventati dal
il
si
videro tutti
da un garzoncello,
li
come
si
libere
farebbe una gregge, dalla contea di Sussex fino a Londra , sebben fossero interamente
ne avessero Y
ali tagliate.
le perdici
/!,,
<
H
P
LA PERNICE.
e
appena viene
il
verno
si
35
coprono d'una
Oi
folta ea-
ma
assai
Rus-
in
che
montagne adjacenti ne sono ricoperte. Alcune
trovano in
sia le pernici si
le
gran quantit
di tal differenza.
GALLO D'INDIA.
IL
assai
piccola
del
in
proporzione
ordinario agli
me,
e del petto
d'
carica di
ma
neri
e di
jj
stenere
un corpo
mediocre; le
lunghe
ma
incapaci di so-
un volo di tratto
gambe sono robuste; le piume son
cosi pesante in
35
GALLO D'INDIA.
IL
Brune
me
c<5n
bianche; la coda
compone
si
con
grande
liste
d'
di
il
nere e verdi ;
l'
inferiore
pi
li-
stato di nero.
dell' anno.
Egli
mente
d' ortica
ma
di grani
La
caccia
degli
uccelli
si
il
un veleno mortale.
della
sua specie
il
Quando
stanchezza
un albero. Allora
sono
i
costretti
cacciatori
si
riposare sotto
avvicinano, e
li
fanno cader
tutti
1'
IL
GALLO
37
d' INDIA.
-Un gentiluomo
ricevette
un pajo
femmine
corte
rustica
Nuova Yorck
della
ed un pajo di
di galli d'India
insieme
agli
polli.
altri
Qualche
si
slanci sovra
Uno
de' maschi,
lui
il
comprendendo senza
Dopo
questo
tratto
d' arditezza
ne riferiremo
Come
il
maschio
IL
-38
GALLO D* INDIA.
resperimento di affidargli
un nido contenente tante uova, quante si credeva
eh' ei potesse coprirne ; di che egli parve conten-
tissimo, e
allora
si
credette
imprudenza
la trascurasse, e
si
il
la-
cerc
La femmina
della specie
cui parliamo in
di
il
maschio. Mal-
grado la grandezza della sua corporatura e Y apparente sua forza, quand'ella conduce i suoi pulcini in cerca di nutrimento, se incontra per via
qualche nemico, picciolo soccorso loro presta contro di esso, e gli avvisa piuttosto di pensare ad
evitar
il
si
prepari a
mi
frattanto
il
suo
avvertimento
te
3
R
o
IL
GALLO D'INDIA.
corsero prontamente a
sotto
nascondersi
T erba, e dovunque
Io
asilo sicuro.
li
tempo
verso
il
le
un punto nero
sotto
distinguere
che fosse
ci
chiaramente un
il
aggir
In
morti.
erano
fssi
ma
senza
poter
poco potei
veder
fra
La madre
di preda.
loro
nel
asilo
coi
per
gettando un
dagli altri
rese
ghiacciata di
condarla, e ad attestarle
scampata da
appena fu
grido affatto
differente
teste.
la vita alla
spavento
si
Ma
Ne
pulcini
scomparso
a terra
nubi
le
ucceJlo
occhi
cui
trovar
cielo, continuala
prima. Io attentamente
se fossero
rovi
di
come
madre , i
la
sotto
credettero
e rimanervi immobili
questo
39
gran pericolo .
America
deserti d'
galli
d'
sai
uno
sti
volatili.
alcuni
scrittori
i
quali
La femmina
fa le sue
uova
in
primavera, e le
IL
/Jo
Essa
GALLO D'INDIA.
le
morrebbe
assiduit
che
che abbandonare il
suo nido, se non si avesse cura di levamela ogni
giorno , per darle a bere ed a mangiare. Il mad' inedia
ha un
piuttosto
istinto
quanto meglio
Malgrado
nascondersi
le possibile.
educare i galli d' India , il famoso Bisset insegn a sei di questi volatili a ballare una contraddanza regolare; ma confess di aver adottato il mezzo , che s' usa in
la difficolt di
Nello
gono
il
pavimento.
stato selvaggio
galli d'
India
raccol-
si
ramo
ramo; e scelgono ordinariamente i pi elevati, ove giugner non possano colpi d' archibugio. Corrono essi con somma
in vetta saltando di
celerit
per
ma
in
il
la loro grassezza
e in marzo
non pu estendersi
al di l
un uomo
li
rag-
giugne facilissimamente.
Pochi
galli
d'India selvatici
veggonsi di pre-
IL
GALLO D'INDIA.
abitate
luoghi deserti se
uova
confidano le
domestici
quanto dicesi
di
d'
questi
che
pulcini
t\l
n'
ai
galli
d'
escono serbano
India
,
per
affatto selvaggi.
Adoperano
onde
si
piume
per
intrecciandole con canapa
le
loro
di
stracci di seta
si
coda; e anticamente
CAPITOLO
Rondinella
Fu
a cui rapita
dolce sua
la
II
Vola incerta
compagna
va smarrita
si
lagna intorno
al
nido
Pi non cerca,
Sempre sola
Si rammenta
al d s'invola
e sinch vive
il
primo amor.
Metastasio.
LA RONDINE CASERECCIA.
ui annoverano pi di trentasei specie di rondini,
ma non se ne conoscono che sette o otto nell'isole
britanniche. La rondine domestica ha generalmente
lunghezza dalla punta del becco
all'estremit della coda, ed undici o dodici dall'una
all' altra estremit delle ali. ssa pesa ordinaria-
sei
pollici
djj.
ma
becco
Il suo
suoi
la testa
corpo sono d* un
con una macchia di color
il
petto
LA RONDINE CASERECCIA.'
i|3
sono
ventre
il
d*
;
corpo
nericcia
il
lunga e forcuta
penne da
ciascun
Si
le
hanno
lato
F estremit.
cinque ultime
macchia
una
verso
bianca
possono
facilmente
non
distinguere
solo
per
la
le
loro
rondini
forma
ma
terra frescamente lavorata, o sui sentieri per raccogliervi sassolini, che facilitano la loro digestione.
Hanno
s
vivo e
gno
ai
si
vario
loro colpi
che
onde
al di
che
si
bagni
ma
senza
attuffa a
cacciatori
esercitarsi.
Il loro volo
d'
la
le
fanno se-
Tutta
la lor
rondine domestica
fermarsi.
un fiume
Passando
essa
vi
si
pi riprese.
I pi dotti naturalisti
LA RONDINE CASERECCIA.
44
bitato se
le
giacciano
rondini
d'
inverno in uno
ovvero passino quella stagione in clima pi caldo. Taluni persino assicurarono, che verso il principio d' autunno esse ve*
ivano
gettarsi
in
ne' pozzi
folla
e nelle
ci-
sterne
Ma
1'
mostrarsi
essendo troppo
tentici
che provano
di cui
si
parla.
1'
il
numero
certo che
si
abbondanza
sono sussistere.
generale
uccelli,
per
cos
insetti
che
Ed
si
determinante
i
soliti
dell'
emigrazion
a vivere d'
mancano anch'
non pos-
essi
insetti
primi
pei primi.
degli
volanti e
poich
tali
Quelli che
LA RONDINE CASERECCIA.
4$
pi lungo tempo
ne trovano per
tono pi tardi.
insetti ter-
e par-
granellini e di frutte
di
inverno
non arrivano
non in autunno , e restano nelle nocampagne la pi gran parte della fredda sta
anch' essi se
stre
uo superfluo
luoghi
uomo ,
si
delle stesse
del
arricchiscono
abitati.
Oxford
Yarmouth
delle chiese
edifizj
vi
di
si
al
fra
tetti
de' pi antichi
rimangono pi giorni
posano sui
SufFolk
quando il
passaggio del mare;
levi
nella notte
esse
grazione diretta al
sud o
al
sudest
dell'
Inghil-
terra.
Non
si
conservate in inverno,
di
che
il
signor Pearson
il
i4 lebla
na-
LA
Z[6
HOISTDINE CASERECCIA.
Aleppo verso
di
aver allevati
la fine di
loro pulcini
la fine di luglio
che dopo
che ha luogo verso
febbrajo
il
abbandonano
il
ma
narvi al principio
del
continente antico
e non
paglia e con
crine,
guernito
internamente di
da
il
cibo
e via via
allontanandosi
misura
nanzi
loro
ond' essere
LA RONDINE CASERECCIA.
fl
sempre pronti a dare ad essi soccorso , e accompagnando tutti questi atti con voci cos soavi e
cos espressive , che quasi si crederebbe d' intenderne il senso, Al che se aggiungasi ci che dice
Boerhaave d' una rondine, che essendo andata
per la sua provvisione e trovando al ritorno in,
miglia
si
suo nido,
il
di cui
sua fa-
alla
a 3 irto
quanto
giudicher
gett at-
si
alberghi in
affetto
tratta.
si
femmina
met o
nuovi
la fine di
agosto.
Il professore
Kalm
gli raccont
Una
sua
il
fatto seguente,
insieme
e la
femmina
Da
vi stava
suoi
a'
il
figli.
nido nella
covando
le
uova
in esso deposte-
grida lamentevoli
straordinario.
trovarono la
Allora
il
ma dopo
qualche cosa di
presso al nido , vi
sospettarono
Fattesi
quindi
femmina morta,
maschio and
e la trassero fuori.
egli a mettersi
esservisi tenuto
sopra l'uova;
la quale custod
il
nido, nutr
LA RONDINE CASERECCIA.
AS
ed allev
tenerezza che se
Una
rondine fece
il
uomo,
colpito di meraviglia,
diede
al
portatore
alle
rondinelle di
au-
gellini
l'avvicinarsi
ella scorge
un
falco
degli
uccelli
rapaci.
altri
Appena
LA RONDINE CASERECCIA."
per cui
contro
il
fin eli'
pel gatto
49
Lo
stesso
grido
si
manda
accosta al
suo nido
Mirabile, dice
di quest' augello
il
signor
nel salire
Wite,
e
la destrezza-
discendere
per lo
un camminetto. La vibrazione
entro la cappa, produce uno strepita
delle sue
ali
similissimo
probabile ebe la femmina non si assoggetti all'incomodo di collocare il suo nido s addentro in
tal
e-
a colpi d'archibu-
accennammo, e di perfezionarsi nell' arte di percuotere in un segno mobilissimo e perci difficilissimo. Ci che avvi di pi singolare si , che
Y innocente volatile sembra piuttosto attirato che
spaventato dai colpi che dicemmo, e non pu risolversi a fuggir l'uomo^ nemmeno quando ei gli
Gabinetto T. IV.
4
LA SONDINE CASERECCIA.
5o
pi
di
altri
dei
insetti distruttori
dei
reste
quali
sura che
si
moltiplicano in
mancano
un paese a mi-
che li divorano.
Quelli che posseggono terre non dovrebbero sof
frire che si uccidesse una sola rondine. Quanto a
me
gli
augelli
specie a
costruire
il
loro
e fra
gli
altri
ammirare
la
le loro uova.
retto
Rondinella
Tanto bella
Quando inverna
questa risposta:
Ad
Atene
Presso Irene
Ma
mezzo
LA RONDINE CASERECCIA.
5l
moderni
che le rondini sono augelli semestrali in Grecia come nel resto d'Europa , e che
vanno a passare l' inverno in Africa.
Il signor White asserisce che alcune settimane
alcuni
raccolgono a schiere
si
sugli alberi
ed indi spiegano
il
LA RONDINE AGRESTE.
E
la
pi picciola che
coda
meno
forcuta.
con
riflessi
azzurri
sono bianchi^
la
il
rondine
La
sua testa
corpo sono
;
il
petto
comune, ed ha
il
le parti
un nero lucente
ventre e la groppa
d'
tempo non
si
danno
alcun
pensiero di nida,
sia
LA RONDINE AGRESTE.
5a
il
miglia.
Come
tetto
d'una casa,
mare
al
o sovra
sul
fianco
il
d'una rupe
un muro che
in riva
alza perpendi-
s'
un
al
A quest'uopo
sostegno.
muro
coli'
contr' esso la
materiali e
eh'
i
cementa.
li
umida ,
si
come
opera , intanto
distruggerebbe pel proprio peso,
il
l'
tempo
di seccare
essere
Esso ha
forma
la
d'
un
'
terminato.
darle maggior
solidit.
s gran delicatezza
quello
eh'
piume, e
Le
per
morbido
guernito di pagliuzza
talvolta d'
un
letto
di
e caldo,
,
d'
erbe , di
musco e
si
come
di lana*
mostrano ordi-
il
nido
al
cui incornili-
53
L RONDINE AGRESTE.
il
un po'
cresciuti
loro asilo,
impazientano
e tengono
chiedendo
nido,
s'
sempre
dell'
la
nutrimento
il
angustia del
testa
al
fuor del
padre
e alla
il
nella
facili
LA RONDINE AGRESTE.
54
come
di rado
si
ele-
vano a grande altezza, mai non radono la superficie dell' acqua o della terra. Molto non si dilun-
l'autunno antecedente.
che
La
loro
sua
cu-
s'
la
Quindi
occupata.
un
Di
reattino
alzatosi
che and
sopra
d'
un albero posto
vol.
Le
rondini colsero
poich
1'
ma
ivi presso
esilit le
non
vi
volse
in
di
istante
se
ne
per
ri-
indi
quest' occasione
debolezza ed
un
per
a posarsi
rimasero a lungo;
e
malgrado
fuga.
nuovo
la sua
All' indo-
uscito
le
LA RONDINE AGRESTE.
55
modo le
ingresso. Onde
bandon
le
il
sue pretese
ab-
le rondini tran-
e lasci
LA RONDINE DI RIVIERA.
E
di specie pi
che
picciola
gli
antecedenti
Quest' augello
comune
in riva
a'
fiumi e nei
augelletto
unghie far
debole
tanto
io
possa
solo
col
becco
e le
dovetti
il
prontezza.
dell'
Ho
opera sua
quantunque ne
fossi curiosissimo.
alla
fine
dell' estate
LA BORDINE DI RIVIERA.
56
pi verisimile che
Sembra
abbandonati per
la qualit della terra o della rena troppo resistente
o troppo molle , sicch vi fosse pericolo di sfonfossero
stati
immondi e
fetidi
o che
le
mosche e
possa abitarli
La
nel
sei
1'
gli insetti
augello pi noo
vede punto
fa quattro
solitaria;
non
all'
ai
IL
agli
farfalle.
KONDONE.
pi grosso di tutte l'altre specie di rondini. Egli ha sovente quasi otto pollici
di lunghezza, e diciotto d' aprimento d'ali, quan<Quest' augello
IL
RONDONE.
57
tro dita
falangi solamente.
Il
da
vi
Appena possono
difficolt.
stra-
essi,
una
talpaja o ad una pietra, collocarsi in maniera da
spiegare le lunghe loro ali essendo in ci impediti dalla conformazione dei loro piedi. Essi non
hanno che due maniere di reggersi, il moto vio,
lento o
il
l'
aggrapparsi
ai
muri ed
diceva
di cui
chi medesimi
ai
bu-
passati innanzi
essendo esile,
ri-
il
il
lor
nido
sotto
il
tetto
compongono
d'
erbe e di piume.
RONDONE.
IL
58
Fra
tutti gli
uccelli
passaggio
di
sono
gli
ul-
alle chiese,
hanno
gridando
tutti
fiato
in se.
maschio canti , mentre la femmina cova. E certo che quando ambidue sono nel
loro nido si odono mandare alcuni piccioli gridi
che esprimono soddisfazione. La femmina dopo
Gredesi che
il
il
membra
onde porger
affaticate,
indi torna
ad adempiere
dall'al-
per ci special,
estate non fanno che una sola co-
mente che in
vata di due uova.
Se si uccidono e
lro pulcini,
setti,
si
si
trova
il
Veggonsi
talvolta
ne' caldi
giorni radere
de' fiumi
la
su-
inse-
IL
guono per
RONDONE.
S9
rapaci
ma
meno
con
mai non
si
Lasciano
ila
met
poich
generalmente
d' agosto
1'
appena quasi
La
aggradevoli
Inghilterra
i
verso
loro piocioletti
Ma
cresce la meraviglia
anche pi presto
dalle parti meridionali dell' Andalusia , ove non
e probabile che il calore o il nutrimento possa
loro mancare. E questo , nella storia naturale ,
uno di quei fatti, che non solo confondono le
nostre ricerche, ma eludono tutte le nostre conquando
si
pensa che
si
ritirano
getture.
Nel mese
di febbrajo dell'anno
1766
trov
si
LA SALANGANE.
|
e lo
,.
LA 'SALANGANE.
go
inferiori bianchicce
coda forcuta
la
all'
estremit
ed ogni
gambe
le
son
brune*
Curiosissimo
il
ri-
cercatissimo nella
aderente
alla
rupe.
Gli
differiscono
scrittori
una schiuma
succo
di
raccolto
mare o fregolo
dalla
salangane
di pesci; altri
sopra
un
un albero
chiamato calambouc. Si pur supposto che querubi le uova degli altri , le rompa , e
st' augello
adoperi il chiaro a spalmare il proprio nido.
Dopo
averlo
sciogliere in
squisito.
di-
di*
Talvolta
mero
si
trovano
in
gran nu-
LA SALANGANE.
stre
piclo, clie
il
non
neri
Batavia
si
si
Olanda dalle
oidi, venuti in
china
Gr
isole
siffatti
della Gochin-
Inghilterra sono
si
trag-
Giorgio
Sir
lord Macartney
li
alia
(redattore
China
ci
del
al-
viaggio*
porge
questa
tro le
II'
si
di
Sem-
brano
essi
tinati
assai a
dopo
scogli,
gli
renti
ai
mente
tenui
sassi
gli
della
Gli
caverna
augelli
mare
altri,
che
ordinaria-
schierati
li
da
costruiscono sona
e uniti insieme
il
SGe impossibile
loro volo
il
colpirle
su-
riflusso.
il
fili.
picciole
questi nidi
rapido
giallo-
ma
che rie-
sono'
per quello che si dice, nidi della medesima specie nelle profonde caverne al pie delle
vansi
montagne dell' isola di Java , a qualchedistanza dal mare ? d' onde sembra che le salari-
pi
alte
,.
LA SALANGANE.
6a
Ma
proprio nutrimento.
che trovano
setti,
gli stagni
il
ed anche
cibano pure d' in-
eostruirli
si
aggirandosi
al
di
sl
^ra
de*
principalmente
dall'
uguaglianza e
dalla
delica-
pi stimati degli altri; e spesso nella Gina si valutano a peso d' argento corrispondente .
Questi nidi sono V oggetto d'un commercio importante per
costano
due mesi
due uova
di
agli
fatica
dopo
la
di
cui
quale
pa-
dall' infansi
tratta
depongono
in ciascuno, e le
all'incirca.
Quando
allora gli
abitanti
vare
augelli
sino
Java
di
le-
Come
nidi
il
ha sempre
la cosa
montagnuoli
in
qualche rischio
preghiere
s'
ungono
il
corpo
d' olio
odoroso } e
LA SALANGANE.
l'
63
Nel tempo
fissa
non
si
preparano a discendere.
apprestasi
stesso
montagne
che
gomma
facile
diligentemente una
ad estinguersi per V
vapori sotterranei.
aria
CAPITOLO
.
Per
III.
la spiaggia mille
Favellando
squittendo
Volano augei
a coro
Il
vostra gioja
mi ravviva
Oh
il
piume
quanto
ed orna
v' irraggia
core
il
No non
in festa
La
No
n solo
magico pennello
Neil
Barbieri.
IL
TOURACO.
Consacreremo questo
gli augelli di varie
capitola
ad alcuni
mondo
parti del
di que-
costumi
la
turalisti.
touraco
Il
da cui ne piace
d'
dell'
incominciare
Indie orientali
grosso quanto
co-
perto di
ca-
rico
molto
simili al
pelo
colori
de' fianchi e
dorso
6a
il TouRAca.
misi; le cosce sono del colore del bufalo, e Futighie nere. Egli ha sulla testa una specie di ciuffo
d'
1/ augello , di
stesso che Tavernier ha
dell'Indie. Si
baja, di
becco corto,
un color giallognolo.
cui parliamo , sembra essere lo
curvo e
il
viaggi
Broudra
e in altri.
Di
campi, mar
la notte
non
lui solo,
quest'azione
ma
-
si
pericoloso
1'
ucciderlo
pu-
nita severamente.
Messico ha
Il touraco del
La
piume
testa
verdi, cui
poi, e
Le
il
quattro
Gabinetto T.
IV ^
il
un largo ciuffo
abbassa e rialza a suo grado.
sulla tesla
collo e
il
delle cosce
dorso e
il
petto e
prime penne
dell' ali
5>
appari-
66
TOURACO.
IL
scono scarlatte
le
le
un
piedi
sezza dell'
d'
di sopra dell'ali;
il
di
tordo.
Barbot, nella descrizione del suo viaggio ai mezzogiorno della Guinea , dice che il touraco un
augello
bellissimo
di bianco
di rosso
cui
le
di nero
piume sono
,
di turchino
variate
;
e che
veramente graziosissimo.
CRASOO.
IL
Trae
orientali,
gli
nome da
suo
il
onde fu recato
danno
appellativo d'
l'
Ha
ed un
la testa e
ciuffo di
di bianco
le
sommit della
il
quali
testa
orlate
eh' egli
pu abbassare
IL CARASOO.
67
la parte inferiore,
ischi era
IL
PIPRA O MANAKINO.
Gli augelli che portano questo nome sono piccioli e graziosissimi. I pi. grandi non hanno la
grossezza di
giori di
un
comuni sono
ai lati
un
reattino.
I loro
caratteri
generali e
compresso
Le
rono ancora
non fu-
IL P.TPRA O
68
MANAKINO.
argomento
il
signor Sonnini,
dosi nell'America
numero
di
tano essi
che abbia
il
scritto in tale
quale, dimoran-
meridionale, ha veduto
stato originario.
gran
Abi-
campagne
'vicine
agli
abitati. Il
si
d'insetti.
medesima
specie
e talvolta
si
un
giornata
stanno silenziosi
il
resto della
solinghi,
ritirandosi
caldi:
ma non
le
paludi
e le rive dell'acque.
Il
nome
MANKINO.
IL PIPRA O
e perci
si
tro pollici
69
quanto un passere.
Il di
altri,
le quali
formassero un
d'
un
si
dorso e
il
ciuffo. Il
il
abbassano
come
di sopra dell'ali
piume
resto delle
bel colore di
zaffiro
il
becco nero, e
piedi
si
trova
rossi.
IL
alzano e
grazioso azzurro
d'un nero
son
si
CAVALIERE.
il
e non
La sommit
della sua
ali.
Il loro
7
L' I
La
B I S A O.
poco quella
d'
cristallo.
Egli ha
dell' altezza
di
come
due pennacchietti,
molto somiglianti ad
sulla testa
due
diti
La
pollici, e acutissime.
Le
sue
piume sono
IL
intera-
di bianco.
MANGIAVESPE.
Ha
il
vntre
sono
d'
il
un azzurro
Le penne
verdognolo.
fra
MANGIAVESFE.
IL
cui le
72
pi lunghe dell'altre,
assai
occhi
sono
rossi
terminata in
talvolta
pollici,
La
ciola, dentellata, e
tal altro
largo
lngua pic-
lunghi
color
tur-
di
fili.
Gli
nocciuola.
ma
coli'
unghie nere.
tagne ove
e frequenta le
mon-
la sua
essi.
Il
suo petto
MANGIAVKSPE.
IL
72,
gnola;
dorso e le
il
ina
re,
con verdi
variate
ventre sono
verdi
affatto
pallido misto
verde.
di
medesimo
sono dei
ali
tinte;
le
colo*
pancia e
la
cosce
d'
un
il
giallo
La
ma
di color verde
pi
e le
gambe som
IL
nere.
TORCICOLLO O
all'
L'
ORTOLANO.
grossezza
incirca della
non
gli
il
suo nutrimento. Non , per cos dire , che L'astuccio "d'una gran lingua, lunga tre o quattro diti
e di punta acutissima , eh' ei dardeggia ne'formioaj
e ritira carica
di
formiche
le quali vi ri-
eleganti.
La
parte
superiore
del corpo
si
Una
mezzo il dorso. Il signor Denham osserv che nella femmina questa fascia prende natesta fino a
il
ventre del
guisca a vicenda
un
simile
come
petto e
Il
officio.
f
il
Le penne maggiori
dell' ali
Le gambe
grgio.
maniera che quelle del picchio. I colori Sono pi carichi nel maschio che
nella femmina.
L'augello di cui parliamo, ha un'abitudine
venuto
spalle.
all'
Da
il
nome
di tor-
quilla o torcicollo.
un boccone
grassezza
gli
gli
sia
ei
eccellente.
venuto
il
IL
CALAO.
tano
al
questo
toucan
dionali
1'
del
il
strette
nelle
relazioni
parti
luogo
meri-
stesso
che
CALAO.
IL
i^ZJ
Il
la
alcuni indi-
in
calao
sulla
rinoceronte
detto
uccello
rinoce-
presso
scenza d'
innanzi, indi
il
ritorce all'ins, in
quale non ha
Le piume
meno
forma di corno,
di otto pollici di
lunghezza.
si
si
nutre di carogne
come
il
corvo.
corno.
Il calao del
Malabar
delle
piume
sue
ali
nero.
che
si
il
sono
bianche
il
resto
delle
7&
IL
della
taglia
d'
GARRULO.
una grossa
La
un bel
d'
sono
d'
ciuffo
un
allodola
suo corpo
rosso cinericcio
ed ha
pancia e
la
ventre
il
Di rado per
Europa.
a visitare tutta
vede
volta
si
presagio di peste.
