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E necessario garantire e preservare lautonomia degli IRCCS

La ricerca biomedica e sanitaria, sia per lassorbimento di risorse umane e tecnologiche,


che per limpatto di immagine sulla pubblica opinione, costituisce uno dei settori il cui
sviluppo futuro riveste il maggior interesse.
In questo contesto gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)
rappresentano ovvero potrebbero rappresentare una realt importante per la ricerca
biomedica del Paese per coprire aree strategiche della medicina per le quali necessario
un investimento scientifico ed organizzativo, con una connotazione di messa a punto,
validazione e sperimentazione di modelli che possano essere trasferiti alle strutture del
servizio sanitario nazionale.
Nel Lazio, sede di ben 5 Policlinici Universitari tra pubblici e privati ci sono 7 IRCCS di cui
solo 2 pubblici, situazione decisamente diversa dalla Lombardia dove sono stati
riconosciuti ben 18 IRCCS.
Questi dati sono sufficienti per capire il delta di investimento tra formazione, ricerca e
ricerca traslazionale, infatti lattenzione riservata alla responsabilit formativa che deriva
dall'essere presidi universitari e istituzioni di ricerca non trova equivalenza sulla ricerca
degli IRCCS il cui fine non solo conoscitivo-culturale,
Sul piano operativo fare ricerca clinica significa essenzialmente fare attivit assistenziale,
in un modo pi razionale, programmato e controllato, spesso sugli stessi malati, negli
stessi reparti, con gli stessi strumenti con cui si fa lassistenza quotidiana. Rispetto a
questa cambia essenzialmente il metodo, vi lintroduzione di una variabile nuova (il
nuovo farmaco, la nuova procedura, il nuovo test diagnostico) che deve essere valutata in
un appropriato trial clinico seguendo chiare e ben definite regole.
Conseguentemente problema cruciale degli IRCCS quello di utilizzare i pazienti afferenti
alle proprie strutture sanitarie come popolazione per leffettuazione della ricerca clinica.
Fine ultimo della ricerca degli IRCCS dovrebbe essere il miglioramento della cura dei
malati, quindi, lo standard assistenziale degli IRCCS dovrebbe trasformarsi in una
gestione preventiva, clinica, terapeutica e riabilitativa di eccellenza.
Lobiettivo non facilmente raggiungibile e presuppone un cambiamento culturale ed
organizzativo nella gestione dei pazienti, ma soprattutto necessit di autonomia , risorse e
investimenti.
Proprio per questo, il Decreto Legislativo 288 definisce, oltre che degli assetti istituzionali
degli IRCCS, anche lattivit di ricerca stessa, definendone il tipo (e cio la traslazionale
e clinica) e alcune modalit orgnizzativo-gestionali.
Il mondo della ricerca per sua natura internazionale e pertanto indispensabile che gli
IRCCS, oltre a far rete tra loro e con gli altri protagonisti della ricerca biomedica italiana,
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siano inseriti a pieno titolo nella ricerca internazionale, dove si sviluppano non solo la
ricerca di base, traslazionale e clinica ma anche linnovazione assistenziale.
Compito prioritario degli IRCCS cogliere prontamente questa innovazione e riprodurla
nel proprio contesto adottandola e validandola per essere in grado di rispondere in modo
appropriato alle inevitabili richieste dei malati, anche tenendo presente che oggi laccesso
allinformazione e il contesto sovranazionale porta i malati a confrontare lofferta del
proprio paese con quella di altri paesi, e a chiedere uno standard of care sempre pi
elevato (vedi ricerca europea).
Il reale collegamento con la realt assistenziale consiste anche nella presenza a livello
clinico di medici capaci di recepire e comprendere a fondo il messaggio molecolare o
cellulare o comunque la nuova tecnologia e di valutarne in prima persona il potenziale di
traslazione clinica.
Non solo, ma devono anche essere medici capaci di individuare e trasmettere al
ricercatore di base i problemi clinici in una forma idonea per essere da questo compresi
ed indagati in modo appropriato.
Pertanto, la formazione e il reclutamento di medici di questo tipo e la loro integrazione
strategica negli organici assistenziali dovrebbe essere un compito importante.
Analogo ragionamento deve essere rivolto ai ricercatori. La mancanza in molti Istituti di un
