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C A M P A G N A

I S C R I Z I O N I

A B B O N A M E N T I

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Lagricoltura un patrimonio da salvare

Associazione per lAgricoltura Biodinamica ~ Via privata Vasto, 4 ~ 20121 ~ Milano ~ telefono 02 29002544 ~ fax 02 29000692 anno XVII ~ Bollettino n.94 ~ gennaio/febbraio 2011 ~ Direttore responsabile: Maria Cristina Bolognesi ~ www.biodinamica.org

1.

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dinamica
I GRUPPI DI LAVORO

XXIX Convegno Internazionale di Biodinamica, 18-21 novembre a Castiglion Fibocchi (Ar)

S.O.S. Agricoltura
Unagricoltura diversa per il futuro. Lagricoltura biodinamica: proposte ed esperienze
Agricoltura e paesaggio, fertilit del suolo, biodiversit, qualit dei prodotti

Terre future, economia e sociale


Fabio Salviato e Fabio Brescacin In occasione del XXIX Convegno Internazionale di Biodinamica stato organizzato uno specifico gruppo di lavoro dedicato al progetto Terre Future. Tale progetto, sviluppato da SEFEA s.c. (Societ Europea Finanza Etica e Alternativa) ispirato al progetto Terre de Liens, sviluppato in Francia e supportato da uno dei soci di Sefea, la societ finanziaria La Nef . Il progetto Terre Future prevede la costituzione di unassociazione che si occupi, oltre che di attivit di sensibilizzazione, educazione e formazione relativamente alla tematica dellAgricoltura Biodinamica, anche della raccolta di quote di capitale tra i soci. Tali quote dovrebbero quindi essere convogliate verso un Fondo dedicato istituito ad hoc presso SEFEA, che verrebbe gestito, in accordo tra lassociazione e SEFEA, al fine di supportare progetti di sviluppo dellAgricoltura Biodinamica. In Particolare, i fondi potrebbero essere utilizzati per la presa in locazione di terreni e il finanziamento dei mezzi di produzione. Il gruppo di lavoro organizzato sulla tematica, tenuto da Fabio Salviato (Presidente di Sefea) e Fabio Brescacin (Amministratore delegato di Ecor) ha coinvolto circa una dozzina di partecipanti, tra cui il presidente dellassociazione per lAgricoltura Biodinamica, Franco Pedrini. I presenti si sono dimostrati molto interessati al progetto, mettendo in evidenza limportanza di sviluppare iniziative verso il sostegno degli agricoltori Biodinamici. Si prevede ora la costituzione in seno allassociazione per lagricoltura biodinamica di un apposito Comitato Promotore, il quale instaurer un rapporto diretto con SEFEA s.c. per procedere con i dovuti approfondimenti e le analisi di fattibilit.

L CONVEGNO ANDATO BENE. Giusta ed efficace

la scelta di essere in unazienda agricola e per questo ringraziamo la Fondazione e la famiglia Lo Franco per averci ospitato con tanta generosit ed entusiasmo e di avere messo a disposizione dei partecipanti le loro strutture aziendali, dal frantoio alla cantina del vino, dai campi ai laboratori quindi a loro, ai loro collaboratori e a chi ha condotto i vari gruppi di lavoro che lasciamo lo spazio del bollettino perch esprimano i loro commenti sul convegno. Lassociazione, a incontro concluso,

si augura che i lavori iniziati con i gruppi non finiscano con le giornate di Castiglion Finocchi, ma proseguano nelle aziende per un continuo confronto su pratica e studio tra agricoltori. Lassociazione ha compilato le liste con i nomi dei partecipanti ai vari gruppi: verranno inviate alle sezioni e a chi ha condotto i gruppi. I nostri ringraziamenti sono obbligatori, ma lo spazio non permette di elencare tutti. Grazie a: Gianni, Antonio e Bandino Lo Franco, per il loro entusiasmo nei confronti dellagricoltura e del metodo biodinamico e perch tutto in azienda

era organizzato in maniera splendida. Calore, ospitalit, i trasporti da un luogo allaltro, tutte le attrezzature ad Alceo Orsini e a Donato Ciofini, a Carlo Cerofolini il contadino poeta che al convegno ha dedicato una poesia (qui a fianco), a Susy Nascimbene, come sempre bravissima ma che lascia lassociazione biodinamica perch va in pensione e a Sara Sponchiado che la sostituir; ai proprietari del ristorante Le 4 Pietre che ci hanno nutrito bene; a Carlo Triarico che stato ottimo e puntuale conduttore, a Lucy Milencovic per le sue

traduzioni sempre perfette; ad Antonello Russo perch la sua presenza come presidente dellass. Demeter stata importante, perch gli associati auspicano una stretta collaborazione tra le due associazioni; a tutti i conferenzieri e alle aziende che con i loro interventi ci hanno resi partecipi delle loro esperienze; a chi ha dato un contributo rendendo possibile il convegno: la Fondazione Lo Franco, lazienda Nuova Casenovole, EcorNaturaS srl, il Ministero delle Politiche Agricole con il progetto SviBiDi.

Il convegno di biodinamica
di Carlo Cerofolini, Quagliata, 21 novembre 2010 Fattoria La Vialla che ti incanta a guardarla ai piedi della montagna che ci unisce alla Romagna. Si produce energia alimentare senza inquinare con sistema innovativo riferito al primitivo. Dio le cose le ha fatte tutte e tante: per vivere ha creato le piante, luomo le sappia adoperare senza inquinare. Agricoltura biodinamica alimenta il cuore e lanima, operiamo luno per laltro oggi, domani e doman laltro. Luomo le macchine le sappia adoperare altrimenti ti possono far male o ammazzare; chi va contro natura prima o poi sar dura. Queste quattro giornate troppo presto son passate. Spero un giorno tornerete al ristornte le Quattro pietre. Ai fratelli Lo Franco auguriamo una vita bella, che duri tanto. Concludiamo la giornata con una bella evvivata

La viticoltura
Stefano Bellotti Dopo una breve introduzione da parte di Donato Ciofini, responsabile dellazienda, ho preso la parola. Essendo il tempo a disposizione molto limitato e i partecipanti molto eterogenei ho preferito non addentrarmi su questioni agronomiche che sarebbero state trattate per forza di cose molto superficialmente e per trattare le quali daltra parte esistono corsi specifici (Agribio, Le Madri, Pomaia ecc...). Ho cercato piuttosto di fare il punto sul perch siamo agricoltori biodinamici e sul significato etico sociale ed economico di questa scelta che non pu essere ovviamente casuale. Ho cercato di individuare le problematiche di quali siano le difficolt di fare gli agricoltori oggi nei suoi punti salienti: la non remunerativit dei prezzi agricoli che ci deve per forza di cose portare a inventarci altro per sopravvivere (vedi trasformazione e commercializzazione personalizzata alternativa), laffrancamento del mercato per creare nuovi mercati: per il problema della legalit in quanto lagricoltore imbrigliato da una giungla normativa adatta allindustria. E, non ultimo, il problema della socialit rurale totalmente scomparsa, che si aggrava soprattutto nelle zone cos dette marginali che rappresentano per l80% del territorio del nostro Paese. Si poi discusso dellimportanza e del ruolo della comunicazione e della presa di responsabilit rispetto al ruolo trainante della viticoltura Biodinamica e di qualit rispetto agli altri settori agricoli. Da ultimo, si parlato del controverso problema dellassurdit dellutilizzo di lieviti selezionati industriali e Ogm in sede di trasformazione delle uve Biodinamiche e del graduale e possibile affiancamento dellutilizzo di SO2 sui vini prodotti con uve Biodinamiche

