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Hannah Arendt

Hannah Arendt (1906-1975), nata da famiglia ebrea a Knigsberg, dopo gli st di ni!ersitari (tra i s oi maestri !i f rono Heidegger, "on il # ale ebbe an"he na rela$ione sentimentale, H sserl e %aspers), & "ostretta ad abbandonare la 'ermania per moti!i politi"i( si rif gia in )ran"ia (19**) e poi si trasferis"e definiti!amente negli +tati ,niti (19-1). / i insegna in di!erse ni!ersit0 e "ontin a la s a atti!it0 di ri"er"a fino alla morte. 12opera "he la render0 famosa in t tto il mondo & il !ol minoso saggio del 1951, "ondotto in "ollabora$ione "on il marito Heinri"h 3l4"her, intitolato 1e origini del totalitarismo, a " i nel 1955 seg ir0 Vita activa ("onos"i to an"he "ome La condizione umana). 6i parti"olare rile!an$a & inoltre il libro del 196* intitolato La banalit del male. Eichmann a Gerusalemme, s"ritto in o""asione del pro"esso "ontro il "riminale na$ista Adolf 7i"hmann.

oltre "he a # ello e"onomi"o. 1e "onseg en$e dell2antisemitismo, "oni gate "on la "risi dell2imperialismo s ""essi!a alla g erra sono, se"ondo la Arendt, le "a se da " i & s"at rito il totalitarismo nella 'ermania na$ista e nell2,nione +o!ieti"a stalinista, " i de!e aggi ngersi il fenomeno n o!o dell2a!!ento della so"iet0 di massa e @sen$a "lassiA, in " i gli indi!id i sono alla mer"C di ristretti gr ppi di potere (le lites!, orientati in senso totalitario. 1a terza arte del libro si sofferma ad anali$$are proprio i caratteri del totalitarismo nella societ di massa, "he insta ra il s o potere attra!erso il binomio terrore-ideologia.

Terrore ed ideologia
12 ltima parte dell2opera & la pi4 rile!ante sotto il profilo filosofi"o-politi"o, in # anto la Arendt afferma "he lessenza del totalitarismo consiste nellintreccio perverso di terrore e ideologia. l terrore & eser"itato sia attra!erso la olizia segreta ("he, "on il s o "ontin o spionaggio, per!ade la so"iet0 e la persona mana fin nella s a intimit0), sia attra!erso i cam i di concentramento, "he hanno la f n$ione di annientare gli oppositori politi"i trasformati in @nemi"iA>
12inferno nel senso pi4 letterale della parola era "ostit ito da # ei tipi di "ampi perfe$ionati dai na$isti, in " i l2intera !ita era sistemati"amente organi$$ata per infliggere il massimo tormento possibile. <...= 1e masse mane segregate in essi sono trattate "ome se non esistessero pi4, "ome se la sorte loro to""ata non interessasse pi4 ness no, "ome se fossero gi0 de"ed te e no spirito maligno impa$$ito si di!ertisse a trattenerle per n po2 fra la !ita e la morte prima di ammetterle alla pa"e eterna. 8on & tanto il filo spinato, # anto l2irrealt0 abilmente "rea ta degli indi!id i da esso "ir"ondati "he pro!o"a "r delt0 "os: enormi e alla fine fa apparire lo sterminio "ome na mis ra perfettamente normale, <D= in n mondo pri!o di # ella str tt ra di "onseg en$e e responsabilit0. H. Arendt, Le or"gini del totalitarismo, "it, p. 610

