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Direttore Responsabile (Elenco speciale dei Giornalisti Prot. n.

2179): Luisa Barbieri Iscrizione della Rivista Mediconadir c/o il Tribunale di Bologna n 7377 12/11/2003 Coordinatore Gruppo Redazione: Giovanna Arrico Gruppo Redazione: Giovanna Arrico, Luisa Barbieri, Marco Cinque, Chiara Giovannini, Sara Luccarini, Luca Piazzi, Silvia Piazzi, Andrea Quercioli
Lassociazione raggruppa persone di varia estrazione ed orientamento unite da scopi ed interessi comuni, ma di eterogenea formazione, di varie convinzioni politico-religiose, di ideali talvolta differenti. Pertanto le affermazioni contenute negli articoli, anche per quanto esattezza e/o originalit, rispecchiano esclusivamente le opinioni personali dei singoli autori e non rappresentano necessariamente le idee o lorientamento degli altri Soci, dei Responsabili delle Attivit o della Redazione cede il quadrimestrale Mediconadir all'Assoc. Cult.

Associazione MedicaN.A.Di.R. (Organizzazione di volontariato) NADiRinforma La posta delle Cicamiche

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SOMMARIO pag. 1 Amnesty condanna sentenza su morte Rachel Corrie Marco Cinque pag. 3 Sentenza Arrigoni: ergastolo agli assassini di Vik tratto da Guerrilla Radio di Luca Salerno pag. 4 Da Piombo fuso a Pilastro di sicurezza: si riaccende la striscia di Gaza Giuseppe Dentice pag.9 Lettera di alcune lavoratrici della COOP a Luciana Litizzetto dal web (Charlie) pag.10 L'uomo che marcia per la pace Marinella Correggia pag.11 - Lettera aperta di Fraternit Missionaria e Solidariet-Muungano pag.13- L'utilizzo del ciuccio e la capacit di esprimere emozioni Luisa Barbieri pag.15 Aborto e pena di morte Marco Cinque pag.17 Istruzione MTB Pier Paolo Olivieri pag.19 L'Iliade: letteralmente vicende intorno a Ilio Sara Luccarini pag.20 La metafora Sara Luccarini pag.22 La letteratura pu rendere pi umano e compassionevole il medico Luisa Barbieri pag.24 Tra Romeo e il Minotauro Tino Di Cicco pag.25 La buona novella. Perch non dobbiamo avere paura Don A. Gallo - NADiRinforma pag.27 Letterina di Sophia al Presidente Obama pag.28 Eccoci (ai senza tetto) Marco Cinque pag.29 Sintesi ultima pubblicazione Marco Cinque pag.30 Sono disoccupato . Marco Cinque pag.31 Le emozioni possono rappresentare un ostacolo al successo della dieta ipocalorica - Luisa Barbieri pag.33 La bellezza del nulla Tino Di Cicco pag.34 Fortezza Europea Marco Cinque pag.36 - violenza sulle Donne Marco Cinque pag.37 Dialogo tra il fusibile e la lampadina Marco Cinque pag.37 La Patria una favola da bambini Marco Cinque pag.38 Se si vuole esaltarne il sapore, il cioccolato va servito in tazze di colore arancio Luisa Barbieri pag.39 Finalmente lo show finito Giovanna Arrico pag.41 e venne il bar - Andrea Quercioli pag.42 Attivit fisica e potenziamento delle funzioni cognitive Luisa Barbieri pag.43 Omaggio ad una grande scienziata Luisa Barbieri pag.45 I funerali di Rauti mi hanno sollecitato un pensiero ... - Andrea Quercioli

1 Israele: Amnesty condanna sentenza su morte Rachel Corrie


29 Agosto 2012

(ASCA) - Roma, 29 ago - Amnesty International ha espresso la sua condanna per il verdetto emesso ieri dalla corte distrettuale di Haifa, secondo il quale il governo israeliano non ha alcuna responsabilit per la morte di Rachel Corrie, l'attivista statunitense uccisa il 16 marzo 2003 mentre cercava di impedire la distruzione di una casa palestinese, nel sud della Striscia di Gaza. Rachel Corrie (Olympia, 10 aprile 1979- Rafah, 16 marzo 2003), attivista per la pace americana, stata uccisa, per la precisione, schiacciata a morte da un bulldozer israeliano, all'et di 23 anni, il 16 marzo '03, nel corso di un'azione non violenta destinata a proteggere dalla demolizione la casa di una famiglia palestinese. Faceva parte dell'International Solidarity Movement (ISM). La sua morte ha attivato un'onda di solidariet che in nome suo a tutt'oggi tenta di contrastare chi lede i diritti dei popoli oppressi. Durante il soggiorno in Palestina Rachel scrisse tantissime e-mail, ora pubblicate su libri trasformati poi in opere opere teatrali e letture drammatiche. Leggi le e-mail di Rachel dalla Palestina.

RACHEL CORRIE
di Marco Cinque

Un popolo iniettato con una siringa d'orrore lunga dodici anni, indelebile; ma quell'orrore non s' interrotto, li ha contaminati portandoli dall'altra parte dell'ago a iniettare lo stesso male cos lungamente subito. Dicono che la pacifista americana Rachel Corrie se l' cercata, che non ha calcolato il pericolo ? Ma chi calcola il pericolo se vuole rendere migliore e pi giusta l'umanit? Ha forse calcolato il pericolo Giordano Bruno? Lo ha fatto Mahatma Ghandi? O Cavallo Pazzo o Che Guevara o Martin Luther King? Lo hanno fatto i giudici Falcone e Borsellino e tutte le donne e gli uomini vittime di chi il pericolo lo crea, di chi lo impone e di chi, proprio per questo motivo, si autoassolve?

nella foto Rachel Corrie pochi istanti prima di morire, travolta dal buldozer dell'esercito israeliano

Una lettera di Rachel Corrie scritta da Rafah e ripubblicata sul Manifesto di oggi, 29 agosto 2012: "Sono in Palestina da due settimane e un giorno e ho ancora poche parole per descrivere ci che vedo. pi difficile per me pensare a ci che succede qui quando mi siedo a scrivere negli Stati uniti, qualcosa come il portale virtuale del lusso. Io non so se molti dei bambini qui abbiano mai vissuto senza i buchi dei carri armati alle pareti e senza le torri di un esercito di occupazione che li sorveglia costantemente da un orizzonte vicino. Io penso, sebbene non sia del tutto sicura, che anche il pi piccolo di questi bambini capisce che la vita non cos ovunque. Un bambino di otto anni stato ucciso da un tank israeliano due giorni prima del mio arrivo e molti bimbi mi sussurrano il suo nome, Al, oppure mi

2 indicano i suoi poster sui muri. Ai bambini piace farmi usare larabo che conosco chiedendomi Kaif Sharon?, Kaif Bush? e ridono quando io dico Bush Majnoon, Sharon Majnoon rispondendo nel mio arabo limitato (Come sta Sharon? Come sta Bush? Bush pazzo, Sharon pazzo). Non proprio ci che credo, e qualche adulto che conosce linglese mi corregge: Bush mish Majnoon... Bush un uomo daffari. (...) Ad ogni modo ci sono qui pi bambini di otto anni consapevoli della struttura del potere globale, di quanto lo fossi io qualche anno fa, almeno riguardo a Israele. Nonostante ci, penso che nessun libro, conferenza, documentario, parola mi avrebbe potuto preparare alla realt di qui. Non si pu immaginare se non si vede, e anche allora sei ben consapevole che la tua esperienza non tutta la realt: cosa dire della difficolt che lesercito israeliano dovrebbe affrontare se sparasse ad un cittadino statunitense disarmato, del fatto che io ho il denaro per comprare lacqua mentre lesercito distrugge i pozzi, e, ovviamente, che io ho la possibilit di partire. (...) Apparentemente piuttosto difficile per me essere trattenuta in prigione per mesi o anni senza processo (questo perch sono una cittadina americana bianca...). Quando vado a scuola o al lavoro posso essere relativamente certa che non ci sar un soldato armato pesantemente ad aspettare a mezza strada tra Mud Bay ed il centro di Olimpya a un posto di blocco; un soldato con il potere di decidere se posso andare per la mia strada e se posso tornare a casa quando ho fatto. Cos, se percepisco violenza arrivando ed entrando brevemente ed in modo incompleto nel mondo in cui esistono questi bambini, per contro mi chiedo cosa succederebbe a loro arrivando nel mio mondo. Essi sanno che i bambini negli Stati Uniti, di solito, non hanno i genitori uccisi e che qualche volta vanno a vedere loceano. Ma quando tu hai visto loceano, vissuto in un posto tranquillo dove lacqua un bene scontato e non rubata di notte dai bulldozer, e quando hai passato una notte in cui non ti sei meravigliato che le pareti della tua casa non siano crollate svegliandoti dal sonno, e quando hai incontrato gente che non ha perso nessuno, quando hai sperimentato la realt di un mondo che non circondato da torri di morte, carri armati, insediamenti armati e ora da una gigantesca parete metallica, mi chiedo se puoi perdonare il mondo per tutti gli anni della tua infanzia spesa esistendo - solo esistendo - in resistenza al costante strangolamento da parte della quarta pi grande potenza mondiale, sostenuta dallunica superpotenza mondiale, nel suo sforzo di cancellarti dalla tua casa. Come retropensiero a tutto questo vagabondaggio, mi trovo a Rafah, di circa 140.000 persone di cui circa il 60% sono rifugiati, molti dei quali per la seconda o la terza volta. Rafah esisteva prima del 1948, ma molte delle persone qui sono essi stessi o discendenti di persone dislocate qui dalle loro case della Palestina storica - ora Israele. (...) Al momento lesercito israeliano sta costruendo un muro alto 14 metri tra Rafah in Palestina e il confine, tracciando una terra di nessuno dalle case lungo il confine. Seicentodue case sono state completamente abbattute dai bulldozers secondo la Commissione Popolare dei Rifugiati di Rafah. Oltre alla costante presenza dei carri armati lungo il confine... Rachel Corrie, Rafah, 7 febbraio 2003"

https://www.youtube.com/watch?v=iz0Vef4Fu8U

Rachel Corrie Tribute

La morte dell'attivista filo-palestinese Rachel Corrie non stato causato dalla negligenza dello Stato di Israele e l'esercito, un giudice ha respinto una causa civile intentata dalla famiglia. La morte di Corrie stato un incidente per il quale lo stato di Israele non responsabile, dice il giudice distrettuale di Haifa Corrie avrebbe potuto salvare se stessa spostandosi fuori dalla zona di pericolo come qualsiasi persona ragionevole avrebbe fatto, ha detto il giudice Oded Gershon.