Iun
Avvi
Gajenna e nel Brasile un' altra specie di garrulo, il quale ha dodici pollici di lunghezza. Le piume del maschio sono d' un bianco
puro , eccetto quelle del groppone
dell' ali e
della coda, che si veggono orlate di giallo. La
femmina ha le parti superiori del corpo d' un
nella
grigio
uli vigno
mente,
ma
alla
e le
inferiori
Ambidue hanno
che pu udirsi
garruli,
La
si
forte e
alla distanza di
si
il
loro appellativo
ma
simile
come
strepitosa,
si
mezza
nulla
loro voce,
tano
semplice-
grigie
lega.
,
che por-
o assai poco
MAINATE.
IL
Vi hanno
che tutte
dieci
loro
altri di
di mais
di frutta
di insetti.
Avvi
un mainate appellato
Filippine
nere. Essi
che
del
da
tali insetti,
nell' isole
paradiso
per
cavallette.
le
,
e le
vivono
e 'rimarchevole
distruggendo
arreca
essendo infe-
penne, che
gallina
il
L' augello
di
tale
di cui parliamo
un cuculo 3 e
piume
di
IL
Il
corpo
di
gambe
grossissime
d'una forma
cosi
ins.
della grossezza
affatto nere.
DODO.
quest' uccello
pressoch rotondo
all'
pigro e pesante
e fortissime.
straordinaria
La
che
sua testa
si
prende-
IL
DODO.
77
un
di
consiste quasi
mandibole
prolunga
si
al di l degli occhi,
Le due
all'altro,
Da
tutti
questi
che
s'
applichino
1'
uno
parte convessa,
al di fuori la
particolari risulta
una fisonomia
alla
nuto
faccia
come un cappuccio
uccello
ali'
Le piume
il
nomo
di cigno incappucciato-.
bide. Il
del
gambe
corpo.
il
basso
sul ven*
Un pa' di
giallo
e di bianco
si
IL DODO.
^8
La
animali generalmente
un pajo
ma
ma
d'ali,
queste
loro
ra,
come
questa
sia
di
Rodrigo, e
siccome quella
primo fu trovato
solo
uovo
all'
anno
il
poco
pi sopra:
le
femmina
fa
cova unitamente
al
un
nell'isola
La
sua
IL DODO.
tempo
marzo
Il
pulcnq che
n' esce
d
al
in
79
dal
solitarj
Il
La
Nazaret , cos appellato sicuramente per corruzione dacch si troY nell' isola
di Nazaro, pare che sia stato per la prima volta
osservato anch' esso nell'Isola di Francia. Egli
pi grosso che un cigno in luogo di piume ha
tutto il corpo coperto di nera calugine ; ha per
L' uccello
di
groppone
che
gli
un po' ricurvo
si
all' ingi.
T ANGARI,
QUALI L' ORGANISTA.
I
FRA
Trovasi nei climi caldi dell' America un genere numerosissimo d' uccelli , alcuni de' quali al
Brasile appellano tangari; e
adottato questo
nome per
nomenclatori hanno
tutte le specie
compo-
genere medesimo.
nenti
il
seri
e infatti
non
differiscono
colori e
?
come
dai nostri
passeri
man-
So
T ANGARI.
Nel
verso F estremit.
quasi interamente
turali abitudini.
resto
si
dai
due
lati
rassomigliano loro
Coni'
essi
genere intero dei tangari , di cui noi conosciamo gi pi di trenta specie, non comprese le
Il
variet
si
dato
il
nome che
successivamente
tutti
porta
poich
fa
sentire
se ne
scorgerebbe
alcuno
TANGARI.
Ol
La lunghezza dell'organista suol essere di quattro pollici. Le sue piume sono azzurre sulla tecollo
sta e sul
sul dorso
nere
sull' ali
sulla fronte
sul
traenti
turchino
al
groppone
tutto
carico
ranciate
di
il
sotto
del corpo.
Lepage-
Dupratz,
pellato
trovasi la descrizione
vescovo
il
che noi
stesso
wc\
e da
questo co-
dolce,
tenere, che
suoi toni
il
flessibili
si
le
sue
note
costretti
di
IL
|j
Non
si
nome suo
Il
MUSCICAPA.
estate,
il
ma
altro
anche di frutta, e
Gabinetto T. IV.
d'insetti,
e deriva
non vive
dicesi
soltanto
che appe
IL MUSCICAPA.
8-
tisca
ciriegie particolarmente.
Le
piume
sue
in
mao
un
e
la
le quali
il
di sotto giallognolo,
due penne
le
di
mezzo
son nere.
LA PIGGIOLA OTTARDA.
Quest'uccello della taglia d'un grosso gallo.
Belon e Gesner lo hanno descritto come molto
co
l'
altro al cervello.
La
1'
uno
si
se
ne veggono
dirige al bec-
met
tonda;
il
sce
il
le
grandi penne
delle
dell'
co-
ali
LA PICCIOLA OTTAUDA.
83
nero esternamente;
e rigata di
un piede di altezza,
piedi non hanno che
Il volatile, di cui
La
sua carne
gambe hanno
le
mon-
dell' Alemagna.
e rassomiglia molto
gustosissima
l'
im-
quaglia
Il
suo
becco
bella della
un bruno
nera una
d'
la
coda;
il
di dietro
ed il dorso, non
un giallo verdogno-
del collo
al
di
sopra dell'
di quaglia,
ali e del
e la cui carne
84
Misson nel suo viaggio in Italia osserva eh' ivi giungono ogn' anno in primavera
dell' Africa;
e che
anolte quaglie provenienti
spesso traversando i mari , per istanchezza , si riposano sui vascelli, ove si prendono facilissimamente.
Fa meraviglia che augelli , le cui ale sono s deIl signor
Giuseppe
lo storico
dice che
il
lungo.
golfo d'Ara-
Varrone ed
altri
esse raccolgonsi
vascelli
non mai succeduta, possiamo conchiudere che realmente non bastino, Egli aggiugne che
in quella stagione si potrebbero uccidere in un
giorno sopra un solo vascello cinquantamila quagrazia
glie
ed
Creda
altrettante rondini.
chi
pu queste
maraviglie.
RE DELLE QUAGLIE.
IL
Ha
ha un
pollice di lunghezza, e
una gallinella. La
u mandbola superiore bruna Y inferiore pi
chiara. Il corpo molto esile sembra compresso da
rassomiglia molto a
quello
d'
ciascun lato
il
petto e
il
La
IL
RE DELLE QUAGLIE,
35
come
e traversati,
cune penne
un
le cosce,
massime
dell'ali,
le
pi picciole, sono
La
giallo carico.
chicci.
dai
cacciatori
si
d'
favella
alcune
di portamento
nazioni chiamasi
dagli Italiani gran
ne
sia
il
conduttore
ne' loro
viaggi.
Si nutre di
LAGOPEDE
O LA GALLINA REGINA BIANCA.
IL
Quest' augello ha
e
appuntato
all'
il
estremit.
La
sua
testa
assai
neri, contornati di
tile,
uncini.
86
Gli
LAGOPEDE.
IL
non
scrittori
si
vario sopra
un dorso
Alpi.
anche
ne' Pirenei
nell'Aivernia e
nelle
IL
I lagopedi
d'i
fratta.
LAGOPEDE.
nutrono
Hanno una
87
si
CAPITOLO
Chi potria numerar
le,
IF.
ignote e rare
O
O
mare,
preda cerchili
di carne si
pascano o di sangue.
Casti.
dalla
classi.
Perocch
natura ad abitare la
La forma
dica a prima
nati.
Poich
convesso
giunta a
loro
il
come
la
molto probabile
corpo
carena di
un
piegato
in arco e
vascello, e
istesso
son
sembra
gli
il
uocollo
che
s'
assai
bene
sovra
alza
la
un petto
rilevato
rappresenta
benissimo di timone;
piedi larghi e
somiglianti
Le
facolt che
i
si
la
navigazione; e
compiacciono
come
La minima
come
di posarsi a terra.
di
loro piedi
pu avvedersi
assai pi tranquilla e
meno
fa-
90
duce dinanzi
sicch la
Ciascuna specie
glia
1'
una
all'
altra
un sentimento
per
mile
nessuno fa di esso
opprime
il
parte di
essi
rassomi-
si
una
vittima
d'
amor
suo
al
si-?
nessuno
nondimeno la pi
hanno una gran veemenza d'appetito
pi
debole.
la
carne morta e
gli
rive
forme
ciato,
gli
piedi
in
forma
permettono n di
tuffarsi
membrane
e slan-
loro
non
o di sostenersi nell'acqua,
QJ
arnfibj
commercio, o piuttosto per segnare uno di que' passaggi , che sempre sono indicati dalla diversit delle abitudini e delle forme
il
tre classi
la
gru
Pennant divide
quelli
quelli
pezzo come
cui piedi
sono
acquatici in
forcuti
sono quasi
cui piedi
beccaccina
la
gli uccelli
di
e quelli che
come
un sol
hanno
le rive
e leggiera e assai
loro
gambe
il
sono quasi
tutti
di taglia alta
Q3.
li
stessa.
Un
celebre autore ha
vazioni
celli
-sui
fatto
le
seguenti osser-
La
terrestri di volare
olio naturale
ha unito
piume d' un
unghie per mezzo
le loro
e unito le loro
una membrana
dal che deriva loro ad un
tempo facilit di movimento e sicurezza. Ma fra
la classe degli augelli terrestri che fuggono l'acqua,
e che fatta per vivervi e per nuotarvi, essa ha
posto una trib numerosa d'altri augelli, che sembrano partecipare della natura d' ambidue. Guardando alle loro unghie divise si crederebbe che
fossero conformati per vivere sopra la terra; mendi
tre
loro
colarmente.
appetiti
Non
gli
si
pu
chiamarli
uccelli
93
ove pi abbonda.
a
La
piuttosto
ha ricevuto
pe' suoi
appetiti
Si
Poich
fatta
pu riconoscere un augello,
quenti abitualmente
il
quale fre-
alla giustezza di
beccaccia conver-
questa osservazio-
da quella del
piccione
sia dif-
e della pernice.
Alcuni uccelli di
tale specie
continuamente impedisce
alle
piume
di crescervi.
94
classi
acquatiche. Perocch
in generale apparisce
e talvolta
altri uccelli,
La punta
lati.
fornita
tire le varie
Se
si
paragonano
troveranno
pu pervenire.
quelle degli
bisogna confessarlo
uccelli terrestri
si
assai inferiori.
falcone ; la
pica
sebbene abbiano
quella del
le
sorpassa
in accorgimento; e
la
comune
volatile
di
tm lungo
corso
potendo
Cj5
Ad
del moriglione e
membrana, che
Le
in
si
non giova
camminano.
corte
forma di
gambe
mano,
hanno
piedi
utili al
<j6
sulla riva,
cluginefpaida
umido
piume pi
dall'
altre classi.
che
rivestiti
guarentisce
li
dal
d'una
rigore e
hanno
Di queste piume
uso pe*
losrri letti
bevute
le
rende
particolarmente
si
fa
lisce e
mano
Ma di
La
di cui gli
uccelli acquatici
sono provveduti, contribuisce anch' essa a mantenere il loro calore in mezzo all' umido elemento,
menza
si
trovano
essi
delle stagioni pi di
la
loro
qualunque
altra specie
3! augelli.
-,-
CAPITOLO
s
nido
come quei
rigira
si
la
V,
,
cicogna
eh' pasto
figli
la rimira
ee.
Dante.
LA CICOGNA.
e dell'
ali
il
gambe
e della
chiamare uccello
le citt
e in alcune
si
quillamente, e vi cerca
delle mense. Essa
Perocch frequenta
diporta per le vie tran-
domestico.
purga
il
i
campi dai
rettili
e dai
ed fra i Maomettani in tanta venerazione. Anticamente era s rispettata in Tessalia , che si puniva di morte chiunque 1' ucci-
protetta,
deva.
Gabinetto T. IV.
L& CICOGNA.
98
Belon dice
che
cicogne abbondano
le
V importantissimo
campi e
Ma
servigio
esse
pianure ne
rendono loro
le
distruggervi
di
siffat-
le lo-
loro nu-
La
cicogna di naturale
diffidente,
non
assai
dolce.
Non
pu addomesticarsi
selvatica, e
fa-
<5ui
Ho
in
compagnia con
salta
veduto in un giardino ( dice il dott. Hermann ) ove alcuni ragazzi si divertivano a far a
capo a nascondere, una cicogna familiare mettersi
iocoa
mano
essi,
e distinguere benissimo
in
mano
si
quello
aspettava d'inseguir
a cui
di
gli altri,
starne in guardia.
la
filiale
temperanza,
e paterna.
alla
cicogna pi virt
la fedelt
conjugale, la
suoi pulcini, e
non
gli
LA CICOGNA.
non
99
se
li
r aperto
cielo
sue
cbe
ali
li
talvolta di perire
in
Olanda un'
istoria
celebre
comune
si
lasci ardere
la loro
preferisce
con
una cicogna ,
di Delft , dopo
d'
citt
inutilmente sforzata di
cioletti
sopra le
modo
porta in certo
li
salvare
essi
suoi
affine
la
es-
pic-
di aver
sorte.
Nelle lettere sull' Italia trovasi Y aneddoto seguente, cbe offre un singoiar esempio dell' intelligenza della cicogna.
Un
fitta juolo
delle vici-
si
crudelmente
fuga
non a
stento.
a lei
si
mesi
cisero.
Le
LA CICOGNA.
100
loro esercito in
il
brano
cercarsi
movimento;
riconoscersi.
In
ali
tutte
sem-
tutte
seguito
dopo
insieme prendono
il
Shaw
Il dottor
Carmelo
il
del
il
Egitto in
dall'
Monte
Mentre
all'
ncora sotto
il
Monte Carmelo
a passare
larghezza
Nel
e prendeva
pi di
vidi
dur
tre
vo-
tre ore
mezzo miglio
di
al di l della Svezia.
Neppure
si
trovino cicogne
in Inghilterra se
pongono
cassette quadrate. Essi rispettano grandemente queV
sti uccelli , e non soffrono che alcuno faccia loro
delle case, ove a quest'uopo gli abitanti
ingiuria.
Le
LA CICOGNA.
Chilmanar in Persia
le colonne
IOI
minate ne son
ri-
coperte.
L'
AIRONE.
L' airone comune non raro nelF isole britanniche. Egli ha circa tre piedi e tre pollici di
lunghezza il solo suo becco lungo tre pollici.
Le piume della sua testa sono assai prolisse e for:
mano una
una
gnato anteriormente
d'
doppia
fila
macchiette. Il color
generale delle
sue
un
il
grigio turchino
gambe
dell'
nere
piume
dono
di
e rica-
nero
le
non ha
ciuffo
e le
piume
La femmina
corte.
ghe
dentellata al di dentro
a ritenere
il
come un
quella di
mezzo
si
ioa
l'
AIMONE.
Le
sue
larghe,
ali
tile
anzi
sfiancato,
e piuttosto coperto di
piume
che di carne.
Fra
pi
formidabile nemico de' pesci. Ferisce quelli che
tutti gli uccelli conosciuti, l'airone
non pu portar
ma
Ei
li
piccioli
il
sono
il
suo nudrimento
ordinario.
dopo
la sua pesca.
Un
gentiluomo,
il
quale avea un
mangiare
gliene mise
e vide che
certa quantit in una conca d' acqua
una cinquantina ogni d appena soddisfacevano la
sua voracit. Dietro questo calcolo, un solo airone
pu distruggere
spazio di
sei
mesi.
,,
I? AIRONE-
altro
IO 3
1'
miglior stagione
si
affacciava quasi
crescono sotto
1'
l'airone.
io4
Il
Come
vivaj
l'
ove
un guasto
airone cagiona
si
incredibile nei
Wil-
capo del
stanza.
filo
meno profonda
attaccando l'altro
ai
pesciolini
pesciolini
Sebbene
toccherebbe.
li
gli aironi
nella solitudine.
Ben
si
lor
L' AIRONE.
nidi, e spesso
una
tutta intera
societ
medesima parte di
foresta.
,
I05
Quei
occupa
nidi sono
la
com-
e tappezzati interiormente di
gli
indolenti
augelli
li
fabbricano
essi
varne di
tieri, contentandosi di aggrandirli o di risarcirli,
e cacciano gli antichi proprietarj, se per caso volessero rientrarvi.
Se
tro
questi uccelli
si
bene accomodati
chiarsi.
La
loro
Ogni nido
di
aironi,
al
racissimi
importunissimi.
La
quantit di pesce
sessant' anni.
La
io6
l'aironi.
un aneddoto recente
U airone
ma
il
ed
petto
spruzzati di nero.
bianca Y estremit
il
Le piume
le cosce
scapulari
sono giallognole
hanno
;
e la
d'
quel becco
per la forma e il colore simile a quello dell' airone comune ; soltanto un poco pi adunco
alla punta della mandibola superiore. In cima alla
testa porta un bel ciuffo, che sembra azzurro di
cielo;
il
il
di sotto degli oc
quella ,di
il
resto
degli
coda nera,
1'
ugne lunghissime, e
in ciascun
piede dentellata.
mezzo
la
piume
John Jeo
l'aironi.
siccome
uccello che,
lo
ei
descrive, rassomiglia
gambe alquanto pi
107
il
becco,
il
collo
questa opinione.
soco
Un
corte.
appellata
un pic-
ciolo airone.
LA GRU.
Quest'augello ha cinque piedi all' incirca di
lunghezza: il solo suo becco ne ha quattro pollici. Le sue piume
sono in generale d' un color
nericcio; la fronte nera, le tempie son bianche.
Le gambe
Veggonsi
settentrionali
son nere.
le
3la grtt;
io8
nelle paludi,
gnole. Si nutrono di
sorta di grani.
rettili d'
Quando
le
il
scegliendo
per
ordinariamente i
settentrione,
vento
si
rinforza
il
come per
far conoscere
osservino in
presi quasi
indicano
pioggia;
se
diventano clamorose
in
LA GRU.
sulla
sera
si
levano
X09
schiere pacificamente
all'
incontro se
tempo
il
si
ab-
si
fa pro^
celloso.
Le
gru, come
tutti i
prendere
il
volo.
possente.
Quando sono
la notte
una guardia;
dormono
geroglifici
ci
cetto quella
se
raccolte
scorge
di un' ala
avverte le
con
altre
un
grido.
K.olb,
Buona Speranza,
alta
pericolo,
numero
il
ec;
quale
nelle pa-
si
la sua sentinella.
Questa, al
gamba, allungando
il
collo di
durante la notte
la
tien nella
zampa
alla
del piede,
LA GRU.
JIO
e
vavano esae
bridge
Cam-
tanamento.
L*
vescica
il
ventre
ugine bianchiccia
son cinericce; le
brune
le
gambe
le
ali
piume
egualmente che
la
coda son
L'uccello, di
Calcutta , e si trova talvolta anche sulle coste della
Guinea. Egli arriva nell'interno del Bengala prima
della stagione delle piogge
si
ritira
quando
l'
Ili
ma
perocch
li
la
purga dagli
penti e dai
rettili.
insetti malefci,
Egli
la
vorarne una
ed uno
quali
dai ser-
solo in
quantit
un giorno pu
sufficiente
Aprendo
nutre
per
al-
di-
soddisfare
quattro uomini.
il
esso,
la
quest'uccello, che
gli si getta
del
con destrezza
si
familiarizza facilmente.
ei
lo piglia
anime
Quando
de'
bracmani
scirebbe a ferirla.
Le
numerose.
certa
siccome
si
avanzano
sempre
coli' ali
is
l'
prenderebbe per
navicelle , che voghino sulla superficie d'un mare
tranquillo
e quando si trovano sovra banchi di
sabbia per uomini e donne che raccolgono con;
chiglie.
Il signor
Smeathman
di questa specie,
il
allev in Africa
un
uccello
non eguagliava
la sua voracit;
poich un fan-
nondimeno ei sembrava volersi mettere sulla difesa, aprendo il largo suo becco in aria minacciosa , e mandando orribili grida. Ei si nutriva di
uccelli, di rettili e di piccioli quadrupedi.
Quan-
d'
un
un bue.
n3
IL
TORABUSO.
1'
airone comune.
suo Lecco
Il
pi debole, non ha che quattro pollici di lunghezza ed d' apertura larghissima la quale si
,
estende
al di l degli occhi,
situati sulla
mandibola superiore.
testa nera; le
piume sono
La sommit
della
le
piume
la
dentellata.
Il torabuso
abita che le
si
una
tiene di
di
preferenza sui
ed
boschi;
ivi
mena
immobile
egualmente
nascosto pel cacciatore che teme, e per la preda
che aspetta. Come ha pi di due piedi e mezzo
d' altezza, tenendo la testa alzata, vede dal di sopra
delle canne senz' essere veduto. Egli non viaggia
e non cambia domicilio che in autunno e al tramontar del sole.
Il suo principal nudrimento, durante Y estate^
consiste in pesci ed in rane. Ma in autunno ei
va fra boschi a dar la caccia ai topi, cui prende
Gabinetto T. IV.
8
teri
giorni
fra
le
canne
Il4
II
assai
TORABUSO.
Egli in generale
meno
stupido,
ma
insieme
aggredisce
ma quando
un
rapina piomba
uccello di
non fugge,
ma
sopra
di lui
la
egli
riceve
il
Talvolta e
celli di
si
rapina, e
come
gli uc-
grife.
alla mattina,
molto somiglia
al
muggito
interrotto di
un
toro.
IL TORABUSO.
ma
pi forte
e che
si
Il5
pu distinguere
alla di-
la
qual
riempie d'aria, che poi sen fugge Polenta mugolando. Crede vasi altra volta, che i tarabusi mandassero il suono, che dicevamo, ficcando
il becco nella belletta, e se ne prendeva sinistro
augurio. Per quanto per sia un tal suono spapelle
si
che per
e un invito
Fanno
alle
certissimo
gli
d'
uc-
amore
al piacere.
essi
il
mezzo
compongono
La femmina
un bruno
vi
quali devastano
nidi di
tutti
gli
altri augelli
quello de'torabusi,
fendono.
Eatham
1X6
IL
TORBUSO.
rabuso
il
era
la
carne di ta-
mense
alle
de' grandi.
Essa
infatti
ricercatissimo dai
cacciatori,
come va
lento e
tunno per la sua naturale indolenza sembra abbandonarlo, poich si vede ogni sera alzarsi in
aria a perdita di vista, descrivendo una spirale,
e gettando nel
tempo
differenti ssimo
da quello che fa
stesso
un grido singolare,
sentire in prima-
vera.
1/ unghia di dietro
di
quest' uccello d*
una
eie
stuzzicarli.
L'AVOSETTA.
di
grossezza
d'
un
piccione,
avendo quattordici
ma
pollici
pi
Nor-
dalla
pi lungo,
l'
avosettA.
117
altro augello.
la
interamente bianco;
il
all'insili,
il
testa
La
parlin-
picciola
di sotto del
corpo
spruzzate di bruno
le
gambo
medesimo.
Le
sue
fino al
Avuto riguardo alle particolarit finora accennate, sembra che il corridore d'Aldrovandi sia
della medesima classe dell' avo setta; ma esso ci
men
ancora
tutti gli
uccelli
palma ; tranne
il
che hanno
moriglione e
piedi in forma di
il
fiammante 3
i8
l'avosetta.
-quello
grigio ferreo,
ventre bianco,
il
e la coda
com-
IL
MERLO ACQUATICO.
un bruno scuro
il
collo, sono
le inferiori
da
cui
di preferenza
mai non
fonti
sue naturali
ed
ai
ru-
dilunga , frequentando
la cui ca-
letto
abitudini
sono singolarissime.
Le
si
a'
I
O
S
i
n
o
IL
MERLO ACQUATICO.
per
non tiene pi
HO,
che
a cammi-
alta di quello
aria.
si
Buffon
le notizie seguenti.
me
Io
alla riva
osservava senza
il
una pic-
Un
merlo acquatico vi
si
arrest, e vi rimase
per
genere
nell'
degli scarafaggi,
acqua in mezzo a
ei
.
,
t
egli
IL
non abbassava
le ali,
aria che
intorno
raccogliersi
MRLO ACQUATICO.
gli
come tremando,
conferma
bisognava ;
in questo pensiero.
ci
a lungo,
mi
I merli acquatici vi
Europa.
La femmina
presso
ruscelli; lo
si
fa
trovano in pi parti di
il
compone
di
musco e
di sec*
che foglie lo nasconde con gran cura , e vi depone quattro o cinque uova bianche, tinte di rosso.
Una coppia di questi uccelli costruiva da pi
anni il suo nido sotto un ponticello di legno, quando
finalmente fu scoperto e levato, ma non vi si trovarono dentro uova. In capo ad una quindicina
di giorni i due augelli ne avevano costruito un altro , che parimente fu preso , e in cui furono trovate cinque uova. Un mese dopo nel luogo medesimo si prese un terzo nido che conteneva altre
quattro uova, le quali verosimilmente appartenevano
agli uccelli stessi, dacch non se ne vedevano altri
girare all' intorno. L' ultimo nido finalmente fu
;
rapito
la quale
la
fino a
che
si
femmina
e disparve
MERLO ACQUATICO.
IL
Un'altra
volta
acquatici sovra
sco
merli
mu-
scopr, se
si
rinvenne un nido di
si
una
ILT
con un pesce nel becco. I pulcini, sebbene avessero quasi messe del tutto le penne, erano incapaci di
volare;
ma quando
fu preso
il
nido
si
Quando sono
acque.
insetti in riva
riamente
la loro
LA GALLINELLA E LA FOLAGA.
Gli uccelli di questa specie sono riguardati dai
naturalisti
',
primi.
