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net • VENERDÌ 30 OTTOBRE 2009 NON VENDIBILE SEPARATO DAL ROMA

CAMORRA LA DDA DECIDE DI DIFFONDERE IL VIDEO CHE RIPRENDE L’OMICIDIO BACIOTERRACINO, RAS DEL RIONE SANITÀ. L’ASSASSINO FORSE È UN IMMIGRATO

«Un aiuto per inchiodare killer e pali»

LE REAZIONI TUTTI D’ACCORDO di Renato Rocco

Appellarsi alla gente del rione, a chi è in grado di riconoscere il killer e

Carfagna: «È giusto i sui complici, chiedendo la collaborazione di tutti. È questo l’obiettivo

che si sono preposti il capo della Direzione distrettuale antimafia, San-
dro Pennasilico, ed il pm anticamorra Sergio Amato diffondendo il vi-
deo dell’omicidio di Mariano Bacioterracino, avvenuto l’11 maggio scor-

far vedere il video»
Immediatamente prima dellʼagguato cʼè tanta gente per strada
Un filmato agghiacciante che la dice lunga sulla ferocia della camorra,
le cui sentenze di morte vengono eseguite sempre con precisione. La
decisione della Dda di divulgare quel documento per avere un aiuto
dalla gente del quartiere è stato commentato favorevolmente da
moltissime personalità del mondo della politica, i quali hanno anche
commentato la violenza dell’agguato. Sconvolta Mara Carfagna,
ministro per le Pari Opportunità. «Un video tragico, incredibile,
crudissimo. Che è giusto tutti gli adulti vedano, perché il primo
strumento di lotta alla camorra è la consapevolezza dei cittadini che,
così, non si può e non si deve andare avanti». «Ci auguriamo che le
immagini diffuse dalla Procura di Napoli siano utili ad identificare e
arrestare l'autore dell'efferato omicidio. Sarebbe la risposta migliore, la
reazione più giusta di fronte a una simile barbarie». È stato questo il
commento del vicepresidente della Regione Campania, Antonio
Valiante. Giancarlo De Cataldo, il magistrato scrittore, autore di
Romanzo criminale, ha commentato così il video: «È giusto far vedere il
video. Dobbiamo rompere ogni tipo di connivenza». «I grandi risultati
ottenuti in questo anno e mezzo dal governo Berlusconi nella lotta alla
camorra devono essere intensificati: l'immagine agghiacciante del
video che testimonia un omicidio alla Sanità dimostrano che ci vuole
l'esercito a presidiare alcune zone strategiche della città per un lasso di
tempo ragionevole». Questo il commento della senatrice del Pdl, Maria
Burani Procaccini. Roberto Saviano, giornalista e scrittore del best
seller “Gomorra”, invece, si sofferma sui volti della gente per strada.
«Ciò che colpisce di questo video è l'assoluta serenità dell'esecuzione e
delle persone che sono intorno. La parola serenità può sembrare strana
ma purtroppo è così». «Le immagini del video dell'assassinio di camorra
avvenuto a Napoli sono agghiaccianti. Ancora pù agghiacciante è il fatto
che questi omicidi si ripetano, anche se non tutti vengono documentati
come nel caso della straziante sequenza che si può vedere sui siti» dice
Walter Veltroni, deputato del Pd e componente dell’Antimafia.
so. Le immagini, riprese da due telecamere, una nascosta, l’altra nel ne-
gozio di via Vergini dove all’esterno si consuma il raid di morte, sono a
dir poco terribili: viene ripreso l’arrivo del killer, la presenza di uno o più
“specchiettisti”che indicano la vittima agli assassini, intenta a fumare.
Cinque mesi dopo quell’efferato delitto, dal movente ancora oscuro, per
dare un nome ai responsabili dell’agguato, la Procura di Napoli ha fir-
mato un decreto che rende pubblico il lungo filmato, mettendolo a di-
sposizione dei mass media. La mancata identificazione dell’assassino
potrebbe essere legata al fatto che possa essere un extracomunitario,
clandestino, di cui non si hanno tracce. Circostanza che potrebbe anche
spiegare il perché l’omicida non conoscesse Mariano Bacioterracino,
noto rapinatore. Nel video, che dura circa 4 minuti, un negozio. Al-
l’esterno, in pantaloni grigi e camicia bianca, c'è Mariano Bacioterraci-
