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1° Settore – SERVIZIO SOCIALE

PROTOCOLLO D’INTESA

Tra la Consigliera di Parità della Provincia di Chieti in persona della Consigliera pro tempore e il Comune di
Guardiagrele, in persona del Sindaco e Rappresentante Legale con sede in Guardiagrele in Piazza San Francesco

PREMESSO

- che l'Ufficio della Consigliera di Parità, istituito presso la Provincia di Chieti ai sensi della legge 125/91 e del
D.Lgs. n.196 del 23/05/2000, realizza iniziative e attività volte a dare un contributo allo sviluppo ed alla crescita
del territorio nel rispetto del principio di parità tra uomini e donne, intraprende ogni utile iniziativa ai fini del
rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici;
promuove progetti di azioni positive attraverso l'individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali e ne
verifica i risultati; sostiene le politiche attive del lavoro sotto il profilo della promozione e delle pari opportunità;
diffonde la conoscenza e lo scambio di buone prassi

- che la Consigliera, nell'ambito delle proprie competenze, sollecita la costituzione di una rete Provinciale tra
Istituzioni, Enti Locali, Centri Antiviolenza, Associazioni e ogni altro soggetto interessato;

- che il Comune di Guardiagrele ha iniziato un percorso di collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità
della Provincia di Chieti al fine di affrontare sul territorio in maniera più diretta i temi sopra richiamati;

- che le Parti intendono proseguire tale collaborazione attraverso il confronto e la progettazione di interventi
comuni o la partecipazione del comune di Guardiagrele ad iniziative ed attività nei settori della prevenzione del
disagio e dell’immigrazione o, comunque, dei servizi ai cittadini e della promozione della persona;
TUTTO CIO’PREMESSO
CONVENGONO QUANTO SEGUE

Articolo 1. Osservatorio sulla condizione della donna e sulle iniziative per l’integrazione - Le parti come
sopra indicate, tenuto conto delle rispettive competenze legislativamente previste, istituiscono l’osservatorio sulla
condizione della donna e sulle iniziative per l’integrazione al fine di operare congiuntamente:
a) una verifica dei servizi alla donna presenti sul territorio, con particolare riferimento alle funzioni della Consigliera
di Parità;
b) una verifica delle iniziative realizzate dalle parti volte all’integrazione della donna nel tessuto sociale del territorio;
c) la promozione e la conoscenza da parte della comunità locale dei progetti realizzati dalla Consigliera di Parità dela
Provincia di Chieti;
d) una verifica delle iniziative realizzate per la promozione della cultura delle pari opportunità;
e) lo studio di progetti attuati in altri territori al fine di verificarne la replicabilità;
f) lo scambio di informazioni circa le modalità di erogazione dei servizi;
g) lo studio di quanto previsto dall’ordinamento vigente in favore delle categorie di persone sopra indicate;
h) promozione di campagne di sensibilizzazione della comunità.
Ogni anno l’Osservatorio, costituito dai rappresentanti delle parti contraenti, stilano un sintetico rapporto sulle
attività svolte e sulle iniziative intraprese.
L’Osservatorio è presieduto congiuntamente dai rappresentanti dei contraenti o da loro delegati.
Delle riunioni diviene redatto un sintetico verbale sottoscritto dai presenti.
Articolo 2. Incontri periodici – Le parti stabiliscono che i loro rappresentanti o loro delegati si incontreranno con
cadenza bimestrale o ogni volta che le stesse lo riterranno necessario al fine di aggiornarsi reciprocamente sui temi
di cui all’articolo 1.
Agli incontri potranno partecipare anche altri enti e istituzioni o gruppi e associazioni o soggetti del terzo settore
(cooperative) operanti sul territorio interessati alla trattazione dei temi oggetto di discussione.
In caso si particolari emergenze o di situazioni particolarmente complesse le parti si incontreranno al fine di
concordare la soluzione da adottare.
Articolo 3. Collaborazione tra istituzioni – Tenuto conto delle competenze delle parti contraenti, il comune di
Guardiagrele (attraverso il servizio sociale), ottenuto anche informalmente il consenso della persona interessata,
segnala alle donne che si rivolgono ai propri uffici i servizi erogati dalla Consigliera di Parità e indirizza a questa la
persona quando dal confronto sia possibile trovare una soluzione al problema segnalato.
A questo fine, con il consenso della Consigliera, questa può fissare appuntamenti anche presso la sede del comune
di Guardiagrele o presso altri soggetti aventi sede a Guardiagrele e segnalati dalla Consigliera stessa, per colloqui e
confronti con le persone che ne abbiano fatto richiesta.
Nei limiti della possibilità di bilancio, alla Consigliera verrà riconosciuto un rimborso spese nella misura indicata con
apposita determinazione del Dirigente del Settore I del comune.
Articolo 4. Partecipazione del comune - La Consigliera di Parità, anche al fine di sperimentare una forma di
collaborazione diretta con il territorio, dà informazione al comune di Guardiagrele, anche per le vie brevi (telefono
o posta elettronica) delle iniziative che intende realizzare in merito agli argomenti oggetto del presente protocollo.
La Consigliera, anche al fine di stimolare il confronto tra le parti e le altre istituzioni con le quali collabora, può
invitare il rappresentante del comune di Guardiagrele a partecipare alle riunioni e agli incontri previsti dagli accordi
stipulati con altre istituzioni in merito ai temi di cui all’articolo 1.
Articolo 5. Patrocinio della Prefettura – Il comune di Guardiagrele, previa comunicazione alla Consigliera ed
autorizzazione da parte della stessa, nell’ambito delle proprie iniziative di carattere sociale (forum sociali, mostre,
esposizioni, progetti), può indicare il patrocinio della Consigliera alle iniziative medesime.
Articolo 6. Nuovi servizi e iniziative – Le parti si daranno reciprocamente immediata informazione circa
eventuali nuovi servizi, iniziative e progetti attivati da una delle parti o da eventuali altri soggetti esterni che ad esse
siano collegati.
Articolo 7. Accordi con altri “attori sociali” – Le parti stabiliscono che si daranno reciproca comunicazione di
eventuali accordi con altri attori sociali della città (ASL, Medici di Medicina Generale, Ospedale, Associazioni di
Volontariato, Parrocchie, Istituzioni Scolastiche, Centri per l’Impiego, Informagiovani, Forze dell’Ordine, Enti di
Patronato, Organizzazioni dei lavoratori, Cooperative Sociali…) finalizzati al miglioramento dei propri servizi e,
quindi, della qualità della vita della persone in situazione di svantaggio sociale anche al fine dell’allargamento della
rete di servizi e dello scambio di conoscenze, esperienze e informazioni.
Articolo 8. Recesso e durata – La parte che intenda recedere dalla convenzione dovrà darne formale
comunicazione all’ altra motivando la propria decisione.
La convenzione ha durata di un anno a partire dalla sottoscrizione e sarà rinnovata tacitamente per un ulteriore
periodo di un anno in caso di mancata disdetta di una delle parti.

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