Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Incasinati Felici
Incasinati Felici
R
o
t
r
e
b
I
Ro
T
A
N
i
s
a
c
in
I
C
I
L
FE
e
r
a
r
iglio
m
r
e
p
si
s
e
ta
i
t
v
s
e
a
i
s
r
p
o
i
o
l
pr
eg
a
m
l
e
l
e
ir
d
t
s
e
it
G
l
a
u
la q
www.hrdonline.it
www.hrdonline.it
INDICE
Leggenda Ind
Introduzione
11
17
21
25
31
35
41
45
51
57
61
www.robertore.com
Corsi HRD
www.hrdonline.it
Leggenda Ind
Una vecchia leggenda Ind racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli
uomini erano degli dei.
Essi per abusarono talmente della loro divinit, che Brama, Signore
degli dei, decise di privarli del potere divino e decise di nasconderlo in un
posto, dove fosse impossibile trovarlo.
Il grande problema fu dunque quello di trovare un nascondiglio.
Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo
dilemma, essi fecero la loro proposta:
Sotterriamo la divinit delluomo nelle viscere della terra. L non potr
mai trovarla!.
Brahma tuttavia rispose: No, non basta. Oggi luomo non in grado di
arrivarci, ma prima o poi avr gli strumenti per farlo e la ritrover.
Gli dei allora replicarono: In tal caso, gettiamo la divinit nel pi profondo
degli oceani.
E di nuovo Brahma rispose: No, perch prima o poi luomo esplorer gli
abissi di tutti gli oceani e sicuramente un giorno la ritrover e la riporter
in superficie.
Gli dei minori, impensieriti, conclusero allora: Non sappiamo dove
nasconderla, perch non sembra esistere sulla terra o in mare luogo
alcuno che luomo non possa un giorno raggiungere.
E fu cos che Brahma, dopo aver riflettuto, disse: Ecco ci che faremo
della divinit delluomo: la nasconderemo dentro luomo stesso, nel suo
io pi profondo e segreto, perch il solo posto, dove non gli verr mai
in mente di cercarla.
E nei millenni a seguire, luomo ha compiuto il periplo della terra, ha
esplorato ogni angolo del pianeta, scalato montagne, scavato la terra
e si immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova da sempre
dentro di lui.
www.robertore.com
www.hrdonline.it
di
incasinamento
che
la
parola
magica:
RESPONSABILITA.
Peccato che spesso questa parola
venga usata come alibi per la propria infelicit come se fosse un peso che non
d alcuna possibilit di scampo.
Cos anzich dire: Io sono responsabile di come sto e se qualcosa non
mi piace, ho il potere di cambiarla a volte la gente preferisce dire : Non
ho possibilit di scelta. Devo pensare alla mia famiglia, non posso cambiare
lavoro, Ho la casa da pulire, i figli da accompagnare a calcio, danza, inglese
non posso proprio concedermi qualche ora solo per me.
In realt questo significa scaricare la responsabilit della propria infelicit sul
mondo esterno, significa mentire a se stessi. Noi adulti rimproveriamo i bambini
quando raccontano delle bugie, ma che dire di quelle che raccontiamo a noi
stessi?
Qui certe cose funzionano cos e non si pu cambiare nulla
Vorrei, ma non ho tempo
In alcune situazioni rassegnarsi pu sembrare un atteggiamento maturo, ma
8
www.hrdonline.it
funziona
la
zona di comfort.
La nostra difficolt
ad uscire dalla zona
di comfort uno dei
principali nemici della
nostra crescita e della
nostra evoluzione.
www.robertore.com
10
www.hrdonline.it
oltre le pozzanghere. Ekido non disse nulla finch quella sera non
www.robertore.com
11
Frustrati e insoddisfatti
Ripensando al passato c chi si focalizza sempre su ci che avrebbe potuto
fare di pi rispetto a ci che ha effettivamente fatto anche quando le cose
vanno bene.