Le
gli uccelli
Sebbene
gallinelle
della
loro
le
classe
luogo principale.
LA GALLINELLA E LA FOLAGA.
Ifl<*
coloro che
si
pu
amano
dire che
distinzioni scrupolose
si
ed
la conformazione, le
piume e
Hanno
le abitudini.
il
il
loro
le loro
le loro
lungo in proporzione
esatte,
rassomiglianze.
di
la loro
fronte
Le
ch
la gallinella
tre la
per tutta
la
La
loro
sponde
acqua.
ma
e cerca
il
suo
talvolta sulla
cibo
non solo
superficie
presso
LA GALLINELLA E LA FOLAGA.
pezzi di canne e di
molti
di
costruito
IflS
Le
giunchi
intrecciati.
sue
bandona,
ma
la
folaga
non perci
lo ab?-
non
1'
1'
suoi pulcini,
umidit
dell' abi-
tazione.
Gran Brettagna. Esso pesa ordinariamente una mezza libbra. Il suo becco, d'un color
rancio, ha due pollici e mezzo di lunghezza,
dentali della
appuntato
nella
inferiore.
suoi occhi
la testa,
e
il
le sue
palpebre
collo, le spalle,
tutto
il
bianco;
met
e
di sotto
pure
tale
della coda
del dorso
punta nera.
la cui
basso
il
e la
Le gambe
membrana.
L'augello, di cui parliamo, stato chiamato beccaccia o pica di mare, a cagione delle sue
piume
ha
fatto
egli
dare anche
ne vede una
il
nome
mezzo
Quando
di ostralega.
conchiglia;
allora ne la
tezza sorprendente, e
l'
la
LE FALAROPE.
Ve
La comune
rasso-
folaga sono
frangiate d'
simo augello
La
falarope
grigio
color
il
cinericcia
di
picciolis-
ha
cenere,
il
di sopra del
variato
di
corpo
bruno e di
ia5
LE FALAR0PE.
bianco,
il
petto e
il
La
piume
superiori delle
IL
GREBO.
la fa-
affatto
all'
indietro,
quasi
e la cui posizione
dell'
augello
mal
quando
non
atta a sostenere
si
il
tiene diritto
corpo
e per-
pendicolare.
Il
grebo
costruisce
il
suo nido
con canne e
mezzo immerso
Sono
essi
perpetuamente
nell'
IL GREBO.
52,6
agilit
sorprendente
Nel tempo
dell'
incu-
Questa specie di
numero
di variet
la
uccelli
comprende un gran
C APITO LO
.........
VI.
Trepidi
lievi
scampo
In cerca,
augel
Gode
si
e solo alla
dubbiosa luce
sulla palude,
le
penn
e con gagliardo
Thomsoit.
LA BECCACCIA.
Il genere
delle beccacce
comprende
trenta spe-
mente
detta.
Le
sono un misto
fuligineo,
di rosso
di grigio
sue
di
effetto.
piume
nero
di
Da am-
gambe
un bruno
pallido
le
un-
Le beccacce frequentano
quelli
ove abbonda
il
boschi
terriccio,
e preferiscono
ed maggior
la beccaccia.
I8
cumulo
molle
di foglie cadute.
Esse cercano
terreno
il
e le
entro la
che ne traggono conchigliette , vermi ed altri insetti ; ma Durham crede che si pascano principalmente della sostanza crassa e untuosa che ne succhiano, alla qual cosa sono opportuni ssimi
sommamente
del
sensitivi, di cui
Alla
loro becco.
sera e
provveduta
nervi
la
punta
principalmente alla
Gran Brettagna,
nella
di rado
dopo
il
cammino,
se
ebbero
cattivo
LA BECCACCIA.
della loro partenza,
si
I jTO/
tono immediatamente se
il
vento favorevole
in
tempo fra
quel tempo
pecialmente
suonar
gli
e av-
paja in un
sol
giorno.
Se
le
beccacce
verrebbero s magre che sarebbero appena mangiabili. Esse colgono con anziet l'istante in cui
s' alza un vento favorevole , onde partire tutte insieme e in quel luogo medesimo ove il cacciatore
;
le
onde
sottrarsi all'occhio
ma,
perderne
un
Esse
ali.
un cane da
sonaglio,
fer-
onde non
o cori
siccome pi diverte
preferito.
LA BECCACCIA.
l3o
al pie d'
liarit singolare,
cure
che nulla pu
alterarla.
Una
persona, avendo
sovente
e le
consumo che
catissime,
il
loro
eccellente
e al gran
Laponia Svedese,
nella
qualit
attribuisce
la rarit delle
beccacce in Inghilterra.
Gli abitanti del settentrione
d'
Europa
le
cui
bastoni, non pi
alcune trappole.
alti
ch'esse pi frequen-
fila,
e fra le pietre o
Quando
continuano
il
lor
cammino
attraverso le varie
la beccaccia;
uscite
che
e vanno da
ivi
s stessi
i3i
1
LA BAR G A.
Ha
oltrepassa
tata, le
un poco
l'
aperte
la testa
d'un bruno chiaro o rossiccio , pi scuro in mezzo , e assai meno verso gli occhi ; il petto e il
fascia bianchiccia
La femmina ha
la
il
petto
il
collo grigio, e
il
IL
Non
pollici
CAVALIER VERDE.
uccello
j3a
IL
CAVALIER VERDE.
la
bruno cenerognolo;
il
Il di
di sotto bianco.
Fra
l'oc-
il
IL
CAVALIER ROSSO.
ed ha
suo becco, lungo
nero all'estremit.
due
La
testa
il
all'
incirca
un cene-
rognolo puro , macchiato di nero. Il dorso bianco, macchiato anch'esso di nero. Quando il suo
nido in pericolo,
ei fa colle
sue
ali
uno strepito
LA BEGGAGGINA.
Ha
dodici pollici
di
lunghezza e quindici o
La
scun lato: un'altra linea rossa gli passa al di sopra degli occhi. Il di sotto del becco bianco.
Le
grandi penne
dell' ali
sono
lunghe, che
La
LA BECCA.CCINA.
linee nere, Il becco
ha
tre
33
lunghezza;
pollici di
ciuola
le
son neri.
gambe
lunghe.
Vi hanno due
frequentano
maniera, e
sorta
di
beccaccine
nutrono
ma
esse
dell'istessa
L' una
si
che sorda.
La
carne
delicata.
Si
questi
di
nutrono
uccelli
essi
di
molto
vermi
fina
d' insetti
Sono
in
inverno
ma
il
annuncia V avvicinarsi
dell' estale.
i34
LA MOTAGILLA.
Questa specie comprende almeno quaranta variet, fra le quali, oltre i due augelli di cui parleremo subito dopo, il canuto, il cinclo o allodola di mare, il girapietre e il dunlino.
La motacilla
almeno
in Inghilterra
sorpassa
il
tordo in gros-
Ne' climi
caldi
un
passere.
In Inghilterra pesa
all'
incirca
due once.
Ha
la
membrana
bole e corta.
Tutti
gli
uccelli
di
questa
specie
hanno una
COMBATTITORE
O PAVONE DI MARE,
IL
Ha
il
suo becco
li,
l$
COMBATTITORE.
La
sanguinee.
tengono rialzate
una specie
di
al di
tup
non che
lunghe piume
di
vestita
posteriore
il
alcune
collo, ri-
delle
quali
si
come
segno
celli,
che difficilmente
che
gli
avessero
si
somiglianti:
in
generale
Il
La coda
di
mezzo
ha
nero, mentre
molto lunga, ed
rigate di
quattro penne
le
le altre
appa fono
Quello, di cui i maschj vanno adorni in primavera, cade per una muta, la quale ha luogo
verso la fine di giugno. I tubercoli vermigli, che
coprivano la sua testa, impallidiscono e scompa-
jono, e in luogo di
tale stato
pi non
essi
si
distinguono
maschj, dalle
femmine.
I combattitori sono uccelli di passaggio. Ooni
primavera essi arrivano a grandi torme sulle coste
d'Olanda, di Fiandra e d'Inghilterra, ove fan nidi
in gran numero, particolarmente nella contea
di
Lincoln. Ignorasi in quali paesi essi vadano a starsi
F inverno. Il signor Pennant dice che se ne pren
?
IL
l3'6
dono
in
una
cio, e talvolta
una
COMBATTITORE,
quaranta
ad un
dozzine
lac-
cinquanta dozzine in
sola stagione.
loro
il
nome
spirito
com-
di
guerriero. Il
combattimenti fra
ostinati
maniera che
i galli.
furori
istessa
rieri'
l'
lacci
altro
e prenderne
non
in
L'uccellatore coglie
per tendere
quantit
la
suoi
schiavit per
i volatili
tosto succede
cattivit,
si
l'appetito o
invidia di
dato a
tutti in
separati,
La
si
i37
LA PAVONELLA.
E
comune.
hanno
lo stelo
ferenti colori;
l'
orlo dell'
ali
nero
sono
d'
le
l'Europa,
e penetrano
di
vermi
nutrono
penne
resto
dif-
di sotto e
di neve. Il suo
due
lobi: alcuni
fiele.
si
trovano in quasi
al
settentrione, fin
il
non abbia
nel
cosce,
un bianco
suo corpo
le sue
e presentano
ventre
il
fitta
Il
essi
se
ne veggono
principalmente
paludose, ove
tali
coprire le praterie
animaletti pi abbondano.
incontra
uno
di quei
cumuli di terra disposti a corona, e formati dal verme che si scavato un foro , ne sbarazza dapprima leggiermente questo foro medesimo e messolo allo scoperto , batte da un lato
col piede la terra, e resta coli' occhio attento e il
piccioli
XA PAVONELLA.
l38
ho veduto uscirne
perocch
vermi
Vanno
in
loro piedi
vermi
seguito a lavarsi
becco ed
il
piedi
Volando fanno
molto
simile
onde purgare
tutto
1'
il
ali
uno
strepito
d'
anno.
settimane.
da
I pulcini
tre giorni
La madre
preparale
lei
e le
quali sono
nati.
allontanare dal
nido
cani
cacciatori.
Non
ma
va arditamente
loro incontro. Quando i cani le sono vicini, ella
fugge d' un volo grave e tardo , gridando come
se fosse ferita, affine eh' essi proseguano ad inaspetta gi eh' essi giungano
LA PAVONELLA.
l3o,
e indispettiti.
cui sa conciliarsi
Furono
co
dalla
sua, e generalmente
regalate
due pavoncelle ad un
ecclesiasti-
il
privamela.
La
V inverno venne a
necessit la costrinse
romori diversi,
che da quella si facevano sentire. Alfine un domestico , avendo sentito la sua picciola voce che
domandava l'ospitalit, le apr la porta di una
camera dietro la cucina. Essa divenne in poco
tempo assai pi familiare , e facendosi sentir davvantaggio il freddo, penetr nella cucina, con gran
cautela per altro, poich era abitata da un cane
e da un gatto. Giunse per a cattivarsi la loro
affezione a segno di poter venire ogni sera regolarmente a prender posto nel canton del fuoco
vicinarsi alla casa, accostumandosi ai
ed ivi passar la notte al loro fianco. Appena ricomparve la primavera, essa discontinu le sue
visite vespertine,
dino.
LA PAVONELLA.
I^o
timidezza
e la sua prima
si
un vaso pieno
talvolta a bagnarsi in
il
cane beveva
acqua ove
veniva ad interrom-
questi
se
d'
qual cosa
La
che
si
era
scelto
strozzata da
Mori
non so
delizioso.
IL
Ha
circa
tro once. Il
PICCIOLO PIVIERE.
due
lista
il
gli
collo
son bianche
bianco
il
petto ;
mente
una larga
orlata di bianco
il
fascia ulivigna
il
petto giallo
mezzo
superior,
o piut-
rossigno
la
coda
d'
di nero e di bianco,
d'ulivo carico.
vivi.
IL PICCIOLO PIVIERE.
I^t
Ar-
per
la tavola,
poich
Inghilterra abbondano
la loro
carne deliziosa. In
ed obbliino la cura
della propria conservazione, a segno di lasciarsi
prendere nella rete eh' ei tiene in mano. Ecco di
che modo Willoughby descrive la caccia che si
fa dei piccioli pivieri nella eontea d Norfolk. Sei
ciatore,
si
facciano ad imitarli
hanno
percuotendo. de'
ciottoli
Funo contro
piccioli pivieri,
questi artificj
,
,
l'altro.
vi si
Que-
abituale indolenza
tutti
esito
avanzano
sostituito
lenti e d
il
metodo
L'
Il signor
IMANTOPO.
White
ci fa di quest'
uccello
una
pia-
di Sarrev
terra
Frensham,
nella contea
rari in Inghil,
ma
conosciuti
me
Io
bene
il
sia
pi grosso di quello
deve reggersi assai male sopra due gambe d'una lunghezza cos sproporzio-
sumere
deboli. Si
pu
pre-
che questi pivieri siano assai cattivi corridori ; poich , onde nulla manchi alla strana
conformazione delle loro gambe , essi non hanno
unghie posteriori. Privi anche di questo punto
d' appoggio
debbono continuamente vacillare , e
,
durar gran
fatica a tenere
un
giusto
equilibrio.
IMANTOPO.
L*
I^S
P Inghilterra.
e di raro visitano
passarvi
e ignorasi quali
Non
motivi
li
fanno
che
portino
ad
Gli uccelli
Egitto
ve
di cui
nelle
parla ,
si
parti
si
IL PIVIERE
becco nero
pavonella
la
ha
dell' istesso
insetti.
DORATO.
che
taglia
dell' istessa
giallo
sono comuni in
colore che
bruna
pancia
la
dorso
il
soli diti,
il
le
d'un
macchiata
ventre bianco;
il
Si trova in Francia
in Isvizzera
in
Italia
ed dovun-
come
la
la cavalletta.
piume
a
j
cagione
che
delle
hanno
beile
qualche
macchie delle
rassomiglianza
sue
con
rato-;
ma
il
hanno una
suoi piedi
riore.
La
testa
dorso
il
picciola
unghia poste-
parte
in
lungo
e pi
le
coperte
dell'ali
le
PAVONELL.
IL PIVIERE
cosce
la
pancia e
son bianchi
ventre
il
il
La
DEL COLLARE.
IL PIVIERE
Ha
ala piegata.
mezzo
sette pollici
di
gli occhi.
La
un
V inferiore da un nero.
dorso
Il
linea nera,
collare
d'
bianco
Questo piviere
le
gambe
un bruno
il
ven-
giallognole.
ghilterra,
IL
Lungo nove
Il suo
capo e
CANUTO.
pollici
il
il
dorso
1U
son
scapulari
e- gli
attraversa le sue
Dal mese
CANUTO.
bruni
j/cj-
una
fascia
ali.
di agosto a quello
bianca
novembre
di
gli
zuppato nel
loro carne
un
L'
latte;
ALLODOLA DI MARE.
Non
il
sue
cos'
pure
il
di sotto delle-
ali.
Le
allodole
verno
di
mare vengono
in aria
bruna.
La
e
loro carne buonissima da
mangiarsi..
IL
VOLGIPIETRA,
IL YOLGIPIETRA.
l46
volgipietra
in grazia
sua
della
singolare
sotto
vermi e
gli
abitu-
acqua
all'
cui
di
insetti
per
fa
IL DUNLINO.
cello
si
L'
Deve
il
suo
UCCELLO REALE.
nome
alla specie
un ciuffetto di piume o
forma sul capo diciamo
scuna di quelle piume
corona,
di
piuttosto
di
di
setole
che
setole
gli
poich cia-
irta di piccioli
fili
neri.
ha
Egli presso a poco delia taglia della gru
le gambe e il collo d'ugual lunghezza coni' essa,
ina il becco pi lungo. Il colore delle sue piume
;
gli
Una
larga pelle
pende
fisso
la
sotto
membra-
il
pupilla
petto. Il
nera e
l/
Quest' uccello
UCCLLO REALE.
principalmente
abita
rissimo, stendendo le
vento
cos
1^7
coste
le
sue
ali,
cele-
ed ajutandosi
col
Capo Verde
1'
LA MICTERIA AMERICANA
E LA CICOGNA BRASILIANA.
Sono ambedue della specie medesima della gru.
Il becco della prima rosso e lungo quattordici
quello dell' altra nero
pollici
e non ha che
dodici pollici di lunghezza. Nessuna delle due
per ha il corpo proporzionato alla lunghezza
estrema del becco. La micteria americana non
pi grossa della cicogna comune ; e l' altra non
,
',
sorpassa
la cicogna
in grossezza.
eccetto
che
esiste
fra
loro
Ambedue
La
differenza prin-
ha
ins.
la
sono
la
mic-
XA MrCTERlA AMERICANA.
IZfO*
una e
l'
altra
meridionale.
KAMIGHI.
IL
pi grosso di
un cigno. Il suo becco nero, e lungo due pollici ; la testa picciola in paragone del corpo , e
la fronte sormontata
il
curvo dalla parte anteriore come il lioncorno della favola, e vestito alla base, che ha
tre linee di diametro , d' un fodero simile per la
materia ad una canna di penna. Ne questa la
sola arme di cui sia provveduto 1' augello formidabile. Egli ha sopra ciascuna ala due sproni acuti
becco
e triangolari, diretti in avanti quando l'ala piegata, il primo lungo due pollici, il secondo un
po' meno e bruni ambidue. Le sue unghie egualmente sono lunghe ed acute. Il suo grido terribile.
maschio e
Il
la
in-
per quanto
dicesi, ove Funo dei due muoja, l'altro pi non
abbandona il posto ove ha perduto il compagno,
e poco gli sopravvive.
Il kamichi costruisce il suo nido con dell' arsieme
gilla
gli
lo colloca a terra
la
Brasile.
forma
di
un
al
pie d'
un albero
i49
LA DAMIGELLA DI NUMIDIA.
I nostri naturalisti danno a quest'uccello il volgar nome di buffone , e i francesi quello di da*
migella. Cosi le
medesime
nominazioni diffefentissme
sotto
vezzi
differenti.
parliamo
gesti e
punti
che
di
suoi moti
nostri marinaj
che
Francesi
si
hanno pa-
fanciulla. I
nell' arte
della danza
d'
cut
di
una
a quelli
inglesi,
assai
vista
delF augello
intendano
s'
nazioni
a conside-
salite
ragonato
due
presso
in esso
1'
slancia innanzi
altra
una
,
e poi
si
si
piume
gli
le
sono
d'
un
grigio
ciocche bianche di
sottili,
Lunghe piume
setolose
morbide
testa; ed
nerissime le
altre simili le
pendono con
grazia al di sotto.
Il
suo
nome
indica
l5o
LA DAMIGELLA DI NUMIDIA.
abbastanza
il
un
descritto
paese ove
uccello
si
baffone
ma
un
sia
hanno
hanno pi
diverso
altro
del
nostro,
LA SPATOLA.
La
Europa
spatola d'
all'
incirca
della
gros-
ma
Sembra che
misi.
la
prerogativa di
la
piume sia
del nuovo mondo.
bellezza delle
tutti gli
augelli
la sua
mina
schiacciato
L' estremit
in
quanto
e
lunghezza.
il
si
per tutta
allarga e ter-
di triplice
ampiezza
Un
orlo nero
becco singolare
una lunga scanalatura
vedesi
al
di
dentro
guance
egualmente
che
il
petto
Le
son
Le
nude e
divise.
per ci
H
H
LA SPATOLA.
l5l
nutrono
Si
di
essi
gli
senza utilit
carne.
uccidono
>:
che
d'
altronde sarebbe
rive
il
Quelli
il
accolgono nelle
gli
case,
mai non
fanno
alle
aironi; e vi
depongono quattro o cinque uova bianche, macchiate di un rosso pallido.. Willoughby parla d'un
famoso per un
villaggio d' Olanda presso Leida
boschetto , ove gran quantit di spatole si riuniscono ogn' anno ad altre specie acquatiche, per
,
IL
FIAMMANTE O FENIGONTERO.
Sebbene
esso abbia
piedi palmati
come
quelli
Egli ha
gambe
gru.
maggior lunghezza
che alcun altro augello di questa classe medesima.
Cerca il suo nutrimento, camminando per l'acque
basse, e non. differisce propriamente dalla gru,
le
il
collo di
iSa
FIAMMANTE O FENlCONtfRO.
IL
che per
la
e quindi adopera
ed adunco.
suo becco
il
il
quale forte
ma
il
naria
che quando
pi di
sei
otto pollici
La
coda.
e lungo
tien diritto
straordi-
apparisce alto
si
sei
come un
Le gambe
curvato
piedi.
si
una lunghezza
cinque piedi e
d'
met
rosso
il
becco largo
e met nero
e le cosce
dell' oca.
sano
queste
essere
Ignorasi di
membrane, dacch
1'
uccello,
ch
-d'
la
FIAMMANTE O FENICONTEHO.
53
Quest'uccello era una volta assai comune sovra
IL
tutte le coste
d'Europa; or non
parti deserte
dell'
America
ove
si
si
uomo
messo in
a cui la sua
continuo eccitamento.
I primi Europei
avvicinare.
Frequentano
bitate
il
la
essi
laghi salsi
l'
isole
paludose; Durante
giorno
in societ
si
si
collocano
due o tre
presenta come 1' aspetto
rato. Dampier dice ohe
composta
di
-cento,
di
il
che da lungi
un battaglione
alla distanza
schie-
d'un mezzo
miglio
si
cerca di nutrimento.
che colia
testa
Ma
alzata
l54
FIAMMANTE O FENICONTERO.
per tutta la compagnia; e alla minima apparenza
di percolo ne d segno, gettando un grido molto
IL
simile allo
d'
testa, e
smovendolo
co' piedi.
Volgono
essi in tale
d'una maniera cos particolare, clie la sola mandibola superiore del loro
becco tocca terra. Il dentello, onde il becco armato , serve loro a ritener la preda. Catesby dice
occasione
eli' essi
il
loro
collo
cercano , agitando
il
Ma
questi
il
loro prin-
grani altri
pretesi
sulla
essi
timidezza
fanno
gli
fiammanti,
dei
uomini
il
fuggire
in
pi
negri
non soffrono ebe se ne uccida uno solo , ma lasciano che si annidino fra le loro abitazioni, senza
sdegnarsi de' loro gridi talvolta s strepitosi, die
s odono ad un quarto di lega. I francesi avendone
ivi ammazzati alcuni
furono costretti nasconderli
;
,
il
Fiammante o fenigontero.
i$5
dica di
essi
per cosa
squisita. Un piatto di lingue di fiammanti sarebv
be , secondo Dampier , degno d' una mensa regale.
Infatti i romani imperadori le annoveravane fra
le laro delizie, ed uno se ne cita, a cui ne furono imbandire cinquecento in una sola volta
Marziale , svergegnando i Romani pe' loro gusti
da molti:
rovinosi, fa
piume hanno
il
dire
al
sedotto
occhi,
e la sua lingua
ricercata,
pi nera e cartilaginosa.
d'
Il
becco simile
una forma
irregolare
IL FIAMMANTE O FENICOTTERO.
l56
Malgrado T elogio che fa Dampier della carne
de' fiammanti , confessa per con Labat eh' essa
itera , -dura , e quasi sempre d' un pessimo odor
paludoso ; onde pu presumersi che non fosse ammessa negli splendidi banchetti, che a cagione
tempo
in
il
il
loro
fanno la loro
clima, in cui
si
trovano.
sce*-
ricoprono
d'
alcun letto di
tengono
piume
o d' erbe.
Quando
non sopra
ma presso al nido , a cui si appoggiano col loro
corpo , e tenendo gambe e piedi nell' acqua il ri
coprono colla loro coda. Non fanno mai pi che
due nova, e queste di color bianco.
I giovani non possono volare
che prima non
abbiano messe tutte le loro penne j ma corrono
con celerit prodigiosa, 3 e ne prendono talvolta
e si addomesticano facilmente. In capo a cinque
essi
covano
si
in piedi
ritti
sei giorni di
il
cibo in
mano
di chi
IL
loro
il
FIAMMANTE O
FENICOTTERO-.'
l'
acqua
di
Le
su. tutto
il
-,
eccetto sull'ali
ove
selvaggi le
im-
Eu-
ropa
se
ne facevano^ manicotti
ora non se ne
fa-
og-
CAPITOLO
Infra le vaste
candidissim* ale
remo
di gran
collo arco fa
pompa
il
estolle,
cigno,
suo volume.
delle piante al
VII.
colle stese
Milton.
IL
Ouest'
CIGNO.
o suU' acqua
il
attitudini,
la
nuoto.
Il cigno,
stato
da
la sua specie si
ore
i5g
cigno.
IL
selvaggia. Egli
trovi ancora
di misura pi che mediocre, e pesa ordinariamente venti libbre. Le sue piume sono si candide, clie
il
proverbio.
in
Sebbene
sibilo
rispetto
maschio e
femmina
la
che trova
di radici
affaticano
La
ambidue
il
quale com-
d' erbe,
e di picciolo
sulla
otto
la
madre
si
orgoglio
essi
si
adombrano
proprio dorso.
rischio
tosto
li
Sia timore,
essi.
;
e se
loro
l6o
* CIGNO
Il dottor
femmine
di
Latliam dice
cigno,
le
d'
quali
conosciute
due
vissero insieme
per
aver
accordo possibile.
minimo alterco.