Il convegno visto dalla fattoria La Vialla

Meliciano, 5 dicembre 2010


L XXIX CONVEGNO DELLA BIODINAMICA

ne abbiamo viste e sentite delle belle. Abbiamo visto i ragazzi della scuola per agrotecnici di Cortona prendere appunti e rimanere fermi, attenti, per oltre 4 ore; da loro stessi ho sentito dire che prima del convegno neppure conoscevano la parola Biodinamica, ma di essere sinceramente molto interessati. Ho sentito anche che in cinque anni di scuola non hanno mai fatto esperienza diretta in campo. Ho ascoltato il loro professore lamentare che linsegnamento scolastico basato sullagricoltura tradizionale (intendendo distrattamente quella convenzionale), con lobiettivo primario di massimizzazione delle rese produttive, che dimentica sistematicamente temi basilari come il metodo biologico biodinamico, il paesaggio, le sementi, la biodiversit, la vita. In Olanda c una scuola di Biodinamica, uno dei suoi professori labbiamo sentito al convegno. Ho ascoltato con estremo interesse tutte le preziose relazioni che, invece, di questi temi hanno fatto una questione essenziale per la sostenibilit dellagricoltura. In 3 giorni e mezzo (40 ore di lavoro nette), compreso il convengo a Bologna, abbiamo avuto lonore di partecipare a oltre 50 interventi, rimanendo tutti incollati allascolto. Ho ammirato il presidente Roberto Vasai, della provincia di Arezzo, parlare di paesaggio: tanti anni di lavoro da assessore allagricoltura rivolto al recupero e alla tutela del patrimonio minore della provincia, un intervento sentito e quasi commosso. Ho visto i tanti gruppi di lavoro, lavorare e divertirsi insieme. Tutti hanno mangiato con gusto e qualcuno ha anche alzato un po il gomito! Ci siamo divertiti a guidare i tre gruppi durante la visita aziendale di sabato. Discusso e commentato i vari laboratori, appuntato i consigli e accolto le preziose critiche. Soprattutto abbiamo gustato un paio di ore allaria aperta, di non pioggia, in barba alle pi umide previsioni meteo! Un grazie di cuore a nome delle nostre famiglie e di tutti i collaboratori de la Vialla alla signora Giulia Maria Crespi, ideatrice e anima del convegno di Bologna SOS agricoltura e ancora grazie per essere rimasta tutti e tre i giorni anche a quello di Castiglion Fibocchi. Grazie al presidente dellassociazione Biodinamica Franco Pedrini, ai consiglieri Aldo Paravicini e Kitti Bolognesi, al FAI, al WWF e a tutti i sostenitori. Grazie agli organizzatori e coordinatori a Carlo Triarico, ottimo moderatore, alle signore Susy Nascimbene e Sara Sponchiato, fortissime! A tutti i collaboratori della Fattoria e del ristorante le Quattro Pietre. I temi e le relazioni sono state tante e molto interessanti, grazie al lavoro di ottimi ricercatori appassionati e competenti. Aspettiamo con ansia di leggere i prossimi bollettini in cui saranno trattati per esteso i contenuti. Ecco un paio di riflessioni sul titolo stesso del convegno, SOS agricoltura, da consumatore e da agricoltore. Da agricoltore, aver potuto accedere alla dottrina biodinamica e alle esperienze dei relatori stato un magnifico

arricchimento. perfettamente chiaro quanto sia necessario che lazienda agricola sia sentita e vissuta come un organismo unico, di cui ci prendiamo cura, e interessiamo perch ogni sua parte sia armonicamente collegata allaltra. Quanto sia importante, ai fini della produzione, della bont del cibo e della sostenibilit economica dellazienda stessa, la cura non solo della fertilit della terra ma anche dellaspetto paesaggistico, del bosco, degli animali, della biodiversit delle colture e di ogni coltura. Partecipando al convegno tutto chiaro. Il problema piuttosto, stando al titolo, SOS, salvare lagricoltura, come fare in modo che non solo i 400 partecipanti a Bologna e 130 a Castiglion Fibocchi, ma che tanti altri, rapidamente, si avvicinino a questa dottrina. Da consumatore, in mezzo ad altri

consumatori, sento che dellagricoltura biologica si parla poco, figurarsi della Biodinamica. Delle 150.000 tonnellate di pesticidi (= veleni) irrorate ogni anno sui nostri campi italiani (fonte Apat) si preferisce tacere - nessuno lha detto n a Bologna n ad Arezzo. Bisogna discutere di come diffondere pi velocemente questo verbo del buono e del bene, un dovere impellente che abbiamo nei confronti dei nostri figli. Almeno a loro dobbiamo smettere di dare cibo con i pesticidi! La gente non mangia da agricoltura biologica-biodinamica. Lopinione pubblica non parla di agricoltura biologicabiodinamica. Le amministrazioni di conseguenza non se ne curano. Oltretutto, la questione della conversione allagricoltura biologica un lavoro che in sede politica supera abbondantemente lorizzonte temporale di governo. E gli amministratori, occupati a trattare questioni contingenti la legislatura, evitano certi temi scomodi. Insomma, una gara dura. Affrettiamoci, armati di preparati biodinamici, a fertilizzare anche questo terreno fin troppo arido! Quello che il convegno ci ha regalato una ventata di entusiasmo per continuare sulla strada che abbiamo imboccato seguendo lesempio dei nostri genitori. Abbiamo nuovi impulsi per migliorare la ricerca e approfondire le tante esperienze in corso. Per tre giorni abbiamo potuto sognare un nuovo mondo agricolo, modellato sul passato, non tanto remoto, e proiettato nel futuro. Grazie! Gianni Antonio e Bandino Lo Franco

Il parere di un tecnico aziendale

Il Ministero sulla qualit

NCHE DAL PUNTO DI VISTA PRATICO,

il convegno stato, senza dubbio, utile. Abbiamo potuto confrontarci con esperti per quanto concerne lallestimento e la conservazione dei preparati biodinamici ricevendo preziose indicazioni. Inoltre, lho trovato migliorato, nei contenuti, rispetto alla passata edizione. Lunico, piccolo, rammarico che avrei preferito unimpostazione pi concreta nellincontro sulla viticoltura e sul vino al quale ho partecipato. Come tecnico, penso sarebbe molto utile allazienda biodinamica e allAssociazione la promozione e la divulgazione di ricerche come quelle presentate dai docenti Lucietta Betti, Giovanni Dinelli, Francesco Sofi e Stefano Benedettelli. A prescindere dal grande interesse che suscitano gli argomenti esposti, mia opinione che se vogliamo farci comprendere dai non biodinamici dobbiamo utilizzare anche un linguaggio vicino ai canoni scientifici. AllAssociazione vorrei chiedere un maggior impegno, al fianco di Demeter, nella promozione delle metodologie e dei prodotti biodinamici, ancora sconosciuti ai pi in Italia. Donato Ciofini

