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FUGA DALLINFERNO ERITREO A seguito della tragedia di migranti e fuggitivi morti nel tentativo di sbarcare a Lampedusa, viene naturale

riflettere sul motivo che spinge migliaia di persone ad affrontare un viaggio di una tale durata e in tali condizioni con pericoli di morte elevatissimi. La spiegazione da ricondurre alla situazione che questi fuggitivi sono costretti a subire nella loro madre patria. Non sappiamo molto dellEritrea, il paese del Corno dAfrica da cui fuggiva gran parte delle vittime di Lampedusa. Della situazione di questa nazione si parla poco o niente, non si trova praticamente mai un servizio, un articolo o una notizia, in televisione o sui giornali. Si cerca di non parlarne, di ignorare le drammatiche condizioni di vita della popolazione eritrea ormai sottoposta da ventanni ad un regime dittatoriale spietato. Nel 1993, infatti, anno di indipendenza dellEtiopia, salito al potere Isaias Afewerki. Appena preso il potere, Afewerki e la sua cricca hanno promesso lindipendenza e il cambiamento, ma da allora non si sono mai tenute elezioni libere. La costituzione ratificata nel 1997 non mai stata applicata; non esiste stampa se non quella governativa; il sistema giudiziario subordinato al regime e la maggioranza della popolazione alla fame. Le organizzazioni umanitarie hanno raccolto prove inconfutabili sui crimini della regione, la stampa imbavagliata, il voto libero negato. La stessa nazione ha sempre rifiutato contatti con le autorit britanniche e i rapporti nazionali sono inesistenti ad eccezione dellItalia di Silvio Berlusconi, che con Afewerki ha intrattenuto rapporti amichevoli. E quindi uno dei paesi pi chiusi del mondo, anche se sempre pi al centro di una partita geopolitica a causa delle sue risorse minerarie e della sua posizione strategica. Il dittatore proprio per questo ha anticipato i possibili conflitti creandone lui stesso con quasi tutti i paesi vicini: lEtiopia, Gibuti e lo Yemen. Per provvedere a queste guerre la leva obbligatoria sempre rimasta in vigore e molto spesso estesa a tempo indeterminato, come del resto laddestramento militare per minori. Lunica universit del paese, quella di Asmara, stata chiusa e la sola prospettiva per i ragazzi finire a Sawa, un enorme e durissimo centro daddestramento reclute dove chi entra sottoposto a un vigoroso lavaggio del cervello. Tutti i cittadini sono sottoposti a controlli e restrizioni nella loro stessa terra. Spie e polizia sono ovunque. Nonostante questo, per paura, nel paese la maggioranza degli eritrei appoggia il governo, sia finanziariamente che politicamente.

Limpiego di tortura ed altri maltrattamenti infatti un fenomeno diffuso. Chiunque si opponga al governo o cerchi di ribellarsi viene sottoposto a punizioni e vessazioni. Coloro che vengono percepiti come disertori o eludono la leva militare, assieme alle loro famiglie, sono condannati alla prigione o sono tolti di mezzo illegalmente. Soltanto quattro religioni solo autorizzate dallo stato; tutte le altre sono vietate i loro seguaci sono sottoposti ad arresti e detenzioni. Ed proprio per questo che Per quelli che si rifiutano di accettare questi soprusi e per coloro che hanno la forza di reagire, la traversata del Canale di Sicilia rimane ancora lopzione migliore, anzi, lunica possibile.

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