no, appoggiato ad un distributore di gomme da masticare. A pochi me-
tri da lui, all’altro lato dell’entrata del locale c’è forse uno “specchietti-
sta”, così come un “filatore” può essere anche l’uomo che arriva con-
temporaneamente al killer davanti al bar dei Vergini. Appena la gente si
allontana e il marciapiedi è libero, arriva sulla scena del crimine l’as-
sassino: indossa jeans e giubbotto verde, ed ha in testa un cappellino,
nero, da baseball. Entra nel negozio per non farsi notare dalla vittima,
che lo scruta, poi si guarda attorno, si ferma una ventina di secondi, poi
esce e dalla tasca estrae una pistola.
Mariano Bacioterracino si volta verso di lui, come se fosse stato chia-
mato: un attimo dopo il killer preme il grilletto dell’arma e spara. La vit-
tima gira la testa prima di accasciarsi a terra colpito ad un fianco dal
primo colpo di revolver. È in quel momento che l’omicida si china sul
CARCERE DI AIROLA I RETROSCENA DELLA CATTURA DI FAVAROLA: FECE LA SERENATA ALLA FIDANZATA
Evasione, è ancora caccia a Brunetti
La fuga inspiegabile di Giovanni Favarola, che sarebbe stato scarcerato
a dicembre e ora invece rischia di restare dietro le sbarre a lungo, ha un
fondamento romantico. D’altri tempi, addirittura: il 19enne di Ponticelli
già la notte successiva alla clamorosa evasione dal carcere di Aiola, è an-
dato sotto casa della ragazza amata per farle la serenata. Per scappare, i
quattro hanno aggredito e disarmato gli agenti penitenziari: circostanze
che presumibilmente, al di là di tutto, non saranno valutate in maniera te-
nera dai magistrati. Giovanni Favarolo è stato arrestato martedì sera in
via Giovanni a Carbonara. Era in compagnia della sorella (che in quanto
tale non è imputabile per favoreggiamento) e non è rimasto molto sor-
preso quando ha visto i poliziotti del commissariato Ponticelli (dirigente
Luciano Nigro, ispettore superiore Vittorio Porcini) e della Squadra mo-
bile della questura (dirigente Vittorio Pisani, vice questore Andrea Cur-
tale) fermi vicini alla sua macchina. Lo attendevano al varco e avevano co-
me traccia proprio l’autovettura. Intanto è caccia aperta all’ultimo degli
evasi ancora uccel di bosco: Manuel Brunetti (nella foto). Giuliano Landieri
e Marcello Picardi, di Secondigliano e di Ponticelli, sono infatti stati cat-
Il killer dà il colpo di grazia a Bacioterracino a terra già raggiunto da altri due pallottole
pregiudicato, già a terra, ed esplode un secondo colpo, dritto alla nuca:
è il colpo di grazia. Impietosamente, il video riprende una donna, che
era accanto alla vittima: si allontana senza voltarsi indietro; un uomo
che smonta il suo banchetto e va via; una donna che scavalca il corpo
steso a terra, controllando se è senza vita; un altro uomo, con in braccio
una bambina, che passa davanti alla scena del crimine e si allontana.
Intanto arrivano le prime reazioni: c’è addirittura una taglia sull’assas-
sino, di 2mila euro, che viene destinata da alcuni imprenditori guidati
da Ottorino Mattera, sostenuti dalla Federazione Regionale dei Verdi,
con in testa Francesco Emilio Borrelli.
turati l’altro ieri dalla polizia peniten-
ziaria. Si erano nascosti nell’abitazio-
ne di un parente del secondo, a San
Giorgio a Cremano. Un posto provviso-
rio probabilmente, ma che prima o poi
sarebbe stato controllato. Diversa in-
vece, la posizione del 18enne ancora in
fuga, uno dei due con l’accusa di omi-
cidio a carico (con la presunzione d’in-
nocenza fino a un’eventuale condanna
definitiva). Quello che avrebbe com-
messo lui fu un delitto risalente allo
scorso mese di gennaio e che turbò molto l’opinione pubblica. Nella not-
te tra il 16 e il 17, a pochi metri da Castelcapuano, ex sede del Tribuna-
le, la guardia giurata Umberto Concilio, 25enne, restò vittima di un’ag-
gressione. Ferito gravemente mentre faceva la ronda tra banche e nego-
zi del quartiere, morì il giorno dopo al Loreto Mare. Luigi Sannino