Le origini del totalitarismo


Le origini del totalitarismo, apparso all2indomani della +e"onda g erra mondiale e in piena g erra fredda, & na delle pi4 importanti opere stori"o-politi"he del 8o!e"ento. 7sso si propone di anali$$are le cause e il funzionamento dei regimi totalitari, !isti "ome na "onseg en$a tragi"a dell2a!!ento della so"iet0 di massa, in " i gli omini sono resi atomi, sradi"ati da ogni rela$ione inter mana e pri!ati dello stesso spa$io p bbli"o in " i ha senso l2a$ione e il dis"orso. 9l manos"ritto, gi0 ltimato nell2a t nno del 19-9, s": in prima edi$ione nel 1951. 8ella Prefazione all2edi$ione ri!ed ta del 1966, la Arendt annota "he l2immediato dopog erra era ;il primo momento adatto per meditare s gli a!!enimenti "ontemporanei "on lo sg ardo retrospetti!o dello stori"o e lo $elo del politologo <...=, il primo momento in " i si pote!a arti"olare ed elaborare gli interrogati!i "on " i la mia genera$ione era stata "ostretta a !i!ere per la parte migliore della s a !ita ad lta> che cosa succedeva? Perch succedeva? Come era otuto succedere? 1a str tt ra dell2opera & "omplessa e molto arti"olata( il s o "ontrib to & parti"olarmente rile!ante sotto d e aspetti> a) # ello storico-politico, in # anto anali$$a i tratti di fondo della storia e ropea moderna e "ontemporanea e, in parti"olare, il periodo "he !a dagli ltimi !enti anni dell2?tto"ento fino alla +e"onda g erra mondiale( b) # ello filosofico-politico, in # anto elabora no s"hema generale (potremmo dire n @ideal-tipoA) del regime totalitario, "on es"l si!o riferimento (e si tratta di na no!it0 storiografi"a) al nazismo e allo stalinismo, !isti "ome d e fenomeni ri"ond "ibili alla medesima idea di totalitarismo (si tenga presente "he +talin m ore nel 195*). 9l libro & di!iso in tre parti. 1a rima arte & dedi"ata allo st dio del fenomeno dellantisemitismo, !isto "ome na delle premesse del totalitarismo, "on n2atten$ione parti"olare alla "ondi$ione ebrai"a nella storia moderna. 1a seconda arte affronta in modo ampio e do" mentato il tema dell2imperialismo, "os: "ome si & !en to "onfig rando nel periodo "he !a dalla fine dell2?tto"ento allo s"oppio della Brima g erra mondiale, "on il n o!o protagonismo della borghesia (o, almeno, della parte pi4 dinami"a di essa) "he ora, per la prima !olta, aspira al @dominio politi"oA

Ea prima an"ora della tort ra fisi"a e della morte, il totalitarismo F "he in "i mostra la s a no!it0 rispetto ad altre forme dispoti"he F uccide l#uomo nello s irito, rendendolo n essere s perfl o e sen$a nome, attra!erso l2ideologia. 9l totalitarismo F s"ri!e la Arendt - ;& n fenomeno essen$ialmente di!erso da altre forme "onos"i te di oppressione politi"a "ome il dispotismo, la tirannide, la dittat ra. 6o! n# e & gi nto al potere, esso ha "reato istit $ioni assol tamente n o!e e distr tto t tte le tradi$ioni so"iali, gi ridi"he e politi"he del paese. A pres"indere dalla spe"ifi"a matri"e na$ionale e dalla parti"olare fonte ideologi"a, ha trasformato le "lassi in masse, sostit ito il sistema dei partiti non "on la dittat ra del partito ni"o, ma "on n mo!imento di massa, trasferito il "entro del potere dall2eser"ito alla poli$ia e perseg ito na politi"a estera apertamente diretta al dominio del mondoG. 6i grande rilie!o la trattazione dellideologia totalitaria, "on " i si "on"l de il saggio, "he se"ondo l2a tri"e ha la pretesa di fornire na spiega$ione totale della storia e di "onos"erne a priori t tti i segreti, sen$a bisogno di "onfrontarsi "on i fatti "on"reti. 9noltre, e "osa ben pi4 gra!e, l2ideologia totalitaria mira direttamente alla ;trasforma$ione della nat ra manaG e a "apo!olgere le stesse norme della logi"a.
9l tentati!o totalitario di rendere s perfl i gli omini riflette l2esperien$a delle masse moderne, "ostrette a "onstatare la loro s perfl it0 s na terra so!rappopolata. 1a so"iet0 dei morenti, in " i la p ni$ione !iene inflitta sen$a al" na rela$ione "on n reato, lo sfr ttamento prati"ato sen -

