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Anno 2

N u me r o 1 4

Ottobre 2013

La rivista multicanale di narrativa fantastica liofilizzata istantanea

Bright Side
Il Festival delle Storie 2103 Intervista a Maurizio Merluzzo L'ultimo di Joe Abercrombie

S ka n

AMAZING MAGAZINE

L'Ipogeo di Hal Saflieni La diplomazia dell'arte 88 Il cacciatore

La donna con il cappello La conosci l'ultima?


N ASF L e T re L une 6 La Macelleria n.6

I sogni delle crisalidi

Questo il mio corpo Amazonas Ave Atque Vale Fantasy? No, non leggo letteratura per ragazzi / Slant Le macchine infernali E' tempo sprecato uccidere i morti Livello Scarlatto
Parole chiave alla "Blue Lacuna"

The Clockwork Rocket

d i J a c k ie d e R ip p e r

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di Ignazio Piacenti

TVerion

N o n pe r d e t e i l n u m er o d i N o ve m b r e 2 01 3 E ffe t t i c ol l a t er a l i

Hanno collaborato L'editoriale ............................. 5

Jackie de Ripper e

Max Gobbo Roberto Bommarito Andrea Viscusi Cristiano R. Luigi Bonaro Mirko Giacchetti Christian Fedele Alessandro Renna willow78 David Galligani Andrea Atzori Massimo Luciani Leonardo Boselli Ignazio Piacenti Roberta Guardascione

di Jackie de Ripper OLTREMONDO Gli Speciali Il Festival delle Storie di Max Gobbo .............. 6 Cartunia Nel mondo del doppiaggio di Max Gobbo .............. 10 Anteprima Joe Abercrombie, "Non prima che siano impiccati" ...... 13 Una voce da Malta "L'Ipogeo di Hal Saflieni".16 di Roberto Bommarito Being Piscu "La diplomazia dell'arte". 19 di Andrea Viscusi Un italiano a Glasgow "88" ..................................... 22 "Il cacciatore" ................... 23 "Futuro prossimo" ............ 25 di Cristiano R. Poscritti di futuro ordinario "La donna con il cappello piumato" ........................ 26 di Luigi Bonaro Guest Star "La conosci quella della madre e del figlio?"........ 35 di Mirko Giacchetti Oltre lo Skannatoio Le Tre Lune 6 "I sogni delle crisalidi"..... 36 di Christian Fedele

Sommario

del

Bright Side

La Macelleria n.6 "Questo il mio corpo".....38 di Alessandro Renna "Amazonas"........................ 45 di willow78 "Ave Atque Vale"............... 49 di David Galligani Nella pancia del Drago "Fantasy? No, non leggo letteratura per ragazzi" di Andrea Atzori .......... 52 I libri da rileggere G. Bear, "\ Slant" ............. 54 K.W. Jeter, "Macchine infernali" di Massimo Luciani ..... 56 I libri da tradurre G. Egan, "The Clockwork Rocket" di Massimo Luciani ..... 58 Il libro sullo scaffale D. Di Dio, "E' tempo sprecato uccidere i morti" (presentazione) ............. 60 L'eBook nell'eReader A. Tentori, "Livello scarlatto" (presentazione) ............. 61 Narrativa interattiva Le parole chiave alla "Blue Lacuna"................ 62 di Leonardo Boselli Vale pi di mille parole "TVerion" .......................... 65 di Ignazio Piacenti "Lunaris" ............................ 67 (graphic novel completa) di Roberta Guardascione DARK SIDE ........................... 72

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Hanno collaborato Il Lato Oscuro

Sol Weintraub anark2000 Arianna K. willow78 Slash1588 mother95A Alexandra

Sommario

Skannatoio edizione XXII Un infausto inizio Le specifiche ..................... 79 "Chiaro di luna" di anark2000 ................. 80 "La lucciola di Carola" di Arianna K. ................ 82 "Detenuto H573" di willow78 ................... 85

"L'ultimo pianto del Beato" di Sol Weintraub .......... 72

del

Dark Side

Speciale ventiquattr'ore nella giungla di cemento "Il gatto bianco e il gatto nero" di Arianna K. ................ 89 "Nella notte" di anark2000 ................. 90 "La Citt Vecchia" di Francesco Fabrocile . 92 "Il creatore di Demoni" di mother95A ................ 95 "Sotto le frecce del Sagittario" di Alexandra ................. 100 Domande retoriche Sol Weintraub intervista anark2000 ........................ 102 Risultati e classifiche Skannatoio 5 e mezzo ...... 104

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S ka n
AMAZING MAGAZINE
Un infausto inizio

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S ka n

Gl i

Speciali di Oltremondo

Oltremondo

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S ka n

Cartunia

Oltremondo

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S ka n

Antepri ma

Oltremondo

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sta leggendo per voi

Oltremondo

Pri ma che siano i mpiccati


S k a n M a ga z i n e

Joe A bercrombie

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Oltremondo Sarebbe un delitto!

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S ka n

Ro b e r t o Bo mma r i t o

Una voce da Malta

Territori d'oltremare

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S ka n
La diplomazia dell'arte

An d r e a Vi s c u s i

Being Piscu

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S ka n

Un italiano a Glasgow

Cr i s t i a n o R .

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S ka n
La donna con il cappello piumato
sottotitolo

Poscritti di futuro ordinario

Quella notte fuori dal sexy shop scese la neve I'm a spy in the house oflove I know the dream, that you're dreamin' of I know the word that you long to hear I know your deepest, secret fear I know everything Everything you do

per caso, al Topa Loca, uno strip bar sul Lungotevere.

James Douglas Morrison

Divina

Fissavo la mia musa, diceva che mi voleva, non mi interessava chi fosse o da dove venisse. Facemmo l'amore appassionati come due ragazzini. Si addorment. Il suo corpo, simile a marmo levigato, fuoriusciva dalle lenzuola accartocciate. La luce intermittente dell'insegna al neon, Latex Paradise, singhiozzava sparando lampi rossi nell'oscurit del mio tugurio, attraverso i vetri incrostati. Ci eravamo conosciuti

vall le gambe e mi guard in modo curioso. La scrutai serio cercando la mia migliore espressione da duro. Presi una mug Divina era una ballerina di lap anch'io. Divina sembrava a suo dance. agio nella mia topaia. Giocai sporco, misi sul giradischi Blue Quel giorno, prendemmo un Green . Mi poggiai allo scrittococktail al bar dopo il suo spetta- In io davanti lei, l'impermeabile si colo. Mi sorrideva. C'era qualco- apr per unaattimo mostrando la sa in me che l'attraeva. semiautomatica, una Beretta M9. Divina l'aveva notata. Mi sentivo La invitai da me. in un libro di Raymond Chandler. Che bambola. Occhi di ghiaccio, capelli castano chiaro, pelle gi un altro poco di caff eburnea, labbra carnose, da ba- Mandai e accesi una sigaretta a lei e a ciare. Le bianche estremit fuo- me. " Dunque, voi sparate alla riuscivano perfette dallo spacco gente" disse tranquillamente. dell'abito di seta. Si avvicin e mi "Siete un assassino". diede un bacio: Mi vorresti, non vero? Decisi di fare la stessa cosa. Avefinito i sigari, feci un sorso Spregiudicata e sensuale, il tipo vo dalla mug e presi dal suo giusto per me. pacchetto due paglie. Diedi fuoco entrambe, una per lei e una per Ti chiamer Mickey mi apo- a me. di buon grado, si mistrof con ironia, offrendo al mio se a Accett ridere ma risultato non fu sguardo le spalle scoperte mentre quello sperato:ilMichele, che ci prendeva un caff dal bollitore. Il fai con quella scacciacani? e tir tatuaggio, la farfalla d'inchiostro, fuori il revolver, nascosto nella cos lo chiamava lei, agitava con borsa. Era una Smith & Wesson delicatezza le ali grazie 29, calibro 44. Dovresti procuall'impercettibile movimento questo giocattolo anche tu e della candida scapola su cui era rarti la poggi sulla mia scrivania. Si impressa. La mia circolazione accorse del mio imbarazzo e arteriosa aument in vistosacambi registro: musica, mente. Si sedette di fronte a me per veramenteBella troppo caldo poggiando le bionde sull'orlo del qui e fece per togliersi la veste tavolo, la tazza in mano, accamentre aggiungeva sorridendo:

Lu i g i Bo n a r o

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Com' ovvio, il ventilatore non funziona, corretto Mike?

toilette e, salutando cerimonioso, esclamai: Serve aiuto? Per fortuna, era solo un cliente. Come in tutti i racconti noir, ra- Lacqua frizzante dimenticata a fianco a un vecchio iMac cremisi, gazzina replicai orgoglioso. posto sul lato sinistro della cassa, emise un piccolo sibilo. Il video Il vestito scivol ai suoi piedi computer mostrava in contiquando si alz dalla sedia senza del nuazione annunci, messaggi e veli per venirmi incontro. pubblicit: Mi piaci Mickey. Ti adoro Divina.
Come posso far pace tra il mio amico e il mio fidanzato? Cristina. Scapolo o zitella? Alla ricerca dellamore? Cerca tra milioni di sigle adesso!

nunciato cadeva a strapiombo sulle labbra sorridenti. Avevo una solida corporatura, malgrado non fossi pi un ragazzino. Mi resi conto che ero ridicolo, vestito con quei bizzarri abiti di pelle borchiata. Il tipo esclam: Mi piacerebbe acquistare il DVD di Biancaneve ed i Sette nani viziosi. Lo trova l, nellespositore, quello con lindicazione, Bedtime Tales

