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L'IDIOTA TELEMATICO

nonsense in racconti brevi


Torino - Italia - 2000

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l'idiotatelematico - racconto n 1
l'idiotatelematico rimase seduto. ai lati della piccola
bocca smorfie di angoscia venivano riflesse e distorte
dello specchio d'acqua in movimento. il ruscello
gorgogliava tra i sassi lisci, levigati nei secoli
dall'incessante scorrere del liquido trasparente sugli
stessi. era ormai autunno ma la temperatura aveva
ancora un non s che di tepore. registr mentalmente
il gradiente calorico di fabbisogno del momento. gioc
in maniera puerile con le varie conversioni possibili di
unit di misura; poi come distratto da un nulla pi
accattivante degli altri, si stiracchi la schiena. mosse
a poco a poco le gambe. si puntell sulle braccia e,
stancamente, si alz. folti peli gli coprivano
interamente i piedi e gli si inerpicavano sulle gambe,
scomparendo sotto i pantaloni come liane nel buio
delle foreste intricate. camminava leggero, senza
quasi emettere suoni: solo il fruscio del fustagno dei
pantaloni, a mala pena. la cosa comunque l'innervos.
cerc di distrarsi immaginandosi la sua bella e nuova
lavatrice, a casa: l'ultimo modello della clean-o-matic,
ma il piacere scivol rapido oltre, fino alle banche di
memoria remote. frug e ravan con entrami le mani
nello zainetto che portava a tracolla: ne estrasse una
bottiglietta d'olio che religiosamente appoggi sul
ceppo di quercia, che divertita, lo stava osservando
da un p. l'idiotatelematico sganci la fibbia e sfil la
cintura; estrasse quindi, la lama pi affilata dal mouse
tattico da combattimento, e dopo essersi calato i
calzoni, inizi a tagliarli in striscioline. scav un buco e

lo rivest alla belle e meglio con le prime foglie


precipitosamente cadute. ci che restava dei suoi
pantaloni di fustagno ( e qui gli torn in mente quando
e soprattutto dove li aveva acquistati: ''chez la maison
du tobleron et les pantalon'' a parigi, rue belle ma
poque 7 ) prese somiglianza di fettuccine, una volta
riposte
nel
recipiente
scavato
nella
terra.
l'idiotatelematico inizi quindi a cibarsene senza
imbarazzi. un sonoro rutto salut la fine del pasto, e
quindi, molto pi velocemente sta volta, pot
nuovamente alzarsi e riprendere il cammino. gli unici
suoni erano adesso i tipici flora-sounds di qualsiasi
bosco. in ogni caso, per maggior sicurezza, decise di
abbassare la soglia della percezione del sonoro. ai lati
della piccola bocca, ironicamente, i giochi di luce tra il
fogliame sembravano disegnare piccole sbavature di
sugo.

l'idiotatelematico - racconto n 2
le dita lunghe ormai rattrappite, sembravano tendere
in direzione di un qualche invisibile punto. la carne
tirata metteva ben in vista la complessa serie di ossa
dell'articolazione. come strisce nere d'asfalto viste
dall'alto, le vene risaltavano scure sulla pelle secca
dell'avambraccio. simboli antichi, richiamo a colture da
secoli dimenticate, ancora risaltavano nel loro china
blu, sull'epidermide marrone e incartapecorita. l'odore
dolciastro del sangue, che all'inizio della tragedia
aveva occupato l'aria del luogo, aveva lasciato campo
al diffondersi degli effluvi mefitici dei putrefattivi.
l'idiotatelematico entr senza motivo alcuno, se non
quello di seguire la direzione delle lancette
dell'orologio. indicazione non da poco, che lo portava
in continuazione a dover ri-dirigere i suoi passi. zone
grigie di elaborazione cybernetica meditavano sulla
possibilit di acquistare un orologio con display
digitale, onde evitare tutto questi vagare. ma la scelta
ancora non era matura. il corpo lo colp, o meglio,
l'idiotatelematico colp il corpo con i suoi scarponi
scarlatti, e solo dopo questo, il realismo del corpo
colp i suoi sensori ricettori. registr. analizz. valut.
e quando le banche dati fornirono l'elaborazione sul
da farsi: inginocchiarsi, chiudere le palpebre del morto
e consegnarlo a degna sepoltura, l'idiotatelematico si
avvide che la lancetta dei secondi indicava una
direzione diametralmente opposta a quella del figuro a
terra. l'idiotatelematico volt su se stesso e, per
riguadagnare il tempo perduto, acceler

il passo seguendo l'indicazione fluorescente presente


sulla stecchetta di metallo. picchi la capa diverse
volte contro la parete che gli stava diametralmente di
fronte. l'ora l'aveva sbeffeggiato un altra volta, ma lui,
aveva pazienza e sapeva che prima o poi, la parete
avrebbe esaurito la sua necessit di presenza. si
sedette e aspett. Indefinitivamente.

