Premiazione Una Cartolina Da Matera 2014

PREMIO ARTISTICO-LETTERARIO
UNA CARTOLINA DA MATERA

II Edizione - anno 2014

Provincia di Matera Comune di Matera
PREMIO ARTISTICO-LETTERARIO UNA CARTOLINA DA MATERA

Sez. A: Poesia adulti a tema
Una cartolina da Matera

IIEdizione - anno 2014
3 premio:

I Sassi
di
Giorgio Valdes
- Sestu (CA) -

Motivazione critica:

Lo straordinario paesaggio dei Sassi di Matera al centro di questa lirica ariosa
e positiva. L'autore ne contempla la storia oltre a una bellezza che non fine a
se stessa, ma fonte e prosecuzione della vita.

Giorgio Valdes
I Sassi

I Sassi respirano
il vento della storia
diffondendo cromie
dantichi splendori
ed echi dere lontane.
Liberano il grido di dolore
celato in case fatiscenti
e caverne abbandonate
ed aprono le pagine del libro di pietra
scritto con il fuoco del pensiero
e con lo scalpello della dignit.
Essi sono le sentinelle dello spirito
e come frammenti di cometa
ardono nei cuori feriti
indicando la via alle anime
smarrite nella valle delle ossa.
Sono il limite dellinfinito
le onde di vita dei millenni
le ancore della speranza
gli altari dello spirito.
Sono le sponde della via del dolore
il sostegno del legno innalzato
il calice del sangue versato
i testimoni silenziosi
del passaggio dalla morte alla vita.

2 premio:

In viaggio a Matera
di
Federico Gustavo Pizzetti
- Milano -


Gli scorci, gli angoli, i luoghi e i segreti dellhabitat rupestre sono descritti con versi che
scaturiscono dal cuore

Federico Gustavo Pizzetti
In viaggio a Matera

E i due amanti giovinetti,
liberi da pensieri, abbracciati
coi loro zainetti colorati
sul bianco del muro squadrato.
Rocca petrosa, danfratti di luce allagati,
di luminosi riflessi,
di spigoli scabri, porosi e bui;
le case abbarbicate su le balze
sotto il ciglio del cielo dazzurro.
Nella conca, fra gli arbusti
scorre vivo il rivo che scava
di giro in giro il suo letto
sulla piana vasta dulivi e sterpaglie
nel rintoccare diverso
di squille lontane,
che si chiamano e rispondono;
mentre striduli uccelli volteggiano
attorno a comignoli sporgenti.
Le sparse note del Conservatorio Duni.

Gi scende la sera sui viottoli levigati,
gi sapparecchia cena
dietro una porta sconnessa;
e nel buio che avanza, risplende la luna
nella notte di Matera misteriosa
che richiama la storia delluomo
sin dalle prime grotte scavate.
Or i lumi giallognoli brillano sparuti
di nicchia in nicchia,
di poggio in poggio,
mentre soffia dolce un respiro
fra anfore profumate di buono.
Passa lieve lodore darrostito
su colori rosati di fiori raccolti;
e lanima si scioglie afferrando
questimmensit dischiusa fra due Sassi
che si perde in infiniti angoli ricamati
sul soffice tufo traforato,
mentre attende ancora una preghiera
l, quellaltare rupestre
da sempre sospeso.
1 premio:

A Matera si scopr il ventre
di
Rossana Federighi
Bagni di Lucca (LU)


Il corposo testo poetico si sviluppa in una narrazione del vissuto sociale della citt dei
Sassi, Matera, ed allora tutto diviene fantastica lettura, e ascolto attento e filmico di una
storia che reale e antica quanto l'uomo.

Rossana Federighi

A Matera si scopr il ventre

A Matera si scopr il ventre...
Quando arrivarono i ministri
a disfare
SI DISSE
quel paese di tufo
SI DISSE,
"per essere al sicuro con la storia".

UOMINI NEI BUCHI
ALTRI SULLA LUNA

Fu scavato e violato
e rivoltato
nel freddo sasso della roccia
nel luogo intimo
della citt senza nome.

In quella terra perduta,
MADRE E MATRIGNA,
piena di vivi
SOTTO
e di morti
SOPRA

Del presepe notturno,
freddo e primitivo,
rimase solo
Aria di mondi dimenticati,
di terre piene di storie,
di ninne nanne cantate,
di uomini forti e rudi,
di fiati luridi di muli
perennemente in salita.

