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Approfondimento o tesina
Riflessioni sulla normativa e sulla prassi scolastica
Indicazioni operative
Aggiornamento: 24 febbraio 2012
a seguito del dibattito avvenuto durante la conferenza di presentazione
A cura del prof. Giacomo Pernigotti
Liceo G. Peano, Tortona, Viale Vittorio Veneto 3. Anno scolastico 2011 2012. Guida alla tesina.
SOMMARIO
Premessa
I. La normativa. approfondimento o tesina?
I.1 Il colloquio: la norma e le sue interpretazioni
I.2 Il colloquio: la norma e le sue interpretazioni
I.3 Alcuni possibili percorsi tematici
I.4 La struttura dell'approfondimento
I.5 Tempistiche di consegna
I.6 Il ruolo dei docenti
I.7 Il colloquio d'esame
II. Da dove cominciare?
II.1Scelta del percorso tematico
II.2Come cercare i testi
II.3Come leggere i testi
III. Come scrivere?
III.1 Come redigere un indice
III.2. Come redigere la bibliografia
III.3 Citazioni da siti internet
III.4 Le note
III.5 Le abbreviazioni
III.6 Rispetto del diritto d'autore
IV. Il giorno dell'Esame: cosa portare
PREMESSA
La seguente guida si propone come una modesta proposta, una interpretazione possibile della
normativa e una riflessione su quella che negli anni si costituita come prassi del colloquio dell'Esame
di Stato. Il presente documento fortemente debitore di un vademecum prodotto dai colleghi
dell'Istituto Superiore C. Balbo di Casale che vogliamo, in questa sede, ringraziare.
Si invitano i colleghi a contribuire con consigli e proposte di correzione e aggiornamento, in modo da
farne uno strumento realmente utile ed efficace.
I.
APPROFONDIMENTO O TESINA?
Liceo G. Peano, Tortona, Viale Vittorio Veneto 3. Anno scolastico 2011 2012. Guida alla tesina.
dall'altra prassi ormai definita che i temi siano scelti tra quelli trattati durante l'anno;
questo consente allo studente di essere assistito e guidato dal docente nella conoscenza delle
linee pi significative dell'argomento;
l'approccio individuale implica invece il rischio di una parziale o non corretta comprensione
degli aspetti costitutivi;
si aggiunga poi che le Commissioni si aspettano che i lavori dei ragazzi facciano riferimento
ad argomenti svolti; e non mai saggio deludere le aspettative dei nostri giudici
4.
Sia nel caso dell'approfondimento che in quello della tesina sconsigliabile l'utilizzo
prevalente od esclusivo dei testi scolastici in uso o di altri adottati in altre scuole perch la
Commissione potrebbe ritenerli non sufficientemente scientifici per gli obbiettivi che l'argomento o
la ricerca e il progetto si devono proporre. Il nostro consiglio quello di non utilizzarli per nulla e
di non inserirli comunque in bibliografia
I.2 - DUE DIFFERENZE: RELAZIONALE E CONTENUTISTICA
Approfondimento e tesina differiscono tra loro da due punti di vista: uno redazionale, uno
contenutistico.
Per quanto riguarda l'aspetto redazionale, la tesina si differenzia dall'approfondimento per !a
maggiore consistenza; consiste infatti in un elaborato di almeno 10 - 15 cartelle , contro un'estensione
di sole 3/4 cartelle per l'approfondimento.
La seconda differenza concerne invece l'aspetto contenutistico:
per capire la natura della tesina si deve invece tenere presenti le parole del Regolamento : le
esperienze di ricerca e di progetto dovrebbero presupporre una "tesi" originale e
personale che giustifica il lavoro svolto (ricerca), una pluralit di discipline e fonti
(ricerca), una struttura complessa (progetto); nella prassi scolastica la tesina deve
riguardare almeno 3 discipline (consigliabile 5) legate da un filo conduttore.