$a n profitto e il la!oro "ompi to sen$a n prodotto, & n l ogo do!e # otidianamente si "rea l2insensate$$a. 7pp re, nel "ontesto dell2ideologia totalitaria, n lla potrebbe essere pi4 sensato e logi"o> se gli internati sono dei parassiti, & logi"o "he !engano ""isi "ol gas( se sono dei degenerati, non si de!e permettere "he "ontaminino la popola$ione( se hanno nHIanima da s"hia!iH (Himmler), non & il "aso di spre"are il proprio tempo per "er"are di ried "arli. Jisti attra!erso le lenti dell2ideologia, i "ampi hanno # asi il difetto di a!er troppo senso, di att are la dottrina "on troppa "oeren$a. Eentre distr gge t tte le "onnessioni di senso "on " i normalmente si "al"ola e si agis"e, il regime impone na spe"ie di s persenso, "he in realt0 le Vita ideologie a!e!ano in mente # ando pretende!ano di a!er s"operto la "hia!e della storia <D=. activa La follia di tali sistemi consiste nella logicit con cui sono costruiti . 1a " riosa logi"it0 di t tti gli HismiH ("io& # ei sistemi di pensiero "he pretendono di dare na spiega$ione totale e &errore definiti!a, # ali ad esempio il fas"ismo, il na$ismo, lo stalinismo, il totalitarismo...), la loro e ide% fede ingen a nell2effi"a"ia redentri"e della de!o$ione "aparbia sen$a al" n rig ardo per i !ari ologia fattori spe"ifi"i, ra""hi de gi0 in sC i primi germi del dispre$$o totalitario per la realt0. H.
Arendt, o . cit, .'('%).

6al p nto di !ista organi$$ati!o, il terrore e lideologia si espli"ano attra!erso gli str menti del artito unico e della olizia segreta, "he sono "ontrollati "ompletamente dal "apo s premo, a " i rendono personalmente "onto. 1a !olont0 del "apo & l2 ni"a legge del partito, "he t tti i b ro"rati de!ono rispettare e far rispettare. 9l potere !iene a distrib irsi in maniera gerar"hi"a, se"ondo il grado di maggiore (o minore) prossimit0 al "apo> # anto pi4 si !i"ini al leader, tanto pi4 si ha potere. 1a "ondi$ione degli indi!id i & lisolamento totale nella sfera politica e lestraniazione in !uella dei rapporti sociali. 9l regime totalitario, alla pari di ogni altra forma di tirannide, de!e la s a esisten$a alla distruzione della vita politica democratica e alla diffusione di aura e sospetto tra gli indi!id i (non pi4 "ittadini) isolati. Ea esso, aggi nge la Arendt, distrugge anche la vita rivata delle ersone , estraniandole dal mondo, tagliando ogni radi"e so"iale e rendendole tra loro nemi"he> "i rappresenta la pi4 atro"e no!it0 del moderno totalitarismo rispetto al !e""hio dispotismo. 9l tratto pe" liare dell2indagine arendtiana s l totalitarismo ("he, ad esempio, la differen$ia dalle ri"er"he di )riedri"h e 3r$e$insKi) "onsiste nell2enfasi posta s lla condizione di isolamento degli uomini nella societ di massa, o!e il conformismo sociale & na mina""ia "ostante alla libert0 politi"a. 6a # esto p nto di !ista, il totalitarismo p esser !isto "ome H na poten$ialit0H e H n "ostante peri"oloH, an"he dopo la s"omparsa delle s e forme stori"he del 8o!e"ento, il na$ismo e lo stalinismo> esso ;"i rester0 probabilmente alle "ostole per l2a!!enireG. ;1e preo"" pa$ioni della Arendt - s"ri!e Alberto Eartinelli, nella *ntroduzione all2edi$ione italiana di Le origini del totalitarismo - sono sen$a d bbio dettate dal tra ma profondo s s"itato dalle tragedie degli anni Lrenta e della +e"onda g erra mondiale, an"ora "os: !i"ine al momento della stes ra del libro e possono apparire e""essi!e se riferite alle so"iet0 o""identali <D=. 7 t tta!ia, "ome "i insegna la Arendt "on la s a "ostante, appassionata atten$ione a ogni manifesta$ione di sapore totalitario negli +tati ,niti di Ameri"a, "ome il ma""artismo <"io& lo spirito intollerante "he f tipi"o di %. M. E"NarthO, politi"o stat nitense "he intorno al 1950 promosse na forte repressione