Sono andata anch'io
nel Paese dei sassi
FRUGANDO
sorpresa e perduta.

Ero ladra di storia,
violavo luoghi intimi,
i luoghi della provenienza.

Ho camminato anch'io
su mulattiere gravide di fatiche,
di zoccoli di mulo,
di fascine sulla schiena,
di cacio e vino nelle tasche.
Dove si moltiplicavano i sassi - uno sull'altro.

Batti la zappa,
leviga la falce,
dissoda la pietra,
coltiva l'aspra terra..........
E IL MIO VIAGGIO ALL'INDIETRO.

Sono stata ladra
di intimit perdute,
di pelli rugose,
di armonie sottratte.
di lacrime - di sorrisi - di carezze
sotto la luna,
di baci umidi e fieri
DATI
lungo il bordo dei carretti.

Sono entrata in quel mondo
schivo e taciturno
magico e faticoso,
dove se guardavi la luna
attraversavi il silenzio.

I Edizione - anno 2014

Sez. B: Poesia giovani a tema

Menzione speciale:

Matera
di
Francesco Camardo
Matera

Classe V sez. B Istituto comprensivo Padre G. Minozzi - Scuola Primaria Plesso di via Cappelluti


I versi esprimono la magica atmosfera della citt dei Sassi e trasmettono al lettore la curiosit di
scoprire anche gli angoli pi nascosti di questa meravigliosa cittcon gli occhi di un bambino

Francesco Camardo
Matera

Di giorno sei bella
splendente
come il sorriso
di un bambino.

I cittadini camminano
indisturbati
gioiosi e pieni di allegria
per di notte
cala la nebbia
e assomigli
ad citt fantasma
oscura e silenziosa.

Come un guscio vuoto
neanche un cittadino
cammina, come se
ti avessero tradita.

Tutto cambia
quando spuntano
le stelle e la luna
che illuminano
di speranza il cielo
diventi magica.

Luogo naturale
di grandi spettacoli
sei presepe, sei calvario
sei piazze e vicoli
pieni di musica.

Cara Matera
a me piaci
tu sei
casa mia.

Menzione donore:

Rumore destate
di
Giulia Vannucchi
Viareggio (LU)
Istituto Kennedy Liceo Scienze Sociali - indirizzo socio economico classe I


Il Sole dell'estate calore, luce e gioia. Il poeta nei suoi appassionati versi lo guarda
stupito e lo ringrazia per la luce e la vita che gli dona.

IIdizione - anno 2014
Giulia Vannucchi

Rumore destate

Sole come una scure
Si abbatte su me,
trancia la volont
in mille incertezze.
Scricchiolii i passi,
soffi rochi il respiro,
trasudo gocce lamentose.
Ma l la salvezza,
sotto quellarco
varco un portale
e sono in Paradiso
gli angeli mi guardano,
abitanti variopinti
di vetusti sassi ,
il colore e il canto
del fresco divino respiro
mi ridona la vita.


Sez. C: Poesia adulti a tema libero
Segnalazione:

Paesaggio dautunno
di
Donato Ladik
Torino


Equilibrio tra ricerca espressiva nella descrizione particolareggiata del paesaggio e
coinvolgimento emotivo contraddistinguono questo placido scorcio autunnale che
emerge dalle righe con tutti i suoi colori, come pennellate sulla tela.

Donato Ladik

Paesaggio dautunno

Volgo lo sguardo a caso
tra le prime ombre della sera
e i colori si spogliano deffetto.
Rimbomba il silenzio muto
tra i filari carichi di frutto
e il grappolo dallaurea pelle
riluce lultimo raggio obliquo.
Dalla macchia sacqueta il canto
tremulo dellultimo usignolo
e si disperde il gemito
di variopinte carole pennute.
Arresto il respiro languido
e ascolto librido ronzio
di bianche pale eoliche,
che nel ciclico turbinio,
screziano di solchi il cielo.
E di lass, la tenue luce
di una pallida luna, sale,
e fissa, in questa notte di pace,
il prodigio di un realizzato sogno.

Segnalazione:

La mattanza
di
Carmelo Castorina
Catania


Un quadro di poesia intensa, profonda ma leggera nella consistenza del
contenuto che tocca e fa vibrare le corde del cuore e del sentimento.

