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Vince sul forum StudentiStatale (febbraio e ottobre 2006)

posso dirlo? basta con le idiozie sullelite culturale italiana e leditoria opprimente e mortifera. La
situazione da noi altrettanto triste che allstero, o forse altrettanto promettente. La Mazzucco,
Baricco, De Carlo, Tabucchi, Evangelisti, Ammaniti e i Wu Ming fanno lo stesso genere di narrativa
market-oriented e altamente pianificata, si differenziano secondo me solo nel livello culturale del
segmento di mercato cui pensano nel confenzionare i loro lavoretti. Etutta roba molto deprimente,
e in fondo se il panorama italiano cos scarso forse proprio perch crediamo che siano queste le
vette di oggi.
Sono davvero raccapricciato dal fatto che nessuno abbia nominato Volponi, che a mio parere ha
scritto cose che in Europa se le sognano tutti, a cominciare dai tanto idolatrati (ma poi, per chi?
Beigbeder? Houellebecq?) francesi. Busi anche si adatta, peccato che la maggior parte degli italiani
- a cominciare dai self-appointed intellettuali di lettere - l ignorano per via del Peccato Capitale di
apparire in tv. Scarpa sono daccordo, anche se non tutto.
Invece vorrei proporre allattenzione generale - non mi aspettavo che qualcuno lo citasse, ma sotto
sotto ci speravo - Antonio Moresco, che la dimostrazione che
a) i grandi - grandissimi anche nel panorama mondiale - in italia ci sono
b) gli editori grandi - i cattivoni nelle gratificanti narrative che si propinano i lettori di Baricco a
proposito del disastroso panorama intellettuale italiano - gli editori grandi, dicevo, li pubblicano e
incoraggiano
c) i lettori forti, quelli che studiano materie letterarie, li ignorano e preferiscono concentrarsi sugli
elaboratini da quattro soldi che escono di volta in volta con la magniloquenza e lo specchietto per
allodole della "grande letteratura"
Un mio amico ha provato a proporre su questo forum un saggio davvero illuminante di Moresco,
sullo stato del sistema letterario attuale in italia, ed stato censurato dalla longa manus di qualche
moderatore. Il titolo del saggio "Il paese della merda e del galateo".
Ci detto, ripeto e concludo: prima di sparlare del panorama, io mi leggerei i Canti del caos (e Gli
esordi) di Moresco.
Provare per credere.

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