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IL
GABINETTO
DEL
GIOVATSTE
NATURALISTA
OVVERO
^esenzione
dei
principali
Quadrupedi
Uccelli
adorna
di
72
incisioni
Leggi
la
tutela
Toih.TZF
IL
DEL
GIOVANE NATURALISTA
D
TOMMASO SMITH
CON ELEGANTI FIGURE
La
Dante.
TOMO TERZO.
biiouno
1826.
N> o85.
ni
GABINETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA,
CAPITOLO PRIMO.
Scuote
Fra
le pinte
Or spiega
piume
il vago augello
rami e fra le fronde
volo in cima alF arboscello,
intricati
gli
il
scherzando or
Vola di ramo
Air aure
in
si
mostra ed or s'asconde.
ramo
e scioglie intanto
attente armonioso
il
canto.
PlGNOTTI.
INTRODUZIONE.
DEGLI UCCELLI IN GENERALE.
i_N
oin
esseri
viventi
altra classe
modo onde
pi singolare maniera
La
io
gli
come
ese-
nelle
loro organizzazione,
INTRODUZIONE.
le loro abitudini sono
meravigliosamente adattate
si
slancia a scosse
la terra;
tezza
al
e precisione.
non
solo a preservarli
e a far nascere
dal
freddo e
ma
loro pulcini,
le
une sopra
le altre
onde solcar
battendole
dissimamente
riguardati
facilit.
le te-
all' indietro,
Una
calugine
breve
calore aggradevole.
che
con pi
come
finissima e
canne di
l'aria
umido
mezzo pi
dall'
il
Le
d' alto in
dietro pi
esperienze,
come
la sesta
guisa:
primieramente
il
si
volatile
effettua di questa
abbandonala
terra,
osi
ali,
INTRODUZIONE.
e le batte verso
il
al-
orizzontale serve a
portarlo avanti.
Datasi
la
prima
scossa
esso
fa
movere
le
sue
volgersi a destra o a
for-
d'esser di
d'alto
in basso.
Quando
sollevi la sua
rinnovare
il
coda,
fin
che
gli
sia
necessario
d'ali.
INTRODUZIONE.
e per
lando
di respinger
innanzi
altre
specie
la
ed
il
vo-
collo.
all'anitre, all'oche,
di uccelli
posto
testa
acquatici,
il
cui
pi indietro che
negli uccelli terrestri. La testa e il lungo collo
dell'airone all'incontro, sebben piegati nel volo,
centro di gravit
superano
sue
nel
il
assai
supplisce
coda
alla
troppo breve.
Onde
piume
tinuamente
e sono esposti
all'
aria
ma
gli
uccelli acquatici
ne hanno una tal quantit , che la loro carne talvolta ne contrae un sapore di rancidume.
Le ale, le gambe, le ugne e i becchi di tutti
gli uccelli variano secondo le differenti lor maniere
di vivere. Gli uccelli di preda , che Isono obbligati
a volare a considerabi distanza, per cercare
il
lor
INTRODUZIONE.
che cadono
becco
e le
dalle
gambe
mense, hanno un
picciol
il
collo.
Ma
d'
considerabile
siste
principalmente
in
piccioli
d' alcuni
nutre di rane
e di tutti
mare ,
s'
alza sovra
e quasi spoglie di
vermi ed
rami , e
all'
piume
e
;
il
che
che pu
incontro,
pesciolini
o in riva
cosce
insetti
sotto la
a'
fiumi ed al
gambe lunghissime
lungo suo collo
suo enorme becco dentolato all' estremit il rendon capace di afferrare e ritenere la sua preda
umida e viscosa. La famiglia intera de' volatili pu
dar luogo ad una infinit d'osservazione di questo
il
genere.
INTRODUZIONE.
IO
Se ne ha
sufficiente
prova nel
corvo
qual
il
passaggio auricolare, e
vere e dagli
Come
e
rovi
ma
sol-
che coprono
preservano dalla pol-
il
fine,
insetti.
fissarsi
nel
sole.
La
fetta e
d' animali.
ma
Se
e la loro conservazione.
loro la rapidit del volo
mai
la
gli
sarebbero
gli uccelli
natura, donando
ale,
per tema
servirsi
ma
si
d' urti
e di resistenze imprevedute.
La
respirazione
ha luogo
ne' volatili
il
per mezzo
INTRODUZIONE.
I i
fianchi. Il sig.
esperienze, per
discoprir
l'uso
gran
questa
di
molte
fatte
ha trovato
ne
se
tro-
e al genere di cibo
da un
al
istinto
cominciar
dell' isole
particolare
dell'
inverno
britanniche
e infallibile,
nelle
si
diretti
ritirano
parti meridionali
che
si
un
asilo con-
loro pulcini. Si
Pi
autori
un capo che
hanno
li
conduce.
scritto sulle
migrazioni della
onde
vivono in quel tempo. Alcuni naturalisti hanno immaginati che questi uccelli non cangino gi clima
INTRODUZIONE.
1.2,
d'autunno, ma cadano in uno stato d'istupidimento, e si tengon nascosi nel cavo degli alalla fine
di
luoghi appartati
vecchi edifiz j
fino
e in alcuni
al ritorno
dell' estate.
malgrado
cordame
tutte le
de' vascelli.
del
Nondimeno
l3
INTRODUZIONE.
parte della storia
avvolta
di
nell' oscurit
tali
impossibile di affer-
ci
mare
si
rechino le loro
picciole colonie.
Dietro
osservazioni
fondate
il
sovra
numerose
Lo
sforzo
di
un giovane
il
linguaggio nell'uomo.
pu paragonarsi esattamente
ciullo
ed allevato con un fanello ed un cardellino, sebbene nel suo stato naturale non avesse che un grido
insignificante , apprese bentosto un canto , che partecipava di quello d' ambidue i suoi maestri. Tre
giovani fanelli essendo stati allevati , V uno eon
un' allodola , Y altro con una coclearia , e il terzo
eon una petragnola, invece del canto particolare
alla loro specie,
istitutrici rispettive.
Kensington
imitare
n intendendo
impar ad
altri
INTRODUZIONE.
I/j,
Assicurasi
frasi.
canto ne
il
il
Questo fatto, come molti altri, sembra progli uccelli non hanno canto innato , ma,
come la specie umana , adottano il linguaggio di
quelli, a cui dal nascer loro sono affidati. Questo
pu nondimeno sembrar strano a coloro che osvare che
servano
come
nello
stato
imita invariabilmente
specie, sebben
per r
ne
selvaggio ogni
dell' attenzione
effetto
che
altri.
Le
han mescolato
Il
1'
han puro
di carnivori
che
sanno ben
da quelli che
loro,
voci degli
delicato
degli uccelli
canto
il
picciolini
madri
le
persone di un orecchio
hanno studiato
1'
cui odono
con
dell' indifferenza
sua
Tale
uccello
il
il
va-
molti
vermi
ciban di pesci
si
alcuni d'in-
Nella
che ha
di divider le parti dure del lor nuil ventriglio
rimento, onde prepararle alla digestione, sembrerebbe incredibile, se non fosse comprovata dai
setti
di
specie granivore,
fatti.
Onde
machi,
l'
la
moltissimi di
della
cacciato
a forza
nello
forza
ingegnoso Spallanzani ha
ha
straordinaria
facolt
assicurarsi
grani.
fatto
pi espe-
di
parecchi
INTRODUZIONE.
polli
l5
ci'
che dopo esservi rimasti per venti ore si trovarono rotti e contorti nella maniera la pi irregolare. Lo stomaco d'un altro pollo d'India ruppe,
nello spazio
di
ventiquattr' ore
gli
angoli d'
un
piombo
dodici
aghi di
grossi
punte un quarto
lasciarono le
un
stagno
di
di
pollice
astuccio di
cui
si
indi
carta
si
stomaco
poich
altro
indi aperto
le
che
questi
il
si
non
si
fatti si
sovente
Da
sono
nello
rinvenute
uccelli, ajutano di
molto
il
stomaco
sugo gastrico
di
,
per
pi
di-
grani
ed
altre sostanze
INTRODUZIONE.
r6
I nidi degli
uccelli
sono
generale
in
formali
a cercare
materiali
uopo
lor
al
necessarj.
Adoperano
iu seguito pelo, lana o lanugine d'animali e di certe piante alla formazione d'un letto
comodo
e morbido per
1*
uova e
corpicciuoli de-
E pur
degno di osservazione che Y esterno del nido
presso a poco quasi sempre somigliante pel co-
licati
de' pulcini
che
debbono- uscirne.
onde
sia
meno
fra cui
posato
facilmente discoperto.
Il tempo della nascita de' cari pulcini pu veramente esser riguardato come quello della felicit per gli augelli. Nulla eguaglia Y industria
e F intelligenza che allor dimostrano. Dediti interamente alle cure che esige una famiglia , non
pensano che ai mezzi di provvedere alla sussistenza
comune. I cantori divengono silenziosi , o almeno
fanno intendere pi di rado la loro voce; l'attaccamento che provano pei loro piccioletti , cangia
persino le loro disposizioni naturali; nuovi doveri
ispirai! loro
coraggioso.^
INTRODUZIONE.
j
preda raddoppiano V ardimento e l'attivit, apportano al nido le loro vittime ancor palpitanti, e avvezzano di buon' ora
la prole alla^ rapina ed alla crudelt. La gallina
istessa, divenuta madre, non pi quella di prima.
miglia. Gli uccelli di
rischi, s'azzuffa
una covata di
coraggiosamente
col cane
Ma
sebbene gli animali , al tempo- della riproduzione, sembrino qualche volta pi saggi degli
uomini la loro saggezza per ristretta fra' con ;
fini assai
angusti.
Anzi non
si
che
pu
di volgerle spesso-,
provedere
di
Che
se le
d'
ogni
abbandona,
affin.
non
alla
debbono uscirne
gli
ajuta
Gabinetto^
pulcini
rompere
T+ III.
il
carcere! Nulla
IO
INTRODUZIONE.
assiduit
tempo ,
nel nutrirli
nel soccorrerli in
sua prole.
Nel tempo
stesso
dustria, necessaria
certamente
quando
nascono
volatili
differentissimi
da' suoi
In queste cose e in
un immediata relazione
sua prole
essa
Il professor
veduta, un singolare
esempio
idiota .
testimonio di
e del
dell'istinto
Due
pettirossi,
egli
scrive, teneano
,
il
loro
ombreggiata da una
INTRODUZIONE.
Un
IO,
alfine a
ov' io
mi
Mi
trovava.
vicino
nel
accorsi
luogo
al
tempo
istesso
v edeano
rendo a
appena
lui
avvicinarsi
con impeto
goscia e di disperazione
narlo.
si
nido
sforzavano
un ramo
d'
che
occhio
uno
Lo
sventurato
an-
cuculo
nido.
al
de' pettirossi
di lui , beccandogli
pi forza aveva , mentre
maltrattava in faccia.
il
vicinissimo
precipit sovra
con quanta
cord'
di allonta-
rifugi sovra di
Allora in un batter
si
si
al
gettando gridi
ventre
il
1'
altro
cucii
lo
parve
ove
suoi nemici
nire
vita
se
una
non fosse
INTRODUZIONE.
HO
Si osservato che
al
gli
uccelli
tarda non
e dell'autunno.
Ma
fu distrutta.
quali nascono
sono pi forti e
la
prima covata
CAPITOLO SECONDO.
E
per cibare
Cercavan per
Lippi.
LO STRUZZO.
J_)ebV
avere
incontrastabilmente
esso
non
solo
per
il
primo-
la superiorit
si
debba verun
drupedi picciolissimi.
Lo
tratti
altri
caratteri
lui.
partecipa dei
che sono in
lo colloca in certo
;
e le
volatili,
sue penne
come
del pelo
Esso
alto,
nove
LO STRUZZO.
'22.
Questa
piedi.
comune
la
sorpassa
tre o
rara
La
qua e
Le piume del corpo son nere e distacune dalle altre; quelle dell'ale e della
un bianco niveo
lunghe ed ondeggianti
l.
cate le
coda d'
,
terminano in punta, che parimente nera. Le ali
sono armate di pungoli , che possono paragonarsi
ai dardi del porco
spino. Le cosce e i fianchi
un
grigio bruno.
Gli
ardenti
ed arenosi deserti
dell'
ove
Africa
gli struzzi si
a cavallo.
Lo
struzzo differisce
gambe
a molti riguardi, da og
Le
forti
ottimamente
per sua difesa , e per rendere 1? andar suo pi
pronto ; poich le sue ali e in generale tutte le
sue
e de' suoi
piedi
terra. Il
gli
servono
ajutarlo
sollevarsi
da
La sua voce una spemuggito cupo e lamentevole. Non altrimenti che un quadrupede ei si vede pascere nelle
mello, coperto di peli.
cie di
pianure insieme
alle
zebe.
LO STRUZZO.
Gran danno
tajuoli
interno
nell'
2.'
ft-
si
lo
corpo
che
Le.
alto
paglie. Il
dell' uccello
le spiche esso
niera
pu
che
esser veduto.
,
frettarsi
molto
massime se
il
vento
gli
favo-
suo corso
ali,
ei gli
e allora
il
tenergli dietro.
o se lo
non
Lo
abbandona per
non potrebbe
calma e calda,
cavallo pi leggiero
Che
struzzo
difficile il
se l'aria in
ha perduta una
delle
sue
ali 9
sopravanzarlo.
numero
degli uccelli
depone
perte
le sue
le
ne faccia nascere
pulcini
che cos
lascia
a s
a4
lo STRUZZO.
Sebbene per
le
IColben
il
di struzzi al
un gran numero
Buona Speranza, assicura,
quale ha osservato
Capo
di
uccelli
uova
che
alla stessa
tale
ma-
ufficio
le
numero di dieci o dodici per ciascuna, confondendo insieme con questa mescolanza la loro
posterit, adottando a vicenda i figli le une delle
in
altre,
e, per un ammirabile
istinto
spogliando
xo struzzo.
a vantaggio della prole
a5
comune ogni
gelosia di
settimane.
Il
sig.
le
Villant
riferisce
che avendo
in
vi
d lui
stanza .
altre, cia-
scuna a parte in una cavit particolare. Trattenutosi per osservare vide poi tre altre femmine venirsi a collocare alternativamente nel nido, restarvi
ciascuna
un quarto d'ora
andarsi
il
mettere presso
LO STRUZZO.
2.6
Il professor
Thumberg
una femmina
si
il
suo nido
male
Ogni volta
temeva non
eh' ella
eh' ei rivolgeva
il
suo
suoi pul-
facesse
loro.
cavallo
verso
ma
1'
avea spaventata.
buco formato da quest' uccello in terra , calcandola alcun tempo co' piedi.
Se alcuno fura agli struzzi qualche uovo nella
ne accorgono essi prontamente
per mezzo dell' odorato ; e allora non
solo non ne rimettono altri nel medesimo luogo
ma schiacciano co' piedi quelli che vi sono rimasti. Per i Negri , quando voglion rubarne , non
loro assenza, se
al ritorno
come
cibo delicatissimo.
maniere di accomodarle,
adottata dagli
Ottentoti
ma
si
ci
riguardate in
Vi hanno pi
reputa
la
migliore.
LO STRUZZO.
2,7
forarli
hanno preso
una
Barrow
frittata.
Il sig.
parati furono
per
lui
la
fino
consistenza di
la
che
pi deliziosa
cosa
pei de-
suoi viaggi
serti africani.
Sono poi s grossi , che uno pu bastare pel padi due o tre persone.
Thumberg ha veduto collane ed ornamenti di
sto
sti
anelli;
il
sig.
Barrow,
dice che vi
si
trovan
un
giallo
pallido
delle
dimensioni
una
d'
grossa pera.
preziosi per
Arabi pongono cert'arte
particolare nel prenderli alla caccia. Perocch
vanno a cavallo , e non gli inseguono a principio
che d' un galoppo moderato \ poich se comin-
le loro
particolarmente
piume. Quindi
gli
un
si
corsa
s
gli
lungi,
ecci-
che in
diventerebbero vane
Ma
usando
la cautela
che
si
Mai
essi
non
non
LO STRUZZO,
a>
ma
corrono prima da un
che porge un grande avvantaggio ai cacciatori, i quali andando senz'altro
serpeggiamento , di necessit guadagnan terreno.
In capo ad alcuni giorni la forza degli uccelli
lato
poi
di cui
dall' altro
parliamo
allora se
ne
il
trova
si
servono
con
accresciuta
tutta
vero
vinti e scoraggiati
questi
rabbia della
la
perseguono; ov-
li
nascondon
la testa
e sot-
narrano che
ci
mezzo
una pelle
di struzzo
per
tal
onde sorpren-
derli.
Gli struzzi
si
familiarizzano
facilmente
vi
talvolta
pelle
Il
ancor giovani
celere che
avesse
due
il
di cui
miglior
Negri
il
pi robusto correva pi
sul
dorso.
Ci
prova
che
docile
di
che se
lasciarsi
con-
LO STRUZZO.
2?9
mano
cavaliere, a
elei
pi volte il giro della borgata , ne si pot arrestarlo che sbarrandogli il passaggio. Docile fino
a certo segno per stupidezza , sembrava intrattabile per natura. Ed rimarchevole come l'Arabo,
il quale ha domato il eavallo e soggiogato il cammello, non
ha ancora potuto
ch
la forza d'
il
gli struzzi
Durante
il
che
partito
ricalcitrante
si
si
poi-
volge
suo padrone.
sono
il
un domestico
Quando
si
veg-
somma
viva-
addomesticati
saltare
con
un
di
le loro ali in
aggradevolissimo.
Spesso trattano
dele.
li
Perocch
si
e in seguito
s forti
che
li
il
lor ne-
mici abbattuti
dottor
Shaw
Le
LO STRUZZO.
3o
no sventurato
il
n'
ebbe
ventre aperto.
Nel combattimento
selvaggio
lo struzzo fa udire
becco
suo
il
apre,
si
il
un
mico
la
notte
si
ne-
il
suo
il
fischio
suo petto
grido
rassomiglia al
dell'
orso intesi di
terribile,
a quello
lo
struzzo
digerisca
credono
le quali
ferro
il
come
polli
ma
il
dichiarare
coli'
appoggio
non
de' fatti
certo che
muscoli fortissimi
gugia
ha
come
il
ventriglio
tutti
insomma
munito di
granivori
il
vive principalmente
quest' uccello
di materie vegetali
in
e tran-
gli
si
presenta.
Non
purch s'intenda in
non impunemente. Sembra che
ci che gli viene innanzi, fino
picciola quantit e
che
Il
il
bisogno di
stivarlo
sia
con
interamente ripieno.
sufficiente
volume
di
ter
ima
materia
delle
struzzo,
principali
cause
Ramby
che
la
della sna
da Warren e
animali avessero
trov pure
il
primo ventricolo
affatto
pieno d'erbe,
piombo
rame,
stagno
Lo
struzzo
pezzo
ammassa
sia insaziabile.
Interi popoli
han meritato
il
nome
di struzzo-
piatti de'
Romani.
Ma noi
ne abbiamo
1'
un giorno apprestare
struzzi per
una
altre
prove,
imperadore Eliogabalo
le
cervella di seicento
sola cena.
Sa
I"0
STRUZZO.
mente
mesticato
che
il
capitano
dalla Gorea.
dotto di fresco
di
Gore ha con-
Si nutre principal-
ed
cavoli,
bene addo-
possono toccarlo,
L'EME N.
Quest' uccello proprio dell'America mendio*
naie
con cui
migliante
faccia
comunemente
esso
nella
Gujana
nelle provincie
interne del Brasile e del Chili, e nelle vaste foreste al settentrione dell'imboccatura della Piata.
frequentissimo
in
alcuni cantoni
vi
ma
moltiplicarono,
si
gli
fecero guerra, ei se
ne allontan.
L' emen ha in generale sei piedi d' altezza e
Wafer, che ha misurata la coscia d'uno dei pi
grandi V ha trovata pressoch eguale a quella
;
dell'
uomo. Esso ha
testa, e
il
becco
il
lungo
stiacciato
collo
dello
la
picciola
struzzo;
ma
in
il
resto ia
l'
mente rotondo
al
volo
emen.
33
corso. Egli
ha
dosso
sul
gli
tali
intorno
cadono
all'
non siano al
alla groppa
indietro e gli
ma
sopra
il
cui
il
corpo
si
una specie di
tallone.
alzamento non
assicura
che
sia
gli
il
fine di quest'alterno
serva
onde
fine
dicono
eh' ei
correr pi celere,
de' selvaggi
altri in-
Gabinetto T* 111.
certo
Jk!
emen
con
e:v:en.
tal
gissi
strana
in proposito
Secondo
covar
femmine
lui
uovi
gli
affin
nido. Indi ei
il
colla
singoiar cautela di
agli alunni
provveder da s
stessi
finch
alla loro
sussistenza.
Wafer
al settentrione della
nell'
arena
ove
secondo
Ma
lui
quegli uccelli le
sembra molto
dubbio ed pi probabile che le uova da Wafer
vedute siano uova di coccodrilli, che sogliono appunto lasciarle nella sabbia, ove il calor dei sole
lasciano covare.
simile racconto
basta a maturarle.
Il succitato scrittore
aggiunge che
gli
emen,
l' emest.
nati
ma
35
prima
la
invecchiando e acqui-
un
che
levriere
pu a
fatica
Sembra che la loro carne sia generalmente ribuon boccone eccetto quella de' vecchi,
putata un
la
perfezionarla
ingrassandoli
gusto.
ed usando
riusciti efficaci
tutti
emen,
riguardo a polli
India
d'
Vi hanno
Si potrebbe
caldi e
quali
tempe-
dell'America.
(1806) pi uccelli di
parco di Exeter'Change. Si
nutrono principalmente di pane e di cavoli, e sona
molto familiari. L' ultima volta eh' io li vidi il
questa
al
specie
presente
nel
da una femmina:
quello dello
era
struzzo
d'
IL
La conformazione
CASCAR.
di quest'uccello gli
d un'aria
portamento suo selvaggio e bizzarro contribuisce a render pi terribile. Il sig. di Buffon dice, che quello che fu
descritto dai membri dell' Accademia avea cinque
il
IL CASCAR.
36
mit
alla
mezzo
piedi e
dell'
Il collo
piedi e
mezzo
mezzo
d'altezza; le
ventre
dal
all'
due
perte
d'
ri-
una pelle
quel di mezzo
gialla e callosa
pi grande , ed ha talvolta
cinque pollici d lunghezza , mentre gli altri non
ne hanno che tre.
casoar
ha
il
picciolissime
e talmente
che a fatica si
scoprono. Negli altri uccelli le penne che servono
al volo , soli differenti da quelle che debbono solIl
nascoste sotto le
tanto coprirli;
le
ali
piume
ma
del dorso
La
me-
cio d'
un
pi parte di queste
pi o meno lunghi
sono gi esse di
una struttura uniforme in tutta la loro lunghezza.
Gli steli sono schiacciati , neri e lucenti , divisi al
mente d origine
due
steli
barba o
IL CASOAR.
medesimo
stelo
fino
all'
37
soli
piume
che
discopre
si
la pelle
corte e
rare,
ove
non hanno
Le
ale
piume
le quali
cinque pungoli
che sono
il
cavit
rassomigliano a quelle
ma
di
,
estremit, e per
a quel delle
laterali
dall' altra
parte
neh"
ordine
istess'
dell' altro
si
come
;
diti
della
mano
e quasi
ottusa
che
quasi
come
crederebbesi
spezzata.
formato
pi
IL CASOAR.
38
ma l'opinione pi
appoco appoco, e per
si
ima specie
di
viene
al
eli'
esso cada
sfogliamento
becco di pi
come av-
successiva,
uccelli.
tivamente
la pi grande, e
mezzo
di
una
fila
minaccevole.
La
aperti.
lati
testa di
violacea sul
becco
far
colori
verso
mezzo
il
dell' ardesia
dietro in pi luoghi
rilevati
rende ancor pi
ed
l'ossa di
pi
ma
verso
il
petto
principalmente
un poco
da una specie di rughe
che
gli altri
tratti
come
si
obliqui
lo struzzo,
inoltre le cosce e
coperte
queste
d'
le
gambe
una specie di
gambe
un
po'
grossissime, forti e
scaglie.
La
grossezza di
maggiore vicino
al
piede,
il
dentro.
IL CASOAR.
Un
testa
d'un guerriero
eh' ei
mezzi
il
casoar ha la
1'
3o.
che
e la
del corsiere.
celerit
Con
potrebbe credersi
,
fosse uno de' pi crudeli e de' pi terribili
per combattere
della
all'opposto.
assalito
si
ei
come un
calci
lo assale,
il
cavallo:
si
dare , pretendesi
eh' esso
pi
corra
veloce
del
miglior corridore.
Il casoar ugualmente vorace che lo struzzo.
Esso trangugia quanto gli si getta, cio a dire
qualunque cosa sia di tal volume, che non oltrepassi 1' apertura del suo becco. Gli Olandesi assicurano eh' esso pu inghiottire non solo le pietre,
il
ferro,
pezzi di ghiaccio
ma
altres i
carboni
Dicesi
quello
pure
come
le
intestinale
intere
rende
eh' esso
che ha preso,
ha ingozzate.
corto
>
prontissimamente
e talvolta
che
gli
delle
Infatti
il
alimenti
uova
cos
suo tubo
debbono
4o
IL
CASOAR.