Carmelo Castorina

La mattanza

Li senti in lontananza
le voci dei gabbiani,
preludio alla mattanza
dei tonni migratori.

Lo vedi nel buio della notte
il luccichio del mare, svegliati
Padre mio, non tassopire.

Arrivano stremati dopo
quel lungo viaggio seguendo
quella rotta di speranza.

La trama si ripete, il blu
diventa porpora, le voci
si dissolvono, mare calmo,
mare in tempesta, la conta
nella stiva, le orme sulla spiaggia.

Gli occhi di pianto sulle
banchine affollate in quella
notte di speranza e di morte,
svegliati Padre mio, serve una mano.

Segnalazione:

Che mai sar
di
Giuseppe Barba
Gallipoli (LE)


L'autore con semplicit e vivace chiarezza parla della vita dell'uomo. I sogni, le
vittorie e le sconfitte, i rimpianti, i ricordi e le speranze. Sono le stagioni
dell'uomo e di un giusto percorso guidato dall'amore.


Giuseppe Barba

Che mai sar

Che mai sar del ragazzo che a scuola
amava studiare, gli piaceva la Storia.
Gli dicevano bravo, avrai un grande futuro;
il ragazzo studiava, cercava la gloria,
ed entr nella vita ma non nella Storia.

Che mai sar di stagioni vissute,
dei mesi a rialzarsi da cento cadute,
dei giorni passati a sognare col mare,
delle ore trascorse a parlare col vento,
dei minuti volati a rincorrere il tempo.

Che mai sar di quei giorni di sole,
quando occhi di giada incendiavano il cuore
e dopo lamore cera solo lincanto,
quando labbra corallo fermavano il tempo
e un sorriso era sempre pi forte del vento.

Che mai sar di ricordi e rimpianti,
delle poche conquiste, di sconfitte pesanti,
di chimere svanite nelle brume dinverno,
di sogni sognati nelle notti destate
e crollati in autunno, alle prime ventate.

Che mai sar dei discorsi alla luna,
a parlare da solo, in cima alla duna,
ai gabbiani che a spasso portavano i sogni,
a parlare di tutto, con lacrime amare,
al maestrale e alla notte, ai santi ed al mare.

Che mai sar del ragazzo che a scuola
amava studiare, gli piaceva la Storia.
Il ragazzo ormai vecchio, si prepara ad andare:
con s porta sempre una foto e un amore,
e il sapore dun bacio che ha profumo di fiore.

Segnalazione:

Il sorriso di un clown
di
Rita Muscardin
Savona


La poesia rende perfettamente il quadro della quotidianit, della ricerca di speranze, mettendo in
risalto l'agghiacciante viaggio della vita, carica di pathos e di cose ancora da cercare.


Rita Muscardin
IL SORRISO DI UN CLOWN

Samir era nato allombra di un sogno,
laggi dove la sabbia odora di mare
e si confonde fra le dune del deserto,
dove al tramonto il cielo ubriaco di colori
mentre si accendono le prime stelle.
Nove anni, occhi profondi come il silenzio
dei suoi giorni di sole rinchiusi in quella stanza,
il corpo esile profumava di tenero,
di infanzia sospesa fra delicati germogli di primavera
e sconfitte foglie dautunno.
Aveva voglia di correre nel vento Samir
e inseguire onde in fuga verso sconosciuti tramonti.
Ma una sera,
mentre le sue piccole mani di neve stringevano lultimo sogno,
io povero clown di corsia con il naso rosso e la giacca arcobaleno
accarezzai con un sorriso il suo respiro
e lui vol via nel cielo infinito a disegnare capriole fra le stelle.
3 premio:
Mare
di
Giuseppe Barba
Gallipoli (LE)


Nella cura dello stile e della tecnica, la lirica Mare non scade mai nellovviet delle parole. Gi dai primi
versi, tra nostalgia e speranza, interrogativi e ostinata vitalit, il vento e il mare travolgono il lettore
trasportandolo virtualmente dinanzi all azzurra prateria e forzandolo a riflettere sulla bellezza, quanto sulla
caducit della vita.

Giuseppe Barba

MARE

Dopo mia madre, mi ha cullato il mare,
carezzandomi con nenie lente e care,
flautando ninnenanne in notti insonni,
cantilene per lenire pene e affanni,
storie di vita e morte nei miei sogni.

