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Intitolazione di una piazza di Isola delle Femmine a VINCENZO ENEA nostro concittadino vittima di mafia.
La sua colpa ?
“non rispettare le sollecitazioni della famiglia mafiosa locale” (vedasi le motivazioni della sentenza di condanna)
Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa, l’iniziativa con l’intento di rappresentare l’inizio di un percorso di LEGALITA’ di DEMOCRAZIA e di TRASPARENZA DI CUI SI deve FAR CARICO l’amministrazione BOLOGNA, con la PARTECIPAZIONE attiva di tutta la Comunità di Isola delle Femmine.
“Cultura e coraggio” sono elementi essenziali per fare terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose e ridare dignita’ fiducia ed efficienza alla Istituzione Comune per un futuro di prosperità di tutta la Comunità isolana “Liberiamo Isola delle Femmine dalla MAFIA”.
ENEA VINCENZO UCCISO DALLA MAFIA 8 6 1982 a ISOLA DELLE FEMMINE SENTENZA 864 2013
OMICIDIO MAFIOSO DI VINCENZO ENEA IMPRENDITORE EDILE DI ISOLA DELLE
FEMMINE
ASSASSINATO A ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA PALERMO L’8 GIUGNO 1982
ORE 7,30-8
SENTENZA 864 2013 TRIBUNALE DI PALERMO
“….. chiariti i contorni della matrice mafiosa dell’omicidio di VINCENZO ENEA …” pag 56 sentenza 864 2013
“… la vittima, Vincenzo Enea , era un soggetto che non rispettava le sollecitazioni della famiglia mafiosa Locale….” Pag 23 sentenza 864 2013
….Signora ci dica a suo figlio Pietro che la finisca di scavare altrimenti gli faciamo fare la stessa fine di suo padre…”
“… la costruzione di un edificio ubicato in ISOLA DELLE FEMMINE e confinante con il complesso alberghiero “Costa Corsara” effettuata da Enea Vincenzo e di proprietà degli eredi di Cardinale Giuseppe e di Riccobono Caterina…..” pag 45-46 sentenza 864 2013
“…. i dissidi conseguenti per lo sconfinamento del complesso alberghiero Costa Corsara nei terreni di LUCIDO CATALDO e CARDINALE, i danneggiamenti subiti presso il cantiere e i bungalows di ENEA VINCENZO poco prima dell’micisio..” pag 49 sentenza 864 2013
“…le deposizioni di CARDINALE GIUSEPPA RICCOBONO CATERINA E UVA MARIA sentite in sede di indagine sulla vicenda dello sconfinamento del complesso alberghiero DI Costa Corsara, che hanno ereditato quote dell’appezzamento di terreno dal predetto sconfinamento, NON sono idonee ad INFICIARE la credibilità del racconto di….” pag 51 sentenza 864 2013
“…. Atriti tra la società B.B.P. ed ENEA VINCENZO si deve pervenire anche per i testimoni IMPASTATO GIOVANNI e CONSIGLIO MARIA CONCETTA rispettivamente geometra e architetto che avevano prestato la loro collaborazione tecnica all’ENEA VINCENZO per la realizzazione deli immobili che poi quest’ultimo avrebbe ceduto in permuta a CARDINALE LUCIDO e CATALDO ……” pag 51-52 sentenza 864 2013
Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, i clan mafiosi operanti nella zona che comprendeva anche ISOLA DELLE FEMMINE avevano messo le mani sulle attività edili del territorio, e tramite l’uso di PRESTANOME nelle IMPRESE MAFIOSE nonché di TECNICI e di AMMINISTRATORI compiacenti intendevano sbaragliare la concorrenza di imprenditori “liberi” quali ENEA VINCENZO anche attraverso l’uso della forza…” pag 54 sentenza 864 2013
“…proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come ISOLA DELLE FEMMINE un “salto di qualità” dell’azione di COSA NOSTRA… pag 55 sentenza 864 2013
“ ….. ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alle richieste di BRUNO FRANCESCO di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita…” pag 56 sentenza 864 2013
Sentenza corte di assise di palermo 13 gennaio 96 d’agostino benedetto mutolo
Sentenza corte di assise di palermo 2 dicembre 1997 d’agostino benedetto mutolo
http://isolapulita.blogspot.it/2013/05/isola-delle-femmine-omicidio-enea.html
Titolo originale
Enea Vincenzo Ucciso Dalla Mafia 8 6 1982 Isola Delle Femmine Sentenza 864 2013 Pag 42 43 44.Compressed
Intitolazione di una piazza di Isola delle Femmine a VINCENZO ENEA nostro concittadino vittima di mafia.