In sede di colloquio d'esame sia l'approfondimento, sia la tesina possono essere accompagnati da
presentazione power point o da altri supporti audio e video come strumento integrativo della
esposizione orale.
N.B. Per "cartella" si intende una pagina .in formato word (o programma di scrittura affine) di 30 righe
per 60 battute, interlinea 1.5, per un totale di circa 1800 battute. Il testo dovr essere scritto in carattere
Times New Roman corpo 13 o con carattere e corpo paragonabile al Times New Roman 13.
Liceo G. Peano, Tortona, Viale Vittorio Veneto 3. Anno scolastico 2011 2012. Guida alla tesina.
Liceo G. Peano, Tortona, Viale Vittorio Veneto 3. Anno scolastico 2011 2012. Guida alla tesina.
Si ricorda agli studenti che prassi del nostro Istituto consegnare le tesine ai commissari tra la prima e
la seconda prova scritta; ne consegue che entro la met di giugno, comunque le tesine debbano essere
preparate. In caso di ritardi, si potrebbe consegnare la parte relativa a indice dettagliato, bibliografia e
mappa concettuale (opzionale).
I.6 - IL RUOLO DEI DOCENTI
I docenti del consiglio di classe di appartenenza del candidato potranno essere consultati riguardo ai
seguenti aspetti:
1. verificare l'opportunit della scelta tematica del candidato
2. consigliare fonti bibliografiche e sitografiche
3. verificare la modalit di approccio al tema prospettata dal candidato, esaminando una sorta di
"prima traccia" del lavoro
4. consigliare o meno l'eventuale successivo svolgimento della tesina
I docenti non avranno invece il compito di;
1. verificare in dettaglio la coerenza del percorso tematico prescelto dal candidato;
Liceo G. Peano, Tortona, Viale Vittorio Veneto 3. Anno scolastico 2011 2012. Guida alla tesina.
Capitolo 1
Paragrafo 1.1
Paragrafo 1.2
Paragrafo 1.3
Capitolo 2
Paragrafo 2.1
Paragrafo 2.2
Paragrafo 2.3
(c) L'eventuale numero del volume o del tomo va espresso in tondo subito dopo il titolo dell'opera,
seguito dal titolo particolare, come da esempio: A. di Berardino B. Studer, Storia della Teologia, I:
Epoca patristica, PIEMME, Casale Monferrato 1993;
(d) Quindi si riporta la casa editrice, il luogo di pubblicazione (in lingua originale) e l'anno di
edizione, omettendo la virgola tra luogo e anno; infine si indica il numero delle pagine in numeri arabi
preceduti da p. o pp.;
(e) se si indicano pi opere, occorre separarle tramite il punto e virgola.
Consiglio: non il caso di citare enciclopedie, dizionari, ecc. Le fonti devono essere insomma il pi
scientifiche e di livello accademico possibile.
Riportiamo di seguito alcuni esempi di citazione bibliografica secondo la tradizione italiana:
(a) citazione di una pagina di un volume:
W. Marxen, L'evangelista Marco. Studi sulla storia della redazione del vangelo, PIEMME,
Casale Monferrato 1994, p.30;
(b) citazione di un saggio all'interno di un volume che raccoglie contributi vari:
M. Invernizzi, La Chiesa, la politica, il potere attraverso i secoli, in Processi alla Chiesa.
Mistificazione e apologi, .a cura di F. Cardini, PIEMME, Casale Monferrato 1994; pp.