In capo ad un anno 1 giovani cigni* cambiano
piume e colori. Essi non giungono alla loro maturit die per lentissime gradazioni. Stanno- due
mesi nel guscio prima di nascere poi dodici prima
il
di svilupparsi interamente.
vazioni di Plinio, di
Buffo
se-,
giusta le osser-
& altri
naturalisti.
kmghby
rimarchevoli per
Wilquale per
la loro longevit.
nuotare
istante
alla volta
.,
tempo
bersagliata
l6l
IL CIGNO.
fini collo
Ighamshire , in
I cigni erano
Per un decreto
eccetto
il
nelP acqua ed
fatta
affogarla. Il
terra.
spingerla
figlio
di
d'un anno e un giorno era la punizione di chi ne rubasse le uova. Ora sono poco
valutati per la delicatezza delle loro carni, ma
piuttosto conservati per la loro bellezza. Pu vedersene gran numero sul Tamigi , ov& sono cone
la prigiona
siderati
La
come propriet
regia
e quindi intangibili.
IL
CIGNO SELVATICO.
un poco pi
all'
estremit.
Le
piume sono
sue-
dell' ali,
che
alla
La
attraverso di
eubito,
si
un foro formato
girOj,
passa
nello sterno, fa
Gabinetto T- IV*.
un
u&
l6a
CIGNO SELVATICO.
SL
quali
si
dilatano
si
di-
prima d'ar-
strepitosa.
paesi settentrionali
In Islanda
"Nel
mese
a segno
si
di
si
il
il
partir
fa gran caccia
agosto
d' essere
recano allora,
loro annunzia
essi
di
perdono
il
il
cattivo.
questi uccelli.
le
incapaci di volare.
loro penne
Gli abitanti
accompagnati da cani e
cavalli
pi abbondano. I cigni corrono anch' essi cos velocemente cornei cavalli; mai cani, a ci istruiti
li pigliano pel collo , fanno loro perdere l' equilibrio,
facile chf
copiosa.
Malgrado
il
la loro
meno agevolmente
ch<
CIGNO SELVATICO.
IL
tutti gli altri
onde
l63
prender la mira
a dieci o dodici piedi dal becco. Tanta rapidit
di volo s'intenda quando il vento loro favorevole; nel qual caso giungono a percorrere lo spazio di cento miglia in un'ora; che se il vento
riuscirvi spesso necessario
loro contrario,
il
Differisce a pi riguardi
il
meno pronto.
il
signor di
Buffon,
fra questi
avvi
cos straor-
dinaria, che
si
cie distinte.
Non
Europa non
si
ma
trovano cigni
ci
il
mopa-
ed facile capire
come loro sembri una piacevole armonia, poich
ragonano
il
al
suono di violino
gida stagione e
il
annunzia
un tempo pi
ritorno di
quando
che
del
dolce.
selvaggio
Secondo
la
dottrina
di
-'*..
l64
CIGNO SELVATICO.
IL
vano
potere
il
dell'
armonia,
clie
avevano posseduto
non era
non
un' allegora ingegnosa. Quel filosofo diceva pure
che il canto del cigno moribondo , era un canto
che
teriale interpretazione a ci
di gioja
nanza
come
una
d'
se
si
vita migliore..
L'ANITRA.
L'anitra comune, di cui
troppo nota ,
farne la descrizione. Essa di tutti
domestici la pi facile ad allevarsi. L*
differenti
duce prontamente
favorito
gallina
rendendoli
che
li
figli
laro
madre
Non
istinto con-
sordi
alle
esortazioni delia
l'uova
quale
la
animali
varne
gli
disattenta e negligente.
prima
quando
gli
ha condotti
all'
taccano.
La
levatrice.
gallina invece
Se
ma
topo
o.:
ma li
essa
non conduce
gli
ani-
una donnola
gli
assale
essa
1]
l'anitra.
i(/5
protegge e difende quando sono slancili di nuotare, li rimena alla corte rustica: insomma, quasi
1' affetto sia in lei pi potente della natura, pare
;
che non
esiti
un momento
a riguardarli
come sua
L'EIDER
O L'ANITRA MORBIDISSIMA.
L' anitra di questa specie due volte grossa
come la comune. Il suo becco nero e cilindrico,
ed ha
divisa in
due verso
la fronte.
ventre
membrana rugosa e
Nel maschio le piume
la
della
coda
di liste nere.
Questi uccelli
si
Nor-
Esquimesi.
In Islanda
eider
gli
particolarmente
costruiscono
dimora degli
abitanti,
il
loro nido
si
avvicinano
che
li
trattano
l'eider.
166
il
eli
differenti specie di
mu-
Mentre
femmina cova ,
conosciuta sotto
la
1*
il
nome
il
o ecledron. Essi
d' eder
petto
per
guernirne
abitano
uova,
levan dolcemente la
femmina
dalle sue
i/
La
miglior
quelle che
si
gia.
calugine
167
migliori uova sono
le
prendono nelle
prime settimane
tre
che generalmente
il
dell'
Una
Si osservato
della covata.
numero
EIDER.
lutata
dagli
Islandesi
due
risdalleri
per libbra.
Essa s elastica e s leggiera, che due o tre libbre , compresse e strette in un gomitolo che pu
tenersi in mano , dilatandosi vanno ad empire il
cuscino de' piedi d'
La compagnia
un gran
letto.
annualmente
a Copenaghen mille e cinquecento o anche due
mila libbre di tal calugine fra netta e non netta.
Essa ne vend nel 1750 per 3,747 risdalleri,
oltre la quantit che fu inviata a dirittura a
trasporta
islandese
Gluckstad.
I
Groenlandesi
vanno
alla
come
L'
eider
degli
caccia
si
impiega
la
La
loro
pelliccia.
ANITRA SELVATICA.
venti sorta
mentre quella
gli
ha
neri.
villosi
gialli
l68
1?
ANrTRA. SELVATICA.
si
trovano
abbondanza
in
ma
particolar-
la
onde preser-
Le
lit di
celli
si
volare e di nuotare
eli
passaggio.
presumibile che
quando
al principio
loro viaggi
come
arrivano qui
doppia qua-
in
aria
Quelle che
men
Subito dopo
il
Francia
i9
l'anitra, selvatica.
polmoni, dilatata
in
distingue
il
loro grido.
Scelgono essi la parte d' uno stagno pi solitaria , per dimorarvi il giorno
e la notte vanno a
;
il
lor
di Lincoln.
Onde
far
buona
caccia
selvatiche
d' anitre
si
dentrano
que' canneti
fra
Lo
ed
si
curvano e
que' boschi
si
ad*
sinch
asciutta.
poco dalla
met di sua lunghezza si ricopre d' una rete a
cupola, prima assai larga ed elevata, ma che poi
si restringe e si abbassa a misura
che i canali
s'impiccioliscono, e termina alla loro punta in
una specie di grosso gomitolo , che pu mettersi
stagno
a cominciar
,
in scarsella.
presso
,,
70
l'
anitra selvatica.
le
ove
il
Sono
quali
pasto le attende.
questi traditori,
come
l'anitrajo
li
chiama,
che nella stagione dell'anitre selvatiche, mischiandosi sullo stagno alle loro torme , le conducono
nella cala dello stagno
medesimo
ed indi
ne' ca-
mentre nascosto dietro alcuni cannicci Y anitrajo va gettando loro innanzi il grano , onde at-
nali
mostrandosi fra
l'
imboccatura
gli interstizj
della
di
rete.
Allora
al
quale ritornano
imme-
l'anitra selvatica.
Il cacciatore s
171.
ha
tempo ne
in
andar una,
lascia
passeggiere a portata
dell'
la
in
e di
quale
archibugio.
una gab-
tempo
attira le
Chi sappia
bene adoperare quest' arme ne pu uccidere cinque o sei per volta. Si prendono Y anitre selvatiche anche per mezzo di ami , a cui sia attaccato del polmone di vitello, e una rete fluttuante
a cui si d il nome di cerchio.
Ogni paese ha una maniera differente di prender l'oche e le anitre. Eccone una usitata nell'Indie orientali. Un uomo s' acconcia in testa una
zucca ricoperta di piume , e s' attuffa nell' acqua
sino al mento. L' anitre , che non ne insospettiscono, gli si accostano piano piano; ed ei le prende
sott'
acqua per
piedi.
dall'
acqua
talvolta
vanno a deporre
fanno
un grandissimo uso
d' anitre
ma
scano
pulcini.
Questi son
nutriti
L ANITRA SELVATICA.
72
con
riso bollito.
da
d'
s stessi. Allora
una madre
anitra
mettono
si
,
per
ricevere
di
stato
sotto
di
mangiare
la
direzione
conduce ad una
apposta per loro, e da
la
cui escono
In capo
qual
li
il
loro
chi
cibo
sopraintende.
e in cui
cosa
il
prendendo
riarsi,
l'
da questa specie,
ratteri invariabili.
la
loro origine
il
becco
diritto.
La
differenza
o sedici uova.
~)
F acqua
La femmina
depongono dieci
astutissima; massime
e vi
173
fanno
il
loro nido
L'
ANITRA PENELOPE,
Le piume
bellissime
di essi,
il
appena
favorito, si
si
questo
degli uccelli
ma
riguardo
tal
nome
sono
compone
di testacea.
LA BRANTA.
Quest' anitra ha
compressa,
la
il
testa
ivi
fa
all'
altro.
Ha
un
istinto
le
cerca di attirarne
sinistro.
1'
Se vede un
attenzione 3 strasci*
LA.
1^4
come
salvo.
Pi volte
si
il
fino a
die
di addomesticarla,
tentato
ferito,
fosse
abbia
sua covata
BRANTA.
farla vivere
ma
ove non
gi riesce
si
im-
abbiano ter-
ma
la
Hudson; ed
*
Gronland.
comune
La
altres
in
Siberia
e nel
che dicemmo fanno ottime pellicce della sua pelle, la quale ricoperta di una
calugine egualmente morbida e fina che quella
nativi
de' paesi
dell' eider.
L'
ANITRA ARTICA.
quantit di
Brettagna.
questi
Essi
uccelli
abbondano
Gran
pure ^ su quella
di
>
l/
170"
ANITRA ARTICA.
si
ai
cattolici
mortificazione.
Trovansi
dell'
Europa
delle
anitre
artiche
e sono abbondantis-
principalmente nella
Siberia.
cia,
il
ventre
sono
del
La
gambe
piedi e le
176
suo becco ha due pollici e un quarto di lunghezza , quasi uno di larghezza , e 1' estremit rotonda*
La sua testa e il di sopra del suo collo sono di
un bel verde
bianche;
bianco;
il
il
brillante
petto e
il
le
ventre
di
il
dorso; le
gambe
piedi
IL
MORIGLIONE.
corpo del moriglione corto, largo e compresso. Il suo becco d' un azzurro pallida largo>
il
ed ha due
pollici di
lunghezza.
si
drizzano
chio gialla,
in,
il
Le piume
poste-
IL MORIGLIONE.
ha
piume bianche.
sette
d'
argento
come
dell'ali.
La
corte e
il
petto e
Il
il
di sotto
le
gambe sona
in
alcune altre
conosciuto sotto
quest' uccello
il
di testa di negro.
L'
cosce
le
nome
di sotto dei
il
il
sona
1^7
cos,
ANITRA ALTERA.
appellata,
pi altero di quello
poich
ogn
d'
occhi bianco,
la
il
suo portamento
verdiccio
il
d'
di rosso e di verde, le
cui
tinte
differenti pro-
ducono il pi beli' effetto il collo aggradevolmente variato, di bianco e di nero; le ali sono
brune orlate di bianca; il dorso bruno seuro;
i fianchi e le cosce sono
(T un nero vellutato ; il
;
petto e
un
il
ventre bianchi; le
gambe
piedi di
giallo scura.
ANITRA
ovvero
L>I
MOSCGVIA
MO SCADA.
anitre conosciute
di
una
e-
picciola oca.
ia
^ ANITRA DI MOSCOVIA.
ff]3
Il
all'estremit.
Uno
di papille copre
all'
sue
guance
,
si
estende fino
si
grossezza
come
le cor-
nacchie
bile che in
tempo
L'ANITRA
di notte.
DEt MADAGASCAR.
scuro
cupo
pancia e
la
la testa
piume
le
di
il
179
e il colio sono d'un verde
sotto del corpo d'un bruno
le
gambe
L'ANITRA CLIPEATA.
Pesa due libbre
incirca
all'
ha ventuno o ven-
all'
estremit
d' ali.
Il
suo
sono
dentellate
l'iride degli
il
coda,
d'
le
grossa
d'un bel
rosso
son
quali
brillante
eccetto le
nere;
e carnosa
piume
il
di
sotto
dorso bruno
il
giallo; la testa
un verde scuro
corpo
sotto del
la
occhi
sono
collo
lingua
la
sono turchine;
orlate di bianco
la
differenti colori,
di bianco
bruno
nere.
le
coda
alcune
altre di
gambe
nero
i
le
loro coperte)
composta di piume di
delle
le
quali
sono orlate
l8o
L*
I colori della
belli
ANITRA. CLIPEATA.
femmina appariscono
assai
le sue
piume rassomigliano
a quelle della
men
sul!' ali
femmina
IL
Esso
Ha la
nidifica in Italia.
atticciato,
testa grossa,
il
corpo
collo corto,
il
vato verso la
La
GARRESE.
il
il
collo,
petto e
il
ed
il
ventre bianchi
il
dorso nero
le
ale
gambe
lunghe e
un colore pi scuro
La
unghie assai
coda ha quasi
le
la
ma
di rado,
L'
Sebbene sembri egualmente grossa che il garrese, raro che pesi pi di una libbra e mezzo.
La
8l
Le
d' anitre.
ali
nera
cosce
cinericcia
macchiate
termina in
La
di nero.
due
coda
sottili.
fila
L'ANITRA SIBILANTE.
Pesa una libbra e mezzo
becco color
di
piombo
diceva
ordinaria
si
rassomiglia
ma
il
e nero
compreso
punta.
in
il
Il
suo
La
becco di cui
suo corpo
incirca.
all'
meglio proporzio-
Le piume
sull' alto
sull'alto
del collo e
la
pancia da
orlato
e vermicolato
bianco; le
ali
,
finamente di nero
presentano
e pi sotto
in
alto
una
uno specchietto
l'anitra sibilante.
ia
d'
un verde bronzino
la
coda cinericcia
gambe
La
voce di questa
sibilante
come
specie
crostacei
piedi sono
unghie nere.
1'
chiara e
d' anitra
suono acuto
il
nutrimento sono
al di
d'
un
grani
fischio.
Suo
di giunco, e
La
sua carne di
Veggonsi
anitre
provincia di
un sapore
sibilanti
Cambridge
eccellente.
in
e nell'isola d'Ely.
LA PICCIOLA ANITRA
ma
pi corpulenta,
lante:
pi breve che
talvolta quasi
Le piume
il
due
la sibi-
libbre. Il
1'
della
occhi gialla;
del dorso e
il
becco
assai
dell' estremit
grosso.
Le piume
superiore dell'
ali
son
frigia e lunga
due
pollici,
sembra circondata di
LA.
uniforme, invece
tutti
d' essere
gli uccelii di
piombo;
variate
questo genere
come
in quasi
piedi color di
e le
son nericce
X/ARZAVOLA.
1/ arzavola
cie dell' anitre
il
non pesa pi
di dodici o quattor-
della nuca
un bruno
bruno;
bruno;
il
collo
scaro
ventre
il
la
il
dorso e
la
coda sono d{
pi chiaro
rigato
di giallo
le
nerognole;
le
gambe
piume
scapolari ce-
le
nere.
Ella
si
nutre di piante
acquatiche,
di grani e
d' erbe.
L'
ARZAVOLA DI FRANCIA.
E
il
il
maschio ha
84
chiaro.
Una
lista
verde brillante
lista
le parte dall'oc-
al collo:
sotto l'occhio
La
pancia gial-
le
piume
che
deliziosa
anzi
per ci
la cos
la
detta
anitra
estiva
descritta
da Gatesbyj
La prima
Inghilterra;
ma
fu
tal-
di tanta
dilettanti.
CAPITO L O
Due
FIIL
bianche piume
di belle e
bagno
Sempre
uniti
avean costume
innocenti
D passavano
amici
fidi
felici.
Perego.
L'
JLlA
OCA SELVATICA.
il
suo
tinto di giallo.
Il
cenerognoli
petto
il
capo e
il
di color carneo
il
ventre
il
dorso 3 e
le
con
gambe
color di carne.
In Inghilterra abita
Y anno il che non fa
:
Cambridge
Lincoln e di
di
domestica.
Esse
vanno a stormi di cinquanta e pi
e di rado si
riposano durante il giorno. Sia timore 3 sia vigiIl
volo
delle
selvatiche
elevatissimo.
,
lanza
I$6
L*
richiamo.
o di
OCA SELVATICA.
tengono viag-
sendo a capo
la
prima
punta dell'angolo
va a riposarsi in
fila
Nidificano
esse
nelle
pianure
nelle
paludi
ove
che
si
vecchia oca;
della
muta*
il
difficile
nel
tempo
J&*1
L'
OCA DOMSTICA.
Non
altro che
1'
buoni
slato di
gustaj
s'
ella
artifiziale.
suo grasso-
piume
talora
finis-
Dacch
cio le giovani
il
il
ventre
sotto
ali
e sotto
il
collo. Alle
madri
L OCA DOMS'TfCA^
l8B
carne
vi
per essere
state
Un' oca ben nudrita pesa quindici o sedici libbre ma ingrassata , secondo F uso adottato , pu
avere il doppio di un tal peso. Si inchioda la
,
T orribile raffinamento
comunemente
di
si
cavarle gli
suoi carnefici
si
occhi;
ma
accontentano di
Sebbene
abbia
fatto
il
dare questo
nome
alle
persone scioc-
che , essa per non sembra mancare n di sentimento ne d'intelligenza. Il coraggio con cui difende
la
gli uccelli
prove d' affetto e d' intelligenza che gli antichi aveano raccolte , mostrano
che il disprezzo, che si ha per esse generalmente,
mal fondato. Il seguente aneddoto , comunicato
al signor di Buffon da persona veridica, viene in
appoggio della nostra asserzione. Lo riferiremo
secondo le ingenue parole del custode del castello
di Ris
ove avvenne ci che si narra.
Erano nella corte rustica due oche di genere
nominata
mascolino , una grigia ed una bianca
Jacquot, con tre altre di genere femminino. Quindi
eterna lite fra i maschj per sapere chi avrebbe
di
rapina
certe
la
l'altro
,,
DOMESTICA.
l/ OCA.
riusciva vincente
si
metteva
189
gra-
ogni
non volea cederle alia mattina; e viceversa chi se ne impadroniva nel giorno non volea cederle alla sera. Alfine i due galanti vennero
a combattimenti cos furiosi } che fu d' uopo acfra gli altri
correre per dividerli. Un giorno
attirato in fondo al giardino dalle loro grida, gli
trovai avviticchiati col collo 1' uno ali altro , che
si davano colpi d' ala s rapidi e s forti , da far
meraviglia. Le tre femmine si volgevano ad essi
intorno, come per separarli, ma inutilmente. Alfine il maschio bianco ebbe il di sotto, si trova
nella notte,
che
gli
avrebbe
traeva. Allora
tare,
il
faceva
lo
sot-
si
infinito. Il
veramente
tristamente
mandava
Egli
pi giorni a
stette
non
io
se
grigio
a batter l'ali
compagne
vita,
tolto la
piet
povero Jacquot
,
ritirandosi
duranti
quali
rava. Io lo vedeva
gran frangente,
Un
giorno.
L OCA DOMESTICA,
rgro
mi
egli
affetto,
mi mostr
avvicin di tanto, e
si
grande
passandogli la
mano
che
una specie
di aringa
cero debito
Ma
rispondere,
di
nel
si
pi bello
il
pi forte,
le feste,
il
lo lo
si
il
il
come
un momento;
lasciai fare
pra. Quegli
fe-
indi presi
rovesci di nuovo
ed
io di
nuovo
lo rialzai; e cos
dici
minuti
Come
l'amico
momento. Per
passava pi non veniva a me: soltanto
a lasciarle un
arrischi
quand' io
mi dava da
e battendo
l'ali,
faccenda fino
al
poi le femmine
potendo
solo
lasciarle
nulla
tempo
pi.
dell'
Cos continu
la
incubazione; quando
si
a,
L OCA DOMESTICA.
Un
all'
I<)J
parare da
mezza
parco
lui
ed
ivi
essendomi
per andare
al
io
nel parco
Jacquot che scendeva a terra, quattro passi distante da me. Ei mi segu per tutto
il cammino
parte a piedi , parte a volo , precedendomi spesso e arrestandosi ai crocicchj , per
testa, e vidi
vedere qual sentiero io prendessi. Il nostro viaggio dur cos dalle dieci ore della mattina alle
otto della sera attraverso gli andirivieni del bosco,
senza che
il
cercandomi
egli pel villaggio, e nel passare innanzi alla finestra del curato
camera
avendomi
fui costretto di
L OCA DOMESTICA,
JQ2
si
pi puliti come nel suo, onde avendo pi volte peccato-assai gravemente di poca creanza, fu chiuso,
ed io non lo vidi pi. L' infelice visse per un anno
fra le angosce della sua prigionia
tendo pi sostenerle
si
come un pezzo
per.
Egli
non pa-
finche
di legno, secondo
era disseccato
sua morte
mi fu tenuta
mi
quello che
ascosa per pi di
due
il
mese
La
carne
un oca giovane
d'
ma
di
cammello e
ci
di
fa ivi desiderare
morbido. Fra
piuma
bambagia:
nulla
soffice
il
tal
materia
di pi
letti di
su
cui
usava
si
capo.
Le piume
gliori
pi
di
gli antichi
che di cuscinetti di
posare
il
di
Hudson ne
le
pi
cattive.
le
La
mibaja
che
19-5.
L'
Il suo capo e
una
tinta
rossiccia
bianco sporco
gambe
le
il
il
il
petto
zafferano
di
unghie- nere.
stagione
si
un
ventre d'
il
pasce principalmente
autunno
in
e in quella
biade
di
lo
ai luog;hi
verdi.
pi
sel=
L'OCA BERNICLA.
Ha
il
chia color
in parte
chi
il
diil
carne da ciascun
mento
il
petto e
il
con una
il
collo e
le cosce screziate;
colorato
principio
il
tutto
ad onde di grigio e
frangia bianca; il groppone, la coda
tello
suo capo
Il
lato.
mac-
il
di nero
:
mancon
piedi son.
neri.
Le
al-
cune parti settentrionali e occidentali dell' Inghilterra , ma rare nelle- meridionali , ove non si veg-
gono ohe nella stagione peggiore. Nel mese di febbraio si ritirano verso il nord per farvi il loro nido.
Tra le false meraviglie , che 1 ignoranza , sempre credula , ha si lungo tempo* anteposte ai fatti
Gabinetto T. IV.
tJk
?
l'oca bernicla.
19.4
celebri
della natura
nondimeno
certe conchglie
una
pi
delle bermele da
preteso nascimento
il
appellate anatifere,
delle
su certi al-
Mayer, che ha
scritto
espressamente un
trat*-
e aggiugne che
sempre
vi
ha trovato Y embrione
della ber-
mela.
Gerard , autore
medesimo
o sugli alberi
siano, saltano in
mare, ed
ivi
prendono piume, e
Murray
in
un
articolo
sulla ber-
Transazioni filosofiche
rac-
conta d' aver veduto nelP sola d' Est un grossis?imo abete, coperto d'una moltitudine di picciole
conchiglie
sospese
branosa, eh'
mento
all'
ei
ali'
mem-
uccello.
L OCA BERNICLA.
jgS
come
fanno
d'
Blumenbach,
riflette
cibarsi ch'esse
il
temperati
delle
conchiglie anatifere
altri
il
climi
che an-
Le
piccole bernicle o
bernacle frequentano in
Le
capo,
il
loro
piume
collo e
il
in
un
740
il
il
collare
un
state ingrassate.
biade
delle
campagne dichiararono
nerale
ma
fino
le
radici.
loro
sebben ne uccidessero
di pietra e di bastone
sembrava diminuirsi.
Il
mai
il
molti a colpi
numero non
non cess che
loro
flagello
Gli abitanti
l'oca bernicla.
196
quando cess il vento che lo avea portato appena
tornata Y aria tranquilla, gli uccelli distruttori tutti
:
partirono.
L'OCA ARMATA,.
Questa 1' unica specie, non solo della famiglia
dell' oche , ma di tutta la trib degli uccelli palmipedi , che abbia sproni alle ali , come quelli ,
di cui
Kamichi,
il
il
al-
dell'ali
nere; le
loro
coperte verdi; le
grandi
un nero
riflessi di
ma
ci
capo ed
si
il
qual
collo;
fondo giallognolo.
oca di Gambia; e
dell'Africa, e
il
il
il
Brisson
porpora oscura;
medesimo colore,
leggiermente,
bindello;
infatti certo
il
nome
di
ch'essa nativa
'7
L'OCA BRONZINA.
E
grande bella
e rimarchevole per
una larga
come
centi
accia jo
riflessi dorati
brunito
di so-
bronzini e lu-
cui
di
al
brilla
suo
il
La
spruzzate di nero
su fondo bianco.
due
collo
sono
Le piume
sua testa, e la
coprono queste
clie
formano
meno
Quest' oca
ricci.
Tutto
il
di-
ed ha
massiccia,
collo
pi
ci
L'
Sotto
forma
il
suo cllo,
d'
suo
il
dorso e le coperte
un bruno, scuro
la
dell' ali
coda mista di
gambe sono
Le oche del Canada
j
oca domestica.
petto essa
il
del ventre
bianco
il
1'
le
sono di
nero
e di
colore di piombo.
abitano
le parti
pi
set-
I98
sin
al nord,
zogiorno in
per fare il nido, e ritornano al mezautunno Gli Inglesi della baja. d'Hud-
per difficilissimo
il
bene
il
loro grido
specie.
Il loro arrivo
il
mese
il
es-
mese
dell'oca.
i 99
L'
OCA DI NEVE.