Di mare io sono fatto e di maestrale,
dacqua di scoglio, di odore di sale;
ho giocato su bianchi lastrici stupendi,
son cresciuto tra le corti senza tempo
e tramonti rossi da sembrare incendi.

Ora sera, mare: spiegami la vita, il suo mutare,
perch io sono qui a raccontare
e amici cari hanno gi varcato il fosso,
e c chi vive unora e chi centanni,
chi ride sempre e chi ha una croce addosso.

Dimmi dellamore, dellebbrezza,
perch il cuore attende solo una carezza
e il mondo si riduce a un solo viso,
a un paio docchi che ti fan sognare,
e tilludi daver vinto il paradiso.

Raccontami il dolore, il suo mistero,
perch questo mia terra cos fiera
ha per bandiera soltanto sogni e fame,
o labito nero di tante madri e mogli,
e la miseria tesse eterna le sue trame.

E intanto, mare, io vivo e sogno ancora
davanti alla tua azzurra prateria,
dove il vento coi destini gioca a dadi,
dove invecchiano i dolci miei rimpianti
e a branchi corrono i miei sogni bradi.

2 premio ex aequo:

Bambola di stracci
di
Umberto Druschovic

Sarre (AO)


Lirica densa e fluida che risveglia recondite emozioni. Una semplice bambola di stracci diventa
veicolo per i ricordi e impersonificazione di affetti indelebili. Tenero laccostamento tra il calore
che si attribuisca alloggetto dellaffezione e quello che promana da chi si ama. Toccante il
parallelo tra il riposo delloblio e il riposo eterno cui anche gli affetti pi cari sono destinati.
Umberto Druschovic
BAMBOLA DI STRACCI

Nella mia campagna di bambina
le sere dautunno sapevano
di terra, di nebbia e di mosto.
Non ho mai voluto togliermi di dosso
lodore dei giorni andati, lacre fumo della stufa
e il sigaro dei vecchi consumato lentamente.
Li porto con me ogni giorno
nelle narici, nel sangue.

Giocavo nel cortile
sotto file di panni appesi
su corde tirate fra due lembi
dorizzonte, rosso di tramonto,
salutavo con mano di bimba
grruli stormi di rondoni
in partenza verso cieli dAfrica.

Dov ora la mia bambola di stracci,
lamica pi cara, la fedele compagna ?
Parlate piano, forse dorme ancora
nella vecchia stalla, adagiata nella greppia
tra foglie secche e paglia di grano.

Ora che il vento ha sfogliato nuvole
come pagine di cielo sul libro del tempo
vi chiedo, dove siete voi vecchi di allora
di cui ogni sera cerco ancora la mano ?

Vi prego, non dormite anche voi
come la mia bambola perduta,
restate accanto a me
come un panno caldo a lenire questo male
che landare dei giorni
che scorre come lacqua, non fa rumore
ma consuma e scava dentro.
2 premio ex aequo:

Linconfessabile amore
di
Carmelo Caldone

Grottole (MT)


E una comunicazione di sentimenti alla propria donna; un illudersi di non amare ci che si ama con
intensit e passione

Carmelo Caldone
LINCONFESSABILE AMORE

I tuoi occhi cercavano la luce nei miei occhi
e la citt a sera sui nostri corpi
riponeva le sue ali stanche.

Te ne andavi con la scia del mio cuore
nelle galere della ragione.
Quale sensazione cos grande mavvolgeva
mentre i fiumi della mia disperazione
cercavano il mare.

Non posso confessarti damarti
perch non ti completerei dinfinito.

Le nevi si sciolgono
e le piogge si dissolvono
ma questo amore inconfessabile
un sole che si ferma allalba
un vento che non porta gelo
un amore pi grande dellamore stesso.

Te ne andavi nelle strade dei miei pensieri
mentre tinvolavi di paura
nei cieli annuvolati dallignoto.

Meglio lasciarti il dubbio della mia chimera
che concludere insieme un arrivo su questa terra,
chiuderebbe il ciclo di un grande fiore
mapoi tutto ci ritorna chiaro nella vita
come un quadro stampato nei nostri occhi altrove.

