Sei sulla pagina 1di 27

APPUNTI

per una
DETERGENZA
CONSAPEVOLE

Certificazioni
Le certificazioni eco-bio (ICEA, ECOCERT, AIAB) tengono conto solo
dell'origine delle materie prime (vegetali, biologiche eccetera) ma
assolutamente non tengono conto del loro impatto sull'ambiente.
Ecolabel fa il contrario cio non bada all'origine vegetale delle sostanze
ma al loro impatto ambientale.

Oltre che una miriade di certificazioni, alcune fatte ad hoc pur di


metterci un bollino, ci sono anche gli ecofurbi cio persone o aziende
che mettono dei bollini di fantasia e che li fanno passare come
certificazioni
C' un fiorire di marchi e marchietti totalmente inventati e che non
corrispondono a nulla oppure a criteri autodefiniti. C' una delle maggiori
ditte di detergenza ecologica che non potendo farsi certificare da
nessuno (vi lascio immaginare la qualit ecologica che c' dietro, nulla!)
cosa ha fatto? Si scritta un disciplinare adattandolo alle proprie
esigenze e poi andata da un ente di certificazione che gli ha certificato
che s! il disciplinare esiste e lo applichi. Ridicolo no? (Fabrizio Zago)
I costi per le certificazioni possono essere anche molto impegnativi per
delle piccole aziende mentre magari non lo sono per le grandi.
Una certificazione AIAB pu costare all'incirca un 500 - 600 per
prodotto e all'anno.
Per una certificazione Ecolabel i costi sono pi alti e dipendono dal tipo di
prodotto. Diciamo che quello che costa meno pu essere un detergente
per superfici dure il cui costo di analisi di circa 2000 e poi c' la
royalty sul venduto che pari allo 0,15% se si industria e 0,1% se
piccola o media industria.

INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients


denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi
ingredienti del prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri
dellUE, cos come in molti altri paesi nel mondo, tra cui ad esempio USA,
Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.
Dal 1 gennaio 1997 in base alla direttiva 96/335/CE obbligatorio
riportare l'INCI in etichetta su tutti i prodotti cosmetici, compresi prodotti
per la detergenza personale (bagnoschiuma, shampoo...), da quello
contenuto a percentuale pi alta a quello con percentuale pi bassa.
La nomenclatura INCI contiene alcuni termini in latino (riferiti ai nomi
botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea; ad esempio

prunus amygdalus dulcis oil sta per "olio di mandorle dolci"...oppure il


famoso butirrosperruum parkii) mentre la maggioranza in inglese; nel
caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es.
CI 45430).
Per i detersivi la faccenda diversa:
secondo il Regolamento Detergenti 648/2004 non obbligatorio
riportare l'elenco completo degli ingredienti in etichetta, per i
fabbricanti devono rendere disponibile su un sito web la succitata scheda
degli ingredienti, fatta eccezione per le seguenti informazioni:
percentuali in termini di peso,
componenti di profumi e oli essenziali,
componenti di agenti coloranti.
Alcuni produttori per lo pi sono quelli eco-bio, come segno di trasparenza
riportano l'elenco completo degli ingredienti anche sull'etichetta.
Per ulteriori informazioni:
VADEMECUM INCI e frodi
http://biodetersivi.altervista.org/allegati/vademecum_nas.pdf

Di cosa fatto un detersivo per bucato in lavatrice?

TENSIOATTIVI

a base lavante, emulsionano lo sporco soprattutto macchie di


grasso; uno dei peggiori tensioattivi scarsamente
biodegradabile anarobicamente il Sodium
Dodecylbenzenesulfonate usato nei detersivi tradizionali; nella
detergenza bio si prediligono gli Alkyl poli glucosidi e il
Potassium cocoate

SBIANCANTI

al posto di quelli ottici, ci sono quelli che liberano ossigeno


attivo (percarbonato e acqua ossigenata)

SEQUESTRANTI per addolcire l'acqua e favorire l'azione dei tensioattivi. A partire


dal 2013 in Europa saranno vietati i fosfati che provocano
eutrofizzazione delle acque e proliferazione delle acque (IN
Italia sono gia vietati da 30 anni). Anche le zeoliti (minerali
esistenti in natura che catturano gli ioni calcio e magnesio sono
da evitare).
Altri sequestranti problematici: disodium e trisodium EDTA
solubilizza i metalli
dai depositi marini.
La detergenza eco-bio usa i silicati lamellari che intrappolano
come in un pettine calcio e magnesio.
E poi c' il sodio citrato.
ENZIMI

digeriscono lo sporco organico rendendo pi facile il lavoro dei


tensioattivi. Non accettati da tutti i produttori bio perch ottenuti
in laboratorio da colture cellulari di batteri OGM. Tuttavia gli
enzimi ottenuti non sono OGM e sono gli stessi che utilizza il
nostro organismo per digerire (amilasi, proteasi). Non c' rischio
di contaminazione.

