Relazioni pericolose Ora il Comune rischia lo scioglimento
IN BILICO
GIUSEPPE GIUSTOLISI Catania
Catania, infiltrazioni in Consiglio
Bianco non convince lantimafia
n consiglio comunale a rischio scioglimento per
mafia per le relazioni pericolose di alcuni consiglieri e un mega progetto immobiliare su terreni del potente editore catanese Mario Ciancio (fresco di proscioglimento del Gip dallaccusa di concorso esterno per associazione mafiosa) sul quale aveva messo gli occhi Cosa Nostra catanese, secondo un pentito ex reggente dei clan.
SONO QUESTI i nodi emersi
due giorni fa nel corso dellaudizione in commissione antimafia chiesta dal sindaco di Catania Enzo Bianco, che davanti alle domande incalzanti dei commissari non ha per chiarito le questioni pi delicate. Per esempio quando gli stata contestata la telefonata fatta a Ciancio durante la campagna elettorale del 2013. Una
Il sindaco Enzo Bianco LaPresse
conversazione dai toni confidenziali nel corso della quale
Bianco rassicurava Ciancio sul buon esito della votazione in Consiglio comunale sul Pua, un centro turistico progettato nella zona sud della
citt e il cui promotore, il veneto Renzo Bissoli, stato
condannato in primo grado a sette anni per bancarotta fraudolenta. Non sapevo che Ciancio fosse indagato per mafia quando gli ho telefonato, ha detto Bianco. Il vicepresidente della commissione, Claudio Fava, gli ha fatto notare che Ciancio era indagato da tre anni e la notizia era uscita su tutti i giornali: Difficile credere che lei non sapesse che il pi potente editore siciliano fosse indagato per mafia, pochi mesi prima di quella telefonata era stata respinta dal Gip una richiesta di archiviazione e ne avevano parlato tutti. Lei ne era consapev ole. Riccardo Nuti del M5S ha commentato: Pinocchio pi sincero di lui. E lo stesso Beppe Grillo dal suo blog ha rilanciato: Il Sindaco
Pd di Catania nulla vede e nulla sa, chiedendone le dimissioni.
POI C IL CAPITOLO delle presunte infiltrazioni mafiose in consiglio comunale denunciata dalla commissione regionale antimafia presieduta da Nello Musumeci. Un anno fa Musumeci riferiva di avere ricevuto una lettera in cui si faceva riferimento a consiglieri (alcuni della maggioranza che appoggia Enzo Bianco) imparentati con pregiudicati o vicini ad ambienti malavitosi. Quella lettera diventata una relazione in cui si fanno nomi e cognomi. Per esempio quello di Erika Marco, eletta con la lista il Megafono di Rosario Crocetta, il cui zio a capo di una societ di cui socia anche la cognata di un pentito del clan Cappello. O quello di Ric-
cardo Pellegrino (Pdl), fratello di Gaetano Pellegrino detto
U funciutu, considerato appartenente al clan di Nuccio Mazzei. Claudio Fava ha ricordato nel corso dellaudizione il periodo in cui a Catania era assessore comunale il cugino del boss Alfio Ferlito e ha aggiunto: Per molto, molto meno, il municipio di Ostia stato sciolto per mafia. Ma Bianco sul punto non ha potuto rispondere: Non conosco il contenuto della relazione perch non mi arrivata. Intanto, in una citt sempre pi spenta e disinteressata, si comincia a parlare del possibile scioglimento del Comune. A chiederlo Catania Bene Comune, un movimento di sinistra delle associazioni cittadine: Il Prefetto valuti questa possibilit. RIPRODUZIONE RISERVATA