Le uova
della
femmina sono
meno
d'
corto tragitto.
un color
pi
grigio
che
una moltitudine di piccioli tubercoli d' un verde carico. Il
loro guscio non molto grosso. Le pi grandi
cenerognolo
grosse
e seminate
allungate
d'
all'
incirca,
CJPITOLO
Fra
Il
ML
Anonimo.
CONDOR,
IL
CE
la forza e la 'grandezza,
unite
alla
meritassero
rapidit
primo
il
nessun uccello avrebbe pi diritto a pretendervi quanto il condor. Esso infatti possiede
luogo
al
pi alto grado
tutte le qualit
ma
tutti
alle
anche
ai
quadrupedi e
all'
uomo
stesso.
volta
il
il
collo
nudo e
in
forti
un rosso
di
e di bianco
il
suo ventre
d'
propor-
colore.
Tal-
di grigio
un color
rosso
uccso
forte
di scarlatto.
La
testa
Desiderato
quella
del
eondor
dell' isola
che fu
Pegu
al
rassomigliava assai a
se non ehe
era
adorna
di
IL CONDOR.
4^
larga cresta
collare
collo era
il
le
simili
talloni
quei
dell' aquila.
delle
L' aprimento
Due condor,
Le
ali
aperte
ci
zione circostanziata.
Il
d' Ilo
ma come
me
gli accostai
un
palla
archibugio
e ferii
quel puuto
me
1'
questo
Da
per
ira-
ne vidi signore
eorsi
CONDOR.
IL
padronirmene.
Ma
43
col
proprio
rupe
della
dall' alto
scinai
insino
al
stra-
basso
coll'ajuto
per disegnarlo.
Le
aveano
sue
ali
una
dall'
eh' io misurai
all'
esattissimamente
prolungavano per due pollici olLa grossezza del suo becco parea proporzionata a quella del suo corpo
e la
lunghezza era di tre pollici e sette linee. Questo
becco acuto 3 adunco e bianco all' estremit nella
superiore sua parte, in tutto il resto appariva ne-
nero lucente
tre
si
due piedi.
rissimo.
Una
il
dell' uccello
circolo
resto delle
piume
all'
il
fino
al
rosso
ginocchio
cos
ai di
estremit
occhi
suoi
bruniccio
all'
in-
sopra e al
della
coda
le
cosce ricopri-
piume brune
come
ed
una linea di lunghezza , e la tibia cinque pollici
e due linee, il piede era composto di tre grife
pollici
XL CONDOBfr
44
mezzo
lunghezza con una sola articolazione , e terminava in un' unghia nera e lunga
nove linee. La media anteriore, cio la pi grande,
avea cinque pollici, otto linee e tre articolazioni,
e T unghia che la terminava , lunga un pollice e
nove linee , era nera come le altre. La grifa interiore avea tre pollici , due linee e due articolazioni , ed era terminata da un' unghia della
stessa
dimensione di quella della pi grande.
L' esteriore avea tre pollici e quattro articolalice e
zioni
l'
di
unghia
d'
un
pollice.
grife; se
La
come
lo
le scaglie
erano le
apparivano
pi grandi.
I condor
stanno
ordinariamente
dono
piogge
un
mare che
cercando contro
po' di
calore.
il
nella
freddo
sulle
mon-
e non discen-
stagion
delle
che temono
il
freddo
poco nudrimento
condor ritrovano
tempesta non vi
getti alcuni grossi pesci, loro non permette di
farvi lunga dimora. Vi scendono ordinariamente
la sera , vi passano tutta la notte , e se ne ritornano alla mattina >u
Il
che
che
la
CONDOR.
IL
Z|S
condor
il
di
nemmeno
Egli ha
il
pelle di
una vacca
becco
si
;
che pu
valido
anzi
il
dp-
e rovescia facilmente
cervi,
un uomo.
squartar
la
ucciderla e mangiarla.
Ulloa
nale
racconta
dell'
eh' e! vide
un condor
di
Come
gli artigli.
e nel
Ma
le
stesso
fu a certa altezza
tempo
mi avvidi
lo lasci ca-
esso
abban-
sottrasse
alla
nostra vista.
del
cidemmo un
La
bruna
cui
frastagliata
rosso
Uc-
cresta di
come
senza
ali
tale
piume
come
non gi
uccello
il
suo gozzo
quello
del
gallo
CONDOR.
IL
lt ()
suol fare
derlo
gli
preda
diventano
agnelletti
facilmente
sua
La femmina
del
condor fa
il
il
nale
il
dagli abitanti
come
lupi
ivi infatti
negli
sono temuti
altri climi.
Pi
mezzi
s'
compagno, e scagliandosi tutte insieme sopra l'uc1' opprimono col numero e lo uccidono. Altra
volta si porta una carogna in fondo ad una valle
profonda , e quando l' uccello ne satollo , e pi
non pu volare liberamente, alcuni uomini apcello
postati
il
combattono e
se
ne impadroniscono. Si
4?
AVOLTOJO.
L'
cinque.
pollo d'India.
Le
rossa
La
,
sua
test?,
ispida per
ha qualche somiglianza
col
notte
Si tien la
per quel che pare , affili di purgarsi. Vola poi ad un* altezza prodigiosa, ed agita
1' ali come il
nibbio. Le carogne e le schifezze
pi ributtanti sembrano essere il suo nudrimento
favorito , cui distingue assai da lungi per la finezza
del suo odorato. Quindi ove si getta in qualche
parte un corpo morto di animale, veggonsi gli
Gartagena questi
delle case
si
volatili
dimorano
sul tetto
Ed
ivi
mondezze,
il
In
renderebbe
altri
paesi poi
L AVOLTOJO.
4&
prestano un servigio ancor pi importante, distruggendo gli uovi del coccodrillo e in questa guisa
mettendo un limite alla propagazione di s peri,
coloso animale.
la
femmina,
dicemmo
la
qual depone
nel'
arena
ali*
essi
gli
acqua
spiando
uovi che
si
preci'
Non
carne fra
citt,
vicini.
animale sventurato ha una piaga sul dorso, l'avoltojo discende sovr' esso e
si
vittima
me-
fa ogni sforzo
a'
polli
ma
preso in
mano
il
suo archibu-
gio,
si
disaggradevolmente sorpreso.
Ay
avoltojo.
l'
lo stesso, com'egli
di
letri
vacche
si
Chiamo
loro divorati.
iraiia,
non
mancasse,
si
un vero
scheletro,
pelle esatissimamente
sua
della
non
coperto ancora
di
cui
uccelli
saprebbesi immaginare
che la carne
molto vicino. Per
riuscire nella separazione, di cui dicevamo, gli
primieramente un' apertura nel
avoltoj fanno
ventre deh' animale , onde svelgono gli intestini
sicch
cui
mangiano
fatto
non andandovi
se
un bue
avoltoj lo
gli
carni.
Come
lo divorano.
che hanno
levano le
si
e lasciato ritornar
sulla via
sdraj
scorgono,
per riposare; se
piomban sopra
Talvolta pure
di cento o davantaggio
si
per
di lui e
radunano in numero
assalire
un
intero ar-
mento.
Alcuni autori hanno creduto poter asserire che
gli avoltoj non si nutrono che di morti animali;
nemici acerrimi
d'
lepri, e di capretti.
agnelli
certo
non
li
Gabinetto T. III.
risparmiano ; e fino
serpenti
l'avoi.tojo.
So
unghie , e colf
alcun periglio
due
delle loro
Non temono
accosti loro,
si
La
schifezza
la vilt
celli
in
ed ove continuassero simili pasti, pi non potrebbero fuggire che saltellando. Incalzati per dal
pericolo, si liberano dal peso dello stomaco ren-r
dendo ci che hanno mangiato, e prendono il loro
volo con quanta maggior prontezza ad essi possibile,
La
dach
in ogni
tempo sono
lentissimi.
cavano loro
gli intestini
se
ne condiscon
pu distruggere
il
le carni
forte odor
da esso contratto.
luoghi cos
discoprirli.
solitarj
che
quasi
impossibile
il
l'avoltojo.
han
5i
eccetto
quando
la
neve e
il
ghiaccio
cacciato
C AP
Come
itolo
ir.
Ch'errar
olle
Dove
Non
la
sole
al
da quel
assalir
Onde
Ma
le
fra l'erbe
stia
lato la
adugna
la
Perch non se
e batte
volga e non
la
vuole
da tergo
*
,
vanni
azzanni.
la
Ariosto.
L'AQUILA DORATA.
aquila dorata la pi gran specie d' aquila
che si conosca. Ha talvolta fino a tre piedi di
lunghezza, dalla punta del becco all' estremit
della coda
le sue ali aperte si distendono per
ben sette piedi; il becco ricurvo, fortissimo e
J_J
d'
un turchino
assai carico
la testa e
del corpo
la
bruno
quella
e
di
lunghezza.
se
interamente
F unghie
mezzo
piume
sono
che
collo son
il
non che la
piuttosto un color
uli vigno
ha
insino
il
le
resto
gambe
a' pie di
grandissime
sca-
massime
53
l'aquila dorata.
Buffon trova
nell'
come
il
leone
e quindi l'impero
1'
pedi; la
sdegna
la forza cio
ha
al
sui
par
i
quadru-
dell'altro,
loro insulti^
dopo essere
stata a
egualmente
diffcili
non
si
l'aquila dorata.
5^
Gran pazienza e grand' arte abbisogna per ammaestrare alla caccia un giovane aquilotto della
,
nianza degli
che
il
si
si
Ma
adoperiusciva
tica portarlo
sul
tanto sicuro,
di collera
anticamente
o di capriccio.
Esso ha
il
dabili, e tutta la
sua
corrisponde al suo
figura
ha
il
corpo robusto e comparto, le gambe, le ale fortissime, le ossa ferme, la carne dura, le piume
ruvide, l'atteggiamento fiero e
pentini e
il
diritto,
Fra
a maggiore altezza
s' alza
chiamavano augello celeste, e
quel che
antichi
il
moti re-
onde
il
gli
riguar-
dorata.
l'aquila,
Rapisce nondimeno
sino
piccioli
cerbiatti e
1'
oche
agnelli e
vitelli
avanzi
dopo
,
Quando
assale
gli
suo nido.
al
Formato
di rapina
55
gru. le lepri
le
capretti.
e solitario
dar prova di attaccamento a chi lo tratta con dolcezza. Questo per altro non avvien che di rado,
poich
il
infles-
Un
sibile attira
tiluomo
il
gen-
soffrire
lo trovarono quasi
mentre
l'uccello
piedi e seguitava
56
l'aquila dorata.
spezzare
la
aquila dorata
rupi elevate
partiti, giunse a
fra le
mine
suo
il
nido
delle fabbriche
sopra
,
e or-
dinariamente in luogo ardo e inaccessibile. Questo nido formato presso a poco come un palco
o pavimento con picciole pertiche o bastoni lun-
Fu
all'
discoperto nel
Derby shire un
bastoni appoggiati da
sopra
dall' altro
una
erano ricoperti di
brugo
su cui
si
un
strati alternativi di
un
di brughiera. 11
betulla.
trov
di gran
lato
giunco e di
uovo guasto
una lepre , e
picciol
nido d'aquila,
Era formato
nido avea
circa
sei
tre
piedi
pi terribile e pi feroce
s stessa
le
bisogna pascer
Dicesi che un
Kerry
mezzo di
di
che quando
oltre
la prole.
in un' estate
rubando
l'aquila dorata.
il
loro fornivano
padre e
lungare
il
le ali de'piccioletli,
onde
cure di
le
industria di smozzicare
singolare
la
e di assalirli
la
tempo ordinario
al di l del
questi, us
67
abbondante
elie
madre. Onde pro-
nutrimento
a degli aquilotti
farli
bisogni.
Se
certo
il
fatale
come
uomo che
pea
il
fu
levar volle
trovarsi in
una
il
un nido
ladro,
riuscito
d' aquila
cos
ad un
che sa-
isoletta sul
isoletta
della
mancanza
il
rapitore
al
mento
Ma
furon partite.
quando
al
le
vecchie
loro ritorno
si
ne
aquile
accorgendosi
nell'
acqua
fino
e mal-
avvenuto pi volte
che
siano
stati
portati
Pontop-
allorch un'aquila
otto
Irlanda
lor
non
piomb sopra
di lui, e lo rap
Anderson dice
raro che fanciulli
occhi.
dalla casa
altres
che in
di quattro
?8
l/ AQUILA
DORATA.
ma
la
Un
ficiale di distinzione
sua casa di
a passare alcuni
giorni nella
campagna a Mende. La
era
tavola
piedi
ragione
a cbi la
al
suo
testa.
ospite,
dovea incolparsene
quale volea far
quali parole
la
la
sua curiosit
Le montagne
assaggio.
il
Le
officiale clie se
del cuoco
primo
il
egli alfine
rispose che
gli
ghiottorna
d tutto
qual
non contentandolo
che accrescere
Ne domand
il
fori
regno sono
le quali costruiscono
delle
rupi vicine.
S' in-
e quando ne
gegnano i pastori di discoprirli
hanno trovato alcuno, alzano una capanuccia al pie
della rupe, onde garantirsi dai voraci augelli,
che mai non sono tanto furiosi come allora che
,
dorata.
l'aquila,
nutrono de'
assiduit
j
lo spazio
per
ficio
piccioletti. Il mascliio
tre
di
5^
adempie
quest'of-
tone
tempo
il
e la
a sollevarsi in aria
madre
ove
li
padre
il
sostengono
li
Giun-
forzano
colle
loro
piedi
co' loro
via, e
li
Ma
portano
a'
loro
figli.
essendo
posizione da
che abbian di
nuovo abbandonato il nido, salgono sulla rupe,
e s'impadroniscono di quanto vi stato deposto,
usando per la cautela di lasciar gli intestini di
ciascun animale ucciso nel luogo onde lo tolgono.
Come non possono mai giungere cos in tempo,
che gli aquilotti non abbian dato di becco nella
pastori
passo
in
tal
aspettano
ri-
e per
stata
pi di un secolo
in
cattivit.
Un
di
fede accert
il
signor d
l'aquila dogata.
fco
Buffon
trabocchello da volpe
essendo
,
stata
presa in un
stette
L'
AQUILA BARBATA.
Quest' aquila
intorno a
cui
narrate
son
si
montaed
gne, che separano la Svizzera dall' Italia
talvolta di grossezza enorme. Se ne prese una
nel cantone di Glaris, che avea quasi sette piedi
gran meraviglie, abita le pi alte fra le
aprimento nelle
cise talvolta
Il
becco
sue
d' assai
maggiori.
dell' aquila,
mezzo
ali.
di cui
parliamo, adunco
la sua testa e
il
suo
il
suo collo
petto
si
cade una
ghie son
forti e nere.
specie
fanno
il
lor nido
producono
d' ordinario
tre
quattro pulcini
nudrimento
si
compone
l'aquila, barbata.
d*
animali
che
dell'
capretti
Alpi
marmotte
Quindi
un nome
dato
ma
di rado
madre
Non
nel
nostro
veggono che
composta del pa-
truppa ,
e de'
sopra
appetiscono
che suonerebbe
e in picciola
lepri bian-
dre, della
Or
siccome camosci
si
figli.
gli animali;
ma
e ne rapiscono la giovane
sce
Gessner
prole.
riferi-
un autore degno
dietro la testimonianza di
il fatto seguente
,
Alcuni paesani del territorio fra Miesen e
Brisa, citt dell' Al e magna, perdendo ogni giorno
di fede
alcune delie
bestie
lor
nelle foreste
videro
il
che
larghezza
d'
una
carretta.
si
Trovarono
adulti
un
lione
del dito
e le
d'
loro
un uomo
molte pelli di
Una
delle
una
in
le
all'
questa
laro
ale
altra estre-
vitelletti
due specie
giacevano presso di
e di pecore
d' aquile fin
che
gambe erano pi
mit; le loro
d'
cercavano
indarno
essi
qui descritte
altre
provincie
6a
l'aquila barbata.
favolosi racconti
lato roc nelle
fatti
intorno
all'
augello
appel-
sup-
si
condor;
ma senza verosimiglianza, poi ch'esso proprio
dell' America meridionale , ne avvi indizio che
abbia mai visitato l'antico continente. Il sig. Bruce
dice di aver veduto una specie d' aquila barbata
sotto la parte pi alta della montagna di Lamal-
mon
presso
Gondar
abitanti l'appellano
capitale
dell'
abou-duch'n
il
AbissiniaJ
ossia
gli
padre della
pi grande di
tutti
Bruce
d'
aprimento
d' ali
gli uccelli.
Si misurarono in
pena un mezzo
pollice
apertura. Il
d'
il
di
sopra
la fronte,
becco ed
il
ove
cranio.
tagna di
dalla fatica di
godendo
il
piacere
di
un
si
riposavano
dirupato
clima
delizioso
l'
prendevano
aquila barbata.
63
avendo
,
innanzi de' gran piatti di capra bollita, quando il
volatile , di cui si favella
venne loro addosso
loro
il
cibo
ali'
aria aperta
N abbass gi egli il suo volo rapima discese appoco appoco sino a terra,
inaspettato.
damente,
e and a
presso
collocarsi
che formavano
gli
de' piatti
uomini seduti
all'
nel cerchio
intorno.
Un
mi fece accorrere.
un momento come per
Vidi
l'
aquila
raccogliersi,
arrestarsi
mentre
ma
domestici
Me
le
si
affrettavano con
accostai
quanto mi fu
possibile
la sua attenzione
pezzi di carne
ma
li
altri
gran
port via,
radendo terra
di
un
grido
male
men
affamata
come
la
prima
volta
si
sentisse cos
si
tenne a
64
l-'aquela eakbata.
trenta passi da
me
mezzo
standovi di
Gom'
piena di carne.
la
pentola
la
forma;
ma
le
aveano
spandevano
lor colore.
ignudi
Sul
come
straordinario nella
di
fianco
dell'ale
se fossero
stati
logori
io credetti
Il sig.
il
Bruco
dai
nostri
un
airone?
polvere turchina.
una
IL
FALCONE SEGRETARIO.
coli'
aquila
e colla
gru , cio
la testa
Gabinetto T. III.
66
FALCONE SEGRETARIO.
IL
Quando
loro
avvicina,
si
sempre usa
li
combatte.
la cautela di
evitarne
di sentimento
Le Vaillant
1'
un d testimonio d'un
combattimento fra un serpente ed un uccello della
racconta che fu
grande
la destrezza
Grande fu
dall'
1'
una parte e
ostinazione,
dall' altra. Il
che
l'astuzia
gli
ritornare
vien attribuita;
ma
tutta
uccello, indo-
1'
mnzi
Da
lui.
la sua evasione,
all'
il
serpente
drizz ardito
si
e fischiando
FALCONE SEGRETARIO.
IL
le ostilit
ma ben
tosto
Le
Vaillant uccise
l'augello.
undici
picciole
due
quali aveano
n'
molti
Osserv
un numero
altri insetti,
fra cui
unghie e
d'
di scarafaggi.
di scaglie di tartaru-
Il dottor
colf artiglio
come
suole
sai la
pur
poi stata
farsi dagli
preda.
Solander
falcone, della
sorta
un
un
delle
conservati.
ghe ,
varie
diametro
pollici di
infinito di cavallette e
ve
tartarughe
assicura
specie di cui
si
d'aver veduto un
favella, prendere
con tanta
che F animale ad un colpo rimaneva ucciso. Talvolta per altro ne abbisognava un secondo,
e dopo di esso 1' augello ne faceva il suo pasto.
altro rettile, e gettarlo contro terra
violenza
58
IL FALCONE SEGRETARIO.
del falcone fa un nido piano,
femmina
La
di
in
buona
ma
il
si
veggono falconi
cresciuta
mesi, quando la lor
agilit, che si
nei movimenti una grazia ed una
Thumberg
IL
FALCONE SEGRETARIO.
69
e
dell' astuzia dell' uccello di cui si tratta , sembra
attribuirgli maggiore intelligenza di quella che ha
realmente. Mentre, die' egli, un pittore stava
Il
sig.
di
Buffon
parlando
finezza
della
vicino
ed indi alzando le
in atto di compiacersi della propria figura . Ma questo movimento non era probabilmente cagionato che dai
desiderio che mostrano tatti gli uccelli domestici
che loro si gratti il capo, ond' che l'offrono quasi
a ciascuno che entri in casa, perch loro procuri
un tal piacere.
attenzione, tendendo
ali
e le
piume
il
collo,
della testa,
come
IL NIBBIO.
Ha
lunghezza e quattro
La sua testa
grossa e schiacciata; il suo becco d'un color plumbeo corto e adunco il dorso d' un bruno
carico , macchiato qualche volta di bianco. Bianche
sono pure talvolta le ali, e tal' altra son brune.
circa venti
piedi e
pollici
di
mezzo d'aprimento
d'ali.
Le piume
gialli
e callosi.
gambe
piedi sono
IL NIBBIO.
<J0
Pu
il
nibbio
annoverarsi fra
uccelli pi
gii
sedentarj e pi pigri.
pi ore di
eminenza ,
nutre d'uccelli, di piccioli quadrupedi, di rettili
e d'insetti. Sebben forte, agile e provveduto di
tutti i mezzi di difesa, s vile che fugge all'incontro d'uno sparviero, ed ove
meglio
lasciarsi
battere
sia
aggradito
ed atterrare
ama
che far
la
altre
s'
addomestica
assai
facilmente
e d
innanzi
cio.
meno
impresi ad addomesticarlo, e vi
riuscii, lascian-
cibo nella
familiare
in
IL NIBBIO.
maniera
ei
si
71
e ve-
di
rame, ov'era
inciso
il
Belesme , onde il credopo lo vidi giugnere precipitosamente nella mia sala del desinare,
lando sin nella foresta
perduto.
detti
Ma
di
quattro ore
che
l'
eh' io
solo
poteva
addolcire.
Un
giorno
ei
mi
eh' io
segu per
al di
testa.
se
ne impadron, e
gli
altri
si
diedero a inse-
IL NIBBIO.
fSL
guirlo
ma
morse
gli
lenza
1'
Un
preda.
le orecchie, e lo atterr
che
uccello
fu
costretto
altro
gatto
abbandonar la sua
volendovi por le grife
ad
e cos
un
altro
il nibbio rimase
unico possessore. Se non
che allora , sentendosi assalito dai quattro gatti
insieme , ebbe ad usare molta destrezza per di-
finche
fendersi
ma
riusc
preda negli
sua
trionfo
',
alfine
artigli
volarsene
via
colla
mandando un grido
di
deposero ogni
speranza di vincerlo.
Questo nibbio aveva una singolare antipata:
non potea vedere un berretto rosso sulla testa
di un paesano
e gliel toglieva s prestamente
che l'uccello era gi lungi, prima che l'altro se
;
rustica
vicini
fu
d'
volte
uopo riparar
si
fece
fuoco
offese eh' ei
contro di
lor recava.
esso,
Pi
senza mai
IL NIBBIO.
Un
ferirlo.
una
di
volpe
foresta
il
^3
avendo
guardacaccia
osato
egli
che
il
all'
ingressa
assalire
vide
una
spar due
quadrupede fu ucciso,
Malgrado ci
se ne fuggi, e per sette giorni and smarrito. 11
guardacaccia, essendosi accorto in grazia del campanello
che il nibbio da lui ferito era il mio
venne all'indomani mattina ad informarmi di quanto
occorreva. Feci adunque ricercar 1' augello ma
invane. Io avea per costume di chiamarlo ogni
sera con un colpo di fischio
ma egli stette sei
colpi d'archibugio, onde
e
l'
un
uccello ebbe
ia
il
fracassata.
Nel
un debol grido oh' io giudiquello del mio nibbio. Fischiai una se-
a qualche distanza
cai esser
conda volta
e T istesso
grido
vi
corrispose.
Mi
mi
prima
fece molte
di potersi
carezze.
ben
Stette
ristabilire; e in
sei
settimane
capo ad esse
cora
74
LA SUBUSA.
Ha
ali.
Le
il
di bruno;
grigio
gambe
il
becco nero,
il
coda
di sopra della
il
macchiato di giallo ; le
son lunghe, misere e gialle, e l'unghie
il
di
sotto bianco
nere.
Veggonsi sovente
larmente
in
vicinanza
questa specie
di
gli uccelli
ma
de' terreni
pi partico-
paludosi
ove
le
uccidono.
Il sig.
naturale
calendario di storia
andando a caccia
busa, che
s
si
comparve
diede ad inseguire
il
tosto
fagiano,
una suil
quale
lui
LA SUBUSA.
75
salva
moko
gli siano
Se ne
vicine.
due o
tre pezzi.
annualmente
entro terra; e
letti
il
numero
Cheviot
fanno
il
nido
trappole
gli
sulle colline di
e ricoperte di musco.
LO SPARVIERO.
Quest'uccello
azzurrino,
ma
nereggia
all'
LO SPARVIERO.
'f6
ma
talvolta for-
gli
occhi
dietro; le ale e
il
di sotte del
e sul di
le cosce sono
robustissime,
le
gambe
assai esili
e fa
talvolta s
Lo
sparviero
di
tal
forza,
commettere
Nondimeno
stato
di
le sue depredazioni.
esso docile
domesticit,
anzi
ed obbediente nello
quando si allevi con
d'uno sparviero
sendo fanciullo.