di ogni infl en$a "om nista negli ,+A=, ness n sistema politi"o "ontemporaneo & del t tto imm ne da # esto ris"hio degenerati!o. <D= Le origini del totalitarismo & nello stesso tempo n2analisi fondamentale della tragedia moderna e n2opera di ed "a$ione politi"a e "i!ile, "he !a letta "on grande atten$ione e appre$$ata non solo "ome "ontrib to fondamentale all2analisi degli e!enti pi4 tragi"i della nostra epo"a, ma an"or pi4 "ome antidoto "ontro il possibile riemergere nella so"iet0 "ontemporanea di tenden$e totalitarie.G 'li esiti della ri"er"a della Arendt sono legati alla s a s ""essi!a opera, "ita Activa (1955). Bartendo dalla "onsidera$ione della s"omparsa della dimensione propriamente politi"a dell2 omo nella modernit0, l2a tri"e si o"" pa dell2 agire politico, "onsiderando le s e trasforma$ioni attra!erso al" ne tappe importanti. 1a fine della olitica, "os: "ome era intesa ai tempi della polis gre"a, & progressi!a e inarrestabile, sostit ita dal sempli"e @agireA per sopra!!i!ere. 1a fine della politi"a "i "onsegna per"i alla societ del lavoro, do!e siamo t tti @impiegatiA per la sopra!!i!en$a> n modo per abbandonare l2indi!id alit0 per sostit irla "on n modo di "omportarsi @tran# illi$$atoA dal la!oro # otidiano.

#ause e risultati del totalitarismo


8ella prospetti!a della Arendt espressa nel s o Le origini del totalitarismo , il totalitarismo ha "ome cause> a) l2antisemitismo moderno( b) l2imperialismo e, in parti"olare, la s a "risi dopo la Brima g erra mondiale( ") l2a!!ento della societ di massa e la "risi dell2anti"a so"iet0 formata da "ittadini atti!amente impegnati "on le parole e le a$ioni nel go!erno della "osa p bbli"a. 9l totalitarismo & "onsiderato inoltre "ome na forma diversa da tutte le recedenti forme di dis otismo , in # anto attra!erso la terribile mis"ela di HterroreH (poli$ia segreta e "ampi di "on"entramento) e HideologiaH (per!ertimento della mente degli omini) ha reso gli indi!id i non solo HisolatiH s l piano politi"o, ma an"he HestraniatiH nell2ambito dei rapporti personali e familiari. 6o!e si & insediato ha distr tto le tradi$ioni so"iali e gi ridi"o-politi"he preesistenti, ha trasformato i gr ppi so"iali in indi!id i omologati, ha "an"ellato i partiti, ha amplifi"ato il r olo della poli$ia e ha in!aso la sfera pri!ata. 8ella s a mis"ela di terrore e ideologia, mira ad asservire gli uomini alla macchina statale , basata s l partito ni"o e s lla poli$ia segreta. $ltre Ja "om n# e ri"ordato "he esistono altre interpretazioni del totalitarismo( ad inter% esempio #. $. %riedrich e &. '. (rzezins)i (nel saggio del 1956 +ittatura reta% totalitaria e autocrazia) ritengono importante, nell2essen$a del totalitarismo, non zioni solo il terrore poli$ies"o, l2ideologia e il partito ni"o di massa, ma an"he il controllo centralistico dell#economia e dei mass media . Lralas"iano per n p nto "hia!e per la Arendt> la distr $ione dello spa$io p bbli"o di "onfronto politi"o e della sfera della libert0 indi!id ale. Nriti"he pi4 radi"ali (ma meno approfondite) sono apparse re"entemente da ". *iacch+, "he nel s o saggio del P005, La fabbrica del falso, ha "riti"ato il "on"etto stesso di totalitarismo, "onsiderandolo n @non "on"ettoA

Arendt P

"reato dalla Arendt per ridimensionare il na$ismo e per "ontestare prin"ipalmente il "om nismo.