La man-
bianchiccia.
generale
color
Il
in-
1'
sue
delle
ali
piume
fino a
che
sono azzurre.
Le
non abbiano
gambe
Y anno
passato
Le
Gli uccelli
comunemente
veggono assai
Hudson. Essi 1' abban-
di cui parliamo
alla
baja d'
si
donano
principai
nudrirnento
di
il
loro
piume ne
ca-
quasi
essi
delle
dopo
ticchiano in
buche
fatte
gli
espressamente
ammone
li
ri-
Uno
d^' caccia-
rete.
L OCA DI NEVE.
iJtOO
l'uomo
innanzi.
Le
sciocche bestie,
prendendo
seguono senza diffidar iella rete, che, abbassata con prontezza, le avviluppa, e le rende tutte
lo
prigioniere.
Il signor
Hearne per
Beve di
dice,
nel
altro
suo
che Y oca di
pi sabatica-,
OCA GRIGIA
DELL'ISOLE FALKLAND,
L'
collo e
il
di sopra del
lib-
la testa,
penne maggiori
dell'ali
la
incapaci di volare
loro ali;
La
ma
e la terra
degli
andare
Stati.
coppia.
Yeggonsi ordinariamente
L'
ANITRA RIDENTE.
Edwards ha dato
quest'oca, la qual
di
al settentrione
ridente
dell'
Ame*
il
uno scoppio
appellativo
trova
si
senza dircene
rica,
l'
sembratogli somigliante ad
d'oche di
recarsi in
scono anche
stesso
nelle
viaggi atore
incolte
pianure
ne vide pure
d' Istek.
altri
stormi in
correvano
le altre
si
la
campagna
per cercarvi
il
Lo
le
une
loro cibo
il
nord. Il
di tali
uccelli,
che arrivavano
L'
Due
fasce nere
parallele in
forma di mezza
di cuffia
com-
il
orlate di
all'
Un
il
La
ma
bianco.
estremit ;
il
coda grigia,
becco
d'
i
un bruno
bianca
gialliccio
ha
il
fredda stagione.
L'
L*
2o3
principalmente
coste
le
del
mar
Pesa
glaciale.
Non
acquatici.
altri uccelli
OCA KASARKA.
trova
si
il
suo collo,
cir-
color
il
La
loro voce
rina.
pre
rassomiglia al
si
Gli sforzi
due o
fatti
suono
d'
una
eia-
sera
riusciti vani.
il
quale unisce
in
se
aggiustatezza
talvolta
Or
carat-
con molta
si
chiama
l/
o4
sempre
elevata",
tutta la giornata
ad alzarla
senza
provochi
lo
OCA ARTICA,
della
lunghezza
pollici di
che nessune
cos di continuo.
1/
la
ha dodici
I suoi
della testa
bianche
del
due
corpo
lati
della
son
nere
testa
le
inferiori
sono bianchicci
sime
le
la
gambe e
lunghezza
di
rancio
le
un-
il
scanalature
traversali;
la
collocati in
prende
il
color livido.
all'indietro,
terra.
ma
Non
va ra-
il
che ha
fatto credere
che per
ali.
soste-
i>
ao&
oca artica.
Neil' inverno
gli
ne trova di
fatti*
questa specie
di
uccelli
belli
nere
travaglio sono
magrezza
attesta
probabile che
ove
costretti di
soste-
trovano talvolta
si
la loro straordina
pi sull'acqua
che in aria, e che nella procella, non potendo
pescare, loro manchino le forze prima di poter
giungere a. quegli asili ospitali , a cui sono riij
loro viaggio
si
faccia
volti.
Quando
essi
preparansi a covare
che
siansi
si
loro
il
,
(il
che av*
arrivo
ove addentrati
volgono
adaprano unghie e becco, fin-
si
Ci
fanno
ordinariamente
SQtto
di ujaa
l'oca artica.
ao6
pietra
perch
ivi
pongono
lora prenderli
colla
che
si
quali
pu
se
al-
la
risparmiano, impossessandosi delle tane de' conigli. Procurato che sia e ben fortificato il nido,
femmina vi depone un uovo bianco della grossezza d' un uovo di gallina , sebben ella non sia
pi grossa d' un piccione.
Il maschio divide colla femmina la cura del
la
covare. I pulcini escon fuori del guscio al cominciar di luglio. Incredibile il coraggio con cui
il padre e la madre li difendono. Pochi animali
osano
assalirli
genitori
prendono
al petto col loro becco
gli piantano l' unghie
,
nella pancia, e non lo abbandonano, se prima non
lo hanno strascinato sotto acqua , ove giungono
talvolta ad affogarlo. Sovente peraltro il corvo
riesce vincitore e quando pu penetrare nel nido
dell' oche artiche , senz* essere veduto , divora i
;
punta dell' isola di Man. Ivi si veggono in abbondanza altri uccelli del medesimo
genere, ma d'una specie differente. Essi vi ar-
1 OCA ARTICA.
rivano in folla al venir
della primavera,
gli
tane
abitanti
per farvi
cui
a'
conigli
abbandona
la sera; e
ad
lo
intervalli
co-
che ne sono
nido.
Dacch
essi
proprio
il
ao^
la
il
pul-
madre
ai
si
il
d' olio
genere
eh' ella
di cui parliamo
tane.
eccessivo.
Willoughby
costume di tagliare
un piede a ciascuno d tali uccelli, per contarne
alla fine il numero , il popolo si era persuaso che
nascessero con un sol piede. Si prendevan una
volta , fra V altre maniere , per mezzo di furetti
come
conigli
',
cacciatori in
ora
si
digli
La
nell'isola di
li
fa
caccia continua
Man,
fuggire.
Il
ao8
l3
OCA
ARTICA.'
nido
il
sia
un obbligarli
Tutti
istesso luogo.
far
gli uccelli
anche
covata
Ma
terzo.
allevati
troppo tardo
e non
coperti in-
teramente di piiune
regioni pi.
in
dirigono
corso-
il
freddi sembrano
;
che
caldi.
di
simili
verso
poich
il
essere
infatti
La
augelli
sono
loro pi
di
impregnati,
ma
settentrione.
nevoli
i
fredde
marina]
-nostri
al
climi
conve-
abbondanti
cui
li
corpi
garantisce
,.
trovano, in
abbondanza
ij
pesce di cui
si
nutrono*.
l'
Il
oca artica.
2109
corpo , e rimessi in
il
libert
si
precipitano
entro
navano
medesimi; e che
al
nido
s'
era vicino
Quando
era pi agevole.
ci
ma non
e volavano
questi
via
uccelli
se
sono
fanno sentir un romor singolare , simile a quello d' un naspo che si aggiri
e il rinforzano se mai sono presi. Ove poi tencolla loro famiglia
romore somiglia
agli sforzi
da non potersi
credere della medesima specie se non a stento.
Il loro becco lungo, appuntato e nero, e quasi
scono
non
siffattamente
vi si
dai
vecchj
scorgono scanalature.
I kamtschadali e
pi becchi
attaccati
a una stri-
scia d
cuojo
che
sacerdoti loro
&IO
!>'
OCA ARTICA.
di talismano.
Dietro le osservazioni
fatte
scanalatura alla
certo che
il
terzo
loro anno.
L'IMBRIM O
GRANDE SMERGO
IL
mezzo di lunghezza; il
becco lungo quattro pollici e mezzo nero, ecil quale d' un bianco pallido
cetto in punta
la testa e il collo d un nero come di velluto. Egli
quasi tre piedi
Le
coda e le gambe
son nere.
La femmina
meno-
grossa che
il
cipalmente
Sebbene molti
dine di attuffarsi
inseguendo
il
nome
di
uccelli acquatici
,
la loro
anche sino
preda,
211
abbiano
fondo
1'
all'
abitu-
acqua,
dato di preferenza
si
suo
becco
diritto e
ap-
da una membrana intera, dalla quale il dito intcriore , per cos dire, orlato in tutta la sua lunghezza; e nondimeno resta separato. Quest'uccello
ha di pi l'unghie picciole e acute, la coda cortissima e quasi nulla
piedi molto schiacciati e
i
posti affatto indietro al corpo finalmente la gamba
nascosta rielF abdomine ; disposizione opporiunis,
sima
all'
ma
contrarissima a
suoi movimenti
l'equilibrio
laddove in acqua
si
move
archibugio
parte , e
il
tuffandosi
chiarore dell'
segno. Quindi
nei
d'
la
una
palla
che
accesa polvere gliene d
nell' atto
istesso
buoni cacciatori adattano all' archibugio un pezzo di cartone, che lasciando libera
la mira , tolga all'occhio dell'augello il fuoco del
i
polverino
ne, che
il
moto
uccelli acquatici,
Ma
aia
White
dice
signor
il
piedi.
facile convincersi
verit di questa
della
asserzione, esaminando le anitre, quando sono inseguite dai cani in uno stagno poco profondo.
genere di
siasi
volatili,
di
spiegato perch
parliamo,
cui
ch
tal
mento
luto
le
Non
ali
del
sieno poste
presumibile (poi-
volo
accrescere
che
la
la natura abbia
celerit
loro
dei
movimenti
come
Se
pi presso
ai
piedi
riuscirebbero al nuoto
mdoo
il
loro
musco
d'
dice
erbe
ch'essi
rive
sulle
lo
21
compongono
solitarie de'
gran
e che la
IL
sempre,
e facendo
il
nido a
filo
d'
acqua sulle
coste
dritto e appuntato
e cos
il
la cui
grigie
nero
somiglianti
d' altre
si
fanno
berrette
sono lunghe
d' inverno.
folta
come
Le
quella del
Laponi
unghie davanti
le posteriori cortissime.
una
cangia in violetto
piume
piume
cos
Le gambe
all' indietro.,
2.
1^
che
uccello
1'
non pu camminare,
se
molto breve.
Alcuni
Essi le
land.
fanno
con
lor
il
frequentano
nido
vi allevano
sollecitudine singolare.
questo
proposito
durante
l'
Anderson
,
ci
vi
pulcini
loro
varie particolarit
estate
narra in
che sareb-
Ei dice
non che di
due uova e che appena un loro pulcino ha forza
bastante d'abbandonare il nido, il padre e la madre lo conducono all' acqua, 1' uno volando sempre
piccioli
smerghi
al
uccelli
di
preda
1'
altro al disotto
volpi
sione
spiarne
glaciali
l'
occa-
e sprov-
la
mede*
SI 5
cini,
egli
glia
pic-
smerghi si sono messi in mare coi loro pulpi non ritornano a terra. Neppur vi ritornano,
dice, se per caso hanno perduto la lor fami-
il
tempo
essi allora
Se
cento.
gettasi
un pulcino
in
tutti
istante a circondarlo
gli
mare
ad
smerghi vengono
e ciascuno
dinanzi
affretta di
si
a lui
Ma
sino a
all'istante
il
suo pulcino.
I piccioli smerghi, di cui
parla, sono
si
comuni
moderno
quel
difficilissimi
riferisce
il
Un
tali
augelli,
rami
d'
albero
dietro
cui
umidit.
MARANGONE.
IL
libbre.
suo corpo
folte
son
bruni; e
chi
se
appariscono pure
tali
il
dorso ed
scuri
Il
fian-
petto
il
L' augello
IL
di cui parliamo
cioli pesci e
dall' altra.
d'
si
nutre
di
pic-
erbe marine.
rosso e lungo
capo nera
due
e.
pollici
la
suo becco
sommit
del
ciuffo; le
suo
piume
un manile o una specie d' increspatura i lati del collo medesimo sono rosssigni il dorso e F ali d un bruno cupo e quasi
nero ? eccetto le piume pi esteriori che sono
IL
bianche;
1'
piedi e
petto e
il
unghie larghe
cenerognoli;
son
ventre
il
11 f
molto
schiacciate,
piacere
il
piume
zare ed abbassare le
si-
un grido
fanno
gli
al-
IL
MAGELLANICO.
E
della taglia
ed ha quattro
suo capo
il
mantello
composto
e lucenti
come
suo
il
collo
piumicine corte
di
raso.
nero
pollici
rimente
,
Una
gran
e
,
tutto
il
morbide
macchia bianca
gli
si
bianca.
L* uccello , di cui parliamo , prova molta difficolt non solo al volare, ma anche al camminare:
nuota per e si attuffa ostinatamente. Se non che
i marina] hanno osservato
eh' ei mai non si allontana da quelli spazi
toccar fondo
sicch
il
ove
suo
lo
incontro
pu
scandaglio
Egli
per
si
essi
nutre
Sl8
GRAN PINGUINO,
IL
di pesci
si
come
grosso
non
nero
la sua covata
PINGUINO SEMPLICE.
IL
Non
del
molto
l'anitra domestica
sottile
due pol-
lungo
dai
schiacciato
lati
ordi-
quali
capo
il
e le coperte dell'
gambe
Il
di
color
nera
il
petto
il
bianco
tali
collo
,
;
pur
il
il
ventre
coda
sono le
la
piedi e le unghie.
pinguino fa
mare; e
ali
la sua
uova bianche
il
nido
femmina
vi
sugli
scogli
lungo
il
macchiate di nero.
IL TROILO.
Il di so*
il
coda ha due
pollici di
lunghezza.
bianco
Le
la
ale sono s
cio.
Ma
che
il
perch' egli
s'
induca a fuggire
troili
sulla
Ei
essendo la sua
si
lascia
avvici**
facilit.
sommit degli
bisogna
scogli pi alti.
Le
il
nido
loro uova
Sono
d'
Anglesey
terra.
comuni
essi
3
Fero ,
Norvegia e
nell' isole
sulle coste di
in
quella
d'
Inghil-
aao
PICCIOLO TROILO.
IL
Pesa
all'
incirca
La
once.
sedici
tnta
della
nella specie
bianca sopra
le
ali.
in Iscozia
cui
le
Un
piume sono
tutte
sparse dil
Edward,
ha
descritto sotto il nome di colomba del Gronland. li picciolo troilo marezzalo, che trovasi ali
K.amtschatka , ha preso Y epiteto che lo distingue dall' apparenza delle sue penne , le quali
sono d' un color bruno scuro , elegantemente maminute macchie, e che
il
signor
ci
rezzate di bianco.
IL
E
d'
un color nero
di tutta la testa
cui
il
ghe e
rilevate
in
fronte. Il petto e
1'
anitra
maggiori penne
il
qual
Lo
si
cangia
stesso dicasi
arriccione
il
riflessi.
fra
l'oca;
in
MERGO.
dell' ali ;
un bel
nero
all'
bianco verso
il
giallo
alto
basso
mergo.
il
mezzo
e sulle penne di
aar
medesime,
dell' ali
sul
ocelli,
al
piedi e in parte
il
e ag-
bianco
becco
son rossi.
de' merglii la
Nel genere
mente
pi. picciola
altres,
come
testa rossa,
pe' suoi
Perocch
colori.
mantello grigio,
il
costante*
nella pi parte
acquatici,
celli
femmina
il
di
ha
la
sotto del
corpo bianco.
Il mergo nuota immerso interamente nell'acqua;
da cui tien fuori la sola
Anzi
testa.
talvolta si al-
parire.
posi e
cormorano, sugli
il
MERGO CORONATO
MERGO DAL PETTO ROSSO.
IL
E
Il
IL
mergo coronato
la fronte.
piume
rialzate
bianche
Questo
in
disco
mezzo.
nel
pure
che
si
per un vago
rimarchevole
corona
e
nere
Tutto
che gli
composto di
ciuffetto,
ciuffetto
,
alla
il
circonferenza
capo nero; e
ed il dorso. l
petto e il ventre son bianchi; le penne della coda,
non meno che le esterne dell' ali son brune; lo
nero
il
becco,
il
collo
Saa
MERGO CORONATO.
IL
L' uccello
parliamo
cui
di
bruna
il
presso a poco
La femmina
affatto
sei
uova
escono da queste
tutte bianil
mese
di
nido costrutto
d'
pano a
Il
mergo
V
testa e
laceo,
il
tal
il
padre e
il
uopo dal
si
strap-
ventre.
alto del
La
quale
si
d'
bruno
di
bianco
di
schio in ci che
spalle
si
ha
la
testa
il
d'
il
becco e
differisce dal
un
ma-
rosso pallido
no ha ciuffetto 5 mentre
d' uno bellissimo.
di
dai
di nero;
La femmina
due lati
veggono piume
cinericcio
orlate
co, debolmente
le ali
il
madre
e grigie-bianche
la
il
maschio
fa
Essa
pompa
22$
LA PIETTA
IL
Ha
PIGGIOLO
MERGO CRESTATO.
Egli pesa
all'
d'
all'
un colore plumbeo
estremit
macchiato
e alquanto adunco
larghe ed aperte;
gli
di
narici
le
gambe
occhi bruni; le
bianco
sono
e
il
becco.
La femmina
i
lati della
nerognole
di quest* uccello
petto bianco
',
non ha ciuffetto ;
le ali brune ce-
nel
rimanente
ella
assomiglia al maschio.
1 piccioli merghi
di pesci.
Sono
di cui parliamo
rarissimi
in picciole
in
si
Inghilterra
e allora non
compagnie di
si
nutrono
eccetto
riuniscono che
tre o quattro.
224
MARANGONE DELLA
IL
CINA.
quelli di cui
tal
uopo
Cinesi
gli si
si
servono per
pone intorno
pescare.
un
al collo
anello
collo
gli
buon augello
permette di pescare
gli
scioglie
per
proprio
Cinesi adoperano pi
comune-
conto.
Il volatile
mente per
appellato
la
ohe
pesca
cormorano
una
specie
pescatore.
di
pellicano
Ragioneremo
IL
HOMO.
&a5
MOMOi
IL
le
niera
di
stridula
fare
nutrirsi e di
che
dai lati, e
momo
forte
un po' curvo
piume,
le
nido
il
la
la
ma-
voce
pi rauca,
in lui peraltro
becco del
Il
scanalato
stretto
le-
volto
indietro-;
il'
coda tesa
la sua
composta d piume
perte
come
il
picciolissime
piume
simili
sono co-
cortissime.,,
Questo
ali servono all' augello pi per volare che per
nuotare. Esso d'altronde (massime quello della
piccola specie) non ha che un corpo leggierissimo
da sostenere , e non scende a terra che per farvi
le sue uova e covarle, abbandonando assai di rado
F elemento ove trova cibo abbondante e asilo
e molto rassomiglianti a pinne di pesce.
sicuro.
Ma
lare
Le
come
le ali
sono
gambe
cos le
al
momo
inulil
per vo-
il
si
IL MOMTO.
2,2,6
portato.
Quando
cammina, somi-
convengono mirabilmente
allo starsi che fa nell' acqua. Piantate ove dicemmo,
io spingono avanti con una prontezza straordinaria, come i remi posti quasi alla poppa rendono
viver
sopra
terra
la
augello
si
attuffa cos
imprendibile nel liquido elemento. Appena ei s'accorge d' essere inseguito , egli si attuffa e nuota
due
fra
correnti
covare, le sue
mento che
lascia
piume prendono
abita pi di
si
bianca, mentre
il
continuo.
colore dell'ele-
La
parte
del
sono
di colori
La
sua calu-
di qualunque
altro volatile.
il
dorso e l'ali
MOMO.
IL
non ne
fa
che un solo
^S"
il
onde garantirsi
forse dagli attentati dell' uomo e de' quadrupedi
scava buchi a due o tre piedi di profondit. Aled ivi fa la
trove s' arrampica sopra una rupe
sua covata al freddo ed al vento. Le quali due
terra.
operazioni
sendo poco
dello scavare e
meno che
sembra certo
dell'arrampicarsi,
contrarie
alla
es-
sua natura
da una fu-
nesta esperienza.
Non avendo
appreso
scrittor giudizioso
che
difendersi
dall' avoltojo
(dice
uno
o dalla volpe,
d'
percuotere alla testa dai primi marinaj che lo videro, senza pensare a fuggirsi.
cos attaccata al suo nido
donava
La femmina
lo
era
abban-
La
pi
asili
difesi.
momo
dimora tanto poco fra noi, che pochissimo sappiamo di ci che lo riguarda. Linneo
assicura che nelle fenditure degli scogli, ove la
natura gli ha preparalo un ricovero, egli vive
sovente in compagnia di parecchi altri ; e che le
femmine, le quali depongono le loro uova in un
Il
1&8
IL
comune 5
MOMO.
in
le
paragone degli
uccelli a cui
appartengono, dac-
del cigno.
Non
inomo patagone
il
pi
grande di
tutti.
Alcuni
libbre,
pollici di
pollici e
il
tre o quattro
mezzo
il
petto
scuro
nericcio
e tutto
il
di
sotto
del corpo
momo
dell'
nero
bianco. Il
IL
il
MONCO MAGELLANICO.
pi singolare e
da quella
dell'
oca domestica.
sime,
coperte
La
pi rimarchevole della
sua taglia poco diversa
il
di
volare
Le
sue
perocch
piuuiiciiie
ispide,
ali
non pos-
sono cortise
pendono
magellanico
il Motsrco
sempre aperte
Le penne
sui fianchi.
$2,9
della testa,
tre quelle
bianco di neve
nera. Il becco
sono
un
d'
met,
la
gialla.
Quando
loro piedi o
la
testa
alta,
pendenti
gli uccelli di
sui
camminano
e
alucce
loro
le
fianchi
tengono
il
corpo
come
si
ritto
disse
paragonarli
di
a'
fanciulli
che stiano
e portino
loro servono
a solcar
l'
acque
ad
attuffarvisi
rado a
Come
riva,
solo
n vengono che
nella
assai di
mari della parte del mondo eh' essi abitano, forniscono una variet infinita di pesci,
assai raro che gli uccelli, di cui parliamo, abbiano
penuria di cibo. D' altronde la pinguedine eccessiva della loro carne prova l'abbondanza in cui
vivono, Essi corrono 'sotto l'acqua con mirabile
i
IL
il3o
celerit,
ha
MONCO MAGELLANICO.
l'altra,
in,
n ancor parea
La
devole:
pelle
di
alcuni
di
tali
uccelli
un
maner feriti,
1 monchi magellanici vivono
tutto quando vengono alla riva.
in societ, soprat-
Si veggono allora
come
hanno
luogo prima della covata, che comincia in novembre. Essi non fanno alcun nido, e si contentano
di raspare la superficie della terra,
per formarvi
picciole
che
Non
dissimi.
ogni anno
e difendono
di color bianco
coraggiosamente
la
loro
prole.
IL
assolutamente
monchi
il
il
Il
tronca. Il capo
Da
son neri.
il
ciascun
collo
lato
dell'
il
la
dorso
1'
occhio
quale
si
2,3 i
La maninferiore
i
fianchi
passa una
dilata e si
all'
indietro in
pure
e
il
di sotto.
di
mare
del sud.
gli abiti
ciuffo d'
difficilissimi
il
loro
a morire. Il signor
numero sopra
vita
pei
la
gran
MONCO CRESTATO
IL
S^fe
x;opi
camminar gravemente
dendogli alzarsi
di
O SALTATORE.
dietro
lui.
Il loro
Sparrman
essendo per accidente caduto sopra
uno di loro il quale dormiva, lo rotol per lo
,
ad
monchi
altri
crestati
formano
nidi insieme
loro
vi
depone che
uovo.
Penrose,
all'isola
nel
suo ragguaglio
spedizione
di monchi,
della
numero
certi
lunga dimora d
sicch loro
si
tali
dato
aggiunge, durante
il
temmo comprendere
nome
tempo
ci
di citt.
dell'
che
sia
Ivi
egli
incubazione, po-
vero deserto, da
Quando
spavento.
le quali
IL
nidi
MOKCO CRESTATO
ove
composti di terra
d' altezza
uova
quest'
,
SALTATORE.
si
ritrovavano
C,53
,
era
serrati
gli
in
uni contro
numero
gli altri.
poco
Penrose dice che
di due, e
dell' oca.
in parecchi nidi
quest'
Le
fino a
grande abbondanza.
del
si
trovano diffe-
medesimo genere
CJPITOL O
Quivi
Il
cava
si
sangue
il
pellican
elei
IX.
petto
e rende
Pulci.
V
V
IL
PELLICANO.
hanno pi specie di
in compagnia con quelli
pellicani:
voracissimo.
considerarsi
della propria ;
Il pellicano
come
il
ciascun vive
bianco
il
quale pu'
pi bello di tutti,
Le
sue
piume
ciascuno
molto
tutte bianche,
eccetto alcune
lati,
gli
poche
dell' ali
lar-
ghe
la
quali
due diventano
al di
IL PELLICANO.
un
fuori
orlo
La mandibola
tagliente.
3.
35
inferiore
tutto
il
La
mandibola inferiore
di
ed di
tal
costruzione
Sembra
si
ristretta,
straordinariamente.
La
la
ma
si
di picciola
allarga, all'uopo,
insacca
vi
incredibile.
d' agnello.
dibola
le
vascelli
adoperano come
vasi
man-
per docciare
n penetrarle n corromperle.
pu
IL PELLICANO.
2<36
guardando
lo rappresentarono
come
l'
emblema pi
toccante
il
seno
ed a
cui
cui la natura
si
visione, che
Labat,
il
tentamente
seguente
nel
modo
li pellicano
coperte di folte
il
at-
America, ove fu
tutto
la
ritrovato.
egli dice
piume
di
ha
le ali
assai forti
color cinericcio,
come
lissimi in
a cangiar di situazione
della sera
in
abbondano.
bello
il
mirarlo
alzarsi
trenta
IL
PELLICANO.
t&f
ivi tenersi
zandosi con
a "continuare
sforzo
la
il
pellicano,
rialsi
fa
man-
Sembra che
scoglio.
la sua digestione
non
sia
punto
peso, e
deli' oca.
quelli
come in
quando la fame
lo-
stimola.
sempre negligentemente
Si pu dire che la sua
ed il pasto .