CONSERVANTI

solo in detersivi liquidi perch contengono acqua.


Attenzione a Methylchloroisothiazolinone e
Methylisothiazolinone,
Benziisothiazolinone e 5-bromo-5-nitro-1,3-dioxane, 2-4
Diclorobenzil alcool,
allergizzanti; Bromo-nitro propandiolo; ai conservanti cessori di
formaldeide:
2-bromo-2-nitropropane1-3-diol, Imidazodinyl urea

DUREZZA DELL'ACQUA
La presenza di ioni calcio e magnesio in acqua influenza in maniera
determinante i risultati del lavaggio, infatti l'azione detergente di qualsiasi
tensioattivo ingrediente di base dei detersivi viene fortemente diminuita
dalla presenza di questi ioni che interferiscono con la sua solubilit ed efficacia.
La durezza dell'acqua si misura in F (gradi francesi)
Per conoscere la durezza dell'acqua del proprio comune:
http://assocasa.federchimica.it/DUREZZAACQUA.aspx
< 15 F

acqua dolce

15-25 F
>25 F

acqua media
acqua dura

Finale Ligure

min 5

max 26

media 17

Borgio Verezzi

min 22

max 23

media 23

Magliolo

min 5

max 8

media 7

Sulle confezioni di detersivi ci sono tabelle con le dosi consigliate per lavaggio
in base alla durezza dell'acqua.
Anzicch aumentare le dosi di detersivo, potremmo addolcire l'acqua con un
sequestrante facilmente reperibile e anche facile da auto-prodursi, il SODIO
CITRATO (E331)

I TENSIOATTIVI

tensioattivi anionici: in soluzione acquosa sviluppano pH basico

tensioattivi cationici: sviluppano pH acido

tensioattivi non ionici: cio senza cariche, dunque siluppano pH neutro (hanno
spiccate funzioni solubilizzanti/emulsionanti; sono generalmente pi delicati degli
anionici ma se in elevate quantit anche loro danno problemi alla pelle)

tensioattivi anfoteri: danno (danno sia cariche acide che basiche; da soli possono
essere aggressivi ma assieme agli anionici si complementano in ottica di
dermocompatibilit)

Un detergente composto da un tensioattivo primario che lava bene, poi - se il prodotto


destinato alla cura della persona si ha bisogno di almeno un tensioattivo migliorativo
(secondario: per mitigare l'azione delipidificante sulla pelle, per viscosizzare il sistema, per
stabilizzare la schiuma, per solubilizzare meglio corpi lipidici come il profumo).
Il problema che i tensioattivi hanno diverse caratteristiche chimico-fisiche
(solubilizzante, emulsionante, solvente, bagnante, emulsionante) e ciascuno ha diversi
comportamenti chimico-fisici a seconda delle interazioni con gli altri tensioattivi presenti
nella formula (solo alcuni viscosizzano con altri ad esempio). ecco perch vengono usati
quasi sempre i soliti tensioattivi, garantiscono la migliore resa al minor prezzo possibile:

sodio lauryl sulfate (sls): tensioattivo anionico, molto sgrassante e aggressivo

sodio laureth sulfate (sles): sempre anionico ma meno aggressivo, ha


solitamente un paio di unit di ossido di etilene che veramente poco, viscosizza
anche solo col sale

sodio lauroil sarcosinato: anionico, circa la met come potenziale di aggressivit


verso la pelle dell'sls, viscosizza meno e ha meno potere bagnante

cocamido propil betaina (capb): anfotero, ottimo abbinato con sles e sarcosinato,
li viscosizza molto bene (ottime le miscele sles30%+capb10%+sale1%; il sarcosinato
ha bisogno di ph 5-5,5 e niente sale)

sodio coccoanfoacetato: anfotero, viscosizza un p meno della capb ma se si


cerca un'alternativa alla capb ottimo con il sarcosinato e ph 5-5,5

cocoglucoside/decilglucoside: non-ionico, solitamente usato al 2-5% per


solubilizzare meglio il profumo e aumentare l'emulsionabilit dello sporco.