Sentenza Arrigoni: ergastolo agli assassini di Vik


tratto da Guerrilla Radio
17 settembre '12

di Luca Salerno, Nena News Dopo tanti rinvii e tentennamenti la corte militare di Gaza ha deciso. L'omicidio di Vittorio finalmente

arrivato a sentenza. Gaza, 17 settembre 2012, Nena News. Dopo tanti rinvii e tentennamenti la corte militare di Gaza ha deciso. L'omicidio di Vittorio finalmente arrivato a sentenza. Mahmoud Salfiti e Tamer Hasasnah, accusati di rapimento e omicidio - uno, Salfiti, venne preso nel corso del blitz in cui furono uccisi i capi della cellula salafita Abdel Rahman Breizat e Bilal al Omari - sono stati condannati all'ergastolo (che per la legge di Gaza equivale a 25 anni di prigione) pi 10 anni e lavori forzati a vita. Khader Jram, colui che ha suggerito con insistenza ai compagni di sequestrare Vittorio, stato accusato di rapimento e condannato a 10 anni di prigione. Amer Abu-Ghoula, colui che aveva affittato la casa dove Vittorio stato ucciso e sul cui ruolo sembrano esserci ancora molte ombre, stato condannato in contumacia ad un anno di prigione. I quattro sono i superstiti della (presunta) cellula salafita (altri due membri, tra cui il giordano Abdel Rahman Breizat, sono morti in uno scontro a fuoco con le forze speciali di Hamas) che credeva, prendendo in ostaggio l'attivista italiano, di poter liberare lo sceicco jihadista al Maqdisi, arrestato dalla polizia di Gaza a inizio anno. Intanto si respira tensione all'esterno del tribunale. I parenti degli assassini di Vik non sembrano accettare la sentenza e iniziano ad insultare e minacciare gli italiani e gli amici di Vik presenti, accusandoli di essere delle spie. intervenuta la polizia che ha cercato di calmare gli animi ed ha allontanato i presenti, ma la paura che adesso ci possano essere ritorsioni contro chi ha sempre chiesto a gran voce giustizia per Vik. Anche se c' soddisfazione per la sentenza, nulla potr mai colmare il vuoto immenso lasciato da Vik. Restiamo Umani, Stay Human.

Da Piombo fuso a Pilastro di Sicurezza: si riaccende la Striscia di Gaza


Pubblicato il 19 nov 2012 in Mediterraneo e Medio Oriente, Sicurezza, Difesa e Terrorismo

di Giuseppe Dentice

A quatto anni dallOperazione Piombo Fuso che caus oltre 1.200 morti tra i Palestinesi, il governo israeliano ha ordinato una nuova campagna militare nella Striscia di Gaza. Oggi come allora, loperazione Pilastro di Difesa stata ordinata dal Primo Ministro dimissionario Benjamin Netanyahu come rappresaglia per il lancio di razzi che da settimane partivano con una certa regolarit verso Israele. LIDF (Israeli Defense Forces) ha lanciato lo scorso 14 novembre unoperazione aerea e navale su Gaza nella quale sono stati uccisi Ahmed Said Khalil al-Jaabari, il capo delle Brigate Ezzedin al-Qassam (lala militare di Hamas), e Raed al-Attar, un altro responsabile militare della fazione islamista. Lomicidio alJaabari ha scatenato la violenta risposta palestinese fatta di lanci continui di razzi Grad, Qassam e Fajr-5 sulle citt israeliane del Sud come Ashqelon, Ashdod, Beer Sheba, Sderot e Dimona. Negli ultimi giorni per i razzi hanno colpito anche Tel Aviv e Gerusalemme, questultima citt simbolo dellatavico scontro arabo-israelo-palestinese. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Difesa, dal 14 novembre sono stati lanciati dalla su Israele circa 740 razzi e di cui lIron Dome, il sistema anti-missile israeliano, riuscito ad intercettare solo un terzo dei missili diretti verso i centri abitati. Lagenzia stampa palestinese Maan ha stilato un primo bilancio ufficiale descrivendo per il momento 70 morti (di cui solo 3 gli israeliani) e diverse centinaia di feriti.

Aree di attacco Fonte: Haaretz Come ha sottolineato il portavoce militare dellIDF, Yoav Mordechai, lattacco contro al-Jaabari segna linizio di una campagna per colpire Hamas e le organizzazioni terroristiche a Gaza in modo da riportare la quiete nel Sud di Israele. Lo scontro tra Israeliani e Palestinesi, con il passare delle ore assomiglia per sempre pi ad una vera e propria guerra e la situazione potrebbe presto aggravarsi se Tel Aviv decidesse un attacco via terra con il rischio di scatenare violentissime reazioni nellintero Medio Oriente. Netanyahu, parlando alla tv pubblica dopo gli attacchi aerei su Gaza, ha affermato che lesercito pronto a estendere le operazioni anche alla fanteria, se necessario. Anche diverse fonti dellIDF (tra cui il Capo di Stato Maggiore Benny Gantz) hanno confermato lavvio entro pochi giorni di unoperazione di terra a Gaza. Cos, se da un lato il Generale di divisione Eyal Eisenberg, responsabile della Difesa del Centro e del Sud del Paese, ha informato le autorit locali in un raggio di 75 km dai confini della Striscia di Gaza di prepararsi ad almeno 7 settimane di battaglia, dallaltro, la 84esima brigata Givati di stanza nel Negev stata gi allarmata per coordinare eventuali azioni di terra nella Striscia. Mentre il livello del conflitto a Gaza cresce a livelli esponenziali, la diplomazia si subito attivata dimostrandosi inerme dinanzi allescalation di violenze. Egitto e Israele hanno

5 richiamato in patria in segno di protesta i rispettivi Ambasciatori. Le diplomazie di Turchia, Qatar, Egitto e Stati Uniti stanno cercando di trovare lo spazio per una tregua tra Israele e Hamas, mentre Washington e Il Cairo stanno premendo rispettivamente su Israele e Hamas perch il primo non attacchi con le truppe di terra e il secondo accetti una tregua. Mursi, inoltre, ha inviato venerd 16 ottobre il suo Premier Hisham Qandil nella Striscia di Gaza per cercare di raggiungere un difficile cessate il fuoco. Intanto, nel mondo musulmano si levato un coro di proteste contro lazione militare israeliana, mentre i leader europei, tranne il Cancelliere Merkel che si espressa favorevolmente in merito al ruolo di mediazione egiziano nella crisi, non hanno preso una posizione ufficiale. Obama, che si schierato come da tradizione dalla parte israeliana, stato duramente criticato per aver sostenuto eccessivamente il diritto allautodifesa di Israele. Al di l delle critiche, la dichiarazione di Obama sembrerebbe muoversi lungo la strategia del male minore: ossia dare via libera a Israele su Gaza per impedirle di attaccare Teheran e scatenare una crisi internazionale di proporzioni ben maggiori. Intanto, lo stesso nemico iraniano, pur condannando gli attacchi israeliani con la tipica retorica anti-sionista, rimasto sino ad ora ai margini delle tensioni forse anche perch pi preoccupato a risolvere i propri problemi interni. Questa la cronaca dei fatti. Ma cerchiamo di analizzare in profondit i vari perch di questa nuova spirale di violenze nella Striscia di Gaza. Perch attaccare ora un avversario come Hamas che non ha la forza neanche minimamente paragonabile a quella di quattro anni fa? Questo attacco vuole essere un messaggio verso lIran, lEgitto o gli Stati Uniti? Perch voler destabilizzare ulteriormente un quadro regionale gi alquanto complicato e suscettibile di repentini cambiamenti da un momento allaltro? Vi una relazione tra lattacco a Gaza e lelezione del 22 gennaio in Israele? Ed, infine, questo attacco davvero una rappresaglia verso Hamas o anche e soprattutto un messaggio verso Mahmoud Abbas che aveva rilanciato la candidatura palestinese di membro osservatore alle Nazioni Unite? Tante domande a cui difficile dare una risposta univoca e dietro le quali si nascondono pi verit. Ma proviamo a fare un po di ordine. Oggi come quattro anni fa, Piombo Fuso venne lanciata subito dopo le elezioni presidenziali USA e prima del voto (allora a febbraio, oggi a gennaio) in Israele. Tra due mesi, infatti, Israele va alle urne e per la destra nazionalista israeliana il terreno pi favorevole per guadagnare consenso elettorale quello della sicurezza. Scatenare una guerra contro Hamas avrebbe come conseguenza favorevole per Israele quella di compattare il fronte interno distogliendolo dai problemi reali (disoccupazione, recessione economica, aumento del prezzo degli alloggi e del carovita) e favorendo, invece, lalibi dello spauracchio palestinese, bench lo stesso Netanyahu non avesse fatto minimamente menzione durante lAssemblea Generale delle Nazioni Unite nello scorso settembre. Allo stesso tempo, lomicidio al-Jaabari e la rappresaglia militare israeliana scatenata su Gaza potrebbero favorire anche Hamas sul terreno che pi le si addice, quello della lotta armata, cosa che le darebbe lopportunit di far dimenticare i ripetuti fallimenti del movimento islamista come forza di governo sul territorio e come autorit politica in grado di controllare le azioni dei diversi gruppi estremisti presenti nella Striscia. Quindi un possibile scontro armato darebbe ad entrambi credibilit dinanzi ai propri popoli nascondendo i rispettivi problemi interni e favorendo unimmagine da vittime della situazione dalla quale trovare vantaggio.