Questo un gioco dal quale si esce sempre perdenti, perch chiaro che per
ogni cosa che fai ne puoi individuare cento, mille, un milione che non hai fatto!
12
www.hrdonline.it
dagli
fondamentale
errori
per
crescere
cosa
ed
www.robertore.com
13
14
www.hrdonline.it
Pre-occupati
Visto che siamo stati educati con la paura assolutamente normale per noi
esseri umani preoccuparci ed talmente normale farlo che, a furia di usare
questo verbo, non ci rendiamo conto che il verbo stesso un nonsenso
linguistico! Non possibile pre occuparsi: o ci si occupa di qualcosa o
non ci se ne occupa! Se io ti dicessi di prechiudere il libro che hai tra le mani
oppure di prealzarti da dove sei seduto, mi prenderesti per pazzo, giusto?
Non vuol dire niente prechiudere o prealzarsi: o chiudi il libro o non lo chiudi,
o ti alzi o non ti alzi! Non si pu pre-fare qualcosa, o la si fa o non la si fa! ;-)
Molte persone, vorrebbero apportare dei cambiamenti a se stesse o alle
proprie vite, scegliere quel lavoro o quel modo di essere che li farebbe stare
bene, ma poi evitano di farlo perch si fanno condizionare dalle loro stesse
preoccupazioni.
Lo ripeto: lascia andare le zavorre!
I bambini ci insegnano...
a vivere nel presente e godere di ci che stiamo facendo!
www.robertore.com
15
16
www.hrdonline.it
MA TU COSA VUOI?
Cera una volta una principessa che ogni mattina, dopo laccurata toeletta,
si affacciava sul davanzale della finestra e a occhi aperti sognava il principe
giovane lo fece con tutto lo slancio che aveva accumulato nella lunga attesa,
cinse il busto del principe e gli chiese: E adesso dove mi porti? E il principe
rispose: Questo me lo devi dire tu. Il sogno tuo.
www.robertore.com
17
18
www.hrdonline.it
Guarda
questo
un
argomento
affascinante: il S.A.R
Purtroppo
molte
persone
stata
installata
la
paura
di scegliere cosa si
desidera! Per questo
anzich
attivare
il
www.robertore.com
19
motivazione
avanzata
per
imparare
obiettivi
porsi
chiari
pianificare
come
20
www.hrdonline.it
COSA ASPETTI?
A un uomo la cui barba stava bruciando, la moglie disse preoccupata: La tua
barba in fiamme! Sbrigati! Fai qualcosa!
- Anthony De Mello -
www.robertore.com
21
22
www.hrdonline.it
www.robertore.com
23
24
www.hrdonline.it
- Esopo -
www.robertore.com
25
www.hrdonline.it
www.robertore.com
27
28
www.hrdonline.it
in
tre
seminari full-immersion
nellarco di un anno,
nata appositamente per
dare a tutti i partecipanti
loccasione
percorso
per
di
un
crescita
individuale e completo.
www.robertore.com
29
30
www.hrdonline.it
www.robertore.com
31
Ogni grande storia, non solo quelle scritte per i bambini, ha uno schema simile
a questo.
Osserva i bambini, ma anche gli adulti, quando ascoltano una storia: bocca
aperta, sguardo fisso, attenzione totalmente focalizzata. Gli esperti di storytelling
definiscono questo stato trans narrativa dascolto.
Le storie esercitano un grande potere su di noi: coinvolgono, appassionano,
motivano, danno senso, indicano una direzione e a volte ci aiutano ad uscire
da una situazione di impasse.