Qualche detersivo a confronto


Lista componenti DASH polvere
Sodium Sulfate: riempitivo, non lava nulla ed essendo al primo posto significa che
c' molta sostanza inerte e poca che lava.
Sodium Carbonate: soda, alcalinizzante
Sodium Silicoaluminate: zeolite, insolubile.
Sodium Carbonate Peroxide: percarbonato questo va bene.
Sodium Dodecylbenzenesulfonate: tensioattivo tutto petrolifero non
biodegradabile anaerobicamente TAED Tetraacetylethylenediamine: attivatore
del percarbonato una sostanza sintetica.
Aqua
C13-15 Pareth-7: tensioattivo non ionico tutto sintetico.
Citric Acid
Sodium Acrylic Acid/Ma Copolymer: poliacrilato tutto sintetico.
C8-10 Alkyl Hydroxyethyl Dimonium Chloride: simil quaternario tossico per le
forme acquatiche
Sodium Tallow Sulfate: tensioattivo anionico di orgine animale.
Ethoxylated Hexamethylenediamine Quaternized: pericoloso per gli organismi
acquatici, tutto sintetico.
Sodium Tallowate: Sapone da sego quindi di origine animale.
Magnesium Sulfate
Parfum
Cellulose Gum
Tetrasodium Etidronate: fosfonato sequestrante
Trisodium Ethylenediamine Disuccinate
Glycosidase: enzima
Sodium Chloride
Fluorescent Brightener 260: sbiancante ottico.
Starch, Sodium Octenyl Succinate
Protease: enzima
Ceteareth-25: emulsionante semisintetico (o met sintetico e met animale)
Ceteareth-80: idem
Sodium Polyacrylate: tutto sintetico
Phenylpropyl Ether Methicone: silicone
Sodium Silicate: buono, ecocompatibile, protegge la macchina lavatrice
PEI Perfume Modified
Sodium Hydroxide: soda caustica
Dichlorodimethylsilane Rx. With Silica: silicone antischiuma
Silica Dimethicone Silylate: idem
Zinc Phthalocyanine Sulphonate: candeggiante ottico
Colorant
Dimethicone: silicone
Coumarin: allergene contenuto nel profumo
Butylphenyl Methylpropional: idem
Limonene: idem

Composizione di DIXAN polvere azione a freddo - Henkel


Sodium sulfate primo della lista, quindi presente in quantit maggiore; riempitivo
Sodium carbonate soda, lava poco e costa pochissimo
Sodium carbonate peroxide percarbonato di sodio, molto ecologico
Sodium Dodecylbenzenesulfonate male, tensioattivo anionico scarsamente
biodegradabile anaerobicamente
Sodium bicarbonate (bicarbonato, vedi x sodium carbonate))
Sodium silicate (buono, ecocompatibile, protegge la macchina lavatrice)
TAED (Attivatore del percarbonato)
Aqua (water)
C12-18 Fatty alcohol 7 EO (Tensioattivo non ionico ottenuto per condensazione
di un alcool grasso vegetale con 7 molecole di ossido di etilene di origine
petrolifera)
Sodium polyacrylate (Antiridepositante, supersintetico e per nulla
biodegradabile)
Sodium soap C16-18 (Sapone naturaleanche se non sappiamo se animale o
vegetale)
. Cellulose gum (altro antiridepositante ed ammorbidente, poco biodegradabile
anche se naturale)
Tetrasodium etidronate (Fosfonato, anticalcare fotodegradabile)
Paraffin (Petrolio)
profumo
sbiancanti ottici (Sostanze che danno l'apparenza del bianco ma sono
allergizzanti e per nulla biodegradabili)
Amylase (enzima che agisce sugli amidi, allergizzante)
Protease (enzima che agisce sulle proteine, allergizzante)
LINALOOL ( un allergene del profumo impiegato)
Cellulase (enzima che agisce sui tessuti per ravvivare il colore, allergizzante)
BENZYL SALICYLATE ( un allergene del profumo impiegato)
HEXYL CINNAMAL ( un allergene del profumo impiegato)
coloranti
Composizione Bio Presto Baby
AQUA (WATER)
C12-18 FATTY ALCOHOL 7 EO
SODIUM SOAP C12-18
SODIUM LAURETH SULFATE
ALCOHOL
LAURYL GLUCOSIDE
SODIUM CITRATE
BORIC ACID antibatterico, tossico, CMR
SODIUM METABORATE: pessimo, estremam. tossico per organismi acquatici
PERFUME
STYRENE/ACRYLATES COPOLYMER
PROTEASE enzimi
Polvere lavatrice Vivi Verde coop Ecolabel

Sodium carbonate peroxide: percarbonato di sodio, sbiancante a ossigeno attivo


Sodium carbonate: soda, alcalinizzante
Sodium silicoalluminate
Sodium lauryl sulfate C12-18
Tetra acetyl etilen diammine (TAED) attivatore del percarbonato a basse temp.
Copolimero sodico acrilico maleico
acqua
C12-14 Pareth-3 tensioattivo
C12-15 Pareth-7 tensioattivo
Lauryl polyglucose (alchyl poliglucoside C 10-16) tensioattivo
Sodium silicate: silicati lamellari, sequestrante
Stearic acid
Miscela siliconica-paraffinica
Bis-(triazinylamino)-stilbene
alfa amilasi: enzimi
proteasi: enzimi
cellulose gum
parfum
Sodium Hydroxide
Tetrasodium Etidronate: sequestrante
Benzyl salicylate: allergene del profumo
Hexyl cinnamal: allergene del profumo