PRECISAZIONE. SCRIVE L’AVVOCATO LUCIANA POLITO BIONDI, LEGALE DELLA FAMIGLIA DEL GIOVANE UCCISO PER ERRORE: «NON È PARENTE DEL RAGAZZO EVASO DA AIROLA»

«Antonio Landieri è una vittima innocente della ferocia della camorra»

Dall’avvocato Luciana Polito Biondi riceviamo e pubblichiamo.
«In nome e per conto dei signori Landieri Vincenzo e Pellecchia
Raffaelina, genitori di Landieri Antonio, vittima innocente della ferocia
criminale, rimasto ucciso il 6 novembre 2004 ed in riferimento
all'articolo giornalistico titolato “Due assassini ed il fratello di “o ti”
pubblicato sul vostro quotidiano in data odierna alla pagina 4, mi corre
l'obbligo di precisare che Landieri Antonio, soggetto completamente
incensurato ed assolutamente estraneo ad ambienti criminali, fu attinto
del tutto casualmente da colpi di arma da fuoco mentre si tratteneva
nei pressi della propria abitazione insieme ad altri giovani, tutti
incensurati e parimenti estranei a vicende criminali, rimasti anch'essi
feriti. L'episodio in questione non può quindi in nessun modo essere
collegato con la “tremenda faida di Secondigliano” cui impropriamente
si fa riferimento nell'articolo, nel quale sono peraltro riportate anche
diverse altre inesattezze. Non risponde, infatti a verità che Landieri
Giuliano sia fratello di Landieri Antonio. Parimenti non risponde a
verità la attribuita parentela di Landieri Antonio con tal Landieri
Jonathan, pure citato nell'articolo. Vi invito pertanto alla immediata
pubblicazione della presente a rettifica di quanto erroneamente diffuso
e contestualmente Vi diffido dal pubblicare o diffondere, in connessione
con vicende di criminalità organizzata, notizie afferenti al predetto
Landieri Antonio in special modo allorquando le dette notizie risultino
completamente destituite di ogni fondamento ed in quanto tali lesive
della memoria del giovane». Avvocato Luciana Polito Biondi
Prendiamo atto che non ci sono legami di parentela, né di altro ge-
nere, tra Giuliano e Jonathan Landieri e Antonio Landieri: perciò ci
scusiamo con i familiari di quest’ultimo dell’inesattezza, frutto del-
l’omonimia e dell’errore in buona fede di una fonte qualificata. La
circostanza che l’incensurato Antonio Landieri sia stato una vittima
innocente della camorra è apparsa più volte sul nostro giornale nel
corso del tempo e anche nell’articolo del 27 ottobre scorso non c’è
scritto assolutamente il contrario. Comunque, lo ribadiamo: infuria-
va la guerra tra i Di Lauro e gli “scissionisti” e durante un agguato,
indirizzato ad altri che forse si trovavano nella stessa zona, ma non
in sua compagnia, Landieri il 6 novembre 2004 fu ucciso per errore.
luisan

IL TEMPO IN CITTA’
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Roberto Di Lauro Riccardo Realfonzo ORE 06 15° 47% SERENO

VENTO MODERATO
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BREZZA TESA
La stazione zoologica Anton Dohrn si conferma un I lavoratori di alcune Partecipate del Comune non
centro culturale di altissimo prestigio della città. ricevono gli stipendi di settembre e ottobre. A ORE 12 22° 44% SERENO 22° 51% POCO NUVOLOSO
Oggi per il centenario della scomparsa dello denunciarlo è il consigliere comunale del Pdci VENTO MODERATO BREZZA LEGGERA
scienziato cui la struttura e intitolata, si terrà un Gaetano Sannino che punta il dito contro lʼassessore
meeting al quale parteciperanno ben tre premi alle Risorse strategiche. Palazzo San Giacomo, ORE 18 16° 45% POCO NUVOLOSO 16° 54% NUBI SPARSE
Nobel. ormai, ha liquidità scarsissima. VENTO MODERATO BREZZA LEGGERA