32
www.hrdonline.it
questo
video
quando
una
persona racconta la
sua storia della quale
ovviamente lattore
protagonista in tutto
e per tutto, tenda a
drammatizzarla utilizzando la stessa identica struttura, trasformandosi nelleroe
vittima delle vessazioni dellavversario con il quale si aperto un sanguinoso
conflitto. facilmente comprensibile come, da un punto di vista psicologico,
questo abbia dei vantaggi notevoli. Scaricare la responsabilit sullaltro e
sentirci leroe che combatte contro il terribile nemico, ci fa sentire bene, nel
giusto, ci gratifica e giustifica qualsiasi nostro comportamento.
Come nelle storie di successo anche nella nostra storia abbiamo bisogno di
una RIVELAZIONE per essere felici.
Abbiamo bisogno di quella consapevolezza, quel cambio di paradigma che
fa s che la vita non sia pi la stessa, che raggiungiamo lequilibrio invece di
continuare a vivere nel conflitto, a combattere.
www.robertore.com
33
il
tuo
personale equilibrio?
I 7 elementi della
storia
illustrati
vengono
durante
il
leadership seminar,
il corso pi profondo
e rivelatore di HRD
training Group.
34
www.hrdonline.it
prima uno bianco, poi uno rosso e uno giallo. Dopo un po un ragazzino
afroamericano gli dette uno strattone alla manica della giacca, lo guard
negli occhi e gli fece una domanda acuta: Signore, se lasciasse andare un
www.robertore.com
35
36
www.hrdonline.it
I bambini insegnano
a non restare troppo in stati emotivi depotenziati
incredibile la velocit con la quale i bambini escono da quegli stati danimo
e li lasciano andare. Per un bambino normalissimo piangere a dirotto per
qualcosa e, due minuti dopo, giocare felice e sorridente o viceversa. Soprattutto
quando vivono stati danimo negativi tendono a ripristinare il pi presto possibile
il loro stato naturale che, bene ricordarlo, la gioia e non la tristezza o la
musoneria.
Il fatto che sia possibile fare questo cos facilmente quando si bambini pu
forse voler dire che potenzialmente potremmo farlo anche da adulti? Certo
che s ma a patto di buttare via buona parte dei condizionamenti limitanti che
abbiamo assorbito negli anni riguardo a questo soggetto!
Il primo condizionamento di cui dobbiamo liberarci lidea che le nostre emozioni
non dipendano da noi ma dal mondo esterno.
Quando fai cos mi fai proprio arrabbiare!
Poveraccio, gli venuta la depressione
Quante volte hai detto o hai sentito dire frasi di questo genere?
Coshanno in comune? In queste affermazioni c qualcosa di esterno che
determina attivamente lo stato danimo di un individuo che pu solo subire
passivamente la situazione. Quindi ci che hanno in comune che sono tutte
FALSE!
falso affermare che TU mi fai arrabbiare: la verit che IO mi arrabbio
quando tu ti comporti in quel modo, che non il tuo comportamento responsabile
di come io reagisco, ma sono io che non ho la capacit gestire le mie emozioni
www.robertore.com
37
Come?
Prova ad immaginare una persona depressa. Come la descriveresti? Con tutta
probabilit la testa bassa, lo sguardo a terra, le spalle ricurve, la respirazione
superficiale e un po accelerata, i movimenti lenti e privi di energia, il volume
della voce basso e il tono monocorde.
Pensa adesso ad una persona felice ed entusiasta e anche in questo caso fattene
unimmagine mentale: molto probabilmente questa volta avrai visualizzato una
figura con postura eretta, volto sorridente, torace aperto, tensione muscolare
ed un livello di energia decisamente superiore a quello della precedente, una
gestualit che tende ad espandersi verso lesterno, un volume e un tono di
voce brillanti.
Gli stati danimo si riflettono nella fisiologia della persona, trasformandosi in
precise posture e movimenti, in una maggiore o minore tensione muscolare, in
una respirazione di un certo tipo.
Tuttavia, la cosa importante, della quale dobbiamo diventare consapevoli,
che altrettanto vero anche il procedimento inverso, ossia che luso che
38
www.hrdonline.it
facciamo del nostro corpo condiziona fortemente gli stati danimo. Non infatti
neurologicamente possibile provare grande entusiasmo con la fisiologia della
depressione e viceversa.