A QUALIT DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI,

Sul prossimo numero le riflessioni di Alceo Orsini

Viaggio nelle aziende biodinamiche italiane

Visita allazienda di Carlo Noro


Il primo di una serie di articoli sulle aziende biodinamiche. A cura di Lucy Milenkovic

ET DI SETTEMBRE 2010: accompagno

il professor Ton Baars, titolare della cattedra di biodinamica presso luniversit di agricoltura ecologica a Kassel, a visitare lazienda di Carlo Noro. Ton Baars aveva visto i preparati di Carlo in occasione della visita allAgrilatina durante il convegno di biodinamica del 2009, ne era rimasto positivamente impressionato e voleva includerli nelle sperimentazioni che stava conducendo. Lanno prima aveva usato per la sua ricerca del cornoletame allestito in Germania che non era riuscito bene e i risultati erano stati insoddisfacenti. Questa volta voleva usare del preparato ben trasformato. Inoltre, gli interessava il fatto che Carlo allestisse i preparati seguendo le indicazione di Podolinski. Anzi, Carlo stato scelto da Podolinski stesso come allestitore ufficiale professionale dei preparati biodinamici in Italia nel lontano 1992. Dopo avere usato il cornoletame di Carlo nelle sue sperimentazioni, Baars era interessato a conoscere pi da vicino il suo lavoro con i preparati. Anchio ero molto interessata a conoscere meglio questi famosi preparati che vengono usati da numerose aziende biodinamiche italiane. Innanzitutto ci colpisce lindirizzo di Noro:

Vallefredda. Il nome un programma. Per allestire i preparati necessario potere contare sul gelo invernale nel terreno, per cui la scelta della terra da acquistare si concentrata su questa vallata nella quale, pur essendo vicini a Roma, dinverno arriva il gelo e cade la neve. Appena arrivati vediamo la casa, il negozio per la vendita e un altro edificio dove sono appese in alto diverse vesciche di cervo piene di achillea, vicino ci sono delle corna piene di cornosilice. Se prima potevamo avere dei dubbi, ora siamo certi

di essere arrivati nel posto giusto. Poco pi in l vediamo tunnel e file di ortaggi rigogliosi in pieno campo. E, infatti: qui lallestimento dei preparati incluso in unazienda orticola che produce circa 250 cassette di ortaggi a settimana, tutte vendute direttamente. Nellazienda non sono presenti animali, il carico di lavoro sarebbe eccessivo dato che si tratta di unazienda orticola specializzata, quindi il letame necessario allallestimento segue in seconda pagina

punto di forza dellagricoltura europea, perseguita dallUE attraverso molteplici strade: dalle norme di commercializzazione ai cosiddetti termini riservati, fino ad arrivare ai regimi di certificazione: dop, igp, sgt e, ovviamente, agricoltura biologica. Questultima, per, si distingue nettamente da tutti gli altri marchi di qualit, in quanto abbraccia un concetto globale di qualit, che comprende non solo le caratteristiche tecniche dei prodotti, ma anche il rispetto dellambiente, il benessere animale e la salubrit dellalimento, allinterno di una visione etica dellagricoltura. Tutti questi aspetti, nei quali i produttori biodinamici sono impegnati in prima fila, contribuiscono a sostenere il consumo di prodotti biologici nonostante la difficile congiuntura economica. La crescita dei consumi dell11% nei primi nove mesi del 2010 rispetto al medesimo periodo dellanno precedente rappresenta una performance di tutto rispetto, soprattutto se paragonata al trend negativo registrato nel 2009 anche per i prodotti di origine protetta. In questo momento lattivit dellUfficio Agricoltura Biologica tutta tesa a creare le condizioni per un ulteriore sviluppo dellagricoltura biologica e biodinamica soprattutto attraverso lattuazione del Piano di Azione Nazionale per lAB. Le priorit sono quelle di sostenere la ricerca, di razionalizzare e rafforzare la distribuzione anche attraverso modalit innovative, di semplificare gli adempimenti amministrativi e, infine, di promuovere la comunicazione dei valori del Bio. Su questi argomenti sono gi state finanziate molte iniziative come il progetto Svi.Bi.Di., tuttora in svolgimento da parte dellAssociazione per lAgricoltura Biodinamica, finalizzato a favorire lo sviluppo del prodotto biodinamico, promuovendo lincontro tra domanda e offerta. LAssociazione per lAgricoltura Biodinamica sar ancora chiamata, insieme a tutti gli altri attori del biologico, a dare il proprio contributo essenziale nei tavoli politici e tecnici convocati dal MiPAAF per indirizzare al meglio le azioni di supporto al settore e risolvere le principali criticit riscontrate dal comparto produttivo. Uno dei primi appuntamenti sar la redazione di un disciplinare nazionale per la produzione di vino secondo il metodo biologico, vista la mancata approvazione dellauspicato regolamento europeo in materia. Giacomo Mocciaro, ufficio SAQXdel MiPAAF(2500)

Il regno animale
Claudio Elli e Sabrina Menestrina Vi hanno partecipato 20 persone tra queste Giulia Maria Crespi, Aldo Paravicini, Matteo Giannattasio e Donato Ciofini, responsabile dellallestimento dei preparati a La Vialla. stata proiettata una video-intervista a un allevatore della provincia di Udine, Gioachino, 77 anni, che racconta la propria sorpresa e senso di vergogna per aver scoperto come le sue 20 mucche, stabulate a posta fissa per tutta la vita, dopo essere state recentemente trasferite in una stalla nuova, libere nei box, e addirittura dotata di un ettaro di pascolo recintato, abbiano naturalmente potuto mostrare istinti materni verso il vitello impediti fino ad allora (leccare, spingere, allattare, mangiare la placenta). Le sue mucche, dotate di corna, non hanno avuto alcun problema di adattamento al nuovo ambiente attrezzato anche con le tradizionali barre autocatturanti per lalimentazione, dove gli animali devono infilare la testa per accedere al cibo e la cui presenza generalmente motiva la decornazione della mandria. Non hanno nemmeno intrapreso lotte gerarchiche bens, favorite da una ben proporzionata e comoda dimensione dei recinti, hanno potuto rispettare la propria posizione sociale nel gruppo. Madri e figli ci hanno mostrato nel video la gioia di poter finalmente correre, saltare e giocare assieme, di potersi grattare contro gli alberi, di poter scegliere le erbe migliori per loro, di poter ruminare per ore nella posizione da loro segue in seconda pagina

Sul sito biodinamica.org pubblichiamo


Uno degli interventi che Gianni Catellani ha tenuto in apertura delle giornate di lavoro al convegno di Castiglion Fibocchi Su ogni numero del Bollettino Karin Mecozzi pubblica un articolo dedicato a una pianta. Ecco quello che ha scritto per i mesi gennaio/febbraio Le piante medicinali nel corso dellanno

Imprese sociali, nello spirito antroposofico Frammenti


di Gianni Catellani Unazienda dice allinizio del suo discorso Catellani un Essere vivente, con i suoi organi vitali, i suoi flussi sanguigni e, come tale, nella sua intierezza si presenta al mondo. Un bel carattere aziendale fortemente legato a quanto tutti insieme si riesce a fare! Le Maestranze devono essere portate a una coscienza partecipativa dinsieme. La missione non si esaurisce nel fatto di distribuire prodotti di qualit, ma anche nel dar prova di una nuova socialit, chiara, solare...