Sistema di funzionamento di Iron Dome Fonte: BBC

6 Tuttavia, il contesto interno ed esterno ad Israele oggi totalmente differente da quello del passato. Se allepoca di Piombo Fuso il Medio Oriente sembrava una regione relativamente calma e poco suscettibile a cambi radicali, oggi il panorama locale totalmente cambiato e in continua evoluzione. In Egitto non comanda pi il tacito e compiacente Hosni Mubarak, ma al potere sono saliti i Fratelli Musulmani e Mohammed Mursi. Questultimo potrebbe sfruttare le tensioni tra Hamas e Israele per rilanciare e rafforzare la politica estera egiziana rivitalizzando la battaglia ideologica della questione palestinese per tornare a riconquistare quel ruolo di leader del mondo arabo-musulmano. Inoltre, nonostante la sua posizione di condanna rimanga ferma, il Presidente egiziano sta tentando insieme ad Erdoan e al-Thani una difficile mediazione per convincere i militanti di Hamas ad interrompere il lancio di razzi ed instaurare una tregua momentanea. Nonostante ci, pare difficile al momento ipotizzare un cessate il fuoco, soprattutto se confrontato con la volont israeliana di operare militarmente attraverso una mobilitazione di 75mila riservisti da attivare lungo i confini della Striscia di Gaza. Se Hamas pare essere incerta sulla strategia da perseguire, la scelta di Tel Aviv di mobilitare cos tanti riservisti fa pensare che Israele possa prepararsi a breve ad una guerra di proporzioni molto pi ampie rispetto alle ultime operazioni militari. Infatti, quattro anni fa per loperazione Piombo Fuso vennero richiamati 10mila riservisti, mentre nel 2006 per la campagna nel Sud del Libano ne furono mobilitati circa 60mila. Infine, tra Cast Lead e Pillar of Defense esiste una grande differenza: se nel 2008 il conflitto a Gaza non riusc a creare una certa empatia tra i popoli arabi del Medio Oriente e soprattutto tra i fratelli palestinesi della Cisgiordania, oggi invece nella West Bank e a Gerusalemme Est ci sono stati diversi scontri pesanti tra manifestanti palestinesi e coloni ed esercito israeliani. Tuttavia, Pillar of Defense rischia di essere anche un pericoloso detonatore regionale in grado di ampliare lo scenario di guerra non solo a Gaza, ma alla Cisgiordania e alla regione circostante. Questo potrebbe essere tanto pi vero se Abu Mazen, come ha gi ribadito a settembre nellultima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, proporr per i popoli palestinesi uno status di Stato non membro nel consesso ONU. Non a caso gli Stati Uniti avrebbero minacciato il ritiro degli aiuti economici allANP nel caso in cui venisse perseguita ancora questa strada. Cos facendo, per, gli USA declinerebbero definitivamente il loro ruolo di potenza nellarea a favore di altri attori internazionali (Cina? Russia?) lasciando Gaza e la West Bank in mano al nuovo ed intraprendete Egitto e ai petro-dollari delle monarchie del Golfo (Qatar e Arabia Saudita in testa). In attesa di capire quale decisione scaturir da queste lunghe trattative a cui parteciper in queste ore anche il Segretario Generale dellONU Ban Ki Moon e quale strategia intender intraprendere Hamas, sar molto importante capire quale opzione decider di perseguire Tel Aviv. Mai come nella sua storia, Israele ha nelle sue mani la possibilit di decidere non solo il suo destino, ma anche quello dei suoi vicini.

OPERAZIONE "PILASTRO DELLA DIFESA" Questo nome che ISRAELE ha dato all'ennesimo massacro iniziato oggi su GAZA
14/11/2012 tratto da

Guerrilla Radio

Cari tutti, vi chiediamo tutto il supporto possibile per la popolazione assediata della Striscia di Gaza. Qui a Gaza oltre 10 persone sono state uccise fino a questo momento nelloperazione israeliana chiamata Pilastro della Difesa, nelle ultime 7 ore; tra loro molti bambini tra cui Raneen Arafat, 7 anni, e un bambino di 11 mesi. Abbiamo visto corpi carbonizzati di bambini morti e feriti riversarsi allospedale Al-Shifa di Gaza city e negli altri ospedali dislocati nella Striscia.50 attacchi aerei su tutta la Striscia fino ad ora. Esplosioni assordanti ci hanno scosso completamente, come le bombe atterrate vicino a noi nelle strade intorno alle universit. Forti esplosioni si stanno verificando ovunque attorno a Gaza City mentre scrivo. Intere famiglie sono state ferite. Possiamo sentire anche gli spari dalle navi da guerra israeliane. Si dice che sia possibile che molto presto ci sia linvasione di terra.

7 Pi di 330 bambini sono stati uccisi nellultima sanguinaria operazione come questa, Piombo Fuso, che ha ucciso pi di 1400 persone in totale, per lo pi civili. Stiamo testimoniando da ospedali, strade e aree bombardate. Quanti, terrorizzati nelle loro case, perderanno la vita entro domani, o dopo i giorni degli attacchi aerei, via terra e via mare che Israele ha annunciato. VOI POTETE FARE LA DIFFERENZA. MUOVETEVI. AGITE ADESSO PER FERMARE UN ALTRO BAGNO DI SANGUE A GAZA. LIMMOBILISMO DEL MONDO CI HA PORTATI A QUESTO PUNTO. Adie Nisterlrooy ISM

Thank you World for all your help, Would they of helped if we had oil for you to steal (Post by KhuRram ALi)

la nostra strategia dovrebbe essere non solo orientata ad affrontare l'impero, ma ad assediarlo. Per privarlo di ossigeno. Per la vergogna. Per prenderlo in giro. Con la nostra arte, la nostra musica, la nostra letteratura, la nostra testardaggine, la nostra gioia, la nostra genialit, il nostro puro accanimento e la nostra capacit di raccontare le nostre storie. Storie che sono diverse da quelle che ci vogliono far credere sottoponendoci al lavaggio del cervello Arundhati Roy

LETTERA DI ALCUNE LAVORATRICI DELLA COOP A LUCIANA LETIZZETTO:'' CARA LUCIANA LA COOP NON SEI TU, MA SIAMO NOI LAVORATRICI DONNE PRECARIE E SFRUTTATE...'' "Cara Luciana, lo sai cosa si nasconde dietro il sorriso di una cassiera che ti chiede di quante buste hai bisogno? Una busta paga che non arriva a 700 euro mensili dopo aver lavorato sei giorni su sette comprese tutte le domeniche del mese. Le nostre famiglie fanno una grande fatica a tirare avanti e in questi tempi di crisi noi ci siamo abituate ad accontentarci anche di questi pochi soldi che portiamo a casa. Abbiamo un'alternativa secondo te? Nei tuoi spot spiritosi descrivi la Coop come un mondo accattivante e un ambiente simpatico dove noi, quelle che la mandano avanti, non ci siamo mai. Sembra tutto cos attrattivo e sereno che parlarti della nostra sofferenza quotidiana rischia di sporcare quella bella fotografia che tu racconti tutti i giorni. Ma in questa storia noi ci siamo, eccome se ci siamo, e non siamo contente. Si guadagna poco e si lavora tanto. Ma non finisce qui. Noi donne siamo la grande maggioranza di chi lavora in Coop, siamo circa l'80%. Prova a chiedere quante sono le dirigenti donna dell'azienda e capirai qual la nostra condizione. A comandare sono tutti uomini e non vige certo lo spirito cooperativo. Ti facciamo un esempio: per andare in bagno bisogna chiedere il permesso e siccome il personale sempre poco possiamo anche aspettare ore prima di poter andare. Il lavoro precario una condizione molto diffusa alla Coop e pu capitare di essere mandate a casa anche dopo 10 anni di attivit pi o meno ininterrotta. Viviamo in condizioni di quotidiana ricattabilit, sempre con la paura di perdere il posto e perci sempre in condizioni di dover accettare tutte le decisioni che continuamente vengono prese sulla nostra pelle. Prendi il caso dei turni: te li possono cambiare anche all'ultimo momento con una semplice telefonata e tu devi inghiottire. E chi se ne frega se la famiglia va a rotoli, gli affetti passano all'ultimo posto e i figli non riesci pi a gestirli. Denunciare, protestare o anche solo discutere decisioni che ti riguardano non affatto facile nel nostro ambiente. Ci capitato di essere costrette a subire in silenzio finanche le molestie da parte dei capi dell'altro sesso per salvare il posto o non veder peggiorare la nostra situazione. Tutte queste cose tu probabilmente non le sai, come non le sanno le migliaia di clienti dei negozi Coop in tutta Italia. Non te le hanno fatte vedere n te le hanno raccontate. Ed anche a noi ci impediscono di parlarne con il ricatto che se colpiamo l'immagine della Coop rompiamo il rapporto di fiducia che ci lega per contratto e possiamo essere licenziate. Ma noi non vogliamo colpire il marchio e l'immagine della Coop, vogliamo solo uscire dall'invisibilit e ricordare a te e a tutti che ci siamo anche noi. Noi siamo la Coop, e questo non uno spot. Siamo donne lavoratrici e madri che facciamo la Coop tutti i giorni. Siamo sorridenti alla cassa ma anche terribilmente incazzate. Abbiamo paura ma sappiamo che mettendoci insieme possiamo essere pi forti e per questo ci siamo organizzate. La Coop il nostro posto di lavoro, non pu essere la nostra prigione. Crediamo nella libert e nella dignit delle persone. Cara Luciana ci auguriamo che queste parole ti raggiungano e ti facciano pensare. Ci piacerebbe incontrarti e proporti un altro spot in difesa delle donne e per la dignit del lavoro. Con simpatia. (Un gruppo di lavoratrici Coop) (Charlie)

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Luomo che marcia per la pace


tratto da Unimondo.org di Marinella Correggia da Serenoregis.org

John Mpaliza arrivato a Bruxelles pochi giorni fa. Capelli rasta, viso liscio, occhiali a specchio, allegria, ma la marcia un po incerta. Questo ingegnere informatico congolese che vive da 17 anni in Italia ha percorso 1.600 chilometri dal 29 luglio scorso. Partito da Reggio Emilia ha attraversato sette paesi. Per sensibilizzare sulla necessit di porre fine alla guerra in nella Repubblica democratica del Congo, un massacro di milioni di persone (si parla di 3, forse addirittura 5 milioni in tredici anni) in quellenorme, ricco paese i cui abitanti muoiono per stenti e violenze. Liniziativa di John, volontaria e non remunerata, fa volare la pace con le ali pi leggere, quelle dei muscoli umani, lalternativa a quei motori che contribuiscono con la loro sete fossile a provocare guerre. Durante il cammino John ha incontrato gruppi, organizzazioni non governative, istituzioni. E arrivato nel quartiere africano di Bruxelles dove lo hanno salutato persone di quattro continenti. Crede che sar soprattutto la presa di coscienza dal basso a spingere i politici. Intanto ha voluto rompere il muro del silenzio su una guerra lunghissima che ha fatto milioni di morti. Chiede alla comunit internazionale risposte sullembargo di armi, la gestione delle risorse minerarie, limpunit dei responsabili. Giorni fa una petizione firmata da un milione di congolesi per dire no alla guerra nella parte orientale e alla balcanizzazione del paese stata consegnata da una delegazione di capi religiosi ed esponenti della societ civile al vice-segretario Onu per il mantenimento della pace, Herv Ladsous, al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. E stato chiesto di fermare lingerenza del Ruanda in Congo tramite il sostegno ai gruppi armati e alla loro opera di destabilizzazione nellest del paese. Intanto in Congo un gruppo di partiti di opposizione ha formalmente chiesto al parlamento di avviare un procedimento di messa in stato di accusa del presidente Joseph Kabila per alto tradimento; ci sarebbero prove di una complicit tra il potere congolese e gli aggressori in riferimento alla nuova ribellione, lanciata da una nuova frangia ribelle nota come M23, attiva da aprile nel Nord-Kivu.

