Sei sulla pagina 1di 1

DEPUTATO DEM

Genovese libero: ma i fan sono autista e parenti


di Giuseppe

Giustolisi
Catania

ome tanti reclusi eccellenti anche FranC


cantonio Genovese, il deputato del Pd in
carcere a Messina dal 15 gennaio scorso per

le accuse di truffa e frode fiscale nellambito


dellinchiesta della Procura sulla formazione
in Sicilia, ha il suo gruppetto di fan che ne
invocano la scarcerazione. Ieri, nel corso
delludienza del processo che si tiene nellaula bunker del carcere messinese di Gazzi,
fuori dell aula hanno fatto la loro apparizione alcuni signori in maglietta nera, su cui
era scritto Francantonio libero. Erano lautista di Genovese, familiari e parenti.

altri vede imputato, insieme ad altre 29 persone, anche suo cognato, il deputato regionale del Pd Franco Rinaldi) riguarda il meccanismo truffaldino che, secondo le indagini
della Procura di Messina, coordinate dal Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita, inquinava la formazione in Sicilia. A partire dalla

ispezioni che dovevano controllare il lavoro


degli enti accreditati ma in realt venivano
concordate con ampio preavviso con le varie
strutture. Cos emerso dalle intercettazioni,
come riferito ieri in udienza dal funzionario
di polizia Fabio Ettaro. Le informazioni sulle
ispezioni sarebbero state ripagate con incarichi per dirigenti e funzionari dellufficio del lavoro.

DENTRO LAULA invece a dargli sostegno

cerano alcuni consiglieri comunali fedelissimi del deputato, con in testa lex candidato
sindaco Felice Calabr, sconfitto al ballottaggio da Renato Accorinti, dileguatosi allarrivo dei cronisti. Il nodo del processo contro
Genovese, giunto a dibattimento (che fra gli

Autista e familiari di Genovese, fuori dal Tribunale di Messina E. Di Giacomo

SE ALCUNI CONTROLLI avvenivano senza preavviso,


arrivavano puntualmente le
scuse del dirigente dellufficio del Lavoro Venerando Lo
Conti, successivamente nominato commissario Istituto
autonomo case popolari. E i
gli sponsor della sua ascesa
sarebbero stati proprio Genovese e Rinaldi. Un meccanismo ben oliato, insomma,
che prevedeva anche condizionamenti sulla locale auto-

rit giudiziaria, come emerso da unintercettazione tra lex assessore alla cultura Francesco Gallo e Salvatore La Macchia, uomo di
fiducia di Genovese e imputato nel processo.
Non solo: dallinchiesta della Procura sono
emerse anche fatture gonfiate, con maggiorazioni anche del 600 per cento. Gli indagati
avrebbero utilizzato meccanismi finalizzati
alla rappresentazione di spese maggiori con
interposizione di pi societ. Un esempio era
quello dellaffitto di sedi per i corsi di formazione: una societ affittava locali per una
cifra e poi li sub-affittava ad altri enti con un
sovrapprezzo.
Intanto a pagare le conseguenze della vicenda
sono le centinaia di lavoratori dellEnfap, uno
degli enti della galassia Genovese, che hanno
perso il lavoro, mentre il deputato continua a
percepire lo stipendio da parlamentare. Proprio ci che lamenta la senatrice dei Cinque
Stelle Nunzia Catalfo, che da mesi reclama
lurgenza di intervenire a livello nazionale
per dichiarare lo stato di crisi del settore della
formazione siciliana.

Potrebbero piacerti anche