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Parole Sessuate

(Sex no Zen)

Attenzione:
contenuti talora espliciti, se ne sconsiglia la lettura
Dr ago

Un drago nella nebbia gigantesco avvolto;


indistinto allarga lievemente le sue
braccia sclerotiche, distende
le sue ali di pleura grinzosa, le muove,
l'aria lattiginosa in circoli opachi
accompagna il gesto.
Lungo, fumante, come un serpente arcano
dall'inguine si distende il suo pene
rovente, urticante.
Il Drago attende, si guarda dintorno
nel fumodilatte.
Sbuffa fiamme per avere luce, sorride, ghigna.
Distende le ali e di nuovo le richiude,
dischiude la bocca dalle zanne lucenti ed urla
ma non si sente nessun suono. Chiude gli occhi
di nuovo sorride.
Immobile attende la femmina che sà
come si spegne il suo cazzo fumante.

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Tr a d i m e n t i e ch i ar im e nt i .

HEI, BELLO, POSA QUEL COLTELLO!


Con la tua donna...
non era amore, ma solo scopare!
Non sai qual'è la differenza?
Resta fermo così che ti dimostro come l'ho spogliata, poi pensa
a qualcosa di meraviglioso
e intanto che ti monto, anche io ci penso,
vedrai che bella scopata!
Ti vuoi fare la mia compagna?
Se lei è d'accordo, accomodati...
a scopare siamo bravi tutti e due,
sempre e con chiunque ci piace, ma l'amore
lo riserviamo solo tra di noi.
Vuoi un consiglio?
Tienti stretta quella isterica fichetta della tua donna,
stringiti forte a quello gnomo di cazzetto impotente
che ti ritrovi tra le gambe e...
ci si vede, stammi bene!

2
Un Amore

Non mi pareva vero mi avesse accettato,


così bella, così altera;
ed ho iniziato a baciarla e
lentamente a spogliarla e poi teneramente
a leccarla corposamente assaggiarla...
ho indugiato sul suo collo aggraziato
di candida regina della neve,
con le labbra pizzicavo e con la lingua leccavo
e giravo tutto intorno alle sue spalle,
iniziava a mugolare, le cominciava a piacere
ed anch'io mi gustavo il suo sapore
annusavo il suo odore,
la passione stava salendo, una specie di
vertigine emotiva e lo sentivo duro
fuori nel corpo e dentro
nell'animacuorecervello,
e la regina delle neve si era trasformata
nella dea del fuoco, e le sue mani roventi

3
mi artigliavano nel corpo,
mi carezzavano la testa come falene
cieche alla ricerca della luce;
continuavo a scendere giocando con la bocca,
sui suoi piccoli seni perfetti e delicati,
ed ancora più giù, mangiandole la pancia,
succhiandole l'ombelico,
mordicchiandole il caldo monte,
raspandomi le labbra col suo pelo asciugandomi la lingua
ero attratto inesorabilmente
dal calore dall'odore sempre più forti
me ne ubriacavo, e in un caldo lungo
umido e passionale bacio mi legavo,
quattro labbra una lingua
e un capezzolo segreto arroventatinebriati... ed è venuta,
ho bevutosucchiatoingoiato tutto il suo amore il suo umore,
l'ho fatto mio. Sono risalito con la lingua sul suo corpo
son giunto alla sua bocca, l'ho baciata mi ha ricambiato
ed abbiamo iniziato a far l'amore.
Ma quella è un'altra storia...