Ci significa che possiamo usare la nostra fisiologia per modificare i nostri
stati danimo.
Senza bisogno di tecniche pazzesche, possiamo fare qualcosa per diminuire
sensazioni sgradevoli e improduttive: ad esempio, respirare profondamente
quando siamo in tensione favorisce il rilassamento, cos come allentare la
tensione intorno al collo e sulle spalle con semplici movimenti, oppure fare
qualche saltello, cos come farsi una bella risata senza alcun motivo.
Sono azioni semplici e addirittura banali, ma, a causa dellinterazione mente/
corpo, comunque efficaci e utili allo scopo di abbassare lintensit di unemozione
negativa che in quel momento ci sta disturbando.
Oltre alla fisiologia gli elementi che ci permettono di gestire al meglio le nostre
emozioni sono il FOCUS e le PAROLE.
Nel mio libro Leader di te stesso ho anche dedicato un ampio capitolo a
questo tema.
Inoltre
ho
creato
Fitness
dove
le
persone
non
si
limitano
ad
le
la
apprendere
tecniche
gestione
emozioni
ma
per
delle
le
sperimentano subito
e spesso si stupiscono piacevolmente di come sia facile e veloce passare
da uno stato emotivo depotenziante ad uno potenziante, elevando il livello di
www.robertore.com
39
energia.
Usare la fisiologia per attuare dei cambiamenti emozionali utile, veloce ed
efficace, ma non risolve nulla se non viene coltivato un dialogo interno, una
comunicazione con se stessi che aiuti a sviluppare sensazioni di benessere
invece che stimolare malessere e, soprattutto, che non crei costantemente
condizionamenti negativi. Ma di questo parliamo nel prossimo capitolo.
40
www.hrdonline.it
COME COMUNICHI?
Il mago pronunci tre volte la formula magica abbracadabbra . E il principe
si trasform in ranocchio
www.robertore.com
41
I maghi delle favole, quelli tipo Merlino, per fare le loro magie usavano gli
incantesimi, ossia parole sotto forma di formula magica ripetute con incisivit
pi e pi volte, che riuscivano a trasformare un uomo in un ranocchio.
Ed incredibile, ma noi facciamo esattamente lo stesso! Ci ripetiamo cos tante
volte le cose che poco per volta le nostre parole diventano la nostra realt,
creando le nostre storie e le nostre convinzioni.
La grande differenza tra un incantesimo e unaffermazione che il primo
aggiunge allaffermazione stessa il coinvolgimento emotivo. Quanto pi c
emotivit nellesprimersi, tanto pi la nostra fisiologia sar coinvolta con un
ben preciso tono di voce, un certo volume, una certa tensione muscolare e,
ovviamente, sensazioni congruenti al messaggio che stiamo verbalmente
inviando alla nostra mente.
42
www.hrdonline.it
www.robertore.com
43
DOMANDE
E tu come ti incanti? In che modo
puoi trasformare i tuoi incantesimi
malefici in incantesimi benefici?
Il linguaggio che usiamo forma
le nostre credenze e le nostre
credenze determinano i nostri
risultati!
C
una
linfluenza
nostro
disciplina
del
che
linguaggio
comportamento.
studia
sul
Si
44
www.hrdonline.it
COSA CREDI?
Si racconta di un mendicante, talmente saggio e colto da suscitare addirittura
la curiosit del re che lo fece chiamare al suo palazzo e lo ascolt.
appartamento del palazzo divenne sua dimora. Il suo ufficio era occupato da
un grande focolare, un tavolo ed un angolino nel quale ascoltava la gente.
Cera per un segreto che non piaceva a nessuno. Ogni giorno per mezzora
il Primo Ministro entrava in una stanza accessibile solo a lui.