La sua colpa ?
“non rispettare le sollecitazioni della famiglia mafiosa locale” (vedasi le motivazioni della sentenza di condanna)
Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa, l’iniziativa con l’intento di rappresentare l’inizio di un percorso di LEGALITA’ di DEMOCRAZIA e di TRASPARENZA DI CUI SI deve FAR CARICO l’amministrazione BOLOGNA, con la PARTECIPAZIONE attiva di tutta la Comunità di Isola delle Femmine.
“Cultura e coraggio” sono elementi essenziali per fare terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose e ridare dignita’ fiducia ed efficienza alla Istituzione Comune per un futuro di prosperità di tutta la Comunità isolana “Liberiamo Isola delle Femmine dalla MAFIA”.
ENEA VINCENZO UCCISO DALLA MAFIA 8 6 1982 a ISOLA DELLE FEMMINE SENTENZA 864 2013
OMICIDIO MAFIOSO DI VINCENZO ENEA IMPRENDITORE EDILE DI ISOLA DELLE
FEMMINE
ASSASSINATO A ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA PALERMO L’8 GIUGNO 1982
ORE 7,30-8
SENTENZA 864 2013 TRIBUNALE DI PALERMO
“….. chiariti i contorni della matrice mafiosa dell’omicidio di VINCENZO ENEA …” pag 56 sentenza 864 2013
“… la vittima, Vincenzo Enea , era un soggetto che non rispettava le sollecitazioni della famiglia mafiosa Locale….” Pag 23 sentenza 864 2013
….Signora ci dica a suo figlio Pietro che la finisca di scavare altrimenti gli faciamo fare la stessa fine di suo padre…”
“… la costruzione di un edificio ubicato in ISOLA DELLE FEMMINE e confinante con il complesso alberghiero “Costa Corsara” effettuata da Enea Vincenzo e di proprietà degli eredi di Cardinale Giuseppe e di Riccobono Caterina…..” pag 45-46 sentenza 864 2013
“…. i dissidi conseguenti per lo sconfinamento del complesso alberghiero Costa Corsara nei terreni di LUCIDO CATALDO e CARDINALE, i danneggiamenti subiti presso il cantiere e i bungalows di ENEA VINCENZO poco prima dell’micisio..” pag 49 sentenza 864 2013
“…le deposizioni di CARDINALE GIUSEPPA RICCOBONO CATERINA E UVA MARIA sentite in sede di indagine sulla vicenda dello sconfinamento del complesso alberghiero DI Costa Corsara, che hanno ereditato quote dell’appezzamento di terreno dal predetto sconfinamento, NON sono idonee ad INFICIARE la credibilità del racconto di….” pag 51 sentenza 864 2013
“…. Atriti tra la società B.B.P. ed ENEA VINCENZO si deve pervenire anche per i testimoni IMPASTATO GIOVANNI e CONSIGLIO MARIA CONCETTA rispettivamente geometra e architetto che avevano prestato la loro collaborazione tecnica all’ENEA VINCENZO per la realizzazione deli immobili che poi quest’ultimo avrebbe ceduto in permuta a CARDINALE LUCIDO e CATALDO ……” pag 51-52 sentenza 864 2013
Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, i clan mafiosi operanti nella zona che comprendeva anche ISOLA DELLE FEMMINE avevano messo le mani sulle attività edili del territorio, e tramite l’uso di PRESTANOME nelle IMPRESE MAFIOSE nonché di TECNICI e di AMMINISTRATORI compiacenti intendevano sbaragliare la concorrenza di imprenditori “liberi” quali ENEA VINCENZO anche attraverso l’uso della forza…” pag 54 sentenza 864 2013
“…proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come ISOLA DELLE FEMMINE un “salto di qualità” dell’azione di COSA NOSTRA… pag 55 sentenza 864 2013
“ ….. ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alle richieste di BRUNO FRANCESCO di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita…” pag 56 sentenza 864 2013
Sentenza corte di assise di palermo 13 gennaio 96 d’agostino benedetto mutolo
Sentenza corte di assise di palermo 2 dicembre 1997 d’agostino benedetto mutolo
http://isolapulita.blogspot.it/2013/05/isola-delle-femmine-omicidio-enea.html
Intitolazione di una piazza di Isola delle Femmine a VINCENZO ENEA nostro concittadino vittima di mafia.