Proprio mentre John arrivava a Bruxelles, si diffondeva la notizia che la Rdc permetter lesplorazione petrolifera nel pi antico parco nazionale, il Virunga, ultimo rifugio dei gorilla di montagna, se le prime prospezioni daranno buoni risultati. La compagnia inglese Soco stata la prima ad avere il permesso di condurre ricerche aeree nel blocco 5 vicino allUganda, malgrado lopposizione di gruppi ecologisti. Abbiamo il diritto di sapere quali risorse abbiamo, anche se sono sotto un parco o una foresta, ha detto il governo di Kabila. La legge congolese in realt lo proibisce. Ma si pu cambiare: si tratter di confrontare, ha detto un ministro, il valore del petrolio con quello del parco. Larea ritenuta pi ricca, la Albertine Graben, ha gi attratto la francese Total, anche se rimane molto instabile per gli scontri fra governo e milizie ribelli. Anche un recente rapporto del Wwf si sofferma sullintreccio fra combattimenti e controllo e accesso alle risorse naturali. Lo sfruttamento illegale di legname pregiato e preziosi diamanti,

11 coltan necessario allelettronica e oro, avorio e cobalto, una manna per i gruppi armati, fonte di finanziamento che perpetua il conflitto. Ne approfittano Ruanda, Uganda, Burundi e Zimbabwe. Mentre i congolesi fuggono in massa. Non possono pi coltivare. Non mangiano (o mangiano animali protetti di foresta). Muoiono. Chiss chi ascolter John, e le migliaia di congolesi che dal dicembre del 2011 manifestano per chiedere la verit anche sulle ultime, contestate elezioni politiche. Vicomero (Parma), 23 novembre 2012 Carissimi amici, dolore! S, tanto. Quanto sta avvenendo a Goma ci umilia, ci rattrista. segno di una spirale di violenza che non finisce ma sembra allargarsi verso una nuova guerra. Eppure la gente che abbiamo incontrato a luglio di quest'anno non voleva la guerra. Ci diceva: "basta guerra, basta violenze!". Nel Kivu c' posto per tutti, ma nel rispetto di tutti. Le elezioni democratiche del 2006 avevano suscitato la speranza di camminare verso uno Stato di diritto, e un

miglioramento della vita. Ma stato presto smentito dai fatti con l'assenza quasi totale dello Stato nelal gestione dei beni comunitari essenziali: salari, sicurezza, salute, scuola. Poi la ripresa della guerriglia con la presenza di vari gruppi armati legati alla conseguenza della guerra ruandese del '94, ai tentativi di controllo delle ricchezze del territorio, alla reazione di gruppi partigiani chiamati Mai Mai, alle complicit interne dell'esercito congolese.

Gli ultimi avvenimenti sono legati al nuovo gruppo di militari ribelli chiamato M23, nato nel mese di giugno 2012. Era costituito da alcune centinaia di uomini braccati e poco armati, oggi un esercito appoggiato dal Rwanda w dall'Uganda, che occupa Goma e marcia verso Bukavu. il nuovo tentativo di ingerenza nel Congo e di occupazione del Nord e Sud Kivu iniziato nel '96, sfociato nelle guerre e nella guerriglia che costata ben oltre 6 milioni di morti. Perch ? Chi lo ha voluto, a chi giova ? E tutto avvenuto causando tanta sofferenza su una popolazione che da venti anni subisce violenze, spostamenti forzati, insicurezza, umiliazioni specialmente sulle donne e i pi deboli. Non c' dubbio: le ricchezze della regione sono il vero motivo della guerra. Dalla frontiera e dall'aeroporto di Goma continua l'uscita "saccheggio" delle ricchezze della regione verso Kigali e da l verso varie capitali del mondo. La politica internazionale non ignora i fatti, denunciai in varie occasioni, ma chi governa evidentemente l'economia selvaggia di multinazionali, elencate nei rapporti degli osservatori internazionali. Il tutto avviene, e questo motivo di vergogna, con il contributo finanziario, pi o meno consapevole, dei nostri governanti. S, paghiamo il sostegno ai dittatori dei paesi dei grandi Laghi: Rwanda, Congo, Uganda. Paghiamo la presenza dei soldati dell'ONU con pi di 2milioni e mezzo di $ al giorno con il solo mandato di osservare, neutri davanti alle violenze e all'occupazione in atto. In sintesi, si sta rubando nella casa Congo con l'aiuto dei vicini, mentre si pagano le guardie che stanno a guardare. L'opposizione interna spera sia l'occasione per far cadere il presidente Kabila su cui gravano forti dubbi sulla legittimit delle ultime elezioni.

12 Ci che pi preoccupa l'ondata di odio che ne seguir. Non sono n politico, n giornalista, ma mi sento coinvolto con quanti hanno a cuore la situazione della giustizia e della pace nel mondo e in particolare con chi legato alla gente di Goma e del Congo. La speranza non muore. Ho conosciuto il popolo congolese e ho visto tante energie positive di solidariet e di impegno. Ho visto la volont di continuare ad essere popolo e la decisione a camminare insieme nonostante le mille difficolt verso uno Stato di diritto. Ho sentito l'importanza di quanti lavorano, congolesi e non, per togliere i puntelli a quanti traggono profitto dalle ricchezze del paese attraverso il saccheggio e la menzogna. Sono un povero cristiano. In questi giorni ho sentito forte il pianto di Ges su Gerusalemme, segno del suo amore per la citt, per tutti gli oppressi e per tutte le vittime dell'umanit. Ges coinvolto in ogni sofferenza umana. La sua presenza e il suo legame con tutti motivo di forza e di speranza. Ci d la forza di impegnarci e di lavorare perch la sua volont si compia in cielo cos in terra. E la sua volont la dignit di tutte le sue figlie e di tutti i suoi figli, e di tutti i popoli della terra. forte e accorata la denuncia di mons. Lola, presidente della Conferenza Episcopale del Congo, e di un centinaio di Vescovi, presidenti delle Conferenze Episcopali di 34 Paesi africani: In Kivu si cerca di alimentare l'instabilit per consentire il saccheggio delle risorse minerarie. Mentre parlo migliaia di persone stanno vagando per le strade di Goma e dintorni senza ricevere alcuna assistenza Da quasi venti anni queste popolazioni vivono nella miseria pi totale, nell'instabilit, nel tormento, vittime di stupri e violenze ... Siamo indignati e scioccati nel constatare che la guerra riaccesasi alcuni mesi fa nell'Est del paese si sta espandendo e sta causando un grave dramma umanitario Un conflitto imposto a migliaia di civili sconvolti e buttati ancora una volta in mezzo alle strade senza niente Insieme hanno rivolto un appello a tutte le parti e a tutte le istituzioni internazionali per risolvere una volta per tutte il problema alla radice. La situazione umanitaria drammatica: centinaia di migliaia di sfollati, mancanza di acqua, luce e medicinali. I prezzi alimentari sono alle stelle. Per questo sentiamo il bisogno di sostenere ancora di pi le realt che stanno cercando di rispondere all'emergenza. Muungano-Solidarit a Goma non ha chiuso le porte, ma sta intensificando l'accoglienza e l'apertura agli sfollati e a quanti sono maggiormente in difficolt. Rispondendo alle richieste di vari amici, indichiamo la possibilit di contribuire attraverso i conti correnti bancari e postali dell'associazione Solidariet-Muungano di Parma inserendo come causale Emergenza Goma. Intestazione c/c: ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA'-MUUNGANO ONLUS c/c bancario: IBAN IT60U0623012711000035541521 C/C POSTALE: 12686432 Vi salutiamo con affetto Fraternit Missionaria e Solidariet-Muungano

Congo: i vescovi chiedono regole rigorose sul controllo dei minerali di guerra" AFRICA/CONGO RD - Il Presidente della Conferenza Episcopale chiede regole rigorose sul controllo dei minerali di guerra Assoc. Solidariet-Muungano ONLUS le news LETTERA APERTA ALL'UE 16 novembre '12; vi chiediamo di firmare la lettera aperta alla signora Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza

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L'utilizzo del ciuccio e la capacit di esprimere le emozioni


a cura di Luisa Barbieri

Da sempre la questione ciuccio s ciuccio no rimbomba nelle orecchie dei neo-genitori, oggi un suggerimento lo si pu ricavare dallo studio, pubblicato il 18 settembre '12 sulla rivista Basic and Applied Social Psychology. Lo studio, il primo che associa l'utilizzo del ciuccio ad eventuali conseguenze psicologiche, stato eseguito da un team di ricercatori dell'Universit del WisconsinMadison che ne lega l'utilizzo a differenti gradi di maturit emotiva del bambino, in quanto parrebbe che il ciuccio potesse arrestare lo sviluppo emozionale del bambino, privandolo dell'opportunit di tentare di esprimere le emozioni attraverso espressioni facciali nel corso della prima infanzia. Gi l'Organizzazione Mondiale della Sanit e l'American Academy of Pediatrics hanno sottolineato l'importanza di limitare l'uso del ciuccio a supporto della promozione dell'allattamento al seno, finanche a prevenzione di possibili connessioni con anomalie a carico di bocca e orecchio. Gli esseri viventi, specificamente gli umani, tendono ad utilizzare il modeling (*) per apprendere velocemente osservando gli altri nei loro comportamenti, nelle loro espressioni ad aprire un canale di comunicazione comune, oltre che a perseguire l'adeguatezza nel tentativo di appartenere al branco. Di conseguenza, espressioni, linguaggio del corpo e linguaggio verbale di chi circonda i bambini fondamentale per la loro crescita psichica.