Valeriana officinalis
di Karin Mecozzi, erborista, esperta di fitoterapia, karin.mecozzi@aruba.it La valeriana una pianta pluriennale della famiglia delle valeriancee e cresce in tutto lemisfero settentrionale...

E, ancora, potete leggere:


I programmi delle sezioni Le notizie dallestero a cura di Lucy Milenkovic Le novit in libreria

Registrazione del Tribunale di Milano n. 306 del 27/5/95 ~ Poste italiane s.p.a. ~ Spedizione in abbonamento postale 70% ~ DBC Milano ~ Stampa: Tipografia Ammiano, via Isonzo 40/8 ~ Quinto d Stampi ~ Rozzano (Mi)

biodinamica ~ anno XVII ~ n.94 ~ gennaio/febbraio 2011

Associazione per lAgricoltura Biodinamica ~ Bollettino gratuito ai soci ~ 2.

Dal convegno di Bologna con FAI e WWF

Il convegno di Bolzano di novembre

S.O.S. Agricoltura
Agricoltura, paesaggio e ambiente: un destino comune
Al convegno hanno partecipato oltre 400 persone. Il presidente Giorgio Napolitano ha mandato un lungo messaggio trasmesso in teleconferenza nel quale si schierato in favore dei temi del convegno: questi problemi - ha detto - richiederebbero unattenzione preoccupata, mentre lagricoltura sta beneficiando assai poco in un dibattito pubblico, in Italia, che tende a ignorarla; in teleconferenza intervenuto da Bruxelles il presidente commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro; assente per impegni politici il ministro dellambiente Stefania Prestigiacomo; presente il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan. Di grande interesse le conferenze presentate. Ne riportiamo i punti pi importanti
di Aldo Paravicini Il presidente della commissione agricoltura della Comunit Europea Paolo De Castro, intervenuto in teleconferenza, ha espresso il concetto di produrre di pi inquinando di meno, ma, soprattutto, la nuova PAC dal 2013 in poi, dovr premiare il comportamento degli agricoltori e non il loro status, (come accade ora per i finanziamenti alle aziende). Ha ammesso che con la PAC attuale si perso il 36% di produzione di grano duro e il 31% di granoturco. Basta premi storici, ci dovr essere un legame allambiente e al paesaggio; ha promesso strumenti per un maggior protagonismo degli agricoltori nella filiera alimentare. Una delle strategie e azioni innovative emerse dal convegno, giustificata dal fatto che il miglioramento genetico riconosciuto essere tra le cause principali della riduzione dellagrobiodiversit con effetti negativi sulla sicurezza alimentare e sulla qualit del paesaggio, la decentralizzazione dei programmi di miglioramento genetico nei campi degli agricoltori e il loro coinvolgimento nellintero processo di selezione. In aggiunta, il miglioramento genetico partecipativo ha anche il vantaggio di riportare il controllo del seme, e quindi del cibo nelle mani degli agricoltori. Di fronte a una diminuzione del reddito (-25% in Italia), alla diminuzione delle aziende agricole (-450.000 dal 2007 a oggi) chiaro che il modello economico attuale non regge pi, per cui si suggerisce: Diversificazione delle aziende con premio per la maggior occupazione (biologico/biodinamico) Rinnovamento filiera alimentare, filiera corta nella GDO, comitati consultivi di consumatori, mense pubbliche attente alla qualit Premiare la funzione dellagricoltura nellambiente, no a soldi per la riduzione dei fitofarmaci e concimi come attualmente nei PSR. Nuovo sistema di conoscenza che premi in particolar modo la ricerca partecipativa. Favorire laccesso alla terra ai giovani come ad esempio linstaurazione della banca della terra.
DA STERNKALENDER, DORNACH

Un successo
Primo convegno nazionale di frutticoltura biodinamica

DEMETER NEWS
a cura di Antonello Russo, Presidente Demeter Associazione Italia

Un Compito inderogabile
ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DELLA QUALIT BIODINAMICA IN ITALIA DEMETER
Strada Naviglia, 11/a 43100 Parma tel. 0521 776962 fax 0521 776973 demeter.italia@tin.it

L 21 E IL 22 NOVEMBRE 2010 la Sezione

A CRISI CHE VIVE OGGI lagricoltura italiana

ha assunto una dimensione senza precedenti, tale da mettere a rischio la permanenza dellimpresa agricola sul territorio e lintero settore. In dieci anni il numero delle aziende diminuito del 27%, i prezzi allorigine registrano un -3%,mentre aumentano i costi di produzione. Il Pil che dieci anni fa si attestava attorno al 2,5% sceso all1,6% nel 2009. Questo scenario il punto di arrivo di un modello di sviluppo non pi sostenibile. Nonostante questo, lagricoltura rimane il settore che pi di altri pu avviare processi per un nuovo modello di produzione e consumo basato su strategie e azioni innovative. Il convegno ha riconosciuto che la permanenza dellagricoltura sul territorio svolge e garantisce una molteplicit di funzioni: cura del paesaggio, tutela dellambiente, conservazione di biodiversit, sicurezza alimentare e mitigazione del cambiamento climatico. La possibilit di assolvere a queste funzioni legata alla messa in atto di strategie e azioni che prevedano modalit di intervento che premino comportamenti virtuosi rispetto ad attivit non compatibili con tali obiettivi. Tutto questo in sintonia con gli indirizzi delle future politiche agricole comunitarie per il periodo 20132020. Infatti, Il concetto di produzione ha lasciato sempre pi campo a quello di qualit come fattore di competitivit: non si tratta pi della sola qualit dei prodotti, ma di una qualit integrale, che associa ogni prodotto al suo paesaggio, assicurandone lunicit e, quindi, producendo un valore aggiunto non replicabile al di fuori dei luoghi di origine. Allo stesso modo, gli approcci ambientali sono insufficienti ad affrontare la complessit di un territorio storicamente considerato come il giardino dEuropa, in cui luomo ha creato una biodiversit che pu mantenersi solo attraverso una gestione attiva delle risorse naturali, e in cui le tecniche e le pratiche agricole affinate in millenni di storia costituiscono straordinari esempi di adattamento a condizioni ambientali mutevoli e difficili. Dal Convegno di Bologna sono emersi spunti interessanti e stimolanti. Innanzitutto la presa datto che il 40% del bilancio comunitario va allagricoltura. In futuro ci saranno risorse calanti e il valore dellagricoltura potr essere espresso solo da prodotti di qualit. Questa qualit la dovr pagare il mercato a patto che ci siano regole certe (esempio, quelle sulletichettatura), servizi efficienti e meno burocrazia. Negli ultimi 50 anni in Italia si perso il 30% della superficie agricola (6.000.000 di ha); il bosco aumentato di 3 volte rispetto agli anni 20: la legislazione attuale specialmente nelle aree protette favorisce il bosco che prende il sopravvento sui campi, sono spariti i terrazzamenti... non una politica spesso sensata perch occorre ci vuole luomo per mantenere il territorio ed evitare il problema dellerosione. Oggi ormai chiaro che, anche per i motivi sopra detti si persa la battaglia della produttivit, la strada per il futuro persegue un obbiettivo di qualit e il concetto di paesaggio andrebbe applicato ai prodotti come valore aggiunto, vedi lesempio del vino e dellolio.