La sua colpa ?
“non rispettare le sollecitazioni della famiglia mafiosa locale” (vedasi le motivazioni della sentenza di condanna)
Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa, l’iniziativa con l’intento di rappresentare l’inizio di un percorso di LEGALITA’ di DEMOCRAZIA e di TRASPARENZA DI CUI SI deve FAR CARICO l’amministrazione BOLOGNA, con la PARTECIPAZIONE attiva di tutta la Comunità di Isola delle Femmine.
“Cultura e coraggio” sono elementi essenziali per fare terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose e ridare dignita’ fiducia ed efficienza alla Istituzione Comune per un futuro di prosperità di tutta la Comunità isolana “Liberiamo Isola delle Femmine dalla MAFIA”.
ENEA VINCENZO UCCISO DALLA MAFIA 8 6 1982 a ISOLA DELLE FEMMINE SENTENZA 864 2013
OMICIDIO MAFIOSO DI VINCENZO ENEA IMPRENDITORE EDILE DI ISOLA DELLE
FEMMINE
ASSASSINATO A ISOLA DELLE FEMMINE IN VIA PALERMO L’8 GIUGNO 1982
ORE 7,30-8
SENTENZA 864 2013 TRIBUNALE DI PALERMO
“….. chiariti i contorni della matrice mafiosa dell’omicidio di VINCENZO ENEA …” pag 56 sentenza 864 2013
“… la vittima, Vincenzo Enea , era un soggetto che non rispettava le sollecitazioni della famiglia mafiosa Locale….” Pag 23 sentenza 864 2013
….Signora ci dica a suo figlio Pietro che la finisca di scavare altrimenti gli faciamo fare la stessa fine di suo padre…”
“… la costruzione di un edificio ubicato in ISOLA DELLE FEMMINE e confinante con il complesso alberghiero “Costa Corsara” effettuata da Enea Vincenzo e di proprietà degli eredi di Cardinale Giuseppe e di Riccobono Caterina…..” pag 45-46 sentenza 864 2013
“…. i dissidi conseguenti per lo sconfinamento del complesso alberghiero Costa Corsara nei terreni di LUCIDO CATALDO e CARDINALE, i danneggiamenti subiti presso il cantiere e i bungalows di ENEA VINCENZO poco prima dell’micisio..” pag 49 sentenza 864 2013
“…le deposizioni di CARDINALE GIUSEPPA RICCOBONO CATERINA E UVA MARIA sentite in sede di indagine sulla vicenda dello sconfinamento del complesso alberghiero DI Costa Corsara, che hanno ereditato quote dell’appezzamento di terreno dal predetto sconfinamento, NON sono idonee ad INFICIARE la credibilità del racconto di….” pag 51 sentenza 864 2013
“…. Atriti tra la società B.B.P. ed ENEA VINCENZO si deve pervenire anche per i testimoni IMPASTATO GIOVANNI e CONSIGLIO MARIA CONCETTA rispettivamente geometra e architetto che avevano prestato la loro collaborazione tecnica all’ENEA VINCENZO per la realizzazione deli immobili che poi quest’ultimo avrebbe ceduto in permuta a CARDINALE LUCIDO e CATALDO ……” pag 51-52 sentenza 864 2013
Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, i clan mafiosi operanti nella zona che comprendeva anche ISOLA DELLE FEMMINE avevano messo le mani sulle attività edili del territorio, e tramite l’uso di PRESTANOME nelle IMPRESE MAFIOSE nonché di TECNICI e di AMMINISTRATORI compiacenti intendevano sbaragliare la concorrenza di imprenditori “liberi” quali ENEA VINCENZO anche attraverso l’uso della forza…” pag 54 sentenza 864 2013
“…proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come ISOLA DELLE FEMMINE un “salto di qualità” dell’azione di COSA NOSTRA… pag 55 sentenza 864 2013
“ ….. ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alle richieste di BRUNO FRANCESCO di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita…” pag 56 sentenza 864 2013
Sentenza corte di assise di palermo 13 gennaio 96 d’agostino benedetto mutolo
Sentenza corte di assise di palermo 2 dicembre 1997 d’agostino benedetto mutolo
http://isolapulita.blogspot.it/2013/05/isola-delle-femmine-omicidio-enea.html
Sino ad allora, spiegherd, a sua reticenza era dipesa dal pericoli di
Titorsioni anche verso altri componenti della sua famiglia in caso di
dichiarazioni_ utili per scovare i responsabili del misfatto di tanti anni
prima, come preconizzato dagli organi inquirenti sin dalle prime battute
degli accertamenti investigativi.