Polvere lavatrice Officina Naturae


Sodium Sulfate
Sodium Cocoate

riempitivo
Tensioattivo anionico. Sapone di origine vegetale da cocco.
Velocemente biodegradabile.
Disodium Disilicate silici lamellari, sequestrante, addolcisce.
Sodium Carbonate alcalinizzante
Sodium Carbonate Peroxide sbiancante, igienizzante, libera ossigeno attivo
Coco glucoside tensioattivo non ionico di origine vegetale da cocco o da amido
di patata o mais
Carboxymethilcellulose antiridepositante, Vegetale molto efficace ma lentamente
biodegradabile.
Tetrasodium Etidronate sequestrante. Agisce in piccolissime quantit.
Fotodegradabile
Glycerin ammorbidente, emolliente, antiridepositante. Vegetale, perfettamente
biodegradabile
Rice Starch antiridepositante, amido di riso
Protease enzima, disgrega lo sporco polimerizzato proteico
Alfa-Amilase enzima, disgrega lo sporco polimerizzato amidaceo
Lavandula Officinalis olio essenziale

RICETTE autarchiche
dal forum Biodizionario forum.promiseland.it
POLVERE LAVASTOVIGLIE fai da te
44% sodio citrato tetraidrato (sequestrante x addolcire acqua)
40% soda solvay (carbonato di sodio: alcalinizzante, sgrassante, rompe lo
sporco)
15% sodio percarbonato (igienizzante, libera ossigeno attivo)
1% amido di mais (antiridepositante) non indispensabile
eventualmente 1 goccia di liquido per piatti (ma ATTENZIONE alla schiuma!)
Il sodio citrato va bene anche liquido, quando si sente che la lavastoviglie
carica l'acqua si apre lo sportello e lo si butta dentro.
variante 1 (quantit x 1 dose: 20gr)
60% di percarbonato Officina Naturae (contiene gi il sequestrante: silici
lamellari) = 12 gr
40% di soda Solvay
= 8 gr
1-2 cucchiaini di detersivo piatti bio
variante 2
solo polvere sbiancante Ecor
oppure
60% percarbonato
40% anticalcare Ecor
variante 3 (x 1 lavaggio, tot 20gr)
11 gr polvere sbiancante Ikea
9 gr sodio citrato in polvere
INCI sbiancante Ikea: Sodium Carbonate > 30% , Sodium Carbonate
Peroxide 15 - 30%, TAED tetracetiletilendiammina <5% (attivatore del
percarbonato anche a basse temperature), Amylase, alpha-, Subtilisin
(enzimi: <1%)
BRILLANTANTE
caricare la vaschetta del brillantante con una soluzione concentrata di acido
citrico al 15%.
per decalcificare la lavastoviglie
riempire il contenitore della lavastoviglie (quello per il sapone) di acido citrico
in polvere...eseguire un lavaggio (ovviamente consigliato il pi
economico!!!) e il gioco fatto ;-)

SODIO CITRATO
200 ml acqua distillata (piovana, del deumidificatore)
100 gr acido citrico anidro (e si fa sciogliere nell'acqua)
131,25 gr bicarbonato (da inserire piano piano per non far straripare tutto)
si ottiene una soluzione con 153 g di sodio citrato.
Variazione al posto del bicarbonato
soda solvay = 82,8 gr
opp
soda caustica = 62,5 gr
Se si usa ac.citrico monoidrato le proporzioni diventano:
100 gr ac.citrico monoidrato
120 gr di bicarbonato (o 57,14 gr di soda caustica).
SODIO CITRATO TEDRAIDRATO
1500 gr di acqua demineralizzata e versata in pentola di acciaio
360 gr di acido citrico ANIDRO
500 gr di bicarbonato di sodio
Versare lacido citrico nella pentola con lacqua e messa a riscaldare sul
gas fino ad un temperatura di circa 25C mescolando fino a sciogliere
lacido citrico (solo se vuoi accelerare la reazione) altrimenti evita il
riscaldamento ma prendi pi tempo
Versare il bicarbonato iniziando con 2 cucchiai e mescolare
Aggiungere altro bicarbonato fino a finirlo tenendo conto della reazione
che per effetto vulcano venga fuori dalla pentola (mescolo con una
schiumarola da cucina)
Lasciare riposare fino a che la soluzione stia a temperatura ambiente
se si vede qualche piccolo residuo sul fondo mescolare, sparir se non
ci sono errori di peso
Controllare che il ph sia 7
Versare in bottiglia

MIX PER LAVATRICE SONIA&SARTANA:


