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Apparato vascolare

I farmaci per l' insufficienza venosa


flebiti, cellulite, emorroidi: farmaci e cambiamento dello stile di vita. Nel caso della patologia venosa degli arti inferiori, e' importante tener presente che, oltre all' assunzione di un farmaco, occorre anche correggere lo stile di vita e l' alimentazione. Occorre abbandonare ogni pigrizia e muoversi, soprattutto camminare, alimentarsi in modo corretto ed abolire fumo e consumo di alcool. Per quanto riguarda i farmaci da assumere, i cosiddetti farmaci venotropi , si distinguono in queste grandi classi: - venotropi antitrombotici, di cui il principale l' eparina, che ha effetto anticoagulante, antinfiammatorio e antiedematoso. - venotropi capillaroprotettori, costituiti essenzialmente da sostanze di origine vegetale, come l' ippocastano, la centella, la belladonna, il ginko biloba, l' hamamelis, il mirtillo, la rosa canina, il ruscus e la vite rossa. - venotropi antivaricosi, come ad es, la diosmina che aumenta la resistenza e diminuisce la permeabilit dei capillari. Tutti questi farmaci sono disponibili in compresse e gocce (via sistemica) ed in pomate o gel (uso locale). La via sistemica di gran lunga la via pi adatta per affrontare il problema, in quanto i principi attivi riescono a raggiungere pienamente la zona in cui devono esplicare la loro azione, ovvero la parete interna dei vasi. Le pomate per uso locale svolgono solo un ruolo di supporto, comunque molto importante, per attenuare bruciore o prurito della zona interessata contribuendo, al tempo stesso, ad una idratazione della pelle. Un valido aiuto alla terapia farmacologica, puo' essere costituito dall' utilizzo di calze elastiche contenitive, ne esistono ormai di molti tipi, colori e modelli e sono anche esteticamente molto belle. superEva consiglia

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26/02/02

dieta1.htm

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i minerali
IL

MAGNESIO
dose giornaliera necessaria: 200-700 mg Il magnesio presente nell'organismo umano per la maggior parte (65%) nelle ossa, per una ltro 34% dentro le cellule e solo per un 1% nel liquido extracellulare. Partecipa a meccanismi metabolici ed energetici fondamentali (fosfatasi, ATP, ecc.). Nella trasmissione degli impulsi nervosi un antagonista del calcio. Partecipa anche alla formazione del DNA. medicina La mancanza di magnesio si manifesta come irritabilit, agitazione psichica, confusione mentale, aritmie cardiache, accellerazione dei battiti del cuore, convulsioni... Questa mancanza pu essere determinata da alcoolismo, allattamento prolungato, perdite renali eccessive, somministrazione di duretici, abuso di lassativi... L'eccesso di magnesio pu invece dare senso di stanchezza, di debolezza muscolare, nausea, vomito, diminuzione delal pressione sanguigna fino al coma. L' eccesso pu verificarsi a causa di ingestione di sali di magnesio (purganti come il "sale inglese" = solfato di magnesio, oppure certi antiacidi, ecc...) oppure per insufficienza renale. Un'alimentazione equilibrata introduce nell'organismo tra i 100 e i 140 mg di magnesio ogni 1000 KCal. Una dieta drasticamente ipocalorica mal studiata pu dunque portare a dei livelli critici di magnesio, sopratutto perch tende ad eliminare certi alimenti (legumi, frutta oleosa...) che sono ricchi di magnesio. Una dieta da 1400 KCal potrebbe fornire insomma 100-150 mg contro i 200 richiesti. Per fortuna la mancanza di magnesio si fa sentire dopo alcuni giorni di carenza, e quasi mai a livello del sangue: diminuisce prima la sua eliminazione con le urine o con le feci. Il magnesio pu dunque essere compensato molto bene anche da un'introduzione saltuaria di cibi ricchi, una volta alla settimana o meno. gli alimenti ricchi di magnesio sono la frutta secca, la frutta oleosa (noci, nocicole...) i legumi, il cacao.

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Apparato vascolare

Combattere il colesterolo
Cosa fare se il livello di questo grasso nel sangue supera la soglia giusta? Il colesterolo e' un lipide, ovvero un grasso. E' un normale costituente dell' organismo, deputato alla composizione dei tessuti ed importantissimo nei processi di riparazione delle cellule. Il suo livello di concentrazione nel sangue, pero', non deve superare i 200mg per decilitro nelle persone con piu' di 30 anni e deve essere sotto i 180 per i giovanissimi sotto i 18 anni. Se il colesterolo e' in eccesso, infatti, si deposita sulle arterie e forma placche di aterosclerosi che impedisconoo il corretto passaggio del flusso sanguigno e portano a malattie cardiovascolari. superEva consiglia

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Per non ritrovarsi all' improvviso con livelli alti di colesterolo, e' buona norma eseguire, a partire dai 20 anni, un' analisi del sangue ogni 3 anni. Cosi' avremo sempre la situazione sotto controllo. Per la determinazione del colesterolo, Amplifon basta infatti un semplice prelievo di sangue prima del quale non e' nemmeno Febbraio, un mese dedica tuo udito necessario rimanere a digiuno, poiche' il colesterolo introdotto con il cibo impiega molto tempo prima di finire in circolo. In realta', quando si parla di eccesso di colesterolo, bisogna distinguere due tipi di proteine: una, la LDL, detta anche "colesterolo cattivo", e' molto pericolosa perche' di deposita sulle pareti delle arterie; l' altra, la HDL o "colesterolo buono" che svolge l' azione opposta e protegge le arterie stesse. Il livello di HDL dovrebbe essere intorno ai 50-55mg nelle donne e 40-45 negli uomini. In presenza di livelli alti di colesterolo nel sangue, le armi a nostra disposizione sono essenzialmente 3: - attivita' fisica, -dieta, -farmaci. Naturalmente sara' il medico a stabilire quella piu' adatta a ciascun paziente in base alla sue caratteristiche ed al livello di colesterolo riscontrato. Ma vediamo in dettaglio le caratteristiche di queste tre armi. I link correlati all'argomento L' attivita' fisica La dieta da adottare I farmaci ed i rimedi naturali
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Apparato vascolare

