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ESENZIONE DALLIMU DEGLI IMMOBILI DEGLI ENTI NO PROFIT AD UTILIZZAZIONE MISTA (dal saggio di Carlo Corradin) Lart.

91-bis co. 2 e 3 del DL 1/2012, conv. L. 27/2012 comporta una notevole modifica allesenzione degli immobili con finalit no profit ai fini IMU1. La modifica in esame comporta una restrizione dei requisiti per poter accede allesenzione, evidente dal fatto che necessario che le attivit no profit siano svolte con modalit non commerciali2. Nello specifico linnovazione normativa, in vigore dal 1 gennaio 2013, consiste in un ampliamento dell esenzione degli immobili la definizione dei quali poteva essere difficoltosa o non possibile. Lesenzione verr, infatti, applicata anche agli immobili che vengono utilizzati promiscuamente nel tempo e nello spazio, sia per lo svolgimento delle attivit no profit sia per lo svolgimento di altre attivit (es. attivit commerciali ovvero attivit no profit svolte con modalit commerciali). Rendendo esclusi (ovvero inclusi a seconda del punto di vista) dalla tassazione gli immobili destinati sia ad una tipologia di attivit sia allaltra. Le fasi dapplicazione di tale aspetto innovativo nel calcolo dellIMU vengono disciplinate dal DM 19.11.2012 n. 200. Il quale disciplina due modalit di calcolo dellesenzione :
Individuare e scorporare catastalmente la frazione dellimmobile destinata allattivit no

profit (esente) a questo scopo si distinguono le autonome unit immobiliari finalizzate allattivit no profit.
Se lo scorporo e il riaccatastamento non fossero possibili, si passa a calcolare il rapporto di

proporzionalit idoneo a circoscrivere la parte esente lo stesso DM 19.11.2012 n. 200 a stabilire i criteri di proporzionalit su cui basare tale procedura3. Sar necessario attendere che venga approvato il modello di dichiarazione che gli enti non commerciali saranno tenuti a compilare esprimendo il rapporto di proporzionalit applicato. Inoltre entro il 31.12. 2012 gli enti non commerciali, per poter ottenere lesenzione, devono predisporre o adeguare il loro statuto in conformit con quanto definito dallart. 7 del DM 200/2012. Tale adeguamento non pu essere svolto nel 2013, poich la normativa entrata in
1 importante sottolineare che ai fini dellesenzione, in seguito alle modifiche, occorre che le attivit no profit siano
svolte con modalit non commerciali. Gli artt. 3 e 4 del DM 19.11.2012 n. 200 definiscono i requisiti necessari per qualificare le attivit no profit come svolte con modalit non commerciali.

2 Mentre, sulla base delle disposizioni dellart. 7 co. 1 lett. i) del D Lgs 504/92, ai fini dellesenzione era richiesto che le attivit no profit non avessero esclusivamente natura commerciale. Questa disposizione di certo permetteva una maggiore possibilit di accesso allesenzione.

3 Art. 5 DM 19.11.2012 n. 200

vigore il 23.03.2012; data entro la quale poter compiere gli adempimenti necessari per poter ancora ottenere lesenzione. Uno degli aspetti pi interessanti della nuova norma il calcolo dellesenzione per le unit immobiliari ad uso misto4, per le quali necessario compiere una doppia iscrizione al Catasto: la prima corrisponde alliscrizione dellimmobile alla categoria determinata dallart. 7 co. 1 lett. i) del D Lgs 504/92; la seconda corrisponde alliscrizione in quanto svolgente altre attivit (non esenti). Infine, come accennato, sempre attraverso il DM 200/2012, nello specifico lart.5, che il legislatore ha disposto le modalit e le procedure relative alla dichiarazione sulla quale basare lesenzione e soprattutto sullindividuazione degli elementi rilevanti ai fini del calcolo del rapporto proporzionale. Infine gli adempimenti dichiarativi per gli immobili per attivit no profit, allo scopo di esenzione, devono essere svolti entro il 04.02.2012.

4 Gli immobili per cui non possibile compiere una netta suddivisione tra attivit no profit e commerciali, e nei confronti delle quali viene calcolato ordinariamente lo sconto IMU.

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