2 cucchiai sapone di marsiglia in scaglie
1 cucchiaio abbondante percarbonato
1 cucchiaio scarso carbonato di sodio (soda solvay)
sodio citrato (30-50ml se in soluzione)
1 cucchiaio detersivo piatti eco-bio
mia variante MIX PER LAVATRICE
capi bianchi:
2 cucchiai sbiancante Ecor
1 misurino (equivarr a 1 cucchiaio e mezzo) di marsiglia grattugiato
2 cucchiai liquido piatti (pi quello messo direttamente sulle macchie).
capi colorati: metto l'anticalcare Ecor al posto dello sbiancante.
sbiancante Ecor: 5 -15% sodium carbonate, sodium citrate, 15-30% sodium
carbonate peroxide, sodium bicarbonate, sup a 30% sodium sulfate.
malaleuca alternifolia oil (tea tree oil)
anticalcare Ecor: 5- 15%: carbonato di sodio, bicarbonato di sodio, tra 1530% sodio citrato; > 30% sodio solfato
entrambi contengono gi nella loro formulazione il SODIO CITRATO
DETERSIVO LIQUIDO LAVATRICE
400 ml detersivo piatti eco-bio
200 gr saponata di marsiglia (20 gr marsiglia + 180 gr acqua; vedi ricetta
della saponata o gel di marsiglia)
300 gr di acqua
100 gr di sodio citrato (fatto con 200 ml di acqua, 100 gr di acido citrico e 83
grammi di soda - non bicarbonato)
20/30 gr di soda a seconda del ph (per arrivare a ph 11 cos il detersivo
alcalino e non rischia di esser deteriorato dai batteri)
Si usa per i colorati, eventualmente pretrattando o aggiungendo in lavatrice
anche un po' di candeggina gentile (NON mettere candeggina gentile nel
flacone del detersivo perch fa scomporre tutto)

DETERSIVO LIQUIDO LAVATRICE 2


300 g decyl glucoside
100 g betaina
50 g glicerina (toglie acqua, aiuta a conservare il prodotto)
5 g xantana (rende il composto pi viscoso, si pu omettere)
150 g sapone liquido (marsiglia ottenuto con potassa)
300 g ca acqua
100 g sodio citrato
Ph=11 dunque si auto-conserva, non viene attaccato dai batteri che a questo
pH non sopravvivono
SAPONATA o GEL di MARSIGLIA
850 gr di acqua demineralizzata;
100 gr di sapone grattugiato
50 gr di alcool (indispensabile come conservante)
AMMORBIDENTE: acido citrico in soluzione al 15-20%
150 gr ac citrico
850 gr acqua demineralizzata
Metteremo un po' di qs soluzione nella vaschetta dell'ammorbidente. Le
quantit variano a seconda della durezza dell'acqua, se si usa un detersivo in
polvere o uno liquido. L'alcalinit residua di un detersivo in polvere
infinitamente pi elevata di un liquido. Se si usano detersivi liquidi la
necessit di neutralizzare la carica alcalina dei tessuti quasi inutile mentre
per le polveri indispensabile. Nelle polveri ci sono silicati, carbonati
eccetera che sono tutti alcalini. Queste sostanze non ci sono nei liquidi.
SAPONE DI MARSIGLIA - bucato a mano
il sapone di marsiglia non va bene da solo nella lavatrice perch:
1) troppo diluito per essere efficace
2) non ha sostanze che levano il calcare dai piedi (quindi ancora meno
efficace)
3) forma i famosi sali che induriscono e ingrigiscono i panni.
4) non si scioglie sempre tutto e forma depositi pastosi orribili e distruggilavatrice
Se invece lo usi a mano, lo usi localizzato, in meno acqua, quindi pi
concentrato, quindi funziona di pi. Poi risciacqui in soluzione acida (acido
citrico o aceto) et voil, i sali se ne vanno.

CANDEGGINA GENTILE x panni delicati, colorati, scuri


lauryl glucoside 10 gr (opp 10 gr detersivo piatti eco-bio)
acqua distillata 780 gr
acido citrico monoidrato 10 gr
acqua ossigenata da 130 200 gr

ACQUA OSSIGENATA
A 130 volumi corrisponde una percentuale di circa 36% di perossido di
idrogeno. (130 volumi significa che l'acqua ossigenata in grado di liberare
una quantit di ossigeno pari a 130 volte il suo volume).
A 10 volumi (es. quella per disinfettare le ferite) corrisponde il 3% di
perossido.
Per sbiancare occorre una percentuale del 7%
Partendo da acqua ossigenata al 36% diluire fino a arrivare al 7%
20 ml acqua ossig al 36% contengono 7,2 gr perossido idrogeno
x arrivare a una soluzione di 100 ml aggiungiamo ai 20 ml 80 ml di
acqua
cos abbiamo ottenuto 100ml acqua ossigenata al 7,2%
Possiamo aggiungere direttamente in lavatrice in una pallina separata 20ml
acqua ossigenata 130 (al 36%) e 80 ml di acqua. Anzi meglio, cos non si
perde neppure un grammo di potere ossidante.