Tutto ci ritorna chiaro
nellora che leghiamo la superba follia
alle grate dei nostri sogni
1 classificato:

A Sud
di
Angela Giordano
Avigliano (PZ)


Una poesia altamente evocativa che dipinge con sapienti pennellate, un bellissimo quadro d'Autore. Il paesaggio
diviene quasi propaggine dell'io poetante. L'anima, non senza dolorosi strappi dovuti alla lontananza fisica, rimane
ancorata a questo metaforico "sud del cuore". La memoria dei luoghi sempre rinfranca, ma solo il ritorno pu
ricongiungere, come per poetico, sinestesico incanto, il corpo stesso e l'anima.
Angela Giordano
A Sud

Lalba incanta il giorno
sui calanchi e la Murgia ancestrale
ed i pensieri si snodano
tra le radici dei pini loricati.

Arroccate sui colli
si ergono le antiche mura
e tra la malvarosa
tutto un frullar dali.

Le soleggiate stanze
si accendono di mille riflessi
in questo tempo che piano sfuma
i ricordi della mia infanzia.

Culla il mio canto
questo vento di scirocco che spira
leggero sulla schiuma del mare,
l... dove lo sguardo si perde
tra le verdi vallate ed i monti bruniti
il cuore rinasce.

Lalba incanta il giorno
con acquerelli di luce,
nei vicoli il profumo del pane sfornato
e dei panni stesi ad asciugare,
ribolle il mosto nelle cantine di tufo
tra le risate dei bimbi per strada.

A Sud del cuore
tra secolari ulivi ed agrumeti
ancorata resto ad un sogno
di bellezza e prosperit.


Sez. D: Fotografia a tema

Menzione speciale:

Nostalgia di un passato
di
Michela Nacci
Matera


Bella impostazione dello scatto, inquadratura dei soggetti equilibrata, l'artista mette bene in evidenza
il contrasto con il bianco nero degli antichi Rioni Sassi con la foto a colori della parte pi nuova della
citt monumentale. Si evince chiaramente che il messaggio sia proprio questo.

Nostalgia di un passato di Michela Nacci

Sez. E: Fotografia a tema libero

2premio:

Profonde emozioni
di
Renato La Grassa
Padova


Una dinamica rappresentazione di un fondo marino animato dai suoi abitanti che compongono una
casuale, delicata ed efficace sintesi grafica in movimento. Interessante la scelta di rendere in bianco e
nero un paesaggio che nellimmaginario rimanda a colori vivaci.

Profonde emozioni di Renato La Grassa
1premio:

LArte: letera risposta allumana miseria
di
Karmen Laviola
Matera


Un dialogo sottile fra le note musicali e i leggeri passi di danza in equilibrio compositivo sulla
diagonale dei gradini.

LArte: letera risposta allumana miseria di Karmen Laviola

Sez. E: Poesia sensoriale
a tema libero

Segnalazione fuori concorso:

Torna"
di
Cesare Natale
e
Daniela Lelli
S. Giorgio Jonico (TA)


Una declamazione poetica di versi ricchi di sentimento che, in perfetta sintonia con immagini e
suoni, arriva dritta al cuore.
Torna" di Cesare Natale e Daniela Lelli
I Edizione - anno 2014

Limmortalit di un attimo"
di
Michela Trotti
Miglionico (MT)
Liceo Artistico C. Levi di Matera


Lo scorrere del tempo, lillusione dellimmortalit - temi cari ai poeti dogni epoca - vengono
ripercorsi in questo video ben costruito sia riguardo alle immagini scelte che agli effetti utilizzati, alla
musica e ai versi poetici.

Limmortalit di un attimo" di Michela Trotti

Paura di perderti"
di
Serena Forte
Scanzano Jonico (MT)
Liceo Artistico C. Levi di Matera


Pur nella sua semplicit, lopera Paura di perderti colpisce per la dolcezza e la forza dei versi.
Bastano la musica, gli effetti cromatici, i cambi di dimensione dei caratteri e pochi altri accorgimenti
per enfatizzare e trasmettere allo spettatore il grande affetto che lautrice nutre per il nonno.

Paura di perderti" di Serena Forte
1 classificato:

Donne moi tes mains
di
Carla Cantore (fotografia)
e
Giada Clemente (poesia)
Matera


Opera molto originale che coinvolge i sensi della vista e del tatto. Per leggere la poesia necessario
aprire e scorrere le immagini fotografiche abbinate in un libro da percepire, come sostengono le
autrici, in quanto presenta fin dalla copertina particolarit di colori, consistenza ed emotivit.

Donne moi tes mains di Carla Cantore e Giada Clemente

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