Risposi cordiale. Mentre indicavo la direzione con il dito, osservai il pornofilo che si dirigeva al ripia1. Ucciderai Carla Merletti Preparativi per un caldo Merry no, seguendolo dagli specchi applicati sul solaio. Le tubature Roma, ore 21.00. Il mio corpo era Sexmass?. dei riscaldamento, tinte di rosa, ancora dolorante, colpa di quel Il porno-avventore esit a risinuose il soffitto dannato Kebab. Erano ormai di- spondermi. Osservai una piccola attraversavano muovendosi come gracili e verse ore che ero in seduta su lunghissime gambe sinistre. bolla daria che saliva dal fondo quel cesso bizzarro. Era simile a della bottiglia piena, era il gas LMac esibiva freneticamente a una grossa fragola, un aspetto de- che usciva lento dal tappo un po- schermo: cisamente inquietante. La noia si co svitato.LMac era intento a era quasi sostituita del tutto agli scarabocchiare comunicati Scarpe lustrate! Se aspiri a esspasmi. Avevo iniziato a seguire ammiccanti: sere una persona elegante, devi con lo sguardo la linea del tubo dalle tue calzature. Vita rosa fino allo sciacquone. Mi ero Popolo della notte? Scaricate partire reale Le risposte dellesperto soffermato su un punto del muro una foto dei nostri migliori Cosa devo fare per ricostruire la a notare il cromatismo dove, dal Night-club. nostra relazione dopo un sexy fucsia della tinta acrilica che party? ravvivava il negozio, fuoriusciva Consulta il tuo oroscopo il verde della muffa. tizio soddisfatto venne verso di Allimprovviso, la porta del Sexy giornaliero. Le nostre sensitive Il me con il film in mano: Solo sono a tua disposizione. shop di via Cherso, 12, una trasette euro gli dissi. C una versa di via Collatina, si apr cipromozione sulla vendita del gegolando. Mi sorpresi a scrutarmi nella nere Fiaba.Dunque, tir fuori il grande specchiera a cuore dietro portafogli. Da una tasca le spalle del mio silenzioso acqui- cappotto cadde un pezzodel Il campanello, a forma di tetta, di carta: tintinn, ovattato, su un enorme e rente. Gli occhiali, sullovale del Senta, ha perso... segnalai sensuale bocca di donna che face- viso, definivano delle circonfe- prontamente. va da bancone. Tolsi la sicura alla renze perfette intorno alle mie pistola. Uscii rapidamente dalla pupille cerulee, il naso pro-

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Ho atteso tanto per vedere questo film replic compiaciuto.No. senta, vorrei dirle che... continuai. Il tale, frettoloso, mi interruppe senza possibilit di replica: Grazie e arrivederci.Rimasi interdetto a guardare la suola delle sue scarpe lucide e il risvolto del pantalone gessato muoversi rapidi nel guadagnare luscita. Lo sconosciuto si allontan, lasciando sul pavimento pezzato il foglio ripiegato. Lo presi. Scoprii che era un messaggio per me da parte dellagenzia: Ucciderai Carla Merletti.

L'hostess era appena passata portandosi via gli avanzi. Lo schermo indicava la posizione del velivolo tra Lausame e Montreaux, una linea rossa ne evidenziava la traiettoria. Un fastidioso abito da sera, degli scomodi sandali rossi con il tacco alto e un cappello piumato erano l'abbigliamento per la mia operazione sotto copertura.

scarlatta. Prima di uscire dal bagno, controllai i capelli e il trucco, decisi che lo specchio rovinato di quel gabinetto sarebbe stato sufficiente. Avevo un corpo e un viso perfetti. Certo, con tutti i soldi che avevo speso, cinquemila euro per gli zigomi, settemila per il naso alla francese, seimila per la bocca. Adesso, avrei aggiunto un poco di rossetto sulle labbra perfette e un po' di matita intorno ai formidabili occhi cerulei. Mi specchiai ancora: Ciao Carla Merletti, sei una bomba sexy.

Il doppio fondo del mio bagaglio nascondeva passaporti contraffatti, carte di credito, false patenti di guida, lasciapassare diplomatici, autorizzazioni internazionali, permessi antiterrorismo, coordinate bancarie, id pubblici e privati, nickname per le chat, 2. La donna con il cappello piu- certificati di cittadinanza. Ero stanca, ritornai a riposare. La mato missione era difficoltosa, sedetti Il video informava i passeggeri: al mio posto, il monitor mostrava 1) Una porzione singola di uova altitude 11600 m, ground speed l'andatura dell'aereo: Black Fostrapazzate, funghi e zucchine; 792 km/h / 490 mph, Gstaad: 66 rest 150 km/ 93 Miles. miles. 2) una porzione singola di burro; La mia vera identit era questa: Carla Baroldi, agente segreto nuL'indicazione toilette fu finalmente verde, mi alzai prima mero 234, nome in codice Donna 3) una porzione singola di che divenisse nuovamente occu- Anna. formaggio; pata. Presi una storta. Quelle 4) una porzione singola di pane; calzature con quei tacconi erano Sistemai le cuffie gi collegate da suicidio. Ma dovevo stare all'iPod scarlatto, lasciato acceso, attenta. La formula da consegnare in riproduzione casuale: 5) una bustina di sale; era contenuta proprio nella zeppa di una delle mie scarpe. Avrebbe Notte e giorno a faticar, per chi 6) una bustina di pepe; funzionato solo associata a dei nulla sa gradir, piova e vento a codici presenti in un libro di fiabe sopportar, mangiar male e mal 7) un bicchiere di succo che avrei dovuto sottrarre a un dormir d'arancia; mediatore che operava a Bruxelles. Ero nervosa. Una pistola, una 8) un bicchiere di caff americapiccola semiautomatica da tasca, no; Non me lo aspettavo ma la tazza la Titan 25 calibro 6.35, era assiera confortevole, lo spazio rialla gamba con una stu9) una salviettina umidificata mo- stretto, al contrario, mal si adatta- curata penda giarrettiera e predisposta al nouso. va all'ingombro della mia veste suo ufficio. Quella sera, il metal

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detector del terminal B di Fiumi- Donna folle! Indarno gridi, Chi cino era spento, il personale di son io tu non saprai! verifica al check-in era tutto composto da nostri agenti. Ero quasi arrivata. Il lettore mp3 continuava a mo- Gente! Servi! Al traditore! dulare l'aria:
voglio fare il gentiluomo e non voglio pi servir, No! No! No! No! No! No! No! E non voglio pi servir. Taci e trema al mio furore!

Il video segnalava una localit tra Francoforte e Mannheim. Bruxelles era sulla destra, una stella contrassegnava il luogo dell''atterraggio.
3. Michele Corsi

Il boeing 747 era nei pressi di La Chaux-de-Fonds. Mandai gi una compressa di Tavor per nascondere l'agitazione. Guardai il biglietto che mi aveva dato il mio contatto, Rue du Canal 51, 1000 Bruxelles, l'indirizzo di una casa di piacere, di rimpetto all'hotel Ville, una traversa della Grand Place.

Le informazioni a mia disposizione erano le seguenti. Per le 23.00 del giorno dopo, l'agente sarebbe venuto in possesso delle fiabe ma non rinuncer al suo consueto appuntamento con il piacere. Andr in Rue du Canal 51, con il testo, indossando un costume da Babbo Natale. Cercher la camera 12 del bordello al fine di incontrare la sua lucciola Maggie, ma trover me.
Scellerato!

Roma, via Cherso 12, ore 23.30 C'era sempre vento in quel maledetto quartiere. Anche quella notte dovetti controllare gli annunci sul vecchio iMac rosso. Avrei dovuto leggere quelle pubblicit sul computer fino a diversa comunicazione da parte dell'Agenzia. Ero Michele Corsi, classe Gennaio 1960, agente segreto 131L, nome in codice: Leporello.

Oh che caro galantuomo, voi a Sconsigliata! star dentro con la bella, e io a far la sentinella la sentinella. Erano due notti che non dormivo.

Le mie istruzioni erano chiare:

mezz'ora di tempo per eliminare l'intermediario e sottrargli il volume di fiabe, ritornare a Roma, portare i codici contenuti nel tacco e il testo con le favole al mio contatto Angelo Borri che mi aspettava a via Cherso, 12. Questo era quanto.

Ero operativo. Le mie attuali informazioni riguardavano il corriere Carla Merletti, la donna con il cappello piumato. La avrebbe pubblicato un Avevo preso gi diversi calmanti, Merletti messaggio criptato su web, su un mi sentivo un rottame. Ma ero tabloid locale. Le mie istruzioni paziente e organizzata. Ero la mi- parlavano chiaro: gliore.
Come furia disperata Ti sapr perseguitar! Questa furia disperata Mi vuol far precipitar!.

1) eliminare l'agente Angelo Borri;

L'agenzia mi avrebbe pagato co- 3) incontrare la Merletti al posto me sempre una montagna di euro. di Borri; Non sperar, se non m'uccidi, Avrei potuto effettuare quel Ch'io ti lasci fuggir mai. piccolo e costosissimo intervento 4) uccidere la Merletti; per gli inestetismi del fondoschieL'airbus volava sopra Strasburgo. na. 5) prendere il libro.

2) intercettare il messaggio di Carla Merletti sull'terminale scarlatto;

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Punto. Pareva che il volume di fiabe contenesse codici molto preziosi per la realizzazione di un virus letale. La nostra agenzia do-veva assolutamente impossessarsi. Da detta formula dipendevano determinati equilibri internazionali. A noi spie, di pi non era dato sapere.