DETERGENTE IGIENIZZANTE PULENTE ANTICALCARE


174 gr acqua ossigenata a 130 volumi (azione igienizzante)
692 gr acqua distillata
50 gr acido citrico in cristalli (azione anticalcarea)
80 gr detersivo piatti (azione pulente sgrassante)
4 gr xanthana
DETERGENTE SANITARI spruzzino da 750 ml
650 ml acqua distillata (o del rubinetto se poco calcarea)
1 cucchiaio detersivo piatti
50 g acido citrico in polvere (anticalcare)
50 ml alcool (conservante e lucidante)
PAVIMENTI
900 ml acqua distillata
1 cucchiaio detersivo piatti
70-80 ml alcool (conservante)
PASTA PULENTE ALL'ARGILLA
60% argilla micronizzata (cio l'argilla bianca = caolino)
15% sapone di Marsiglia in scaglie
15% glicerina
10% acqua
0,1% O.E. limone
metti tutto in un pentolino a bagnomaria, riscaldi fino a fusione ed omogeneit
complete e coli dentro un contenitore della forma che desideri.
Si pu usare dappertutto a condizione che l'argilla sia veramente
micronizzata altrimenti renderai opache (perch abrase) le varie superfici. Ma
se veramente fine la puoi usare in molte situazioni e quello che funziona
proprio il potere abrasivo dell'argilla

SIMILCIF
bicarbonato + detersivo piatti eco quanto basta per raggiungere consistenza
desiderata (simil cif)
ottimo come anticalcare, igienizza, sanitari e acciaio brillano come non mai!
Anche su marmo (perch grazie al bicarbonato basico)
PULITUTTO e LAVAVETRI
Per 500 ml. servono:
100 ml di alcool per liquori 90 (meglio perch inodore)
400 ml di acqua distillata (se l'acqua di casa vostra non particolarmente
calcarea va benissimo)
8-10 gocce di detersivo per piatti
qualche goccia di olio essenziale a scelta.
Miscelare il tutto in uno spruzzino.
DISGORGATORE
Bicarbonato di sodio (1/4 di tazza)
Aceto 50 ml (meglio ancora: 50 ml soluzione acido citrico al 15%)
Acqua bollente
SGRASSATORE
300 gr acqua
100 gr soda solvay
100 gr (o anche meno) detersivo piatti
Aggiungere i 100g di solvay a 300g di acqua (non viceversa) e agitare fino a
completa solubilizzazione (noterai che il contenitore si scalda, normale
perch la reazione produce calore). Poi aggiungere la quantit di detersivo
desiderata, in base a quanto lo si vuole sgrassante e in base a se il detersivo
molto concentrato o no. Se se ne mette meno di 100 gr si aggiunge acqua
per arrivare al totale di 500gr
ANTICALCARE
soluzione di acido citrico al 15-20%: 150-200g ac citrico + 850 (800) g acqua
Eventualmente per addensarlo e farne un gel: 5-6 gr di gomma xantana per
litro
ANTIRUGGINE
soluzione acido citrico al 15-20%.
Passare con uno straccetto
Quando stata rimossa tutta la ruggine, bisogna bloccare la reazione del
citrico con una soluzione di soda (soda solvay: carbonato di sodio), circa 1-2
cucchiai x litro di acqua.

La questione del sapone di marsiglia


Qualsiasi "sapone", che sia duro, in fiocchi, in scaglie o liquido, incontra
gli ioni di ca e magnesio presenti nell'acqua e precipita sotto forma di sali
insolubili, sulla lavatrice e sulla biancheria se non accompagnato da
opportuni sequestranti cio sostanze che riducono la durezza dell'acqua.
Questi precipitati insolubili si depositano sui tessuti sbiadendo i colori o
ingrigendoli se sono bianchi ed irrigidendo le fibre.
Le nostre nonne lavavano con il marsiglia, vero! Ma attenzione lo
usavano puro sulla macchia dunque ad una concentrazione elevatissima
e poi ci mettevano molto olio di gomito ovvero una forza meccanica
straordinaria.
Adesso i fiocchi di sapone, pochi grammi, si diluiscono in 12 litri d'acqua
cio si forma una soluzione diluitissima, e la lavatrice sbatacchia la
biancheria in modo "gentile". In questo modo difficile che si possa
ottenere un bucato pulito.
Questione dell'acido citrico o dell'aceto durante il lavaggio
sapone marsiglia + ac. citrico =reazione chimica inversa e trasformazione
del sapone in acidi grassi che ti ungono la biancheria.
L'acido citrico va ben come ammorbidente in soluzione del 15-20%
messo nell'apposita vaschetta da cui viene prelevato soltanto durante
l'ultimo risciacquo.

Acido citrico
l'acido citrico TUTTO di origine biotecnologica cio prodotto con
microrganismi OGM.
Ma l'acido citrico in s NON OGM. Una cosa sono le colture di vegetali
OGM un altro una proteina o altra sostanza "semplice". Nel primo caso
infatti il problema che le piante OGM, piano piano, prenderanno il posto
di quelle tradizionali e perderemo un patrimonio botanico inestimabile (e
che esiste da milioni di anni). Mentre la biotecnologia batterica non
sostituir nulla ma ci fornir molecole interessantissime senza causare
sofferenza agli animali.
Anche l'ac. citrico contenuto nelle bevande di origine OGM: non
basterebbe l'intera Sicilia per produrre tutti i limoni per ricavare
naturalmente l'ac. citrico utillizzato nelle bibite.