Paula Niedenthal docente di Psicologia e autrice dello studio che stiamo valutando, insiste sull'importanza del modello emotivo in quanto la riflessione su ci che l'altro sta facendo concorre a creare le nostre stesse emozioni e la capacit di esprimerle e/o mascherarle consapevolmente, tant' che il mimetismo emotivo pu rappresentare un valido strumento di insegnamento destinato ai bambini. La Niedenthal dice: "Siamo in grado di parlare con i bambini, ma almeno inizialmente non sono in grado di capire il significato delle parole. Cos il nostro modo di comunicare con i bambini in un primo momento quello di utilizzare il tono della nostra voce e le nostre espressioni facciali", e con il ciuccio in bocca il bambino nella condizione di non potere agire da specchio nei confronti delle espressioni del suo interlocutore, qualsiasi emozioni si trovi a volere imitare. L'effetto simile a quello degli individui sottoposti ad iniezioni di Botox (**) a ridurre le rughe del volto, agendo esso come miorilassante. In questi casi i pazienti riescono ad esprimere col viso una gamma pi ristretta di emozioni e spesso hanno difficolt ad individuare quelle espresse dagli altri. La Niedenthal sostiene che questa ricerca, patrocinata dalla French Agence Nationale de la Recherche, porti inevitabilmente

14 a pensare allo sviluppo emotivo e alle fasi determinanti la sua definizione, compreso l'ausilio di un mezzo, quale potrebbe essere il ciuccio, che impedisce l'imitazione e la risonanza delle espressioni del viso di chi agisce da modello. Nel corso dello studio sono stati valutati alcuni bambini di 6-7 anni di et che avevano utilizzato il succhiotto per parecchio tempo, in termini di anni, e che, come risultato, presentavano una gamma di espressioni legate alle emozioni di gran lunga inferiore ai loro coetanei meno legati all'orpello in discussione. La conseguenza diretta di questo deficit espressivo non pu che predisporre ad un feed back interpersonale caratterizzato da minor empatia, quindi maggior difficolt di inserimento nel gruppo. Sulla base di valutazioni effettuate attraverso la somministrazione di test di intelligenza emotiva ad un gruppo di studenti universitari che, in base al test, avrebbero dovuto prendere decisioni relativamente all'interpretazione dell'umore di altri individui, si giunti alla conclusione che i maschi che da bambini avevano fatto uso del ciuccio per parecchio tempo risultavano svantaggiati nello svolgimento del compito, sulle femmine parrebbe che, invece, l'uso del ciuccio risulti meno invalidante. Le ragazze sembrerebbero sviluppare prima e con svariate modalit la capacit di esprimere e decodificare e emozioni.
Note di approfondimento: Pacifiers may have emotional consequences for boys University of Wisconsin at Madison | September 19, 2012 | Mental Health / 0 http://www.psypost.org/2012/09/pacifiers-may-have-emotional-consequences-forboys-13982 (*) Albert Bandura ha adoperato il termine modellamento (modeling) per identificare un processo di apprendimento che si attiva quando il comportamento di un individuo che osserva si modifica in funzione del comportamento di un altro individuo che ha la funzione di modello. http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_dell %27apprendimento_sociale Univ. of Wisconsin-Madison News Pacifiers may have emotional consequences for boys Sept. 18, 2012 by Chris Barncard http://www.news.wisc.edu/21065 (**) Botox il nome commerciale di un farmaco a base di tossina botulinica di tipo A, prodotta dal batterio che provoca il botulismo alimentare contaminando gli alimenti. Se iniettato in piccole dosi in determinati muscoli il Botox non velenoso, ma agisce come miorilassante, cio rilassa i muscoli con effetti che possono durare anche per diversi mesi. Le iniezioni bloccano in particolare alcuni segnali chimici provenienti dalle terminazioni nervose, in special modo i segnali che fanno contrarre i muscoli. Il risultato una paralisi muscolare mirata, con effetti terapeutici o cosmetici, soprattutto sui muscoli cronicamente tesi o spastici. I farmaci a base di tossina botulinica sono di due tipi: il Botox e il Botox cosmetico. Il Botox usato per curare alcuni problemi medici, mentre il Botox cosmetico serve per diminuire le rughe sul volto. Entrambi i farmaci sono comunemente detti Botox... http://www.farmacoecura.it/interventi/botox-e-botulino-effetti-sulle-rughe-intervento-erischi/

Niedenthal Emotions laboratory - Paula M. Niedenthal http://lapsco.univbpclermont.fr/persos/niedenthal/paula.html French Agence Nationale de la Recherche http://www.agence-nationale-recherche.fr/

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ABORTO e PENA DI MORTE


di Marco Cinque

Mi dicono che siccome sono contrario alla pena di morte dovrei automaticamente essere contrario anche all'aborto. Al di l del fatto che nessunissima donna, credo, sia per principio favorevole ad abortire, quelle stesse persone che m'accusano d'incoerenza o addirittura di prostituzione intellettuale, sono per lo pi contrarie all'aborto e favorevoli alla pena di morte e forse sarebbero persino disposti a salvare un embrione sacrificando ad esso la vita della madre. Gli stessi vertici Pontifici, che non mancano mai di riproporre le loro crociate in difesa del suddetto embrione, ancor oggi, di fatto, non disdegnano la legge del taglione: nel Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica (paragrafo 2266) viene infatti riportato che "la pena di morte accettabile in casi di estrema gravit". Eppure ricordo che il Primo Comandamento recita, senza spazio a diverse interpretazioni: "non uccidere"; mica dice "non uccidere salvo casi di estrema gravit".

pena di morte Marco Cinque tratto da Mediconadir.it Aborto medico: pillola killer oppure di Luisa Barbieri tratto da Domani rubrica Salute - 07-12-2009

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Sono stanco di tirare una corda che non mi lega a nulla


Marco Cinque

Non mi arrender mai alle fauci del rimpianto amo cos tanto le mie sporche radici
Marco Cinque

E l, proprio l in qualunque modo mi guardi nella tua iride-universo non trovo pi traccia di me nel mio essere te, vedi? ti appartengo.
Marco Cinque

Non abbiamo niente da raggiungere Noi siamo la strada.


Marco Cinque

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Istruzione MTB
di Pier Paolo Olivieri Andare in bicicletta ? Ovviamente si impara da soli o comunque non c' bisogno di un istruttore questo il presupposto di fondo che stato soppiantato dalla necessit di un uso pi consapevole ed appropriato del mezzo, quale enorme risorsa atta ad avvicinare chiunque alla Natura. Ora come ora si evidenziata la necessit di acquisire gli strumenti idonei per una pi sicura ed efficace guida. Non si tratta di allevare potenziali agonisti, ma di dare lopportunit a tutti di allenare e far crescere la propria preparazione fisico/tecnica. Ne deriva una conoscenza del nostro corpo e

dei nostri limiti che potremmo di volta in volta cercare di spostare sempre pi avanti con un ritorno di soddisfazione e autostima che non si esaurisce nella sola fase sportiva, ma abbraccia lintero arco del nostro vissuto quotidiano. In particolare sono i bambini/bambine che hanno bisogno di maggior attenzione e necessitano di essere direzionati allo sviluppo di una disciplina che rispetta il loro corpo, perch la diversa et comporta un apprendimento ed uno sviluppo motorio estremamente differente e il formare gruppi di et eterogenea diventa fondamentale per un sano confronto/crescita relazionale e sportiva. Si evidenziano infatti, carenze formative proprio nella fascia della prima et evolutiva, cio quella dellinfanzia e della pre-adolescenza. In questa fase sono poche le opportunit di svolgere sport, soprattutto allaria aperta, che non sia finalizzato a qualche attivit agonistica, di squadra o singole. C bisogno di tirare fuori i nostri figli dai loro nidi protetti e farli relazionare con gli altri coetanei senza la supervisione degli adulti. A me piace dire che occorre ripristinare quelle sane abitudini che hanno caratterizzato i bambini della mia et, che non vedevano lora di uscire di casa per andare in cortile a giocare con gli amici. Il cortile rappresentava lo spazio libero dove sperimentare il nostro corpo e la nostra fantasia lontani dagli occhi indiscreti degli adulti e in auto-regolamentazione. Da queste considerazioni, sfruttando la mia passione e competenza acquisita in quindici anni di pratica e formazione, partito il progetto che sto portando avanti nel tempo libero attraverso la collaborazione con il centro sportivo italiano (CSI).

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Il centro sportivo italiano, CSI divisione provinciale di Bologna da anni si sta impegnando attraverso le societ affiliate come la Gemini ASD, di cui sono consigliere e dirigente tecnico, per diffondere la mountain bike come attivit motoria in ambito scolastico ed extrascolastico. Lesperienza accumulata nei campi estivi del CSI presso il centro Villa Pallavicini di Bologna e levento Citt dello Zecchino svolto nel Parco della Montagnola, sempre a Bologna, indicano una crescente richiesta di attivit con la bici da fuori strada. Video: Il CSI Bologna alla Citt dello Zecchino 2012 http://www.youtube.com/watch?v=XzmqaqXOWKs&feature=youtu.be Conscio della criticit dei tempi odierni e di una nuova responsabilit che investe lo sport in ambito sociale, mi sto attivando col mio gruppo ciclistico per creare un centro di aggregazione giovanile allaperto dove svolgere attivit di formazione e libera frequenza per mountain bike. Per fare questo necessario un forte impegno come volontari supportati da un'altrettanta forte impronta tecnica di tutte le figure coinvolte nella difficile gestione del grande capitale umano che ci viene affidato in ambito sportivo. Si tratta quindi di svolgere un attento e scrupoloso lavoro di selezione degli operatori, in quanto, oltre all'aspetto tecnico, devono essere investiti del delicato ruolo di stimolare l'interesse della collettivit verso i giovani, mettendo in moto strategie virtuose che siano in grado di riposizionarli al centro. La scommessa pi grande far comprendere ai genitori la sinergia che sarebbe bene si sviluppasse tra loro e listruttore/allenatore nel concorrere alla formazione sportiva e socioeducativa degli atleti o semplici praticanti, che non devono essere percepiti come pacchetti da depositare qua e l nella difficile gestione del quotidiano familiare. Al contempo per non si deve nemmeno esagerare imponendo unagenda di impegni da far impallidire anche ladulto e atleta pi strutturato. Ricordiamoci che stiamo coltivando la futura classe imprenditoriale e manageriale, trasmettendo rispetto e libert, spogliate delle nostre ansie e frustrazioni. Questa la filosofia che mi anima e lintento redistribuire la mia fortuna nata dalla scoperta di questo sport e del grande patrimonio che insito in esso, dove la bici non altro che un mezzo per condividere valori. Il contesto la natura in tutte le sue forme libere o organizzate come il bike park di Sestola (MO), dove attivo da anni un luogo dedicato ai bikers principianti, escursionisti ed agonisti.

19 Ora anche i bambini hanno la possibilit di provare la disciplina veloce DH e Free-ride in sicurezza attraverso la guida di accompagnatori specializzati nel ruolo di avviamento. Un modo sano di trascorrere una giornata per bambini non allenati, che possono avvicinarsi a questo mondo evitando la dura fatica della risalita essendo essa supportata dall'ausilio degli impianti di risalita della stazione sciistica presente nel parco. ovvio che l'utilizzo estivo degli impianti, oltre a facilitare gli allenamenti, viene a rappresentare un importante vantaggio per la comunit locale che vede cos incrementare nuove forme di sostentamento e ripopolamento dellappennino, svuotatosi nel dopoguerra seguendo la migrazione della civilt industriale.

Note di

approfondimento: Gemini ASD http://www.geminimtb.it/ CSI Bologna http://www.csibologna.it/ Cimone Bike Park http://www.appenninoeverde.it/fr/sport/sport-sempreverdi/cimone-bike-park.html

LILIADE: letteralmente vicende intorno a Ilio


a cura di Sara Luccarini
10 gennaio '13

LIliade il poema occidentale pi antico, di origine greca. Lopera stata composta tra il 700 e l800 a.C., anche se non se ne conosce con esattezza la data precisa. Si pensa che sia stata scritta e composta da Omero, poeta greco vissuto nel 700 a.C., ma non se ne sa precisamente lorigine. Narra le vicende della guerra di Troia, con i suoi protagonisti, e le sue ambientazioni. LIliade presenta dal punto di vista formale ed espressivo tutti i tratti che codificano il cosiddetto Stile Epico, caratterizzato da un tono solenne e grandioso e dall'oggettivit dellautore, che non interviene mai con commenti inerenti alle azioni, ma si limita a descrivere gli accaduti. Inoltre un altro tratto caratteristico dello stile epico la presenza di epiteti fissi (Achille pi veloce ) e dalla iterazione di formule.