La casa di appuntamenti era piccola e accogliente. C'era una musica in sottofondo:


The magic carpet waits, for you, So don't you be late

Andai di sopra, nella camera numero 12, indossai qualcosa di sexy e attesi l'uomo. Avevo tolto la sicura alla pistola.
5. L, dove si specchiavano, in modo sinistro, quegli insoliti oggetti gommosi

Un albero di Natale, con gli aghi secchi e marroncini, lampeggiava pigro nei pressi della reception. Osservando la sfortunata conifera, pronunciai la parola d'ordine Avevo ucciso Angelo Borri nel Erano diversi giorni che osserva- in modo quasi meccanico: Po- locale dei sexy toy. Era il precevo il monitor e non mi sembrava trei avere una Duval? dente finto commesso del Sexy che vi fossero cose rilevanti: shop. Angelo era, per, il vero finita. Replic, da dietro il contatto di Partecipa anche tu al "2011 Ro- bancone, una graziosa fanciulla me Bikini Fashion Show" vestita da coniglietta di Playboy. Carla Merletti, era simpatico. Peccato aver dovuto eliminarlo. Consulta le stelle! Acquario 21 Era la risposta giusta. La raGennaio 18 Febbraio: Il Sole au- gazza-coniglio era il mio contatto E adesso continuavo a visionare i menta la sua influenza e ti d uno a Bruxelles. Erano le 21.00. Co- messaggi del tabloid sul quel slancio mentale ed energia fisica. me indicato dall'Agenzia, chiesi compu-ter rosso: Un rapporto che ha avuto i suoi un altro tipo di birra. Sul rovescio momenti difficili diventa pi faci- del sottobicchiere di carta trovai Questo mese, interroga gli le. Single? Un ospite atteso pres- delle indicazioni scritte in italia- astri!. so di voi potrebbe essere l'ultimo no: amore della vostra vita. L'agenzia mi aveva procurato Confermata stanza 12, tutti i documenti falsi con la mia confermato arrivo babbo natale foto e i dati di Angelo Borri. 4. Rue du Canal 51 con libro di fiabe, attendere ed Considerai che l'operazione saeliminare, prendere il testo, volo rebbe stata facilitata dal fatto che ritorno gi prenotato, stessa la Merletti non conosceva Borri. Ero arrivata a Bruxelles, in Rue identit e modalit, Good Luck. du Canal 51. Il palazzo era bellisChristmas Countdown Il conto simo, nell'elegante strada che da- Ringraziai la coniglia per il alla rovescia per il Natale iniva sulla Gran Place. Il bar del boccale. Mi rispose con un sorri- ziato, e stiamo svendendo a bordello, era deserto. C'erano so fissandomi con uno sguardo fantastici prezzi! It puts Santa to alcuni avventori comodamente d'intesa, mentre alzava la testa, shame! distesi sui sof con delle ragazze fingendo di essere intenta a lavama si trovavano pi in l, nella re i bicchieri. Le feci un il metallo che urlava, sala dalle pareti di lacca rossa, impercettibile cenno con il capo Ricordavo la puzza di polvere da sparo, il proprio sotto l'arco, dove un per farle capire che avevo recepi- corpo di Angelo, l, nella stanza, cartello, posto sulla volta, recita- to. in una pozza di sangue, lo guardo va: Pompadour's Room . luccicante e la pupilla senza vita,

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dove si specchiavano, in modo si- sesso del libro. nistro, quegli in-soliti oggetti gommosi, schierati minacciosa- Rispose una voce metallica: mente sullo scaffale rosa, proprio Informazione registrata. di fronte a lui. Riagganciai.
Consulta le nostre sensitive. Servizio disponibile 24h al giorno.

ro duro ma ha un cuore gen-tile pu scoppiare l'Amore, possibile, allora, trovare le parole giuste per discutere di argomenti delicati in questo modo aiuterete i vostri piani per il Natale.

A fianco della cabina a gettoni, arriv subito un taxi. Ero gi in fuga verso l'aeroporto, indosNon mi andava di uccidere anco- sando il vestito da Babbo Natale. ra. Volevo smettere con quella vi- Ci avevo messo una vita a spota. Ma ero una spia, un assassino. gliarlo, pesava un quintale, quel bastardo. Dovevo fare in fretta, di Il terminale era implacabile ma l a poco li avrei avuti tutti addosdella Merletti nessuna traccia: so. Il maiale non voleva proprio morire. Gli ho dovuto sparare diverse volte. Alla fine, si era deciRubrica Lettere tra amiche so ma era caduto all'indietro e, Christmas Gift Sono rimasta un agonizzando, mi si era attaccato po' delusa dal tuo regalo alla gamba strappando tutte le dell'altro anno, una crema per i piedi. Non sono ne-anche riuscita mie costosissime calze.
a riciclarla. Comunque, ascolta, visto che insisti, se ti piace molto la fantasia di quel collant, posso dartelo in cambio della pappa reale che ti ha regalato tua suocera per il compleanno. 7. Salve, sono la sensitiva Carla Merletti

Erano sempre le 21.00 ed ero sempre l, agente 131L, nome in codice Leporello, operativo. Anzi, ero Angelo Borri.
30 giorni di prova gratuita per pizza Cherso Sei in cinta o sei semplicemente grassa? Prova DietaPlus. Penso che i motivi e le fantasie natalizie sulla biancheria intima o sulle calze siano inutili. Tuttavia, potrei indossare i miei boxer, con Babbo Natale che dice "Ho Ho Ho", anche in altri periodi dell'anno. Carla Merletti, la sensitiva sta aspettando la vostra chiamata. Chia-mate subito il numero in sovra impressione a soli \ 1. 50/min.

Erano le 21.00. il giorno era passato tra le bizzarre richieste di 6. Quel maiale che non voleva strani clienti e un'altra notte samorire rebbe passata in compagnia degli strambi messaggi dell'iMac. Era impietoso. Non la smetteva mai Le undici e cinquantacinque. Era con quegli an-nunci: tardissimo. Dall'altra parte del filo il telefono squillava. Secondo Consulta le stelle! Acquario 21 le istruzioni, al quinto squillo Gennaio 18 Febbraio. La tua siavrebbe risposto un fax, era il se- tuazione estremamente chiara. gnale dopo il quale avrei potuto Ebbene S! Si pu vedere al di l parlare, tre, quattro, cinque, il dei ruoli che le persone ricoprofax. no. Attraverso un sorriso, si pu Sono Donna Anna. Sono in pos-

La donna col cappello piumato aveva finalmente pubblicato l'annuncio. Mi diressi, determinato, verso la colonna dorata, con i piccoli cupidi a rilievo. Proprio l, era attaccato il telefono, rivestito di peluche fucsia. Chiamai. Una voce sensuale mi rispose dall'altro lato del filo: Ciao, sono la sen-sitiva Carla Merletti, consulta le stelle adesso.

arrivare all'intimit. Quando si incontra qualcuno che fa un lavo-

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Risposi, deciso, come da istruzioni: Salve, sono Angelo Borri dal Sexy shop di Roma, in via Cherso e ho bisogno di un consulto, qui nel mio locale. Signor Borri, visiter il suo negozio questa notte.
8. bout de souffle

guard fisso e, nel restituirle lo sguardo, restai folgorato. Era Divina, la mia musa noir e, vestita cos, era meravigliosa. Portava uno stupendo copricapo con le piume. Mi parlava. Non la capivo. Riuscivo solo a seguire il movimento delle sue labbra seducenti da cui si intravedeva il bianco perlato dei denti. Il suo sguardo era profondo e affascinante.

hai veramente una strana copertura Mike E io, sbuffando: Non ne posso pi di questo posto e di questi vestiti ri-dicoli. Lei sorrise dolce e mi rispose: Sai? Stai veramente bene vestito di pel-le. Sei un perfetto commesso di sexy shop e si avvicin baciandomi. Comunque, anche la tua copertura piuttosto insolita. Non ho mai co-nosciuto un agente che usasse eleganti vestiti rossi da sera, cappelli piumati e calzature rosse con tacchi vertiginosi. Si turb guardandomi sconcertata. Visto il cambiamento repentino, le risposi: Scusami. Ho parlato a sproposito. E lei: le mie scarpe. non volevo offenderti. Hai dei bellissimi sandali. Voglio dirti che E lei con decisione: stai zitto Mike. C' uno sgabello?

Che sorpresa. Ciao Mickey o dovrei dire Angelo? Sono Carla Osservai il quadrante della Merletti, il tuo corriere mi sorripendola a parete, un orpello di porgendomi il libro. Non sapepeluche oscillava perpendicolare se vo rispondere. Notai il volual di sotto del bizzarro cuc. Le me cosa nella sua mano bianchissima, lancette, modellate su un paio di foderata con un delicato guanto gambe esaltate da vistose calze a di merletto rosso. rete, sembravano essersi fermate sull'una e quaranta di notte. Avrei dovuto ucciderla. Pensai: Prendi il testo e uccidi. Uccidi. Ero teso. Esegui. Queste, sono le tue istruzioni. Punto. In silenzio ascoltavo il tempo marcato da una goccia che, con Come un programma corrotto da regolarit, cadeva da quel rubi- un virus, ignorai l'istruzione e le netto rotto nella toilette. Guardai rispo-si: Ciao Divina o dovrei l'albero di Natale nell'angolo del dire Carla?. E lei, sbattendo le Sexy Shop. Le palline natalizie a ciglia lun-ghissime: L'agenzia forma di tette, lampeggiavano degli agenti molto attraenti e flebilmente con l'intensit di una ha poggi il li-bro sul labbro inferiolam-pada da cimitero. re dell'enorme banco-bocca. Operativo, andai nel retrobottega a prendere la Beretta. Avrei dovuto uccidere di nuovo. Dal bagno del negozio sentii lo scricchiolio della porta del locale. Un rumore di tacchi risuonava nel sexy shop. La donna con il cappello piumato era l.