Il Primo Ministro diede le dimissioni e poi apr la porta al re. Dentro cerano in
un angolo i vecchi abiti del mendicante. Vede maest, volevo solo ricordarmi
ogni giorno chi ero e chi diventer.
- Citata da Don Antonio Mazzi in Di squola, si muore?! (la q al posto della c voluta)
www.robertore.com
45
Le credenze riguardo noi stessi sono come gli abiti pi comodi che abbiamo e,
per quanto possano essere brutti, logori e fuori moda tenderemo a conservarli,
attendendo loccasione giusta per indossarli di nuovo.
Ci che crediamo (non solo riguardo a noi stessi ma anche riguardo al mondo)
ha un enorme impatto su tutta la nostra esistenza: le credenze condizionano la
percezione di noi stessi e della realt che ci circonda, ci portano ad attribuire
un determinato significato agli eventi, influenzano il nostro comportamento e,
di conseguenza anche i risultati.
La convinzioni che abbiamo possono essere potenzianti, ossia rassicurarci e
darci forza, coraggio ed energia, farci sentire amabili e degni di attenzione e di
fiducia, sentire che comunque vadano le cose ce la faremo, sentirci fortunati e
meravigliosi.
Sono credenze depotenzianti invece quelle che ci fanno pensare che i nostri
sforzi sono vani, che le persone ci vogliono fregare, che il mondo va sempre
peggio, ecc.
Le prime ci danno accesso alle nostre risorse positive, ci spingono a fare, ad
agire, ci aiutano a far meglio. Le seconde limitano il nostro potenziale.
Potenzianti o limitanti che siano tenderemo comunque inconsciamente a
confermarle, a far s che la nostra profezia si autorealizzi.
46
www.hrdonline.it
un nostro punto fermo, qualcosa che sappiamo che cos. Le nostre credenze
sono il fulcro della nostra zona di comfort, la base dei nostri schemi di pensiero,
e, per questo motivo, abbandonarle ci crea insicurezza, ci d la sensazione di
essere psicologicamente senza controllo.
Al contrario, avere la sensazione di sapere come stanno le cose, confermare
le proprie convinzioni, alimenta la percezione di apparente benessere, anche
se raramente ha effetti positivi per la crescita personale. Infatti non cresciamo
come esseri umani se continuiamo ad avere il bisogno di vivere nella sicurezza,
ma quando iniziamo ad essere in grado di muoverci con tranquillit, fiducia e
un sano equilibrio nellincertezza.
Ma proprio perch le credenze soddisfano alla grande il nostro bisogno
di sicurezza che difficilmente siamo disposti a metterle in dubbio. Anzi, ne
cerchiamo continuamente conferme! Insomma, per quanto brutta e puzzolente,
la zona di confort ci fa sentire comodi e al calduccio! ;)
Le credenze possono diventare delle vere trappole che ci impediscono di
crescere.
Quando una persona decide di cambiare un comportamento, unabitudine o
un lato del suo carattere, spesso il nemico pi grande rappresentato dalle
credenze relative a se stessa che la legano alla vecchia identit, impendendogli
di vedersi in modo diverso rispetto a come sempre stata. come se ci fosse
una parte di s che gi sa e che si aspetta che le cose non cambieranno.
E ovviamente la profezia si autorealizzer facilmente, perch, anche se per
un po di tempo questa persona riuscir a mantenersi coerente con i suoi
nuovi propositi, al primo sgarro, appena si trover a rientrare nel vecchio
comportamento, immediatamente dir a se stessa Vedi? Ci sei riuscito per
un po, ma alla fine sei sempre il solito!. Ed ecco che immediatamente tutto il
lavoro fatto fino a quel punto verr immediatamente vanificato.
Un cambiamento reale e definitivo solo quando cambia la nostra identit.
www.robertore.com
47
limitiamo
potenziale
quanto
il
nostro
quando
diciamo:
sono negato per
www.hrdonline.it
spazzatura
che
inquina
49
il
corso
Believe
puoi
sperimentare
il
metafora
formativa.