di agricoltura biodinamica dellAlto Adige (ARGE) ha organizzato per la prima volta nella storia del movimento biodinamico in Italia un convegno sulla frutticoltura biodinamica. Pi di 250 partecipanti hanno potuto seguire le conferenze degli esperti nella sede del Four Points by Sheraton. Il consigliere regionale Hans Berger purtroppo non ha potuto partecipare, ma ha trasmesso i suoi saluti. Egli riconosce il valore di queste iniziative, dal momento che c sempre pi richiesta di valori naturali e autentici. Secondo Berger latteggiamento dei produttori nei confronti del proprio prodotto e dellambiente oggi pi importante che mai. Nella nostra epoca non pi sufficiente tenere solo conto dellaspetto economico. Matteo Giannattasio dellUniversit di Padova, il noto esperto di agricoltura e di alimentazione, ha illustrato la relazione che esiste tra salute e alimentazione. Basandosi su analisi scientifiche, egli ha dimostrato come a partire dagli anni Cinquanta linizio delluso massiccio di pesticidi e di concimi di sintesi ha portato allaumento sensibile di malattie come la sindrome di Parkinson, lAlzheimer e soprattutto delle allergie. Il suo urgente appello stato: mangiate pi alimenti biodinamici e biologici, che sono pi ricchi di ingredienti sani, hanno meno residui e additivi nocivi. Inoltre, tramite questo consumo si sostiene una forma di agricoltura pi rispettosa dellambiente e pi sociale. Nella degustazione che seguita alla conferenza, i partecipanti hanno potuto constatare di persona la qualit degli alimenti biodinamici. Luned Matteo Giannattasio ha affrontato il tema dellazoto e della concimazione. Ha spiegato come lazoto (questa sostanza tanto importante per la concimazione) non vada considerato isolatamente. Esso ottiene un effetto positivo solo se proviene dal ciclo dellazoto che si compie naturalmente. La concimazione minerale con nitrati effettuata nellagricoltura convenzionale sottrae alla pianta la sua capacit di nutrirsi autonomamente a partire dal terreno. La conseguenza una cattiva qualit degli alimenti, le piante sono pi suscettibili alle malattie e contengono una quantit eccessiva di nitrati, i suoli risultano impoveriti e acidificati. Una concimazione effettuata con il composto secondo i principi dellagricoltura biodinamica si integra, invece, nel naturale ciclo dellazoto

ed quindi auspicabile. Karl Tress di Muensingen nellAllgaeu (DE), un pioniere dellagricoltura biodinamica, ha studiato per anni se le sostanze nutritive sottratte con il raccolto (potassio, fosforo e calcio) portino effettivamente a un impoverimento del suolo se non vengono rimpiazzate tramite la concimazione. Per 15 anni egli ha sottratto con il raccolto sostanze nutritive che, secondo le analisi chimiche, non erano pi presenti in quantit sufficiente. Se lagricoltore riesce a ottenere un suolo vitale, la pianta in grado secondo Tress di provvedere tramite le proprie radici alla mobilizzazione delle sostanze nutritive necessarie a partire dal substrato roccioso. Luso del composto e dei preparati biodinamici rafforza tale vitalit. Dopo il pranzo biodinamico consumato presso la mensa della WOB (Scuola superiore steineriana di Bolzano) sono stati affrontati i temi riguardanti pi specificatamente la frutticoltura. Niklaus Bollinger di Hessigkofen (CH), rappresentante di Pomaculta, lAssociazione per il miglioramento genetico biodinamico dei meli, ha presentato il proprio lavoro. La selezione varietale del suo centro sperimentale parte dalla pratica: gli alberi sperimentali crescono, infatti, in unazienda agricola e non in un centro di ricerca sterile. Le variet parentali per gli incroci vengono scelte con il metodo di valutazione ispirato da Goethe. Lobiettivo della selezione quello di ottenere variet che abbiano unelevata qualit interiore ed esteriore, che garantiscano unelevata sicurezza produttiva nelle condizioni specifiche della produzione biologica. In conclusione, Johannes Bentele ha illustrato con fotografie e statistiche come viene effettuata nella pratica la frutticoltura a Tettnang presso il Lago di Costanza. Il convegno stato organizzato nellambito del progetto Svi.Bi.Di finanziato dal Ministero delle Politiche Agricolture italiano, messo in atto dallassociazione per lagricoltura Biodinamica e dalla Demeter Associazione Italia, grazie al quale lagricoltura biodinamica italiana vuole farsi conoscere da un pubblico sempre pi allargato. LAlto Adige stato scelto come sede del convegno tenendo conto della sua importanza per quanto riguarda la frutticoltura biodinamica. In effetti la maggior parte delle mele prodotte in Italia proviene dalla nostra regione. traduzione di Lucy Milenkovic'

ANCIAMO PURE UN APPELLO PER LAGRICOLTURA che sta morendo, condiviso

PaoloPistis
Vorrei informare i lettori che non continuer per questanno anno a scrivere per la rubrica esperienze pratiche di biodinamica, spero che nuovi talenti possano continuare a scrivere le loro esperienze. Ringrazio l'associazione per la grande opportunit che mi ha dato per poter comunicare risultati pratici di campo e le innovazioni agronomiche di cui oggi ne abbiamo bisogno tutti. Grazie e buon lavoro.

Il calendario di gennaio e febbraio


P E S C I

I
P E G A S O

PRIMI DUE MESI DEL NUOVO ANNO, riguardo la situazione planetaria, sembra che saranno

Giove B A L E N A

OVEST

6 FEBBRAIO ORE 20.00

perfettamente in grado di compiere la loro missione invernale. In gennaio saranno solo Marte e Mercurio, che timidamente, a turno cercheranno di controbilanciare gli abbondanti influssi di acqua e terra, e ritengo limpresa piuttosto improbabile. In febbraio, lo scenario si ripete pi o meno nello stesso modo, forse con una maggiore tendenza al freddo secco, per potrebbe esserci nellultima decade un breve assaggio di primavera, grazie a dei buoni impulsi di luce e calore. Raccomando di tenere docchio il tempo di piantagione, poich sar il momento ideale per le potature, lo spostamento e la messa a dimora delle piante da frutto, eventuali lavorazioni del terreno, e le irrorazioni di preparato cornoletame. Per il taglio delle marze per gli innesti e delle talee, consiglio i giorni di frutti e di fiori tra fine gennaio e met febbraio, le talee potranno poi essere messe a radicare nel successivo tempo di piantagione in giorni di radici. Il momento di intervenire per la limitazione degli animali a sangue caldo finalmente arrivato, attenzione quindi ad essere pronti. Lindicazione fornita nel calendario molto ristretta come orario, mi permetto di indicare come giorni utili anche il 28 e 29 gennaio. Per gli appassionati delle osservazioni del cielo, segnalo leclissi parziale di sole che si avr la mattina del 4 gennaio, toccher la fase di massima copertura poco dopo le ore 9 e raggiunger oltre il 60% della superficie solare. Inoltre consiglio di osservare la congiunzione tra Giove e la falce di Luna crescente, la sera del 6 febbraio, in direzione ovest poco sopra lorizzonte, nella costellazione dei pesci, con Ariete, Andromeda e Pegasus a fare compagnia. Un saluto a tutti e auguri di buon lavoro. Giorgio Bortolussi, orticoltore biodinamico