l'idiotatelematico - racconto n 3
"...cerca di capire, il rapporto kantiano tra essere e
trascendenza, secondo l'oggettivazione del costrutto come spiegava hobbes - non pu che risolversi in
diseguaglianze asimmetriche che non possono che
rispecchiare il piano divino delle monadi di
shopenauer, in quanto...". il granchio dal carapace
rosso scuro, leggermente sollev la chela sinistra
come ad abbozzare una velata critica, ma
l'idiotatelematico lo interruppe bruscamente. "..non
penso che all'interno della dialettica che cos tanto ci
eleva, certe espressioni di dissenso siano da
rintuzzare, ma ...l'obiezione mi sembra talmente fuori
luogo, che quasi non riesco a crederci. Una
negazione comunque sempre un assenza di 'sgnificat. un vuoto cosmico che nemmeno gli yogi pi
brahaminici potrebbe esternare senza ricorre a
paragoni presi a presto dalle antiche credenze
sintattiche degli assiri o dalle danze rituali delle vergini
di sumatra. in pi, come stato palesemente
dimostrato nel corso di oltre i 2000 anni di storia, il
refuso presente alla quinta riga del secondo capitolo
del "de rerum cosarum" di adinolfus, non era certo da
intendere come 'in incipit astrae postem', ma bens
come 'mi incipit astrae postum'; in quanto, come ben
sai, fino al gutemberg la stampa conosceva principi
talmente aleatori che lo stesso aristofane, e tutta la
sua scuola ludica di pensiero astratto, non avrebbero
potuto che etichettare come: "mah!"...." il crostaceo
inavvertitamente sibil e, nonostante lo spesso

chitinoso involucro, effettu tutta una serie di


movimenti
scomposti.
questo
agitarsi
momentaneamente irrit l'idiotatelematico, ma almeno
lo obblig a distrarsi e a controllare le lancette
dell'orologio, e realizzare dunque, che l'aragosta era
ormai cotta. la mise nel piatto e, dopo averne
frantumato il guscio, a piccoli morsi ne fece scivolare
la tenera consistenza in bocca.

l'idiotatelematico - racconto n 4
non dava segno di essere stanco, nonostante le
copiose gocce di sudore che gli imperlavano la fronte
e la schiena. ormai erano 6 giorni che
l'idiotatelematico
continuava
a
trombare
ininterrottamente la sua barbie, modello 'barbie al
ranch'. nemmeno la bambola dava segno di
stanchezza, n un accenno di piacere per, le
compariva in quei occhioni azzurri. nonostante gli
restassero ancora a disposizione nelle banche di
pornomemoria oltre un centinaio di varianti di
posizioni e perversioni, l'idiotatelematico decise di
agire assecondando il vago sospetto che il sensore di
improbabilit secondaria, gli aveva fatto lampeggiare
nel cervello, fin dai primi momenti di petting. con fare
gentile, ma autoritario, rigir a pancia in gi, senza
mai smettere di amarla, la sua 'barbie al ranch', e
quindi con forza animalesca tiro il cordino e l'anello di
plastica bianca che le uscivano dalla schiena, proprio
sotto l'attaccatura dei capelli. 'barbie al ranch'
mormor una ciclica nenia che comprendeva frasi
oscene come: "mi piace andare a cavallo; salta
l'ostacolo; ti piace il mio puledro". l'idiotatelematico
digitalizz la voce di barbie. la modulizz seguendo
l'help-on-line delle istruzioni dei nuovi filtri hard che
aveva da poco installato nei circuiti, trasformandoli in
sospiri e mugolii e, soddisfatto, venne.