Si guard in giro e lo vide di lato: Poi mi osserv, quasi incuriosita S. e, con estrema eleganza, si sfil i Si precipit verso l'angolo guanti, posandoli delicata di mettendo il piede su uno sgabello fianco al libro, un po' pi in l, a forma di maialino. Dallo spacco sulla punta della lingua del del vestito fuoriusc una gamba bancone. spettacola-re. Restai incantato dal luccichio proveniente dalla cromatura della sua rivoltella, una Presi le fiabe. Lei not il mio Tolsi la sicura e rapidamente Titan da tasca. Non riuscivo a e rise in modo uscii fuori. Avevo nascosto la pi- imbarazzo garbato: Dovrai am-mettere che staccare gli occhi da quella stola nel giubbino di pelle. Mi

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giarrettiera rossa. La piccola rivoltella fuoriusciva da un vistoso reggi-calze che cingeva il delicato quadricipite del suo incantevole arto infe-riore. Pensai, comunque, che fosse davvero bizzarra. Che cosa avevo potuto mai pronunciare per ottenere da lei una reazione cos esagerata? Stava addirittura provando a tirarsi via il sandalo.

La sputa fuoco nel mio giubbino Io le chiesi: Ma perch diavolo aveva sparato: All'inferno! stavi provando a toglierti questa Cazzo! Era senza sicura. cavolo di scarpa? Mi accasciai a terra. Fui subito consapevole che era una ferita mortale. La ragazza balz su di me e, nel tentativo di tamponare il colpo, mise entrambe le mani sullo squarcio mentre le sue tette, sgusciando fuori della scollatura, ondeggiavano sulla mia faccia: Mentre le chiedevo spiegazioni, mi resi conto che tenevo ancora stretto il suo fottuto tacco. Fuoriusc da una piccola cavit della zeppa un biglietto con un testo che recitava:

In Italia seicento e quaranta, in Allmagna duecento e trentuna, Sono gi in Paradiso! esclamai cento in Francia, in Turchia nodolorante. vantuna, ma in Espagna son gi mille e tre. Provavo a ignorare il dolore. Ero un duro. Lei non prese affatto in Che stronzata proruppi. con-siderazione il mio tentativo di umorismo ed esclam preoccu- Mi rispose pacata, mentre io, E lei scocciata: Al diavolo. Il pata: Mio caro. Devi combatte- soffrendo e imprecando, lanciai cinturino si bloccato. Vieni qui. re! via la zeppa, che and a impiAiuta-mi a toglierla. gliarsi nell'albero decorato con le Risposi sofferente e distratto dal tette lampeggianti. Titubante per questa stramberia, movimento ondulatorio delle sue mi piegai sulla sua gamba. abbondanti e ciondolanti Mio caro, 640, 231, 100, 91 e mammelle, che fluttuavano libere 1003 compongono il codice per Quando le fui vicino, un profumo sopra il mio viso: Non mi tratta- utilizza-re la formula contenuta di rosa di bosco mi stravolse i re come qualcuno che sta per mo- nel tomo fiabesco. sensi. Sentii ribollirmi il sangue. rire. Come se non avessi sentito una Non importante se rompi il Chiamo un'ambulanza. sola parola di quello che mi stava cinturino aggiunse. dicen-do, la guardai intensamente Non puoi. Siamo sotto copertu- e, senza badarci, mi sfugg: Sei Impugnai il tacco della scarpa e ra. In ogni caso, mi ucciderebbe- me-ravigliosa. Se non dovessi tirai con decisione il cin-turino, ro e ucciderebbero anche te. morire, ti inviterei a cena. stretto alla sua caviglia, tendendolo con forza verso di Sapevo che stavo morendo. Ma Carla arrossendo mi disse: Mime. La scarpa venne via imme- ero felice. La mia Divina, la chele, vorrei andare a cena e poi diatamente, cascai all'indietro sul donna con il cappello piumato, stare con te per sempre. Se almepavimento pezzato con il tutto il non sarebbe morta. Prov a no trovassi qualcosa di meglio tacco in mano e tamponare il sangue con l'unica per tamponare l'emorragia, potrei cosa presente nel nego-zio che chiamare almeno un dottore. Se BANG. potesse servire allo scopo, dei pe- solo potessi fare di pi per rizoma tigrati. salvarti!. Felice e con il viso paonazzo affermai: Quando ho commentato che a-vevi delle calzature particolari, non intendevo dirti che ne volevo una. Non neces-sario che te la togli. Non ti preoccupare.

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Guardai i suoi occhi, Stava piangendo. Sorrisi: Puoi fare una cosa per me. E lei: Cosa? Baciami. Una fitta dolorosissima, in prossimit dell'addome, mi colp mentre lei avvicinava la sua bocca alla mia. Chiusi gli occhi e sentii la sua vorace passione. Le sue avide labbra erano sulle mie.
fino all'ultimo respiro.

scarpa sola. Avvertii il freddo cappello per finire sulla coltre dalla pianta del piede sul pavibianca. Quella notte, fuori dal semento a chiazze bovine. Conside- xy shop, scese la neve. rai, per un attimo, che le mie unghie laccate da trecento euro si sarebbero rovinate camminando scalza. Epilogo Non c'era pi nulla da fare. La porta scricchiol un poco quando abbassai la maniglia. Mi voltai indietro, esitando sulla soglia del sexy shop, istupidita come un'oca impacciata. Mickey si trovava proprio l, per terra, con la ferita ricoperta da perizomi tigrati. Aveva la bocca decorata, tutto intorno alle labbra, con il rosso sbavato del mio rossetto.
Un'ambulanza chiamata dall'Agenzia mi port in ospedale. Non so come, ma mi salvarono. Non mi uccisero. Mi diedero una nuova identit. Ricominciai. Cercai disperatamente Divina ma di lei nessuna traccia. Qualche tempo fa, tornando a casa dall'ennesima maledetta missione, ho trovato nella mia cassetta della posta un anonimo cd musicale e una piuma: I'm a spy in the house oflove I know the dream, that you're dreamin' of I know the word that you long to hear I know your deepest, secret fear I know everything

Venni colta da un'improvvisa tenerezza. Sorrisi affettuosa e poi di nuovo, tirai su col naso Lacrime nere impiastricciavano il piansi alla francese come una ragazzina. peluche della cornetta mentre componevo il numero: Sono Uscii in via Cherso. Era il 25 diDonna Anna dissi. cembre. Operazione completata. righe nere sul viso, L'agente segreto 131L decedu- Lacrimavo percepivo il dolore di quelle to. Non aggiunsi altro. fottute pietruzze che, fuoriuRiagganciai il telefono sulla co- scendo dall'asfalto, mi si lonna dorata. conficcano nel piede a ogni pasMi fermai, mi voltai davanti Le lacrime scesero impastate di so. al locale, e, poi, rimasi immobile, rimmel sui miei zigomi da con lo sguardo in su, fisso cinquemila euro. Ci saremmo sull'insegna gialla Tits & Boobs amati davvero, se non fosse che lampeggiava alternandosi alle morto. grandi manette fucsia che la soIl vento aveva smesPercorrevo il corridoio chiazzato vrastavano. so di soffiare in via Cherso. Il siverso l'uscita. Mi sentivo uno lenzio era assoluto. Mi avviai straccio. Zoppicavo. Mi resi arrancando nel buio. tutto conto, solo allora, che avevo una ghiacciato. La piumaEra si stacc dal

9. Quella notte, fuori dal sexy shop, scese la neve.

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S ka n
La conosci quella della madre e del figlio?

Gi a c c h e t t i

Gu e s t S t a r

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OLTRE LO skannatoiO Le TRE LUNE 6

S ka n
NASF

I sogni delle crisalidi


chmf_2002@yahoo.it

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S ka n
Questo il mio corpo

OLTRE LO skannatoiO

Macelleria n.6

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Amazonas

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Ave Atque Vale

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S ka n
Fantasy? No, non leggo letteratura per ragazzi

Nella pancia del Drago

http://www.sulromanzo.it/redazione/andrea-atzori

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S ka n

I Libri da rileggere
di Greg Bear

/ Sl ant

/ Slant

di Greg Bear

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S ka n

I Libri da Rileggere
Le Macchine Infernali di K.W. Jeter

Le Macchine Infernali
di K.W. Jeter

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S ka n

IL libro da tradurre
The Clockwork rocket di Greg Egan

The Clockwork Rocket


di Greg Egan

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S ka n

Il Libro sullo scaffale

E' tempo sprecato uccidere i morti


di Diego Di Dio

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S ka n

L' Book nell' Reader

Livello Scarlatto
di Antonio Tentori

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S ka n

Narrativa Interattiva

Questo tutorial, dedicato allambiente di sviluppo di avventure testuali noto come Inform7, de scrive il supporto alle parole chiave evidenziate (estensione "Keyword Interface"), come sono state utilizzate in "Blue Lacuna", e un sistema di conversazione con gli NPC (estensione "Conversation Package"). I sorgenti, una versio ne giocabile online e le estensioni a Inform7 per creare avventure in italiano si possono tro vare sul sito: http://milleuna.3owl.com

Le parole chiave alla 'blue lacuna'


(Il Dr. Jeremy Home)
di Leonardo Boselli

Questi termini chiave sono scritti secondo parti colari stili, ad esempio: oggetto, direzione, argomento. Nel primo caso salta subito all'occhio il nome di un oggetto con cui si pu interagire (e scrivendone il nome lo si esamina 1. Introduzione direttamente, senza scrivere ESAMINA o X) nel Per chi ha giocato a "Blue Lacuna" di Aaron secondo viene evidenziata una direzione o un Reed, le parole chiave evidenziate sono ormai di luogo accessibile nel terzo caso, infine, si indi ventate familiari. Per chi non le conoscesse, dico vidua immediatamente un possibile argomento di solamente che costituiscono un buon metodo per conversazione con l'NPC incontrato. mostrare al giocatore alcuni termini chiave tra Il metodo delle parole chiave particolarmente cui pu scegliere per consentire alla narrazione utile, almeno per come lo utilizzo io, proprio in di procedere. quest'ultimo caso, poich le conversazioni, con la sola digitazione dell'argomento richiesto, vengo no estremamente facilitate. Io ho ampliato il sistema distinguendo tra oggetti con cui interagire e scenari solo da esaminare, ma per il resto l'estensione Keyword Interface praticamente identica a quella ideata da Aaron Reed. Come prima impressione, ritengo, che la chia rezza e l'immediatezza dell'esperienza di gioco siano migliorate grazie all'uso delle parole chia ve... provare per credere! 2. Lavventura

L'avventura , come spesso capita nei tutorial, estremamente semplificata:

Indotto a chiedere il consulto di uno specialista da alcuni sintomi preoccupanti, il nostro eroe si reca dal dottor Jeremy Home e si scontra con la personalit del medico, liberamente ispirata ad un altro famoso dottore delle fiction televisive.