e partecipato, ma sar un appello destinato a rimanere inascoltato se non si valorizza pienamente il ruolo dellagricoltura per una societ in decadenza come quella attuale. Riteniamoci tutti colpevoli, anche noi biodinamici, se non comprendiamo quanto sia importante che il consumatore riconosca il giusto valore dei nostri prodotti. Perch dobbiamo partire dal fine ultimo del nostro lavoro per far comprendere che dietro ad ogni prodotto dellagricoltura biodinamica c unazione morale, nei confronti delluomo e della Terra. Il movimento biodinamico sembra non essere conscio che siamo lunica agricoltura che ha ripreso la sacralit del gesto agricolo e lo ha riproposto in un momento storico di massima espressione del materialismo. Il riduzionismo scientifico non ci considera e ci emargina, allora noi abbiamo il dovere di compiere i massimi sforzi per far comprendere la scientificit del metodo biodinamico, che pur esprimendosi su un piano diverso, per parallelo e con molti punti di contatto. Il messaggio del dott. Steiner a riguardo chiarissimo: la strada da seguire per essere compresi dal mondo scientifico non la contrapposizione n il ritrarsi dal confronto, perch lantroposofia non unopinione settaria, ma deve esprimere anzi la concezione del mondo e la pratica di vita richieste dal nostro tempo. (Questa una frase da tenere bene impressa nelle nostre menti) Il movimento biodinamico, incarnato nelle due associazioni delle quali tutti noi facciamo parte, compie lo stesso errore storico e culturale della nostra societ, vive cio pienamente nella sfera economica, ma la soluzione per cambiare le cose e riuscire a portare allesterno il nostro messaggio innovativo non la troviamo nella vita economica, ma fuori di essa: questo un punto essenziale per capire la necessit della triarticolazione sociale. La realt economica di oggi ci soffoca, ci incalza, non lascia spazio e tempo per pensare ai veri bisogni sociali degli uomini, che non sono solo ed unicamente economici: pensiamo solo al prezzo falso che oggi subiamo per i prodotti agricoli alla produzione e quello che invece pagano i consumatori; cos questa se non una prevaricazione, uningiustizia sociale, il metodo pi efficace per affossare il mondo agricolo. Come riportare, invece, il lavoro delluomo in genere, e agricolo in particolare, alla dignit perduta, a quel appagamento interiore delluomo che si manifesta quando egli riesce a trasmettere lamore e limpegno per lopera, attraverso il frutto del suo lavoro. Dove dunque cercare le energie necessarie a spezzare questo giogo economico se non al di fuori della sfera economica, e, quindi, nella sfera spirituale e in quella giuridica. La triarticolazione pratica applicata ci viene in soccorso: abbiamo bisogno di una vita spirituale che sostenga lutilit del lavoro al di sopra delleconomia e totalmente indipendente da questa e di un ordinamento giuridico, vivente nella vera uguaglianza, che accompagni leconomia, destando in essa linteresse per il prossimo. La sintesi di queste azioni congiunte fa diventare il lavoro unazione morale, che si compie quando esso tende a mete umane per le quali la vita economica solo un mezzo per raggiungerle e non il fine ultimo. Questo il compito delle nostre due associazioni, mettere in atto le azioni necessarie e far comprendere a tutti qual il messaggio nuovo dellagricoltura biodinamica, cosa offre che le altre agricolture non hanno. Dobbiamo opporre alla manipolazione delle coscienze e alla disumanizzazione del lavoro una vita spirituale libera e indipendente, dobbiamo, attraverso il rispetto di regole comuni e condivise, porre sul mercato prodotti validi sotto ogni aspetto, nutrizionale e commerciale, con la riconoscibilit immediata offerta dal marchio demeter, unica organizzazione di certificazione di metodo agricolo che opera a livello mondiale. In conclusione, limpegno spirituale e morale speso nel produrre non basta, non possiamo disinteressarci del nostro prodotto dopo che varca i confini della nostra azienda agricola, abbiamo il dovere di impedire che divenga una merce anonima che si scontra con lanonimato delle altre innumerevoli merci sul mercato. I nostri prodotti devono essere messaggeri del lavoro biodinamico, devono essere il mezzo attraverso il quale far comprendere al consumatore che il nostro lavoro vale il prezzo che sta pagando, altrimenti siamo perdenti, il mondo economico ci stritoler se non faremo valere le nostre ragioni. Se non comprendiamo la necessit impellente di lavorare tutti insieme per il movimento agricolo biodinamico, se perdiamo tempo in inutili polemiche senza costrutto, se indugiamo a non voler uscire dai nostri orticelli, siamo colpevoli come e pi degli altri della morte dellunica agricoltura libera e cosciente, di quellunica agricoltura nata per donare nuove forze alla vita.