Il
come
La
come
il
sonno
in
mare.
sotto
il
$38
IL
ivi osservato,
PELLICANO,
il
suo
pulcini. I buoni
grini
che
mand
varino
Mecca
alla
come
altra
volta
il
corvo
quando
trattasi di
difendere
e la
la
prole.
femmina depone
le sue.
loro
figli,
Clavigero
e sino verso
nella
sua istoria
delt di
rompere
un' ala ad
un giovine
pellicano,
IL
pellicani, che, altro
Sg
PELLICANO.
non potendo
in suo soccorso,
che gi
si
erano prefisso.
La femmina
nutre
dopo
lasciato
erano divenuti
li
Ed
essa e
familiari,
figli,
egli aggiunge,
che sofferivano eh
io
lini eh' io
Credo che mi
se la
loro schifezza
non
me
meco,
ne avesse dissuaso
il
pesce
IL PELLICANO.
S,^0
he aveva insaccato.
ha bisogno che
la
pancia
luogo
di
comprimere
alla favola s
la
naturalissimo
generalmente
che
diffusa
il
si
del
Duca
di
Baviera
il
me
sopra l'esercito,
vandosi talvolta
quando
s
alto
all'
altra
questo marciava,
e le-
delle
sue
ali.
Tale potenza di volo farebbe stupire in un uccello, il quale pesa ventiquattro o venticinque
libbre, se non fosse mirabilmente secondata dalla
grande quantit d'aria, di cui il suo corpo
gonfio, non che dalla leggierezza della sua ossatura.
Tutto il suo scheletro non pesa che una libbra e
mezzo:
sottili,
che quasi
rie-
PELLICANO.
Mi
lenta
&^i
solide,
la vira
un pellicano domestico,
il
di pellicani
morto per
lo
del
parco
di
spazio di dodici
anni,
libbre non
per lui
eirei mangi
anche
Un
da un
cato,
pellicano
ove
sorci
suo sacco, altrimenti avrebbe fatto loro maliziosamente chi srf quanti furti.
il
Sembra, dice
Buffon, che la
natura abbia con particolare ingegno provve
duto che il pellicano non rimanesse soffocato
quando per inghiottir la sua preda, apre all'acqua
il
signor di
sciando
allora
Gabinetto
le
7
.
La
Irachea
arteria
IV.
*6
si
la-
sporge
il
&z|&
pellicano;
1'
esofago in
un gon*
modo da chiudere
acqua ogni ingresso. In fondo alla tasca nascosta una lingua s corta, che si creduto l'uccello esserne affatto mancante. Anche le narici sono
all'
alle
cuore grandissimo, e la milza plcciolissima. Gli intestini ciechi parimente sono piccioli; e in proporzione
membrana,
Nel
assil-
mem-
pellicano
l'
piume
che
in
essa
si
enfiata
il
corpo
piantano.
che ricopre
sostenendo le
Le
di cui dicevamo
mendo
il
d' aria
corpo
vescichette
sotto
le
che pre-
una quantit
dita.
Nella
'
PELLICANO.
IL
2-43
e di l
tessuto
si
spande in tutte
cellulare.
le vescichette
pu anche,
Si
e allora
possa
pellicano accrescer
accrescere
il
suo peso
all'
nella
occhio questa
comprende come
suo volume senza
si
il
e quanto
soffiando
del
il
volo di
grande
eh
affatto
golarissimo. Essi
stendono
le
formano un cerchio:
larghe loro
ali al
pellicani
goelandi,
preda.
Gli uccelli, di cui
tenere piuttosto
ai
si
tratta,
climi caldi
di pellicani;
PELLICANO.
IL
2<44
che
lia in-
lati
ad una sega
solitario e
colloca
il
suo nido
serve agli
pelli-
si
tiene
ivi
ove
tasca
inerte
qual
il
carattere sufficiente
suo
il
abitanti
la
di
borsa
di tabacco
ed
L'ALBATRO.
E
il
pi grosso e
nome
il
pi formidabile di
tutti
il
di
siili'
ali,
composto
L ALBATRO.
di questo
fl/'
.40
come
si
l'avere
aperte
piccioli
astucci,
dello
stretto
nutrono
ci,
che
veggono pure
si
essi di pesci
all'
sud.
Si
sorpresa.
Sono
un viaggiatore , e veggonsi
imboccatura de' fiumi, per aspettarvi
,
dice
salmoni, che vi
si
di
del
al di l
essi voracissimi
radunati
quattro libbre
uno
lo
fanno
di questi pesci
pende
fuori
l'
2,^.6
albatro.
loro
scagliati.
in questo pericolo
hanno lo stomaco
sopraccarico , il che fanno con grande sforzo. I
Kamtschadali traggono avvantaggio da questo appetito eccessivo degli albatri, onde prenderli con
grossi ami
a cui attaccano pesci. Poco conio essi
fanno della loro carne, cui non si riducono a mangiare se non stimolati da gran fame tanto dura
e di cattivo gusto. Quindi non vanno per essa a
caccia di tali uccelli; ma solo per averne gli ossi
il
di cui
Wiequefort, eccettuato il
cui covano , mai non vengono sopra
Gli albatri,
tempo
in
terra,
ma
notte
quando
dice
sentono
,
pi
e nascondendo la testa
aria.
Alla
,
si
alto
sulla super-
1? LBATRO.
fiele
2,4?
per
discendere
lire
Vero o
Avviene per
alternativamente.
equilibrio
1'
e di cadere
falso
che pochi
gli
al-
batri:
danza
in cui vivono.
Sebbene di naturale
capriccio, sia necessit
tiranni di loro.
tirannico,
ad
associano, sia
non meno
altri uccelli
Sembrano avere
particolare affeistessi
luoghi per
gliato dell'unione
degli albatri
terra
che
s'
tali
i
uccelli, e della
frammezzo
non consistono
nella terra mede-
in
gli
albatri e
deserte
monchi
onde covarvi
vicinanza dell'
uomo
il
si
in
distrutti.
sicurezza
evitando
il
pi
la
sia giusta
qual dice
'l'albatro.
$i;8
die
la
presenza
deli'
uomo non
ma
rompe ogni
solo
cangia perfino
il
loro
istinto.
La maniera
Non si vede
all'istante in cui
che
battimento
delle
prendono
il
loro
ali
mati
Dato una
volta a s
1'
medesimi
aria
il
per elevarsi.
im-
necessario
l'ali.
Essi
manca
supposizione
de' muscoli
straordinar j
dire
ond'
eh' essi
che
avessero
la loro no*-
L'
due
la
zona
tropici.
torrida
Volando
la
al
incessantemente
sotto
in
due
il
il
linee celesti.
nome
&q<$
Quindi
gli
fu dato generalmente
dacch
la
mari
del
mondo
sia
ap-
sua
,
sia
egualmente.
Oltre
stingue
il
egli
ha
di*
fatica
mezzo
alla guisa
fregate
dei
cui somiglia
La
bellissimo
si
delle
osservabile;
un doppio
sue
ma
filo
il
,
onde ebbe il soprannome di paglia in coda. Questo doppio filo non che un prolungamento delle
due penne di mezzo della coda, che del resto
cortissima e quasi nulla; ha spesso ventitre o ven-
s5o
l'
tiquattio
pollici
di
lunghezza;
non
adorna
si
d' Otaiti
abitanti
de' luoghi
se
piantano nella
rici
gli uccelli
che pos-
fili
dell' isole
d'
America
per renderli pi
del
Caraibi
loro
li
raccolgono
vicini
belli e
pi
le na-
terribili.
Si capisce facilmente
alto,
libero,
D'
eattivit.
all'
altronde le loro
gambe
corte e poste
indietro
in terra
si
li
ne sono veduti
qualche
alcuni
volta
stanchi
disviati dalla
Questi
uccelli, e dice,
sempre
per
difenderci.
Riusci-
ramo, per
vedendo davanti
talvolta a prevenirli,
a noi la loro
presti a fare
s5l
si
ci
rubavano ^
LA FREGATA.
La
migliore,
pi celere,
la
pi
la
velivela
infatti
fra
ha maggiore gagliardia , maggiore grandezza ed estensione. Librato sopra due ali di prodigiosa lunghezza, sostenendosi senza sensibile movimento, ei
sembra nuotare pacificamente Dell' aria tranquilla^
per aspettare l'istante di gettarsi sulla sua preda
tutti
s'
del
rapidit
colla
tata
dalla
tempesta
Che
fulmine.
,
se l'aria
come
leggiero
cui volo
il
so-vr'
il
agi-
vento
ei
esse a cercare la
non bastando
fra
le
il
giorno, continua
mare che
nei luoghi
quali
il
non
gli
suo
si
cammino
ferma
sul
offrono pascolo
pi abbondante.
Non
avvi uccello al
mondo ?
dice
Labat,
il
LA FREGATA.
a:a
quale
voli
mezzo
Trovasi in
non
gli
si
leggierezza
uccelli
sola volta
disposti per
acquatici.
facesse.
il
nuotare
una forza
lui
sulF acqua
Egli
come
perirebbe
vi
Oltrech non ha
Ma
sorprendente.
altri
una
tre o quattrocento
che indica in
il
ed una
mirabile
mare a
al
se
piedi
grandi,,
ed hanno d'uopo di s grande spazio, onde prendere il movimento necessario per alzarsi, eh' egli
un poco al
fregata ne' mari d' ambidue
Solo fra
trasi la
tropici
una specie
cialmente
d'
i
gli uccelli
impero.
pazzi
Ne
sforza
doli
col
che
prima che
pesce
avevano
sia
inghiottito,
caduto.
zona torrida
di
d' ala,
becco adunco fa ad
Queste
incon-
emisferi.
gli
parecchi
come
a servirla
tori.
suo
della
di l,
mordenrecere
se le
ostilit
spe-
provvedi-
essi
le
il
prende
hanno
fatto
la porta
ad
assalire
l'uomo
istesso.
LA FREGATA.
^53
come
suo volo,
armi
essa
ha
sua
della
artigli acuti
becco
vista penetrante.
coli'
aquila
come
danno
e fanno di essa
gli
somiglianza
alle
adunco
assai
piume
Quanto
voracit.
certa,
pure un
Del
degli
uccelli
ghissimo
riore, e
il
un
suo uncino
anche per
le
pezzo
a cui
rapina,
eh' lun-
poi
bra formare un
de' folli
di
terrestri
quello di cui
parliamo
somiglia
parenti.
La
cigno;
le
di
nero
la
il
ali
coda forcuta e
d'
sono
se-
un color
LA TREGATA.
a5i|
plumbeo
grandi
il
gli ocelli
sono
nero
ed ha
affatto
sotto
adulto.
La
slanciano in aria,
si
onde
sguizza fuor
sono
diretti
d' acqua.
Tutti
con destrezza
che
vanno a cercare
elemento;
sovra
ma
stendendo
un piano
lonna superiore
mirabile
ingi;
all'
Ella non
come
si
gli uccelli,
orizzontale
dell' aria
movimenti;
loro
la
suoi
batte
indi
coli' ali la
rialzandole
cofis-
una contro Y altra al di sopra del prprio dorso onde non oppongano pi all' aria veruna resistenza, si getta sulla sua preda, e se ne
sandole
1'
Come
alla
pesce volante non s' alza molto , la fregata correrebbe rischio di precipitarsi, ove fermar
non
per
si
il
ali,
LA FREGATA.
La
255
un
Quando
asino.
presa
e cerca di
ella s'irrita,
fa
essa
il
il
Le
ha
loro bianco
come
quelle dell'oca,
la singolare propriet di
non
hanno
Gli
Gli
cello.
aspettano
mare
sud
loro arrivo nella stagione delle piog-
abitanti
il
in
del
dell' isole
del
un
dirige
non
forte
la colga.
si
ed raro che
pu volgersi ad
lascierebbe per-
liamo
specie
di volatili
di
cui
,
partal-
si
la cui
indole
radicalmente
facendolo
scalr
A FREGATA.
%$G
vino
inferma con,
all'
spirito d
forti frizioni.
La
carne
delle fregate
IL PIVIERE
DAL COLLARE.
Quest'uccello picciolo,
e non
pesa pi
di
due once. Egli ha la testa rotonda e il becco assai corto in paragone degli altri uccelli acquatici.
Questo becco bianco o giallo nella sua prima
met , e nero alla punta. La fronte bianca una
benda nera gli cinge la sommit della testa; e
un berrettino grigio gliela ricopre. Questo berrettino orlato d' un nero bindello , che co;
la
pancia
un pettorale nero. Il mantello grigio bruno; le penne dell'ali son nere; il disotto
del corpo d'un bianco assai bello, come la
coperta d^
fronte e
il
collare.
Il piviere, di cui
gli scogli, e lo
parliamo, fa
compone d'erbe
il
e di paglie.
Le
interrompendo per
il suo corso con piccioli voli , e sempre gridando.
Egli comune su! le coste d' Inghilterra , ove di-
cesi
che
si
insetti.
1-3
2^
12*
che ben merita pe' suoi gridi importuni e continui , ove di qualche cosa prenda noja , o abbia
pulcini da nutrire, il che dura un mese o anche
cinque settimane.
Aristotile
ed
altri
eli
rimedio
contro l'itterizia. Alcuni perfino assicurarono eh
bastasse guardarlo per guarire; ond' che i mer-
la
carne
canti lo
di
quest'uccello
sia
eccellente
derne la semplice
IL
vista,.
CORMORANO*.
meno complessa,
ma
d'una
taglia
ed
allungata da una gran coda pi ampia, che non
comunemente quella
La.
17
258
penne
ispide,
lEsse,
come
d'
CORMORANO.
IL
come
riflessi
verdi ;
il
mantello
hanno
<che
picciol
quattro
le
numero
dita insiem
di
quelli
legate da
una
tinuate, n
quentemente
il
volo
vi
sivamente da
per
tutti
altro gli
la fregata
1'
comune
aninga
palmipedi: essa
col pellicano,
il
pazzo,
IL
indicandoli col
nome
CORMORANO.
&5qj
valersi
d'
parte.
cormorano ha
Il
quasi tutti
chi
come
il
il
gli uccelli
che
sono
<;he fa
la testa
molto largo e schiacciato lateralmente l' unghia di mezzo internamente dentellata in forma di sega come quella dell'airone ,
tissimi;
il
tarso
lunghe,
ma
guarnite
Quest' uccello
che quando
di
tale
destrezza
alla
pesca
getta sopra
aO
CORMORANO.
IL
per
per
al passare
membranosa
si
modo che
di
la testa,
la
ei lo
le
pinne
arrendono
si
T intero
che sovente
flutti.
pi alta punta
J^vi
come
scogli circon-
fanno
il
corvi
e vi riman-
loro nido
celli,
di cui favelliamo,
riposano
essi e
All' avvicinarsi
del
cacciatore,
prendono
essi
indi sollevano
altro
nei
loro
lacci.
Se
ne
Ma
come
di
cacciatori esercitati
il
l'
uno dopo
uccidono eziandio
It
colle frecce, e se
'CORMORANO,
ne prendono colle
26r
reti
distese
un
per
la
per la testa,
coda, e cos lo portano in trionfo.
lo afferra
il
che loro impedisce d'inghiottire la preda: il padrone ad essi noi toglie , che quando giudica a
proposito di lasciarli pescare per proprio conto.
La fame
sola
al
cormorano qualche
attivit.
IL
2,6a
Sazio ch'egli
sia,
CORMORANO.
suo
quasi
sia
fetente
e la sua carne
l'
odor
di cattivo
un
a'
quali
rinfresco semplicissimo
I cormorani
si
per
vigilantissimi
quando hanno
divengono
lo
numero su quasi
trovano in gran
propria sicurezza
la
stomaco
stupidi
ove costruiscono il
mare. S mostrano
che
pieno
si
eccetto
poich allora
pu
prenderli fa-
cilmente.
La
loro
pelle grossissima, e
se ne servono
per fare
Groenlandesi
abiti grossolani.
l'
inserire in que-
luogo.
venienti
dall'
Islanda
verso la
forse pro-
fine di febbrajo
primi di marzo, e vi rimangono sino al novembre. Questi uccelli facevano altra volta il loro
nido e la loro covata nella folta selva di Seveno
huis;
indi
mare, indi
riconquistati
CORMORANO.
IL
rompendo
si
le sue dighe.
nome
distingue col
^63
d'
ma
ora cir-
il
luogo,
bene
ove
pericoloso
il
penetrare
Ed
appunto un esercito innumerevole di cormorani ha fissato la sua adunanza generale, per pasivi
sarvi le notti,
sati sul
e nidificare.
ha veruna
solidit, e
non
tramezzati
dall'
rialzando
il
luogo,
il
quale
in
lontananza ha
un
prima giunta, dice l'osservatore, io credetti che fosse un cantone poc' anzi boscoso , di
cui vi fossero tagliati gli alberi ad un piede o
piede e mezzo da terra. Ma quelli eh' io avea
presi per tronchi d'alberi , erano una moltitudine
di nidi , tutti occupati. Questo spettacolo uno
suoi passi
dopo
Il fttajuolo
gettati
custode
di
s62j,
buisce
rani
ai
difficile farsi
numero
ad Yssel-Meer. Esso
raccolti
di cormo-
veramente
pu aggiugnersi
estremamente
nocivo, per la quantit di pesci che distrugge.
!Fa meraviglia che in un paese, ove dichiarata
guerra ai corvi ed alle piche, si siano esentuati
cormorani da una proscrizione pi giustamente
spaventevole
meritata.
La
protetta cagiona
il
pi
gran danno
ai pescatori.
assai
lontano
Perocch ogni giorno essi abbandonano il loro asilo e volano ad alcune miglia di
distanza, disperdendosi e dividendosi
per cos
dire, le acque del paese. Gli. uni si gettano sul
mare d'Harlem; altri sul Wael, il Lek, la Mosa
ed altri sugli stagni e le paludi. Ma
o l' Yssel
un fatto degno di rimarco si questo, che mai
non toccano i pesci dell' acque, che si trovano in
i
suoi guasti.
abitazioni
-a65
PICCIOLO CORMORANO
O IL BALORDO.
IL
La
a
tutti
da
tutti
egli
si
viaggiatori
il
sicch gli
nome
ha
fatto
di balordo.
ma
dare
Anche
soprattutto nelle
Cook
gnori
e Forster Y
hanno incontrato
nell'isola
mo,
tutta
quali
parve
tutta
coperta
globo
quegli
il
nome
di
la
cinque o
ebbe da Cook
-sei
quali vivono in
guardarsi
come
il
o amfibj
ri-
fra
poco
balordi
pinguini
si
si
loro pi facili
IL PICCIOLO
2,66
CORMORANO ec
le
gono luoghi pi
questi animali
riposti.
mescolarsi
insieme
corne-
rai
mai di
farsi
verun male .
In quelle terre mezzo ghiacciate,
d' alberi,
balordi stanno
sulle
punte degli
e vi
si
d'
tutti
trovano
un colpo
ma
solo
li
d'
scogli,
adunati
si
affatto
ignude
fianchi dirupati
sui
che
a vicenda
miglia ja.
Lo
strepita
perch tosta
ricadano nel loro nido. Il farne caccia non richiede neppure arme da fuoco , poich si pu,
ucciderli a colpi di pertiche e
che T aspetto
de* loro
di bastoni
compagni
stessi
senza
morti al
Due
a6 7
IL
CORMORANO PIGMEO.
il
quale appena
molto
al balordo. Il fondo delle sue piume nero, con
una lieve tinta di verde sul collo e sul petto. Intorno agli occhi ha alcune picciole macchie bianche , e de' punti del medesimo colore sparsi sul
della grossezza
di'
un' arzavola
fianchi.
rassomiglia
Le
coperte
delle
sono
ali
d'
n macchie.
Il signor Pallas
celli sul
cormorano, ma
In un viaggio a Posga , parlasi d' un picciolo
cormorano, il quale non sembra essere che una
variet del pigmeo. Egli ha il di sopra della testa e del collo punteggiato di bianco sopra un
fondo color di marrone; il petto d'un grigio di
ciolo
il
tinta
ancor pi scura
piedi aeri.
-2.68
IL
TINGMIK.
se non
vede col
settentrionali. Ei si tiene, come
qual non
mune
d'
si
alto
il
strato
de' prcprj
'raro-,
cormorano
e
le
escrementi.
grande
che
il
sue
piume sono
un verbo, che
si*
tinte
medesime regioni
affatto
e la sua testa
mezzo
il
capo e
il
Le
sormontata
da un
maniera
empiva
Ha
le pitime
collo biancobrani
e non
dell'ali nere:
cate
glaciali.
ciuffo
PELLICANO ROSSO.
la
Egli
il qual
coricato.
IL
lavato;
copre
il
cormorano comune
co-
Inc.*
pi
il
meno
coste
sulle
sulle rupi
un
nome
assai
un rosso
le penne
d'
;
pelli-
descrive
Gli furono
messi innanzi per terra alcuni pesci di varia grossezza. Egli tent
ma
non potendolo
per
la
1'
uno appresso
l'altro,
li
mise l'uno
IL PELLICANO ROI30.
dopo r altro
2,6$
IL
GOELANDO E
IL LAB.Q.
ad oggi raen
servito
a distinguere
che
le
specie
applicarono indistinta-
medesimi uccelli.
Sembra per che ogni particolar denominazione
debba esprimere qualche differenza, e infatti dietro accurate osservazioni, abbiamo potuto assicurarci che i goelandi sono le specie pi grosse , e
i
lari
le
ai
egualmente striduli e
voraci, e liiamar si potrebbero gli avoitoj del mare.
Essi lo purgano da cadaveri che ondeggiano alla
sua superficie, e che sono rigettati sulle sponde.
Egualmente vili che ghiotti non attaccano che gli
animali deboli , e non si avventano che ai corpi
morti. Il loro portamento ignobile, le loro grida
importune, il loro becco adunco e tagliente sono
Tutti questi uccelli sono
veggono essi disputarsi fra Icro accanitamente la preda; e quando sono chiusi, come la
delt. Si
cattivit inasprisca
il
loro
umor
feroce,
si
battei
IL
a 70
GOLAND
IL LAttO.
sangue
altri
che dalle
morte.
specie,
ma
bert,
spiano
si
di
continuo, e
si
tendono ag-
pesce fresco o
buona,
si
la
Famo
si
sotto
l'
la sola
in-
inferrano eglino
Oppiano, ha
loro
ghiottiscono Fesca e
violenza che
il
la corrotta, le scaglie, le
digerite e
li-
stessi nella
punta,
maniera di
pigliarli.
sti
come
escrementi. Io
va
cosa
dice
il
ho
fatto
signor Ballon
quanto da
,
onde
me
dipende-
verificare questa
cui
vola enunciata.
GOELANDO E
IL
I
lari
loro preda
almeno
quelli delle
Quando alcuno
delle medie.
scaglia
e non
si
la
specie grandi
&JI
si
,
IL LA3.0.
affretta
pure da pi
forti
il
non pu
fuggendo
allontanandosi. Sia per che il pesce anche inghiottito lo impedisca nel volo , sia che la paura
gli cagioni qualche forte commozione , sia altro ,
egli spesso, non cessando la persecuzione, rigetta
la sua preda
e questa vien raccolta da altri con
molta destrezza , prima che cada nell' acqua.
Il pesce in aria apparisce sempre bianco
poich riflette la luce e sembra , a cagione della
prestezza del volo, cadere dietro il laro che lo
vomita. Queste due circostanze hanno ingannato
colpi violenti
cui
evitare, che
gli osservatori.
Ho
mio
giardi-
nuovo; ed
lo
essi
I goelandi e
lari
come
in
fossero cani .
il
becco
ta-
rinforzata
gliente alla
ricurva
in uncino
mandibola
inferiore.
un angolo
sca-
Questi caratteri
IL G0ELAN130 E IL LARO,
jy7&
apparenti e pi
pi
pronunciati
ne' goelandr
Sono anzi
di mare,
quelli che
che
contare
senza
sempre pi
Di pi
le
pi
picciole dei
lari
grandi
fra
gambe
elevati.
gi
o piuttosto
gpelandi e
inferiore^
esse
pi piccioli fra
,
parte
alla
all'
le loro
larii^
li
le quali
si'
sono
gli altri.
ma
piena
j,
lari
sarebbero, fra
pi alti di
gambe, se il fiammante, il moriglione e il trampalo non le avessero ancora pi lunghe e s smisurate , che sono a. queslo riguardo specie di
mostri. Tutti i goelandi e ilari hanno le tre dita
congiunte per, mezzo di una palma continuata, e
il
piedi palmati,
tutti
ed
testa grossa;
riposo.
Essi
corrono
loro, ali,
trepassano
la
simi.
ta,
coda,
assai
di
pi sono
colore
velocemente
sulle
Di
loro
Le lunghe
il
La
cui
piccioli ssimo.
essi la
ma
li
di
piume
di
rendono leggieris-
una calugine
azzurrina massime
sulla,
fol-
stomaco.
GOELA^DO E
IL LARO
ft7&
mare,
e le altare, cui fanno risuonare de' loro gridi importuni, e su cui sembrano formicolare , gli uni
prendendo
per
il
riposare.
In generale
non
vi
hanno augelli
pi comuni di loro in sulle coste; e s'incontranoin mare fino a cento leghe di distanza. Frequen-
pure le isole
elemento in tutti i
tano
Gran numero
le
contrade vicine al
salso
climi.
una
se
terrore;
ma
allora che
alio
dall'
immensa
oceano
e
vidi
prodigiosa
Gabinetto T. TV.
18
GOELANDO E
1L
&74
LARO?