Mi
campi,
suo agio, ed
indi
1'
0 SPARVIERO.
possa
sparviro
essere
77-
addestrato
per la caccia
La femmina
mente
il
d'
L'xiQUILA VOCIFERA,
1/ aquila di questa specie nuovamente scoperta
ed in alcune contrade vicine all'iris
circa della grossezza del falcone comune. Le sue
in Gafreria
piume sono
piccione,
in generale
ma
sulla testa
del
sugli
piume del
volte pi
lunghe che
scure
il becco e
bianca
l'unghie son nere, le gambe d'un giallo color
d'arancio. Essa non vive che di rapina
ed fu;
ai
topi
alle talpe
e a molti altri
piccioli animali*
La femmina
colloca ordinariamente
esattamente
il
suo nido
Adempie
qual tempo il
le
d una specie di
concertai.
-f*8
l'
aquila vocifera.
dopo
come
notte
la
si
il
ros-
arresta, e subito
egli sta
strepito.
pu
Quando
il
maschio ucciso
dintorni
gemendo,
cos dire
cacciatore.
da
minimo
femmina
facilissimamente; poich
per
al
la
grande
e viene
all'
la
il
che percorre
spesso
medesima
ad
offerirsi,
archibugio del
prima,
il
dolore
lascia
cepisca.
LO SCORTICATORE.
Si appella
Europa come
il
LO SCORTICATORE.
d
bruno
sovra
il
79
La
sembra essere
per
fargli par,
tecipare di due nature. Egli si nutre egualmente
di carne e di insetti; nondimeno il suo gusto per
la carne dominante , e quando non ne mangia
si perch non pu averne.
d'
eh' egli
mai non
ricusa. Si
da
tutti
delle di sfide,
nido, gli
move
all'
liamo sono
per
la
gola
un
as-
augello o un
in
una forte
LO SCORTICATORE^
prima
di prenderlo;.
Bell,
signor
Moscovia
e in Siberia
Quando
augelletto
ei
entrava in questa un
e ve lo
il
pi*
tosto
trasportava
il
infiggeva.
Se
gli si
ma, che
Un
valette infisse
in
questo
si
un
nutrono
artificio,
conservansi pi a
niie-killers
onde
d' insetti
lungo
fra
questi le
degli
altri. Il
che
cavallette
nome
di
perch vuoisi
EO SCORTICATORE.
nove
medesima
sulla
cavallette
8?
funa
spina.
montagne ma
si approssima
dietro l'altra
La femmina
alberi pi alti, e
fa
il
depone cinque o
sei
uova bian-
ma
si
alla carne,
che
altri uccelli di
preda per
hanno
figli.
che
non li discacciano
dal nido appena possono provvedere da s medesimi alla propria sussistenza , ma anche fatti grandi
non gli abbandonano , e continuano a stare con
essi. Ogni
famiglia composta del padre e della
madre e di cinque o sei figli vive a parte. La
de' loro
Non
la cura particolare
solo
fa di concerto.
Questo dura
tempo
essi; la caccia
fino al rinnovarsi
pi giovani so-
mai
dall' alto al
basso
in retta linea.
Gabinetto* T. III.
&
ma non
IL TIRANNO..
della grossezza di
un color bruno
carico
un tordo; ha
il
becco di
base;
si
che
un
vidi
uccello
di
s
questa
specie
furioso e
sul
dorso
di
alcun
arrestarsi sopra di
movimento,
La
si
sino a
un
che
avvis di lasciarla.
falconi, le aquile,
83
IL TlRAxNNO.
fa intendere
il
maschio come
pulcini
letto
sono
la
pacifici al pari
d'
Talvolta per
si
ebbe occasione
sig.
Abbot
avea edificato
il
di far osserva-
Un
tiranno, dice
un
pino fronzuto. Io lo considerava un giorno, pensando per quali mezzi avrei potuto giugnere a
levarne le uova
quando
vidi
colpi di becco
che
il
si
di darle. Solo
al
settentrione d'America.
Le
all'estre-
mit.
con
al-
CJPITOL O
"Di
Stanno
gli
rottami e
alocchi e
Misera, vero,
F.
ma
tufi
gufi
secura stanza.
De
Rossi.
IL GUFO.
v/uesto
ghezza
nero;
il
nericce
ha
volatile
testa
la
le
io generale
ali
il
un piede
di lun-
dorso macchiati d
punti bruni.
come
le lepri,
comincia a
divenire attivo e
Ma
distrugge ad
ei
s'avvicina ai
un tempo
quantit
violentissimamente.
Il sig.
titolata
Singley
di gufi
So
GUFO.
IL
un nido
in cui erano
due pulcini,
cino
il
Prese egli
la
leprotti,
trov
e d'altri
femmina ed un pul-
ingannare
il
maschio,
Un
vicinanza di Glocester
un
utensilio
in
nido presso
campo
al
Depongono ordinariamente quattro uova d'un colore bianchiccio. Quando mandano un grido , che
sempre disaggradevole, gonfiano il petto la grossezza d'un uovo di gallina. Si prendono sovente
al laccio;
sorcio,
e se taluno
facile
pu imitare
che di sera
gli attiri
il
grido d'un
e gli uccida.
86
LA STRIGE.
E
piuma
xna di
assai
il
bianche piume
di
distinguon
dai
peli.
lanugine bianca
Abita
diroccati
la strige
,
grida
acute e
fatti
il
intorno
che
non
un
si
della
e
ha ricevuto
d'
antiche rovine
le
hanno
nome
di spaventatrice ,
dach
in-
Come
questa not-
tipata
esprimere
1'
aria disdegnosa
con
cui
Y uccello
il
rigett.
Le femmine
ma depongono
di questa specie
le loro
LA STRIGE.
cinque o
sei
nei
delle
fori
soffitte
87
muraglie
o sopra
abbandonati. Il
d' edifizj
Come
di cinque minuti.
piccioletti
rimangono
lungo tempo nel nido, e il padre e la madre provveggono al lor bisogno anche quando gi
assai
numerosi e peggiori
I Cinesi e
i pi
che credono aver conser-
vita
deluse
sibile
memoria
al
tal
cui
uccello
piede
del quale
la strige nel
un ricovero, si
un rovo,
nascose in
strige
nemici,
che un
albero,
si
numero
si
si
fermasse sovra di un
occultasse
avvenimento
un uomo. In
Cinesi misero
e porta-
testa
88
un
LA STRIGE.
idolo della
forma
di
una
LA NOTTOLA.
Si agguaglia quasi in grossezza ad alcune pic-
corpo
d'un
rosso
bruno,
Le
Le
nottole
liste
abitano
rupi
inaccessibili e luoghi
deserti.
Si
trovano
in
a piccioli quadrupedi.
popolo superstizioso riguarda
le nottole come uccelli di cattivo augurio e messaggieri di sventura. Fra gli antichi per gli
Ateniesi ne aveano altra opinione; perocch le
ad altri
In alcuni paesi
la caccia
volatili o
il
fi-
L NOTTOLA.
89
un podere situato a pie d'una montagna , alla sommit delia quale due nottole avean
fatto il loro nido. In certo giorno di luglio, uno
de' pulcini avendolo abbandonato fu preso da uno
dei bifolchi e messo in un gran pollajo. Ali' indomani mattina il sig. Cronsted ritrov innanzi alla
porta del pollajo medesimo una pernice uccisa, e
Sudermania
gli
venne
in
apportata
attirati al
luogo
si
vide
un agnel-
gliarono
parecchie
cercar di scoprire
celli
deponevano
rono
riuscirvi.
vista
notti
il
ad una
momento
le lor
finestra,
in cui
provvigioni;
onde
vecchi uc-
ma non
pote-
mese di agosto
nel qual
loro
tempo
figli
si
tutti
pr*
LA NOTTOLA.
<JO
pajo di nottole
allevalo
la
sia
loro prole.
nibbio.
Le
si
attacca
CORVO.
IL
coda. Il sua
duro e superiormente adunco. I suoi piedi sono armati d'unghie
nere e in forma d'uncino.
La sua specie diffusa in tutte le parti del
mondo. Insensitivo alle variazioni del tempo, naturalmente vigoroso ed intrepido il corvo sfida il
rigore delle stagioni; e mentre gli altri uccelli
sono intirizziti dal freddo, o indeboliti dalla fame,
esso attivo e robusto non pensa che ad impadro-
ventre bruno
nirsi della
il
1'
ali
becco forte
sua p~eda.
e la
QI
CORVO.
IL
dovunque,
azzuffa
coi
le
persone
prediletta, Sotto le
ei si
trova
coi
polli;
della famiglia
piacevoli
tresca
coltiva particolarmente
che di tutte
cani,
difetti.
la sua
apparenze
per
ei
naturalmente vo-
Non
si
accontenta
pi
sua
la
vistosi,
ghiottornla
ma commette
altro vantaggio
furti
che
di
mano rapace
un corvo domestico
becco
il
son
nocevolissimi
ai
terreni
coltivati.
IL
9 2,
0RV0.
un corvo
che
il
gi nella bottega di
modo
lieto della
cose
ma
dell'
un
sua
sartore,
visita.
principalmente
imperador Tiberio
regnante.
a
e
gi cominciava
il
Ei
gli
insegn pi
pronunciare
di
rifu-
si
quale fu oltre-
tutta
nomi
la famiglia
il
suo
Romani
La femmina
al
e
corvo magnifici funerali.
cominciar di primavera
il
suo nido
al
ai
cinque o
sei
In mezzo
d'
era
CORVO.
IL
0,
una quercia altissima, clie un pajo di corvi preferivano da molt' anni ad ogn' altra per fare il lor
nido
corvo.
essa avea
eli'
Indarno
preso
il
nome
sforzavano
perocch
il
tronco
mezzo
per un escrescenza
corvi
Ma
si
ne
gli
il
impediva. Quindi
giunse finalmente
il
tempo
nel quale
fatale, che
il
mese
1'
albero
di febbrajo
Gi
sante
dimeno
la
coraggiosa
Nonil
suo;
e sebbene
altra sorte,
Nello
consiste
il
stato
selvaggio
il
principalmente
in
distrugge particolarmente
ed anche
animali.
piccioli
i
conigli
1'
anitre
E
,
gli
agnelli,
istessa
educazione del
si
servono
vestiti
della
falcone.
sua
pelle,
la qual da altri
per far brodo )
onde
far
cattici
corvo.
it
e>4
di straordinaria
finezza.
Le
Il sig.
ha
Vaillant
baja di Saldanha,
Capo
al
Buona Speranza,
di
la
maggior
pi adunco. Tanno
a stormi, e assalgono e uccidono le giovani
per
assai
gazzelle.
LA CORNACCHIETTA.
E
assai
pi pcciola che
somiglia interamente
pel
il
corvo,
colore, le
ma
gli
ras-
forme e in
accompagnata
usa verso di
simo
Le
si
uova
simili
suo maschio
quelle cure
lei
d per
sei
il
la sua
cornacchie
si
L COIINACCHIETTA.
^5
divengono pur spesso le loro vittime.
Hanno esse Y odorato s fino , che sentono , per
quel che si dice, la polvere di cannone a considerabile distanza, e fuggono si a tempo chiunque
T anitre
Sono poi
che n
il
tanto ardite
nibbio, n Y allocco, n
e sovente ne
il
corvo possono
rimangono
il
falcon pellegrino 3
vincitrici.
Darwin ha veduto pi
d'
un
un amico
centinajo di
tero marino
cadere
lasciarlo
la
un
d' alto
assai
dat-
sovra
conchiglia, e mangiarne
pesce.
piuttosto cos
audaci
eh' entran
dai piatti,
se
trionale, ove distruggono il mais recentemente seminato, cavandolo di terra col loro becco, onde
mangiarlo. N gli sono men nocive quando ma-
l'espongono
cos
silvania decretarono
esser
guasto
dalla
LA CORNACCHIETTA.
^6
ma
distruggesse;
un
rivocarono
poi
ordine,
tal
Pennant racconta
Vili
di Enrico
si
parla divenne
furono
il
come
il
regno
il
di cui
uccelli
loro guasti
parlamento ordin
gracchie
le
sotto
degli
considerabile
spaventosi, che
distruggessero
che
numero
simili.
si
Mal-
Le
paesi,
gli uccelli
d'
che at,
per mezzo
che fermano dalle due bande la
In questa situazione penosa ella
di
di que-
curiosa e singolare.
due uncini
punta
non
dell' ali.
alto
e le altre cor-
che
le si
sono lasciate
in
quelle che
libert,
si
Prendonsi
pone
della
altres
carne cruda.
Quando
di
fatte a
entro
la
essi,
al
si
onde impa-
fondo,
bella posta
cui
cornacchia
le lab-
angolose
si
LA CORNACCHIETTA.
97
piume del suo colio
essa cos ne
resta incappellata, e non potendo gettare quest'incomodo cuffiotto che le copre interamente gli
attaccano alle
occhi
prende
volo
il
s'
cino al luogo
Quando
sempre
assai vi-
si
si
le
stesse
e se
li
lasciano avvicinare.
Talvolta le cornacchiette
trovata in
sentata al
Pidcock,
sig.
il
qual
la
da
possiede
sedici anni.
LA CORNACCHIA..
E
e
un poco pi
grossa che la
cornacchietta
Le
brillanti.
narici
e
la
sotto
il
si
becco,
e in cui ripone
fatta
il
Gabinetto T. III.
j_-
LA-
98
CORNACCHIA,
osserv che
mentre
rape in un campo
Un
fitta juolo
suoi
intelligente
seminavan
bifolchi
gran numero
di
cornacchie
e
% arrest dalla parte , ov' essi non lavoravano
purgaron la terra da vermi , di cui era piena.
Or avvenne che in quella parte la raccolta fu
abbondantissima, mentre nell'altra fu quasi nulla.
Le cornacchie vanno a stormo, e talvolta sono
in cos gran numero , che 1' aria ne viene oscurata. Abitano i boschi vicini alla citt, e sovente
scelgono un ricovero in mezzo alle citt medesime. Di un tal ricovero vietan l'ingresso ad ogni
straniero , e solo a quelli che vi son nati permettono di abitarvi in loro compagnia.
,
Io
mi sono
divertito sovente
dice
un
cele-
gi nacquero.
il
LA CORNACCHIA.
99
radunano pajo a pajo le
pi vecchie per sono generalmente gi provvedute , poich lo stesso nido loro serve pi anni.
Per
quest'
uopo
si
La
difficolt per le giovani, le quali non avendone, sono obbligate a farselo il meglio che possono. Non solo per i materiali loro mancano ,
ma esse non sanno ove fissarsi. Tutti i rami degli alberi loro non convengono gi indistintamente.
Gli uni non sono forcuti abbastanza, gli altri
,
non abbastanza
forti, altri
vento. Il maschio e la
femmina
stanno pi gionai
esaminando attentamente tutti gli alberi del boe quando hanno trovato un ramo che
schetto
loro piaccia , allor si danno a ricercare i mate;
riali necessarj
loro
nido.
Se
toriosa
e,
forzata a rico-
dopo
essersi
nuovo
il
grandissima,
tivit.
Ma
lungi
somma
bentosto
materiali, e
quantunque a
lei
si
fermata
costruisce di
impiega a quest'uopo
stanca
se
di
andare a cercar
ne discopre dappresso
non appartengano,
si
studia di
LA CORNACCHIA.
IOO
terlo in pezzi.
te
1'
grandi riguardi.
Appena
apporta
il
la
femmina
nel nido-,
il
maschio le
il
pulcini. Il
Appena la prima
ambidue lasciano
il
tempo
covata
il
della
in
-la
di
volare
tornano regolarmente
passarvi
incubazione.
istato
al
La
sera poi
si
annuncia sem-
l'ospitalit
I.A
CORNACCHIA.
IDI
di cornacchie,
fra
stabilirsi
dopo avere
una colonia
d un
picciol
bosco
situato presso la
cornacchie
costrusse
malgrado
ad allevarvi
strepiti della
li
suoi
pulcini,
movimenti continui
quelli
delia banderuola.
del nido
il
suo
pervenne
gli
alti
fin l salivano,
,
che seguiva
medesimo,
fino
al
1793,
al-
banderuola fu gettata abbasso. L'avrentura dei due uccelli interess talmente , che
lorquando
si
fece
diede
un
all'
la
incisione, la
quale rappresentavali
uccelli
ogn' anno
venivano a
a degli aironi
covarvi
l'
altro
era
che
occu-
pato da un numero infinito di cornacchie. In ambidue regn la pace per lunghissimo tempo. Finalmente nella primavera del 1775 fu fatta una
tagliata d'alberi nel boschetto degli aironi, e tutti
i
abbandonare
il
luogo
tentarono di
non volendo
stabilirsi
fra
LA CORNACCHIA.
lOa
]e cornacchie
ma
momento
quel
T un genere
di
aironi rimasero
gli
ove costruirono
nuova
lor
pace parve
la
il
fatica.
nuovo combattimento,
Da
Dopo
un combattimento
volatili e
1'
ristabilirsi
fra
n pi venne
altro,
turbata.
Il dottore Percival
sue Dissertazioni fa
nelle
con interessamento.
Una
numerosa di cornacchie,
un boschetto posto
societ
die' egli,
in riva
abitava da pi anni
Una
mi
vi posi rimpetto
tamente
le varie
loro
guardando
e stava
fatiche
menti.
Le
e nel
diverti-
varj
sera
atten-
voci strepitose. In
le
mezzo
come
fiume.
il
Un
aria
1'
di mille
colpo fu violento
la
1'
dell' altra
ala
ferita
si
fece allora
narono verso
la
sventurata
compagna
cadde nel
si
chi-
coli' espres-
la
punta di uno
uno
sforzo,
scoglio.
La
LA CORNACCHIA.
Ma
IO^
ohim
essa diede
compagne
Si
osservata
cornacchie ed
nel 1778
presso
un' antipatia
corvi.
un corvo,
il
un' abitazione
F abbandonarono
siili'
Il
sig.
singolare
quale costru
cornacchie
di
istante
ma
vi
pu per
corvo non
il
al
suo
il
;
ne pi
fra
nido
queste
fecer
ri-
altro spie-
nere cornacchiette
le
le te-
suoi pulcini.
a'
quando
gli alberi
abbandonano
in cui stanno
lor
nidi
ma
poi vi
In quelle parli
foano colla
dell'
Hampshire
New-Forest
quando
le
le
quali con-
cornacchie
la cornacchia.
iq4
Darwin ha
Il dottor
temono
die
notato
le
cornacchie
gli
Piissimo, se
fondo
i
al
F odor
lor pulcini in
Quindi
da lungi
veduti.
sentano assai
Il sig.
T anno
Latham
dice
che
le
cornacchie vivono
ma
che in Francia
non sono che uccelli di passaggio. Ed
egli aggiugne , che non ve n' abbiano
singolare
nelF isola di Jersey
sopra la quale si veggono
pur tragittare di tempo in tempo, andando in
ed
intero in Inghilterra,
in Islesia
,
Francia.
LA GRACCHIA.
notabilmente pi picciola che la cornacchia,
perocch non ha pi che dodici o quattordici piedi
di lunghezza. I suoi occhi son bianchi, il becco
nero,
il
di
dietro
grgio scuro, e
il
della
resto
testa
delle
del collo
d'un
piume nere
al di
al
di sotto.
.
Le
LA GRACCHIA.
Io5
ivi
Alemanna
cia, in
e in altre parti
Si radunano esse in
lor nido nei campanili
edifizi diroccati,
truppe
,
del continente.
onde costruire
il
negli
il
coniglj. Nell'isola
giorno che
si
un nido
la rarit
Un
Hampshire
il
cammini
cammino, di
uso da lungo tempo, i materiali
accese fuoco a certo
darono in fiamme, e si dur gran fatica ad impedire che tutta la casa non ardesse.
La
femmina
fa cinque o sei
uova pi
un verde
gracchia
pallido.
in
giarli.
dendo
e
il
ma
derubando monete e
giojelli,
I6
LA GRACCHIA.
vermi uso
essi di
impoveriscono
il
padrone senza
arricchire s stessi.
LA GAZZA.
La
bellezza
V azzurro
delle
piume
a varie tinte di
sue
ali
adorna,
bastano per
altri
quest' uccello
di
o piuttosto lo smalto
farlo
distinguere
ciuffetto di
come
al tatto
della testa
la seta
farsi
a suo grado. Il
disaggradevole.
Le
gazze
luoghi
quelle
s'
abitati.
il
annicchian
Preferiscon
le
querce
pi folte a
son rozzamente costrutti di picciole radiche intrecciate fra loro, semicircolari, incavati, aperti al di
senza difesa
al di fuori.
un
grigio
madre
il
padre
parenti inducono
LA GAZZA.
un
di
al
miagolare
gatto.
Nello
Una
suoni.
pito di
stato di domesticit la
migliarissima
tire
107
un grido somigliante
Una gazza
allevata in
credeva di sen-
si
il cane
che ritornava chiamandolo a
nome e fischiando. Un giorno d inverno che il gelo
era grandissimo il cane eccitato dalla gazza corse
ed insegu una vacca pregna , la qual cadendo si
dell'
Inghilterra
incontro al bestiame
fer
di questo
male, ed
il
suo
alla gazza
padrone forzato ad
ucciderla.
Le
gazze
ghiande,
si
sono
estate
di grani
distruggono
nocevoissime
esse
i
ai
giardini
ove
e l'uva spina.
piselli, le ciriege
LA PICA.
La
petto
pica ha
,
alcune
la
coda lunga e le
piume
son
bianchi
qualche sfumatura
verde,
che aggiunta
alla
brillante
il
ali
,
corte
il
suo
e ciascun fianco
resto nero
purpurea
con
e violacea,
sua lucentezza ne fa
siffatti
pregi
LA PICA.
loft,
tuna
mai non
str-
lascia
fa
cosa.
nascosti sotto
tati
il
pecore
per
la testa,
La
pica
s'
impadronisce
dell'
il
colpirle.
uova che pu
tro-
d' uccelli
d'
come
gi
accennammo
ed dotata
di
rara previdenza fra gli animali voraci. Essa custodisce il superfluo del suo nutrimento per un'altra
occasione,
ed
anche
nello
stato
di
domesticit
IA PICA.
IOf)
d a mangiare,
per divorarlo poco tempo appresso con un'avidit
sempre nuova.
In tulte le sue azioni la pica mostra un istinto
superiore a quello degli
le
altri
si
si
tutto nella
La
uccelli.
sua in-
il
uova e
sulle rappresaglie,
mola
adunque
alberi, o
il
suo nido
alla
almeno su pi
alti
rovaj
e della
mota, e
il
graticcio di spine
lascia apertura
accessibile
copre
ben
che nel
anzi tanta
intrecciate
lato
dustriosa non
alla
si
flessibili
d'una specie
di
fra loro; n vi
solo che
affatto
Ma
la
basti
perdi' essa
si
estenda
il
fondo
affinch
suoi pulcini
si
trovino pi molle-
HO
LA PICA.
meno due
La per lo
piedi. La pica fa sei o sette
uova d' un verde azzurro pallido , spruzzato di
bruno.
Nello
carattere
essa conserva
stato di domesticit
,
sue abitudini
le
il
suo
un giorno
tamente
suonata;
il
ma
son rare
vicina
si
morte
di
riguarda come
annunziatrice della
IH
LA PICA.
due insieme
un augurio felice;
se tre un convoglio; se quattro un maritaggio. Di
tali idee superstiziose
ed assurde ancor si nutre
un paese cristiano e illuminato.
cattivo augurio; se
Quest'uccello
s.
fine
desso famigliarissimo
o nelle tende;
ama
assai
picciolo
si
Le
pi di tre once.
bruno; le piume
tanto
di
al
coperto
sua
della
rapina.
Ha
perfino
mentre
sta a
fuoco
toglier
di
le
vivande che
Riesce importunissimo
indiani;
li
segue tutto
il
ai
inglesi ed
pone sopra di
cacciatori
giorno,
si
La
gazza, di cui
musco
parte di frutta
mestica
di
facilmente
ma
ira
che
si
voci.
femmina
J^a
beri
costruisce
quella maniera
di
il
precisamente
gli al-
che
fa il
baja
Hudson.
d'
IL
CORICA.
Non rimane
dimora ma spesso
coste.
gi
le
ruine lungo le
costantemente
nella
s
sua
assenta
Le piume
Il suo
di quest'uccello
violaceo
il
becco
che non
inquieto
e le
gambe
sono
d'
un
al
giallo
temperamento delicatissimo, e
pu sopportare il freddo. Attivo,
non pu lasciarsi senza pericolo in un
brillante. Il suo
tale
sono elegantissime.
luogo
Ha
CORATCA.
IL
stato
maletti
che
Il coraica
volando
il
volo altissimo
il
suo grido
Quando
strido
servon di cibo.
gli
ha
ma
allorch chiede
il
,
il
suo nudrimento
e aggradevole.
Si osserva di lui
pasti molto
fra
1'
altre cose
regolare.
nacchia, bianche
bruno.
Gabinetto T. III.
macchiate irregolarmente di
CAPITOLO
un
Si sparse tosto
Esser giunto
Gorser
tutti
FI
cortigian novello
chiamato Pappagallo
Di
color rosso
Ne
osservaron
verde
le
zampe
azzurro e
e
1'
ali
giallo
il
bel mostro
rostro
!
Casti.
IL
PAPPAGALLO CENEROGNOLO.