La ,analit del male- .ichmann, un uomo normale


9n La banalit del male ,-.'/!, la Arendt effett a na "rona"a ragionata del processo al capo delle // Adolf .ichmann, "he si tenne a 'er salemme nel 1961 e "he si "on"l se "on la "ondanna a morte dell2imp tato. 1a Arendt ha sottoposto ad analisi a"" rata il pro"esso, le a$ioni e le moti!a$ioni dell2imp tato, il "omportamento dei na$isti e delle loro !ittime. 7lla to""a nel libro an"he il problema della "ollabora$ione offerta ai na$isti da al" ni "api delle "om nit0 ebrai"he in 7 ropa per la "ompila$ione delle liste di ebrei da a!!iare alla morte nei "ampi di "on"entramento, ri"e!endo critiche da parte del mondo e,raico . 12a tri"e si sofferma an"he s l tema della 0,analit del male1- i carnefici erano uomini 0normali1 nella vita privata, anzi 0,anali1, "he a!e!ano rin n"iato a pensare in proprio e si erano trasformati in p ntigliosi esecutori di ordini superiori. 7i"hmann non !iene des"ritto "ome n @mostroA, ma "ome n sempli"e @b ro"rateA, pri!o di pensiero a tonomo> $dolf ;Nom ni"are "on l i era impossibile, non per"hC menti!a, ma per"hC le parole e la Eich% presen$a degli altri, e # indi la realt0 in # anto tale, non lo to""a!anoG. mann
2ocumento 3 4 H. Arendt, Le origini del totalitarismo, pp. 8-9. 1a differen$a fondamentale tra le forme totalitarie e # elle tiranni"he tradi$ionali & "he il terrore non !iene pi4 sato prin"ipalmente "ome n me$$o per intimidire e li# idare gli a!!ersari, ma "ome no strumento ermanente con cui governare masse assol tamente obbedienti. 9l terrore moderno non aspetta, per "olpire, la pro!o"a$ione degli oppositori, e le s e !ittime sono perfettamente inno"enti an"he dal p nto di !ista del perse" tore. +e ne & a! ta la pro!a in 'ermania nel "aso degli ebrei, "he sono stati perseg itati sen$a "he "i si " rasse delle loro opinioni o a$ioni. / al"osa di analogo si & pot to osser!are in M ssia, ma la sit a$ione era pi4 "onf sa. 6a n lato il regime staliniano, a differen$a dei na$isti, non ha mai ammesso "he le ep ra$ioni si s!olgessero in base a per"ent ali predeterminate e a!essero ben po"o a "he fare "on la "ondotta dei "olpiti( "i p apparire ipo"risia, ma i na$isti, fatto "aratteristi"o, non lQhanno mai riten ta ne"essaria. 6allQaltro, la prassi staliniana si & spinta n poQ pi4 in l0> lQarbitrariet0 della s"elta delle persone da "olpire non era limitata nemmeno dalle "onsidera$ioni ra$$iali, mentre le !e""hie differen$e di "lasse erano di fatto state eliminate, di modo "he "hi n# e pote!a dQimpro!!iso di!entare !ittima del terrore poli$ies"o. 8on "i o"" piamo # i delle "onseg en$e di tali metodi, per " i ness no, nepp re lQese" tore, p esser libero dalla pa ra, bens: soltanto dallQarbitrariet0 "on " i !engono s"elte le !ittime( a # esto rig ardo & de"isi!o "he obietti!amente, an"he dal p nto di !ista del perse" tore, esse siano inno"enti, "he la loro sorte non abbia al" n rap porto "on # anto possono a!er pensato, fatto od omesso di fare.
Il brano tratto dal primo capitolo del libro. La Arendt distingue tra il totalitarismo del Novecento e le altre forme di dominio dei secoli precedenti, dal dispotismo, alla dittatura, alla tirannide. In tutte queste forme sono presenti il terrore e la violenza. Ci che caratterizza, per, il terrore tipico del totalitarismo

che esso non viene usato come mezzo per intimorire o liquidare gli avversari, ma come uno strumento di governo delle masse. Le vittime del totalitarismo sono innocenti, considerate come tali anche dagli stessi persecutori. ualcosa di analogo si verifica anche nell!"nione #ovietica staliniana, per quanto qui la situazione si presenti pi$ confusa e meno lineare. Ci spiega perch% la Arendt attribuisce il carattere di totalitarismo soltanto al nazismo e allo stalinismo , mentre tende in diverse occasioni a escluderlo per il fascismo e il maoismo, che secondo lei non avrebbero la stessa combinazione di &terrore e ideologia&. Nonostante anche essi facciano ricorso all!indottrinamento ideologico e alla violenza, tuttavia adoperano il terrorismo in modo non sistematico. In particolare, il fascismo italiano non considerato totalitario dalla Arendt sia per l!uso minore della violenza terroristica, sia per la sua disponibilit' a coesistere con altre organizzazioni sociali preesistenti, come ad esempio la Chiesa cattolica e la monarchia. In definitiva, soltanto il nazismo e lo stalinismo appaiono alla Arendt regimi chiaramente totalitari.