20 Milman Perry, grecista statunitense, stato riconosciuto come uno dei pi grandi studiosi di Omero e delle sue opere (Iliade e Odissea), per questo decise di scoprire le verit sullorigine di tali miti, sino a definire la teoria della pura oralit nella formazione dei testi omerici. Fin dallepoca greca, cio dall800 a.C., nacque una grande diatriba circa lesistenza di Omero, la discussione si protrasse sino allepoca alessandrina, 323 a.C. Si definirono, infine, due ipotesi: lidea degli unionisti, che pensavano che il mito fosse stato scritto da Omero in persona; e il pensiero dei separatori, cio delle persone che credevano che lopera fosse stata scritta da pi persone; quest'ultima ipotesi nel tempo si rivel corretta. Infatti Milman Perry scopr che le vicende degli eroi di Troia e della Grecia si erano diffuse gi al tempo, in tutto lest dellEuropa, per questo moltissimi musici e rapsodi, cantori professionisti del mondo greco, ma anche della Jugoslavia, che recitavano e cantavano, si solito a memoria, perch analfabeti, le vicende omeriche, avevano inventato canti sulla guerra di Troia. Il termine "rapsodi" che per l'appunto definisce i musici e i cantori del mondo greco, inizia ad apparire nella letteratura greca nel V secolo a.C. e da un antico passo di Pindaro, se ne ricava letimologia: si pu collegare al verbo ("cucire"), per cui il rapsodo sarebbe il "cucitor di canti". In base a questa etimologia alcuni studiosi hanno dedotto che il rapsodo ripetesse semplicemente ci che gli era stato trasmesso dalle generazioni precedenti. Da qui si deduce che il poema omerico visse una lunghissima fase di elaborazione orale, una vera e propria espressione di pura tradizione orale. Il metodo che usavano i rapsodi per imparare i canti, era ricorrere molte volte allo stesso verso, cosicch fungesse da appiglio per la memoria. Milman Perry con questa teoria dimostr che Omero non fu mai esistito, ma tuttoggi lo si considera una metafora dei rapsodi. Infatti un modo pi semplificato di identificare il padre della dellepica greca.

La Metafora:

a cura di Sara Luccarini


10 gennaio '13

La metafora (dal greco , da metaphr, io trasporto) una figura retorica che serve per colpire il lettore. Per definizione un trasferimento di una parola dal senso denotativo al senso connotativo. Infatti la metafora interpreta il senso logico di una parola, in un senso completamente diverso, pi fantasioso e astratto: ad esempio, se parliamo della parola COLLO, la prima cosa che viene in mente la parte del corpo umano; ma se lo intendiamo nel senso connotativo si pu pensare al collo della bottiglia. Per denotazione si intende un termine della linguistica che distingue il significato principale di una parola (o enunciato) rispetto alla connotazione, ossia alla carica psicologica associata al termine. Nel caso di una parola singola, la denotazione la prima definizione che daranno un dizionario o un'enciclopedia. Mentre la denotazione un concetto relativamente fisso, su cui tutti i parlanti saranno pi o meno d'accordo (ad esempio sul significato della parola cane), la connotazione pu variare a seconda del contesto, quindi della persona, della cultura, della situazione in cui lenunciato

21 viene prodotto: Sei un cane! Per connotazione si indicano i significati che vengono attribuiti ad una parola insieme al suo significato basilare. Si tratta dunque di un insieme di attributi stilistici ed affettivi (sfumature peggiorative, migliorative o anche eufemistiche). Ti sar fedele come un cane! La metafora come funzione del linguaggio: Negli anni 50, lo studioso di lingua, Roman Jakobson, scrive e pubblica un articolo nel quale descrive le funzioni del linguaggio; le funzioni sono sei , ma tutte hanno lo scopo della comunicazione Teoria dellinformazione. EMITTENTE CANALE RICEVENTE

REFERENTE LA LINGUA E UN MEZZO DI COMUNICAZIONE, CHE STABILISCE UN CIRCUITO CONTINUO Grazie a questo circuito Roman Jakobson ha potuto stabilire le sei funzioni della lingua: la funzione emotiva (quando lemittente parla si qualcosa che riguarda se stesso: es. ho paura) la funzione conativa (quando lemittente esorta il ricevente a compiere una precisa azione:- esci con noi?) la funzione fatica (quando si parla del canale di comunicazione: es. non ti sento, sono in galleria) la funzione metalinguistica (cio la lingua che parla della lingua: es. stiamo studiando gli articoli) la funzione referenziale (quando parliamo di qualcuno o qualcosa: es. Elena ha un bel bracciale) la funzione poetica (si focalizza sul messaggio = quella che si usa per rendere il messaggio efficace, come le poesie e le metafore, o come le pubblicit) Ma chi Roman Jakobson? Roman Jakobson (in russo: ; Mosca, 11 settembre 1896 Boston, 18 luglio 1982) stato un linguista e semiologo russo naturalizzato statunitense. considerato uno dei principali iniziatori della scuola del formalismo e dello strutturalismo. A lui si deve lo studio della teoria della comunicazione linguistica. La sua teoria si basa sulle sei funzioni comunicative che si associano alla dimensione dei processi comunicativi. In quegli anni la scoperta di Jakobson fu particolarmente eclatante, poich nessun linguista era concentrato sulle funzioni della lingua, ma piuttosto sullaspetto grammaticale e formale.

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di Luisa Barbieri
20 novembre '12

La letteratura pu rendere pi umano e compassionevole il medico

Nel corso della mia quotidiana rassegna stampa medico-scientifica mi sono imbattuta in un breve articolo riguardante la UCSF (Universit della California, San Francisco) e la preparazione alla professione destinata ai giovani medici, e non ho potuto fare a meno di soffermarmici. Evidenzio il fatto che la UCSF una delle principali universit in tutto il mondo orientata a promuovere la salute attraverso la ricerca biomedica avanzata, propone, inoltre, la formazione post-laurea nel campo delle scienze della vita e delle professioni sanitarie; parliamo, quindi, di una scuola di medicina di tutto rispetto e, forse in virt di tali caratteristiche, non sfuggito un particolare davvero significativo: la possibile disumanizzazione del medico conseguentemente al rigoroso calendario scientifico cui gli studenti devono sottoporsi. La forma mentale, col tempo, rischia di irrigidirsi allontanando l'aspetto umano, tanto importante nello svolgimento della professione medica. Gli studenti possono, anzi, il pi delle volte intraprendono gli studi di medicina animati da un elevato spirito umanitario, quasi a mitizzare la professione, la cura di chi soffre, ma, vuoi il programma di studi davvero estenuante, vuoi l'ambiente pi competitivo che umanizzante che confluisce nelle cliniche universitarie e che, volenti o nolenti, occorre frequentare, lo spirito presto muta. In virt di queste osservazioni e a salvaguardia dei futuri clinici, come dei futuri pazienti, accolgo e divulgo il suggerimento del professore David Watts gastroenterologo e docente alla UCSF, convinto che per riportare il cervello di uno studente ad uno stato di equilibrio occorra una buona dose di letteratura, con particolare riguardo a poesie e racconti, considerandola parte fondamentale della preparazione medica. Watts asserisce con convinzione, vista la grande importanza che assegna al rapporto medico-paziente, che poesie e racconti, anche per poche ore la settimana, possano mostrare ai giovani studenti la ricchezza e l'importanza delle relazioni umane, riaccendendo la scintilla compassionevole, al di l di ogni competizione, che manco dovrebbe fare capolino nella testa di chi sceglie di svolgere questo mestiere. La Facolt di Medicina della UCSF stata collocata al terzo posto tra le scuole di medicina negli USA, secondo un sondaggio condotto da US News & World Report, pubblicato nel marzo 2012, e, tra le caratteristiche che annovera non si possono non considerare gli sforzi che il programma di studi comprende al fine di preparare gli studenti allo svolgimento della professione medica onorando l'aspetto umano dei loro pazienti. Tale rispetto in ambito relazionale ovviamente si riflette anche nell'alta considerazione volta verso le persone che circondano i pazienti. Non ultime saranno poste le relazioni privilegiate verso i collaboratori, quale che sia il loro ruolo nello staff clinico. Watts, oltre che gastroenterologo e docente universitario, anche scrittore e poeta, e forse in virt dell'esperienza personale maturata, ritiene che il valore delle scuole mediche passi, per l'appunto, attraverso l'aggiunta della letteratura nel curriculum: "La letteratura pu essere una preziosa aggiunta al curriculum e pu contribuire a controllare la marea che spinge i nostri studenti verso il percorso freddo e distante della scientificit separata dall'umanit. Ci sono poesie e racconti che possono riassumere una grande quantit di lezioni riferentesi a casi clinici" Watts ammette che l'inserimento nel curriculum scolastico della letteratura medica non sar facile, considerando il costante incremento di conoscenze scientifiche e solo tante ore fisse da dedicare allo studio, ma, come lui stesso dice: una sola poesia a settimana in grado di offrire agli studenti una nuova prospettiva, per non parlare di una tregua dalla routine accademica.

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http://www.ucsfalumni.org/s/1420/index.aspx sid=1420&gid=1&pgid=252&cid=1791&ecid=1791&crid=0&calpgid=61&calcid=967

Al di l dell'inserimento nel corso di studi universitari in medicina della letteratura, io credo sarebbe bene che il medico, e/o chi lavora nell'ambito della cura della persona, comunque riuscisse a considerare parte integrante della sua crescita professionale e umana l'allargamento della sua visuale, trovando valido ausilio nella letteratura, per l'appunto. L'elasticit di pensiero e la sua stessa criticit permettono l'instaurarsi di relazioni migliori caratterizzate dall'empatia quale prerequisito indispensabile alla presa in carico. importantissimo riuscire a camminare con scioltezza anche sul terreno dell'interlocutore, soprattutto se sta chiedendo aiuto. importantissimo accrescere dentro di s il valore delle emozioni e delle relazioni umane, nessuna scoperta scientifica pu prescindere dalla considerazione elevata volta verso l'umanit del singolo, come del gruppo. Questo uno dei tanti motivi per cui non riesco a concepire un accordo e/o relazione tra medici ed azioni distruttive, come pu essere una guerra: se hai scelto per professione di prenderti cura di qualcun altro, non puoi cadere preda della conflittualit umana esprimentesi attraverso azioni distruttive. Un medico, o pi in generale un curante, NON pu essere favorevole, per nessun motivo al mondo, alla guerra, alla tortura e/o a qualsivoglia discriminazione !!

