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Pubblicazione periodica a
Quattro mesi fa Danco ci ha lasciati e ancora facciamo fatica a crederci. Danco stato
per la redazione de l'urlo una figura importante, cos vorremmo ricordarci ogni tanto di
quanto fosse in gamba a scrivere e quanto interessanti fossero le sue riflessioni.
Grammatica
delle emozioni
A te che lo sai
(grande Sabri)
C una libert
pi grande dei sogni
che dopo tanto cadere
gli insegn a volare
dopo tanto morire
gli regala la vita
che dopo un naufragio di lacrime
in onda di sole
c questo essere liberi
e chi rende felice
c questo piacersi
come si
che ti d la forza
di combattere ancora
di non arrenderti Mai
che la forza dei sogni
del nostro cuore guerriero
e riesce
(continua a pagina 2)
(continua a pagina 4)
intervista a
don NILO NANNINI
(continua a pagina 2)
Un abbraccio forte
DE
DICA
CO
DEDICA
DICATTO A DAN
DANCO
SOMMARIO
Grammatica delle
emozioni
Un abbraccio forte
A te che lo sai
Dedicato a Danco
Intervista a
don Nilo Nannini
1
1
1
1
1
Grammatica
delle emozioni
(continua dalla prima)
A te che lo sai
(continua dalla prima)
tu che lo sai
che gli ideali
non muoiono mai
e mi regali di dolcezza
ad ogni occasione
ed io mi godo
La persona stupenda
che sei
immerso in questo
grande volerti bene
dove voglio restare
per sempre
dove sono entrato
per caso
e mi sono trovato
a mio agio
ed anche per te
e mi sono
ho ripreso la vita
REVO
intervista a
don(continua
NILOdalla
NANNINI
prima)
bene il mistero della
tossicodipendenza come si fa a
dare una risposta puntuale ai
ragazzi che sono qui per
liberarsi da questa una malattia
cronica? Questa malattia una
ferita, ferita che si presentata
nel vissuto, nella quotidianit
del ragazzo, nelle suw
inquietudini che non gli anno
fatto amare
abbastanza la vita e, secondo
me, le frustrazioni sono il modo
di vedere la cronicit. Le
frustrazioni sono sempre di
carattere psicoaffettivo, ferite
intime, per questa la nostra
comunit ha pensato che la
scommessa uitle a superare
questa mlattia dovesse essere
quella di inpegnarsi nei rapporti
interpersonali, facendo si che la
qualit della tua vita
corrispondesse alla qualit dei
rapporti, da custodire con la
tenerezza la comprensione. Per
questo la nostra comunit, nel
momento che sa di queste
lacerazioni che si presentano
nel quotidiano usa il PERDONO
come punto di partenza.
Ovviamente le ferite sono di
tipo molto diverso, per la
rabbia, la depressione,
lindifferenza e sono
sopravvento. Invece se i
conflitti sono vissuti come un
dono, un dono in completa
gratuit, ecco che in quel
momento fermiamo questa
cronicit,
nel senso che il ragazzo vive il
quotidiano come un dono nel
darsi anzich vivere per
ricevere. Ed ecco che il
movimento della malattia
cambia, certo avr sempre il
richiamo alla sostanza, ma se
poi ci si accorge che si rischia di
perdere tutto quello che stato
conquistato, se lentamente
invece il ragazzo, che non pi
nella sua solitudine distruttiva e
prova giorno per giorno ad
aderire ad i nostri 3 semplici
principi, perdono, povert e
obbedienza, le cose possono
migliorare. Nella gratuit
vissuta giorno per giorno, nel
sentirsi un dono, che vive del
proprio sudore ogni giorno,
allora quando si arriva a sera
noi possiamo sentire di essere
un po migliori, o peggiori.
Questa la cosa che dico tutte
le mattine a tutti i ragazzi prima
di cominciare le attivit che la
comunit gli propone, nella
scelta, che ognuno di noi fa
dagli operatori ad i ragazzi,
ossia nessuno sotto e nessuno
sopra.
Danco e
l Inviato in motociclo
Un abbraccio forte
(continua dalla prima)
DE
DICA
CO
DEDICA
DICATTO A DAN
DANCO
(continua dalla prima)