ruolo della ricerca determina una forma di precarizzazione dei ricercatori.
Il DPCM del 6 marzo 2015 costituisce un primo passo verso la stabilizzazione dei
ricercatori ed una occasione per garantire la continuit delle attivit, evitando il rischio di
perdere persone di alto livello dopo averle formate.
Purtroppo lutilizzo dei contratti a tempo determinato, per i ricercatori, molto limitato
essendo state preferite altre forme contrattuali ancora pi precarie.
Andrebbe prevista la possibilit di finanziare contratti per almeno 3 anni per i ricercatori
senior..e quella di strutturare il personale con rapporto di esclusivit.
Analogamente bisognerebbe definire un percorso di carriera per i precari non a tempo
determinato che vada almeno verso questa soluzione in una prospettiva di trasformarne
una quota in tempo indeterminato.
Inoltre, per facilitare i giovani ed evitare la proliferazione di incarichi, dovrebbe essere
previsto il divieto per personale che opera alle dipendenze o in convenzione con il SSN in
altre amministrazioni di avere posizioni, rapporti o salari presso gli IRCCS.
Negli ultimi anni si sviluppato un dibattito sul ruolo degli IRCCS.
Il riconoscimento del cosiddetto carattere scientifico e la revoca dello stesso sono
disciplinati dallarticolo 13 del Decreto Legislativo 16 ottobre 2003, n.288, che stabilisce
per i nuovi riconoscimenti una unica specializzazione disciplinare e otto requisiti.
Essi avrebbero dovuto e dovrebbero portare a determinare concretamente e senza
difficolt lesistenza o meno nellOspedale, quale Istituto di ricovero e cura, della relazione
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e delleccellenza tra assistenza e ricerca in rapporto agli altri presidi sanitari accreditati e
funzionanti in Italia.
Alcuni elementi normativi sono fondamentali per caratterizzare un sistema IRCCS, basato
sulla selezione dei migliori Ospedali, come:
o
il carattere monospecialistico, cio lessere complessivamente focalizzato su una
determinata problematica sanitaria;
o
leccellenza nella clinica e nella ricerca di quella determinata area;
o
la certificazione di qualit dei servizi secondo procedure internazionalmente
riconosciute,
Non da ultimo, va considerato che gli IRCCS hanno bisogno di un sistema di valutazione
del bilancio assistenziale dedicato, considerando che linnovazione, almeno nelle fasi di
avvio, ha certamente un costo maggiore, anche se finalizzato nel lungo termine ad un
aumento globale dellefficienza (nonch dellefficacia), e contemplare, senza rischio di
penalizzazione, un certo rischio di impresa.
Quindi i parametri di riferimento devono essere necessariamente diversi da quelli utilizzati
dalle strutture assistenziali che si basano su modelli consolidati
Gli IRCCS dovranno diventare, poli di eccellenza che attirano ricercatori allavanguardia
ed incoraggiano progetti ad alto rischio per lo sviluppo di una gestione della salute
basata sulla conoscenza, in linea con quanto previsto dal Programma Quadro di ricerca
scientifica e tecnologica della Commissione Europea.
Gli IRCCS hanno, oggi pi che mai, bisogno di un investimento per attrarre nuove
competenze e ricercatori di punta, attraverso programmi per il rientro di ricercatori da
strutture di ricerca estere, per stabilizzare la dotazione di personale per la ricerca, per
aumentare la massa critica attraverso un reclutamento di figure di elevata qualit.
Lattuale situazione normativa, che vede un crescente ruolo delle regioni nella gestione
degli IRCCS, dovrebbe indurre ad aumentare limpegno sulla ricerca in modo che il
Ministero della Salute possa avere e gestire una rete di strutture realmente di eccellenza
attraverso le quali mettere a punto e valutare gli interventi da proporre alle regioni per il
trasferimento alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
Un percorso specifico per la formazione di ricercatori clinici deve essere definito, per gli
IRCCS, anche la possibilit di rilasciare titoli.
Tutto ci detto non si capisce quale ratio ispira il previsto accorpamento dei 2 IRCCS
pubblici del Lazio .
Entrambi gli IRCCS, infatti, costituiscono eccellenze sullo specifico ambito e sono centri
Hub e strutture di riferimento nel Lazio con funzioni di coordinamento delle reti regionali
assolvendo ad un ruolo guida.