La soia ed il colesterolo
Dimostrata, per la prima volta, l' attivita' ipocolesterolemizzante della soia La soia fa bene al colesterolo, anche in soggetti non ipercolesterolemici. Fino ad ora questo era un dato empirico, ma adesso esiste uno studio vero e proprio che dimostra, per la prima volta, l' attivita' benefica di questo legume sulle nostre arterie. Lo studio e' stato condotto su uomini e donne di eta' compresa tra i 35 ed i 65 anni, tutti con livelli normali di colesterolo. Meta' dei partecipanti hanno consumato quotidianamente biscotti alla soia, per un totale di 40 grammi di legume al giorno, l' altra meta' invece solo biscotti placebo. Dopo sole 12 settimane nel primo gruppo e' stato riscontrato un aumento dei livelli di Hdl (o colesterolo buono) del circa 5%. Un risultato molto importante. La soia viene coltivata in Cina da oltre 5000 anni, ma adesso sono gli Stati Uniti ad avere il primato della produzione. I semi di soia sono ricchi di proteine di altissimo valore biologico, molto piu' elevato di quello delle altre proteine vegetali e degli altri legumi. Sostituendo quindi, almeno in parte, le proteine animali con quelle vegetali ricavate dalla soia, si avra' un abbassamento dei livelli di colesterolo e, in generale, un notevole beneficio cardiovascolare.
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Apparato vascolare

Le calze elastiche
Ottimo supporto al trattamento farmacologico per l' isufficienza venosa degli arti inferiori Contemporaneamente all' intervento farmacologico, ma anche come valido trattamento preventivo, di fronte a gambe gonfie o doloranti, o in presenza di tromboflebiti superficiali, possibile utilizzare collant contenitivi. Per gli uomini esistono in forma di calzino elastico contenitivo. La prima cosa da fare stabilire il giusto grado di compressione della calza, misurato in denari. Ecco una breve descrizione delle compressioni, ma la scelta definitiva deve essere sempre di competenza dello specialista, una compressione errata pu persino rivelarsi dannosa. Classe I Nella prevenzione in pazienti a rischio, con tendenza a manifestare edemi alle gambe, e' necessario un contenimento non inferiore ai 40 denari. Classe II Qunado si in presenza di varici da gravidanza, varicosit con tendenza agli edemi, insufficienza venosa cronica, ecc, sono necessarie calze non inferiori ai 70 denari. Classe III e IV Qunado ormai le varici sono dilatazioni patologiche delle vene delle gambe e si deve operare chirurgicamente, sono necessarie calze da 140 denari in su, prescritte da un angiologo, con una compressione graduata da 18 a 30mmHg. Le differenze tra una calza graduata ed una normale sono notevoli, intanto la loro forma conica (anzich tubolare) e favorisce quindi il ritorno venoso; inoltre hanno una compressione massima a livello della caviglia che scende gradualmente fino alla coscia; poi il loro filato e' pi elastico e quindi pi contenitivo, rispetto ad una calza tradizionale. Qualche consiglio sul loro corretto uso La misura importantissima, una calza elastica, infatti, non deve essere mai n troppo stretta, n troppo larga, due sono le misure fondamentali per non sbagliare: la circonferenza della caviglia e la lunghezza della gamba misurata dalla base del tallone alla piega dell' inguine. Queste misure vanno sempre prese al mattino, a gamba sgonfia. Le calze devono essere indossate al mattino prima di alzarsi, possibilmente superEva consiglia

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Apparato vascolare

Insufficienza venosa degli arti inferiori


L' insufficienza venosa e' un disturbo molto comune, vediamo quali sono i sintomi ed i farmaci per curarla. Le patologie venose sono processi a lungo termine i cui sintomi sono, nella maggior parte dei casi, silenti. Ma una volta istauratasi completamente, la patologia diventa abbastanza seria e difficilmente risolvibile. E' quindi molto importante riuscire ad individuare i piccoli e deboli segnali che l' organismo ci invia allo stadio iniziale della malattia. I sintomi principali possono essere questi: - gambe stanche o pesanti; - dolori o bruciori al polpaccio; - gambe gonfie; - crampi notturni agli arti inferiori; - dolori che aumentano vicino a fonti di calore; - dolori che regrediscono camminando. Alla comparsa di uno o piu' dei suddetti malesseri, e' bene rivolgersi subito ad uno specialista, il quale sar in grado di stabilire la terapia farmacologica pi adatta. LE CAUSE Questo tipo di patologia e' molto diffusa specialmente tra le donne di tipo mediterraneo, che rispetto alle donne di altre razze hanno un rapporto spalle/bacino superiore. Inoltre, da studi recenti, e' stato scoperto un aumento dell' insufficienza venosa nelle giovani generazioni, forse dovuto ad uno stile di vita pi sedentario e ad una maggiore tendenza all' obesit. Le cause di questo fastidioso disturbo possono essere cos schematizzate: - ereditariet; un vecchio detto recita cosi': se vuoi vedere come saranno le tue gambe tra qualche anno, osserva quelle di tua madre; - pillola anticoncezionale; - stile di vita; l' abuso di tacchi alti e vestiti stretti, lo stare in piedi molte ore al giorno; esporsi al sole per molte ore; diete troppo ricche di grassi e povere di scorie; - sedentariet; - peso; il forte aumento ponderale e le diete errate favoriscono la patologia venosa; - alcuni tipi di farmaci; soprattutto quelli che favoriscono lo sviluppo di radicali liberi; - anomalie ortopediche; per es. il non poggiare correttamente il piede a terra; - fumo e alcool; - stipsi. L' insufficienza venosa puo' favorire la comparsa di altri disturbi quali la cellulite, la couperose e le emorroidi. Vediamo adesso quali sono i farmaci piu' adatti a trattare il disturbo. superEva consiglia

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26/02/02

I farmaci dell'emergenza

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Livello superiore

In questa pagina vengono descritti, in modo sintetico, le principali caratteristiche dei farmaci pi utilizzati in corso di rianimazione cardiopolmonare e nelle situazioni di emergenza

Adrenalina Atropina Dopamina Lidocaina Magnesio Noradrenalina

Adrenalina
Meccanismo di azione

Ladrenalina una catecolamina naturale con attivit che sia a che b adrenerqica e gioca un r determinante nell'arresto cardiaco. Le sue azioni farmacologiche sono complesse poich parte da alterazioni circolatorie riflesse. L'adrenalina pu provocare le seguenti risposte cardiovascolar
l l l l l l l

Incremento delle resistenze vascolari sistemiche. Incremento della pressione sistolica e diastolica. Incremento dell'attivit elettrica del miocardio. Incremento del flusso coronarico e cerebrale. Incremento della forza di contrazione miocardica. Incremento delle richieste miocardiche di O2. Incremento dell'automaticit.