Note di approfondimento:

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David Watts, MD http://www.hdavidwatts.com/David_Watts/Dr_H._D._Watts.html http://www.ucsf.edu/ UCSF (Universit della California, San Francisco) http://www.ucsf.edu/news/2012/10/13032/treat-emotional-toll-medical-school-physician-prescribes-shakespeare To Treat Emotional Toll of Medical School, Physician Prescribes Shakespeare, di Kevin Eisenmann "Engaging with Patients with Disabilities" A Conversation with David Watts, MD - http://www.ucsfalumni.org/s/1420/index.aspx? sid=1420&gid=1&pgid=252&cid=1791&ecid=1791&crid=0&calpgid=61&calcid=967 UCSF Ranks Among Nations Best Medical, Pharmacy Schools in U.S. News Survey http://www.ucsf.edu/news/2012/03/11660/ucsf-ranks-amongnations-best-medical-pharmacy-schools-us-news-survey

Tra Romeo e il Minotauro


30 sett. '11

di Tino Di Cicco In una bellissima isola del mar Egeo, cera una volta un re, figlio di Zeus e di Europa: Minosse era il suo nome, e Pasifae era quello di sua moglie. Un giorno Poseidone fece uscire dal mare un toro, perch Minosse glielo sacrificasse; ma il re lo richiuse nelle sue stalle, e lirato dio del mare indusse allora Pasifae ad innamorarsi del toro. Da questo amore nacque un mostro, met toro e met uomo: Minotauro fu il suo nome e grande la vergogna in tutta lisola. Minosse allora ordin a Dedalo di costruire il labirinto dove rinchiudere il mostro, che pure doveva essere alimentato con carne umana. Perci ogni anno sette giovanotti e sette fanciulle venivano introdotte da un faccendiere tarantino nel labirinto, dove il mostro poteva consumare la merce. Nelle terre degli scaligeri invece, tra lItalia e lEuropa, cera una volta un giovane di nome Romeo. Romeo era tutto fuoco e pudore; tutta passione e sacro timore. Romeo era follemente innamorato di Giulietta, e solo di Giulietta. Era legato cos profondamente alla fanciulla che prefer morire, piuttosto che sopravvivere alla sua morte. Di lui abbiamo ancora memoria nei tramonti e nelle primavere; quando volano gli aquiloni, e al passaggio discreto della luna. Minotauro e Romeo sono i due poli della relazione possibile con la donna: da una parte c in noi lattrazione al numero, alla quantit; la pulsione a sfruttare laltro come corpo per la nostra scarica di piacere. E la via che ci porta ad utilizzare anche lamore solo per accrescere il nostro potere. Ed questo il percorso inevitabile per quei poveri maschietti che nella scala della reincarnazione sono in compropriet tra luomo e lanimale. Sono quelli che confondono lamore con il fare lamore, perch loro sono gli uomini del fare, e non hanno avuto la grazia di provare quel trascendente dove non possibile fare, ma solo ringraziare . Dallaltra parte c la purissima tensione a ritrovare nel mondo quella met che ci far finalmente interi. E sappiamo che in questa dolorosa/gioiosa ricerca non c niente da vendere, niente da comprare; c da patire quel filos che raccorda uomini e dei sotto il segno dellamore. Qui c (ci deve essere) il pudore, la discrezione, la mitezza, perch abbiamo capito che proprio vero che la forza governa su tutto, ma impotente nel regno dellamore. E chi cerca, chi amore, non pu cedere alla forza. Qui luomo crea il mondo che non c, e lo fa esistere pi della realt visibile nelle nostre televisioni. Noi siamo entrambi i poli; siamo lindecenza del Minotauro, e la purezza di Romeo. Siamo lanimale che cede alle pulsioni, e langelo teso verso il cielo. Ma tu che vivi in questo nostro povero Paese, tu che leggi questi inutili pensieri, tu, da che parte stai?

25 La Buona Novella. Perche' non dobbiamo avere paura NADiRinforma propone: ad Anzola Emilia (Bologna) don Andrea Gallo rappresenta in monologo i punti pi salienti tratti dal suo recente libro "La Buona Novella. Perch non dobbiamo avere paura" (Aliberti Ed., 2012). Il video dello spettacolo stato realizzato grazie al contributo non oneroso dell'ANPI di Anzola Emilia e della Gelateria "Sotto Zero" di Bologna. "Il prete di confine spinto dall'urgenza di questo momento storico, prende la parola e annuncia la Buona Novella: non ascoltiamo i profeti di sventura. La ricetta per uscire dalla crisi, o meglio per "utilizzare" la crisi con lo scopo di ricostruire il nostro modo di vivere e di pensare". (articolo tratto da www.genovatoday.it) Visita il sito: www.mediconadir.it Visita il sito: www.sanbenedetto.org

video 1 parte

video 2 parte

CRONISTORIA DI DON ANDREA GALLO "Un prete che si scoperto uomo" Andrea nasce a Genova il 18 Luglio 1928 e viene immediatamente richiamato, fin dall'adolescenza, da Don Bosco e dalla sua dedizione a vivere a tempo pieno "con" gli ultimi, i poveri , gli emarginati, per sviluppare un metodo educativo che ritroveremo simile all'esperienza di Don Milani, lontano da ogni forma di coercizione. Attratto dalla vita salesiana inizia il noviziato nel 1948 a Varazze, proseguendo poi a Roma il Liceo e gli studi filosofici. Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici: la dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia l'anno dopo. Prosegue gli studi ad Ivrea e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori: in questa esperienza cerca di introdurre una impostazione educativa diversa, dove fiducia e libert tentavano di prendere il posto di metodi unicamente repressivi; i ragazzi parlavano con entusiasmo di questo prete che permetteva loro di uscire, poter andare al cinema e vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall'unico concetto fino allora costruito, cio quello dell'espiazione della pena. Tuttavia, i superiori salesiani, dopo tre anni lo rimuovono dall'incarico senza fornirgli spiegazioni e nel '64 Andrea decide di lasciare la congregazione salesiana chiedendo di entrare nella diocesi genovese: "la congregazione salesiana, dice Andrea, si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione sacerdotale". Viene inviato a Capraia e nominato cappellano del carcere: due mesi dopo viene destinato in qualit di vice parroco alla chiesa del Carmine dove rimarr fino al 1970, anno in cui verr "trasferito" per ordine del Cardinale Siri. Nel linguaggio "trasparente" della Curia era un normale avvicendamento di sacerdoti, ma non vi furono dubbi per nessuno: rievocare quel conflitto molto importante, perch esso proietta molta luce sul significato della predicazione e dell'impegno di Andrea in quegli anni, sulla coerenza comunicativa con cui egli vive le sue scelte di campo "con" gli emarginati e sulle contraddizioni che questa scelta apre nella chiesa locale. La predicazione di Andrea irritava una parte di fedeli e preoccupava i teologi della Curia, a cominciare dallo stesso Cardinale perch, si diceva, i suoi contenuti "non erano religiosi ma politici, non cristiani ma comunisti".

26 Un'aggravante per la Curia che Andrea non si limita a predicare dal pulpito, ma pretende di praticare ci che dice e invita i fedeli a fare altrettanto: la parrocchia diventa un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni parte della citt, in cerca di amicizia e solidariet per i pi poveri, per gli emarginati che trovano un fondamentale punto di ascolto. Per la sua chiara collocazione politica, la parrocchia diventa un punto di riferimento per molti militanti della nuova sinistra, cristiani e non. L'episodio che scatena il provvedimento di espulsione un incidente verificatosi nel corso di una predica domenicale: lo descrive il settimanale "Sette Giorni" del 12 Luglio 1970, con un articolo intitolato "Per non disturbare la quiete". Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di hashish e l'episodio aveva suscitato indignazione nell'alta borghesia del quartiere: Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricord nella propria predica che rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie alle quali un ragazzo pu diventare "inadatto agli studi" se figlio di povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi pu diventare "azione a difesa della libert". Qualcuno disse che Andrea era oramai sfacciatamente comunista e le accuse si moltiplicarono affermando di aver passato ogni limite: la Curia decide per il suo allontanamento dal Carmine. Questo provvedimento provoca nella parrocchia e nella citt un vigoroso movimento di protesta ma, la Curia, non torna indietro e il "prete scomodo" deve obbedire: rinuncia al posto "offertogli" all'isola di Capraia che lo avrebbe totalmente e definitivamente isolato. Lasciare materialmente la parrocchia non significa per lui abbandonare l'impegno che ha provocato l'atteggiamento repressivo nei suoi confronti: i suoi ultimi incontri con la popolazione, scesa in piazza per esprimergli solidariet, sono una decisa riaffermazione di fedelt ai suoi ideali ed alla sua battaglia "La cosa pi importante, diceva, che tutti noi dobbiamo sempre fare nostra che si continui ad agire perch i poveri contino, abbiano la parola: i poveri, cio la gente che non conta mai, quella che si pu bistrattare e non ascoltare mai. Ecco, per questo dobbiamo continuare a lavorare!" Qualche tempo dopo, viene accolto dal parroco di S. Benedetto, Don Federico Rebora, ed insieme ad un piccolo gruppo nasce la comunit di base, la Comunit di S. Benedetto al Porto: quest'anno festeggiamo trentadue anni: se il nostro progetto con tanti compagni e compagne non fosse un poco riuscito, potremmo essere ancora qui??? Dopo tanti anni, la nostra porta sempre aperta!
Poesie segnalate da Giovanna Arrico

"Io non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti, di parole scelte sapientemente di fiori detti pensieri di rose dette presenze di sogni che abitino gli alberi di canzoni che facciano danzare le statue di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia questa magia che brucia la pesantezza delle parole che risveglia le emozioni e da' colori nuovi." Alda Merini Allora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette del cinema e delle riviste e decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo. Su questo, non ci pensai due volte. Isabel Allende