119 maggio del 2000, Enea Pietro fornisce indicazioni precise sulle
modalita di rinvenimento del cadavere di suo Padre, sui soggetti presenti
sul luogo del delitto qualche istante prima della perpetrazione
dell'omicidio, sul movente del delitto, sulle pressioni ricevute per evitare di
testimoniare in modo veritiero sull’accaduto.
In quel frangente, davanti alla polizia giudiziaria, I’Enea Pietro ha. .
riferito le seguenti circostanze: f
- verso le 6.30 del giorno dell’omicidio, Enea Pietro si era recato a \Y
pescare nel mare di Isola delle Femmine, con Cardinale Antonino e
Taormina Giuseppe;
nel fare rientro alla propria abitazione poco prima della ore 7.30,
Enea Pietro aveva notato in via Palermo a Isola delle Femmine, nei pressi
dell’ingresso del “Villaggio bungalow” di Enea Vincenzo, una Fiat 124
beige con a bordo tre persone, riconoscendo, “senza ombra di dubbio”, solo
il Bruno Francesco che lo aveva salutato, circostanza che lo colpi
particolarmente perché sapeva che il Bruno all’epoca era latitante in quanto
ritenuto responsabile dell’omicidio di tale Gallina di Carini;
-poi intorno alle 7.30, dopo essersi trattenuto qualche minuto a casa
del Taormina per la colazione, Enea Pietro passando davanti alla abitazione
della propria famiglia in via Roma (n.77) si accorgeva della assenza della
autovettura del di lui padre Vincenzo e quindi si recava ai bungalows di
Proprieta della famiglia Enea siti in via Palermo, constatando che proprio il
padre era stato ucciso con colpi di arma da fuoco:
4~ sentito dai carabinieri nell’immediatezza del fatto, Enea aveva
assunto un comportamento reticente per timore di ritorsioni, in
considerazione della circostanza che Bruno Francesco era latitante;
“dopo circa dieci giorni dall’omicidio, Enea Pietro parlava con i
fratelli Lo Cicero di San Lorenzo che si erano prestati ad aiutarlo per far
luce sulla vicenda, precisando che, durante la conversazione, a poca
distanza si trovava un tale Aiello, zio di Bruno Francesco;
-dopo una settimana circa dalla menzionata conversazione tra Enea
Pietro e i fratelli Lo Cicero, questi ultimi scomparivano;
-sul movente dell’omicidio, Enea Pietro fa riferimento alle attivita _
economico-imprenditoriali del padre tra la fine degli anni settanta e l’inizio
degli anni ottanta, evidenziando che Per questo motivo era stato avvinato.