Il principale effetto benefico dell'adrenalina nell'arresto cardiaco la vasocostrizione periferica, che p ad un aumento della perfusione coronarica e cerebrale. Il suo potente effetto agonista a 1 e a migliora il flusso ematico cerebrale e coronarico prevenendo il collasso arterioso ed aumentand vasocostrizione periferica. Recenti studi su animali indicano che leffetto a adrenergico dell'adrenalin non quello b adrenergico) rende la fibrillazione ventricolare pi suscettibile ad essere risolta con defibrillazione con corrente continua. Agonisti a adrenergici puri sembrano essere efficaci qu l'adrenalina nel ristabilire un circolo spontaneo senza produrre ischemia miocardica dovuta all'attivi adrenergica. Sebbene gli effetti b adrenergici dell'adrenalina possano incrementare la produzione di la http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm 26/02/02

I farmaci dell'emergenza

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del miocardio, gli stessi effetti sembrano migliorare il flusso ematico al sistema nervoso cent L'adrenalina provoca un miglioramento del flusso ematico cerebrale superiore a quello dato da altri ag adrenergici. Ladrenalina durante la CPR induce una favorevole ridistribuzione del sangue dai distretti periferic circolo centrale. L'aumento della pressione di perfusione coronarica che fa seguito alla somministraz di adrenalina di beneficio in tutte le forme di arresto cardiorespiratorio.

Indicazioni

Le indicazioni per ladrenalina sono: l'arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare o tachica ventricolare senza polso, che non risponde alle defibrillazioni iniziali, lasistolia o lattivit polso. Inoltre pu essere usata per trattare pazienti affetti da profonda bradicardia sintomatica.

Forma farmaceutica
Fiale da 1mg per ml

Dosaggio

Ricercatori e clinici hanno messo in discussione il dosaggio ottimale di adrenalina poich "standard" (1 mg) non si basa sul peso corporeo. Episodici resoconti testimoniano che 1 adrenalina intracardiaca hanno fatto ripartire cuori in arresto. L'ipotesi originale era che 1 mg di adrena per via intravenosa avrebbe prodotto la stessa risposta farmacologica di 1 mg di adrenalina per intracardiaca. Sebbene i pazienti possano notevolmente variare in termini di peso corporeo, questo accade per i loro cuori. Quindi, una dose di 1 mg di adrenalina stata consigliata per tutti i pazienti. Da una serie di studi clinici possono ricavarsi tre importanti conclusioni. In primo luogo, le percentua sopravvivenza sono basse, indipendentemente dalle dosi di adrenalina. In secondo luogo, la mag parte dei pazienti sopravvissuti hanno risposto alla defibrillazione precoce e quindi non hanno rice adrenalina. Questi dati riaffermano con forza l'importanza delle manovre "standard" di CPR, controllo d vie aeree e defibrillazione precoce. Inoltre indicano che l'adrenalina, come anche gli altri interv terapeutici tardivi, rappresenta un ultimo disperato tentativo di rianimare pazienti con probabilit sopravvivenza molto scarse. Basandosi sui dati clinici disponibili, ci sono poche ragioni per cambiare la dose iniziale ev. di 1 m adrenalina. Una dose superiore, pari a 5 mg, pu essere accettata se utilizzata dopo la dose iniz L'adrenalina deve essere somministrata ad intervalli che non superino i 3 -5 minuti. Se viene somminis per via periferica, deve essere seguita da un rapido bolo di 20 ml di liquidi per assicurarne l'ingresso circolo centrale. L'adrenalina presenta una buona biodisponibilit dopo somministrazione endotracheale. Sebbene la d ottimale per via endotracheale non sia nota, sembra necessaria una quantit di almeno 2 superiore a quella usata per via periferica. La somministrazione intracardiaca deve essere usata solt durante massaggio cardiaco interno o quando non siano disponibili altre vie di somministrazione. L'adrenalina pu anche essere usata come agente vasopressore o cronotropo (per elevare la press arteriosa e la frequenza cardiaca) in pazienti che non sono in arresto cardiaco (ad es., nello shock se o nella bradicardia sintomatica), sebbene non sia il farmaco di prima scelta. La dose iniziale nell'adu di 1 mg/min. regolandosi in seguito in base risposta emodinamica (2-10 mg/min.) Preparazione e dosaggi di un'infusione continua di Adrenalina (diluire 3 mg di Adrenalina (3 fiale) in 250 ml di Fisiologica) mg/min ml/h 1 5

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I farmaci dell'emergenza

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Atropina
Meccanismo di azione

L'atropina solfato un farmaco parasimpaticolitico che aumenta sia l'automaticit del nodo del seno, s conduzione atrioventricolare grazie al suo diretto effetto vagolitico.

Indicazioni

L'atropina indicata come terapia iniziale per i pazienti con bradicardia sintomatica, inclusi quelli frequenza cardiaca compresa nel range fisiologico ma per i quali sarebbe pi' appropriata una tachica sinusale (ad es., un paziente con infarto miocardico acuto, ipotensione sintomatica e una freque cardiaca di 70 battiti al minuto). Tale situazione definita bradicardia relativa. L'atropina pu normale conduzione nodale e attivit elettrica nei pazienti con blocco AV di primo grado o con blocco di secondo grado tipo Mobitz I. L'atropina stata descritta come dannosa in alcuni pazienti con blocco a livello del fascio di His o del sistema del Purkinje (blocco AV di secondo grado Mobitz II o blocco A terzo grado con nuovi complessi QRS ampi). L'atropina deve essere usata con grande attenz all'eventualit di rallentamenti paradossi della frequenza cardiaca. Il trattamento con atropina migliorare gli esiti nei pazienti con arresto cardiaco bradiasistolico dovuto ad eccessiva stimolazi vagale. invece meno efficace quando l'asistolia o lattivit elettrica senza polso sono la conseguenz una ischemia prolungata o di un danno meccanico del miocardio.

Forma farmaceutica
Fiale da 0.5 mg per ml

Dosaggio

Per i pazienti che non si trovano in arresto cardiaco, l'atropina viene somministrata in dosi di 0,5 dose pu essere ripetuta ad intervalli di 6 minuti fino all'ottenimento del risultato desiderato. Se possib meglio evitare dosi ripetute di atropina, in particolare nei pazienti con cardiopatia ischemica in fase ac Nei pazienti con episodi ricorrenti di bradicardia, specialmente se affetti da ischemia miocardica acut frequenza cardiaca pu essere controllata con un pacemaker. Quando l'uso ricorrente di atropin essenziale in pazienti coronaropatici, la dose totale deve essere limitata se possibile a 2-3 mg (mass di 0,03-0,04 mg/kg), per evitare l'effetto peggiorativo della tachicardia indotta dal farmaco sulla richi miocardica di ossigeno. Nei pazienti con arresto cardiaco bradiasistolico, si somministra una dose di 1 mg di atropina per via

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26/02/02

I farmaci dell'emergenza

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ripetuta ogni 3-5 minuti se l'asistolia persiste. 3 mg (0,04 mg/kg) per via venosa rappresentano una d completamente vagolitica nella maggior parte dei pazienti. La somministrazione di atropina in dosi minori di 0,5 mg pu provocare una bradicardia paradossa do all'effetto parasimpaticomimetico centrate o periferico delle basse dosi nelladulto. La somministrazione endotracheale di atropina pu essere usata nei pazienti privi di accesso venos farmaco introdotto per tale via agisce rapidamente, in modo paragonabile a quello osservato l'iniezione per via ev. La dose consigliata di atropina per via endotracheale di 1-2 mg diluiti fino a totale non superiore ai 10 ml di acqua sterile o soluzione fisiologica.