195-220;
(c) lo stesso libro quando citato in generale:
F. Cardini (a cura di). Processi alla Chiesa. Mistificazione e apologia, a cura
di F. Cardini, PIEMME, Casale Monferrato 1994;
(d) citazione di un articolo su rivista:
F. Biffi, Carte papali dei diritti umani, in "Apollinaris", 55 (1982), pp. 780806;
(e) citazione di un articolo di giornale:
S. Balestrieri, Se la teologia ha il sorriso, in "Avvenire" 7 giugno 1994, p. 16;
(f) citazione di una pubblicazione straniera: occorre ricercare l'eventuale traduzione italiana,
riportandone i dati tra parentesi, comprese possibilmente le pagine cui la citazione si riferisce:
M. Lowy, Dialectique et rvolution, II, Anthropos, Paris 1973, pp. 72-78 (tr. it. Dialettica e
rivoluzione, Jaca Book, Milano 1974, pp.68-73)
(g) se non esiste la pubblicazione italiana si mette tra parentesi, subito dopo il titolo originale, la
traduzione del titolo stesso quando non fsse facilmente intuibile il suo significato:
E. Staiger, Grundbegriffe der Poetik (concetti fondamentali di poetica), Atlantis, Zurich
1966. p. 217;
(h) nel citare un'opera con pi autori i nomi si separano con un trattino:
F. Traniello - G. Campanili, Dizionario storico dei movimento cattolico in Italia. Marietti,
Casale Monferrato 1981-1984
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(i) nell'elencare le opere di uno stesso autore non occorre ripetere il nome ma sufficiente sostituirlo
con un trattino seguito dalla virgola;
M. Lawson, Come vincere ansia e stress., Piemme, Casale Monferrato 1990;
- , Vincere i conflitti, Piemme, Casale Monferrato 1993;
2.
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Se invece si cita nuovamente un'opera citata precedentemente, ma nel mezzo sono state fatte citazioni
ad altre opere, allora il riferimento deve nuovamente indicare di quale opera si tratti. In questo caso
l'autore ed il titolo sono scritti in forma abbreviata e le indicazioni aggiuntive omesse e viene invece
indicato che queste informazioni possono essere lette nel rimando di una citazione precedente
aggiungendo op. cit. ad indicare opera citata (in precedenza), o art. cit. se ci si riferisce ad un
articolo.
III. 5- LE ABBREVIAZIONI
anno
articolo citato
a.
Ari. cit.
articolo/i ,
art./artt.
avanti/dopo Cristo
a.C./d.C.
capitolo/i
cap./capp.
centimetro
chilogrammo
kg
chilometro
em
km
citato
cit.
colonna/e
col./coll.
confronta
cfr./cf.
etc./ecc.
esempio
ettogrammo
hg
fascicolo
es.
fase.
figura/e
gradi centigradi
a.
ibidem
ibid.
grammo
idem
fig./figg.
g
libro/libri
l./ll.
litro
lt
luogo citato
loc. cit.
m
manoscritto/i
ms./mss.
metro cubo
mc
millimetro
minuti primi
mq
1'
minuti secondi
mm
1"
nota/e
nota/e
nota dell'Autore
N.d.A.
N.d.C.
nota dell'Editore
N.d.E.
N.d.R.
N.d.T.
numero/i
n./nn.
nuova serie
opera citata
pagina/e
paragrafo
op. cit.
n.s.
p./pp.
santo/i
S./Ss.
seguente/i
s./ss.
senza data
s.d.
serie
serie
secolo/i
sec./secc.
sezione
tavola/e
tav./tavv.
tomo/i
sez.
t./tt.
Traduzione italiana
tr. it.
verso/i
v./vv.
volume/i
vol./voll.
metro
metro quadrato
id.
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Con questa semplice soluzione il candidato dar ad ogni singola commissario la possibilit di ragionare
sulle scelte tematiche e bibliografiche fatte, senza che la commissione si debba contendere l'eventuale
tesina cartacea. A maggior ragione, in caso di tesina multimediale, necessario fornire alla
Commissione queste fondamentali informazioni.
L'attenzione (e, si spera, la buona disposizione) dei commissari sar cos garantita.
Star poi alla preparazione e bravura del candidato saperla conservare per tutta la durata
dell'esposizione: questa, in fondo, la sfida pi difficile.
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