dal Bruno Francesco che si era proposto di diventare socio occulto della
sua impresa edile in quanto aveva soldi da investire, ma Enea Vincenzo
aveva rifiutato I’ offerta;
-tra i motivi di attrito tra Enea Vincenzo e Bruno Francesco all’epoca
dei fatti, Enea Pietro ne segnala uno ulteriore collegato alle attivita di una
societa, la B.B.P., costituita da Bruno Giuseppe, Bruno Pietro (costoro
Parenti di Bruno Francesco) e Pomerio Giuseppe;
-detta societa era proprietaria di un grosso edificio denominato “Cosa
Corsara” proprio in un terreno limitrofo a delle palazzine costruite dalla
dita di Enea Vincenzo;
~nacquero degli attriti tra le parti perché I’edificio Costa Corsara era
andato fuori cubatura, appropriandosi indebitamente di un appezzamento di
terreno di circa 300 mq;
-detto appezzamento di terreno faceva parte delle proprieta di Lucido,
Cataldo e Cardinale con i quali Enea Vincenzo si era impegnato in una
permuta, nel senso che a palazzine finite avrebbe dato tre appartamenti
43
Lciascuno ad ognuno di loro; tuttavia era sorta una complicazione quando
"Enea Vincenzo scopri, a prima palazzina definita, che da detto terreno la
societa B.B.P. aveva sottratto circa 300 mq venendo a creare un problema.
di frazionamento nei terreni appartenenti ai signori Cataldo, Cardinale e
Lucido;
-cid non aveva consentito Ja vendita degli appartamenti gia definiti,
convincendo Cataldo e Lucido a non cedere pitl il terreno e determinando,
cosi, il fallimento dell’Enea Vincenzo;
-nel corso della lite per il frazionamento, che aveva coinvolto Enea
Vincenzo e i titolari della B.B.P., lo stesso Enea Vincenzo subi il primo.
Vincendio di un bungalow, il pestaggio del cane da guardia, il
danneggiamento de! materiale edile, nonché Iincendio di un magazzino; eke eS
€ proprio in questo periodo che Bruno Francesco propone ad Enea’
Vincenzo di costituire assieme a lui una societa operante nel settore edile;
~a causa di quelle liti I’Enea strinse amicizia con i fratelli D'Agostino
di Partanna Mondello, in particolare con Benedetto D'Agostino, il quale a
sua volta tentd una mediazione tra I’Enea e la B.B.P. attraverso Riccobono.
Rosario; mediazione che non andé a buon fine, anche perché il D'Agostino
Benedetto prima subi dei danneggiamenti ai suoi beni e poi venne ucciso;
-dopo la morte di D'Agostino Benedetto, I'Enea Vincenzo venne
chiamato dai fratelli della vittima per fornire chiarimenti ¢ al suo titorno si
disse preoccupato perché nei pressi del Iuogo della riunione aveva visto
Pomerio Giuseppe, socio nella B.B.P., e in effetti qualche giomo pitt tardi
Enea Vincenzo sara ucciso;
-Enea Pietro, dopo la uccisione del padre, assume informazioni
riservate nel bar del paese sulla famiglia Bruno e su Pomerio Giuseppe, ¢
Proprio in quei giorni la sorella ¢ la madre dell’Enea Pietro, Maria Teresa
Enea e Cataldo Giuseppa, ricevono presso la loro abitazione (coabitano)
2014 2 Aprile Giunta 45 2014 26 Marzo Giunta 45 Avv Pellegrino Tar Pa 831 833 1045 2014 Spatola Rosa Dangelo Giovanni CL Ed de Ricorso Al Tar Di Palermo
2014 25 Luglio CL Ed de Sas D'amgelo Sent 412 2014 Ric 613 14 29 04 14 Rosa Spatola Sent 373 14 Ric 1045 14 2014 2 Maggio Spatola Rosa Sent 368 14 Ric 833 14 CL Ed de
2015 12 OTTOBRE DELIBERAZIONE CONSILIARE 43 12 OTTOBRE 2016 BRICOMAN CENTER NELL'AEX SITO SICAR SASSARI 68 SAS MONTICCIOLO GASPARED CC 43 12 OTTOBRE 2015 CC 3 15 02 18 CC 16 19 06 18-ilovepdf-compressed
2017 20 Settembre Bologna Sindaco Commissione Esaminatrice Del Concorso Alta Professionalita' 1 Partecipante 1 Vincitore Maggiore Croce Antonino Balistreri Pietro Parente Croce