Precauzioni

L'atropina pu indurre tachicardia, che pu essere deleteria nei pazienti coronaropatici o che presen ischemia od infarto miocardico in atto. In tal caso, il farmaco deve sempre essere somministrato cautela. Particolarmente in pazienti coronaropatici, si sono manifestati fibrillazione o tachica ventricolari dopo la somministrazione di atropina. Dosi eccessive possono provocare una sindr anticolinergica caratterizzata da delirio, tachicardia, coma, cute calda e arrossata, atassi annebbiamento della vista.

Lidocaina
Meccanismo di azione

La lidocaina sopprime le aritmie ventricolari diminuendo l'automatismo (cio riduce l'inclinazione d depolarizzazione diastolica in fase 4). Inoltre il suo effetto anestetico locale contribuisce a sopprim l'ectopia ventricotare dopo l'infarto miocardico riducendo l'inclinazione della fase 0 del potenzial azione. La lidocaina pu interrompere le aritmie ventricolari da rientro, intervenendo sulla velocit del percorso di rientro. Questo impedisce l'insorgenza di fronti d'onda dalle zone di miocardio ischemic stata inoltre dimostrata una sua attivit nel ridurre le differenze di durata del potenziale di azione tr aree ischemiche e quelle normali, ed il suo effetto di prolungamento della conduzione e della refratta sui tessuto ischemico. Durante l'ischemia acuta del miocardio, la soglia di induzione di FV ridotta ( richiesta meno energ quindi pi facile che si verifichi una FV). In alcuni studi si dimostrato che la lidocaina innalza la so di fibrillazione, riducendo la propensione a sviluppare una FV. L'innalzamento della soglia di fibrillazione si correla strettamente con i livelli ematici di lidoca Concentrazioni plasmatiche pi alte di lidocaina (6 mg/ml) sono necessarie per ottenere un ef antifibrillatorio, mentre sono richeste concentrazioni di 2-5 mg/ml per controllare l'ectopia ventricolare. Generalmente la lidocaina non interferisce sulla contrattilit miocardica, sulla pressione arteriosa, s genesi di aritmie atriali o sulla conduzione intraventricolare e pu facilitare la conduzione AV. Tutta molti studi mostrano che la lidocaina pu deprimere la conduzione e/o la contrattilit miocardica in paz sottoposti a concomitante terapia antiaritmica e in quelli con malattia del nodo del seno o disfunzione ventricolo sinistro.

Indicazioni

La lidocaina il primo antiaritmico da usare nel trattamento della tachicardia ventricolare e della FV raccomandata nei pazienti con TV senza polso e con FV che si dimostrano refrattari allo shock elettri all'adrenalina. Dopo che la TV o la FV sono state interrotte, la si deve infondere nei pazienti significativo rischio di aritmie ventricolari maligne (ipokaliemia, ischemia miocardica o import http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm 26/02/02

I farmaci dell'emergenza

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disfunzione ventricolare sinistra), per prevenire ricorrenze di FV. Altre cause che possono contribuire sviluppo di ectopie ventricolari (ad es., acidosi persistente, ipossiemia, ipomagnesiemia, ipocalcem farmaci) devono essere ricercate e corrette.

Forma farmaceutica
Flaconi da 50 ml al 2%

Dosaggio

Esiste una vasta letteratura sul modo pi corretto per raggiungere e mantenere livelli ematici di lidoc compresi in un range efficace di soppressione di 1.5-6 mg/ml. Per la FV refrattaria e la TV senza po una dose iniziale di 1-1,5 mg/kg suggerita per ogni paziente. I pazienti vittime di arresto card possono necessitare di un solo bolo di lidocaina. La concentrazione plasmatica del farmaco persistere infatti nel range terapeutico per un periodo di tempo prolungato, a causa della ridotta clearance farmaco dal sangue dovuta allo scarso flusso ematico diretto al fegato durante la CPR. A causa dello scarso flusso ematico e del prolungamento del tempo di circolo osservati durante la C nel trattamento di pazienti in arresto cardiaco la lidocaina si deve infondere solo in bolo. Dopo il ritorn una attivit circolatoria spontanea, il farmaco deve essere somministrato in infusione continua per via ad una velocit di 20-50 mg/kg al minuto (1-4 mg/min.). Nell'arresto cardiaco la lidocaina pu essere somministrata attraverso il tubo endotracheale. Si usan tal caso dosi 2-2,5 volte superiori a quelle ev. per ottenere dosaggi ematici equivalenti. In situazioni di non arresto cardiaco, necessario un bolo iniziale di 1-1,5 mg/kg seguito da una infus di mantenimento di 20-50 mg/kg al minuto (1-4 mg/min.) per ottenere rapidamente livelli terapeutic farmaco. Per evitare il verificarsi di livelli subterapeutici di lidocaina dopo il bolo iniziale, secondo bolo di 0,5 mg/kg dopo 10 minuti. Se l'ectopia ventricolare persiste, possono es somministrati boli aggiuntivi di 0,5 -0,75 mg/kg ogni 5-10 minuti, fino ad una dose totale di 3 mg L'infusione di mantenimento deve essere regolata in accordo con i segni clinici e con i live concentrazione plasmatica del farmaco.

La lidocaina subisce un metabolismo epatico dipendente dal flusso ematico. Sebbene non sia necess la riduzione della dose di carico, l'infusione di mantenimento deve essere ridotta del 50% in presenz alterazioni del flusso ematico al fegato (infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco congestizio o sh circolatorio), poich la clearance totale della lidocaina in tal caso ridotta. La dose di mantenimento d essere ridotta del 50% anche nei pazienti con et superiore a 70 anni, in quanto essi presentano ridotto volume di distribuzione. Poich l'emivita della lidocaina incrementata dopo 24-48 ore di infus continua, la dose di mantenimento deve essere ridotta del 50% dopo 24 ore.