Visita allazienda di Carlo Noro / segue dalla prima


del cornoletame viene raccolto in unaltra azienda biodinamica a orientamento zootecnico. Si tratta dellazienda agricola Boccea di Anna Federici a Roma che viene seguita da Carlo Noro per quanto riguarda la consulenza. A ottobre o novembre, a seconda dellannata e in relazione alla ricrescita del pascolo, vengono raccolte direttamente sul campo le fatte che serviranno per lallestimento del cornoletame. Un giorno prima lalimentazione a base di erba delle vacche da carne di razza maremmana incrociata con limousine viene integrata con un po di fieno, in questo modo la forma delle fatte sar migliore: piatta ma non troppo con un avvallamento al centro. Per pi giorni vengono raccolti circa 700 kg di fatte al giorno, i bidoni pieni vengono trasportati a Vallefredda e con esse vengono riempite le corna, ogni giorno circa 7000 corna. Famiglia e collaboratori collaborano a questo lavoro. Il riempimento delle corna viene effettuato con una macchina fabbricata appositamente da Gianni Montanari, artigiano meccanico di Reggio Emilia che dal 98 costruisce dinamizzatori e attrezzature da spruzzo per i preparati. Le corna vengono disposte a pi strati con lapertura rivolta verso il basso e leggermente inclinate in una buca profonda 1 metro e larga 5 situata nella zona reputata pi fertile dellazienda. Quando entriamo nelledificio costruito da Noro stesso per il suo lavoro con i preparati restiamo tutti senza parole: davanti a noi c un immenso mucchio di corna: sono 40.000! E questanno ne arriveranno altre 10.000! Nessuno di noi era preparato a questo spettacolo. Carlo ci dice che insieme a Montanari sta progettando una macchina che riduca in farina le corna troppo vecchie per potere essere riutilizzate. Questa farina diventer un importante integratore nel cumulo di letame. E poi: una fila di enormi casse di legno foderate di torba vengono aperte una dopo laltra. Lui stesso ha costruito queste casse, lavorando legno e rame. Dentro c un contenitore di rame pieno a met di cornoletame ben trasformato, umido, colloidale, inodore. Carlo ci dice che lanno prima stato un anno particolarmente favorevole allallestimento del cornoletame, non tutti gli anni lo sono. Dopo tante domande e risposte passiamo in un altro locale: qui ci sono venti casse uguali in doppia fila in cui viene conservato il famoso cornoletame preparato allestito secondo le indicazioni di Podolinski. Ton Baars vuole sapere tutti i particolari: il tubo di rame che viene messo al centro per aerare il cornoletame, linserimento dei preparati da cumulo, il rimescolamento della massa. Sorge una discussione a proposito della quantit di cornoletame da usare per ogni ettaro. Noro fa notare che nei testi tradotti di Podolinski c scritto 88 grammi, ma secondo lui c una precisazione da fare, essendo questa la quantit di preparato che viene usata per le aziende che lavorano ormai in mantenimento dopo anni di conversione. Secondo Noro la quantit ideale durante i primi anni di conversione dovrebbe essere di 1 kg/anno per ogni ettaro diviso in circa 4-5 distribuzioni in primavera e autunno, come per altro indicato dallo stesso Steiner durante le conferenze di Koberwitz (la quantit di un corno per circa 1200 metri quadrati). Il nostro interesse viene poi catturato da alcuni grossi contenitori di vetro nei quali sono contenuti i fiori delle piante dei preparati da cumulo: anche in questo caso restiamo ammirati dalla precisione e dalla cura del lavoro. Per esempio, nei contenitori dellachillea ci sono solo i fiori, senza neppure un pezzettino di stelo! Penso al grande lavoro manuale che ci sta dietro, anche in questo caso, oltre ai 4-5 collaboratori pi o meno fissi, tutta la famiglia a lavorare: moglie e figli che in parte hanno anche un altro lavoro. Una volta pronti, i preparati vengono ordinati dalle singole aziende biodinamiche a cui vengono tempestivamente spediti. Questa la ragione per la quale molte aziende biodinamiche italiane non conservano i preparati in azienda ma li ordinano solo nel momento in cui ne hanno bisogno. Questo, a mio avviso, un peccato, perch tale pratica rende sempre meno personale il rapporto dellagricoltore con i preparati. Sarebbe opportuno almeno occuparsi della loro conservazione. Durante la visita presente Michele Lorenzetti, enologo e biologo che da anni lavora in stretta collaborazione con Carlo per lo sviluppo della viticoltura in biodinamica. Nel pomeriggio arrivano anche Matteo Giannattasio e lamico Renzo Savini che durante il convegno di Sabaudia aveva gentilmente portato i relatori stranieri (tra cui Baars e moglie) a fare una visita esclusiva al parco di Ninfa. Dal campo la visita si sposta in casa - costruita dal Noro stesso con materiali naturali e forme organiche -, e i discorsi si spostano dalla pratica del lavoro quotidiano con i preparati alla ricerca effettuata presso luniversit di Kassel da Ton Baars e dai suoi studenti. Ma di questa parleremo con il professor Ton Baars stesso quando torner in Italia per illustrarcene i risultati. Un grazie di cuore a Carlo Noro e alla sua famiglia per la loro disponibilit e per lenorme lavoro che portano avanti con tanta passione senza per questo trascurare lagricoltura! Dal 15 gennaio Carlo Noro e Michele Lorenzetti inizieranno un corso di agricoltura biodinamica con una serie di incontri presso lazienda agricola Boccea di Anna Federici, Roma (www.agricolaboccea.it). Lucy Milenkovic

Gruppi di lavoro / segue dalla prima


preferita e diventare tuttuno col paesaggio. Gioachino e la sua famiglia, liberando le mucche e prendendo coscienza del loro nuovo stato di benessere hanno contestualmente avviato il processo di liberazione personale: dalla produzione di latte sono passati allallevamento di animali da carne con minor impegno temporale, sono andati ad abitare in una casa di campagna adiacente e hanno avuto lopportunit di acquistare una casa limitrofa per il figlio. Questa intervista diventata lo spunto per il successivo approfondimento di altissima qualit, anche grazie alle preziose domande e proposte dei partecipanti. Ve ne parleremo nel prossimo bollettino. boschi. Siamo arrivati al frantoio allimbrunire e la scena era davvero suggestiva. Gli impianti, moderni ed efficientissimi, sono stati sapientemente installati in un antico casolare e il tutto perfettamente inserito nel contesto naturale. Durante la visita il frantoio era in funzione e abbiamo potuto osservare lintero ciclo di lavorazione respirando il profumo dellolio novello. Dopo la visita agli impianti il gruppo si riunito nella sala dove abitualmente si tengono le degustazioni: Alceo Orsini ha descritto il ciclo di lavorazione, Fabrizio Rossi ha proposto un esercizio di osservazione dellolivo collegando la comprensione del gesto archetipico della pianta alla scelta della forma di allevamento. Si parlato anche delluso dei preparati biodinamici e della mosca dellolivo e il gruppo ha iniziato a scambiare opinioni ed esperienze. Molto interessanti le esperienze di Sergio Lecca, responsabile della Sezione Sardegna, che ha parlato delluso delle tinture madri preparate utilizzando gli adulti di mosca dellolivo. I risultati ottenuti da Sergio e la sua profonda conoscenza del metodo ci hanno convinto a chiedergli di unirsi al gruppo di lavoro. Infine, abbiamo fatto una esercitazione di degustazione dellolio, guidata da Alceo Orsini. Abbiamo potuto assaggiare lottimo olio prodotto dallazienda La Vialla e lo abbiamo confrontato con due oli difettosi. Tutti i partecipanti hanno seguito la degustazione con interesse e con molta competenza. Il bilancio di questa prima esperienza del gruppo senzaltro positivo, insieme a Kitti Bolognesi, consigliere dellassociazione biodinamica, abbiamo cominciato a progettare gli incontri e le iniziative future. Il gruppo si riunir nuovamente in Sardegna allinizio di Aprile, lincontro sar organizzato da Sergio Lecca. Le idee per il futuro non mancano. Lolivicoltura biodinamica un argomento vasto e offre molti temi di lavoro e di studio particolarmente interessanti. La tecnica agronomica, la tecnica della trasformazione delle olive, luso delle nuove tecniche di analisi per immagini nella valutazione della qualit dellolio e delle olive sono solo alcuni esempi. Personalmente sono particolarmente interessato ai problemi legati alla sensibilit dellolio, alla presenza di agenti inquinanti nellambiente di coltivazione degli olivi e durante il ciclo di trasformazione. Lolio di oliva una sostanza estremamente sensibile e tende ad assorbire dallambiente circostante le sostanze con cui viene a contatto. I problemi legati allinquinamento dellambiente di coltivazione e degli impianti di trasformazione sono dunque di grande attualit. Un altro tema estremamente interessante quello della valorizzazione delle specificit regionali e aziendali. Gi oli prodotti in paesi, regioni, aziende diverse, hanno caratteristiche diverse, aromi e sapori diversi. Si tratta di un grande patrimonio culturale che le grandi industrie confezionatrici hanno cercato di cancellare nel tentativo di standardizzare e globalizzare le caratteristiche del prodotto, un patrimonio che, invece, dovremmo riscoprire e valorizzare. Il viaggio attraverso i diversi aromi e sapori che lolio di oliva pu offrire nelle diverse regioni del nostro paese e nei diversi paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo un viaggio estremamente affascinante, cos come sono affascinanti le culture e le popolazioni che ci offrono questo magnifico prodotto. Non so se questo gruppo riuscir a rivoluzionare lolivicoltura ma, sicuramente, permetter ad alcune persone di buona volont di incontrarsi, di scambiare opinioni ed esperienze, di discutere e di fare amicizia. I semi dellAntroposofia germinano nonostante le tempeste. Per mancanza di spazio il resoconto dei gruppi di lavoro sulla formazione tecnici ed esperti biodinamici con Martin Von Mackensen e Lucy Milenkovic, di autoconsulenza con Paolo Pistis, sulla cultura del paesaggio con Karin Mecozzi e Bas Pedroli, viene pubblicato sul prossimo numero del bollettino.