Il pappagallo
elie
oggi
della
si
di
questa
apporti in
specie
Europa
grossezza d* un picciolo
la
pi comune
poco
presso a
La
piccione.
sua
alle
lucide, ondate
chezza e
d'
posto fra
che copre
rosso
piume
sue
la guancia
il
becco
nero
piedi
L' uccello
di cui tarliamo
viene dalla
Guinea
e dall' interno
dell' Africa.
superiore al gran
pappagallo per
la facilit e la
IL
PAPPAGALLO CENEROGNOLO.
l5
il
coli'
sforzi
ascoltare
istante
cuna delle
sillabe
Sembra
eh' egli
essa
al-
vincere
il
al
proponga ogni giorno una ledella quale si occupa anMarcgrave dice che parla anche
cerca di
si
zione da apprendere
memoria
che
replicano ad ogni
si
mormora continuamente
ascoltate
che feriscono
tutte le voci,
cogli
atten-
buon ora
coltiva di
si
sorprendente.
diviene
la
sua
Rodigino
Un
molta
ragionevolezza.
e dava
Non
si
suoi
sa
ordini con
precisamente
IL
qnal
fosse
et
I-
ma
erano
gi
trent' anni
all'armo;
ma
e^li vi era
troppo affezionato, per accettare F offerta. Il pappagallo fu notomizzato dal dottor Kennedy e dal
sig.
Brooke
sono in esso
si
rinvenuti
mu-
notabilmente ingrossati
dall' esercizio
La
sorella del signor di Buffon aveva un pappache parlava sovente fra se e s , e parea
credere che altri gli indirizzasse la parola. Fu
pi volte udito domandarsi la zampa e mai non
gallo
mancava
Sebbene
amasse molto
il
suono
della
voce
perseguitava, e se poteva raggiungerli, li pungeva fino al sangue. Come aveva degli oggetti
d'odio, ne avea pure di grande attaccamento. Il
li
suo gusto
caio
furore
ma
,
per vero dire , non era molto delicostante ; perocch amava , e con
fu
la
cuciniera
la
seguiva dovunque
la
n quasi
,
mai invano. S' era stato qualche tempo a non vederla , si arrampicava col becco e le zampe fino
sulle sue spalle
le facea molte carezze e pi
non l'abbandonava, qualunque sforzo ella facesse
per i sbarazzarsene. Questa giovane ebbe per qualcercava ne' luoghi ove potea
trovarsi
IL
PAPPAGALLO CENEROGNOLO.
1 I
medesimo
Ogni giorno
si
che non
Poich
un' altra
Come
conservando
si
per
Se
cangi mai.
ispirato
pi
che dalia
sua
fosse
cuciniera,
della
essendogliene
passion sua
la
suo male.
il
tranquillo
passoj
avesse sof-
primo suo
il
fa guarita divenne
persona.
come
tanto dolorosamente,
stata
non fece
sostituita
che cangiar
La
fortificarla.
pappagallo contrae
il
Se
la
sentimento
per
1'
interessa
utilit
ricrea
distrae
de' nostri
movimenti
maggiormente pel
quella
dell'
augello
interlocutore,
ri-
sponde, chiama, getta scoppj di risa, usa l'accento dell' affetto, ovvero la gravit della sentenza;
le sue brevi parole
uscite a
caso
rallegrano per
fl8
PAPPAGALLO CENEROGNOLO.
IL
loro
mal a proposito,
suo padrone
queste parole
devasigli
come
sua gabbia
ammalato
sono
sono ammalato.
al re
Enrico
VII
che
il
quale
lasciavas
passeggieri.
battello
Un
un
battello
venti lire a
chi
si
mi
salva
precipit
nell'acqua
ci narrato
IL
PAPPAGALLO CENEROGNOLO.
tantissima scoperta. Il
affin di
Avendo un giorno
e
visitata
il
dava; quando
attaccata
gabinetto
il
trovato
soddisfazione
un pappagallo chiuso
grid
fine stra
alla
giusto
il
ne an-
se
pesi.
un fornajo
quella d'
essendosi
suo se-
strade col
le
d'
IIO,
lord-maire ha costume in
guardate
nel
lord-maire
Il
retta,
principe
ahi signor
sta
momento
si
gettarono
a'
ripetendo
mio Leone
;
Que-
molti in quel
sua tene-
rezza.
non
solo
discorsi
ma
gesti e le azioni.
tempo
e ne
il
Sca-
qual ripeteva
eseguiva
ad un
la danza.
uova., e
li
tao
L'
ETIOPE O IL PAPPAGALLO
DELLA GUINEA.
E
specie che si copoich non oltrepassa in grossezza un' allodola; ed poi s comune nella Guinea, ch'ivi
nosca
Un
insieme
die' egli
erano
ma-
vano che insieme per mangiare, e insieme parimente vi risalivano. Vissero di questa maniera
per quattro anni; e le lor cure reciproche, la
loro allegria provavano la contentezza della loro
unione. La femmina cadde alfine in uno stato di
languore,
suoi piedi
si
enfiarono
come
se avesse
L ETIOPE.
32.1
gliela
Le
infer-
onde
Facea per
di
salire sovra
il
tempo
in
tempo vani
bastoncello pi vicino.
sforzi,
il
ma-
il
Gli uccelli
cornimi non
cor
nel!'
orientali
come
della
soli in
ove
si
passeri d'
biade ed
Europa
ai frutti.
e
;
son nocevolissimi alle
gabbie
ma
sono
cos
zaa
ETIOPE.
3L
die muojono
climi freddi.
in
spesso
Alcuni
la loro prole.
IL CRICK
DAL GAPO E DAL PETTO GIALLO.
Ha
un
giallo bellissimo.
un verde
brillante
sopra
Il di
,
il
di
file
gialla
gialla;
Non
del
sotto
piecli
l'iride
sono bianchicci.
Buffon
certo
Bougot,
il
quale ne
CRIGK.
IL
12,3
disubbidiente
volta
dopo ne ride
il
La
voglia
pu ricondurlo
lo circonda.
i
rompere
di
chiare ne fanno
un
Se
toglie
si
zione
pensa
un
le
Esso tagliale
,
al
dovere.
bisogno di rosic-
il
distruttore di quanto
uccello
stoffe
piume.
straccia le carte e le
da un luogo,
l'istinto
di contraddi-
istante
La
renderlo pi ostinato.
rivoltarlo, indurarlo e
dolcezza soltanto
suoi capricci
nei
quasi
malvagit. I castighi
Tal-
lo offendano.
morde
Ma
com-
Prima
di
articolar
parola
La
Del
muto
ali
s'
agita
attrista^
in cui
d'
l'
meno
in inverno
da mattina a sera
obliarne
il
suo nudri-
e restituisce le carezze
un
egli
resto chiacchiera
mento
Nei
batte
gabbia per lo
riceve
ubbidisce ed ascolta
ma
beli'
lui
di lui.
Egli allora
si
risveglia } e
si
sforza di sor-
1^4
IL CfelCTK.
Ama
-altri
fanciulli
pappagalli.
predilezione , e
Per
si
chi lo eccita.
una singoiar
da loro prendere e traspor-
lascia
li
richiama ad
alta voce.
lo tocca
i
affligge,
si
In tempo
fanciulli
li
segue,
di
mata,
stato
dura
Gli
frutti
di qualche
serva
il
lo fa uscire
IL
La lunghezza
di
quest' uccello
sotto
Il
d'
coda,
un verde che
ali
Le
dall'
estremit
di circa sedici
di
sopra che al di
differenti
sotto
aspetti
o di color fosco
grandi e le picciole
sono d' un
azzurro
d'
'
IL
MACAO
O L
ARA VERDE.
12,5
un orlo nero
di
picciole
piume
La
affilate
pelle bianca e
seminata anch'essa
stranieri
perseguita vivamente
gliele fa.
Ma
rigetta quelle
e sui
quali
suoi amici.
si
cui
scaglia
ei
geloso, e par-
l'offo
getto delle carezze e delle predilezioni della sua
sante
f
ma come non ha
sembra temere
continua questo
strepito
fino
che piaccia
alla^
IL
12,6
padrona sua
lui sul suo
gioja con
di lasciare
dito.
il
Allora
un mormorio
fanciullo, e di ripigliare
ei
gliene
attesta la
sua
di soddisfazione, e talvolta
destramente fra le
luogo di masti-
frutti teneri in
meno
come
la
man-
altri
cibi
il
della superiore.
ritenere
che
gli
pu
si
offrono,
dire adun-
IL
1^7
non camminano, non s'arrampicano e non discendono mai senza cominciare
ed ajutarsi colla punta del becco, indi portano
avanti le loro zampe, per valersene come di un
secondo punto d' appoggio.
pure
un'allra abitudine:
,
Questi
uccelli
fanno
il
lor
alternamente.
Alessandro
il
primo a
il
Grande
far conoscere
che
ci
si
dice
fu
pappagalli in Europa.
TOUGAN.
IL
pollici
per
i
suole
verde
ne ha due di
giallognolo, e
lungo
larghezza
alla
sei
pollici
alcune specie
si
il
Il di
petto
macchiato di rosso
Il
toucan
si
TOUCAK.
IL
22:8
una
Cibavasi come
pica.
li
becco
suo
aria col
pappagalli,
ma
era spe-
questo
nell' uccello
di cui
debole,
clie
non pu
di tutti
servirgli
animali o di
gli
altri uccelli.
tutti gli
JE
lati,
barbe
dirette in avauti
quanto pi
trovano
si
situate
presso
come
il
come
estremit
il
becco.
ma
all' ingi
pico
adunco e curvato
1'
scritto
che
il
opinione,
I toucan fanno
il
ai
all'
toucan
frequenti
becco di
tal
insidiatrici
visite;
ma
essi
le
ricevono
ingresso del
cavo
prender
la fuga*
TOUCAN.
TL
l*)
Gujam
e del
Bra-
bellezza delle
l'
credendo accrescere
applicano
loro guance,
sulle
la loro bellezza.
di
si
tratta,
nome
il
si
di
tutti radunati,
elevato, fa udire
la testa
a destra
ci
si
che
cangiano di paese
che sono
frutti
I suoi piedi e
ramente sono
anteriore
il
anche
dell' ali
le-
che
in
qualche
fatto
dare
il
nome
di
dono sovente
lino
a trecento con un
Gabinetto T. Ili,
modo
gli
ha
commendatore.
mero
maturi^
COMMENDATORE.
IL
il
sol trarre di
l3o
IL
Si nutrono
COMMENDATORE.
d'insetti, di frumento, di
mais di cui consumano una gran quantit. Talvolta
reti.
essi
uccelli
si
Sono cosi
due o tre
si
pu
far fuoco
ricovero
il
di rado.
qualunque et
facile addomesticarli
si
parlare.
abbiano
essi
Sono
di natura
,
e si compiacciono a cantare e a sellerche si mettano in gabbia , sia che si lascino
correre per la casa. Si chiudono sovente in una
gabbia cilindrica, cui essi aggirano come fanno gli
allegrissimi
zare
sia
scoiattoli.
Nulla
piacevole
come
il
vederli
"IL
COMMENDATORE.
l3l
stati
gono
bianchi e
affatto
nemmeno
pi
,
che non pensano
Ci per altro loro non
stupidi
al lor cibo.
IL
Trovasi
nell'isole della
La
maica.
TRUPIALO.
nutre d'insetti, e
si
come
Saltella
Ma
gli
Americani
un merlo. Li
lo custodiscono
Albin assicura
tal
uopo.
la pica,
e aggiunge
che
si
veggono
per
la caccia
sei
mangiano
mansuetissimi.
sospesi
ondeggianti
all'
ali'
d'
estremit dei pi
aria liberamente
di
modo che
son di continuo
serpenti.
CAPO MORO.
IL
Quest'uccello
si
parti dell'Africa.
Due femmine
nell' istessa
che ne intrecciavano
Di
qui
si
ferri
si
vicine a far
interamente.
osserv
si
F uova. Per
giunco
ai
gabbia
Ma
all'indomani
si
un nido
una
di loro
vide distruggere
Il
verde e
il
giallo-
brava preferire.
erano
due
colori ch'ei
sem-
JP ITOLO VII
Pari da
hmge
ai
Ma
a schiere,
angelletti
in
mille guise
ingentilir le
il
penne
canto.
Thomson.
IL
-J
impossibile
elegante che le
il
veder
piume
di pi mirabile che
zano
al di
cosa
pi graziosa o pi
di quest'uccello.
due lunghi
filetti
Ma
che
nulla
s'al-
confondono per cos dire con essa, e forspecie di coda falsa, che ha tratto in
inganno parecchi osservatori. Queste penne subo,
si
mano una
sono quelle che i naturalisti appellano decomposte. Leggierissime per s stesse formano per la
lor riunione un volume
quasi senza massa e per
lari
IL
l3-{
sono
d'
un
La
il
il
petto
testa
giallo pallido
di smeraldo brillante
di
un verde
nero; le ali
V unghie brune
La
il
becco
il
testa picciolissima in
sono ancora pi
gli ocelli
presso
d'
un
giallo verdiccio.
e posti assai
all'
La lunghezza
e durante
tempo
di calma,
stornelli in
Prima che
conoscere
si
1'
faceano
quali
si
naturalisti
uccello che
intorno
fossero
giunti
ben
dormendo
l35
GRANDE UCCELLO DEL PARADISO.
se non di vapore e di rugiada
che
femmina deponeva le sue uova in aria, e molte
IL
altre cose
ridicole.
eli'
ne mangia a segno
d' inebriarsi e
Elbigio
eh' ei
il
si
faccia
eh' ei
Bonzio
celli
un albero molto
dotte da
sua
e se
li
Ei
la
sua dimora
colie
si
panie o coi
lacci
se
fa col
becco una lunga e vigorosa resistenza. Alcuni selvaggi gli aprono con un picciolo coltello il ventre,
ne traggono gli intestini e parte della carne, indi
fan seccare
lo
agli
gli arnesi
dei
l3
IL
I volatili della
continente, e non
tinuamente
Guinea, e ritornano
all'isole
un capo
che
Nuova
il
nativi del
d'Aron. Volano a
sotto la direzione di
paese appellano re
1'
1'
esempio.
IL
come d'una
variet
appartengano
forte
si
non
estendono
nord
di
due
specie distinte:
la
pi
si
il
e le abitudini dei
tratta
si
due
uccelli.
dall'
Gerani
fino
alia
si
Nuova Guinea
Guinea
,
e le isole
IL PICCOLO
il
il
picciolo
iS?
ma
colore;
raldo
cinto
di
nera collana.
il
un
La
di nocciuola.
dell'ali sono
della specie
meno
la
il
di
pancia
corte e color
In generale
grigio.
ali
testa
giallo carico
brillanti
che
nell'altra.
Il
becco e
il
collo
un capo
montagne, e vi costruiscono
Maysol gli uccidono con
frecce smussate, onde non alterare la bellezza delle
lor piume. Gettano pure nei ruscelli, ov' essi d'or-
dinario bevono, una droga inebriante, che loro
impedisce il salvarsi, quando vengono per prenderli. Questi uccelli amano molto un albero appellato tsampedoch cui forano col loro becco per
trarne il midollo. Quando i selvaggi gli hanno
uccisi, ne cavano gli intestini, passano loro un
ferro arroventato nel ventre , e li mettono nel cavo
di un banxbou per conservarli.
il
i38
MANUCODE
IL
come
aggira di rovo
mai non
in
rovo fra
si
posa sovra
sua specie,
ma
arbusti
che
gli
abiti la
loro isola
che accidentalmente.
Sogliono
gumunatty , e venderlo
in seguito
di paradiso presso a
Il
di
ben
re degli uc-
d'un merlo d'Europa. Ei differisce dall'altre specie d'uccelli di paradiso , per ci che ha 1' ali pi
si
per mezzo
di
una
lista
MANUCODE.
IL
barba forma un
ed adorna d' occhi
pavone , e anch' essi
riccio,
di
Il
becco e
simili, in picciolo, a
d'
piedi son
I09
un verde
gialli
1'
quei del
assai splendido.
iride
egualmente,
Avvi un
altro uccello
due mazzetti
vabile per
il
di questa specie
di varie
piumicine
segnate presso
di
sottili,
punta
la
osser-
di
color
giallognolo,
nera, e che in luogo di star distese come all'ordinario, sorgono sulla loro base , di modo che le
pi vicine
sopra di questo
ne vede un altro
come quello
compone esso
da tubi
alla testa
retto. Il di
eh'
di
assai corti,
si
manca
e a
e di rancio. Esso
dietro, in
d'
essere
angoli
destra
di cui parliamo,
variate di
una macchia
piume
un bruno
bruno
all'
in-
rosso e lucente,
l^O
1*1
lunghi un piede
all'
MANUCOEE.
incirca, larghi
una
dun
linea,
e nascono sulla
ai filetti
ne distinguono per
nella forma; poich terminano in punta, e non
della specie precedente
se
il
gran
piume che
penne
dell' ali
ma
le
loro estremit.
diritte
folte
e delle
Le piume
della
come
alla
e mollissime al tatto,
ricoprono
le
una specie
di
pu dirsi
un moro dorato. Il petto anch' esso rivestito di
piume vellutate, ma nere con aurei riflessi.
uccelli di paradiso, colore
il
cui fondo
IL PAVONE.
Pu
La
degli augelli.
le sue
piume
del cielo
splendenti
della
il
pi bello
riuniscono
la
tutti
colori
ciufietto,
che potria
dirsi
IL
PAVONE.
IZft
Questo
com-
diadema
pone di ventiquattro picciole piume, il cui stelo
guernito dalla base fin presso alla sommit, non
della bellezza.
il
di barbe
ma
di
rari
filetti
ciuffetto
staccati
si
e la cui
La
si
picciolo. Il
base
fin
le
piume
presso Y estremit d
color cangiante
filetti
staccati d'
un
varia
tinta
cangiante in
differenti aspetti
quali colori
eentro, eh'
verde
l4
IL PAVONE
riflessi
Da
di violaceo, d'aureo e di
ciascuna parte
bianche ,
1'
una
della
al di
sopra
pi larga posta al di
pongono
la cresta
verde splendente.
testa
dell'
ha due macchie
occhio
Le piume
sotto.
e F altra
che com-
groppa sono
d'
le sue
il
se-
piume sembrano
quadrate.
Il ventre e
con
lievi tinte
fianchi
La coda
composta
di diciotto
delle
piume
d'
ciole
.piedi e
splendore
delle
sue
egli
dura
utilit;
;
la sua
la
sua carne
bellezza stessa
IL
PAVONE.
1^3
poca durata, poich le piume pi brillanti
cadono ogn' anno. Il pavone, come sentisse vei>
gogna di averle perdute, e questo stato di nudit
di
cerca
luoghi pi oscuri
una
pompa,
l'
sua
usata
lo
gli
dell'altrui
sguardo
all'incontro se
guardato
molto interesse,
piume
con lodi
attento
sia il
laddove
freddamente e senza
,
e le nasconde
le raccoglie a s
disdegnoso.
Sebbene
ralizzati in
ove
si
trovano in gran
moltiplicano senza
il
originar j dell'Indie,
quantit,
soccorso dell'
vivono
si
uomo. Dall'In-
a principio
La
piume
si
altera infinita-
la
IL PAVONE.
1^4
ed anche
lui,
il
solo
vavano
la
un
era moltiplicato
si
altrettanti
di uccelli comunissimi.
Giacche
selvaggio
pavoni vivono
all'Indie appartien
loro la caccia.
Non
all'
Indie
pure
1*
nello stato
arte
di dar
derli
Si va presso
all'
giugne a pren-
si
si
pratica la loro
si
pre-
una specie
di bandiera,
r45
IL PAVONE.
La femmina
Indie
del
ov' essa fa
dicesi
nell'
ove
lasci la libert di
depone
essa le
numero
loro
il
in
operare secondo
luogo
il
suo
istinto,
e appartato
segreto
le
meno , secondo
stagione.
per tema che essendo obbligata di andarne a cercar lontano, non abbandoni troppo a lungo le sue
uova, e non
le
lasci
raffreddare.
pur
d'
uopo
o darle ombra
veruna. Perocch, in grazia del naturai suo inquieto e diffidente, ov' ella si trovi scoperta, abbandona le uova, e fa poi una seconda covata,
che non vai la prima, a cagione dell'approssimarsi
dell'
inverno.
Quando
bisogna
suoi
in seguito
si
pu
trasportarli sotto
cora
salir
questa covata
sugli
alberi,
Gabinetto T. III^
giorni
del guscio-,..
ventiquattr'ore,
una muda, Si
la madre mai
nemmeno due
Come
fuori
madre per
osservato
dinario, e
son
pulcini
lasciarli sotto la
medepu an-
ed
tenera non
esposta
io-
molti
IL PAVONE.
1^6
uopo
in
ali,
li
la
madre
trasferisce
li
prende ogni
l'uno dopo
l'altro
ramo, ove debbono passar la notte. All'indomani mattina ella salta dinanzi a loro dall' alto al
v
basso dell'albero, e gli accostuma a fare altretsul
questi uccelli,
li
ciuffetto
suoi,
sul posatojo
s stessi
non
soffrire
freddo e
dell'
Pcich
d'uopo avvezzarveli , e
a cagione del
umidit.
ci'
arrampicarsi.
guasto
spesso
sugli
udire
la
alberi
pi
elevati,
loro
voce,
che
Di
l fanno
sembra
tanto
PAVONE.
IL
disaggradevole
1^7
il
sonno, e che,
ha loro dato
il
nome
buono
che
ma
carne
la loro
debb'essa
ci
conservare
potersi
il
incorrotta, se
e tanto pi
abbastanza
fondata.
Si adoperavano altra volta le
a fare delle specie di ventagli
piume
e se
di pavone
ne formavano
tori.
stoffa
il
piume,
Tal era, senza dubbio, il
mantello che il papa Paolo III invi al re Pipino.
Nella Cina le piume di pavone sono un' insegna
di dignit: i mandarini hanno solo il dritto di
delle quali
e la trama di queste
favella.
si
ornamento
ai
re d' Inghilterra.
Dunkerque, nell'inverno
un pavone
sepolto
ma
del 1776,
da pi giorni
si
trov
sotto la neve.
gli fosse
che
il
pavone
in origine viene
da un clima
caldo.
La
PAVONE.
IL
XZjB'
cui
si
IL
PAVON BIANCO.
piume
della coda
sulle quali
per
formano
1'
come
il
suo
colore
verno.
il
voni bianchi.
La
tutti
in
la
che
pavon
paesi
cos
Italia
Norvegia
Il
stesse di queste*
dano a riguardar
Nord come
in
Le uova
del
distinguono
si
specchietti,
bianco serba
la state
1'
altre
si
accor-
contrade
il
si
fa
limitata alle
ma
alle
siasi
piume dell'augello
pi o
meno
sue abitudini
ai
di cui
estesa al suo
snoi costumi.
si
siasi
parla
temperamento^
IL
Nel 1788
PAVON BIANCO.
ify
una covata
un pajo
di
di quattro pic-
di
cui
Assicurasi che
ai paesi del
settentrione.
IL
si
meno
si
ad allevarsi che
pavon bianco.
Il pavon elei Giapone non conosciuto in Europa che per una figura dipinta, inviata al papa
dall' imperadore di quel paese. Egli presso a
poco della corporatura del pavone ordinario; ma
i
delicati
quelli del
il
gialla
il
la
sommit
l5o
IL
adorna
della testa e
d'
un
ciuffetto
in
forma di
chino
la testa e
1'
quest'ultimo colore;
con
verdi
riflessi
il
hanno macchie
di
il
ventre e le
Le
ordinario;
chietti
ne differisce pure in questo che ha il ventre interamente nero 5 e le piume della groppa assai pi
corte.
che
il
bruno.
La
porpora,
con
azzurri,
riflessi
verdi e d'oro,
di
i
cerchio,
gambe
1'
un nero
1'
per mezzo
di un doppio
ed oscuro. Le
ognuno di questi
altro rancio
IL
il
l5l
armato
picciola
d'
che
il
maschio.
La
testa,
segnato di macchie
color d'arancio.
azzurre,
il
il
collo
orlate
stessi colori;
il
di
per
d'un cerchio
presentano questi
di sopra
la
coda,
nere.
CAPITOLO
Vili.
Sol
Il
Pignotti.
IL
CUCULO.
becco nero
ali
all'
incirca di lunghezza,
d'
La
testa,
il
dorso
il
l'
collo,
,
Il suo
ali.
iride dei
il
dorso e
un po' pi
petto
il
ca-
ventre
due
di
di bianco
brune egualmente sparse di macchie bianche le gambe son corte e gialle; le unghie bianche poste due innanzi e due all' indietro.
Il cuculo fa udire il suo grido, che tutti conoscono 5 dalla met di aprile alla fine di giugno.
Egli non suol far nido; e la femmina (cosa ancor
pi singolare ) depone il suo uovo nel nido d' un
le altre
;
altro uccello,
che ha
la
5
CUCULO.
IL
del verdone,
quelli
dell' allodola
i53
della
la
preferenza a
Il signor
il
della sua
madre
adottiva,
cello riconoscentissimo
si
che gi
Non
lo accolse in seno
la
rechi sollecitamente
attesti alla famiglia,
gioja di rivederla.
capisce
cini.
ha
l'
pore, e che
piume
si
Non
si
pu
garantire
CUCULO,
il
x54
per
sebben sembri
lor parenti.
mero che
femmine.
le
poich essendo
La
il
carne
soli
gli
insetti,
Sebbene
pic-
Le piume
poco
La
che
in
si
Europa. Le
parti del
Gran Brettagna
ed comune
mondo
ma
il
loro
numero
pi grande
IL
CUCULO INDICATORE.
CUCULO INDICATORE.
