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(CAVAZZO)
O mortal che sali in treno, Quando il sole sarà ardente,
il gran Lago non scordar: viene l’ora balnear,
che lassù paesaggio ameno non importa proprio niente
senza pari puoi trovar. se non sai bene nuotar.
Se gli Dei t’hanno concesso Le montagne poi t’induce
poi l’ebrezza del motor, sulle cime alte a salir,
d’esitar non è permesso alla dama sarai duce
al gran Lago andrai tu ancor. nell’andare e nel venir.
O ciclista impertinente Quando poi per la fatica
che la via sai divorar, sentirai molto languor,
se tu sei intelligente lì t’attende mensa amica
verso il lago devi volar. che daratti gran ristor.
Sulla riva e sulla sponda, Ivi gli occhi affaticati
dolce albergo s’innnalzò piatti allegri troverai,
per sfidar del Lago l’onda trote e gamberi acchiappati
ogni barca si apprestò. dentro al lago ognor saran.
Cittadino pescatore,
molta preda aspetta là
al tuo amo traditore
pesce e pesce accorrerà. Tratto da “ Obiettivo lago”
atti del convegno 1987
Manifesto pubblicitario del 1922 per
l’inaugurazione dell’albergo sul lago