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Fine Anni 30- The culture of the cities di Lewis Mumford : Building

of the cities e City Design, oppure Observers

of cities,
Fine Anni 60 - non pi progettazione urbanistica, ma Progettazione

urbana, non solo quantit e relazioni, ma qualit e forma architettonica. Al concetto di sviluppo della citt si sostituisce quello pi prudente di Modificazione della citt.
Anni 70 - Il controcanto di Venturi e Scott Brown:Learning from Las Vegas. Ovvero Progettare

i luoghi del mercato e urbana.

del consumo
Anni 80. - Tra architetti conservatori e architetti innovatori il conflitto si stempera: Trasformazione Primi Anni 90 - Cosa questa citt contemporanea se non Sprawl? Fine Anni 90 - I nuovi orizzonti del progetto: Progettazione soprattutto, Progettazione

del paesaggio

delle infrastrutture, Progettazione delle reti, e, la

Primi Anni 00. La nuova megalopoli dei paesi in via di sviluppo brucia i tempi ed crisi ambientale: Progettare

Rarefazione, Densificazione, Stratificazione, Rigenerazione


Fine anni 00. Tutti parlano di Progettazione larchitettura di qualit in-sostenibile non esiste.

sostenibile. In realt la buona architettura per definizione sostenibile;

Anni 10 - Si parla di Riciclo sia per larchitettura che per la citt esistente. Ri-ciclare architettura e citt. Riportarla allo stato nativo per poi farla deperire e morire. Se legittimo, cosa significa questo ennesimo spostamento del significato di progettazione e di recupero?

Spostiamo laccezione del termine da oggettuale (concetto di nato o di creato) a processuale, e cio quello che risponde alla domanda: attraverso quali necessit si formata e sviluppata quella parte di citt o quellopera di architettura? Capire questo ci consente di riformulare la domanda in questi termini: cambiando le necessit come pu modificarsi ovvero riciclarsi - quella parte di citt o quellopera di architettura? In questa logica possiamo riciclare anche il nostro pensiero, perch anche la teoria processo, perch muove dalle origini del problema, le studia, le storicizza e cerca di svilupparle logicamente. La cultura architettonica e urbana sempre attraversata dai grandi cambiamenti tecnologici, economici, sociali e ambientali, che la rendono permeabile ad altri saperi, ma fragile, sospinta a sperimentare, talvolta obbligata a cambiare rotta ancora prima di avere raggiunto significativi risultati. Ecco allora che il termine Re-cycle per essere innovativo non solo terminologicamente deve diventare articolato e molteplice, declinandosi in vario modo senza il timore di essere gi noto, con lunica irrinunciabile condizione di non rinchiudersi in una dimensione disciplinare esclusiva, che non esiste pi, ma di accettare la realt brutta sporca e cattiva che anima la citt e la rende cosa (casa?) vissuta.

Umberto Cao Mutazioni terminologiche e trasformazioni di senso del progetto di Riciclo e Rigenerazione urbana. Re-cycle noto/innovativo

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