IL
l55
le
piume
trovasi nell'in-
alla
il
cacciatori
incontro , torna
all'
albero
dando loro
su cui or
arresta or
s*
si
fa,
ed aspettando
che sempre
gli
si
lascia,
ma
utile a chi lo
N
ma
tutto questo
l'osservazione di
Sparrmann, che
che riesce
racconto
un uomo
assisti alla
d'
un
viaggiatore;
illuminato,
il
dottor
distruzione di parecchie
l56
CUCULO INDICATORE.
IL
repubbliche
d' api
Barrow,
modo
viaggi
quale
il
f'
prova
alquanto severo
di smentirne
ma
signor
il
nell'interno dell'Africa
di cui
tratta),
si
cial facolt
che
d' indi-
Aggiugne
poi coni' egli additi con egual sicurezza agli abipaese medesimo gli antri dei lioni, delle
tanti del
Le
moroc
Vaillant
grande
rende e che
volendone egli una volta uccidere uno, gli chiesero di risparmiarlo, avuto riguardo alla sua utilit.
estimazione
E
La
IL
il
essi
in
CUCULO D'AMERICA.
presso a
poco della
riore gialla.
le picciolo,
coprono
il
Le
l'infe-
il
gli
Il di sotto del
stretta
quattro
si
minori;
le
gambe
differente
sono
corte e forti. Il
IL
CUCULO D'AMERICA.
iSy
IL
nostro paese.
in Africa
il
quale
dell' istesso
ma un
IL
E
La
CUCULO SACRO.
testa e
Jt
53
IX.
CUCULO SACRO.
hanno
le superstizioni particolari
un errore
un
talvolta
ma
fon
damento ragionevole.
&'
IL
ed abita
tutto
l'anno
boschi
il
merlo,
siepi della
le
Giamaica. Gli si d il nome di tacco poich pronuncia sovente questa parola. Egli ha pure un
altro grido , somigliante a quello dell' anitra, ma
,
quando spaventato
dalla pre-
doppiando
suoi gridi.
si
poich
1'
Ei
altres
il
nome
d'uc*
nutre di grani, di
mai
si
alto;
posa a
Al tempo
della covata
e vi
si
IL
CUCULO DELLA
l5o/
GIAIYIAICA,
fatto
dare
nome
al
di cui
si
tratta,
il
soprani
CUCULO BRILLANTE.
IL
La
Il
cuculo,
di vegliardo.
becco turchino
e dorato
il
di verde e
il
*d'
oro
il
rovescio dell'
ali
quasi affatto
cuculo della
Cujenna,
il
del merlo
nome
ed conosciuto
CAPITOLO
IX.
XI
Pulci.
IL PICCHIO
VERDE.
mondo, ed
mente
Il
abitano particolar-
boschi e le foreste.
di
penne
sapra
dell' ali
corpo
d'
un verde pi
di
sono
giallo e di rosso
la
all'
un verde
carico;
pallido
le grandi
macchiate
estremit
sommit della
di
testa rossa,
le
ali
Ma
il
carat-
phe
gli
si
servono di
sostegno e difesa.
dall'
IE PICCHIO VERDE.
I<6l
sempre
ei
mule
salci,
e pi sovente
terra.
Il
maschio e
la
fino
a che. incontrino
Sono tanto indolenti, che non si danno cura alcuna di coprire internamente il lor nido. Le uova
he vi depongono , non oltrepassano ordinariamente
il
numero
di
cinque.
loro
piccioletti
ne'
il
meccanismo della lingua del picchio fu ogd' ammirazione per tutti i naturalisti. La
lingua, propriamente detta, quella, punta ossea,
la. qual non sembra
formarne che F estremit.
Quello che prendesi per la lingua, 1' osso
ioide istesso avvolto in un fodero membranaceo
e prolungato all' indietro in due lunghi rami, a
Il
getto
Gabinetto T, Ili,
u.
l6s
IL
principio ossosi
PICCHIO VERDE.
indi cartilaginosi
vano
sulla testa
si
piegano e
cur-
si
che
elastici
guerniti
di
contraggono e
si
si
legamenti e di muscoli
estendono, servono ai
di-
fascicolo
come
in
quale
osso ioide
quando
niera che
l'
il
distende al par
si
slancia
quest' osso
si
ritrae.
si
di
ripiega
La punta
verme
ma-
di
quando
in
anelli
che
immemedesimo , e
ossea
piantata
si
serve
che ha
fatta, le piglia e se le
mezzo
alle
breccia
IL
TICCHIO VERDE.
l63
IL
Pesa
all'
PICCHIO NERO.
incirca
Le
once.
dodici
eccetto
la
sue
piume
sommit della
Femmina
dere
onde arrampicarsi
taggio.
gli alberi i
vit
vi
da
lui
beri del
modo
istesso
che
il
cui
pico verde.
.164
IL
grossezza
della
<T
suo,
Il
mia cornacchia.
gran
colore
ciuffo
di
scarlatto
divisa
a mi
come
in*
due
parti,
1'
adombrano interamente
piume scarlatte non occupano che
testa
Una
cui
striscia
bianca
il
poich
di
le
dietro.
Gli
Spagnuoli
1'
hanno appellato
le-
poich lo
strepito
pi grossi alberi,
gion delle piogge.
gli
IL
compongono
settentrionali
celli
coi
becchi
degli uc-
rieri; e
pelli di capriolo
compra
in
ler
per
cia-
PICCHIO NERO
IL
nove
pollici
di lunghezza.
suo becco
Il
>
son nere;
ali
la
groppa,
il
petto e
il
ventre son
comune. Pu
ove punge le
crede ,
un uccello assai
campi di mais,
dirsi notevolissimo ai
s piche
per cercarvi
secondo
si
e agli
Vi sono
cie
di cui
alcuni paesi
parla
si
si
mo stran
numerosissimi. In
ma
Questi uccelli , come gli altri delle varie speche portano il loro nome , forman de' buchi
negli alberi , onde costruirvi il lor nido. Vuoisi
che lo strepito che fanno } percuotendo il legno
cie
IL PICCHIO
l66
col becco
rendono familiari
come
lutto
fa
ma
la loro
IL
Luigiana
la
ne
se
buona
pettirosso in Inghilterra.
il
anno
1'
ginia;
senta assai
si
Carolina
la
veggono
Abitano
e
la
essi
Vir-
maggior numero
in
nell' inverno.
carne, e
la
sue
un
La
sua lingua
del picco
la
da ciascun
lato alla
un mustacchio
verde^
sommila delia
sull'
occipite,
traccia
ciuffo
risale
termina in punta.
si
quella
testa
il
come
il
radice
del becco e vi
altra
scendendo ab-
1'
gli
omeri
Que-
in quella
La
cuta nell'estremit,
e ricurvantesi
al di
dentro.
IL
Le
167
mac-
chiate di bianco.
si
nutre della
stessa
IL
Del
altri caratteri
sono so-
miglianti.
non
si
Il picciolo
dieci pollici
vede che
come
nell'
antecedente
il
ha che
non pesa che
aprimento
d' ali,
un' oncia.
IL
e talvolta nel
mesi di marzo e
si
trova in Alemagna,
mezzod della Francia,
di
aprile.
Le
sue
piume
verde su tutto il
corpo. Il suo becco nero , e fra il becco e gli
occhi vedesi ciascun lato della sua testa una macchia bianca. Le maggiori penne dell' ali della
femmina son nere , macchiate di bianco all' estremit.
di
IL PICCHIO
l'68
Plinio
dice che
si
sospende pei
ai
merli dorati
pi
rimote
solitarie e
uomo,
cui
il
lor nido
uopo
lo collocano
all'
estremit
de'
essi
non veggono
rami pi
tal
alti
sommit
occupata da
scimmie
d'
una specie
IL PICCHIO
particolare
rebbero
169
che vor-
stabilirsi
frammezzo ad
circonda
Un numero
esse.
tronco, aspet-
il
che con-
Le penne
variano
Di
tropico,
ma
all' infinito.
IL
se
il
PICCHIO GRIGIO.
quest' uccello vi
hanno
pi. specie
in Inghilterra,
la
tre quarti
non
quale ha
Il
becco
di pollice
lingua corta
lata, li
la
La
il
petto
le
vi
si
posa
al di sopra.
Ha
nella coda
un movi-
jyo
mento
IL
PICCHIO GRIGIO.
come
la lavan-
Il
suo
e se
il
La femmina
fa sei
uova le cova con molta assiduita , e vi talmente affezionata, che si lascia strappar le penne,
anzi che abbandonarle. Qualora si introduca una
bacchetta nel suo buco , si gonfia tutta , si arruffa
e fischia come un serpente. Ella non abbandona
le sue uova nemmeno per andare a prender cibo,
aspetta che il suo maschio le porti da mangiare,
ci eh' egli fa sempre con amorevolezza. La carne
de' pulcini eccellente, massime quando sono grassi.
Non suole il picchio grigio passare d' uno in
sette
altro paese;
ma
in quello che V
stagione
per
tiensi cos
ha veduto
altro
si
nascere.
avvicina
ai
Nella rigida
luoghi abitati
desi che
PICCHIO GRIGIO.
IL
rale
in
poich
osservato che
si
in
171
una gabbia ,
Che
suolo.
rado
altrimenti, prende di
che sembra pi naturale, stando
talvolta fa
se
la situazione
ma sempre
volga
la
la tien di traverso,
Si sono dati
al basso.
nomi
che fa
gli alberi
e dal
IL
5
lunghezza e
pollici di
due
curvato
gli
nero
pollici,
sottile
e lievemente in-
la
nocciuola.
La
un
composto
d'
adorna
di
schiera di
Questo
piume
una
doppia
due
non rizzandosi mai
pollici e rivolto
che quando
collo
ciuffo
>
sua testa
d'
1'
indietro
all'
un bruno
il
rosso pallido
il
petto
il
tivamente
bianca
non
vi
listate
la
si
fissa.
con ciuffo.
il piccino
r^a
uova due o
volte
tre
e talvolta
nel foro
di
il
all'
anno in numero
cavo di un
albero
un muro, ed anche
sulla
terra.
versi nidi
d ogni
J
augello solitario
sicch
IL
PICCHIO PICCIOLO
DETTO RAMPICATOR.
E
mente
se
me,
in
luogo
une sopra
d' essere
le altre
distese
regolarmente' le
ma
allontanano
del corpo
dal petto,
tutto bianco,
qualche
e
il
volta
il
di sotto
di sopra variato
meno
di
puri 5
Ki PICCHIO PICCIOLO
pi o
meno
ancor pi bruna;
DETTO
La
carichi.
IL
RMPICATORE.
?3
tinta
il
ricurvo bruno* al
gambe
sotto;
le
forti
acute e
sono
bianchiccio al
sopra,
e brune;
corte
le
il
di
ugne
ar-
picchio picciolo va
a cercare insetti , che sono il suo principal nudrimento. Sebbene quest' augellino sia comunissimo,
difficile il vederlo, perch al minimo strepito
che sente , fugge prontamente al lato opposta
dell' albero. Egli costruisce il suo nido al cominciar di primavera in una arborea cavit. La fem-
mina
fa cinque o sei
d' alcuni
punti d'
un
uova cenerognole,
ed
in Asia,
parti dell'
ed pure
America
segnate
colore pi oscuro*
assai
si
trova in
Europa
frequente in alcune
settentrionale,
massime
ne' con-
torni di Filadelfia.
una
cassetta,
in
cui venisse
a fare
il
suoi 'piccioietti
suo
nido;
distruggeva
^4
IL PICCHIO PICCIOLO
DETTO
IL
RAMPICATORE.
, vi riportavano
per cinquanta o sessanta volte nello spazio
insetti
la giornata.
come
femmina apportassero
la
al
nido pi insetti
per volta.
IL
RAMPICATOR ROSSO.
Quest' augello
il
ei
compone con
fili
1*
altro
sembra osservabile
molt' arte
erba
d'
un
al
di
po' sodi,
trice
vi
si
lucertole,
leggiero,
si
ondeggiar
Il
gna
trovano
e da tutti
all'
si
che un
lor
dai ragni
dalle
Questo nido
basta per farlo
nemici.
zeffiretto
aria.
rampicator
e
coperto
al
rosso trovasi
nutre d'insetti,
nella
come
Nuova Spa-
le altre specie di
CJP
IT O LO
X.
Se tu avrai
e d' altri
Non
Che
signoreggi
il
loco
vento poi
"1
ivi
bello
fia
Doppio
filare
d'arbori, e torreggi
Ove
origliare
Degli uccei
Al
filare
le
una
ad osservar tu possa
venute: in mezzo tesa
rete
ad ora ad ora
Fermare
TlftABOSCHl.
IL
TORDO.
Ve
dentellata
bruno carico
1'
La
lunghezza
all'
individuo varia
Le
na-
la lingua
corpo
inferiore pi chiara
dell'
d'
un
e picchiata.
dall'
una specie
IL TORDO.
2^6
Sebbene
terra che
il
tordo non
come
sia
riguardato in Inghil-
nondimeno
di passaggio,
uccello
vi
hanno
dacch
il
alla
della
vendemmia,
e abbandona
il
di
talvolta fra
musco,
dentro
d'
rovi.
di paglia,
una specie
Li rivestono
di foglie
di cartone
al di fuori
secche,
e al
molto sodo
di
com-
radici.
Quando
l'
in*-
numero
di
-,
IL
I77
TORDO.
per
le
grossezza, ch uguale ne' due sessi, sia
sono
colori
estremamente
variabili.
cui
i
piume ,
in istato di volare,
va
che
rose
sia
loro costume
ma
s'
incontrano
ne'
bo-
andare in schiere
nume-
assolutamente
si
separa
quando
soli;
tanto familiare,,
drona.
Cantava
la-
sua pa*
su tuoni differenti
*-
consumava emarantadue
andava soggetto alla
gotta le sue gambe si gonfiavano , ed egli parea
molto soffrirne. Mori nondimeno per accidente
e non di questa o d' altra malattia.
Sebbene il maschio e la femmina si rassomiglino per la taglia del corpo e per la tinta, si
per osservato che i colori del maschio son pi
e di rape, del quale
libbre
all'
netti e
pi vivi,
il
le spe-
cie di uccelli.
Il
quando giovane
soprattutto,
e grasso.
Gabinetto T. III.
ia
17*
TORDO VISOVORO.
IL
Questo tordo
del
becco
all'
bruno
grigio
da
differisce
sua grandezza.
estremit
della
del collo
per la
coda.
e tutto
il
corpo
d'
un
La
gambe sono
Il tordo di cui
dell'
Europa
F unghie
gialle e
parliamo ,
si
il
bruno
resto
trova in pi parti
non sia
l' anno
dimoia per
nere.
tutto
in Inghilterra.
Esso fa
ora
il
di misurata
altezza
preferendo
il
qual
gli
quelli
che
serve egual-
quando
altro
altri tordi,
non
fosse,
che a quel
perch
al di
de' merli
dentro ha una
specie di materassa.
danno
per ogni covata quattro o cinque nova grigie maculate , e nutrono i loro pulcini con bruchi , vermicelli
lumachtte,
ed anche lumache,
di
cui
IL
rompono
il
specie
bacche
nella
di
TORDO VISCIVORO.
Quanto a
guscio.
di ciriege
buona stagione
ginepro,
di rusco,
s
d'
jyg
mangiano ogni
uve , di bagole
faggiuola,
ma
voce disaggradevolissima.
Ei
d'edera,
di
particolarmente di vischio.
Il
maschio ha
la
colloca
si
fon)
sig.
Montbeillard
dice che
Le
(il
collaboratore di Buf*>
sono dolci
draini
e pacifici.
litigiosi;
ed
quando
falcone
tela,
che
come
cau-
il
nibbio
il
conta
usando per
azzuf-
si
II
fu
Eo
testimonio
altro la
stesso naturalista
del
rac-
combattimento
di
Avvi
brughiere
appellato
di
suo nido.
Esso
altri,
poich
specie di
tordo
ivi costruisce
il
gli
GHILLIYORO;
IL
dell'
ove abbondano
sig.
Barrou
d' augello
le cavallette
ha dato
gli
non
Afriea meridionale
il
di cui
nome
trovaj che-
si
e-
ne'
si
luoghi
nutre.
Il;
specifico, di gril-
ivoro.
Ha
Sa
la testa,
il
groppa bianca,
petto e
dorso
il
le ali nere
cenerognoli
egualmente che la
collocato que-
delle cavallette
per
ma, esaminandolo da
in
piccole
cellette,
vicino., si
ciascuna
vede eh'
delle
quali
XL
FANELLO:
universalmente
ghezza, e
]>esa
Il
FANELLO,
IL
8"!
bianco; le
gambe
Molti preferiscono
il
celebri.
esso
che
si
vuole;
orlate di
son brune.
e cantar le arie
Il
sia,
ed
riconosce alle
si
agli
bianchi
orli
che
vecchio o giovane
di
della coda
pi
Ambidue
si
nelle siepi,
vi fanno
di ribes;
esteriormente
di
un
grazioso
picciole
nido,
radici,
di
composi
foglie e
di
piume , di
crini e di molta lana. La loro covata comunemente di quattro o cinque uova bianche , macchiate di rosso bruno dalla parte pi grossa
ed
ha luogo comunemente verso la met d' aprile o
al principio di maggio. Quando si vuol allevarne
i pulcini
si pu prenderli dieci giorni dopo che
musco
e ^1
di dentro
d'
un po'
di
di
due
l8a
FANELLO.
IL
ore. Si nutrono
due
in
pastello
avena e rape cotte nel latte o in acqua zuccherata ; ma in capo a sei settimane si pu dar loro
miglio ed acqua cruda eh' il cibo che loro pi
convenga. Quello per che appetiscono pi di tutto
d'
il
seme
di lino.
Quando
la
schiere
numeroce,
famiglia allevata,
i fanelli vanno
che cominciano a formarsi
verso la fine di agosto, quando la canapa giunge
alla sua maturit. In quest' epoca se ne prendono
un
glierli dal
il
to-
opera
sulla
fanello
combattimento
d' Europa.
presso
IL
Questo
come
al
paese F ammaestrano al
a poco come il gallo
CALDERUGIO.
grazioeissimo
augellino
ugualmente
lezza
pollici
all'
sue
delle
mezzo
incirca. Il
e cenericcio
ciuola.
Un
di
cerchio
di
piume
un
color di noc-
di colore
scarlatto
le sue gote
son
si
pur nera
larga lista
bianco;
i
il
il
collo,
il
le
di dietro
il
ventre bianchiccio
le
una
della testa
groppa sono
fianchi e la
Io3
CALDERUGIO.
IL
ambedue
stende da
un rosso
piume dell'
d'
il
cinericcio
ali
petto,
;
e della
in
d'
una
una
La femmina ha meno
rosso che
pi vivi e brillanti
sto sono
il
il
maschio
colori di que-
che pu in ogni
Questi
augelli
non raro
gia e simili.
I calderini
come
il
tessuto pi solido , dargli una forma pi rotonda e per cos dire pi elegante. I materiali ,
ch'essi impiegano al di fuori, sono il musco fino,
il
licheni
giunchi
le piccole
radici
intrecciate
V erba secca
il
crine
la lana e la calugine. Lo
posano essi comunemente sovra alberi fruttiferi , scagliando i rami
deboli
che sono anche pi mobili. Cosi il lor
nido sempre in sicuro, poich di rado si tenta
con arte
e nell' interno
Iu4
TL
di levarlo
ai
frutti.
chie e
CALDERUGIO.
non oltrepassano
le
cinque o
sei
bianche
sono
Sebbene
avvenga spesso
difficile
1'
d* essere
allevarli
ne
ammalati
si
fanelli,
sino a
per mangiare da
dee
il
dal nido
toglierli
penne.
loro
fatte tutte le
ne loro
nondimeno
Si
s.
nutrimento
glio conviene.
Gran
di
ad eseguire diversi movimenti colla massima precisione , come fare il morto , metter fuoco a un
mortaletto
gono
il
suo bere e
il
suo mangiare.
quest' ultimo
quali conten-
Onde per
esercizio
con-
una
linee
fanno passare
i lor
piedi
sotto
le
loro ale e
si
le estreil
ventre
attacca la ca-
IL
CALDERUGIO.
l85
pretende
cio ripulirsi le
sua toeletta
la
penne e disporle
modo pi
in
vezzoso.
IL
Q uest' augellino
alle isole
Europa
CANARINO.
era originariamente particolare
di cui porta
nel secolo
il
Fu
nome.
recato in
quattordicesimo, ed ora vi
che vi
pu
mezzo
si
si
dire na-
Ha cinque pollici e
di lunghezza. Il suo becco d' un color di carne paituralizzato.
lido
come
son gialle
volta di
le
,
gambe;
le sue
miste pi o
bruno
meno
piume
di
in
grigio
generale
,
tal-
corpo.
l8
CANARINO.
IL
Possono
ed anche
colle
passere.
Il dottor
rino
Darwin
Sembra che
misto
di
indi
volta che
ogni
d' epilepsia
gabbia;
se gli nettava la
privo di senso
un cana-
qual soffriva
il
quello
dell'
sia
un
usignuolo.
d' Inghilterra
narini
somiglia
maggiormente
L'
USIGNUOLO.
piume.
Il di
dalla ricchezza
il
La
sua lun*
sei pollici.
rosignuoli
non passano gi
Inghilterra;
ma
marzo o
cominciamento
al
tutto
1'
anno
in
mese
di
se
sa
sue
bruno
di sotto cenerognolo,
ghezza di
delle
ne
ri-
Non
l'
Una
che
cosa
augelli
brillanti
tutti privi
di
canto
campagne e
alle
colari attrattive.
che
li
usignuolo.
merita
che
d' essere
America sono
dell'
d'Europa
ai boschetti
Ma
riempiono
d'
si
quasi
modulazioni danno
cui
le
187
osservata
fra tutti
si
parti-
graziosi volatili
giunga r arte di piegarla soavissimamente, e prolungarne talvolta la durata a dieci secondi. L'osservatore da noi citato cont in un solo gorgheggio
sedici riprese differenti , ben determinate nella
prima e nell'ultima nota, e ben variate nelle intermedie. Secondo lui la voce dell'usignuolo non
s estende, quando l'aria tranquilla, a meno di
un mezzo miglio
un
gli
che
pi
forti in esso
picciolo
augello
il
sig.
(Y augelli;
Hunter ha
osservato
erano a proporzione
e vie
che canta, di
tal
si
,
dono negato.
Gli usignuoli
selvaggi
dieci
i88
settimane dell'anno, mentre quelli che sono captivi
continuano
cantare
nove o
per
mesi;
dieci
ma
naturale d tutti
canto degli altri
sito
il
Apprendono anche
lor ritornello.
si
Talvlta anche
loro canto
passi
alternativamente o a coro
cino a loro
il
sforzano di mettersi
si
cantare
e a ripetere a propo-
addestrano
all'
parole.
proferir
vi-
unissono.
tino.
Ma
meraviglioso
gusti padroni.
dere queste
ma un
tersi
sciocchezze
filosofo
di
de' giovani
crederla, n di
cercare
appoggiato ad un gran
,
valendosi
andati
al
dr
di
Plinio
incredibili.
degnissimo di fede
usignuoli d'
un
Gessner, fra
un uomo
in cui
oste di Ratisbona
scrit-
come
quangli
si
ah
ve-
parla di due
si
,
errore
sono poi
1'
nome. Quindi pi
dell' autorit
tunque abbastanza
tri
di farle cre-
tori
principi
quali passa-
USIGNUOLO^
L*
189
d'Europa,
passate,
sulle cose
su quello
gelletti
udito da
alcuni militari
frequentavano
quali
osteria.
seria confutazione.
tempo
Il
di aprile o
principio di maggio.
Essi costrui-
scono
il
bassi
degli
arbusti
scelgono
ordinariamente
di paglia e di
cinque uova
cbe
tutti
d'
all'
L USIGNUOLO.
I()0
gotta
pu ad
In autunno
per una quin-
vermi
di
farina
tre
volte
la
settimana
due
Quando
hanno
in
la gotta
e quelli che
si
si
tengono
fregano loro le
gab-
gambe
tati in
L USIGNUOLO.
si
191
questa cautela di
presso
vien
ma
familiarizzano
si
prontamente.
Questi augelletti son
come
la
dono entro
rovi pi densi
mai durante
il
Quest' augello
sivi, e lo
si
nascon-
PETTIROSSO.
j
gli
ammirato per
universalmente
la delicatezza e agilit
sottile
giorno.
IL
debole e
solitarj;
occh i grandi
sguardo dolce.
La
neri
il
sua testa e
di so-
il
collo e
sono d'
un
il
petto
bel
come
rancio
1'
indica
carico
il
il
suo
qual
becco
espres-
olivo;
nome
tende
al
rosso
il
Distinguesi
cuni
peli
eh' egli
ha da ambidue
le parti
del
^sul
IL PETTIROSSO.
XQ.&
ne' boschi,
incomincia a covare
ih
primavera, 9
gio ed
il
giugno.
sopra
terra ,
Ei
colloca
compone
il
suo nido
radici
le
il
magpresso
tra
musco intrec-?
ciato
di crini e foglie di quercia , con un letto
di piume al di dentro; inseguito, onde nascono
bronchi e
spine, lo
le
di
derlo a tutti
gli
sguardi
lo
ricopre
di
frondi
tura
all'
ordinariamente cinque o
La femmina fa
uova brune, maculata
uscire.
sei
di rosso.