l'idiotatelematico - racconto n 5
la porta della cantina sembrava guardarlo dal buco
della serratura. Pure con aria interrogativa! e questo
non era una buona cosa. l'idiotatelematico cominci a
dubitare di aver seguito tutti i passi corretti; eppure le
indicazioni erano quelle. del resto, per, la porta non
sembrava affatto ben disposta nei suoi confronti, n
forniva risposta alcuna alle sue domande. In
particolare non chiariva il suo dilemma. medit il da
farsi. si slacci una delle articolazioni inferiori e cerc
di impietosirla, seconda la sempre buona teoria dei
vecchi indiani appalachi. ma neanche questo ebbe
effetti di sorta. accese tutta una serie di incensi e le
deposit doni rituali davanti. ma l'ostacolo quasi
dimostr fastidio e ateismo. prov con parole dolci e
mimiche di sesso, ma neanche questo fu sufficiente.
vecchie informazioni giornalistiche vennero estratte
dal profondo delle memorie, e quindi dedusse che un
buon
sistema
d'approccio
poteva
essere
un'elargizione spontanea di soldi. i giornali dell'epoca
erano pieni di citazioni di casi simili. in effetti di porte
non si leggeva nulla, per, l'idea sottintesa negli
articoli, era che bench di carta e cellulosa, quelle
banconote sembravano rendere gli ingranaggi ben pi
unti di litri e litri di ottimo olio minerale. al dodicesimo
milione che fece scivolare, banconota per banconota,
sotto la port, cap che anche allora i giornali
raccontavano un sacco di balle. mentalmente registr
l'appunto nel corretto file di errata corrige, quindi se
ne and al bar a prendersi un attimo di meritato

riposo. ci che si celava dietro la porta socchiusa


della cantina, gli rest per sempre un mistero.

l'idiotatelematico - racconto n 6
"strawberries fields forever" riempiva di dolci note
melodiche l'aria gi satura del profumo delle zagare in
fiore. un denso aroma di scorza di limoni faceva
capolino alle narici, ogni volta che la brezza che
arrivava dal mare, portando refrigerio nella calda
giornata di fine estate. l'idiotatelematico si mise le
pinne e la maschera, e lento e indifferente si avvi
lungo la spiaggia. una famiglia di paguri approfitt
della risacca dell'onda, per scroccare un passaggio
all'acqua, e una ancor verde alga si profuse in uno
strano balletto sul bagnasciuga. l'idiotatelematico si
sdrai,si tolse le pinne, quindi se le rimise un'altra
volta. la destra sul piede destro e la sinistra al piede
sinistro, questa volta. e un istante dopo, con grande
formalismo di spruzzi e gesto plastico, si tuff.
direzione scogli. ricerca: polipi. l'umid-o-matic gli
segnal la percentuale di salsedine nell'acqua nonch
i differenti angoli di rifrazione dei raggi di luce
attraverso il rapido susseguirsi dei vari metri d'acqua.
la cosa lo tranquillizz. sempre bello potersi
confrontare con cose delle quali si ha conoscenza. In
particolare cose quali: numeri e possibilit di
eseguirne sopra algoritmi di calcolo e comparazione.
non che questo possa essere di grande aiuto quando
non sei capace a nuotare, ma almeno in grado di
rimuovere quella sensazione di panico che altrimenti
verrebbe spontanea. salut un sargasso che nuotava
da quelle parti, sabot la rete di un pescatore, scrut
ammirato fiumi di pesci argentei che passavano da

quelle parti, simpatizz con una lunga serie di


anemoni e fece proposte oscene ad una cernia, ma di
polipi nemmeno l'ombra. di tornare a galla non se ne
parlava neppure; del resto, pur essendo sceso negli
abissi non privo di preparazione e informazioni,
avendo ben memorizzato nelle banche dati
impermeabili tutte le informazioni contenute nell'ultimo
numero de: "il bagnino, perfetta vita di spiaggia e
mare", da nessuna parte in quelle riviste vi erano
legende e/o foto su come nuotare. gli torn in mente
allora, la band che aveva distrattamente ascoltato
sulla spiaggia, e quindi cerc di sintonizzarsi su una
qualche radio: avrebbe trattento il fiato fino a quando
non avessero trasmesso "yellow submarine". Quella
canzone certo lo avrebbe potuto aiutare. e quindi,
paziente, per ingannare l'attesa, l'idiotatelematico, per
non sentirsi a disagio tra la flora e la fauna marina, o
forse solo per darsi un tono, si profuse nella sua
migliore imitazione del tonno nostromo.

