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il ribelle
reazionarie, semifasciste e fasciste, che oppongono resistenza alla democratizzazione del paese e coscientemente sabotano gli sforzi di guerra dell'Italia. In considerazione di ci [...] rifiutano di partecipare all'attuale governo Badoglio e denunciano nella politica di questo governo un ostacolo a una vera partecipazione del popolo italiano alla guerra contro la Germania." Vediamo ora le correzioni che lo stesso Togliatti apport al documento il 1 marzo 1944, cancellando la frase precedente: "I comunisti sono pronti perfino a partecipare a un governo senza l'abdicazione del re, a condizione che questo governo sia attivo nel condurre la guerra per la cacciata dei tedeschi dal paese." Era ladesione alla politica dei due tempi (democrazia progressiva prima, rivoluzione socialista poi) imposta dallUnione Sovietica a tutte le resistenze antifasciste dei paesi che nella spartizione del mondo del 1944 dovevano rimanere nellarea capitalista. Non vero, ad esempio, che esistesse una differenza tra una linea moderata del Partito Comunista Italiano e una presunta linea avventurista del Partito Comunista Greco. I comunisti greci, che avevano liberato il paese da soli, firmarono gli accordi di Varkiza che imponevano il disarmo dei partigiani e furono convinti dagli uomini di Stalin ad accogliere le prime truppe inglesi, che si adoperarono per ristabilire lordine monarchico e spararono sulla folla disarmata di Atene il 3 dicembre 1944 (per non irritare lalleato Stalin il massacro sar poi raccontato da Churchill come una risposta a un tentativo insurrezionale di anarchici e trotskisti). Se i comunisti greci, che non avevano voluto prendere il potere nel 44 quando avevano le armi e non cerano truppe straniere, cambiarono poi strategia ritornando alla lotta armata nel 46 e 47 fu solo come reazione alla repressione della monarchia greca, che non fece nessuna delle concessioni che fece la borghesia italiana per ottenere la collaborazione di classe del PCI e del PSI. Ma in Italia si tratt solo di un triennio, al termine del quale, ricostruito tutto il suo potere, ruppe gli accordi ed estromi-
se i partiti operai dal governo. Il PCI, di nuovo allopposizione, cercher poi di riprendere una linea pi radicale (ad esempio appoggiando loccupazione delle terre al Sud) ma sar troppo tardi. La mobilitazione popolare non era pi la stessa di qualche anno prima. La nuova Italia era stata creata, il mondo diviso in blocchi era ormai realt.
Jacopo Custodi
stenza la base su cui costruire la legittimit della Repubblica e dei partiti al governo. Oscurando cos esperienze importanti, come quelle delle donne partigiane o delle azioni dei Gap, ma poco conciliabili con l'immagine mitizzata della Resistenza offerta dalle istituzioni. Ma davvero lotto settembre 1943 fu un momento di
scelta ideologica, altri per convenienza, altri ancora per un moto, quasi naturale, di libert e di indignazione. I primi a giungere in montagna furono spesso i militanti del Partito Comunista (l'unica forza politica che, nonostante la dura repressione, avesse mantenuto una struttura organizzativa nel Ventennio), milita-
k ronstadt
Kronstadt appoggia e sostiene attivamente lappello per un fronte antifascista europeo che arriva dalla Grecia
non si aggiunge che la lotta contro lestrema destra e il neonazismo di unurgenza estrema. In effetti, in vari Paesi europei la minaccia neofascista ora tanto diretta e immediata che trasforma la lotta antifascista in unazione di massima priorit, che mette in gioco la vita o la morte della sinistra, delle organizzazioni operaie, delle libert e dei diritti democratici, dei valori di solidariet e di tolleranza, del diritto alla differenza. Dire che siamo in lotta contro la barbarie razzista e neofascista corrisponde gi a una realt verificata ogni giorno per le strade delle nostre citt europee Vista la profondit della crisi, le dimensioni dei disastri sociali che provoca, lintensit della polarizzazione politica, la determinazione e laggressivit delle classi dirigenti, limportanza degli obiettivi storici dello scontro in corso e
lampiezza dellascesa delle forze dellestrema destra, evidente che la lotta antifascista costituisce una scelta strategica che esige una seria organizzazione e una dedizione politica e militante ad ampio raggio. Di conseguenza, la lotta antifascista deve restare strettamente legata alla lotta quotidiana contro le politiche di austerit e il sistema che le genera. Per essere efficace e rispondere alle aspettative della popolazione, la lotta antifascista deve essere organizzata in forma unitaria e democratica ed essere prodotta dalle stesse masse popolari. Per fare questo, i cittadini devono organizzare la lotta antifascista e la propria autodifesa essi stessi. Allo stesso tempo, per essere efficace questa lotta deve essere globale, opponendosi allestrema destra e al neofascismo in tutti i terreni nei quali si manifesta, al veleno del razzismo e dellomofobia, dello sciovinismo e del militarismo, del culto della violenza cieca e dellapologia delle camere a gas di Auschwitz. Insomma, per essere efficace ad ampio raggio, la battaglia antifascista deve proporre una visione differente della societ, diametralmente opposta alla proposta dellestrema destra: cio una societ fondata sulla solidariet, la tolleranza e la fratellanza, il rifiuto del machismo, il rifiuto delloppressione delle donne e il rispetto del diritto alla differenza, linternazionalismo e la protezione scrupolosa della natura, la difesa dei valori umanistici e democratici. Questo movimento antifascista europeo deve prendere su di s
leredit delle grandi tradizioni antifasciste del continente! Deve piantare le basi di un movimento sociale dotato di strutture, con una attivit quotidiana, che penetri tutta la societ, che organizzi i cittadini antifascisti in forma di reti secondo le professioni, il domicilio e le sensibilit, che porti la battaglia su tutti i fronti delle attivit umane e che assuma pienamente il compito di protezione anche fisica dei pi deboli tra i nostri concittadini, dei migranti, dei gitani, delle minoranze nazionali, dei musulmani, degli ebrei e delle persone LGBT, di tutti coloro che sono sistematicamente vittime del razzismo di stato e della feccia fascista. Poich la necessit della mobilitazione antifascista su scala europea si fa ogni giorno pi urgente firmiamo questo manifesto chiamando la costituzione di un Movimento Antifascista Europeo unitario, democratico e di massa, capace di confrontarsi e vincere la peste bruna che alza di nuovo la testa nel nostro continente. Faremo tutto il possibile perch il congresso costitutivo di questo Movimento Antifascista Europeo si celebri ad Atene nella primavera 2013 e sia accompagnato da una grande manifestazione antifascista europea nelle strade della capitale greca. Questa volta la Storia non deve ripetersi!
http://antifascismeuropa.org/
NO PASARAN!
periodico mensile speciale 25 aprile 2013
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Kronstadt
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