Precauzioni

Dosi eccessive di lidocaina possono provocare alterazioni neurologiche, depressione miocardic depressione circolatoria. Indici clinici di tossicit neurologica da lidocaina includono sonnole disorientamento, alterazione delle capacit uditive, parestesie e contrazioni muscolari. Alcuni paz possono diventare molto agitati. Tra gli effetti tossici pi gravi vi sono crisi focali e crisi di grande male. Il trattamento consiste n sospensione del farmaco e, se necessario, nella somministrazione di anticonvulsivanti (ad benzodiazepine, barbiturici) per controllare le crisi. I pazienti con elevate concentrazioni sieriche di lidocaina e con disfunzione ventricolare sinistra poss andare incontro a significativa depressione miocardica. Schema per infusione continua di Lidocaina (flacone da 50 ml al 2% in 250 ml di Fisiologica)

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mg/kg/min

Kg 50 60 70 80 90 20 15 18 21 24 27 30 22 27 31 36 40 40 30 36 42 48 54 50 37 45 52,5 60 67 Dall'incrocio tra Kg e mg/kg/min scaturisce la velocit di infusione in ml/h

Magnesio
Meccanismo di azione

Il magnesio un cofattore in numerose reazioni enzimatiche. E essenziale per il funzioname della pompa ATPasica sodio -potassio. Agisce come un fisiologico bloccante dei canali del calc blocca la trasmissione neuromuscolare. Leffetto dell'ipomagnesiemia nelle malattie cardiach ben conosciuto. La carenza di magnesio associata ad un'alta frequenza di aritmie cardiach sintomi di insufficienza cardiaca e a morte pmprovvisa. Nei pazienti con infarto miocardico acu stata osservata una transitoria ipomagnesiemia non indotta da perdite renali. l'ipomagnesiemia pu portare ad una FV refrattaria ed ostacolare il reintegro del pota intracellulare, tale condizione deve essere corretta quando presente.

Indicazioni

L'integrazione di magnesio pu ridurre l'incidenza delle aritmie ventricolari postinfanual magnesio considerato trattamento di scelta nei pazienti con torsione di punta. Le prove questa sostanza per via e.v. diminuisca le complicanze associate ad infarto miocardico ac continuano ad accumularsi. Uno studio prospettico ha esaminato il ruolo della terapia emergenza con magnesio ev. in pazienti con sospetto infarto miocardico acuto. In questo stud mortalit a 30 giorni stata significativamente pi bassa (p = 0,04) nei pazienti trattati magnesio. L'incidenza di insufficienza acuta di pompa si ridotta del 25% nel gruppo. La riduz di mortalit non stata influenzata da altri interventi terapeutici (terapia trombolitica, aspirin bloccanti, calcio antagonisti, stimolazione cardiaca, defibrillazione o terapia antiaritmica). effetti collaterali del magnesio sono stati transitori flushing e una maggiore incidenza bradicardia sinusale.

Forma farmaceutica
Fiale da 1gr (10 ml)

Dosaggio

Per la somministrazione in emergenza durante TV, 1 o 2 g di magnesio solfato vengono dilui 10 ml di sol. di glucosio al 5% e infusi in 1-2 minuti. Nella FV il magnesio deve invece ess iniettato come bolo ev. Durante la somministrazione di magnesio, bisogna prestare attenzione possibilit che compaia asistolia o ipotensione clinicamente significativa. Nella torsione di pu sono state usate con successo dosi anche pi alte, fino a 5-10 g. Le indagini cliniche non ha

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ancora stabilito la dose ottimale.

Precauzioni

La tossicit da magnesio rara, ma gli effetti collaterali dovuti ad un'infusione eccessivame rapida includono flushing, sudorazione, modesta bradicardia e ipotensione. L'ipermagnesie pu provocare depressione dei riflessi, paralisi fiaccida, collasso circolatorio, paralisi respirat e diarrea.

Noradrenalina
Meccanismo di azione

La noradrenalina una catecolamina naturale che differisce chimicamente dall'adrena solamente per l'assenza di un gruppo metilico sull'amina terminale. Adrenalina e noradrena sono approssimativamente equivalenti nella loro capacit di stimolare i recettori b (cardiaci), mentre il loro effetto relativo sui recettori adrenergici a1 e b2 completamente dive La noradrenalina un potente a agonista con minimo effetto sui recettori b 2; increment contrattilit miocardica a causa del suo effetto b1 adrenergico, mentre la sua forte azion adrenergica porta a vasocostrizione arteriosa e venosa. Gli effetti inotropo positiv vasopressorio della noradrenalina sono stati impiegati nel trattamento dello shock refratta Tuttavia, l'aumentata resistenza vascolare che induce pu contrastare il suo effetto inotropo noradrenalina incrementa la pressione sanguigna prevalentemente innalzando le resiste vascolari sistemiche, e pu non migliorare, ma addirittura diminuire, la gittata cardiaca. A ca dell'incremento di richiesta di ossigeno miocardico indotto, la noradrenalina pu l'ischemia miocardica, specialmente se la vasocostrizione miocardica indotta da stimolazion recettori a coronarici. Questa catecolamina deve essere utilizzata come ultima riso farmacologica nel trattamento di pazienti con cardiopatia ischemica.

Indicazioni

La noradrenalina usata nel trattamento dell'ipotensione emodinamicamente significa refrattaria alle altre amine simpaticomimetiche. Il suo impiego ha maggiore utilit resistenze periferiche totali sono basse. L'ipotensione con basse resistenze vascolari sistemic una condizione che si verifica raramente nei pazienti con infarto miocardico acuto ma frequentemente nello shock settico e neurogeno. L'uso della noradrenalina deve es considerato una misura utile a guadagnare tempo. Un trattamento corretto richiede non so supporto della pressione sanguigna ma anche la correzione delle anomalie che sono alla b dello shock.

Forma farmaceutica
Fiale da

Dosaggio

La noradrenalina disponibile in fiale di 4 ml contenenti 1 mg di noradrenalina base per ml (2

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di noradrenalina bitartrato per ml). Una fiala deve essere aggiunta a 250 ml di soluzione di gluc al 5% o di soluzione salina, ottenendo cos una concentrazione di 16 m g/ml di noradrenalina b Questo preparato dovrebbe essere infuso attraverso un catetere venoso centrale per minimiz il rischio di stravaso (vedi "Precauzioni"). Generalmente la dose iniziale di 0,5 -1,0 mg/min velocit di infusione viene poi regolata in modo da ottenere la risposta desiderata, che di so consiste nei mantenimento di una pressione arteriosa adeguata (un criterio ragionevole valore sistolico di armeno 90 mmHg), alla minor dose possibile. La dose media nell'adulto mg/min. I pazienti con shock refrattario possono necessitare di dosi elevate, fino a 30 mg/min, mantenere un pressione arteriosa valida. La noradrenalina deve essere somministrata con sistema di infusione volumetrico che assicuri una precisa velocit di infusione. L'uso di que farmaco deve essere visto come una misura transitoria e la dose deve essere ridotta o l'infus sospesa non appena possibile. La somministrazione deve essere ridotta gradualmente per evi una improvvisa e grave ipotensione.