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Purtroppo nel testo che segue non sono mo strate le evidenziazioni, si rimanda perci alla versione giocabile online per sperimentare effettivamente le parole chiave all'opera. Il Dr Home un semplice dimostrativo by Leonardo Boselli Release 1 / Serial number 090509 / Inform 7 build 5Z71 (I6/v6.31 lib 6/12N)

3. Un possibile sviluppo

proprio agio il paziente.

Sopra la scrivania ci sono un bastone e un palla da baseball.

Il dottor Jeremy Home seduto dietro la sua scrivania e ti osserva con l'aria di un uomo la cui pratica della misantropia, ormai esercitata da una vita, prossima al conseguimento della massima perfezione. >poltrona Il Dr Home ti dice: "Siediti sulla poltrona." >siedi sulla poltrona Siedi sopra la poltrona per il paziente.

sala d'attesa La sala d'attesa dell'ambulatorio una stanza spoglia con poche sedie e un tavolino centrale. La porta dell'ambulatoio proprio di fronte all'uscita e su di essa campeggia a grandi lettere la scritta "Dr Jeremy Home MD". Sopra il tavolino c' una rivista. >sedie Non c' nessuno seduto in attesa. >siedi sulla sedia E' inutile sedersi. Non c' coda!

>poltrona Dopo esserti seduto, ti rendi conto che la poltro na ancora pi scomoda di quello che sembra va. >bastone Il bastone del Dr Home... lo user anche per cacciare i pazienti molesti?

>tavolino Un tavolino con spigoli acuminati... basso abbastanza per attentare all'integrit delle gi nocchia dei pazienti.

>prendi bastone Tenti di prendere il bastone, ma il Dr Home ti precede e lo fa roteare in modo minaccioso. Poi, soddisfatto, lo posa nuovamente sulla scrivania. >palla Una palla da baseball con le firme della squadra dei Red Socks (anno 1974). >prendi palla Tenti di prendere la palla da baseball, ma il Dr Home ti precede e la fa rimbalzare un paio di volte contro la parete. Poi, soddisfatto, la posa nuovamente sulla scrivania.

>rivista Una rivista molto consumata. Guardi la co pertina e pensi: "Uh! E' un Playboy dell'85. Niente male la coniglietta del mese... ora per avr quasi sessant'anni!" >porta (prima apri la porta dell'ambulatorio) Entri nell'ambulatorio.

ambulatorio L'ambulatorio della clinica una stanza dalle pareti dipinte di bianco. Da un lato puoi vedere lo schermo per le visite oculistiche e sotto un televisore.

>televisore Il dottore ti dice: "Invece di gurdare il televisore spento, faresti meglio ad accenderlo!" >accendi televisore Accendi il televisore e sullo schermo compare immediatamente la telenovela preferita del Dr Home. Il dottore ti dice: "Bene, ora puoi andare." >chiedi di essere visitato (rivolgendoti al Dr Jeremy Home) "Buongiorno dottore!" esordisci.

Vedi anche un lettino per le visite, ma da come disfatto sembra che qualcuno ci abbia appe na dormito sopra.

C' pure una poltrona molto scomoda, come se il Dr Home non volesse mettere a

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Il Dr Home ti osserva e dice: "Cosa vuoi? Sei malato?" "Forza, ti ho fatto una domanda abbastanza semplice," replica, "Sei malato, s o no?"

queste?" chiedi.

"Il dolore un toccasana per l'anima. Cos la morte. Ritieniti fortunato," replica.

(Potresti dire s o no o parlare al Dr Jeremy Home dei sintomi.)

>sintomi "Facciamo un passo alla volta," ti interrompe, "Ora dimmi, sei malato, s o no?" >s "S, ecco perch sono qui, dottore," gli ri spondi.

>sintomi "Mi permetta di parlarle degli altri miei sintomi," cominci a dire. "Non farlo," ti interrompe, "sono sicuramente molto noiosi il tuo non un caso interessante dal punto di vista medico."

"Ma qual il problema esattamente?" chiede il dottore. (Potresti parlare al Dr Jeremy Home dei sinto mi.)

>parla di medicine "Sono un uomo molto occupato," dice lanciando la palla da baseball verso il soffitto, "non farmi perdere altro tempo," conclude riafferrandola al volo: "Addio!" >addio "Allora la saluto!" concludi.

>sintomi "Bene, dottore, ho questo terribile mal di te sta, la mia schiena mi sta uccidendo, ho pro blemi nel camminare ed comparso questo grosso bubbone sotto l'ascella destra," gli dici. "Non ti preoccupare," replica, "sarai morto entro la settimana e poi non ti far mai pi male. Ora, c' nient'altro che posso fare per te?"

Il Dr Home dice solo: "Chiudi la porta prima di andartene" e ricomincia a far rimbalzare la palla contro la parete. >porta (prima lascia la poltrona per il paziente) Entri nella sala d'attesa.

>s "Beh, s, speravo in qualcosa di pi ottimisti co," rispondi.

sala d'attesa La sala d'attesa dell'ambulatorio una stanza spoglia con poche sedie e un tavolino centrale. La porta dell'ambulatorio proprio di fronte all'uscita e su di essa campeggia a grandi lettere la scritta "Dr Jeremy Home MD". Sopra il tavolino c' una rivista. >chiudi porta (la porta dell'ambulatorio) Chiudi la porta dell'ambulatorio. >uscita *** Hai vinto! ***

"Non lavoro nel ramo della speranza," replica seccamente. (Potresti chiedere al Dr Jeremy Home del tempo e dei consigli o parlare al Dr Jeremy Home dei sintomi.)

>tempo "E' piuttosto freddo in questo periodo dell'anno potrebbe influire sulla mia salute?" chiedi. "E' possibile," risponde. >consigli "Mi pu dare un suggerimento su come ridurre il dolore o rimanere in vita o cose utili come

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S ka n

VALE PIU' di mille parole

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S ka n

La guerriera della Terra dell'Erba Perenne

VALE PIU' di mille parole

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S ka n

Lunaris

VALE PIU' di mille parole

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S ka n
L'ultimo pianto del Beato
In verit, mai vi fu tempo in cui io non fossi, n tu, n questi capi di popoli; e, in seguito, non verr quello in cui noi non saremo. [Bhagavad Gt II;12-13]

Sol Weintraub

Il Lato Oscuro

Le cortine del cosmo si aprirono. Il bagliore azzurro sferzava l'oscurit infinita con il fulgore di mille soli. Oltre il velo di lacrime, Nirvana sembrava risplendere di luce propria. Vysa distese davanti a se le mani tremanti, come a voler stringere quella sfera tra i palmi, per proteggerla.
- La fine di tutto. L'inizio di ogni cosa.

Sent il peso della sua esistenza rovinargli addosso, travolgente come l'onda, immenso pi delle montagne; il laccio del suo tempo senza tempo stringersi un'ultima volta, prima di spezzarsi. Croll in ginocchio, coprendosi il volto. Il silenzio rispose con l'eco del suo pianto. Quanto aveva dormito non avrebbe saputo dirlo ma, al suo risveglio, Ganesha era al suo fianco. Camminava per la sala, come danzando al suono di una musica muta; a ogni passo fiori di loto multicolori sbocciavano nell'aria,

subito dissolti in evanescenti strisce di dati. Oltre le vetrate il pianeta appariva ora pi grande, appena sporcato dalle sagome dei continenti. - Il tempo giunto, immortale. l'ora della scelta - la voce dell'IA giunse da ogni angolo, un coro androgino, pi canto che parole. Il vecchio rishi non rispose, lo sguardo perso oltre le nubi di quel mondo lontano. Quando infine parl lo fece con suoni strozzati, strappati a forza da una gola stretta da millenni di solitudine. - Da sempre l'uomo ha alzato gli occhi al cielo, cercando la propria origine, una via per il ritorno a