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Vo l e r i

Era da poco che ci frequentavamo,


ti ho guardato e ho detto:
scopiamo.
Mi dicesti
ma che dici?
e ridesti allegra,
mi avventai sulle tue labbra,
te le succhiai, e dopo un attimo le nostre
lingue si torcevano inseguivano
leccavanoabbracciavanoscavavano,
e le nostre bocche non erano abbastanza.
Inconsapevoli ci ritrovammo
nudisudatiavvinghiati
umidi accaldati curiosi copulatori.
E Urlavi
ancora! ancora! di più! di più! fammi godere!
mi agganciasti i piedi dietro e
mi spingesti ancora dentro, di più,

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dove non pensavo potessi arrivare,
ti strinsi nell'abbraccio più forte,
fino quasi a farti soffocare
ed eravamo più caldi del calore,
i tuoi seni schiacciati nel mio corpo,
i nostri capezzoli si sfregavano nel piacere,
ci siamo strettidimenatisussultati,
ed il nostro piacere si è trasformato in godere
e l'uno nell'altra ci siamo annullati;
siamo venuti insieme ed abbiamo urlato
dal profondo di noi stessi.
Se ne sono accorti i vicini, la città la regione
e la nazione, credo anche su Marte e Venere
e son sicuro nei sette piani astrali trapassati
dal nostro orgasmo sincrono
simultaneo passionale.

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Tenerezze

Quand'era il momento
in tua compagnia nel climax più acuto
sono venuto
rapido sono uscito dal tuo nido accaldato
ed ho eiaculato
su di te i miei semini ho sparpagliato
fra i capelli sugli occhi sulla pancia sul seno delicato
dalla risacca delle ondate di piacere mi hai guardato
con espressione allegrastupitasoddisfatta mi hai detto
Cos'è una pioggia tropicale?
ed io felicecontentoappagato ti ho risposto
No, qualche goccia di essenza liquida del mio amore...
abbiamo riso insieme ti ho carezzato
mi hai ricambiato
abbiamo continuato
col fruscio delle dita sulla nostra più intima pelle
leggeriestasiatideliziati
ci siamo addormentati.

7
No t t u r n o m a r i n o

Parcheggiati di fronte alla spiaggia


parlavamo tenendoci per mano,
era una notte umida, oscura,
una stretta lama di luna
apriva nel mare nero una fenditura,
bianca, tremolante, insicura, si spegneva nella sabbia.
Ci siamo guardati, e ci siamo fermati
così, era un attimo che ci è sembrato eterno,
ed i nostri occhi,le nostre anime i nostri corpi
si sono uniti, e sempre più la nostra conoscenza
esaltavamo, dei respiri il vapore mescolavamo;
ci siamo spogliati, ti sei aperta mi hai accolto
delicatamente sono entrato, senza una parola
a guardarci dentro gli occhi continuavamo
a carezzare i nostri visi seguitavamo,
lentamente, al calor bianco ci accendevamo.
E già ti ero dentro, ma ancora, di più
ti volevo sentire volevo affondaresprofondare
cercando il tuo amore il battito del sangue nel cuore

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entrarti nell'anima aprirti nel cervello
la voglia la passione il furore di godere l'unione.
Mi guardavi e gemevi ti guardavo e gemevo,
la macchina gemeva con noi, partecipava anche lei.
E ancora di più, sempre più in fondo,
mentre ci guardavamo
i nostri cervelli si aprivano e si univano,
creando un novo mondo,
le anime dalle viscide interiora uscivano
si torcevanointrecciavano fra di loro si
spalmavanondeggiavano ed un nuovo mare creavano,
il sangue ci scorreva pompando simultaneo
i cuori rumore di tempesta e di risacca fornivano,
i nostri respiricalorifuroripassioni
i vetri appannavano, una nebbia diffondevano,
e noi in quelle nebbie di Avalon, venivamo continuando a godere
in quel mondo di piacere che avevamo creato,
fino al sorgere del sole che ha bagnato e diradato
il nostro ultimo fluido orgasmo.
Poi nel mare riacceso dall'alba abbiamo nuotato.
Più tardi ci siamo dati l'addio.

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Corteggiamenti

Voglio averti perchè

sei così bella

e sono curioso

di sapere

quanto fiato hai

nel corpo

per urlare

il tuo orgasmo

e se mi riesci

ad avvolgere

come io

ad amare.

10
unione

1con1

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