Precauzioni

Poich la misurazione periferica della pressione arteriosa spesso inesatta in presenza di gr vasocostrizione, pu essere necessario monitorare la pressione arteriosa cruenta a livello cent per determinarla con accuratezza. Quando invece non si utilizzi il monitoraggio arterioso inva della pressione sanguigna, durante la regolazione dell'infusione bisogna rilevare i valori pres ogni 5 minuti, con il bracciale o con metodo Doppler ed in seguito ad intervalli regolari in base stato emodinamico del paziente. La noradrenalina incrementa il consumo miocardico di ossigeno senza indurre un aume compensatorio del flusso coronarico. Questo pu essere deleterio nei pazienti con infarto ischemia miocardici. La noradrenalina pu indurre aritmie, specialmente nei pazienti con defic volume ed in quelli con limitata riserva miocardica. controindicata quando l'ipotensione ad ipovolemia, ad esclusione delle situazioni in cui utilizzata come misura temporanea mantenere la pressione di perfusione coronarica e cerebrale fino a che non si ottenga un ripris della volemia. Lo stravaso di noradrenalina provoca necrosi ischemica e formazione di escare a livello dei tes superficiali. Se questo si verifica, si deve infiltrare l'area con fentolamina (5-10 mg diluiti in 1 mg di soluzione salina) per antagonizzare la vasocostrizione indotta e ridurre al minimo necro formazione di escare.

Dopamina
Meccanismo d'azione

La dopamina cloridrato un precursore chimico della noradrenalina che stimola i dopaminergici, b1 adrenergici ed a adrenergici in modo dose - dipendente. La dopamina stim anche il rilascio di noradrenalina. Basse dosi di dopamina (1-3 mg/kg al minuto) inducon recettori dopaminergici a produrre vasodilatazione cerebrale, renale e mesenterica, mentre il t venoso aumentato a causa della stimolazione a adrenergica. La produzione di urina aumentare, mentre di solito frequenza cardiaca e pressione arteriosa restano invariate. Nel ra di dosaggio compreso tra 3 e 10 mg/kg al minuto, la dopamina stimola sia i recettori b adrenergici, La stimolazione dei recettori b1 incrementa la gittata cardiaca e in parte contrast vasocostrizione a adrenergica. Questo provoca un miglioramento della gittata cardiaca e solo modesto aumento delle resistenze vascolari sistemiche. A dosi maggiori di 2,5 mg/kg al minuto, la dopamina produce un sostanziale incremento del t http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm 26/02/02

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venoso e della pressione venosa centrale. A dosi superiori a 10 mg/kg al minuto, predomina il effetto a adrenergico. Conseguentemente, si ha vasocostrizione renale, mesenterica e perife venosa ed arteriosa, con spiccato aumento delle resistenze vascolari sistemiche, delle resiste vascolari polmonari, e con ulteriore incremento del precarico. Dosi maggiori di 20 mg/kg al min provocano effetti emodinamici simili a quelli dati dalla noradrenalina. Come per tutti i farmaci vasoattivi, c' una notevole variabilit di risposta alla dopamina. questa ragione, l'infusione va regolata in base all'effetto emodinamico. La dopamina incremen lavoro miocardico senza che si verifichi un aumento compensatorio del flusso coronarico squilibrio tra apporto e richiesta di ossigeno pu sfociare in una ischemia miocardica.

Indicazioni

La dopamina indicata in caso di ipotensione emodinamicamente significativa in assenza ipovolemia. Una definizione ragionevole di ipotensione significativa una pressione arteri sistolica minore di 90 mmHg associata ad evidenza di scarsa perfusione tissutale, oliguri alterazioni della coscienza. La dopamina deve essere usata alle dosi pi basse che poss produrre una adeguata perfusione degli organi vitali. Se per mantenere valori pressori accettabili si rende necessario un dosaggio superiore a 20 m al minuto si deve passare alla noradrenalina. Immediatamente dopo la rianimazione, possono rendersi necessarie dosi pi elevate di dopam per indurre la transitoria ipertensione raccomandata per migliorare la perfusione cerebrale importante ricordare che l'effetto a adrenergico della dopamina, anche a basse velocit infusione, innalza la pressione di incuneamento polmonare e pu indurre o peggiorare congestione polmonare a dispetto di un miglioramento della gittata cardiaca. Possono ess utilizzati vasodilatatori (ad es., nitroglicerina o nitroprussiato) per ridurre il precarico e miglio la gittata cardiaca contrastando l'incremento delle resistenze arteriose e venose provocato d dopamina. La combinazione di dopamina e nitroprussiato produce effetti emodinamici sim quelli della dobutamina.

Forma farmaceutica
Fiale da 200 mg

Dosaggio

La dopamina disponibile solamente per uso ev. Il contenuto di una fiala deve essere posto in ml di glucosio al 5%. La velocit iniziale di infusione di 1-5 mg/kg al minuto, e pu aumentata fino ad ottenere il miglioramento della pressione arteriosa, della diuresi e degli indicatori di perfusione degli organi bersaglio. Si consiglia un dosaggio finale di 5 minuto. Per ridurre al minimo gli effetti collaterali, si deve impiegare la pi bassa velocit somministrazione che induca un quadro emodinamicamente soddisfacente. La dopamina deve essere somministrata con una pompa volumetrica per assicurare una pre velocit di infusione. Il monitoraggio emodinamico essenziale per il corretto uso di que farmaco nei pazienti con cardiopatia ischemica o con insufficienza cardiaca congestizi monitoraggio dovrebbe essere messo in pratica prima della somministrazione, o il pi possibile dopo che ha avuto inizio. L'infusione di dopamina deve essere ridotta gradualmente evitare una acuta risposta ipotensiva. La dopamina non deve essere aggiunta a soluzioni contenenti sodio bicarbonato o ad a soluzioni alcaline, poich a pH alcalino viene lentamente inattivata.

Schema per la somministrazione di Dopamina (Revivan) in infusione continua


(diluire una fiala di Revivan in 250 ml di Glucosio al 5%)

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I farmaci dell'emergenza 50 Kg 60 Kg gtt/min ml/h gtt/min ml/h 3 8 3 9 4 11 5 15 5 15 6 18 6 16 7 21 8 22 9 27 9 26 11 32 10 30 12 36 11 34 14 41 12 38 15 45 14 42 17 50 15 45 18 54 16 49 20 59 18 53 21 63 19 57 22 66 20 60 24 72 21 63 26 78 23 68 27 81 24 72 29 87 25 75 30 90 Azione dopaminergica Azione b stimolante Azione a stimolante

Pagina 10 di 11 70 Kg gtt/min ml/h 4 11 5 16 7 21 9 26 11 32 12 38 14 42 15 47 17 53 20 58 21 63 23 68 25 73 26 78 28 84 30 90 32 95 34 100 35 105

mg/kg/min. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

gtt/min 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40

Legenda:

Precauzioni

La dopamina incrementa la frequenza cardiaca e pu indurre o peggiorare le aritmie ventricola sopraventricolari. Inoltre, anche a basse dosi il suo effetto vasocostrittore su vene ed arterie esacerbare la congestione polmonare e compromettere la gittata cardiaca. In risposta ad alte di dopamina possono aumentare il consumo di ossigeno e la produzione di lattato miocardici.