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casa. Ma a noi cosa rimane? Di fronte a quale immensit possiamo sentirci smarriti? Dimmi ganapathi, potr mai un creatore provare lo smarrimento di sentirsi creatura? L'interfaccia, ora immobile, si limit a osservarlo. - Mi dispiace, - riprese il vecchio - non ho la risposta che cerchi. - Allora tutto perduto, tutto sar stato inutile: i secoli di attesa, questo viaggio, la nostra stessa esistenza. Vysa sentiva le parole sferzarlo come un flagello, affondandogli nella carne. L'impotenza e la frustrazione esplosero come un tuono, squassandogli l'anima. Si gett contro

la figura, afferrandone l'inconsistenza. - Non puoi chiedermi di scegliere! - Non sono io a farlo, ma tu stesso. Il mio scopo solo quello di farti ricordare. La nebbia binaria lo sfior per alcuni istanti, avviluppandolo in tentacoli numerici; poi, cos com'era scomparso, Ganesha riprese forma e torn a danzare. - Un tempo tu mi narrasti una storia, affinch la custodissi. Non volevi fosse perduta, solo dimenticata. Siediti dunque, figlio di Sathyavati, e lascia che io canti per te.

trasse ritornando alla sua dimora, nel ventre amabile di Brahma, ma non prima di aver posto sulle donne il marchio del suo sdegno. Dhritarashta e Pandu nacquero da quell'unione tra cielo e terra: l'uno cieco, l'altro offeso nel corpo, monito imperituro dell'affronto al padre. La terra di Hastinapura venne cos divisa tra i due fratelli ed il trono di Bharata affidato alla loro discendenza fino alla fine del tempo. Dhritarashta aveva ereditato dal padre la forma divina e, con essa, il potere sulla sorte e i destini, prerogativa degli eterni; Pandu, Sai scrivere? al contrario, pur costretto in un No, perch? corpo mortale, possedeva la Ho immaginato un grande poe- Vi fu un tempo prima del tempo, saggezza e il discernimento che ma. L'ho ideato da cima a fondo un'epoca d'oro ormai dimenticata, gli consentirono di prosperare in ma non ne ho fissato neppure una in cui gli dei discesero tra gli uo- pace fino alla fine dei suoi giorni. riga. mini, e ad alcuni uomini fu Alla sua morte il figlio maggiore, Cerco qualcuno che scriva quello concesso di sedere tra gli dei; in Yudhisthira, gli succedette al troche so. cui la sapienza del passato veniva no. Come ti chiami? custodita e quella del futuro non Vysa. era ancora dimenticata. Oh, Dhritarashta dal cuore nero, E di cosa parla il tuo racconto? In quei giorni colmi di benevose tu potessi udire il mio canto. Se Di te? lenza, uno dei Creatori discese su le mie parole fossero giunte fino a Di me? una terra di campi e fiumi, come te. Si. la storia della tua stirpe, una rete nel mare impetuoso. Tra Che cosa avevi dapprima, quando delle origini dei tuoi antenati. Di quei banchi di pesci multicolori, venisti al mondo, delle cose che come crebbero, di come ci fu una come erano gli uomini all'eternit possiedi ora? Dalle strettoie del grande guerra. dei suoi occhi, scelse coloro sulle tuo tempo porterai via solo ci la storia poetica dell'umanit. quali avrebbe steso il suo favore. che stringevi il primo giorno. Se mi ascolterai bene alla fine sa- Ambika e Ambalika del colore Con al collo il greve debito dei rai diverso. dell'ambra, del miele colato, gio- mari e dei monti come si pu ielli di Hastinapura, accolsero in danzare col cielo? loro quel dono immortale. La conoscenza velata da que- Ma nel coito celeste il velo cadde Il vento caldo del sud gli sferzava sto eterno nemico dell'anima co- e il dio apparve loro nella sua ve- il volto, asciugando il sudore con noscente, ra forma: alla vista dell'inconorefoli ardenti. fuoco insaziabile che prende la scibile Ambika url di orrore, Dhritarashta alz il capo verso il forma del desiderio. chiudendo gli occhi, mentre la so- cielo, gli occhi vuoti a scrutare [Bhagavad Gt III;39-40] rella, pallida in volto, rimase quell'immensit della quale non immobile, senza proferire parola. gli era concesso neppure il riCi che nuovo e al contempo A quella reazione il divino si ricordo.

vecchio la Parola. Il Supremo Brahman, fin dall'inizio della creazione, non gener figlio pi bello che la Parola. La Parola che , come lo spirito, immacolata, la tesoriera dello scrigno del mondo invisibile; essa conosce storie mai udite, essa legge libri mai scritti; guarda bene e vedrai che, di tutto ci che stato creato, nulla resta saldo come la Parola. Scegli dunque con cura, Vysa, ci che deciderai di cantare dei potenti Kaurava e dei Pandava, orgoglio degli uomini. Leva alta la voce, deponi il tuo spirito alla corte dell'Unico, e che tu possa trovare felicit.

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- Osserva Shakuni, - disse, rivolto alla figura al suo fianco - e dimmi ci che vedi. L'uomo, di corporatura minuta, appariva insignificante al cospetto del semidio; all'udire la voce chiamarlo per nome si strinse nell'achkan, scosso da brividi di freddo a dispetto del sole cocente. - Il giorno risplende svm, la valle sembra immersa nelle acque di un lago - si affrett a rispondere in tono ampolloso. - Il grano appare come un mare dorato in cui il popolo nuota, colmo di riconoscenza. - Riconoscenza? - la parola usc come un sibilo. Staccando le quattro braccia dal corpo, Dhritarashta sollev le mani verso il cielo nel mudra di benedizione, per poi vibrare un suono nell'aria immobile. - Raag! Il mantra rimase per un attimo sospeso, per poi esplodere e rimbombare tra i monti. In pochi istanti il cielo si fece nero: nubi cariche di pioggia avanzavano serrate, come una flotta pronta alla battaglia; i primi scrosci di grandine gi sferzavano i raccolti. Una falce di ghiaccio si abbatt sulle spighe, schiantandole nel fango, mentre dai villaggi si alzava un unico, disperato pianto disperso nel vento. Dhritarashta abbandon la terrazza e si incammin verso il palazzo. - Ecco la mia benevolenza, Shakuni: ricordare agli uomini quanto effimera sia l'esistenza. - Il ricordo di ci che ho visto mi fa impazzire - la voce del principe Duryodhana era flebile, stretta in

una morsa di dolore. - Il loro palazzo impareggiabile. Maya, il sommo architetto, disceso dal cielo per fargliene dono. Gli occhi chiusi, il capo chino sul grembo della madre, riviveva ogni cosa attimo per attimo. I ricordi di quanto aveva visto riaffioravano come spine dalla carne, straziandolo ancora con lo scudiscio della vergogna. - il palazzo delle illusioni, dove i pensieri diventano realt.
Ricordo Arjuna condurmi per le stanze. - Guarda i muri di cristallo esclama raggiante. - Quei raggi di luce sono fasci d'oro.

Seduto sul trono, Dhritarashta ascoltava in silenzio. - E io ho visto - riprese il giovane. - A un tratto urtai un muro invisibile.
- il capolavoro di Maya! - alza le braccia, pieno di gioia. - Pensi ad un muro, ed eccolo.

- Proseguo e qualcuno mi grida: attento! C' una vasca davanti a te. Una vasca? Ma dove? E ho gi i piedi bagnati. Corro, apro un porta, ma questa scompare e sbatto contro un muro.

La bella Draupadi scoppia a ridere. - cieco. Cieco il padre, cieco il figlio. Il suo disprezzo mi ferisce il cuore.

A ogni parola del figlio Gandhari gli carezzava il volto, come a voler tergere quella sofferenza, prendendola su di s. - La tua discendenza soffre, Immortale - disse infine, volgendo sullo sposo le orbite vuote, pegno di amore eterno. - Non mangia, non dorme pi. - Padre, - esclam Duryodhana

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scattando in piedi, l'animo ora ardente di sdegno - ho visto tutti i re della terra circondare Yudhisthira. Ho visto il suo popolo felice. Il figlio di Pandu rispettato, amato, mentre io non amo niente... non sono niente. - Mio signore, - Shakuni emerse dalle ombre, prostrandosi ai piedi del padrone - esiste un modo per rovinare vostro nipote, e io lo conosco. - Non lever la mano contro il mio sangue - fu la secca risposta. - Non sar necessario - si scherm l'uomo con falsa condiscendenza e, estratto qualcosa dalla veste, lo mostr sul palmo aperto. Erano tre semplici dadi da gioco di lucido avorio; alla luce dei fuochi apparivano vivi, simili a tizzoni di brace. Le lunghe dita del sovrano ne sfiorarono la superficie, saggiandone la forma. Shakuni riprese. - Yudhisthira ha un punto debole: adora il gioco d'azzardo. Due volte debole, perch ama giocare senza esserne in grado. Sfidalo ai dadi. Non potr rifiutare ed eccomi qua. Conosco ogni lancio, ogni mossa pericolosa. Nessuno pu vincermi. Lasciami giocare per te. Il semidio si sollev dal trono, lasciando cadere il manto reale. - La posta dovr essere alta, - disse, quasi a se stesso - l'intero regno. - E sia! - esclam il principe, afferrando il braccio del padre. C' chi dice: ho da mangiare, da vestirmi. Mi basta. Ma io rispondo: vergogna! Dice: non conosco l'ira. Vergogna! No, io sono come un torrente prosciugato, un elefante di legno. Un uomo nasce, cresce, e tutti si rallegrano. Ma

intanto il suo desiderio cresce, la sua brama di potere. Ho dei dubbi su me stesso; a volte persino sul mio valore. - Gli dei crearono il mondo come un gioco - sussurr Shakuni all'orecchio di Dhritarashta. - Gli insetti giocano con i fiori. Le stelle intrecciano i loro segreti motivi nel cielo. La sorte, mio re, appartiene agli immortali... e gli uomini sono chiamati a ricordare quanto effimera sia l'esistenza.

