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Giovedì 17 settembre 2009

Nelle Marche boom dell'imprenditoria femminile


Ascoli Piceno | Sono oltre 42mila le imprese al femminile presenti in Regione e il loro tasso di crescita
è il triplo di quelle a conduzione maschile. Prosegue il lavoro della CNA dietro la guida della
riconfermata Presidente Cesarina Vagnoni.

Rivedere i congedi parentali, incrementare i servizi sul territorio per le mamme che lavorano, più
detrazioni per la maternità. Sono i tre punti cardine dell'azione di Cna Impresa Donna di Ascoli Piceno e
della sua presidente Cesarina Vagnoni, appena riconfermata alla guida del "Cid" Cna delle Marche.
Eletta nel Consiglio direttivo regionale anche Sandra Gouveja Aparecida, presidente provinciale di Cna
Benessere e Sanità.

"L'azione della Cna - spiega Cesarina Vagnoni - si svolgerà in modo sinergico con la Cna nazionale per
gli interventi legislativi centrali, ma dovrà essere incisiva anche la collaborazione con gli enti locali,
Regione, province e comuni, per individuare percorsi di agevolazione per le donne che lavorano, in
generale, e nello specifico, per quelle che hanno già o intendono avviare un'attività imprenditoriale. Su
questo fronte non va dimenticato che le donne incontrano molti più problemi dei colleghi uomini".

"L'accesso al credito - aggiunge il presidente Cna, Gino Sabatini - è al momento una criticità per tutti,
per le donne lo è ancora di più. Ma non dobbiamo dimenticare che nelle Marche ci sono oltre 42mila
imprese al femminile e il loro tasso di crescita è il triplo di quelle a conduzione maschile. Azioni di
sostegno, anche sul sociale, per non costringere le donne a ruoli troppo gravosi da gestire, rappresentano
dunque un dovere nei confronti delle imprenditrici ma sono anche il vero valore aggiunto che si può dare
all'economia del nostro territorio".

Per quanto riguarda i congedi parentali Cna Impresa Donna chiede l'innalzamento della retribuzione e
della durata e la possibilità di accedervi anche per le lavoratrici autonome. "Per i servizi - precisa Irene
Cicchiello, funzionaria responsabile del Cid di Ascoli Piceno - la nostra azione dovrà essere mirata agli
enti locali: asili, centri ricreativi per adolescenti e strutture per anziani. L'Agenda di Lisbona ha stabilito
che entro il 2010 gli stati membri dovranno raggiungere la soglia del 33 per cento di posti disponibili
negli asili nido. E attualmente l'Italia si trova al 9,9 per cento".

A Regione, province e comuni, infine, Cna Impresa Donna di Ascoli Piceno chiede un segnale forte
riguardo gli interventi pubblici che possano incentivare la natalità: rivedendo le detrazioni fiscali per i
figli a carico e ridisegnando il sostegno per le spese per l'infanzia e per l'handicap.

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