Recettori adrenergici cardiovascolari

I recettori adrenergici regolano il tono della muscolatura liscia cardiaca, vascolare, bronchiola gastrointestinale. Esistono tre tipi di recettori adrenergici: a adrenergici (a1 e a2), b adrenergic

e b2), e dopaminergici. Le catecolamine differiscono tra loro nell'affinit di legame per qu recettori (Tab. 1).
Farmaco Dosaggio

Effetto a + ++

Adrenalina

0.5-1 mg 1-200 mg/min

Effetto b ++ +++

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I farmaci dell'emergenza Noradrenalina Dopamina 2-80 mg/min 1-3 mg/Kg/min


3-10 mg/Kg/min 10-30 mg/Kg/min

Pagina 11 di 11 +++ + ++ +++ + 0 ++ + (*) ++ ++ +++ +++

Dobutamina 2-30 mg/Kg/min Isoproterenolo 2-10 mg/Kg/min * Aumento del flusso renale e splancnico Tabella 1. Amine simpaticomimetiche

I recettori a1 sono presenti nella regione postsinaptica del neurone nel muscolo liscio vascol La stimolazione del recettore vascolare provoca vasocostrizione. Questi recettori a liv miocardico mediano gli effetti inotropo positivo e cronotropo negativo. La potenza relativa confronti dei recettori a1 da parte degli agonisti adrenergici disponibili , in ordine cresce fenilefrina, noradrenalina, adrenalina.

I recettori a2 presinaptici regolano il tono dei grossi vasi e costituiscono un meccanismo controregolazione per l'attivit dei recettori a1. Quando vengono stimolati, il rilascio noradrenalina inibito, con diminuzione dell'attivit adrenergica mediante limitaz dell'accumulo di noradrenalina. Nel sistema nervoso centrare, la stimolazione dei recettor inibisce gli archi riflessi a livello del locus coeruleus, provocando vasodilatazione periferic recettori a 2 postsinaptici possono anche mediare la vasocostrizione venosa ed arteriolare.

La stimolazione dei recettori b2 incrementa la frequenza cardiaca e la contrattilit miocardica stimolazione dei recettori b 2 provoca vasodilatazione e rilasciamento della muscolatura lis bronchiale, uterina e gastroenterica. L'attivit dei recettori b2 modula inoltre il metabolismo lipi e la glicogenolisi e tende a spostare il potassio in sede intracellulare, inducendo ipokaliem Questo effetto pu giocare un ruolo importante nell'induzione di aritmie in corso di ischem potrebbe spiegare l'effetto positivo del blocco b adrenergico sia in fase acuta che c prevenzione secondaria nei confronti di problemi cardiaci dopo un infarto miocardico. stimolazione dei recettori b2 adrenergici d luogo a rilascio di renina, fenomeno invece inibito alte dosi di farmaci b bloccanti.

La stimolazione dei recettori a (ad es., da farmaci come noradrenalina o dopamina) provoca vasocostrizione coronarica. Questo fenomeno di solito prontamente antagonizzato da fattori metabolici locali, come l'adenosina, che sono prodotti in risposta al lavoro cardiaco. Nei pazien coronaropatici, la vasocostrizione coronarica dovuta ad uno stimolo pu essere amplificata, e sono frequenti reazioni paradosse dovute a danno endoteliale. Per questa ragione, le catecolam con effetto a agonista devono essere usate con cautela, se non evitate del tutto, nei pazienti co cardiopatia acuta ischemica. I recettori a 2 postsinaptici possono essere particolarmente import nel mediare il vasospasmo coronarico. I calcio-antagonisti smorzano la vasocostrizione a e questo uno dei motivi della loro efficacia nel contrastare la vasocostrizione coronarica. La stimolazione dei recettori b adrenergici generalmente provoca vasodilatazione coronarica.

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CLORURO DI MAGNESIO

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CURARSI CON IL MAGNESIO


Il documento che segue merita di essere letto e preso in considerazione, tuttavia prima di intraprendere una simile cura opportuno consultare il proprio medico di fiducia.

UN RIMEDIO STRAORDINARIO CONTRO UN MALE INCURABILE E ALTRI MALI


di Padre Beno J. Collegio S. Caterina - Prof. fisica, chimica e biologia

Le persone ormai senza speranza di guarire dal male detto "becco di pappagallo", dal male al nervo sciatico, mali alla colonna vertebrale e calcificazioni, hanno ora una cura efficace, indolore, semplice non cara. Allo stesso tempo funziona anche per tutti i dolori causati da carenza di magnesio trascurata, fino alla artrosi. PREPARAZIONE: Sciogliere in una brocca 100 grammi di cloruro di magnesio in 3 litri d'acqua (33 grammi per litro). Dopo aver ben mescolato conservare in recipienti di vetro, non nella plastica. [ Vedi fondo pagina ] Una DOSE equivale ad una tazzina da caff. LA MIA CURA: Quando avevo 61 anni, quasi paralitico, 10 anni prima di iniziare la cura, sentivo delle fitte acute nella regione lombare - un becco di pappagallo appunto - incurabile secondo il medico. Ma io rimediai a quel dolore reumatico, che curai con KETACIL, dimenticando allora il becco di pappagallo, che gi prima mi dava un peso in pi sulla gamba destra. Trascorsi 5 anni il peso divenne un dolore che, nonostante tutte le cure, continuava ad aumentare. Dopo 2 anni, infine, mi ricordai della causa del dolore: alzandomi male dal letto sentivo un formicolio scendere lungo la gamba fino ai piedi. Se mi sedevo il formicolio cessava, se mi alzavo ritornava. Poteva essere solo quel maledetto "becco di pappagallo" ci che affliggeva il nervo sciatico alla terza vertebra, e quando stavo appoggiato all'altro piede o se stavo seduto, gli dava sollievo. Allora facevo tutte le mie attivit rimanendo seduto il pi possibile. C'erano anni in cui facevo tutto stando seduto, meno la messa, un tormento. E rinviavo continuamente un viaggio nell'isola di Maraj dove dovevo completare una rete di radio-telefonia di 40 stazioni in 6 stati. Dopo sei mesi mi misi in viaggio sperando miglioramenti in quell'isola dell'eterna primavera. Ma peggiorai ancora. Celebravo la messa stando seduto, accompagnato dai fedeli.