Quando
si
vogliono
uopo trarli dal nido dieci o dodici giorni appena sono usciti del guscio , tenerli caldissimi specialmente alla notte , e nutrirli dell' istessa maniera
che l'usignuolo. Quegli uccelli vivono di rado pi
d'
chio
di
soffocazioni.
Sono
essi
Ma,
Molti ne
ossia
U, PETTIROSSO.'
Che
sole.
ne' boschi
diviene ivi
tra
ri-
compagno
il
si
193
riman
se taluno
del legnajuolo
copra
batte
terra,
la
viene
ei
case,
nostre
nelle
fin
quasi per
domandare un
egli paga colla
persone
canto
vera,
di famiglia,
meno
ma
vivo,
quasi
una specie
e spiegando
loro
che
gli
sino a
cendogli
si
annunciandogli
sforza a
domandare
nutre nella
IL
Ha un
agita e lo
lo
d'insetti, a cui
tir tutto
nuovi bisogni
sentire
Il pettirosso
di,
suoi
nuovi piaceri,
a libert
dolcezza del
di
buona stagione
la caccia
luoghi umidi
vermi
COLLIGIALLO.
anno.
Gabinetto T. Ili,
ha
IL COLLIGIALLO.
ig^
il
lore gli
giante
come
dorso.
Una
il
ma
petto,
F occhio e
fra
chi
sono
il
di bianco e
spruzzati
tal co-
gialleg-
occhio,
1'
e sulle quattro
di grigio
posta
fian-
nero
ali
gio cupo
Un
collo,
punteggiatura gialla,
la
si
capo.
il
congiugne ad una
si
il
va rischiarando verso
si
per
la grazia della
gli affetti
non
lo
la
sagacia,
con cui
il
suo nido.
Ei non
meno per F
si
intelligenza
lo colloca
gi sugli
alberi
ove due gran rami escono insieme e divergono , siccome fanno ordinariamente
gli altri uccelli; ma lo sospende a piante rampicanti ove formano intreccio fra albero e albero,
e massime ove si sporgono sopra fiumi e burin
quella parte
roni
profondi. Coi
allaccia
chette
pone
fili
viticci
d'erba secca,
sottili
tessute
di
quelle
fibrille di
piante egli
foglie, radi-
suo nido
elementi in luo-
IL COLLIGIALLO.
I<)5
Quindi
nemici.
altri
egli
sembra
suo nido
fianco
aperto in
lo
pi a basso
alto o
di
appena che
tanto
V augello possa entrarvi e scendere poi fra pulseparati dall' in, che abitano pi addentro \
gresso per mezzo di una specie di parete.
Quest' augello originario di San Domingo e
,
cini
d' altre
isole
cipalmente
dell'
IL
Non
Indie orientali.
BEGCAPIGO.
debole
sottile
quale bianchiccia
son rosse
il
tre sono di
bianco,
le
nero
e
;
dorso
giallo; la pancia, le
delle
Si pasce prin-
un
rosso
eccetto
il
suo becco
alla
base
la
cosce
esterne
gambe
sono
gialle.
Buf-
e di piccioli insetti.
della sua carne.
si
nutre altres
di
farfalle
IL CUL0BI3SCO.
Pesa
nero
tile,
pollice
al di
la
comincia
agli
zurro; la groppa,
pollici,
si
dorso grigio
il
il
e lungo
Una macchia
suo becco,
angoli del
chio
il
dentro e al di fuori
un
nera
passa al
di
estende al di l dell'orec-
cenerognolo misto
d'
az-
Compare
ha
il
nome
in Inghilterra alla
xnet di
Se
pi, grassi
delicati.
Wil-
pa?
ter-
nelP insidia
.,
poich basta a ci
F apparizione
di
il sig.
attirati nella
farfalla
CULOBIANCO.
IL
'cpal
essi
non
I
9?
rado
di
loro
LA CUTRETTOLA.
Quest' augellett non pesa pi di
non ha che
dramme
sei
il
petto e
il
dorso
son neri;
il
ventre
bianco
di
sette pollici di
le
(delle
due
quali le dieci
tre pollici,
d' alto
in
intermedie
laterali
son
nere e
alla radice
le
lunga
acute.
ed
ai laghi,
umide
pure
e talvolta
della rugiada
degli scarafaggi
per
delle farfalle
LA CUTRETTOLA.
10,3
ed
il
fanno
loro
il
lor
nido sotto
muri
nutriil
tetto
e vi depon-
una
bruno scuro;
le
luoghi
giallo
stessi
bruno.
che la cu
macchiate di
giallo.
no
1'
eccetto
i
piedi
LA CUTRETTOLA.
I99
Le
spesso
gli
armenti
Y abitudine di
se-
che
e AP IT OLO
Quanto picciolo pi,
Ama
E di
Torror
XI.
vie pi giocondo
bosco }
di solitario
il
fa
giocondo.
Anonimo.
TROGLODITE.
IL
Anche
graziosi concerti;
tramontar del
oltre
il
notte
come
1'
segnate trasversalmente
il
del corpo;
e di grigio.
ma
usignuolo.
Egli ha le piume
ro
li prolunga
non gi nella
stagione
sole,
ma
Le
sul collo
bruno
da
scu-
e sul di sopra
la
sono macchiate di
maschio, dicesi, ha l'occhio
e la coda
ali
giallo e di nero. Il
pi grande che
cui colore
femmina } ma
la differenza fra
IL TROGLODITA.
loro
lieve,
che non
pu comprendersi,
se
ruscello
d'
sovra
il
isolata in
il
tetto di stoppia
selvaggio, e fin
sco,
il
un luo go
una capanna
ammassa a
tal
le altrui ricerche.
tutto ro-
rosso.
allo stretto
si
sparge
ben fina ed asciutta il fondo della gabbia medesima, rinnovandolo spesso perch stiano
ben puliti e si cerca di tenerli , nell' inverno specialmente ben caldi. Malgrado per tutte queste
cure assai difficile il giugnere ad allevarli, poich sono uccelli estremamente delicati. Quanto al
di sabbia
nutrirli
si
fa
con
essi
come
cogli usignuoli.
IL
Di
MATTINO.
ciolo: esso
piume
si
da ciascun
disparire, nascondendola sotto
aurora
sa far
orlata di nero
passando
sopra
di
al
Una
testa.
de' suoi
un
altro
piume
bianca
fra
ocelli
pari-
tratto
compreso
vigno;
d'
il
sopra
di
il
un rosso chiaro
fianchi.
dell' ali,
d'un
uh*
giallo
Il
che inclina
all'
ulivigno sui
se
verso
ulivigno
il
ma
quest' orlatura
interrotta
segue pi
meno
sporco
sicch
ciascuna
ma
delle
fino
lunga un pollice
bruno
termina in bianco
ha come una
ali
Le penne
mezzo
d'
un
della
grigio
REATTINO.
IL
bruno
delle
piume
sono
principio
l'
del
color
di
orlate
nericcio
petto
licci.
La femmina ba
lido
e al solito
debole cbe
il
d'
piume
le
maschio. Essa fa
un
della grossezza di
al
gambe
delle
corona
la
tutte
testa
sulla
basso
al
Il
cT olivo.
eccetto
2,0
fondo
d'
sei
pisello.
I reattini sono
il
nido
loro
uccelli
come
rispettato
nutrono di piccioli
si
insetti.
L'
ALLUPATO O
Il di
d' ulivo
il
di sotto
sta giallognola
d'
CANTORE.
IL
il
un
passa sovra
suoi
Una
occhi.
e la
ali
Il
li-
suo
coda
verdiccio
giallo
son gialle.
Quest'augello
Ivi
1'
gambe
le
un verde color
giallo pallido.
reattino ordinario.
di
assai
1*
comune
inverno
ma
in
vi
Inghilterra.
ritorna
di
L ALLUPATO O IL CASTORE.
Sol
v
r erbe pi
impiegando musco
spesse,
al di fuori,
ben tessuto e
ben ricoperto. Questo nido ha la forma di una
pelle come quei del toglodite e del reattino , ed
lana e crine al di dentro
somma
dall'augllo con
il
tutto
cura nascosto.
bianco sparuto
Il sig.
giallo
gli
';
un
Quello
altri
femmd'
spruzzate di rosso.
White
allupati.
di
La
uova
cui
parliamo chiamasi
ed hanno un
,
sono pi piccioli
frequente
ma
pu a
ragione
appellato
essere
contrade settentrionali
rami pi
d'
il
rosignuolo
Europa. Ei
si
gin*
delle
posa sui
LA CAPINERA SARTA.
E
picciolissimo augellino
pollici di
gialle.
Fu
lunghezza
scoperto
conosciuto dal
sig.
le sue
recentemente
quindi non
di Buffon.
20
LA CAPINERA SARTA.
la sua
a quella d'un
sto
opera, quand'
finita.,
rassomiglia pi pre-
nere sono
leggieri, che
d'
foglie
le
de' pi
de-
boli
IL
MARTIN PESCATORE
O L'ALCIONE.
ha sette pollici di lunghezza, ed ununa all' altra estremit delle aperte sue
suo becco lungo quasi due pollici.
britanniche,
dici dall'
Il
ali.
Le
sue
piume son
mandibola inferiore;
testa sono di
fianchi e la
un verde cupo
sommit della
segnati di
macchie
azzurre trasversali; la coda d' un turchino carico; il resto del corpo raneiato, bianco e nero;
le
gambe
sime
son rosse;
non nuocciono
le
al
ali,
volo
quantunque
dell'
augello
cortis,
che
rapidissimo.
Il
Egli
So6
MARTIN PESCATORE O
IL
tiene
su
un ramo
di
il
l'
quale
ALCIONE.
si
sporga
sovra
piccolo pesce
fa
in
quin-
cadere perpendicolarmente
da tale altezza. Spesso anche egli veduto ardici piedi
lascia
rimanere immobile,
,
secondi
il che
per
pi
,
avviene specialmente d'inverno, quando l'acque
torbide o
forti
ghiacci lo
forzano
lasciare
Ad
come
posto
si
sospeso all'altezza
ciole cose,
spesso
come
invano.
maniera che
cammino.
pesciolini minutissimi o
Per
abbiano
ottenerli
descritta
percorre
insetti,
,
della
mezza lega
di
IL
MARTIN PESCATORE O
ALCIONE.
i/
SLO'J
Gli
altri
F unghie
poi
racchiudono
dell' augello in
pelle
la
una borsa
becco e
il
che portano
unico cibo
si
annicchiano in
riva
fiumi e
ai
ai ruscelli
in fori scavati
e
,
su questa specie di nido depongono le loro uova,
d' ordinario sette e talvolta di pi. I pulcini, fatti
un
po' grandicelli
sono voracissimi ,
Si detto che
gelli siano
il
strepito,
non tropadre e
che serve
lor nido.
corpi disseccati
opportuni a conservare
il
di
i
questi au-
drappi e
allontanandone le tignuole
al-
si
MARTIN PESCATORE O
ftO#
i/
ALCIONE.
la
propriet
sempre verso
calamit di rivolgersi
il
della
nord: di
IL COLIBR
Questi augellini
ridionali deli'
si
L'
uccel mosca.
America
succo de'
fiori
una tromba
cui traggono
colla
lor
canale,
il
qual
si
divide
all'
sottilissimi.
Il colibri
lebre autore
meglio
che
le
stato
che
usando
al
cos ben descritto da un cenon crediamo di potere farmedesimo uopo altre parole
sue.
sua coda e
della
nere
del di sopra
altre di tutto
il
corpo sono
d'
delle sue
ali
son
medesime
e le
mi verde che
trae-
ali
uccel mosca.
il colibr e l
al
bruno con
rosseggiane
riflessi
2,09
di tale
morbi-
ordinariamente diritto
sot-
tile, e
e simile
ciola
all'
opalo cangia
In ambidue
aspetti.
gli
colore
sotto
differenti
come
e neri
lustrino.
specie di ronzo
bile scorgere in
guerne
Il
accompagnato d'una
e tanto rapido
eh' impossi-
alcun movimento
essi
distin-
colori.
nido di questi
corrisponde
augellini
alla
bambagia
d'
filo
filo
interno
scorza
rivestirla
al
di
fuori
con pezzetti
gomma,
affin
di
di ren-
Gabinetto T. III.
l4
dell' aria.
met
di coppa
si
cedro o
di
una fessura
Vi
d' arancio
la
d'
talvolta
d'
niente pi grosse di
schio e la
e sta appeso
pianticella
casa.
della
femmina
due
piccioli
Il
piselli.
una
ad
una
,
le
Nel tredicesimo
malo
pulcini
,
n allora sono pi grossi che
mosche. Mai non ho potuto osservare , dice Dutertre , qual sorta d* imbeccata la madre loro apporti
ma sembra che loro porga a suggere la
propria lingua, tutta coperta del miele tratto dai
;
fiori
Mont-Didier
sione d'
una
America
tetto j a della
una gabbia
il
lev
di
lo
mise
propria
della
camera. Ivi il padre e la mad?e mai non mancarono di venire a dar loro da mangiare , e si addomesticarono a segno , che alfin vennero a dormirvi, e pi non pensarono ad uscirne.
e
figli
e genitori andavano a
Mont-Didier, cantando
fossero stati sopra
triva con
un
d' albero.
finissimo
di
dito
come
Ei
quasi
Spagna e
Talvolta
sul
cos liberamente,
un ramo
pastello
posarsi
li
se
nu*
chiaro
di zuccaro,
UCCEL MOSCA.
IL GOLTERI E L
.cui
sazj
2,1 t
e quando erano
lambivano colla lor lingua
volavano leggiermente all' intorno e parti,
quali
si
per ben sei mesi. Ma quando egli sperava di vedere una nuova famiglia crescere sotto i proprj
occhi, obli sventuratamente di chiudere la loro
gabbia, onde salvarli da' topi nella notte, e
una mattina
li
trov
divorati.
,
di cui parliamo , trovando semper lor nudrimento cos in America
Sur inani e alla Giamaica , non abbando-
Gli augeliini
pre
fiori
come
al
nano
per
si
l'anno
tutto
in
ritirano
all'
questi
paesi.
Alle
Antille
Non
ancora
no. Tutti
uno stato
ben noto
viaggiatori
d' intirizzimento.
se
cantino o
colibri
accordano
si
dire che
non hanno
che un garrir semplicissimo. Labat per assicura
eh' essi hanno inoltre un canto aggradevole e teoltre
nero
gani.
il
ali,
proporzionato
verosimile
stesso in tutti
di
abbatterli
con una
IL COLIBR E L
2,12,
od una
UCCEL MOSCA.
di
gomma
cerbottana
mano
in
la qual loro
si
applica,
quando
Le
belle
una volta
piume
di
questi
augellini
servivano
d'
il
nostro
al
assai
tempo
Il
guer-
riero vagabondo pi
Il dottor
Latham
cuno
al
suco
dei fiori
naturali.
lunghezza di
che di tre
questo
pollici;
picciolissimo
compreso
il
augello
becco. Il
l'
21
petto
nero. Le due
mezzo della coda sono del colore del
dorso, e le piume laterali d'un bruno purpureo.
La femmina non ha sul petto che picciole maccolor misto di grigio bianco e di
piume
del
ali
in
ambidue
sessi.
impazienti se si accostano ad un fiore, e il veggono appassito , ne svelgono i petali con lui precipizio
che prova il loro dispetto.
,
Il
ramo
rubino
d'
si
colloca
albero nel
Il suo nido e le
ordinariamente
mezzo
sue
dell'
uova sono
sovra
un
albero medesimo.
simili
quelle
2l4
LO STORNELLO.
Pochi
generalmente conosciuti
massime ne climi temperati. Tutte
le sue penne sono brune , Tariate d' azzurro e
di color bronzino , e terminate da una lieve mao-
come questo
chia
giallognola.
orlate d'
penne
La
un
Le
giallo
coperte delle
bruno
brune
gambe
della coda, e le
di
sue
sono
ali
son
affatto
le
un rosso bruno.
il
becco
3
dura e forcuta; le naricoperte per met da una membrana il dito
zampa
esteriore di ciascuna
sino alla
mezzo
unito a quel di
prima falange.
volatili
cui
stornelli
gli
pi si assomigliano , sono i merli ; anzi si assomigliano di tanto, che i giovani dell'una e dell'ai*
appena distinguonsi
tra specie
Lo
fra loro.
stornello familiarissimo
alleva assai
si
canarino. Gli
si
lingue,
pronunciare
seguitamente
carne
cruda o
frasi
di
un
pane
come
che
tutti
gli
maschio
Il
i
distingue
dalla
femmina
un poco pi grosso.
in
ci
e eh' egli
l5
LO STORNELLO.
Gli stornelli non
casa
che
si
lare
Siffatti
che
dini
d'
un
accostarsi
dai
la
lor
solitaria-
di vo-
loro
la
finita
regola uniforme
sciplinata
appena
in ci differenti
mente.
hanno
solo
capo.
ognora
al
Il
loro
centro
li
istinto
trasporta al
porta ad
li
mentre
la
di
rapidit
l.
Cos
andando e tornando di continuo, circolando e incrociandosi per ogni verso formano lina specie d
turbine, e senza seguire una sicura direzione y
hanno per un moto generale intorno a tutta
Y unione , il qual risulta dai movimenti circolari
proprj a ciascuna delle sue parti. Questa maniera
di volare li difende contro gii uccelli di preda
che sopraffatti del loro numero , molestati dal
battimento delle loro ali, storditi dai loro gridi,
sconcertati dal loro ordine
tendo penetrare
file
si
di battaglia,
dense, che
la
zampe
onde
entrati nel
LO STORNELLO.
ai 6
Gli uccelli
parliamo
di cui
meno
assai
nel resto
cianciano molto
,
prima di separarsi ;
della giornata;
Sono
che non
solo
nulla af-
per la
vanno di compagnia con
quelli della loro specie, ma anche di specie differenti. Talvolta, in primavera e in autunno, cio
prima e dopo la stagione delle covate, si veggono
societ
essi
talmente nati
le viscade
ed anche
piccioni.
ordinariamente
le loro
alcuni
fili
d'
erha
rognolo verdiccio
ciotto
ita
venti giorni.
case, ed anche
al
ne' fiori
sopra
degli
de' tavolati
scogli
sulle
delle
coste
madre.
uniforme
un bruno nericcio
tura come senza riflessi.
,
prima et,
senza punteggia-
di
lumachette
di ver-
LO STORNELLO.
massime
micelli, di scarafaggi,
cosi graziosi d'
cente con
giugno
21?
di
qtie' picciolini
riflessi rossi,
sui
fiori
principalmente
rose.
sulle
Si
Lo
altres di
stornello vive
di pi nello
stato
sette
di
Viaggio sentimentale
rori della prigionia
pensieri da
uno
o otto anni
domesticit.
mentre
stornello
agli
rifletteva
supponsi
e talvolta
L'Autore del
or-
ne' suoi
interrotto
pria.
TVbn,
dicea lo
stornello.
stetti
e veniva
reva
e tuttavia lamentando
la sua schiavit
Dio
Non posso
ali
accor-
stesse
parole
nello
ti
con le
ti
doppi di
ma
fil
io
la
era tortigliato e
di
sognava
ad aprirlo
LO STORNELLO.
ai
povera creatura
la
tua libert
posso uscire
dissi
gli
No
non posso
eh' io
stornello
lo
Non
uscire.
PASSERE.
IL
La lunghezza
dicea
ricci
le
il
petto e
cerchio degli
il
gote bianchisce
corpo
le
d'
un color
coperte
la
pancia
pallido di
dell' ali
d'
un
son neri
occhi
di sotto
il
cenere
il
bruno
rosso
dorso
misto
del
e
di
nero
si
dura
si
allontana
familiarissimo
fatica a
prenderlo
dalle
nostre
abitazioni
manda che un
vivi.
s
e-
astuto
che
al laccio.
Nello
ma
non esce
il
il
loro canto.
I passeri
tajuoli,
ma
sono
forse ingiustamente,
CO
ri
GI9
IL PASSERE.
maggiori vantaggi.
Il signor
trat-
tato
di
mila
tatr
suoi pieciolini
sessanta
per settimana.
una gran quantit
brucili
nel
passeri,
distrugge tren-
E
di
primavera, e fanno
ciar di
il
loro nido
per altro
gono
tro
il
di fieno al di fuori e di
coprendolo
al
sotto
il
muraglie. Alcuni
piume
sopra con
compon-
il
di den-
al
una specie
di
sciandovi al di sotto un'apertura, che serve d'ingresso. Altri pi pigri s'impadroniscono del nido
fa questo
che
la
ond'
li sig.
prova
comunemente
1'
Smelile racconta
affetto
che
un aneddoto,
il
qua!
cini .
nido
Q uand'
di
io
era fanciullo
passerotti
eh' io
egli
aveva
dice
levai
trovato
un
ad un
trionfo
1L PASSERE.
Q20
de' pi robusti
Appena
bia.
parenti
1'
ebbero veduto
che
ac-
ma
seguirli.
parea che
lui affatto
nuovo
il
lo ritenesse.
ces-
meta propostagli.
esperienza con un
giorni
successivi
All'
e giunse sano e
indomani
altro
cogli
io
de' passerini
altri
che
mai pi
la
I passeri
gabbia detestata
variano
molto
salvo
feci
,
la
alla
stessa
e ne' due
avanzavano
figli
visitarono
pel
colore
delle
lor
2.2.1
LA PASSERA MATTEGGIA
O DI MONTAGNA.
E
pi raro
assai
die
passere
il
ordinario. Il
color di nocciuola
ocelli
gli
bianchiccio
grandi coperte
le
oriate di rosso
le
la
gambe d'un
coda
d'
dell' ali
son nere
un rosso bruno
giallo pallido.
Quest'augello
non
di grani selvaggi e
sugli alberi, e
dato
il
nome
LA TORDELLA.
E meno
grossa che
il
bruno chiaro;
la
giallo
d'
contornato
un
color
testa e
il
un
di
cinericcio va-
LA TORDELLA.
&.,
Tiato di nero
egualmente che
e le coperte dell'
la
groppa;
il
dorso
ali
il
macchiato di nero;
bianco giallognolo
gambe sono
e le
Le
al
tordelle
il
la
di
ner>a
un
arrivano
stormi
Inghilterra
in
per evitare
rigidi
in-
Francia
numero
di
due o
in
tre mila
vermi.
Quando
le tordelle sono
e allora tutte
Sebbene
tordelle
segno con un
la fuga.
costruiscono
il
sovra alberi
nata
le
prendono
Por
nido
la gior-
notte.
L.
Romani
TORDELLA.
f3
e le
in*
fichi
sieine impastati.
IL
Non
ha pi di
suo becco
otto
pollici
lunghezza
di
Il
d'
lingue
il
nome
Quest' uccello
delle tordelle
ramente per
aggradevolissimo.
nido fra
suol
frequenta
La femmina
costruisce
-vi
il
depone
suo
sei
d'
IL
MERLO.
celebrare
il
IL
224
MERLO.
o cinque mesi dell'anno, ed oltre l'abilit concedutagli dalia natura, egli ha pur quella che gli
1'
l'arie
rossi
invecchiando
maschi divengono
affatto neri,
femmina conserva
il
i
colori
covata
la
fine
dell* inverno.
Essi
Lo compongono
pra terra.
collocano
al di fuori di
musco
al
di
dentro
con
fili
d'
erba
il
e talvolta so-
peli
ed
altre
morbide materie. La femmina fa quattro o cinque uova d'un azzurro verdognolo, macchiate di
bruno. Si possono prendere i giovani merli nel
nido e allevarli facilmente , nutrendoli con cuor
di
fa
che di pane.
Gli uccelli
di cui
si
IL IVTERLO.
2.2.-J
Sono essi di natura solitarj e mai non si trovano radunati in stormi abitano volentieri i boschi e i luoghi selvaggi, ove si nutrono d'ogni
,
sorta di bacche
IL
MERLO
AZZURR.O.
cello;
sto beli'
piume
Si trova
turchino.
pi scoscese
montagne
nelle
tale
uc
Quemerlo ,
il
dell'
quale
Alpi,
onde riesce
Egli molto
;
non
Impara anche a parlare distintamente ed s docile , che
canta e favella ogni volta che gli si comanda ,
anche nel cuor della notte. Al cominciar dell' instimato pel suo canto dolce, vario, robusto e
verno
le
sue penne
si
anneriscono;
ma
in prima-
delle
verne pi inaccessibili
rupi
a cui
all'
l'
rado
ei
scende
al
piano
il
alto
il
suo nudrimento
Gabinetto T. III.
delle ca-
uomo non pu
gran rischio. Di
l5
LA CINGALLEGRA AZZURRA.
Ha
quattro pollici
suo becco
il
d'
mezzo
un mezzo
di lunghezza.
pollice nero
grosso
macchia bianca
la
qual
becco
passa al di sotto
verde
il
petto
il
ventre e
son gialle ;
le cosce
la coda di
Quest' uccello
frutta.
si
pi grossi di lui
cui
si
nutre
&* insetti
particolarmente
degli uccellini
loro spacca
il
di grani e di
due
o tre volte
civetta
la
Quando ha preso
cranio.,
per nutrirsi
La
femmina fecondissima
uova per ogni covata.
cingallegra
diciotto o venti
fa
227
IL REMIZ.
meno di quattro
La sommit della
Noti ha
lunghezza.
ciuccia;
il
giallognolo
pollici
sua
mezzo
testa
di sotto
il
Le penne
Ci che avvi
miz si 1' arte
dell' ali
di
bian-
impiegano nella
mare un
tessuto
forte
quasi
simile
al
e for-
drappo.
che
picciole radici
dentro
al di
i
il
penetrano
guarniscono
il
d'altra calugine
vi
si
conservi
il
calore; e
lo
ad un mobile
ramo che sporga su qualche acqua , ond' essere
agitati pi mollemente, aver pi abbondanza d'insetti pel lor nutrimento , e mettersi in salvo dai
sospendono
topi
con
canapa o ortica
dalle lucerte
e dai
serpi
loro
principali
un
sacco, ora
IL REMIZ.