dagli dei? Essi parlano, e si innalzano gli edifici. Essi parlano, e gli eserciti si radunano. Essi parlano, e le scienze e le conoscenze si trasmettono nello spirito di coloro che li ascoltano. La loro parola motore di necessit assoluta; cos'altro possono essere le opere che l'uomo compie nell'universo intero se non il frutto di quella parola? Ragione umana, funesto strumento di cui abusiamo, servi Cosa importa ai doni della natura dunque a riavvicinare l'uomo alla o ai disegni dei suoi autori che le vita, dopo averlo tanto servito ad pietre preziose siano accumulate allontanarsi da essa. sulla testa dei re, o sepolte nelle viscere della terra? La pioggia batteva nel giorno Non tenere un tesoro sul capo co- della rovina. me la nuvola bianca, ma sta Dalle terrazze di Indraprashta piuttosto con i piedi sul tesoro, co- l'acqua scorreva in fiumi e came il sole, affinch la terra che scate, quasi il palazzo dei sogni s'inumidisce d'acqua di nube, si piangesse la caduta dei figli di trasformi, dopo il tuo umile bacio, Pandu. in oro. Ho una collana d'oro e delle Ascolta e medita, figlio di Ambika, perle impareggiabili, levigate dai sulla tua follia. vortici dell'oceano diceva Yudhisthira impilando conchiglie4 sulla tavola. La gioco contro di te. la cupidigia, la collera, nate Il suono dei dadi rimbombava per dal fattore passionale, il Grande le sale dorate, pi forte del fragoVorace, il Grande Malfattore. re del tuono. Sappi che, in questo caso, il ne- Ho vinto rispondeva Shakuni, mico lui. raggiante. [Bhagavad Gt III; 37-38] Ho centomila schiave, giovani, bellissime, allenate nei sessantaquattro giochi d'amore. Oh Yudhisthira, orgoglio di Yama, Ho vinto. quanto debole il tuo cuore. Tu, a E gi le ombre della notte si cui venne data la saggezza delle allungavano sui giardini e sui cose, manchi dunque di potere cuori. sulle tue pulsioni? Ho altrettanti schiavi, ubbiUomo, fino a quando resterai pie- dienti, abili, vestiti delle sete pi gato sotto il peso delle passioni e belle. dei tuoi giudizi precipitosi? Ho vinto. Come puoi pensare di sfidare la Shakuni dalle dita agili, tessitore sorte, quando essa stessa retta dei destini, maestro della sorte,

quanto sale hai sparso sulla tua anima per tramutarla in un pozzo cos oscuro? Nella sala ormai buia, tra i fuochi danzanti, non era pi Dhritarashta a essere cieco: Yudhisthira, persa ogni saggezza, continuava il suo gioco mentre i dadi rotolavano ignari, abbattendo il suo regno. Sedicimila carri dalle stanghe d'oro, vacche, tori, capre, bianchi elefanti; e ancora le foreste, i campi, lo stesso palazzo, tutto si tramutava in gusci multicolori tra le mani dei Kaurava. Infine fu Dhritarashta a parlare: Abbiamo vinto. Abbiamo vinto ogni cosa. Ma il figlio di Pandu volle tentare ancora, e ancora, mentre la disperazione sopiva la saggezza, come il sonno ci illude di sopire il dolore. I miei fratelli, Nakula e Sahadeva. Li gioco contro di te. Ma come pu un uomo vincere al gioco degli dei? E dopo i gemelli dagli occhi d'oro venne Arjuna, l'uomo che non poteva perdere, l'amico di Krishna, e Bhima, forte come il leone; infine Yudhisthira pose sul tavolo se stesso. I dadi rotolarono un'ultima volta. Ho vinto decret Shakuni. E venne la notte. Con chi potr ancora gioire sulla terra? Con colui che avr potuto rendere testimone dei miei pianti, e che avr potuto affliggersi con me sui mali dell'uomo. Ferma il tuo stilo, Ganesha, dammi tregua, che queste lacrime non strozzino il canto. Uomini fatui, se venissi a prender parte alle vostre gioie, credereste

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ancor meno di avere delle lacrime il giusto, santo tra gli uomini. da versare. Sarei complice dei vostri disinganni, e vi darei la mano Il ponte di comando della Brahma per discendere ancora pi proera immerso nell'oscurit. Vishnu fondamente nell'abisso. entr, fendendo il buio con il baV enite, uomini afflitti, venite, voi gliore del suo corpo. tutti che gemete per l'enormit del Giunto sulla piattaforma centrale male. Piangiamo insieme, non spalanc l'ajna luminoso e prodiamoci alcun riposo, finch il iett nell'aria i mandala di pungiglione della verit non sia controllo; le figure iniziarono a penetrato sino alle sorgenti della vorticargli intorno, emanando una nostra vita. vibrazione armonica crescente

Infatti, ogni volta che l'ordine viene meno, o discendente di Bharata, e che il disordine prevale, allora appunto, io stesso produco me stesso. Per la protezione dei buoni e la distruzione dei malvagi, per ristabilire l'ordine, di et in et, io vengo all'esistenza. [Bhagavad Gt IV;7-9]
Ogni uomo deve attraversare una volta la grande solitudine, per svilupparvi il suo ingegno, il suo coraggio e la sua pazienza. qui che il vero diviene la sua attrattiva, essendo esso il principio ed il solo alimento del nostro essere. Esso la miniera inesauribile per coloro che lo cercano nell'umilt dello spirito e nella meditazione delle sue leggi. Guarda con benevolenza, oh Primo Principio, all'esilio dei figli di Pandu. Strappati allo splendore di Indraprashta, allontanati dai fiumi di Hastinapura, si rifugiarono sui monti tra i rishi, orgoglio degli dei, per espiare la colpa di aver giocato con la sorte, o forse solo quella di essere nati uomini. Ma dal ventre di Brahma, il Beato vegliava sul suo prediletto: Arjuna

man mano che la sua voce modulava il mantra di attivazione. - O bhr buva sva, tat savitur vareya, bhargo devasya dhmahi, dhiyo yo na pracodayt.5 Tutte le interfacce dell'arcamondo si attivarono, inondando la sala di luce. - Viornu ka vryi pra voca ya prthivni6 - la voce alle sue spalle lo colse alla sprovvista. - Ti saluto padre. Krishna procedeva verso di lui, splendente nell'armatura dorata, le mani giunte sul cuore in segno di saluto. Il volto del dio si irrigid. - Non blandirmi Krishna, non sono disposto ad ascoltarti ancora - rispose secco, tornando a operare sui glifi lucenti. - E invece devi ascoltarmi! - la voce rimbomb nell'aria col fragore del tuono, distorcendo i delicati suoni; per alcuni istanti i mandala sembrarono avvampare di un rosso acceso, per poi spegnersi. Vishnu rimase immobile, impietrito dallo sdegno; sotto la pelle scura i muscoli erano contratti dalla furia. - Come osi... - No padre, tu come osi. Come osi lasciare che la sorte, dono di Dharma a noi, suoi eletti, sia pie-

gata alla cupidigia del nostro seme impuro! L'Eterno scatt in avanti, sollevando Krishna come il vento una foglia morta; le sei braccia strinsero quel corpo inerte, facendo stridere le ossa. - Cosa vuoi sapere tu di Dharma, infante. Non nominare ci che non puoi neppure concepire! - N le schiere degli dei, n i grandi veggenti conoscono la mia origine, - la voce del giovane immortale era rotta dal dolore poich sono io a essere, sotto tutti gli aspetti, la loro stessa origine. Colui che mi conosce come non nato e non avente principio, come il grande Signore dell'universo, quegli, fra tutti i mortali, libero da ogni smarrimento, sbarazzato da tutti suoi errori. Vishnu sgran gli occhi e lasci cadere a terra il figlio. - Io sono il principio di tutte le cose - prosegu Krishna, riprendendo fiato - da me che tutto procede. Coloro che con tale convinzioni mi adorano sono saggi e dotati di pensiero profondo. - Con la mente fissa in me, il loro soffio vitale fuso in me, illuminandosi reciprocamente, raccontando di me senza sosta, sono soddisfatti e beati - la voce dell'immortale era poco pi che un soffio, mentre precedeva il figlio nel declamare l'antico mistero. - Per manifestare la mia compassione verso di loro, io che risiedo nel loro stesso essere, scaccio, con la fiaccola della conoscenza, le tenebre nate dall'ignoranza.7 termin il Beato, rialzandosi. Attorno a loro regnava il silenzio e l'oscurit profonda. La reciproca shakti li avvolgeva come in un uovo, una tiepida culla

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di luce e calore. - Come puoi conoscere queste parole? - la voce di Vishnu era ora dolce, colma di tristezza o, forse, nostalgia. Krishna si avvicin al padre, posandogli il capo sul petto. - Dharma mi ha parlato, nel sonno venuto per mostrarmi la via. Siamo giunti dalle stelle per mostrare loro il cammino verso l'elevazione ma credimi, padre, non solo insegnamento quello che possiamo dare all'uomo. L'Assoluto ha scrutato nel loro cuore, ha visto, e io con lui, una forza che va al di l delle catene del fato; l'uomo possiede in s una forza superiore a noi sconosciuta ma che, senza saperlo, deriva dal nostro stesso padre rendendoci non creatori, ma fratelli. Padre, la loro caduta non stata una libera scelta, ma la parte di un disegno pi grande che opera per il loro risveglio: si comportano come bambini alla vista delle cose frivole che li legano e li divertono. Ma questo shock violento li ha fatti rotolare fino al fondo del precipizio affinch possano rientrare sul sentiero del risveglio. Lascia che guidi Arjuna, padre, affinch sia pastore di questo gregge non nuovo, ma rinnovato, attraverso lo sbocciare di quest'epoca che, con la sua opera, trover compimento.
detto luce delle luci, al di l delle tenebre; esso la conoscenza, l'oggetto della conoscenza e il fine della conoscenza. Dimora nel cuore di ciascuno in particolare. [Bhagavad Gt XII;17-18]