IL
desi
mano
fila
1'
cui
sugli
rupi
sporti delle
poche
insieme a
IL
for-
della
coda
mento
e quattro piedi
pollici.
le
narici
grossissima
generalmente
d'
l'
inferiore
come
fortissima
son nericce
occhi
gli
il
il
sono
la testa
dorso e
d' apri-
superiore un
La mandibola
e la coda,
,
incirca
d'ali. Il
lungo tre
all'
le
il
collo son
penne maggiori
petto , la pancia,
il
ventre
mali
dal Gronland
assaliva
piccioli ani-
GOSLA.NDO VARIO
IL
!
cani ed
gatti,
a cui
eG.
compiaceva di
Ufo
mordere
la coda.
per
lui
Un
giardini
altro
Moulin-Joli
di
avea
altres
contorni di Parigi
nei
Non mancava
all' istess
si
pi anni nei
uccelli visse
tali
gettava
egli di
pre-
da
mangiare.
Egli
del
come
istruito a questo
cerimoniale
carne
sti
che
gli
erano
dell'ingresso,
gettati;
ritirandosi
che
se fosse
gli
era
alcuni pezzi di
ai giardini vi
passava
Sebbene
si
il
tro-
vasse in riva
all'
gli si avvicinasse,
e incalzato
un
po' da vicino
si
GOELANDO VARIO
II*
2.76
e.
da
il
primo verso
erano
abitati
lui
La carne
dura e di cat*
tivo sapore; n si pu mangiare, che dopo averli
tenuti appesi per due o tre giorni, onde lasciarne
gocciar r oglio, di cui sono pieni, e averli fatti
stare per alcune ore nell' acqua dolce.
Beton trova qualche relazione fra la testa del
nore.
di questi uccelli
ben maggiore
La
fra
suoi
ma
la
somiglianza
costumi e quelli
vili
marine procelle. I
volatili della sua specie sono i primi ad essere
incontrati dai vascelli, che si avvicinano al Gronland. Seguono essi costantemente quelli che vanno
che poco
egli
si
cura delle
alla
sornuota
gliaia, e
bene
ai flutti,
ne levano da
pescatori
cotendoli
si
colpi
essi vi si
tutti
lati
sforzino di allontanarli
di
pertica
Seb-
de' brani.
di
per-
remo
non
a liberarsene
riescono
impossibile poi
volta
G0ELAND0 VARIO
Uccellacci
Martens
che
e questa ostinazione
ha loro
goffi
battono
e villani
mordono
altro
il
boccone 3
si
gettano
istrapparsi
i
uno
di bestie scioc-
titolo
il
veramente
si
1'
all'
che una
accoppano.
gli
lasciare quello
loro
far
hanno preso
non
se
a 77
ec.
la loro
dice
per
quantunque
abbiano di
voracit.
e anche
tre
uova
in
un nido composto
IL
d'
erbe
scogli.
LARO BRUNO.
penne maggiori
dell' ali
il
ciole righe
d'
pi scure.
un giallo bruno ; e
la
coda
son nere.
Le gambe
1'
numero
e
di pic-
piedi sono
a?8
IL
LARO RIDENTE.
un poco
e se ne
d'
Essex e di
si
stabiliscono
Stafford.
Alcuni di questi
lari,
che ridono,
sicano di pipicani.
Come
tutti gli
altri
lari
essi
It
LARO RIDENTE.
a 79
Il loro torlo
appuntate all'estremit.
rosso, e
madre
si
il
slan-
rebbero
la loro covata
cercano
beccandoli e
meno
settentrionali,
come verso
le coste di
Scozia
in cui
il
temperie.
Martens osserva
altres
che
allo
Spitzberg
non
ci
si
tuisce
due specie
distinte, si
il
presentarsi
hanno
il
becco rosso 3 e
una
alcuni dei
^8o
Signi
IL LATftO
altri
becco rosso
il
RIDENTE.
alla
punta solamente, e
LARO BIANCO.
IL
molto picciolo
nove once.
e non
pesa pi
di otto
in
riccio
le
Il
son nere,
ali
piume
fino al
verde carico;
sono
d'
un
le
Quest' uccello
dicesi
ove distrugge
molti
Co
vermi
ed
insetti.
Si
nutre
IL
Il colore
azzurrino
de' suoi
mente
man"
tello d'
delle
tutto
il
resto delle
piume
d'
un bianco
di neve,
a8l
GRAN LARO CINERICCIO ec
Secondo Willoughby esso fra tutti i lari il
pi comune in Inghilterra. Il signor Baillon ha
IL
che
secondo
differenti
son nericce
ali
appena dopo
la
seconda muta
bianche
il
le
dapprima segnati
<F alcune
verso
1'
due
et di
anni.
poich
debbono ad impedire
servir
il
signor Baillon
che non
si
ne
aggiugne
alcune
dell'augello,
cui
addomestica pi
si
tratta,
si
sebbene quando in
di
li-
bert sembri
dino
gli si
va cercando
non quando
meno
fatto a brani.
carnivoro che
noi tocca
Ci dimostra
goelandi,
ed ove
,
se
eh' esso
affa
IL
Quanta
LARO PEZZATO.
Martens, esso non sorpassa il laro bianco; perocch non ha che Quindici pollici di lunghezza. Le sue piume sul dialla taglia, dice
nanzi del
corpo sono
d'
nere spiccano
all'
nullo
questo.
in
lari
gli
Il
ali.
quasi
attri-
si
trova-
La
loro apparizione
cio quanto
tempo seguit a
soffiare
un
4&3
GOELANDO
IL
il
ha duo
due piedi e mezzo di lunghezza,
pi grosso
piedi e talvolta
di
tutti
e pesa ordinariamente pi
sue
ali
spiegate
si
godanoli
di quattro libbre.
Le
suo becco
lungo tre
pollici e mezzo , giallognolo con una macchia
rossa ali* ugna sagliente della mandibola inferiore ;
le palpebre sono d' un giallo d' aurora ; i piedi
colla loro membrana sono d' un color di carne
bianchiccio e quasi farinoso; le ali son nere , e
pollici. Il
forte e robusto,
pure il dorso; il resto delle piume bianco; la coda ha quasi sei pollici di lunghezza.
tal
mare
il
loro nido
mese
con lacciuoli ed
ficano nel
La
di giugno, e
al
fa loro la caccia
altre insidie.
d'America,
si
Nuova Olanda.
sui
&84
IL
GOELANDO bruno
O
IL
CATERATTA.
Ha
due piedi circa di lunghezza, e pesa d'ordinario non meno di tre libbre. Il suo becco
lungo due pollici e un quarto, adunco verso
V estremit, ed acutissimo. La base di questo becco
ricoperta d' una membrana carnosa e nera , si*
mile a quella degli uccelli di preda, e lunga pi.
che la met del becco medesimo. L' iride degli
occhi color
Le
giallo.
di
d'un poco di
piume sono d' un
nocciuola, misto
di giovani agnelli
il
la
Sembra che
concordemente ravvisino
stotele
sull'
il
quale
come
acqua a guisa
sua preda.
Il
in lui
indica
il
il
naturalisti
cateratta d'Ari-
onde cercarvi la
che combina con quello che Wildi
cateratta
si
IL
GOELN0O BRUNO eC
a05
contr' essa
il
capo.
ardisce accostarsi.
si
espongono
ai
paese una legge, la quale ordinava al pi prossimo parente di chi era perito , arrampicandosi,
per
ehe
le
rupi
s'
egli se
&
eseguire
la
stessa
ne dichiarava incapace,
intrapresa
il
e-
corpo del
per
riguardato colpevole
la sua
imprudente temerit.
GOELANDO
DEL MANTELLO GRIGIO-BRUNO
O IL BORGOMASTRO.
IL
goelando col
nome
di
GOELANDO.
IL
1,86
che
il
come
grigio-bruno,
piume
resto delle
51
dorso
il
penne
le
Ha
le
altre in nero
Le palpebre
tutto bianco.
becco di
quest'ultimo colore, coli' angolo inferiore molto
somigliante e d' un rosso vivo
che Martens
il
esprime benissimo, dicendo che il nostro goelando
sembra avere una ciriegia al becco.
Ne' mari del nord gli uccelli di questa specie
vivono de' cadaveri di grandi pesci. Quando
sono
orlate
di
rosso
o di giallo;
il
strascinasi
Martens,
attnippano essi,
dice
un vascello
e vengono a levare
,
riesce
Ed
pi facilmente ad ucciderli
allora che
;
dacch
posano
di goelandi
quelli
pi comuni in
tal
di
cui
ora parliamo
sono
paese, ove
ne* golfi
si
GOELANLO
IL
f3f
si
le
coccole
prendono
un pezzo
di
un'erica, la qual
essi al laccio,
a cui
si
fa
nere. Si
atlacca
per esca
le
di
LA PROCELLARIA.
Di
gli
tutti
mari, dice
il
che frequentano
uccelli
gli
altri
sono chiamarsi
le
de' flutti
agitazione
per
si
all'
de' venti
sono inoltrati
Ovunque
presso
sia
sfidando
poli
navigatori
sia
altrove
in piena sicurezza
elemento
dinanzi
uccelli,
cui furore
1'
uomo pi
come
le
se la
in-
na-
forze da
,
,
lei
PROCELLARIA.
2.A
i$3
ci
nostra ragione
dalla
Provvedute di lunghe ali, munite di piedi palmati , le procellarie aggiungono alla leggierezza
del volo e alla facilit del nuoto la singolare fa-
camminare
dole con rapido moto, in cui
colt di correre e
sul!'
il
ali
men-
ali
grandi e
forti.
Non
si
alzano
per mai a grande altezza , e radono comune mente l'acqua nel loro volo. Hanno tre dita unite
da una membrana con orlo esteriore alle due
laterali. Il
dito
sprone, il
gno , senza articolazione o falange.
Il loro becco
siccome quello degli albatri ,
articolato e sembra composto di quattro pezzi
,
due dei
quali
mit delle
tubi
in cui sono
si
Per la sua
questo becco sembra quasi
forate
le
narici.
conformazione totale
appartenere ad uccelli di preda, poich grosso
tagliente ed adunco all' estremit. Non per
in t ut le le procellarie interamente uniforme
anzi
LA PROCELLARIA.
&
in
289
rattere distintivo, e
chiameremo
le
delle
palornr
procellarie
bari.
simo
ed abitudini comuni, per ci che rifare il loro nido. Essi non abitano a
istinto
.guarda
il
che nel tempo della covata il quale ascorto; e come sentissero quanta simile sog-
Iterra
jsaj
,.
si
Di
fanno
cavit
degli
intendere
scogli
la
loro
Cibano e ingrassano
loro
pulcini,
mezzo
di-
unico, nutrimento.
Una
Cabinetto T. ITT.
19
LA PROCELLARIA.
0,0
ciano in
viso
de' cacciatori
di cui hanno
F oglio
i
il
pi
degli
fatto
a grande altezza;
scogli,
da noi esposto
perdita
mese
della
vista.
ha cagionato ad alcuni la
Le gazzette di Londra del
di giugno 1761
signor
l'ignoranza del
riferiscono
la
sventura del
nido di procellarie ,
negli occhi
1'
di una rupe
ricevuto improvvisamente
oglio che
disse
si
e cadendo
cadde
dall' alte
uccise.
si
LA PROCELLARIA CENERICCIA.
mari settentrionali
Parecchi la paragonano per la. grandezza ad un*
gallina mezzana. Il signor Rolandson Martin osservatore svedese la dice della misura d' una corAbita
nacchia
questa procellaria
e trova nel
suo
assai
adunco
difFatti ui
due tubi
piedi.
cinericcio;
le
Le piume
penne
il
come
sono
d'
beca
son ross
un bianc(
dell' ali
e quasi nero.
del corpo
resto del
il
Le piume
sono foltissime
e al d
LA PROCELLARIA CENERICCIA.
2,0) I
eli
esse
Non
rumore
siffatto
per facile
immaginare
e sembra pi naturale che la de-
quadrupedi.
tali
nominazione di cavallo
sia
stata
data
al
nostro
Le
si
parla, se-
di
di
questa
nero
procellaria
tagliate
segnate di
simmetricamente
simili
L PROCELLARIA BIANCA
H()2,
inune
come
nel
ec.
ne mostra F aria e
suo volo
portamento, avendo il collo corto, la testa rotonda, quattordici o quindici pollici di lunghezza,
il
Essa ha
il
becco e
fu
d'ali,
dall' altra
sfiorano la superficie
dell'acqua,
per
scagliarci
di
insieme agli
balene.
altri uccelli
Si
marittimi
prendono
all'
amo
LA PROCELLARIA BIANCA
con un pezzo
lasciate
(essi
s'
carne
di
ondeggiare
eC.
0,3
dietro
navigli
nelle quali
ponte
chieri
mezzo
appariscano
ordinariamente
stormi
in
a raggiugnerlo
ch'eglino
s'invitano reciproca-
^9-4
LA PROCELLARIA AZZURRA.
La
le
grigio azzurro,
Ci che
ticolare
non
in lei
piedi e
s'incontra
becco d'un
il
come
osserva
si
ha
australi.
si
il
pi fosca,
una
fascia
la
un turchino
cio. Il ventre e
azzurrino.
mo,
il
Le piume
immensa,
Nuova Zelanda
sata
dirsi neric-
dell' uccello
di cui parlia-
la
dice
il
la
dissima.
Come
queste
aria continuamente
lunghissime.
la
che pu
che i pinguini. Due piuin luogo d' una escono da ogni radice
e poF una sovra F altra formano una coperta cal-
meno
,
terra
me
cupo
Le procellarie
si
procellarie
le loro ali
Noi ne abbiamo
Nuova Zelanda
si
trovano in
sono fortissime e
trovate alcune fra
e in America, a pi di sette-
loro
si
aggiugnessero lunghe
ali.
lA PROCELLARIA AZZURRA.
Sembra ,
egli
continua
^5
senza
navigatori vivano un tempo considerabile
certi
alimenti. La nostra esperienza ci conferm a
riguardi questa supposizione. Quando noi ferivamo
procellarie
delle
alcune
di
cui
si
favella, esse
all'
istante
nutrimento
IL
FULMAR
O PROCELLARIA PALOMBARA,
quindici pollici di lunghezza, e pesa diciassette once al? incirca. Il suo becco fortissimo,
adunco e giallognolo. Il capo, il collo, e il di
Ha
IL
2,96
sotto del
FULMAR
O PROCELLARIA 6C.
il
dorso e
l'ali
d'un
coda bianca.
Il fulmar, dice il dottor Martin, prende il
suo nudrimento sul dorso delle balene vive. Il
suo sprone gli serve a tenersi fermo e ad ancogrigio cenerognolo
la
Se
si
vuol pren-
sima
alla costa
smarrisce in
mezzo
alle
si
gran
Ei
sovr' essi;
allora
meno
cotto
fatto
condimento
lampane, e
affumicare. Il
d' altre
si
vivande,
fa
ardere nelle
*97
tutti
meraviglia
come
gli
uccelli
s'
arrischj
palmipedi, sicch fa
in
alto
mare a
dire,
tanta
che
mezzo alla sua audacia ella conservi il sentimento della sua debolezza, poich delle prime
a cercare un ricovero contro la vicina tempesta.
in
istinto,
ancora V annunzia
dell'
ai
sensi
uomo
Quando
picciole
stormo
sotto
la
della sua
seguire
poppa
un
vascello
comincia
si
specie
,
calma
arrivare a
cercare
dai
quindi
lei.
veggonsi in tempo
infatti
procellarie
quando-mente
di
un
asilo
marina] a fare
queir opere che sono di preservativa contro i furori della procella, che gi non manca di sorgere
alcune ore dopo. Per l'apparizione di tali uccelli insieme un segno minaccioso e salutevole ;
e sembra che per
incontrati
in
mezzo
398
l/
Difficili
quale
il
celerit
ali
incredibile
per
molto somiglianti a
mezzo
ai
onde. Perocch
si
riposo in
veggono
rina
come
le
allodole
bilanciati
co* piedi
cio
ed
maggiori
dell'ali,
penne
dell'ali istesse; il groppone bianco; la punta
dell' ali piegate e incrociate oltrepassa la coda ; le
gambe sono lunghe e deboli.
altri
riflessi
azzurrini sulle
H99
LA PROCELLARIA MASSIMA.
Grande uccello
tro.
volendo
Come
procelloso,
LE RONDINI DI MARE.
Nel gran numero di nomi
Buffon, trasportati per
la
dice
signor di
il
vano alcuni
di rondini,
pescatori.
Rassomigliano
essi
lunghe loro
rondini per le
diffatti
ali,
alle nostre
la loro
coda
abitazioni.
bonde radono
il
pesciolini
',
essenziali del
Questi
infatti
si
3oO
veggono
^ E RONDINI DI MARE,
guerniti
in esse
di
picciole
membrane,
ritirate
affidate in
modo
certo
alla forza
delle
loro
ali
lunghissime, e conformate
rondini. Essi ne fanno
il
capriccio
gitiva
la gioja o
dirigono
loro
1*
movimenti.
Esse
non
la
prendono
non
si
dilettano, sebbene
loro
piedi
semimem-
facilit.
ma
frequentano pure i laghi e i gran fiumi. Gettano , volando , grida acute e penetranti come i
rondoni, massime quando in tempo di calma s'al-
loro nidi e
ai
ed
stagni
i fiumi.
Lo
strepito dell'
arme da fuoco
LE RONDINI DI MARE.
3ol*
quasi allettate
talvolta,
che prova
le allontanano;
il
gono o
annicehiati
alberi
n appresero , com'
nei
solchi
riconoscere e a fuggire
di
posati in sugli
ad osservare , a
loro pi pericolosi ne-
essi
mici.
Del
resto
differiscono
piedi
delle
rondini
mare non
terra, se non
di
nelle
une e
nelle
altre
riescono
loro
egualmente quasi inutili per camminare. Le unghie acute che armano le dita non sono niente
pi necessarie alle prime che alle seconde^ poich
ambidiie del pari s'impadroniscono della loro preda
Quello delle rondini di mare dritto,
affilato in punta, liscio, non dentellato, schiacciato
da' lati. Le ale di questi uccelli sono s lunghe
col becco.
mare
ci
si
,,
LE RONDINI DI MARE.
3oa
ci
si
come
manifestano
acquatici.
stendono
si
si
sedici pollici
all'
incirca dalla
due piedi
mento
il
d' ali.
La
di tutto
il
ed elegante
infine
il
il
bel fianco
berrettino nero
suo becco e
il
d'apri-
suoi piedi
le
rondini di questa
marittime, e
quali
si
penetrano
separano in bande
nel!' interno
ai
Il
delle
,
si
ferma
signor
alcune delie
nostre
seguendo
sovra
profiumi,
grandi stagni.
sulle coste
Ray ha
osservato
3o3
il
signor
di
Baillon, uccelli
mare
cipitano in
sovra
il
do, e dopo
essersi attuffate
risalgono in
un
gi
si
rialzano, e spesso
si
medesima
istante alla
altezza,
per
si
La
discioglie in
aironi, e nei
il
La
lari.
prendono,
due dopo
pesce,
parte che
prima;
la
cui lo
il
ove
digestiva
in queste
un secondo pasto
un' ora o
dalla
prendono
si
nu-
si
si
So^
in
glia. Il
al di
ta-
sotto
di qualche piccjola
e madre
precipitano
dando contro
disturbatore
il
alte
man-
e raddoppiate
verdicce
giare.
Le
coppie pi giovani, poich sono un po' pi picciole dell'altre, oltre all'essere d'un colore pi
chiaro, dacch negli uccelli che fanno l'uova tinte,
il
Le
tempo
Quando
Baillon
la
dacch
il
e quindi principi
giorno innanzi
al
innanzi al terzo.
anche
1'
uova
solo
si
quando
e specialmente
,
le
il
signor
covate comin-
Ma
nuvolosa,
se
la
la
stagione piovosa o
bisogna va altrimenti, e
e di pica marina,
3o5
pu
credersi
depongono
tutti gli
sull'
ignuda arena,
mare escono
altri uccelli
che
le
delle spiagge*
dai guscio
bianca,
coperti
di
testa
nano
il
nido appena
Il
nati.
essi e
padre e
abbandola
madre
Quando
alla;
la
madre
non ancor
viene
dischiuse-,
si
pi bisogno
tori
senza
loro
sopra
nemmeno
dell'
discendere
dall' alto
imbeccata
terra,
geni=-
lasciano cadere-
nutrimento
il
Non
cessano
figli
Non
di
terra,
grandezza;
ma
Gabinetto T. IV.
che rimangono
altri
uccelli della-
ne escono pi pennute
sck
>n.
oQ 06
Le
grandi rondini
di cui
si
tratta,
sono comuni
acqua presso
gran massi di ghiaccio, attaccandovi de' pesci per
esca. Si mangia la loro carne e le loro uova ; la
distendono
si
pelle del
loro
clima glaciale
corpo serve
al
dell'
vestimento in un
si attacca al filo
tiri
superficie
sulla
delle canne
da pescare, onde
at-
alla
precedente
quattro
lati fissano
gello impiglia le
ali
tisch; e
mostra pure
si
sul
3of
mar Bianco ed
Siberia
sulle
e lungo Tlr-
coste dell'America
settentrionale.
Le
circa.
dato
si
nome
il
all'in-
di spauracchio, vero-
similmente a cagione della tinta cinerizia oscurissima, che le infosca la testa, il collo ed il corpo.
Le
sue
ali
sole
che comune
si
La
nostra
piume
il
petto.
come
e fa mille
mare. Si
annicchia fra le canne entro i paduli , e fa tre o
quattro uova d'un verde sporco, con macchie negiri
ricce
per
1'
aria,
le quali
Essa
fiumi e
verso
comune
sull'
l'altre rondini di
il
in
acque stagnanti.
zona.
3o8
LA RONDINE DI MARE
DALLE GRANDI
Sebbene questo
ALI.
ali
pu nondimeno
che senz' essere di maggior dimensione che la rondine comune di mare prende coli' ali sue, quando
le apre, lo spazio di due piedi e nove pollici.
,
La
bianca
il
una
picciola
mezza luna
bianco;
d'
il
tutto
becco e
Il signor
di
il
sotto
del corpo
mand
Querhont
gi
al
signor di
nure
ed
oscurata,
io
ho veduto
picciole
pia-
clie
strige.
Non
si
mostra-
vano
forti
colpi
volerle prendere.
di
becco
Fra
ne ho veduto che
tre,
s'
io
faceva segno di
seicento e pi nidi, io
non
LA RONDINE DI MARE
cine
nova:
uno
solo.
Soo,
eC.
gli altri
si
sto
il
Altri navigatori
grandi
nella
nella
ali
hanno incontrata
sulle coste e
rondine dalle
la
ABOUMRA.
per
gli
Egizi
facendo
sole
duto
pi
la cui moltiplicazione
sarebbe
spaventevole in
un
fra,
3lO
i/
Le
ABOUMRA.
aboumre , arrivano
in ischiere al
principio di gennajo; e
di Trajano, che
si
si
Cairo
appellano
,
fino
dal
passa in
mezzo a
quella gran
gli
abitanti
pi insopportabile.
Hasselquitz ha descritto
coda grigie;
sono grosse
il
piedi rossi;
come
il
le
ali
piccioni.
mare e
il
le
rive della
Nuova Ze-
1'
il
suo becco
colore traversano
piombo.
3ix
FORBICIFERO.
IL
Il
genere di
vita,
animali, osserva
un
il
ma
mazione,
fisiche
insomma
organizzazione,
dell'
facolt.
Determinati
delle loro
le sue rupi,
ne l'airone le sue
Il
picchio
il
tronco
la
barga deve
Y allodola ne'
veggiamo noi
solchi
la
Non
granivori cercare
che
mentre
le frutta e le bac-
quelli
che selvatiche, non lasciano mai i boschi e i luoghi montuosi ove lungi da noi vivono soli colla
natura loro madre e maestra ? Essa ritiene la gallina che chiamiamo regina , sotto la densa ombra
,
degli abeti;
il
rigogolo nelle
mentre
1'
merlo
solitario sul
foreste
ottarda va
incolti ; e la gallinella
di
suo poggio;
cui fa risuonar
cercare
il
Y eco
terreni aridi e
T umide praterie.
3 12.
FOHBicrPEB.0.
'-IL
essa
eli'
mai
che
sorci
passera sui
conduce
la
cicogna
nostri
stili'
mezzo rovinate
torri
tetti.
alto
quando
-essa
si
affretti
un possesso da qualche
tempo usurpatole, ma ch'ella impose alla mano
ripigliare
sopra di
noi
Cos
le
specie
numerose
per
si
dividono,
ciascuno
vi
tiene
il
suo posto
come
tutti
e vi gode quel
sussistenza,
o moltiplica.
che F esten-
punti dell' esistenza possibile debbono riempirsi, alcune specie limitate ad una sola
esseri
tutti i
IL FOKBICIFSBO.
3l5
cos molle,
come
becco
non ha
il
scaglie,
onde trae
potrebbe
il
ad
fatto
il
ascia
suo cibo;
}'
ostralega
le
crociere appena
il
cello
forbici fero
infine l'uc-
non pu n mordere
da'
il
grano di abete
il
lati
molto
la
d'
proporzione
ogni
superiore
oltrepassa di
la
inferiore, al-
sopra di
essa,
simo
onde prendere
qualche
pesce.
penoso,
il
ricevuto da
solo
Per
al
di sotto
cos
quest' esercizio
passando
necessario
alcuni
osservatori
il
nome
di taglia
la
l'
1L FORBIGIFERO.
3l4
La
e rossi
pur sono
La
la
parta
piedi,
sua taglia
o rassomiglia
Egli ha
collo
il
bianchi,
siccome bianca ha
la
fronte.
