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Diario Di Viaggio, A Spasso Nell'osireion
Diario Di Viaggio, A Spasso Nell'osireion
La casa
Un leggero soffio alza la polvere della strada in mulinelli appena visibili: la sabbia delle
plaghe desertiche che ci separano dalle tombe delle prime dinastie, a Umm el Qaab come
una presenza insistente e appena percepibile, si infiltra dappertutto e rende il colore delle cose
uniforme e morbido. Come una nenia tenue e esotica, che filtri da una porta socchiusa, cos il
soffio del vento desertico ci sfiora e se ne va, titillando la nostra mente e i nostri sensi,
sussurrando racconti di cimiteri lontani, densi di attesa di potenti credenze arcaiche, di grandi
dei di un tempo, celebrati sulla rampa processionale nei loro misteri drammatici. Upuaut, lo
sciacallo apri-piste, Osiride e il suo entourage di difensori, Apophi, Seth e i suoi accoliti
demoni ed eroi, che negli abissi del tempo si affrontavano simbolicamente sulla via del
deserto, per aprire la mente ed il cuore dei fedeli Qui accanto, ad appena poche centinaia di
metri si apriva la via processionale: dallimmenso recinto del tempio di Osiride, attraverso il
portale bianco di Ramesse II, la processione attraversava la Grande Terrazza del Dio e si
avviava nella depressione dello wadi serpeggiante verso il mitico sito di Poker, in mezzo al
deserto, sotto i contrafforti dellaltopiano roccioso.
Ma lasciamo che il ricordo si snodi, attraverso le
emozioni, per far brillare ancora una volta la
consapevolezza, per estrarre dal buio dellarchivio
della nostra mente e del nostro cuore altre storie,
altre avventure Come scribi che si aggirano nella
Casa della Vita, alla ricerca di antichi papiri,
svolgiamo la nostra opera: ed lOsireion, dopo le
ore passate nel tempio di Sethi I a rivivere
nellimmaginazione i rituali e le scene di vita del
clero lOsireion che ci chiama, e i ricordi dei testi
di F.Petrie e della dott.sa Murray ci assalgono ad
ondate, temprati dallo schermo della percezione,
LOsireion visto dallalto
che ci dona ancora una volta uno spettacolo unico.
Massicci blocchi, ciclopiche masse granitiche immerse nella verde frescura di unacqua che
probabilmente non proviene dal Nilo. E davvero uno spettacolo inquietante, e mi chiedo
quanto sia ossigenata e viva questacqua, in cui vedo fluttuare silenziosi e agili, grossi pesci
gatto, con i barbigli che si irradiano vibranti attorno al muso scuro.
giunto il momento di
andare
Dallacqua densa e verde che sommerge i pavimenti fino al ginocchio emerge un blocco
allungato e piatto, quasi un invito per stare in piedi allasciutto mentre riprendiamo lambiente
con foto e filmati. Osserviamo stupefatti e col fiato sospeso le ampie superfici del soffitto,
inclinate e illuminate dal sole: ormai i geroglifici e le raffigurazioni sono slavati e ridotti a tenui
ombre sul fondo o si sono deteriorati nellultimo secolo, oppure la dott.sa Murray deve aver
avuto eccezionali capacit di lettura E quasi incredibile pensare alla complessit delle
iscrizioni decifrate agli inizi del 900 e contemplare ora le scarse vestigia. Pochi minuti di
silenzio, mentre lasciamo che la sensazione di irrealt ci pervada e ci isoli dal rovente mondo
esterno
Poi siamo di nuovo fuori, mentre la frescura
delle sale ombrose si stempera in una vampata
secca nella radiosa aura solare. Ci attende il
lungo e geometrico corridoio di accesso che si
astende per decine di metri sotto le sabbie del
deserto che si stende attorno allOsireion. Non ci
dato di percorrerlo fino in fondo, per
fotografare i testi e le figure dei libri delle
Caverne, e dellAmduat possiamo solo fermarci
allimbocco per catturarne le immagini nelle
profondit del tunnel oscuro: in fondo si
intravvede la luminosa sala Sud, ormai
scoperchiata, che conserva ancora testi e figure.
Lingresso del tunnel dalla parte del deserto
Ecco alcuni particolari che altre volte non abbiamo potuto notare a causa del poco tempo a
disposizione e della mancanza di un supporto locale per accedere a zone solitamente offlimits.
Devo dire che questa volta la sorte ci ha riservato unemozione particolarmente intensa.
Potersi muovere sul piano centrale dellOsireion ci ha permesso di sperimentare le stesse
prospettive, gli stessi percorsi praticati dagli officianti del tempo E se Ahmet ha ragione,
anche lo stesso livello delle acque (che a suo dire provengono da un fiume sotterraneo con
regime totalmente indipendente dal Nilo) probabilmente era in tempi antichi soggetto alla
stessa ciclicit di variazioni. Ahmet, che vive da una cinquantina danni in questo posto ci ha
assicurato che fin da piccolo, e senza nessuna eccezione, lOsireion stato invaso dalle acque
per tutto lanno tranne che in prossimit dellattuale 1 gennaio. In questi giorni lacqua
regolarmente si ritira ed il fondo dellOsireion rimane completamente asciutto.
Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma voglio lasciare che siano le foto e le note tecniche a
raccontare che cosa abbiamo visto il resto beh, come sempre, il resto
Unaltra storia!
La Sala di accesso a SUD, angolo ovest: in lontananza si vede allungarsi il soffitto angolare del corridoio
sotterraneo che termina con un accesso nel deserto.
Prenome
bA
n(y)
Ra
Lo Spirito
Del Sole
mr(y)
Amato da
jmn
Ammon
mr(y) nTr.w
Amato dagli dei
Nome
mr(y)
n
ptH
Htp
LAmato
Da Ptah
Hr
MAat
La Giustizia
In 1914, by an entry of thieves, Naville penetrated in a room of the Osireion, so-called room of
the sarcophagus: On the ceiling, he discovered an immense representation of the sky
with the body of the Nut goddess and explanatory texts (Traunecker, 2001). This scene will
be called the Book of Nut, that one will recover later the ceiling of the sepulchral room of
Ramss IV. It would have been drawn under Merenptah. Another part of the ceiling is covered
with a part of the Book of the Night (until the 9th hour) inscribed under Sety I (Hornung,
2007).
The body of Nut (A) spreads from east to west, sustained by the god Shu (B). The Geb god
(the earth C) is not represented. In the evening, the sun is swallowed by the goddess (F) and
follows a given way (described in G). At the dawn, the sun (H) is below the horizon. Then the
sun appears (J) and it goes up (K). The newborn sun is under the shape of a winged scarab
(kheper L)). It is the visible world in which moves the sun. The Nekhbet goddess , protector
of the south, is drawn at the left (D). This ceiling also consists of a description of the external
world (E) : "The faraway region of the sky is dived in the obscurity, one doesn't know its
limits... this country is unknown of the gods (Traunecker, 2005)." So the visible world is an
illuminated bubble surrounded by a cold and sink set, that surrounds it of all parts.
This drawing has been duplicated from the book of M. Clagget (1995), according to Frankfort
(The cenotaph of Seti I at Abydos, London-1933). The letters are fromTraunecker (2005) and