l'idiotatelematico - racconto n 7
l'astronave argentea sembrava leggera come una
farfalla, mentre si librava nell'aria. gli sguardi della
gente per, erano lo stesso atterriti. alcuni fuggivano
in panico, altri in ginocchio, ma bianchi come cenci in
volto, pregavano. urla si levavano da ogni capo della
strada e dalle finestre dei palazzi vicini, tutto il resto
della vasta gamma di sonorit che le unit biologiche
umane sono in grado di emettere, venivano messe
attraverso ii vetri schiantati. l'astronave scese ancora
un p. si ferm. si mosse quasi impercettibilmente
sulla sinistra, quindi con gran frastuono di lamiera, si
and a sistemare tra due macchine parcheggiate
lungo il marciapiede. non proprio tra due macchine:
tra una e su parte dell'altra. un silenzio di gelo si fece
largo tra la folla inebetita. e il silenzio della folla
crebbe, accompagnato da un sospiro all'unisono,
quando dalla superficie del disco spaziale, si intravide
prima e si not marcatamente poi, la sagoma
luminosa di una porta aprirsi piano. l'idiotatelematico
apparve nel vano uscita, accompagnato da un fascio
di luce fantastico, che apport danni irreparabili a tutte
le retine che avevano osato guardarlo direttamente.
scese la scala a grandi passi, e avanz verso la folla
che indietreggiava in preda al panico e allo stupore.
alcune delle decine di persone rimaste accecate, si
muovevano a casaccio, chi andandogli incontro, chi
fuggendo
dall'immancabile
parte
sbagliata.
l'idiotatelematico si frug nelle tasche della tuta,
quindi ne estrasse alcuni dischetti metallici, che

pacatamente and ad inserire nella evidente fessura


presente in uno scatolotto metallico grigio alle sue
spalle. attese, e quindi si mosse nuovamente,
stringendo in mano una striscia bianca sulla quale
risaltavano
caratteri
neri.
alz
parte
del
proteggidaimeteoriti della sua astronave e vi depose
sotto ci che aveva ottenuto in cambio dei dischetti di
metallo. controll l'orologio e quindi si affrett a grandi
passi verso i negozi del centro, prima che il pedaggio
scadesse e qualche solerte vigile urbano potesse
provvedere a multarlo.

l'idiotatelematico - racconto n 8
L'idiotatelematico, per l'ennesima volta, guard
interdetto il distributore automatico di preservativi.
Qualcosa nei suoi chip di prevenzionedanno aveva
attivato microscariche di impulso, e l'elaborazione era
partita istantanea. Eppure non sembra venire a capo
di nulla. Quando un paio di anni dopo, un furgoncino
rallent fino a fermarsi, e due unit biologiche in
completo tuta-blu e accattivante logo comunale
stampato sulla schiena scesero e con cipiglio si
diedero da fare a colpi di chiave inglese paranchino e
trapano, per scastrare il distributore dalla parete
retrostante e una volta rimosso, con grande scialo di
bestemmie lo issarono nel cassone posteriore,
ebbene, l' idiotatelematico era ancora l a vagliare la
reazione empatica che i sensori avevano attivato.
Rimase un p a guardare lo spazio non pi- occupato
dal marchingegno che tanto gli aveva attirato
l'attenzione. I raggi del sole, ora, venivano riflessi dal
muro, con differente rifrazione. Ne calcol i gradienti
di ogni singolo fotone, quindi, soddisfatto, si diede una
sonora grattata ai coglioni, e giunse alla conclusione
che la segnalazione che sensori di prevenzionedanno
gli avevano messo in circolo, non fosse altro che un
bug annidato in una qualche subroutine. Del resto non
poteva essere che cos, tenendo conto che nemmeno
esisteva - nel posto dove il sensore l'aveva indicata un aggeggio ad ingranaggi che a fronte dello scatto
dovuto all'introduzione di alcuni dischetti metallici, e a
seguito di una successiva pressione di un tasto,

avrebbe fatto girare una serie di rotelline che a loro


volta avrebbero tirato una molla che avrebbe fatto
scattare di una tacca una altra ruota dentata che
avrebbe momentaneamente sollevato uno sportellino
e fatto cadere, sotto la pressione di un'altra molla, una
scatoletta contenente dei profilattici, in un'apposita
fessura aperta al pubblico. La soddisfazione lasci
quindi posto allo sconforto: un baco annidato in una
subroutine? Sent i fluidi raggelarsi nei condotti
arteriosi. Attiv il sistema di diagnosi-o-matic.
Scansion tutto se stesso. Ma la risposta,
immancabilmente, risultava essere la stessa. Era in
pericolo? In quanti altri errori poteva incorrere?
Parametrizzare la percentuale di errore: un semplice
rapporto tipo errori fratto tempo. Si sedette ed inizi a
contare il tempo in nanosecondi. Fino a che i suoi
sensori prevenzionedanno non gli avessero
nuovamente attivato una richiesta di elaborazione
empatica dovuta alla presenza di un'apparecchiatura
di distribuzione di preservativi.

L'IDIOTA TELEMATICO
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