2ocumento 5 4 H. Arendt, La banalit del male, pp.33-4. Ber t tto il pro"esso 7i"hmann "er" di spiegare, # asi sempre sen$a s ""esso, # estQaltro p nto gra$ie al # ale non si senti!a ;"olpe!ole nel senso dellQatto dQa"" saG. +e"ondo lQatto dQa"" sa egli a!e!a agito non solo di proposito, ma an"he per bassi moti!i e ben sapendo "he le s e a$ioni erano "riminose. Ea # anto ai bassi moti!i, 7i"hmann era "on!intissimo di non essere n innerer 0ch1einehund, "io& di non essere nel fondo dellQanima n indi!id o sordido e indegno( e # anto alla "onsape!ole$$a disse "he si" ramente non si sarebbe sentito la "os"ien$a a posto se non a!esse fatto "i "he gli !eni!a ordinato - trasportare milioni di omini, donne e bambini !erso la morte - "on grande $elo e "ronometri"a pre"isione. / este afferma$ioni las"ia!ano "erto sbigottiti. Ea na me$$a do$$ina di psi"hiatri lo a!e!a di"hiarato HnormaleH, e no di # esti, si di"e, a!e!a es"lamato addiritt ra> ;Bi4 normale di # ello "he sono io dopo "he lQho !isitatoG <D=. 6ietro la "ommedia degli esperti della psi"he "Qera il fatto "he egli non era e!identemente affetto da infermit0 mentale. <D=. Beggio an"ora, non si pote!a nepp re dire "he fosse animato da n folle odio per gli ebrei, da n fanati"o antisemitismo, o "he n indottrinamento di # alsiasi tipo a!esse pro!o"ato in l i na deforma$ione mentale. ;BersonalmenteG egli non a!e!a mai a! to n lla "ontro gli ebrei( an$i, a!e!a sempre a! to molte ;ragioni pri!ateG per non odiarli. <D= AhimC, ness no gli "redette. 9l B bbli"o ministero non gli "redette per"hC la "osa non lo rig arda!a( il difensore non gli dette peso per"hC e!identemente non si " ra!a dei problemi di "os"ien$a( e i gi di"i non gli prestarono fede per"hC erano troppo b oni e forse an"he troppo "ompresi dei prin"ipi basilari della loro professione per ammettere "he na persona "om ne, ;normaleG, non s!anita nC indottrinata nC "ini"a, potesse essere a tal p nto in"apa"e di disting ere il bene dal male. 6a al" ne o""asionali men$ogne preferirono "on"l dere "he egli era fondamentalmente n ;b giardoG - e "os: tras" rarono il pi4 importante problema morale e an"he gi ridi"o di t tto il "aso. 7ssi artivano dal resu osto che l2im utato, come tutte le ersone 3normali4, avesse agito ben sa endo di commettere dei crimini( e in effetti 7i"hmann era normale nel senso "he ;non era na e""e$ione tra i tedes"hi della 'ermania na$istaG, ma sotto il Ler$o Mei"h soltanto le ;e""e$ioniG pote!ano "omportarsi in maniera ;normaleG. / esta sempli"e !erit0 pose i gi di"i di fronte a n dilemma insol bile, e a " i t tta!ia non "i si pote!a sottrarre.
(ichmann )*+,-.-/0 aveva cercato, durante il nazismo, di fare carriera all1interno delle ##. Ammirava 2itler proprio perch% era partito 3dal basso4 ed era riuscito ad arrivare ai vertici del potere. #i definiva

Arendt *

3credente in 5io4, professando una generica religione dell1(ssere superiore. A lui fu attribuito l1incarico di provvedere alla 3soluzione finale4, cio alla liquidazione degli ebrei. A tale compito si dedic con rigore scientifico6 un uomo normale che per ha rinunciato a pensare in proprio per adempiere burocraticamente il suo ufficio. (cco in cosa consiste, secondo la Arendt, la 3banalit' del male4. (ichmann, catturato in modo avventuroso in Argentina )dove si era rifugiato0, venne poi condannato a morte in Israele, in seguito a un lungo processo. La linea difensiva lo mostr come un impotente burocrate7 n% (ichmann mostr di sentirsi responsabile in alcun modo della #hoah. 6a 6. Eassaro, La comunicazione filosofica, !ol. *3, Lorino, Bara!ia, P00P, pp. 6P--*1 e 656-6-, "on modifi"he.

Arendt -

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