Il dorso lucente del Gange era oro puro alla luce del tramonto. Il fuoco di sandalo ardeva,

spandendo un fumo denso tra gli alti giunchi. Arjuna, il petto nudo, fuoriusc dalle acque placide camminando verso le fiamme. - Io canto Agni, il cappellano, il Dio del sacrificio, il sacerdote, l'oblatore che riempie di doni disse, levando le mani verso il sole. - Lui cantato dai profeti, lo canteremo anche noi; possa egli guidare gli dei verso questi figli. Si chin a raccogliere la ciotola del soma, pronto a versare il nettare sacro tra le fiamme ma, nell'alzarsi, vide una figura avanzare verso di lui, come camminando sui raggi morenti. Quell'essere meraviglioso e terribile parve fermarsi davanti al rogo ardente e, distese le mani, cominci a cantare. - L dove brilla la luce perpetua, l dove brucia il Sole, conducimi affinch io divenga Immortale! L dove regna il Sole, nel Dominio Celeste dove abbondano le Acque della luce, fa che io sia un Immortale. Il giovane principe croll in ginocchio, premendo le mani sul viso. - Alzati, figlio di Kunt, non tremare alla mia vista. Guardami in volto e dimmi: conosci il mio nome? L'uomo scost le mani tremanti senza osare sollevare gli occhi. - Io vedo in te Krishna, - mormor - l'Essere Supremo, indistruttibile, che ha in se tutto l'universo. Tu non hai n inizio, n meta, n fine; la tua forza senza limite e tu riempi di fuoco il mondo, te di cui la luna e il sole sono gli occhi e la fiamma la bocca. - E allora non tremare al mio cospetto, discendente di Bharata, perch io conobbi tuo padre; io fui Indra del tuono, che giacque con tua madre, perch tutti gli dei sono in me e io sono nel Padre che mi ha emanato.

Non un solo suono fendeva l'aria, anche il fiume aveva smesso di scorrere; attorno a loro le canne e l'erba si erano piegate sfiorando il terreno, indegne al cospetto del principe immortale. - Perch onori questo penitente, oh Beato? - domand infine Arjuna. Krishna sorrise, e fu di nuovo l'alba, e il mezzogiorno, e poi la notte. Gli astri scorrevano nel cielo come sassi nella corrente. - Sono qui per benedirti, per restituirti ci che la sorte ti ha tolto. Per darti la possibilit della vendetta e della vittoria. Il dio apr la mano, posando nell'aria tre dadi dorati. - Gioca con me, saggio tra i Pandava, e io ti render ci che ti appartiene. Anzi, far di pi, schiaccer i nemici ai tuoi piedi, rendendoli tuoi schiavi o esuli da queste terre, fino alla fine dei giorni. Il fuoco ardeva di fronte al volto dell'uomo, asciugando sul nascere le lacrime. Infine alz gli occhi sul volto del Beato e sorrise. - Tu mi onori, madhava, ma non sfider ci che appartiene agli immortali. Ma se nel tuo cuore c' amore per me allora, ti prego, prendi la mia vita e in cambio solo questo ti chiedo, perdona mio fratello. Gli occhi di Krishna si velarono di lacrime mentre attorno a loro il mondo pareva dissolversi in una sensazione di pace infinita. - Colui che mi offre con devozione una foglia, un fiore, un frutto o dell'acqua con cuore puro, il suo dono mi grato. Grazie, Arjuna, per aver insegnato agli dei ci di cui erano mancanti: il sacrificio.
V err un giorno in cui cento puri germogli saranno gettati a terra dalla polvere dell'invidia, ma io

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che, come rosa, ho gettato le armi, mi sono anche liberato da questa spina, nella speranza che la povera veste del mio corpo versi talco sul fuoco del desiderio. Cos soltanto si pu percorrere la strada in questo luogo di terrori, fino alla morte; e quando avr passato questo vecchio posto di tappa, faccia pure il cielo ci che vuole. Ricorda, Vysa, le lacrime del Beato nel giorno in cui un uomo insegn a un dio l'umilt.

del principe con il palmo aperto. - Cosa vedi? - Niente. - E allora ricorda, Arjuna, che tutto illusione. Tu non puoi uccidere chi in me gi morto.
Il mio sviamento si dileguato; grazie a te ho ritrovato la mia presenza di spirito. Eccomi in piedi, liberato da ogni dubbio. Eseguir il tuo comando. [Bhagavad Gt XVIII;73-74]

4: Nel gioco di dadi del chaupar,

Colui che, libero da smarrimento, mi conosce cos come la Persona Suprema, quegli, onniscente, mi adora con tutto il suo essere. [Bhagavad Gt XV;19-20]

Nella valle di Kuruksetra gli stendardi garrivano al vento. Le truppe dei Kaurava, all'orizzonte, erano un mare d'argento al sole di mezzogiorno. Arjuna tese l'arco, saggiandone la corda. - Sei pronto alla battaglia, figlio di Kunti? Al suo fianco, sul carro dorato, Krishna reggeva le briglie, guardando lontano. Il principe volse lo sguardo verso il campo e sent il cuore stringersi nel petto. - Laggi, tra quegli uomini, c' Bhima, che mi protesse dai briganti e Drona l'invincibile, che mi insegn a colpire lontano. Ci sono uomini, e fratelli. Come posso scontrarmi con loro. Il Beato pos la mano sulla sua spalla, indicando lontano. - Cosa vedi? - La mia famiglia. - Guarda meglio, cosa vedi? - Il sangue del mio sangue. Il dio sorrise, coprendo gli occhi

Davanti ai suo occhi Nirvana appariva immenso. Poteva vedere gli oceani e le terre verdeggianti. Le nuvole lo abbracciavano come un manto, seguendo la sua danza nel vuoto. - Vysa, l'energia al limite - la voce di Ganesha era ora asettica, priva di ogni musicalit, tutte le energie convogliate a mantenere attivi gli scudi dell'arcamondo. Non ho potenza sufficiente a proteggere l'intera nave, l'ora. Il vecchio rishi chiuse gli occhi, pens ai corpi dei suoi fratelli, mantenuti immortali nel loro sogno eterno da quelle macchine antiche, irreplicabili e a quelle prigioni di vetro dove, nel brodo primordiale, giaceva il seme che avrebbe riportato in vita l'uomo, su quel mondo promesso. Finalmente, al termine di quel viaggio infinito, si sentiva in pace. Sicuro della sua scelta. GLOSSARIO E NOTE: 1: Parafrasato dall'incipit del Mahabharata. 2: Mitico sovrano dell'India arcaica e, per estensione, l'India intera. 3: In sanscrito uno dei termini per definire la pioggia.

variante del pi noto pachisi, le puntate erano fatte usando delle conchiglie. 5: Sfera terrestre, sfera dello spazio, sfera celeste! Contempliamo lo splendore dello spirito solare, il creatore divino. Possa egli guidare i nostri spiriti verso la realizzazione dei quattro scopi della vita." Uno tra i gyatr mantra tratto dalle Upanishad. 6: Io celebro le gesta eroiche di Visnu , che misur le regioni terrene. Saluto al dio Vishnu, tratto dal Rgveda. 7: Krishna rivela la natura del Dharma, dal Canto X della Bhagavad Gt (2-11). Rishi: un saggio, un eremita o un asceta. I rishi erano i veggenti o gli ispirati della tradizione vedica. Ganapathi: in sanscrito guida del cielo, uno degli attributi di Ganesha. Achkan: lunga giacca di origine indiana, tradizionalmente indossata da aristocratici o dignitari di rango elevato. Svm: titolo onorifico sanscrito corrispondente a padrone. Mudra: in sanscrito sigillo un gesto simbolico, praticato dalla quasi totalit delle scuole yoga. Mantra: letteralmente strumento del pensiero, si tratta di una formula sacra modulata su una particolare vibrazione. Ajna: terzo chakra, tradizionalmente posizionato in posizione leggermente superiore al centro degli occhi. Viene spesso assimilato al terzo occhio. Shakti: letteralmente energia, potenza. la capacit del divino di operare sul reale in maniera cosciente. Madhava: colui che distrugge l'illusione, uno degli appellativi di Krishna.

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S ka n

S k a n n a t o i o e d i z i o n e XXI I U n i n fa u s to i n i zi o

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S k a n n a t o i o s p e c i a l e XXI I V e n t i qu a t t r ' o r e n e l l a gi u n gl a d i c e m e n t o

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Chiaro di luna

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La lucciola di Carola

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Detenuto H573

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Il gatto bianco e il gatto nero

Ventiquattr'ore nella

giungla di cemento

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Nella notte

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La citt vecchia

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Il creatore di Demoni

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Sotto le frecce del Sagittario

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Sol Weintraub intervista anark2000

Domande retoriche

Sol Weintraub

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risultati e classifiche

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autore anark2000 Albertine shanda06 Slash1588 mother95A cristiano r. willow78 kaipirissima GDN76 David G.

XII 51 38 14 21 7

XII 35 36 29 33 31 28 17 15

TOT 86 74 43 33 31 28 21 17 15 7

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N o n pe r d e t e i l n u m er o d i N o ve m b r e 2 01 3 E ffe t t i c ol l a t er a l i

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Ottobre 2013

Anno 2

N u me r o 1 4

AMAZING MAGAZINE

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Chiaro di luna
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Ventiquattr'ore nella giungla di cemento

Il gatto bianco e il gatto nero


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Il creatore di Demoni Sotto le frecce del Sagittario


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