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La capacit di attrattiva e competitivit per finanziamenti nazionali ed internazionali e di


coordinamento di progetti europei non pu essere agita in assenza di un forte rilancio e
delle strutture.
Avere nella regione un IRCCS identificato Centro collaboratore dellOMS e Centro di
formazione finanziato dall Unione Europea, quale lo Spallanzani, o L'IRE che membro
dell'Union International Contre le Cancer' (U.I.C.C.), della European Organization of
Cancer Institutes (O.E.C.I.) e della European Organization for Research and Treatment of
Cancer (E.O.R.T.C. - Early ClinicaI Trial Group nonch
centro di riferimento
dell'Organizzazione Mondiale della Sanit per l'endoscopia digestiva e il cancro dello
stomaco costituisce oltre che un vanto un vincolo di impegno ed investimento.
Per queste ragioni pensiamo che sia necessario passare da unidea di accorpamento e
svilimento ad una politica di sviluppo, in una regione dove il pubblico risulta sempre pi
contratto ed il privato convenzionato ed ex classificato rappresenta oltre il 50% dellofferta
sanitaria.
La peculiarit delle funzioni svolte allinterno delle singole strutture e lunicit
dellinfrastruttura richiedono di essere sostenuti da unamministrazione dedicata ed in
grado di rispondere con rapidit ai bisogni di innovazione, senza gli appesantimenti tipici
delle grandi aziende sanitarie, non essendo applicabile il modello degli ospedali generali
tradizionali.
Le specificit degli interventi che vanno dalle prestazioni specialistiche avanzate che
fanno dellINMI la struttura di Alto isolamento di riferimento nazionale ed internazionale,
per la quale si richiedono velocemente stanziamenti adeguati, dotata dellunico
laboratorio italiano di massimo livello di biosicurezza, e uno degli Istituti italiani
autorizzati al trapianto di fegato anche su sieropositivi, e dellIRE punto di riferimento
per
loncologia anche con l'impiego dell'ipertermia nel controllo della crescita
neoplastica sperimentale richiedono specifici progetti.
E necessario rimuovere le cause che hanno depauperato queste strutture nel tempo
disincentivandone il pieno utilizzo. Anzich prendere atto delle situazioni determinatesi
come condizione che costringe quindi verso soluzioni di innaturali accorpamenti tra e con
altre strutture, indebolendo ulteriormente la presenza pubblica nella Regione, occorre
predisporre specifici programmi che, a partire da una politica sul personale sia sanitario
che della ricerca, ne rilanci il ruolo utilizzandone al meglio le potenzialit, correggendo
errori del passato e consentendo lampliamento di capacit di risposta ai bisogni dei
cittadini della Regione e non solo.
In questo quadro occorre adeguare gli atti aziendali predisposti affinch tengano conto di
ci che si vuole fare di queste eccellenze nel futuro superando definitivamente ogni ipotesi
di accorpamento a partire dalla nomina degli rispettivi organi.
In questi mesi spesso gli IRCCS sono stati considerati eccellenze della sanit pubblica
della Regione. In particolare lIstituto Spallanzani ha dimostrato tutta la sua capacit
nellaffrontare con gli esiti che conosciamo i due casi di Ebola che ha trattato nel contesto
internazionale di cui parte tanto da ricevere specifico riconoscimento da parte del
Presidente Zingaretti che in quella occasione ha assunto precisi impegni anche in tema di
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personale. A ci devono seguire gli atti necessari per voltare definitivamente pagina e
consegnare allItalia e al mondo due eccellenze di sanit pubblica di cui Roma potr
vantare nei prossimi anni. La FP CGIL continuer a impegnarsi per questi obiettivi.
Roma 24 giugno 2015

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