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CLORURO DI MAGNESIO

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Dirigevo i miei aiutanti a montare i tralicci e installare le antenne dalle cime dei tetti. Senza indugio tornai a Florianopolis da uno specialista con delle nuove radiografie. A quel punto era gi diventato un gruppo di "becchi di pappagallo" , con i loro becchi calcificati, duri, in grado avanzato.... Non possibile fare nulla. Le applicazioni di micro-onde e la trazione alla colonna vertebrale non arrestarono il dolore, al punto di non riuscire a dormire nemmeno disteso. Me ne stavo seduto, fin quasi a cadere dalla sedia per il sonno, quando scoprii che potevo dormire rannicchiato nel letto come un gatto. Certamente solo Dio mi poteva raddrizzare. Mancava poco che non potessi sfuggire al dolore nemmeno seduto o rannicchiato. E allora ? Cosi disperato chiesi aiuto al buon Dio : "Hai visto la tua creatura ? Non ti costa nulla mandare un piccolo aiuto ..." Provvidenzialmente andai quindi all'INCONTRO DI SCIENZIATI GESUITI a Porto Alegre e Padre Suarez mi disse che la cura era semplice con CLORURO DI MAGNESIO e mi mostr un libretto di Padre Puig, gesuita spagnolo che lo ha scoperto....e che sua madre era rigida e calcificata come me, per, con questo sale, divent agile come una ragazza come pure altri suoi parenti. E scherzando mi disse: "Con questo sale puoi morire solamente prendendo un colpo in testa o per un altro incidente. Subito a Florianopoli iniziai a prendere una dose al giorno tutte le mattine; dopo tre giorni iniziai a prendere una dose al mattino e una alla sera, comunque continuai a dormire rannicchiato fino al ventesimo giorno, quando mi svegliai disteso nel letto senza dolore. Ma se camminavo, ancora quel dolore. Al trentesimo giorno mi alzai completamente sbalordito: "Sar che sto sognando ?". Niente pi mi faceva male e feci persino un giretto per la citt sentendo tuttavia quel peso di dieci anni prima. Al quarantesimo giorno camminai per l'intera giornata, sentendo appena un po' di peso. Dopo tre mesi sentivo crescere l'agilit. Sono gi passati 10 mesi e mi piego quasi come un cobra. Il magnesio porta via il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente nelle ossa. E ancora di pi: ha normalizzato le pulsazioni che erano al disotto di 40, quando gi pensavo che il cuore stesse segnando il passo. Il sistema nervoso divenuto calmo, pi lucido, il sangue decalcificato e fluido. Le frequenti fitte acute al fegato sono scomparse. La prostata, che fu operata in un primo periodo di cura, ora non mi disturba molto. E altri effetti ancora, tanto che varie persone mi chiedono: "Cosa ti sta succedendo ? Diventi pi giovane ?". E tutto questo mi ha ridato la gioia di vivere. Per questo mi sento invitato a ripartire quel "piccolo aiuto" che il buon Dio mi ha dato. Centinaia di persone sono guarite a Santa Caterina dopo anni di sofferenza per dolori vertebrali, artrosi, ecc. e ne mandano anche essi copie ad altri che sono disperati. IMPORTANZA DEL CLORURO DI MAGNESIO: Il magnesio produce l'equilibrio minerale che anima gli organi nell'espletamento delle loro funzioni (catalizzatrici), come i reni, per alimentare l'acido urico nelle artrosi, decalcifica fino alle pi sottili membrane nelle articolazioni e nelle sclerosi e nelle sclerosi calcificate,

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CLORURO DI MAGNESIO per evitare infarti, purificando il sangue; rinvigorisce il cervello, restituisce o mantiene la giovent, fino alla vecchiaia. Il magnesio di tutti gli elementi il meno somministrato, come il professore in aula. Dopo i 40 anni l'organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori. Per ci deve essere preso secondo l'et : da 40 a 55 anni 1/2 dose; da 55 a 70 anni 1 dose al mattino; da 70 a 100 anni una dose al mattino e una alla sera. Attenzione: per le persone che vivono in citt con alimentazione di bassa qualit (cibi sofisticati e confezionati), un po' di pi ; per le persone che vivono in campagna un poco meno. Il magnesio non crea assuefazione, ma al sospenderne l'uso se ne perde il beneficio. Non si potr sfuggire completamente a tutte le malattie, i dolori e al naturale decadimento del corpo, ma tutte queste cose saranno molto pi attenuate o addirittura eliminate. La maggioranza, tuttavia, si lascer persuadere dalla pigrizia, invece di godere di una salute radiosa. Il magnesio non una medicina, ma un alimento senza controindicazioni, ed compatibile con qualsiasi cura farmacologia in corso. La persona adulta ne dovrebbe assumere nei cibi l'equivalente di tre dosi e, non riuscendovi, dovrebbe integrare la dose al di fuori del cibo, per non ammalarsi.

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Difficilmente si pu oltrepassare il limite di quantit, infatti le dosi indicate per persone da 40 a 100 anni sono quelle minime. Prendete una dose per un dolore soltanto e gli eventuali altri dolori saranno ugualmente guariti perch il sale mette in ordine tutto il corpo. FORMAZIONI ORGANICHE: "Becco di pappagallo", nervo sciatico, artrosi cervicali, calcificazioni, sordit per calcificazione: 1 dose al mattino, 1 al pomeriggio e una alla sera. Dopo guariti necessario prendere il cloruro di magnesio come prevenzione del male e questo la dose a seconda dell'et. ARTROSI: l'acido urico si deposita nelle articolazioni del corpo e in modo visibile nelle dita che si gonfiano. Questo perch i reni non funzionano bene, per mancanza di magnesio. Attenzione perch un rene qualche volta ormai gi rovinato: 1 dose al mattino. Se dopo venti giorni non ci sono miglioramenti e non guarita la deformazione, prendere 1 dose al mattino e 1 alla sera. Dopo la guarigione proseguire con le dosi per la prevenzione.

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CLORURO DI MAGNESIO PROSTATA: Es. un anziano non riusciva ad urinare. La sera in cui doveva operarsi di prostata gli somministrarono 3 dosi come preparazione. Inizi subito a migliorare...... e dopo una settimana era guarito, senza operazione. Ci sono casi in cui la prostata regredisce, talvolta, fino a ritornare normale: 2 dosi al mattino, 2 dosi al pomeriggio, 2 dosi alla sera. Riscontrato il miglioramento proseguire con le dosi per la prevenzione. ACCIACCHI DA VECCHIAIA: Rigidezza muscolare, crampi, tremolii, arteriosclerosi, insufficiente attivit cerebrale: 1 dose al mattino, 1 dose al pomeriggio e 1 alla sera.

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L'amico Alessandro mi ha scritto: "...Riguardo

la dose io attualmente invece di prepararne una quantit in bottiglia, lo preparo al momento dell'assunzione, ho calcolato un mezzo cucchiaino da caff in un bicchiere d'acqua, in questo modo molto meno "cattivo" inoltre dopo alcuni giorni nella bottiglia, ho notato che il sapore peggiora, cos invece il problema risolto..."

Trascrizione by Vittorio Crapella

[ Retunr ]

[Le mie pagine]

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