22,8
insomma crescono
forniscono materia
piante, clie
LA CINGALLEGRA BARBUTA.
E
pi picciola
giallo
comune.
clie la
grosso e corto
golare
la
quale
Il
suo becco
la
si
nove
relazione con
un pajo
bianco giallognolo.
il
ali
Due
di
il
il
circa
due
La femmina della
ha mustacchi. Essa
picciola
ma
ve-
sopra
del suo
bruna ed ha
qualche
e di qui
all'
pancia e
la
prolissa
di basette
pollici di lunghezza.
specie
tutta di
di
cui parliamo
non
un bruno cupo, pi
il
quale
di-
LA CINGALLEGRA E \RBUTA.
cesi,
1'
ama
0.K)
ali
mentre riposano.
nosciute. Esse
abitano
trono dei
grani di
nelle provincie
LA GINO ALLEGRA
il
le
narici
quale
si
prolunga
fin dietro
di bianco; la pancia e
minati di picciole
il
al
freccia.
colla
ma
Jo
appende saldamente
fra
un
lascia di fianco
diametro
un
ingresso di quasi
forma
si
due
talvolta
pollice d
uscite corri-
licheni
1*
interno
quantit di morbide
grido
acuto
spiegano
il
per
chiamarsi
ma
in
primavera
melo-
dioso.
Questi augelli sono utilissimi in quanto che dii bruchi e le uova d'altri insetti egual-
struggono
mente
tentrionali dell'Europa,
LA PICCOLA CARBONAIA.
ssa ha quattro
pollici
mente che
pancia.
chio
la
Ha
la
testa
una
qual
si
linea
Il
il
di
lunghezza, e non
201
LA PICCOLA CAREONAJA.
ed una macchia dello
stesso
gambe sono
un
po'
La
data
del color
forcuta
all'
del
piombo
e la coda e
estremit.
come una
tutta la testa
il
ha
d'un nero
pollici
all'
incirca.
non meno
di quest' augello, se
non che
CAPITOLO
Degli
altri
XII
auge!
Voce
la
Ed
or da se
Or
lusinghier
li
fuga
gli
invita.
Anonimo.
IL
Xj presso
MOTTEGGIATORE.
ma
Le
pei colori.
sue
suo
una
lista
bianca
la
bianco interamente.
comune
Quest' uccello
maica. Quasi tutti
che quanto
in
viaggiatori
colori delle
America
si
piume
e alla Gia-
accordano a dire,
il
suono
della loro
cantor
pi
eccellente
mondo, compreso
il
fra quanti ve
rossi gnuolo.
ne siano
Al pari
al
e meglio
MOTTEGGIATORE.
IL
di questo egli
il
fio B
che in
canto o piuttosto
il
lui innato
grido degli
di
altri uc-
abbellirli.
suoni,
se
non di arricchire
e perfezionare
tutti
non cerchi
proprio canto,
il
maniere. Quindi
appellativo,
e
dotti
il
il
Messicani
gli
hanno dato un
chiamarono poligloto,
ci
che vale
nita variet;
ma
sembra esprimere
al
commove
propria voce
alla sua
Ei
accompagna
affetti.
l'
D'
ordinario
appoco appoco
delle
ei
sue
frasi
comincia
.si
alla
naturali
dall' elevarsi
Solo
motteggiatore
si
diverte
spesso ad attirare
MOTTEGGIATORE.
1L
2&j
femmina
e
li
quando
gli
sono dappresso
fa fuggire, imitaudo
spaventa
gli
grido dell'aquila.
il
comunemente
ma
se
sui rovi o
abbandonano sub" istante. La femo cinque uova. Sebbene i motteggiatori sembrino amare la societ dell' uomo
poicb si accostano alle sue abitazioni, sono per
difficilissimi ad allevare, ed appena vi si riesce a
forza di cure e di cautele. Questi uccelli si nutrono ci' ogni sorta di bacche e d' insetti, e parti-
il
discopre
mina
lo
fa quattro
colarmente di cavallette.
La
tissima.
L'ALLODOLA.
Si distingue da
lunghezza del suo
nerale
mezzo
sono
tutti
tallone.
grigie
piccioli
augelli per la
Le
piume
nericce
sue
le
due
in
penne
gedi
mature rossigne;
grigio chiaro;
il
il
L*
ALLODOLA.
3-35
La
numero
degli uccelli
Essa
del
le
pi-
picciol
pi non
La
si
vede
d' elevarsi
pietra.
l'allodola.
2,36
non
il
canto. I
lor
ritiessi
si
sa an-
di luce
anche, onde
farle
prigioniere,
paniuzze co-
le
perte di vischio.
Quando
vermi
son giovani
d' insetti
grani, d'erbaggi e
femmina
colloca
il
questi
ma
in
d'altre
uccelli
seguito
si
sostanze
vivono di
nutrono d
vegetali.
mote
La
di terra,
radici
all'
provvedendo a tutti i loro bisogni, vegliando perch non soggiacciano ad alcun periglio.
L' istinto che porta le allodole femmine ad al4
levare e
curare
cos
loro
pulcini
si
manifesta
drire
come conveniva
quando., cessato
appena
il
L ALLODOLA.
bisogno d'imboccarla, mi
tro
augellini
altri
buona
si
2,0
della
medesima
pi.
giovani di
allodoletta prese
ad
Non
specie.
lei
allevarli, a
pure
la
dar loro
il
a curarli
insomma
potesse distramela.
e cento volte
dopo F
ma tutti
Quando
si
vogliono
allevare
guscio.
Nessuno dei
perirono l'uno
dieci
comprese
giorni
Si nutrono
Ma
poich cominciano
cinguetto
>
dopo che
da principio
delle allodole
latte bol-
a far sentire
il
loro
ben
al
caldo e pulite in
vandovi spesso
al
fondo
d'
un
cos
il
la testa e
la
forma che
macchiato di nero
il
maschio
Il
per
si
non vedesi
bianchiccia, che
femmina, sebben
nella
par di lui un cerchio bianco intorno agli occhi. Esso ha pure la testa pi grossa,
la coda lunga e bruna , eccetto le due ultime
questa abbia
al
penne da ciascun
Ha
lato,
mentre
la
ferenza di questa,
lo
tre picciole
il
ha molto lungo.
L'allodola dei boschi non pesa pi d'un' oncia;
e
si
la sua
aria
cantando
non diversamente
sei pollici.
Ella
si
sostiene in
dall'allodola.
Il
suo canto
Fa
vera
egli
,
il
suo nido
al pie d'
sconde sotto di
composto
sul
un rovo o
una zolla
al di fuori
d'
erbosa.
Questo nido
d'erbe secche e
di picciole
mina
al di
dentro guernito di
%3<j
La
orini.
fem-
vi
e di giallo.
Gli augelli
di cui parliamo
eh* difficilissimo
il
poterli
sono
delicati
nn trono
Si
allevare.
maniera medesima che le allodole ordinarie. Nello stato di libert vivono di scarafaggi , di bruchi , e d* ogni specie di grani che
possono trovare.
Si prendono cogli stessi stratagemmi , che si
usano per l'allodola comune; e si familiarizzano
facilmente. Albino dice che si fa la loro caccia
essi della
in tre stagioni
in estate
e in quello di gennajo
vani, che
nel mese di
eh'
settembive
I gio-
migliore.
il
loro
allora
dall' abitare
dall' annicchiarsi
i-ami,
si
mentre
ne' boschi
ne' cespugli e
ma
piuttosto
posar su
l'allodola ordinaria
grossi
a..
terra.
L'
ALLODOLA MATTOLINA
O DE' PRATI.
ed
ali.
esile.
La
pollici di
lunghezza e dieci e
aperte
il
corpo lungo
di nocciuola;
sua testa
picciola,
L'ALLODOLA MATTOL1NA.
3-j.O
la
di co [ore
gnolo
le
il
penne
il
misto di nero
un bianco
petto d'
il
di nero
uli vigno
ventre bianco
giallo
di
son
cenero-
macchiato
dell'ali
',
sotto
piedi.
Questi uccelli
come V altre
con musco e
nutrono
si
d'insetti
allodole.
Costruiscono
crine
lo
collocano
e di
il
grani
loro nido
sopra
rovi
rossignuoii
s'
addimesticano facilmente.
CURViROSTRO.
IL
sette pollici di
lunghezza. Il suo
struttura singolare
curvate
alla
loro
senso opposto. I
ciuola.
bruno
Le piume
perocch
estremit
suoi
le
s'
occhi
in generale
ed ha
circa
due mandibole
incrocicchiano
sono
color
di
in
noc-
corpo: le inferiori
CURVIROSTRO.
IL
appariscono pi pallide, e
Le
brune
sono corte
ali
dirsi
che
egualmente
gambe son
le
pu
color suo
il
2./\l
il
nere.
vanissimo
la
Del
poich
il
sig.
quest'augello,
pinocchi, di cui
pino
trarne
1*
mento.
La
scaglie,
intensa,
che
si
pu
monta pei
piume
medesima
aiutan-
delle sue
il
La
pappagallo
lo
dell'
in Polonia
neh' Alpi e
per caso
paesi.
fa
in
ne' Pirenei.
e in
Di rado
Germania
Arriva
grossa compagnia
talvolta
,
in
anche in
come
Gabinetto T. III.
in Svizzera
altri
non
TL CURVIROSTRO.
aZ^L
Costruisce
najo
sotto
il
suo nido
grossi
ordinariamente in gen-
rami
de' pini
di
,
sicch n Y umido
neve possono penetrarvi.
materia
questa
pioggia
attacca a
lo
e lo spalma tutto
la
n la
fem-
La
mina
alla
IL FRISONE.
Quest* augello
corno
selvaggio
solitario
ha quasi
sette pollici di
e circondato di nero. I
suoi
di
forma conica
son cenero-
occhi
la
d'
un bruno
pallido.
La femmina
colori sono
grigio
piume
simile
meno
in
luogo
maschio
al
vivi; e il
ma
d' esser
nero.
Del
resto le
veggono alcuni,
corpo son neri
eccetto le
il
cui capo o
ed
altri
suoi
il
in
Se ne
<;ui
sono bianchi
ali.
Appartengono essi ai
Spagna e dall' Italia fino
climi
alla
temperati
Svezia.
Non
dalla
visi-
IL FRISONE.
CLfi
l'
Inghilterra
abitano ordinariamente
pi cruda
boschi
e nella stagione
si
La femmina
di questa specie
costruisce
il
suo
radici., disten-
dendovi internamente materie pi molli. Fa ordinariamente cinque uova azzurrine con macchie
brune; e nutre i suoi pulcini d'insetti e di crisalidi.
Avvi un'
si
altra specie di
frisoni
settentrione
d'
si
la
quale non
Europa. Chiamasi
dell' Inghilterra
foreste
frutti.
La
di
il
fri-
questi
sua femmina
divide so-
3 44
FRISONE CARDINALE.
IL
Ha
il
petto
colore che
nero
cerchio , che ha
e le
gambe sono
di
cui parliamo
si
becco
il
dell' istesso
becco.
il
L' augello
il
delizioso
che
,
Americani gli hanno dato l' istesso nome. In
primavera e quasi tutto V estate si tiene sulla
sommit degli alberi pi elevati , e fa ri suonar
le foreste della voce melodiosa. Tenuto in gabsomiglia
tanto
quello
usignuolo
del
gli
tutto
l'
anno
di
far
sentire
la
ei
fa provvista di miglio
Fu
trovato
uno
un nido
stajo della
da noi accennata.
Era
IL
all'
un
picciolo
buco per
ingresso.
FRISONE GRANATIERE.
incirca della
grossezza di un passere. l
2Zp
IL FRISONE GRANATIERE.
il
un bruno
brune, e
ali
le
gambe
di
chiaro.
Capo
al
di
Buona Spe-
fra le canne
timenti:
l'
il
dal maschio
occupato
superiore
inferiore dal] a
mezzo
alle
canne ove
raviglioso. Esso
si
un vivo
tengono
produce, in
un
scarlatto
effetto
ma
me-
in inverno
cangia in cenerognolo.
si
IL
Ha
il
frisone granatiere.
come
la testa,
cosce sono di
ali
d'
femmina.
un bruno
giallognolo
il
le
un
Ei
lo
penne delle
;
le
gambe
sospende sempre
al di
sopra dell'acqua,
V una
petto
grigio rossigno.
La forma
dale.
il
ventre e le
<l46
rivolta al levante.
La
cavit poi
di questa pira-
mide separata
piogge
che
dai
cadono
ma
serpenti,
in
Abissinia
altres dalle
per
sci
mesi
continui
IL
Nelle
cello
descrizione fatta da
sir
William
la
seguente
Jones.
un
suoi piccioletti;
mo,
si
ama
ben diverso
la societ dell'uo-
mano
drone. Costruisce
il
IL
2Z|7
fico
s
di
Il
un
a guisa di un cane,
Assicurasi
cose.
picciole
ordina, di
con
che
tale
sia
trionfo.
sia
Le
mento
vi
si
anello, e
precipita
casa,
che
basti
mostrargli una o
con biglietti.
giovani
in sulla fronte
vente che
leggiermente attaccata.
giovanotti
della
suo padrone
un pozzo un
andarlo a cercare
Vuoisi pupe
lata ticas
carta o altre
il
di
foglio
che se
specie
quando
che
si
esse
Or
avviene so-
che dicevamo
li
mandino a certo
uno scherzo
.43
FRISONE SOCIEVOLE.
IL
come
ed
forti
questo.
specie di
insieme; e
il
cui tronco
alto
sotto
d'
numero
Quando
l'al-
bero su cui fabbricata quest' aerea cittadella divien troppo picciolo, i suoi abitanti 1' abbandonano,
e ne scelgono un altro.
Il signor Paterson esamin l' interno d uno di
questi castelli abbandonati. Aveva esso pi aperture, ciascuna delle quali formava una via rego1
lare, fiancheggiata da
due
ambo
lati
di nidi posti a
L'erba con
per quanto
pascono. Si sono per
cui
grano
si
insetti.
pollici
tredici
di lunghezza,
dramme.
Ha
comunissimo.
Quest' uccello
sei
2%
CIUFOLOTTO.
IL
d'
ordinario
presso a poco
pesa
come
La
nel falcone.
chi sono
color di
nocciuola;
testa
la
gli ocil
collo
o sulle montagne
Ma
orti,
ore
chiate di
grossezza
sue
1'
il
todo suoni pi
augello docile
gli
rovi.
tutte
1'
belli.
stato selvaggio
quando
il
si
Nello
bella
ove fa
nelF inverno
femmina
belli,
sia
il
fargli
intendere con
me-
pi armonici, pi melodiosi,
maschio
e sorpassa
ma
sia
talvolta
li
perfeziona
suo maestro.
buone,
facilit
ritiene
essi.
IL
S.5o
CIUFOLOTTO.
fuggire
dall' uccelliera
lo spazio di
in seguito
gente
e mori in uno di tali accessi"
dopo T avvenimento , che dicemmo.
;
Il ciufolotto assai
la sua bellezza
otto
mesi
Volendo allevarlo,
almeno dodici giorni
del guscio. , e nutrirlo come il
la sua voce.
dopo
eh' uscito
fanello
Di
ed
il
molto,
fringuello.
tempo uopo
stia
in seguito,
onde
istruirlo;
a5*
L'AGAMI.
Quest* uccello ha ventidue pollici di lunghezza.
sue gambe ne hanno cinque di altezza, e sono
Le
piume
la
collo
al tatto,.
come
come
il
rivestito
La
la
petto
duna
parte ante-
pancia, va-
carattere
pi
particolare
di far sentire,
senza
di
eh* egli
aprir becco.
al
quest* uccella
ha la facolt
Questo suono
tubar de'colombi,
preceduto
dell'uccello e delle
che
il
s5a
al
l'
agami.
ho
il
sig.
Vosmaer, aven-
io
alla
mat>
cui
implacabile contro
aveva, altrettanto
prende
chi
perseguitandolo e cacciandolo a
colpi di becco nelle gambe. Con quelli per, pei
in
odio,
modi meno
aspri,
di loro avvicinarsi.
Gode
non ricusa
delle carezze
e presenta soprattutto
la
testa e
il
onde
farsi grattare.
da mangiare, ed
si
confidente
coraggioso
l'
253
agami.
Ei
sa evitare il
Ei
s'
interessa peli'
uomo
il
Quasi
signor
tutti gli
accostano a questo, ei
si
uccelli di questa
De La Borde
in
una
specie (dice
lettera
al
signor
di
Buffon
cercate
nascondervi
o entrare
in
senza muoversi
qualche
casa
per lo
spazio di tre ore e pi. Io mi sono talvolta messo
p correre ( aggiugne il signor De La Bride ) ma
essi vi aspettano
essi
anche
pure mi
che mai non
essi
si
fermavano
si
li
Ne
conosco uno,
che entrano
vanno a passegsegue, e fa con essi gli istesche essi fanno .
padrone
giare in giardino,
Nello
vicino.
se
L AGAMI.
54
foreste
de' climi
avvicinano
abitati. Essi
caldi
dell'
luoghi aperti
a'
America, n mai
e molto
meno
si
agli
e non
Gamminano e corrono piuttosto che non vopoich mai non s'alzano che di alcuni piedi,
per riposarsi a picciola distanza sopra terra, o
sopra alcuni rami poco elevati. Si nutrono essi
vati.
lino,
di frutta selvagge.
la
al
pi
de' grandi
Fa
le
uova
fino a sedici
il
tre volte
,
all'
secondo
1'
et.
IL FAGIANO.
I naturalisti moderni
il
appartiene
fagiano
si
all'
ei
continente
fu originariamente
trovato in riva
tempo comune
conosciuto
Fasi
al
d'
alla
e per pi
IL FAGIANO.
^55
domand a S olone
se
di pi bello. Il filosofo
greco
colore scarlatto
sommit delia
sono morbide come
della
spruzzato di nero
testa
seta
le
piume
dall' origine
all'
estremit
delle
penne di
cui
di
un bruno
IL FAGIANO.
a56
due
fra le
non ne
meno.
La
come
libbre
differisce
le
tre
quello
pi squisito
dell' altra
tempo riguardata
ove
gli offra
non
lascia
occasione
modo
sia allevato,
ricuperare la libert
di
la
per rifugiarsi nelle pi folte boscaglie e nelle foreste pi solitarie. S' egli preso gi adulto , e
quindi avvezzo allo stato selvaggio, la schiavit lo
rerde furioso. Egli
becco sovra
lui
gli
si
scaglia
La femmina
colie
zampe e
del fagiano
il
al
col
par di
pavone.
diviene
talvolta
col
pi alta;
ma
la
sua femmina,
campi
come
la pernice,
IL
i
FAGIANO
lo
2,5*1
costruisce di paglia,
depone
ivi
in
numero
di
Le uova che
dodici o di quindici
seguono
la loro
femmina
fa
meno
meno
sol-
Anzi raro,
componga un nido; e le
si
sue
alla
Le ali dei fagiani sono cortissime, sicch gli impediscono di levarsi a volo. Per vediamo quelli
dell'isola
Madre
nel
Lago Maggiore
chiusi in
modo,
che non possono tentare un tragitto, il quale sarebbe sopra le loro forze, onde tutti perirebbero.
A certi riguardi gli uccelli, di cui parliamo,
sono stupidissimi.
Quando
si
d loro
la caccia,
si
dono
in sicuro,
quando hanno
Gabinetto T. III.
la testa nascosta.
17
IL
a 58
FAGIANO.
cacciatori per narrano alcuni stratagemmi d vecchi fagiani inseguiti nei boschi, i quali proverebbero che al pari di qualunque altro uccello sap-
vare
trattasi di conser-
la vita.
Si prendono
lacci o
con
fagiani
andando
6era e mattina,
in cerca
con
,
che fanno
d' insdie
allevati
duri
si
per
loro cibo
solo
che
se
depongono
e accorrono a prendere
ne dia ad
essi il
segnale
con un fischio.
Trovansi dei fagiani in pi parti dell'Inghilterra;
nelle settentrionali per meno che in tutte le altre.
In Iscozia quasi non se ne veggono; e in poco
tempo la loro razza vi s estinguerebbe del tutto,
se
ricchi
non
si
boschi di proprio
studiassero
diritto.
di
conservarla nei
FAGIANO.
IL
Ti hanno pi
269
dar loro
il
nome
pavoni.
fagiani
Altri sono
fagiano dorato,
Il
nella Cina
all'
in-
giano
bianco,
climi
settentrionali.
egualmente,
grosso
Le
abitudini
appartiene ai
e
costumi di
medesime.
L'OT TARDA.
Quest'uccello ha tre o quattro piedi d lunghezza
grossezza e pei
la testa,
ci
il
colori
petto e
il
pure
cinericce sono
le folte
piume. In generale
delle
collo sono
sta
di color cineric*
penne
al di sotto
traversalmente d bruno e
bianco misto di rosso; le
di fulvo ;
ali
il
becco
d'
un
coda rossa di
la
piume che
e
ventre
il
grigio
scuro
gambe
compon-
la
terminano
grigio
in
;
1'
iride
piedi
I OTTARDAi
2,6o
La femmina
d'
si
, che
il
maschio porta
suoi colori
fra questo
sotto
il
collo
una specie di sacchetto o di tasca, atto a contenere due pinte d'acqua, e, secondo alcuni, fin sette.
L' apertura di questo singolare serbatojo
la lingua
il
Due
dottor Douglas fu
il
sotto-
primo a disco-
vantaggi importantissimi
si
procura
acqua, di cui lo riempie l' uno di:
avere con che dissertarsi nei deserti ove fa le sue
ordinarie escursioni ; Y altro di avere con che di-
prirla.
1'
ottarda
coli'
acqua violentissimamente
ma
esse
corrono con
l'ottarda.
2,61
che qualunque animaletto ardisca di salirle, le atterrisce, e per poco che siaiao ferite
muojono , bisogna dire, di spavento.
Ove si creda agli antichi, l'ottarda tanto amica
'tanta
cani in avversione.
Quando
che teme ogni cosa, gli vola all'ine quasi si mette sotto i suoi piedi. Sup-
lo vede, ella,
contro
posta vera
questa
differenti,
singoiar
pallido
Le
spruzzate di
della
grossezza
di quelii
bruno ulivigno
picciole macchie pi scure.
quali sono
le
nido , ma
ove la fem-
alcun
costruisce
mento
ma
se
nella
capaci di volare.
Secondo
tiene
naturalisti
francesi
1'
ottarda appar-
si
mangia spesso
a6a
l'ottarda.
nello stomaco
membri
Accademia
dell'
clie
fu
trovarono
si
aperta
dai
oltre
una
La
vere
all' attrito.
come
di
penne
si
fa uso
per
iscri-
de' cigni.
loro ami
loro
sufficiente
quantit
di
conve-
nevole nutrimento.
La
picciola ottarda
che per
non
dalla grande
differisce
Ella
non
pi grossa
ed ha diciassette pollici di lunghezza. Trovasi in varie parti d' Europa ; ma
non comune in Francia e molto meno in Ind'
le
dimensioni.
un fagiano
appena
tre o quattro
volte.
Vi hanno
tre
sei
segnatamente
1'
honbaara e
il
Due
rhaad partico-
263
i/oTTARDA.
lari all'
Africa
dif-
se
ne trova in America.
IL PICCIONE.
La
grande fecondit
T uomo a
sotto
terlo
Le pi
di
quest' uccello
propria
dipendenza
indusse
per metvi
riusc.
a loro origine
di
due
liste
gata di nero
sticandolo,
finito
nere
all'
dorso bianco
il
estremit.
ha saputo
sebben
non
variare
in cui sono
suoi
abitudini
pur sempre
I piccioni tutti hanno
specie sono
base
poi,
addome-
colori
all'
inclinazioni e le sue
e la coda ri-
L'uomo
collocate
in
tutte
le
le stesse.
il
becco
sottile e
debole,
narici.
che
in-
sue
alla loro
Le gambe
delle
specie
orgine.
sono
e le
La voce
Le
si
la
s64
insieme
trono
latte
La
piccione.
il
i
con una
rappreso,
li numolto simile al
sostanza bianca,
la
membranosa prima
dopo di essa, s'in-
dell'incubazione,
si
allarga
grossa,
mente
irregolari ssima.
Da
principio
piccioncini
che dicemmo ; al
terzo giorno per i parenti cominciano a mescolarvi un poco del proprio lor cibo , e ne aumentano la quantit a misura che quelli ingrandiscono.
Nello stato domestico i piccioni sono utilissimi.
Perocch figliano otto o nove volte all' anno , e
sebbene non diano che due uovi per ciascuna, il
son nudriti
coli'
unica sostanza
Per indurre
simo luogo,
che
si
terra grassa
si
usa di
chiamarli
dato
tal
a'
si
Il sig.
siili'
opera in musica ,
dice
come
onde
esso riguarr
sue riflessioni
dell' effetto di
siamo per
in certe
Essendo
Ma
questa
riferire.