Ha
Gujana
special-
si
osservato che
il
loro volo
terebbero di discernere
la
il
signor de
La Borde
vanno nella stagion delle piogge ad annicchiarsi sugli isolotti , e particolarmente sul gran
Contestabile , presso le terre di Cajenna.
essi
In
tutti gli
esseri
eloquente storico
festa
PAZZI.
3i5
FAzzr.
come
sembrano non aver ricevuto un tal dono che per met. Grandi e robu*
sti, armati di forte becco, provveduti di lunghe
cui siamo per favellare,
acqua ;
hanno tutto ci che loro bisogna per operare g
per vivere; e nondimeno sembrano ignorare ci
che loro sia d'uopo, onde evitar di morire. Sparsi
da un confine del mondo all' altro , e dai mari
del nord a quelli dei mezzo giorno, in nessun
nell' aria
sia nell'
delle loro
facolt
luogo
essi
pericoloso
nemico.
spaventa n
sia
L' aspetto
gli intimorisce.
Si
dell'
il
loro pi
uomo non
lasciano
li
prendere
non
solo
sulle
ancor
meno
assalire
armi a ci
sciocza onde si potrebbero chiamare piuttosto
alla pi
chi che pazzi; dacch non si pu dare
Si
:pazzt.
Ma
come
tutte
all'
un nome, che
tatt' al
abuso che se ne
le facolt
fa.
at-
di cui
si
parla
che provano
trppo lunghe loro
difficolt
le
ali,
augelli a
nostri
onde
risulta
movere
per
essi
Ogni
lato fregata,
frattanto
quale, appena
il
gli scorge,
sua preda,
piomba
gli sforza,
,
per-
lasciargli
la
nano
essi
uccelli
nali
che frequentano
si
mezzo
sono
all'
trovate
le nostre coste
nelle
isole
settentrio-
pi rimote in
comune
co' gab-
fregata non
manc
d' inseguirveli.
Dampier
ostilit di
ci
fornisce
tazzi.
3i<7
costei,
pazzi, eh' ei
La
costa
s.
d'Yugrande,
senz' essere
domi
fatto
ma
il
a percuoterli,
pi
numero
gran
alcuni
volarono
ostinatamente
via,
rimase.
Notai che tanto i guerrieri come gli stupidi lasciavano sempre guardie presso i loro pulcini,
massime nel tempo che andavano al mare per le
loro provvisioni. Vedeasi gran numero di guerrieri
malati o storpi, e quindi impotenti* a lungo volo.
Non dimoravano questi cogli altri elella loro specie
o volon-
facile
la
rapina.
Ne
vidi
un
recere; e
pesci che
dell' altro. I
guerrieri pi
trovano in mare
monio
*.
di
che io medesimo
che
fui testi-
3-i
Azzr.
lo
Dacch
si
ac-
acqua per
gno di respirare
lirlo di
dargli
pu
il
nuovo.
Il
metta fuori
pazzo
suo pesce
il
capo
per assa-
e se ne
organizzazione
coi
cormorani.
rerso la
base
presso
3 19
pazzi.
onde
testa,
la
superior
la
si
quando
di
quello
del
la fregata gli
assai forte,
corvo e dell'oca
insegue
che parmassime
o trovandosi radu-
portano, volando,
il
comunanza non
ma
sembra
riunirli. In ciascun nido non depongono che un
uovo o due. I loro pulcini restano lungo tempo
coperti d' una calugine morbidissima , e bianca
nella pi parte. Le altre particolarit che riguardano questi uccelli si troveranno qui sotto ove si
d' istinto
d' imbecillit
IL
PAZZO COMUNE,
Quest'uccello,
pi comune
alle
la
specie
cui
Antille
d'
sembra essere la
una taglia media
La
sua lunghez-
IL PAZZO COMUNE".
1j2K)
:.
il
suo becco
lia
La
dieci.
pelle ignuda,
un
cinericcio bruno.
La
il
nome
l'uc-
d'uccello fulvo.
madelle Antille ne
vi
si
pazzi
diminu sensibilmente.
s'
che
il
loro
si
parla,
numero
Sembra che
questi
nell' isole
Bahama ove
,
assicurasi
che facciano
tutti
ritornano verso
verno;
o.
ma
il
meriggio
all'
approssimar dell'in-
021
GRAN PAZZO.
IL
meramente
il
piedi
aperte
le
sue
all'
ali.
Le
sue
piume sono
d'
un bianco
d'
pallido,
ma
sui
vasti
sommerge,
si
fiumi
quella contrada.
di
Gatesby, e resta un
pezzo sott' acqua , ov' io immagino che incontri
de' pesci cani, o altri gran pesci voraci, che sovente lo storpiano o lo divorano , di che parml
d' avere avuto pi d' una prova .
Egli
Un
si
dice
individuo di tale
Eu
specie
18 ottobre 1772,. Sorpreso in alto mare dalla tempesta fu senza dubbio spinto sulle nostre coste da un colpo di vento.
torni della citt d'
L'uomo che
lo trov
il
padronirsene,
cominci a far
ai
IL
iSifc
GHAN PAZZO.
a seguire
il
famigliare,
si
diede
ed acuto.
IL
Anche
ha quasi
libbre.
PAZZO DI BASSAN.
Le
lunghezza
che sono brune e nericce, e quelle del di dietro della testa, che sembrano tinte di giallo. La pelle ignuda del cerchio
degli occhi d' un azzurro bellissimo. Tale
pure il becco , il quale ha sei pollici di lunghezza,
e s' apre a segno di dar passaggio ad un pesce
quelle pi grandi dell'
ali,
S'incontrano
eli
di
volatili
Fero, nell'Ebridi,
Norvegia,
in Islanda, in
di Bass o Bassan,
la
golfo
d'Edimbourg. Ivi
essi
una volta all' anno, e in ciascuno d'essi non depongono che un uovo. Il popolo dice che lo covano posando semplicemente
sovr' esso uno de' loro piedi. Tale idea pu esser
fanno
loro
nidi
cui diti
32-3
IL PAZZO DI BSSATST.
con ampia
mem-
ma
a distanza
modo
sto
il
loro
Non
come d'uno
gii uccelli,
di
volume, e
si
parliamo, allargano
cui
subentrarvi per
come avviene
mezzo del
in altra specie
ma
1'
aria po-
tessuto cellulare
di volatili.
nell' isole
numerosa della
regioni
lor razza
meridionali.
Che
non
troveremmo che
di pesci
de' vecchi
particolarmente
d'
aringhe.
La
ma
carne
quella
I PAZZO DI BASSAN.
-3j,4
de* giovani,
sempre molto
dai
desidera tissima
grassi, buonissima e
Kilda,
nativi dell'isola di S.
Cos
di
nell' isole
un testimonio
aver Y uova o i
Fero
oculare,
di
giusta
signor
il
la
narrazione
Horrebow, per
si
corrono
che
dano
in
mare o
in
que' precipizj
sono
all' alto
di
il
cacciatori ca-
su
cui stanno
una rupe un
travicello orizzonta-
che sporge molto all' infuori, e a lui si attacca una puleggia e una corda, colla quale un
uomo, legandosi attraverso il corpo, sale e scende
le
seguitano
finche
materia, e la sospensione
cosissima, gli
gli uccelli
bili
il
,
si
che
alfin
sopportabile. Intanto
cercano anche
le
raccoglitore ne trova
lucro,
diviene fatisi
veggono
mandando
orri-
producono certo
loro pulcini,
ottimi a
IL
22D
PAZZO DI EASSAN.
prende , e
da cui si ricava gran quantit di piume , che
poi venduta a' mercanti danesi.
mangiarsi, almeno pel gusto di chi
L'
li
ELORIO.
senza
di questo
nome
bastata a
farcelo
distin-
L' appellativo
falcinello
in
preso
forma di falce;
come
nuova
a cui
Greci
d'
raiti,
ossia
il
medesimo
becco
oggi chiamano
nasolungo
il
si
assomiglia. I
nostro augello
poich
ha
macri-
il
02.6
ELORIO.
1/
gambe
le
in
da una
cinque o
sei pollici
1'
ha pi di tre piedi.
un misto di grigio bianco eccetto sul ventre e
sul groppone ,
ove sono interamente bianche.
Alcune pennellate di bruno veggonsi su tutte le
parti superiori del suo corpo; ed ogni sua piuma
frangiata di grigio bianco o di rossigno. Le
penne pi grandi dell' ali sono d' un bruno nericcio; le piume del dorso hanno un lustro di
,
seta;
quelle
della coda
gale
sono
vellutate,
come
le
medie
le
quelle
e
ale
pierigate
femmina,
la
la
carne
dell' elorio
il
senta
maschio e
la
palude
la
non
certi gusti
lascia di
una delle
l'elorio.
si
nutre di vermi di
terra,
dall'
lingua cortissima
la
d'insetti, di conchi-
gliette, cui
ha
3-27
becco. Gli
si
trovano
umide
praterie. Egli
e nascosta
de' sassolini
in
fondo al
e talvolta dei
come quello
de' granivori.
questa
Gli uccelli di
in Francia, e
interiori
ma
me, come
e lungo
si
la
Loira,
mente
in
Italia
loro migrazioni
raneo
ed
si
in
S-e
ne trovano egual-
mondo.
viag-
le parti del
3a8
L'
uccello di specie
sua testa
per
sommit, rilevato
alla
con un cercine
all'
indietro dell'al-
interamente ignuda
cangianti verdi e
dell' ali
carico,
il
purpurei.
ma
un
Le
violetto
picciolo coperte
purpureo
piedi e la parte
della
rosse
assai
nuda
pollice, sono
quattro pol-
piedi ed
un
pollice.
naturale attitudine,
L* altezza di lui
nella sua
,,
3z<)
ELORIO ROSSO.
L'
Le piume
scarlatte
prime
eccetto le
il
sono
quest'uccello
di
la
dell' ali
che copre
punta
la cui
pelle ignuda
interamente
Tale
gambe
pure
la
il
Le piume
della
femmina sono
ma
coli' et
d'
di
un rosso meno
V uno e 1' altra
una calugine
nericcia
Questi uccelli sono comuni nell'America meridionale e soprattutto alla Gujana. Volano a stormi;
Durante
ma
la
il
si
paletuvieri.
sotto
elorj
solo;
Mai non
e se taluno
mattina e la sera.
tengono
al fresco
dagli altri
de' giovani.
Le
loro covate
principiano in gennajo
fini-
,,
33o
scono
siili'
in
erbe
alte
o fra
paletuvieri
quando
la
madre
gli insetti e
li
conduce a terra
piccioli
mano, anche
per cercare
loro
selvatici, e
uova
loro
le
donsi facilmente
il
elorio rosso.
l"
si
il
Borde
signor de la
Dava
peraltro la pre-
per
guire
il
tiravasi
di terra
un
giardino
a se-
miva un centinajo^di
staggio
o in
cacciava
volatili,
a colpi
si
giornata
la
di
,
becco
pi alto
polli, che
al
saliva
i
tre
quattro
in riva al
mare
ho udito da
giero
il
ma
senza arrestarvisi.
Mai non
l'
alla vista di
elorio rosso.
un cane o
d'altro
$3t
animale. Senza
molta antipata, e
gli assaliva intrepidamente, dando loro gran colpi
di becco. Fini per essere ucciso molto vicino alla
casa sovra una laguna da un cacciatore, che la
temere
gatti,
aveva per
essi
del signor
La Barde
si
aggiunge
che
si
sano
mesticit. Saria
1'
allevarne o
egualmente
mensa
nello stato
facile
moltiplicarne
il
concorda
il quale
ad.
di
di do-
che aggradevole
ornamento delle
di
gi
buona per
s stessa
essi
ad ogni sorta
IL
d' alimenti
il
mantenerli.
GRAN PIVIERE
VOLGARMENTE DETTO
ELORIO DI TERR.
Come
gambe
gonfie.
ha che
il
S3a
membrana.
gialli
sue
gambe e
suoi
piedi son
il
Le
verso
il
grigio
bianco
e grigio rossiccio
spruzzate
sono
di
al di sotto
il
ven-
tre le
il
giorno, e
vola
allora
campi
bosi e
ne'
qui
viene
gli
colla
nome
il
alcune provincie
buon
il
tratto
di agrimensore
datogli in
Dopo
aver corso
della Francia.
egli si arresta
d'improvviso, tenendo
strepito
si
atterra.
lumachette ed
formano
il
suo
Le mosche
altre
picciole
principal
al
minimo
gli scarafaggi
conchiglie
nutrimento. Ei
le
terrestri
non
si
ed abita di preferenza le
terre aride e pietrose o sabbiose. Nella Beauce,
dice il signor Salerne , una cattiva terra si chiama
terra d' elorj. Sull' imbrunire il nostro augello
sembra che dia nuova rapidit al suo volo , cerca
tiene che sulle colline
che
IL
GRAN PIVIERE
un
tro toni,
cessa di
333
ee.
al
suono lamen-
acuto.
Ei non
si
avvicina alle
nostre abi-
tazioni.
Questo
piuttosto
D'
altronde la posizione
de' suoi
giamenti di tempo
sappia presentire
can-
celloso.
Il
tempo
medesimo
vieri.
il
tempo
Partono
essi in
novembre
duranti Y ultime
1L
334
RAN PIVIERE ed
e prima d'intraprendere il
riuniscono in torme di tre o quattrovoce di un solo che li chiama; e l'an-
piogge
d'autunno;
viaggio
si
cento alla
riveggono poi
assai
La femmina non
fa
di
che
settimane, diee
il
si-
mia
vaglia.
335
LA BARGA ABBAJATRICE.
Ha
due pie
il
di
dorso e le coperte
rossigno;
il
un bianco sporco
piume della coda sono rigato
Eiisto di giallo
le
un bruno
d'
dell' ali
un bruno
gambe
le
variato di giallo e di
verde.
dell'
le altre
aspetto dell'
che di
si
Come
salsa.
l'
le
notte.
Il
onde
le
venne
cognome
il
di abbajatrice.
L'
Ha
dall'
AIRONE BIANCO.
tre piedi e
una
all'
altra
mezzo
di lunghezza, e quattro
estremit
Il suo
lungo dodici
pollici,
le sue
le
scaglie
quali
molta
all'
il
indietro
le
ali.
collo,
onda
le cosce,
di larghe
son nere.
l'airone bianco.
336
5
Quest uccello
setti
Di
si
dice
1'
acque
salse.
Thunberg
che netta
ed
nel suo
i
campi
dome-
medesimo
nessuno
ad inquietarlo o a spaventarlo.
questa benevolenza generale nasce , secondo
fatti
pensa
pensa,
la
Da
egli
sua familiarit.
Questi
in-
GRANCHIVORL
uccelli
sono
aironi
ancor pi
piccioli
ma
nuovo.
gli emisferi.
nell' antico
e tre-
31
IL
le
GRANCHIVORO AZZURRO.
punto di colore,
tar
riessi,
si
Le
come
hanno
in ispecie
che ricoprono
la
sino
un pie
Le
ultime
di lunghezza, sic*
tro dita.
che
di Catesby,
qual parte
si
Si nutre
ragni, di
ivi
faccia
nido,
e ignorasi da
rechi.
di capriuole,
grilli
granchi marini, d
campestri; e frequenta gli stagni.
di
e L luoghi paludosa
l'ANING'^
La
dice
sio-nor df'
il
grazia e la belt.
Gabinetto T. IV.
Ma
se noi
li
caratterizziamo
aa
338
aninga.
l'
non
distinguiamo che
piacere che ne arrecano; le nostre di-
il
se
li
per noi, ma non sono certamente quelle della natura. Perch' essi le siano cari,
stinzioni saranno tali
1'
esistenza e la fa-
deserto
i
1'
elegante gazzella e
grazioso
capriolo
avoltojo;
l'orrido
Y acqua
ella
1'
deforme cammello,
e la
il
aria
l'
aquila superba e
pi.
un guscio
sotto
imprigiona
sferico
la ramifica,
strana
non
provano
ci
esse
meno
madre
che questa
di variare
tutte
le
in ogni
gno, dandogli
forme
possibili ?
genere
tutti que'
il
suo
Non
contenta
primitivo
dise-
garsi
t'
aninga.
linee di comunicazione
continuit
fosse
tutto
ali, la
casoaro,
il
il
abbiamo veduto
gambe formar
animali aerei e
la grossezza dell'ossa
quasi
un
pinguino,
terrestri; il
lo
delle loro
fila
nell' istoria
struzzo,
ai
tante
grande e pi ardita
339
il
monco
augelli
mezzo
larsi ai
parlar,
e mesco-
ci offre
stato sul
ed
tornita, in
la
forma di fuso
si
guardi
al
il
e del
testa
forma
sia
suo
esilissima
bero piuttosto
coli gi
;
non ne
dacch sono
folta calugine
tali
rasa
rata
occultano
che
si
la
direb-
come un
vel-
L ANINGA
3A
La
il
doppio.
La
dell' aninga.
sua
grande
pi parte
nostro nuota
degli uccelli
ed anche
navigatori.
tenendo soltanto
attuffa,
interamente al minimo
eh' salvatichissimo
Eppure
sospetto di
e mai non
si
si
sommerge
pericolo
poi
lascia sorpren<-
l'
aninga e
cormorani ed
il
cino
dinariamente grassissima
disaggradevole,
d'
La
un gusto oleoso e
$4t
IL
CANGB.OM.
contro
1'
due
ha
telajo
su cui
petto.
Ambidue
pelle
prolungata del
questi cucchiaj o
mandibole sono
solchi profondi,
distesa
la
ed'un corno
solido e durissimo.
La
Con
un'
arme
si
forte
ei
lungo
e potrebbe rendere
altri uccelli
vita
il
sobria e pacifica.
Non ama
sponde del mare , ma si tiene volenfiumi, che il flusso mai non agita.
il
passaggio
il
3ia
de' pesci
gancroma;
l'acqua.
(
Ei cammina
atteggiamento
egualmente
il
e su cui piomba,
mai
col collo e
arrestarsi sopra
dorso in arco
il
trista clie
quella dell'airone.
e in aria
molto
gli
mente
si
chiama
grigio.
L'OMBRETTA.
Il colore
seuro
dare
delle
il
d terra d'
piume
nome
La
ombra o
grigio bruno
di quest' uccello
di Ombretta. Egli
si
gli
ha
fatto
trova al Se-
d'
allunga ; schiac-
l/
ciandos in sui
si
lati.
OMBRETTA.
La
staccarsene per
343
lunghezza
due scanalature
sembra di-
tracciate
da
cia-
lato.
tallone,
ma
IL
Quest'uccello
nella
Gujana, a
JACANA,
il
nome
di chirurgo, sotto
La
d'
sua testa
un nero
il
tinto di
suo collo e
violetto.
il
il
quale
Domingo.
suo corpo sono
Le penne
il
resto
maggiori
del man-
1L 'jacana;
'3^4
tello
escono
gli
mente
purpureo,
simile
a quella
dicemmo,
forma esatta-
di cui gi
ali,
e sono di
o talvolta
delle spine
uncini,
di
si
si
membrana,
la
qual
La
In America
greggi contro
si
medesimo genere.
donno
ai
Essi combattono
uopo fin contro gli avoltoj mai non abbandonano gli innocenti quadrupedi loro affidati, li
conducono egualmente bene che un pastore, e li
restituiscono sani e salvi all' abitazione del padron
all'
loro,
Tali sono
perte continue
Ma, guardando
de' naviganti
alle sco-
de' viaggiatori ,
ma
ancora
di
terrestri,
ci
siano
tuttavia ignote;
INDICE
T>EL
TOMO QUARTO.
:
ri
Lmpitolo I
'
Introduzione
ivi
so
2.4
2,6
"
28
-o
"*
29
35
"
4^
'O
IVI
"
5r
'
55
56
"
59
~Q
ni
66
69
collare
coda biforcuta
L' Attagaso
Il
-.
Pernice
Gallo d' India
Capitolo II
La Rondine Casereccia
La Rondine Agreste
La Rondine di Riviera
La
Rondone
Salangane
Capitolo III
Il Touraco
-e
Il
Carasoo
Pipra o Manakino
Il
Cavaliere
Il
-+
'
Il
IVI
<
La
Il
Il piccolo
'-
Gallo
montagna dal
Pag.
'
Il
Il Gallo di
-a
"
-'
346
1/ Ibisao
Il Mangiavespe
Il Torcicollo o
Pag.
IVI
1'
Ortolano
Il Calao
Il Garrulo
70
..
7*
Il
Mainate
76
Il
Dodo
ivi
79
81
T angari.,
I
II
fra
quali
1'
Organista
Muscicapa
La
La
piceiola Ottarda
Lagopede o
Capitolo IV
Il
82,
83
84
85
88
ivi
V)
101
La Gru
Gru
Torabuso
ivi
97
Merlo acquatico
La
Gallinella e la Folaga
iai
Grebo
Capitolo
La
VI
Beccaccia
107
IIO
ji3
116
118
L' Avosetta
Il
ia3
12,4
ia5
12.7
ivi
La Barga
Il
Cavalier Rosso
Beccaccina
Motacilla
Combattitore o Pavone di
La Pavonella
.
Il
Mare
piccolo Piviere
L' Imantopo
Piviere Dorato
Il
Il Piviere
Pavonella
Il Piviere del
Canuto
Il
Collare
Mare
134
ivi
1425
143
144
ivi
IVI
I4S
ivi
146
IVI
147
143
149
i5o
i5i
i58
IVI
161
164
i65
167
*.
siliana
K amie hi
La Damigella
La Spatola
di
Numidia
Fiammante o Fenieontero
GapitoIlO
Il
ivi
Il
Il
i3a
140
Dunlino
Il
La
IVI
Il Volgipietra
Il
IS7
L' allodola di
Verde
Cavalier
Il
Pag. i3i
Il
La
La
347
VII
Cigno
Cigno Selvatico
L' Anitra
Pag.
I?j&
178
IVI
Anitra Artica
175
176
-.
Moriglione
.
L' Anitra Altera
.
.
L' Anitra di Moscovia 9 ovvero Moscada
L'Anitra del Madagascar .
.
......
L'Anitra Clipeata
Il Garrese
L' Anitra dalla Goda Lunga
L'Anitra Sibilante
-.
....
IVI
L'Arzavola di Francia
Capitolo Vili .
.
178
179
180
ivi
181
i8a
Neve
i85
ivi
i83
ivi
L'Oca
17-7
ivi
L' Arzavola
Il
La
IVI
187
193
ivi
196
))
197
IVI
-.
*99
2,00
..
201
L'Oca
della Gufila
Nera
1/ Oca Artica
L' Imbrim o
Zoppo
Il
11
Marangone
Marangone
Il
gran Pinguino o
Il
Pinguino Semplice
Il
Troilo
o picciolo
.,
2o3
ivi
2,0,4
col Ciuffo
Mare
..
*..
..
2,16
..
ivi
217
..
a 18
..
..
.....
Il
Pietta o
il
Il
Marangone
Il
Monco
Monco
Monco
Capitolo
......,
HOSSO
La
il
picciolo
Mergo
Mergo
Cina
Crestato
Magellanico-
Crestato o Saltatore
IX
li Pellicano
22,0
ivi
..
2f2T
aa3
224
ivi
..
..
228
280
2r3ij.
..
..
..
ivi
.,
244
24B
..
a5x
L' Albatro .
.
L' Uccello del Tropico^
La Fregata
.
Cormorano
219
dal Petto
......
della
aio
2i3
Germano Magellanico
..
ivi
Mergo
Mergo Coronato e
Il
Il
..
Pag. 202-
.,...
Smergo
Il picciolo Troilo.
Il
...
Il
Il
il
Settentrionale
..
3^9
..
...
.
-a-56
%&%
35
Il
Il
Il
Cormorano o
Cormorano Pigmeo
.
Tingmik
picciolo
Il
Il
Il
Il
Il
Il
Il
Il
Il
Pag. a 65
2,67
....
.......
368
Rosso
.
Goelando e il Laro
.
Goelando Vario o Grigiocio
Laro Bruno
.
Laro Ridente
.
*
.
Laro Bianco
gran Laro Ginericcio dai Piedi Azzurri
Laro Pezzato
Il Pellicano
Il
Balordo
il
269
274
......
....
.
...".
La
La
La
Procellaria Ginericcia
Procellaria Bianca e
chiere
La
Nera o
lo Scac.
291
2,94
...
....
390
Procellaria
Le Rondini di Mare
Aboumra
283
283
284
L'
ivi
Procellaria Azzurra
Fulmar o
2,80
Palombara
L' Uccello delle Tempeste
La Procellaria Massima
278
2,77
285
287
290
Procellaria
ivi
2,97
299
ivi
3oa
3o6
3o7
3o8
3o9
La Rondine
di
Mare
Sci eziata
Il Forbicifero
I Pazzi
Il
Il
Il
Pazzo Comune
Gran Pazzo
Pazzo di Bassan
L' Iorio
3u
3i4
3 19
L' Elorio
dalla Testa
Pag. 3 io
35i
3ar
3aa
3f2,5
3a8
3aQ
Nuda
Terra
La Barga Abbajatrice
L' Airone Bianco
I Granchivori
Il Grancbivoro Azzurro
L' Aninga
.
Gancroma
L' Ombretta
Il
Il
Jacana
'
33
335
ivi
<
336
337
"'^
<
ivi
341
34^
343
REGISTRO
ELLE TAVOLE INCISE
CONTENUTE. IN QUESTO TOMO,'
M RONTISPIZI O
s-
Il Gallo
Gallo d'India
Il Gallo d'India femmina
35
La Cicogna
3^
91
no
118
La
13:7
i5i
Il
Pavonella
Il
Fiammante o Fenicontero
Il
Cigno
* i58
1.87
Il
Pellicano
a 34
21
Cormorano
L'Oca
Pazzo
267
3^4
"