Aceto o citrico? Davvero l'aceto non inquinante?


E' stato misurato l'impatto ambientale dei due acidi: acetico e citrico,
prendendoli in considerazione anidri, cio puri

160 Acide actique 1 100

1666,6667

115 Citrate et acide citrique 1 100

31,2500

Ecco, questo il calcolo di impatto ambientale realizzato conformemente


ai criteri Ecolabel. Sul sito della UE troverai i vari parametri della DID List
usati dal Dott Fabrizio Zago per ottenere questi numeri.
La sintesi che per "neutralizzare" un 1% di acido acetico mi servono
1667 litri di acqua, dopo questa diluizione gli organismi acquatici non
avranno nessun problema n di natura acuta n cronica. Se consideriamo
adesso l'acido citrico, la quantit di acqua necessaria pari a 31,3 litri
cio 53 volte meno impattante.
Non c' dubbio alcuno quindi che l'acido acetico ha un potere inquinante
enormemente pi elevato del citrico.
Inoltre stato valutato con prove di laboratorio che l'acido acetico ha un
potere corrosivo nei confronti dei metalli che molto pi grande del
citrico, provocando liberazione di ioni metallici e causando intossicazioni
e allergie.
La corrosivit dell'acido acetico non si esaurisce appena raggiunto lo
scarico del lavello ma continua e quindi continuer a corrodere i tubi e
qualsiasi metallo che trover nel suo cammino.
I pesciolini non saranno molto contenti di vivere in mezzo a ioni
metallici :(

La lisciva: applicare un metodo antico alla tecnologia moderna?


lisciva: bollitura di cenere e acqua in proporzione di 1:5
ranno: soluzione in acqua calda
In entrambi i casi la composizione un misto di carbonati di sodio e di
potassio oltre a qualche probabile fosfato. E' da considerare che il
carbonato di potassio irritante e la soluzione fortemente alcalina.
Qualsiasi sostanza, anche la pi naturale, un suo potenziale inquinante
ce l'ha. La lisciva, vero, inquina infinitamente meno di un normale
prodotto del mercato. Per non lava quasi nulla!!! E logora i tessuti.
La soluzione di cenere filtrata un liquido alcalino dalle bassissime
propriet detergenti.
Siccome nella lisciva tradizionale, oltre alla cenere sciolta in acqua c'
del sapone, ingrigir la biancheria nel tempo e per lavaggi successivi.
Le nostre nonne lavavano con la lisciva per occorre ricordare alcune
cose:
- i lavaggi delle lenzuola avvenivano anche solo due volte l'anno. E'
evidente che il livello di igiene di allora diverso da quello di oggi.
- il bucato delle nonne consisteva nel far bollire la biancheria per delle
ore in presenza di lisciva.
Oggi noi vorremmo che il lavaggio avvenisse a acqua fredda. Impossibile!
- le nostre nonne poi avevano una abitudine straordinaria, pretrattavano
le macchie con del sapone e questo un insegnamento che dovremmo
riprendere anche ai giorni nostri.
La lisciva non ha sequestranti, tensioattivi, sbiancanti, non ha nient'altro
che un pochino di alcalinit.

Ingredienti rossi:
perborato: stato scientificamente riscontrato il suo effetto teratogeno (provoca
gravi malformazioni al feto). Non si trova pi in commercio.
borace (tetraborato di sodio anidro): in generale i sali di boro sono
assolutamente pessimi, classificati dalla direttiva CEE come CMR (cancerogeno,
mutageno, dannoso per la riproduzione).
sbiancanti ottici: sostanze chimiche con effetto fluorescenza che aderiscono alle
fibre, allergizzanti. Occorrono pi lavaggi con detersivi privi di sbiancanti ottici per
eliminarle completamente.
conservanti cessori di formaldeide 2-bromo-2-nitropropane1-3-diol; Imidazodinyl
urea
conservanti allergizzanti: benzisothiazolinone, isothiazolinone,
methylisothiazolinone...
peg (polietileglicoli): derivati petroliferi
-eth: molecole etossilate, cio legate a ossido di etilene, durante la loro sintesi
possono formare diossano che molto pericoloso. (es laureth-10 significa che per
ogni molecola di alcol laurilico ce ne sono dieci di ossido di etilene) accettabile se
il numero che segue molto basso.
disodium o trisodium EDTA: sale disodico o trisodico dell'ACIDO
ETILENDIAMMINO TETRAACETICO. E' un chelante: solubilizza i metalli dai
depositi marini e dunque inquina l'acqua circostante. Rimuove i metalli pesanti dai
fondali marini lo rende disponibile per i pesci e poi noi ce li mangiamo con un
contenuto di mercurio, piombo eccetera elevatissimo. Non biodegradabile.*
clororganici (candeggina e amuchina contengono ipoclorito di sodio) che si
clorano cio si arricchiscono di un atomo di cloro e diventano particolarmente
cattive. Questo succede nelle acque di scarico
fosfati In Italia gi vietati da 30 anni, ora vietati anche nella UE a partire dal 30
giugno 2013. Sono eutrofizzanti. Eutrofizzazione: eccessivo accrescimento degli
organismi vegetali per effetto della presenza nell'ecosistema acquatico di dosi
troppo elevate di sostanze nutritive come azoto, fosforo o zolfo. Va sottolineato che
il fosforo proveniente dai detersivi una minima parte. Quello che eutrofizza
veramente sono i concimi chimici usati in agricoltura. Su questo versante la UE non
ha fatto assolutamente NULLA.
zeoliti insolubili in acqua finiscono con le acque di scarico nei mari laghi e fiumi
creando un bello strato di materiale inerte sui fondali e impedendo lo sviluppo delle
piante acquatiche.
Proprio perch sono insolubili, quando arrivano agli impianti di depurazione
finiscono nei fanghi, i fanghi vengono usati per fertirrigazione nei campi, la
presenza di zeoliti acidifica il terreno e questo pu essere un bene se questa
un'azione richiesta ma pu essere deleterio se non la si desidera.

