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Guardando meglio, mi accorgevo di avere davanti una creatura dagli occhi minuscoli e voraci nascosti dietro una folta

peluria che gli copriva met muso, su cui spiccava, sotto un naso quasi inesistente, un'enorme boccaccia dentata , aperta, distesa in una smorfia raccapricciante, da cui spuntava diritta una lingua davvero lunga e tagliente; sulla testa aveva poi qualcosa che mi venne da chiamare "capelli a spina": un insieme di punte che occupavano la superficie del capo. Per il resto, il suo corpo era proprio intrecciato in un insieme di spire sulle quali spuntava qualcosa come una foresta di punte aguzze: probabilmente anche quelle erano peli, ma pi spessi di quelli del muso, pi simili a quelli del capo. Lo spettacolo terminava poi con una coda sottile e slanciata nell'aria, tagliente anche lei ovviamente. Non sapevo in realt come ben fare, quella cosa era al tempo stesso buffa e agghiacciante, con quella specie di parrucchino dai peli aguzzi sul capo e per contro quei terribili denti ricurvi, da taglio mortale.

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