a ittic Ecl

CORSI, INCONTRI, CONVEGNI


Seminario residenziale di formazione spirituale e di autoeducazione
27 - 30 gennaio 2011, Zelata di Bereguardo (Pv) Il coraggio umano e la volont rivolta verso il futuro

N CORSO IMPORTANTE E INNOVATIVO, destinato a tutti coloro che stanno

cercando una propria via attraverso la conoscenza di s e del mondo spirituale. Peter Selg, specialista in neuropsichiatria infantile, noto per il suo lavoro con i giovani. E medico, docente alluniversit Alanus di Arti e Scienze Sociali in Germania, direttore dellistituto Ita Wegman, responsabile della ricerca sullAntroposofia. E autore di diversi libri, tra questi, Rudolf Steiner e gli inizi della biodinamica. Luigi Bellavita, direttore di Antroposofia, ed Emanuela Portalupi, medico SIMA specialista in oncologia, introdurranno i corsisti ad alcuni temi pratici e teorici di autoconoscenza. Unazione piena di coraggio sorge dalla vita dellanima nella realt sociale: il tema introduttivo di Carlo Triarico. Importanti le attivit artistiche, con Irma Stropeni, pittura e Giovanna Galimberti, euritmia. In cucina Hermann Spindler, proporr un menu che faciliti il lavoro di pensiero e che porti lesperienza di come lalimentazione, con le sue giuste dosi e combinazioni, e le attivit artistiche concorrano a determinare quel benessere fisico e spirituale che apre la mente alla creativit e allincontro con se stessi, con laltro e con il mondo.

Corso di agricoltura
3 - 6 marzo 2011, Zelata di Bereguardo (Pv) Lagricoltore biodinamico

L CORSO STATO RINNOVATO e studiato in modo da portare esperienze

pratiche che permettano a chi lo frequenti di acquisire quelle conoscenze base per iniziare il proprio percorso di lavoro con il metodo biodinamico. Docenti: Marco Bernhard, Giorgio Bortolussi, Aldo Paravicini, Carlo Triarico. La Demeter Associazione Italia interverr per presentare le specificit del marchio di qualit Demeter, e i nuovi indirizzi di mercato.

Pasta Madre in Italia


Capire limportanza del pane, alimento base delluomo. Conoscere la ricerca sui cereali che vede agricoltori biodinamici lavorare con ricercatori universitari impegnati nella divulgazione allinterno delle scuole steineriane per informare i genitori ed educare i bambini. Il gruppo promotore delliniziativa formato da Franco Pedrini, agricoltore e presidente dellassociazione biodinamica, Matteo Giannattasio, Stefano Benedettelli e Giovanni Dinelli. Da tre anni lassociazione per la Pedagogia Steineriana, la scuola Maria Garagnani di Bologna, SlowFood Bologna organizzano un incontro per parlare di cereali, di pasta e di pane, con laboratori aperti a genitori e bambini, esposizione dei prodotti degli agricoltori locali. Liniziativa ha avuto grande successo e iniziative simili si stanno moltiplicando in giro per lItalia. I prossimi appuntamenti: 12 febbraio a Montespertoli (Fi), Museo del vino, www.comune.montespertoli.fi.it 5 - 6 marzo a Bologna, scuola Maria Garagnani, www.scuolasteineriana.org, www.slowfoodbologna.it 19 marzo a Milano, scuola Rudolf Steiner, via Clelricetti 45, info@scuolasteinermilano.it www.scuolasteinermilano.it

Lolivicoltura
Fabrizio Rossi e Alceo Orsini Il convegno di questanno mi ha colpito in maniera particolare, non tanto e non solo per i contributi dei diversi relatori, che pure sono stati estremamente interessanti, quanto per latmosfera da cui questo convegno stato caratterizzato. Mai come questanno ho potuto percepire le tensioni, gli umori, le passioni che si agitavano sotto una superficie apparentemente quieta. Eppure, nonostante gli attriti e a volte le scintille, il convegno stato rischiarato da una ospitalit eccellente, da tanti contributi preziosi e da una organizzazione davvero efficace. Credo che i gruppi di lavoro ci abbiamo permesso di fare esperienze interessanti. Tra laltro, stato possibile dar vita ad un gruppo di lavoro stabilmente dedicato alla olivicoltura biodinamica. Il gruppo dei partecipanti si riunito nel centro aziendale, guidato da Alceo Orsini, agronomo dellazienda La Vialla e da Fabrizio Rossi. Dopo una breve ma interessante visita agli oliveti dellazienda il gruppo ha visitato il frantoio aziendale. Si arriva al frantoio percorrendo uno stretto sentiero aziendale, il frantoio posto in una valle molto bella ed circondato da

Convegno internazionale di agricoltura al Goetheanum di Dornach


2 - 5 febbraio 2011 Lagricoltura come laboratorio del futuro da punto cruciale a punto di luce

L CONVEGNO TRATTER UN ARGOMENTO CARO A TUTTI: IL FUTURO. Lantica

agricoltura tradizionale, che per migliaia di anni stata la madre di ogni sviluppo sociale, sta morendo. Nel momento in cui noi, sulla base di una libera decisione, iniziamo a lavorare la terra come agricoltori biodinamici, come persone moderne e coscienti di s, si origina un punto cruciale. Con limpulso biodinamico noi vogliamo portare il futuro sulla terra organizzato per il Circolo dei Rappresentanti della Sezione di Agricoltura del Goetheanum da Ueli Hurter, Jean-Michel Florin, Thomas Luethi, Ilsab Zucker. Il 2 febbraio, ore 20.00: conferenza di Vandana Shiva su: Le prospettive mondiali dellagricoltura nel ventunesimo secolo. Una trentina di italiani hanno partecipato al Convegno dello scorso febbraio e ne portano ancora loro nel cuore. www.goetheanum.org biodinamica.org

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