*da non confondere con disodium o trisodium etidronate (sali dell'ACIDO


ETIDRONICO), fosfonato (usato come sequestrante) fotodegradabile.
I fosfonati liberano fosforo, quindi sono eutrofizzanti, per quanto le piccolissime
dosi che vengono utilizzate di fosfonati contribuiscono in modo infinitamente piccolo
all'eutrofizzazione se paragonate alla quantit di fosforo immessa nell'ambiente
tramite i concimi agricoli.
Quindi il problema non il fosforo che finisce nell'ambiente via fosfonato ma il fatto
che non essendo biodegradabile (ma solo foto degradabile) ci mette molto tempo a
sparire. Siccome ci sono sequestranti biodegradabili in commercio, come le silici
lamellari, giusto preferire questi ultimi senza demonizzare eccessivamente i
fosfonati.

BioDizionario GUIDA AL CONSUMO CONSAPEVOLE DEI COSMETICI


http://www.biodizionario.it/

Il BioDizionario uno strumento immediato per una prima consultazione delle


sostanze che compongono i cosmetici.
Sul Bio-dizionario le sostanze vengono classificate con bollino verde, giallo o
rosso.
Sul BioDizionario non spiegato che cos' quella sostanza e perch viene
valutata con quel bollino.
Gli approfondimenti sono sviluppati nel forum correlato:
http://forum.promiseland.it/viewforum.php?f=2

Da introduzione al BioDizionario:

Quello che vorrei fosse chiaro che:


1 - quello che troverete interrogando la ricerca il mio personalissimo punto di
vista. Questo va detto per non caricare la cosa di significati che vanno oltre
appunto la mia visione delle cose.
2 - fino a qualche anno fa non avrei bocciato i derivati animali oggi invece s.
Questo per dire che anche la mia visione del settore cambia e si evolve quindi
possibile che io intervenga cambiando alcuni giudizi, inserendo altre molecole
o altro ancora.
3 - tutto relativo. In assoluto il Bitrex (Denatonium Benzoate) una brutta
molecola, sintetica, ottenuta esclusivamente in laboratorio, ebbene la sua
funzione d'uso talmente importante (impedisce l'ingestione dei prodotti da
parte di bambini, non vedenti, eccetera) che io lo considero come una sostanza
assolutamente da consigliare.
4 - Tutto relativo (due): la composizione INCI (cio le parole strane in codice
che trovate in ogni confezione di cosmetico) deve essere scritta partendo dal
prodotto presente in quantit maggiore fino a quello minore. Dunque se
trovate un ingrediente contrassegnato dal colore rosso all'inizio della lista
grave, molto meno se si trova in fondo alla lista.
Buona consultazione!!!!
Fabrizio Zago

Fonti e riferimenti:
biodizionario www.biodizionario.it
a cura di Fabrizio Zago: chimico industriale, consulente Ecolabel, orientato verso
l'industria dei detergenti e dei cosmetici naturali.
forum BioDizionario cosmetici e prodotti biodegradabili
forum.promiseland.it/viewforum.php
moderatore: Fabrizio Zago
Bucato leggero, Gabriele Bindi e Detersivi:ABC dell'etichetta, Nadia Tadioli,
per Speciale Ecodetersivi, TerraNuova n 273 giugno 2012

Siti consigliati:
Sai cosa ti spalmi: www.saicosatispalmi.org
L'angolo di Lola: lola.mondoweb.net
Detersivi Bio Allegri: biodetersivi.altervista.org
Mammachimica: www.mammachimica.it

Potrebbero piacerti anche