Lee gentiluomo,
265
PICCIONE.
IL
un piccione,
osservo
il
la
dell'Amleto di Handel
scendeva da un colomba jo
,
posava sulla finestra della camera . e
pareva ascoltarla con gran commozione. Finita
vicino
1'
si
Fra
le differenti specie
ricevuto
si
un
tal
altro.
di piccioni,
messag-
nome come
quelli,
di cui
spesso
fatto uso
all'
Un
altro,
un uomo
di cui
parla
si
nel registro
annuo
di^Bury-S-Edmond
Londra,
la quale
si
ne distante
distingue fa-
costruisce
il
il
La
palombo,
sua fem-
d' albero,
parti-
I^ PICCIONE,
a 66
come
di grani
White ne
il
palombo
messaggero ; nondimeno
uccise
si
il
nutre
signor
di ravanelli.
Si
Il sig.
Montagu
in ispeee
si
diede a
tal
riguardo
pi perfetta unione
Le
loro
covate
principiano in marzo.
piccioni
le
a cui
pi rimarchevoli.
267
PICCIONE DI PASSAGGIO.
IL
Lecco nero;
la testa,
cerchio degli
il
petto e
il
sono cenerognoli;
cangiante;
vino
il
le parti
lati
mezzo del
il
Il suo
occhi chermisi;
d'un purpureo
del collo
collo e
il
petlo color di
ma
uri
a grandi
stormi
settentrionale.
le
differenti parti
Di rado
se
to 5
in
ogni sorta di
Quebec fu
preso.
Canada,
il
superava
quello
loro
foglie
degli
di cui
si
tratta,
d' oriente.
Il
al
diventano
e in
per
ci
mantenigrassis-
sempre il loro
signor John trov
alberi,
ne uccidevano
IL PfCCIONE DI PASSAGGIO.
68
sebbene
si
almeno a cinque-
trovasse
campo
di riso
il
pia vicino.
rapido
loro volo
il
il
alberi ove
sulla testa
posano questi
li
uccelli, e,
Ne
come
gli
percuotendoli
servano F olio
vece di
burro.
Altra
citt nell'India, la
volta
non
V era
picciola
il
cui
fumo
quali
egualmente
sull' istante
si
fanno accorrere
che
curiosi
gli
compassionevoli,
ali
trovano presi.
IL PICCIONE VERDE
DALLA TESTA GRIGIA D'ANTIGUA.
Vi hanno poche
come
quella
del pie*
VERDE
XL PICCIONE
climi
non
cli-
allevano piccioni
si
di
lasciano
ne ardori, n gelo
la lor
che
si
anche nei
riuscire
che loro
dalle cure
selvaggio
piccione
il
si
in;
quindi
di colombaja
trova
2,6<f
volo soste-
il
trova in tutti
si
si
caldi,
ec.
robuste
ali
due
conti-
nenti.
Neil' isole di
Lucon
lor
specie
piume sono
d'
che
poich
,
lievissime
Antigua abitano pi
si possono riferire ale
differenze
delle
loro collo
il
giallo cupo.
Un
di
tinto
si
di
una riga
son nere
gialla.
colore
verde di
grazioso
il
un
dilavatOi
Le
pomo
colora
un bruno rosso
Ma
dilavato
si
osserva
verde
pallido; e giallognolo. Il
i
mine hanno
verde grigio
il
di
sopra
il
di sotto-
del
d'
a 70
Le
con
orli
gialli
piedi
sono cenerognoli.
Un altro piccion verde che trovasi egualmente
Panay che
di Antigua
palombo. Un grigio
bianco gli colora la testa; e un bruno rossiccio
gli riveste la nuca e il collo. Questo colore manda
al sole dei riflessi brillanti, come il rame di primo
nell' isola di
della
grossezza del
getto.
Un
in quella
nostro
il
ventre e
fian
chi; e sulle
rasi
come
penne
i
dell' ali
piedi d'
un colore sanguigno
Le
grandi
il
becco e
e V iride
dell' oc
questo pic-
ed
la tortorella
verde
d'
Amboino
descritta dal
Brisson.
IL
Questo
PICCIONE POMPADOUR.
specie non prima cono*
da Brown. Esso abita l'isola
cui abitanti ne pregian molto la car-
piccione
di
sciuta, ci descritto
di Ceylan,
ne ;
si
cor
meno robusta
della
di struttura an-
tortorella,
Le
sue
un colore verdiccio
ma
si
piume sono
quelle
le
prende
in ge-
dell'ali
sono
penne maggiori
POMfADOUK.
IL PICCIONE
lissimo; e
gli
becco
il
ha ottenuto
ft^J
petto e
gialla all'orlo. IJ
il
d*
turchino.
IL
d'
Eimeo pi
variet
questo
di
La
piccione.
piume
in generale son
e sopra
La
1'
nere
verso
coda
la
mezzo, e
insino al
piedi
bianchi
coda
un' altra
le
ha
son
delle
piume
il
d'
ventre e
becco
il
Una
bruni.
petto
il
sopracciglia di color
penne maggiori
variet , che trovasi
IL
le
color
nuca
giallo o nero
il
ma
ali
il
ferrugigno
dell' ali
la
In
nericce.
nell' isola di
un nero
va*
ventre
Tanna
rossiccio
sopraccigli bianchi.
PICCIONE CENEROGNOLO
FERRUGIGNO
DELL'ISOLE DEL
Cos
MAR
PACIFICO.
mare
specie di
del
Sud ;
IL PICCIONE CENEROGNOLO.
2721
principalmente
diere
ve
in
quelle
degli
Amici. Labillar-
la
cerca di la Peyrouse. Il
groppa
assai liscio
bruni o neri;
petto
il
IL
il
becco nero,
sono d'
un
color
intermedie di queste
ali
due
le
fasce
fascia nera.
gialle;
Ma
il
di
Le penne
cenerognole con
acuto e ricurvo
lieve di cannella.
si
il
suo becco
dire che
Una
giallo,
ma
il
colore di
ha
il
IL PICCIONE
Abita
Nuova Guinea;
la
moscade ,
di
sua
testa,
BIANCO MUSCADIVORO.
suo petto,
il
e vive principalmente
La
averle digerite.
suo
il
collo.,
le
sue cosce ?
suo ventre, e i due terzi della coda sono bianchi, siccome la met anteriore delle sue ali. Un.
il
piedi ed
come
penne
le
il
becco; l'iride
e l'estremit della,
dell'ali.
IL PICCIONE VIOLACEO
DALLA TESTA ROSSA D'ANTIGUA.
Le
Da
sue particolarit
sono queste
si
che diremo.
estende una
mem-
brana rossa e carnosa, che circonda gli occhi. Alcune piume fine , disposte a guisa di berrettino
d'un rosso sfolgorante, ricoprono la sommit della
Un
sua testa.
l'
alto del
va vie
nero
il
vie-
di-
dorso ed
il
petto
rischiarando presso
ed azzurro. L'
piedi
ed
Gabinetto T. III.
il
estremit.
gli
iride
Un
becco
il
collo,
questo colore
riveste
Questo nero
in violaceo
ma
il
si
Un
si
bel
dorso,
riflette
grigia e rossa
A
18
&7.4
IL PALOMBO
BALLA COLLANA PURPUREA.
un
grazioso piccione
per
mare
il
Un bel
giallo
cupo
per
un
successive gradazioni in
LA TORTORELLA.
La
tortore!^ ama,
altro augello, la
forse pi
che qualunque
freschezza in estate e
il
calore
un mese pi
assai tarda, e lo
primavera
fine di agosto
laddove
tosto,
LA trORTO&ELLA.
flj$$
luoghi pi ombrosi e pi
sovra
e pi lontani
il
loro nido,
gli alberi
pi
dell' abitato.
Sone
riare
esse,
come
allevarle
egualmente
si
pu
uccelliere.
la
ma non
ne
un poco pi
per l'indole
differisce
o pe' costumi.
Si
pu
si
si
abitudini naturali.
piccioni, i
rassomigliano per
l'istinto,
e le
TORTORELLA
LA-
2.^6
di avere tracannata
acqua che loro necessaria; volano egualmente a truppe fanno sentire una specie di mortutta
1'
-,
Le
pi
essi
pi piccioli e
un
ciotto
venti
volte
Gaj ernia,
La Borde
che
ivi
seguito,
accompagnando
pi amorosi.
sono abbondantissime,
si
nu-
tre
le
d'
un color bianco
siepi
sopra
gli
morti ramoscelli.
e posano
arbusti,
addomesticarsi.
Vi hanno, com'egli
relle
nota, altre
picciole torto-
LA TORTOEELLA.
uova
medesimo osservatore
Il
tre
tortorelle
appellate
2,77
con
strascinandolo
fa
piccioli
savane. Si riconoscono
vivo
ma
quali
cri'
La
testa.
si
savana
ghiere
La
di distanza in distanza.
die
nostre bru-
che apparisce
LA TORTORELLA SANGUIGNA.
Sonnerat ha descritto due tortorelle, che hanno
una macchia sanguigna sulle piume del loro petto,
come se fossero state ferite da un pugnale. Questo segno di ferocia , impresso in un animale s
dolce e s innocuo , ricorda all' uomo che anche
nella nostra specie
si
il
sti-i
e dell' opulenza.
Una
bianca
delle tortorelle
;
ma ha
gli
di cui
occhi e
il
si
parla
becco
rossi.
tutta
;
altra
S 78
si
LA.
TORTORELLA SANGUIGNA.
teremo
si
altres
che
sul ventre
la
restringe
fasce grigie
siili' ali.
macchia sanguigna
conda
al
Ambidue
petto.
sol
No-
la qual
abi-
pollici,
Essa fa
meno
frequentate e pi selvagge.
1'
1'
anno; e
la
sua carne
assai pregiata.
cenerognole ,
;
e le
nero suo petto riflette de' raggi verdicci
penne maggiori delle sue ali son brune. Il lungo
suo becco poi al di fuori turchino, e rosso al
;
di dentro.
capitano Phillip
ci
La
sua grossezza
grosso piccione; le
sono
un
d'
chiccio
le
descrive
Nuova
egli
piume
dice
questo
grazioso
quella
di
un
color cinericcio
inferiori
quelle del di
sono
del
sovraccennate
37C)
poi
estremit
Alle
di
una macchia ovale bronzina. Queste macchie , quando le ali son chiuse
formano per la loro riunione due fasce splenche or sembrano rosse , or verdi , ora codenti
ciascuna di esse osservasi
lor di
rame
secondo
varj
della luce.
riflessi
Altre piume superiori deir ali hanno delle macchie bianche irregolarmente disposte. La coda
composta di
fascia nera
all'
zampe
le
estremit
Un
sono brune.
sedici
petto
il
cupo colorisce
rosso
d'
un
becco e
il
chiaro
grigio
la
fronte pallida .
John White
in
1'
un viaggio
porto Jackson
al
rate
Le
li
sue
riflessi
e tutte le
sue
piume hanno
come
bufalo riveste
so-bruna
si
il
d*
piccioni
de' bellissimi
un
;
color
un
Una
vinoso
colore di
lista
ros-
qui descritta
2.B0
LA QUAGLIA.
E
pernice
la
la figura
cui
pei costumi.
Le
piume
il
di nero;
il
dorso -traversato da
liste
d'un giallo
pallido.
Per maggior
quaglia
si
somiglianza
nutre
fa
suo
il
colla
pernice
nido
alleva
Ma
la
suoi
poi differisce
sono pi picciolo
di
tutt' altro
colore
la loro
madre,
o quando un
tutta
senza esperienza.
La femmina
chicce 5
fa ordinariamente dieci
segnate di bruno;
il
tempo
LA QUAGLIA.
Incubazione di tre settimane.
credere
eli'
due covate
ella facesse
Nascondonsi
le
quaglie fra
ordinariamente dormono
indolenti, che
prima che
si
fa per
mato
il
1'
all'
inganno
erbe pi
giorno.
poste in salvo
purch
mezzo
s'
facile
imiti
mi
di
alte,
Sono
ove
esse cos
di loro
e forzate a volare,
il
prenderle anche
loro grido
il
il
anno.
siansi
senza reti
fio!
Fu un
ci
che
fistio.
Si trovano quaglie
ma
in picciola quantit in
questo
Gr edesi che
paese
passino
in agosto
1'
inverno in
Viaggiano
bastimenti, sino, ad
marinai contro
esser
capitani,
a8a
I^A
QUAGLIA,
al lor passaggio
si
a Mosca e a Pietroburgo.
il
mar
Gran
nero; cosa
corte.
quantit
gliotti suol
mettono
quest*
uopo
cento
cento,
in
una
partimenti
P uno
al di
dell' al-
&&5
LA QUAGLIA.
Le
de' galli.
vincitrici
propria mensa.
I combattimenti delle
moda
quaglie
nella
China
d' Italia.
co<*
noscere
continui
un' inquietudine
e un' agitazione
singo-
in aprile
cio e
settembre.
Quest' inquietudine
all'
incirca
al
durava
ogni
e ricominciava ogni
tramontar del
sole.
Ve-
all'
altro
poi slan-
stordite.
tili
il
Passavano
la
notte
addormentate
affaticate
a84
petto
nericcio
il
nome
di
che ha sotto
delle
quattro pollici;
il
CINA.
ma
la
femmina
pi. picciola
che
maschio.
Anch' essa combattitrice come quelle dei noclimi, occasione di grosse scommesse pei
Ginesi, come il gallo per gli Inglesi. Serve in
inverno a scaldar le mani dei primi, poich nel
loro paese le legne da ardere sono molte scarse.
stri
LA SVEGLIARINA
O LA QUAGLIA DI JAVA.
Non
me,
e pel cantare
stingue
per
in
che
grazia
fa
ad
comune
intervalli.
Se ne
di-
che
enumereremo.
Primieramente pel suono della sua voce, eh'
assai grave e assai forte, e sembra quasi quella
specie di muggito che mandano tarabusi, cacil loro becco nella belletta delle palludi.
In secondo luogo per la dolcezza del suo naturale, onde pu essere addomesticata quasi al
pari de' polli che si allevano nelle nostre case.
ciando
LA.
285
SVEGLIARINA.
la singoiar forza
die ha
il
sole.
il
si
proprie
si
leva di nuovo
ella
esce del
che
Finalmente, quando
tenuta in gabbia, se non ha di continuo il sole,
e il fondo della gabbia istessa non coperto di
uno strato di sabbia sopra un pannolino, onde
celebrarne
il
risvegliano
tutta la
conservarvi
il
tosto
casa.
calore, languisce
deperisce
ben
muore,
In quarto luogo pel suo istinto, dacch sembra , giusta la relazione di Bonzlo , eh' essa lo
abbia socievolissimo , e sempre vada in compagnia, aggirandosi per le foreste dell' isola di Java.
Ora
si
le nostre quaglie
Del
si
batte,
come queste
un
fan-
no , accanitamente e come suol dirsi , sino all' ultimo sangue altra somiglianza che non avevamo
;
notato.
inverno
come
nostri
inverni d' Europa, n impedisce punto le produzioni della terra; gli animali che vi abitano pos*
per mancanza
Le
nudrimento.
di
si
le
levano Je
tazioni.
Le
giovani non
nascondono
assai
trecciano
rovi e
a'
bene
a'
si
alzano facilmente, e
piccioli
si
che s'in-
palmizi spinosi.
]o"o con
un
pernici-otti.
chiamansi fra
aSf
gabbia alcune quaglie della specie di cui parlia*quali , malgrado ogni cura , serbavano
, le
mo
indomabile
selvatichezza
certa
agitavano
si
straordinariamente,
si
acco
tava.
un poco
Madagascar
Hanno
pei colori
ma
quelle del
pi
sono
picciole.
il
Le penne
d questo
sei
Il
sopra
petto fulvo
medesimo
linee
sono rossigne
ciuffo
il
il
la testa.
,
come
collo la-
ali, la cui
lici
gna.
La coda, che
piegate
al
oltrepassa d'
un
pollice le ali
di dentro d'
un
grigio chiaro
lievemente
*8S;
LA GRANDE QUAGLIA
DEL MADAGASCAR.
ropa
due volte pi grande che la quaglia d' Eue pu riconoscersi a' suoi piedi rossigni r
,
alle
sopra
le
ciglia,
suo
al
con
macchie bianche. Il di sopra del suo corpo
d' un bruno fulvo con strisce bianche e nere sul
dorso e la nuca. Una linea bianca , la quale comincia da ciascun lato del becco , passa al di sopra degli occhi. La parte superiore del petto
petto,
alla
sua pancia,
al
suo
ventre neri
d'
quest' uccello
sono
d'
La
d'
un terzo pi
piedi e
d'
il
picciola che
il
di bianco.
suo petto
La
parte
un cupo dorato
becco sono d'un
il
gri-
a8~9
le
fra cui
nostri
me-
essa
tiene
mezzo
il
fra
le pernici
le
,
cui
riferita.
Questa quaglia
meno
grossa
che
nero
la
nostra
dell' istesso
son
il
gialli; la
-,
fascia nera,
ci
stende al
Ama
19
le
aperte,
290
fa
assai
ma
Essa ha presso
originario.
sua
la
il
paese
un piede
a poco
coda e
assomi-
si
di cui ignoriamo
le sue
di
la sua
piume
cerchio degli
il
mezzo
e le
zampe,
fra la
le quali
quaglia
e la pernice
alla
ma
somiglia
prima.
LA GALLINA REGINA.
Ha
un poco
becco nero ;
Il suo
d* un bruno chiaro ;
d'un bruno
macchie
elegantemente
sono atcollo
e
il
capo
il
liste
nere;
di
e
cupo,
traversati da larghe fasce nere, bianche e color
screziato
di ruggine
Le
le ale e
galline
il
di
regine mutano
LA GALLINA REGINA."
per
cos dire,
abito
agi
raddoppia, e rende
la
opportunissimo contro
il
freddo.
il
nuovo
Alla
fine
di febbra jo
le
gambe
loro piedi
ma
Ogni mattina
questi
uccelli
volo perpendicolarmente,
forse
prendono il loro
per iscuotere la
Sembra che
rapi.
e uncinate
si
LA GALLINA REGINA.
o,g
circolo
smarrita
glia
paesi
all'
il
tempo
in
lei
Il
terrore divenne
si
forte
nulla al
del sole.
Ma
dopo
che
posti-
tramonto
il
ossia
povero augello innocente fu discoperto ed ucche alcuni gentiluomini manciso dai cacciatori
darono apposta nel bosco al chiaro di lume.
Le galline regine sono s stupide, che si pu
il
senza
in
il
difficolt
qualunque
collo,
percuoterle
siasi
via,
ma
pie del
lor
ne volano
trafelate
alla testa,
si
scompongono, men-
ricadano immediatamente
nemico. Se
e attirarle
abbandonarla
uccidere facilmente.
Le
galline
si
il
la
femmina
maschio,
il
regine sono
cos
si
LA GALLINA REGINA.
90
come uno stormo
apparente
e questa
addomesticarle
docilit, impossibile di
giare e
di venti
tiche
piedi quadrati,
dietro le quali
Le
una rete
esse con
attaccata a quattro
,
perdi cui
il
nell'America settentrionale, che, massime ne' dintorni della baja d' Hudson , se ne prendono sovente fra novembre e maggio pi di dieci mila.
I Laponi le prendono per mezzo di una siepe
ad
intervalli
in
ciascuna
quali
delle
posta
un' insidi a.
Le
e vi depongono
di rosso cupo.
il
sei in dieci
La
loro carne
si
reputa eccellente
da cui non
facile distinguerla.
che corona
ferruginea
suoi occhi.
Il collo
specie alla
membrana
Il
d'
una
dorso e
rossa,
tinta
il
di
2 94
Le
principali
penne
cos della
liste
fer-
coda come
dell' ali
il petto bianco;
ma
nella
femmina sparso di
macchie gialle.
L' augello , di cui parliamo ,
foreste e delle montagne. Se
compiace delle
si
l'
aspetto
del
cac-
more sonoro
gherato.
La femmina
in
quindici uova
d'una gallina,
ma
ros-
marezzate di bruno.
del maschio
ne distingue
ma
il
femmina che
la delicatezza.
la
dell'
Africa
la
quale
Ottentoti Namachesi.
Si
abitata
nutre
dall'
dei
orde degli
grani
sparsi
il
viaggiatore la
accorrere
29$
al
di sopra del
rimbrunisce. I piedi
azzurrini
come
il
color cinericcio
il
armati di sperone
becco; e
diti
LA GALLINA REGINA
sono
son neri.
DK RENAI.
Nel
lento
grave
suo
volo
essa
fa
udire una
La
fem-
20, 6
di
un color
cinericcio
stiche brillanti
terreo pallido
si
s'
ela-
sono
coperte
d'
un
piume
alzano due
piede
color
le ali
molto appuntate
d' arancio
e V unghie
le
gambe
tuse.
all'
essere
ot-
INDICE
DEL TOMO TERZO
Cjapitolo I
Pag,
ivi
Capitolo II
ai
Lo Struzzo
L'Emen
ivi
Casoar
3a
35
41
ivi
5a
ivi
Il
Capitolo III
Condor
Il
L'Avoltojo
Capitolo IV
L'Aquila Dorata
L'Aquila Barbata
Il Falcone Segretario
Il Nibbio
La Subusa
Sparviero
L'Aquila Vocifera
Lo
Il
Scerticatore
Tiranno
Capitolo
Il
Gufo
65
69
74
75
77
78
8a
84
ivi
60
Lo
a 98
La
La
Il
Strige
Nottola
Pag.
Corvo
La Gornacchietta
La Cornacchia
La Gracchia
La Gazza
La Pica
La Gazza Bruna
..,.,,
,
Comica
Capitolo VI
Il
Canada
del
Pappagallo Cenerognolo
L'Etiope
il Pappagallo della Guinea
Il Grick dal Capo e dal Petto giallo
Il
Il
Macao
Il
Il
Toucan
Commendatore
Il
Trupialo
l'Ara
Capo Moro
Capitolo VII
Il
Il
Verde
.....
.....
,,,,.
Il
Il
86
88
90
94
97
104
106
107
in
113
"4
ivi
iao
iaa
12,4
127
139
i3i
.....
.,,.,.
Cuculo
Cuculo Indicatore
i3a
i33
ivi
i36
i38
140
148
149
i5a
ivi
i54
Cuculo d'America
Il Cuculo del Capo
Il Cuculo Sacro
Il Cuculo della Giamaica
Il Cuculo Brillante
Capitolo IX
Il
Pag,
Il
Verde
Picchio Nero
gran Picchio Nero con becco bianco
Picchio Nero con ciuffo rosso
Il
Il Picchio
Il
Il
Il picciolo
Il
Picchio Variato
Il Picchio Grigio
Il Picchio
Il
con
ciuffo
Rampicator Rosso
Capitolo
Il
Il
Tordo
Tordo Viscivoro
Il
Grillivoro
Il
Fanello
Il
Calderugio
Il Canarino
L' Usignuolo
Il
Il Pettirosso
Il Colligiallo
Il Beccafico
Il
Gulohianco
3oO
La
Pa g- 197
Cutrettola
XI
>
Il
Troglodite
ivi
Il
Rea trino
aoa
ao3
Capitolo
Cantore
L'Allupato o
il
La Capinera
Sarta
bino
Lo
Il
La
La
Il
'*}'...'
Stornello
Passere
Merlo
Merlo Azzurro
La Cingallegra Azzurra
La
La
La
La
Remiz
aia
a 14
a 18
....
Cingallegra Barbuta
Cingallegra della
Cingallegra del
ivi
aa5
aa6
aa7
aa8
aa9
a3o
Motteggiatore
L'Allodola.
aa3
Capo
Il
Curvirostro
ivi
Coda Lunga
aar
piccola Carbonaja
Capitolo XII
Jl
Il
Ru-
....
Tordella
Ziccbio o Tordo Viscada
ao4
ao5
ao3
Il
Il
il
aoo
a3i
23a
ivi
a 34
a38
a39
2^0
Frisone
Il
Frisone Cardinale
Il
Frisone Granatiere
Il
Il
Il
Ciufolotto
Il
OOJ
Pag. ^4 a
L'Agami
...
a44
ivi
2 45
246
a4
249
a5r
Fagiano
a54
269
263
Il Piccione
267
Il Piccione di Passaggio
Il Piccione Verde dalla testa Grigia d'Antigua 26S
270
Il Piccione Pompadour
Il Piccione dell'ali Rosse del mare del Sud 271
Il
'
L' Ottarda
>
Il
Il
Mar
Pacifico
ivi
272
273
Il
Il
Il
Palombo
dalla Collana
Purpurea
La Tortorella
La Tortorella Sanguigna
La Tortorella del Surinam
La Tortorella dell'Ali Dorate
La Quaglia
La Fragola o Quaglia della Cina
La Svegliarini o la Quaglia di Java
ivi
274
ivi
277
278
,,
ivi
280
284
3o2
Pag- a8
a88
ivi
289
290
298
a 94
296
))
REGISTRO
DELLE TAVOLE INCISE
CONTENUTE IN QUESTO TOMO
JD
RON T
Lo
Il
I S P I Z I O
Struzzo
Condor
L'Aquila
Il
Il
Gufo
Corvo
,,,,
ai
4r
5a
84
90
gli
Aironi
,
#,.'.,
Cornacchie e
Il Pappagallo
Il Passere
L'Ottarda
Pag.
Le
L'Agami
99
118
218
a53
259
'V';/,