50
www.hrdonline.it
Quando comp 70 anni qualcuno gli chiese: Hai viaggiato in lungo in largo da
New York a Katmandu, Roma, Londra Non sei riuscito a trovare una donna
perfetta? Neanche una?
Il vecchio si fece triste e rispose: Si, una volta lho trovata. Un giorno, tanto
tempo fa, ho trovato la donna perfetta.
www.robertore.com
51
www.hrdonline.it
53
Barilla o per sentirti sicuro devi avere controllo su ogni cosa che si muove sulla
crosta terrestre, ci sono buone probabilit che avrai difficilmente accesso a
quelle sensazioni.
Se in pi le tue regole non dipendono nemmeno da te, ma dallesterno (tipo
deve esserci una bellissima giornata di sole, devo ricevere una bella notizia
o Lui o lei deve dirmi che mi ama), non avrai neppure grande possibilit
di
tua
influenzare
felicit,
sar
la
che
determinata
totalmente
dai
comportamenti degli
altri
da
eventi
esterni.
Guarda il video
Chi mette la sua felicit nelle mani delle circostanze, limita le infinite possibilit
di stare bene a una sola e si rende totalmente dipendente, fisicamente,
mentalmente ed emozionalmente da quel risultato.
Insomma
54
www.hrdonline.it
Anche nei rapporti con gli altri troppe regole troppo rigide sono una
garanzia di infelicit!
Il problema delle regole che ognuno ha le sue ed ovviamente convinto
che le sue siano quelle giuste!
Se non mi chiami almeno 10 volte al giorno non mi ami
Se non resti in ufficio oltre le 18.00 non ami il tuo lavoro .
Questo il gioco del se questo quello , un gioco s, ma per nulla divertente
che spesso rappresenta la rovina di rapporti personali o professionali.
Nel gioco se questo quello si tende a trasformare in regola il significato che
noi attribuiamo ad una situazione o comportamento. Ci dimentichiamo che la
nostra interpretazione della realt non una verit assoluta.
Quando ti viene la tentazione di giocare al se questoquello poniti queste
domande:
Ma le cose stanno proprio cos?
Ho tutte le informazioni necessarie per poter affermare questo?
Che altro potrebbe voler dire?
E trova pi di una risposta prima di trarre delle conclusioni.
Nel gioco se questo quello perde chi si fa intrappolare dallaltro e accetta di
vivere secondo le sue regole.
Ti mai capitato di sentirti obbligato a comportarti in un certo modo? Di fare
qualcosa che non ti piace o che non vorresti solo per compiacere qualcuno o
semplicemente per evitare che questa persona si arrabbi?
Ma nessuno ci obbliga a vivere secondo le regole degli altri!
Come nessuno ci obbliga a vivere secondo le nostre regole, se ci rendiamo conto
che sono vecchie, anacronistiche o, peggio ancora, se sono state installate da
qualcun altro e quindi non sono altro che le sue regole che ho fatto mie anche
se, sotto sotto, non mi piacciono nemmeno un granch.
Non esiste una regola che ci obbliga a rimanere ancorati a credenze limitanti.
www.robertore.com
55
Siamo noi a decidere quali sono le giuste regole per noi. E se siamo intelligenti,
le scegliamo in modo che ci permettano di essere felici.
Ma bisogna essere intelligenti. ;)
Leadership Seminar
dove
56
www.hrdonline.it
www.robertore.com
57
www.hrdonline.it
59
partecipa
corsi HRD
ai
sperimenta il potere
dellambiente per la
crescita
e
trova
personale
fantastici
compagni di viaggio
verso la libert e la
felicit.
60
www.hrdonline.it
61
62
www.hrdonline.it
www.robertore.com
www.hrdonline.it
www.robertore.com
63