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La piccola Sophia Bailey Klugh (10 anni) una settimana fa scrisse ad Obama per ringraziarlo delle sue parole sul matrimonio gay e per chiedere un consiglio sui compagni di classe che la prendevano in giro per i suoi due pap: "Volevo solo dirti che sono felice che sei daccordo che due uomini possano amarsi perch ho due pap e loro si amano. Ma a scuola gli altri bambini pensano che sia disgustoso e strano e questo ferisce il mio cuore e i miei sentimenti." E la risposta di Barack Obama, dalla Casa Bianca, non si fatta attendere, nonostante gli impegni della campagna elettorale: il presidente ringrazia la piccola Sophia della sua bellissima lettera sulla sua famiglia, che leggerla lo ha reso orgoglioso e speranzoso riguardo il futuro della nazione. In America - risponde Obama - non esistono due famiglie che siano uguali. Noi celebriamo questa diversit. Riconosciamo che a prescindere che si abbiano due pap o una mamma quello che conta pi di tutto lamore che mostriamo lun laltro. Tu sei molto fortunata ad avere due genitori che si prendono cura di te. Loro sono fortunati ad avere una figlia eccezionale come te. Le nostre differenze ci uniscono. Tu e io siamo benedetti dal vivere in un Paese dove siamo nati uguali, dove non importa come sembriamo esteriormente, dove siamo cresciuti o chi siano i nostri genitori. Il presidente si rivolge a Sophia e a lei dice come fare con quei compagni che trovano disgustosa lunione dei suoi genitori: Una buona regola trattare gli altri nel modo in cui speri trattino te. Ricorda ai tuoi compagni questa regola se ti dicono qualcosa che ferisce i tuoi sentimenti. Poi il presidente conclude: Mi dispiace di non essere venuto a cena, ma saluter Sasha e Malia da parte tua. Cordialmente, Barack Obama. continua su: http://www.fanpage.it/una-bambina-con-due-papa-gay-scrive-a-obama-luirisponde/#ixzz2Be3F1xbk
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ECCOCI (ai senzatetto)


Marco Cinque
Un viaggio a perdere senza radice alcuna e minacce di pioggia tra pareti di stracci freddo fino alle ossa sulla pelle asfalto bollente un fiume disumano ch'esonda in volti sprecati di bestemmia, eccoci, dietro i buchi delle vostre tasche piene dentro l'ululato delle nostre pance vuote eccoci, abusivi sulla nostra terra, sfrattati sfruttati nelle nostre citt di galera nei recinti costruiti fin dentro la testa eccoci, siamo la cattiva coscienza il pessimo esempio la nefandezza insultati, presi a calci passatempo per gente perbene siamo fuori dal pil, eccoci fuori dalla borsa dal business dai circuiti vendi-compra compra-vendi avanzi di fine mercato, frutta marcia marcita sui marciapiedi, merce scaduta avariata in discariche di falliti dalla dignit calpestata stuprata lapidata assassinata sotto un'orda d'arrivismo globale e suoniamo le nostre note di merda su questo cesso di pentagramma ascoltateci, ascoltate la nostra musica nauseabonda, ritmo mefitico / registrate la nostra voce sconfitta scattateci foto da primo premio ultimi degli ultimi, una lacrima che non s'asciugher mai dormiamo in sogni di vomito e in pozze di piscio marcito siamo l'effetto collaterale di un farmaco chiamato umanit le mutande sporche del benessere i fazzoletti usati della civilt eccoci.

Marco Cinque dalla raccolta "Sintesi"

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http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=632854

Sintesi, Libro di Marco Cinque - - Poesie - ilmiolibro.it ilmiolibro.kataweb.it Sintesi, di Marco Cinque Poesie 120 Raccolta di poesie brevi e fotografie. Con prefazione di Beppe Costa e traduzioni in inglese di Alessandra Bava. I diritti d'autore sono destinati alla causa di Fernando Eros Caro, Nativo d'America di ascendenza Yaqui rinchiuso da quasi 30 anni nel braccio della ...

30 L'arroganza del potere resa cieca dall'impunit non teme d'esporsi al ridicolo e aprirebbe un'inchiesta di morte per suicidio persino su un cadavere crivellato alla schiena. ...per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti... Marco Cinque

SONO DISOCCUPATO di Marco Cinque Dopo 24 anni, oggi stato il mio ultimo giorno di lavoro qui al Manifesto. In un colloquio, l'altro ieri, mi stato detto che l'archivio, cos com', un lusso che il nuovo Manifesto non pu pi permettersi. Provo una tristezza infinita, che non sono in grado di descrivere con le parole. Mi sembra di vivere una situazione cos surreale e frustrante, dove non riesco a smettere di chiedermi se dalla parte del torto ci stiano di pi gli esclusi o gli inclusi, una maggioranza che decide di affermare le proprie sacrosante ragioni o una minoranza che non pu farlo. Per una gara del genere non credo abbia vincitori ma solo vinti, quindi non mi interessa. Una porta chiusa con un colloquio di qualche minuto ha aperto una ferita con cui dovr convivere e fare i conti; ma vorrei lo stesso essere capace di trasformare in qualcosa di positivo una tale sconfitta, una tale perdita, una tale umiliazione, perch in fondo credo che nulla si perde se non siamo noi a smarrirci. Scusate se non festeggio il Miracolo di Natale annunciato oggi in prima pagina e firmato da il nuovo manifesto cooperativa editrice, ma mi sento davvero in lutto e pi vicino a tutte le lavoratrici e i lavoratori dismessi in Italia e nel mondo, e mi piacerebbe che nessuno vivesse mai questa disumana, degradante condizione. Perci vorrei augurare ai prescelti che resteranno a lavorare nella nuova cooperativa ogni bene, davvero, con tutto il cuore. hasta siempre, nell'amore e nella lotta marco

31 di Luisa Barbieri Un sondaggio condotto tra gli psicologi dell'APA fa riferimento alle emozioni quali ostacolo prioritario al perseguimento dell'obiettivo perdita di peso corporeo. Sembra convalidato anche dall'esperienza degli psicologi il fatto che il riequilibrio del peso corporeo, in particolare la perdita di peso, non si possa relativizzare solamente alla riduzione dell'introito di alimenti e all'incremento dell'attivit fisica, ma la si debba porre in relazione col campo emotivo del soggetto in questione. L'indagine stata condotta dal Consumer Reports National Research Center su di un campione di 1.300 psicologi, esperti nell'ambito dei Disturbi del Comportamento Alimentare, selezionati in modo casuale da un file dei membri della American Psychological Association (APA). Alla domanda in riferimento alle strategie pi appropriate in base alla loro esperienza, le risposte degli psicologi confluivano nel:"capire e gestire i comportamenti e le emozioni legate alla gestione del peso". La fame psichica rappresenta un ostacolo alla perdita del peso eccedente, cos come il mantenimento di un programma alimentare equilibrato ed adeguato all'obiettivo. In generale le strategie migliori sono state individuate nell'associazione tra l'acquisizione di un comportamento pi modulato e l'individuazione nonch la decodifica delle emozioni legate all'alimentazione. Un 90% degli intervistati ha sottolineato l'importanza di prestare attenzione al campo emotivo del paziente per aiutarlo nel perseguimento dell'obiettivo, in quanto si compreso che sinch non si risolvono le problematiche psichiche che vengono sublimate sul cibo, anche una possibile perdita di peso non potr considerarsi stabile. Pi di un 70% dei terapeuti interpellati annovera, tra i vari approcci vincenti, la terapia cognitiva, il problem solving e l'empowerment. Un ottimo sostegno alla terapia rappresentato dalla creazione di una forte motivazione e dall'acquisizione della capacit di valutare i propri comportamenti. Il cognitivismo aiuta ad identificare e ad affrontare quei pensieri negativi e quelle emozioni che stanno alla base dei comportamenti non salutari; la consapevolizzazione permette di accogliere pensieri ed emozioni senza sottoporli a giudizi, ma, in virt dell'accettazione, a decodificarli e a viverli relativamente al momento, imparando cos a vivere il presente, pre-requisito indispensabile per migliorare la qualit di vita. Secondo Norman B. Anderson, Amministratore delegato dell'APA : "Anche se generalmente accettato che i problemi di peso sono per lo pi causati dalla combinazione di fattori biologici, emotivi, da problemi comportamentali e ambientali, questi nuovi risultati mostrano il ruolo chiave dello stress e della regolazione emotiva a perdere peso. Pertanto, le migliori tattiche di perdita di peso dovrebbero integrare le strategie per affrontare le emozioni e il comportamento, nonch l'insegnamento destinato all'acquisizione di stili di vita che contemplino lo svolgimento di attivit fisica e l'abitudine a fare scelte alimentari sane I risultati del sondaggio saranno riportati nel numero di Febbraio 2013 della rivista Consumer Reports Magazine (on line ConsumerReports.org.). La nostra esperienza di medici, psicologi ed educatori, che prese avvio nel 1987 presso un ospedale pubblico per poi proseguire in un'organizzazione di volontariato dal 2001, presta conforto all'indagine eseguita dal Consumer Report, tanto da arrivare ad inquadrare i Disturbi del Comportamento Alimentare nell'ambito dei Disturbi di Relazione. Facile comprendere come la conseguenza dal punto di vista e diagnostico e terapeutico non possa prescindere dal fattore emotivo-comportamentale, nonch cognitivo, dell'individuo che presenta il disagio espresso, nello specifico, attraverso un disequilibrio del peso corporeo e/o del comportamento alimentare.

Le emozioni possono rappresentare un ostacolo al successo della dieta ipocalorica

32 Un setting poco medicalizzato, ma molto partecipativo, cos come una sana relazione coi terapeuti, in prima istanza, quindi con altre persone esprimenti disagio, aiutano il riconoscimento e la regolamentazione delle emozioni e delle risposte all'ambiente interno ed esterno intervenendo nell'azione di riequilibrio del rapporto col cibo, col proprio corpo e coi propri vissuti, nonch con il comportamento in ambito alimentare.
Note di approfondimento:

American Psychological Association Poll of psychologists cites emotions as top obstacle to successful weight loss http://www.eurekalert.org/pub_releases/2013-01/apa-pop010913.php American Psychological Association http://www.apa.org/ ConsumerReports on line http://www.consumerreports.org/cro/index.htm La rieducazione alimentare - http://www.mediconadir.it/?q=node/16 Comunit aperta N.A.Di.R. - http://www.mediconadir.it/?q=node/93 ; Il progetto http://www.mediconadir.it/node/521 Relational Disorders - http://www.mediconadir.it/?q=node/449 - http://en.wikipedia.org/wiki/Relational_Disorder DSM-5 http://en.wikipedia.org/wiki/DSM-5

7 novembre '12: elezioni Usa Barack Obama viene rieletto: Il meglio per lAmerica deve ancora venire

"Il Presidente Lincoln afferma che in questi Stati Uniti, nessun sogno dovrebbe essere oltre la nostra portata quando affermiamo che la libert individuale servita, non negata, nella ricerca del bene comune" Presidente Obama sul proclama di emancipazione, che Lincoln ha rilasciato oggi 150 anni fa.
http://OFA.BO/iEPfUZ

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La bellezza del nulla


di Tino di Cicco

E' il colore cercato da sempre dai pittori, ma nessuno l'ha mai trovato perch non un colore. E' la parola cercata da tutti i poeti, ma nessuno la trover mai perch non una parola. Nasce dalla consapevolezza della nostra tragedia, ma non dolore. All'inizio come un brivido: natura; ma poi ci regala le ali per conoscere l'altra nostra pi nobile natura. Nasce dal tempo, ma ci spinge molto al di l delle nostre stagioni. Alcuni la confondono con l'estetica; la subordinano alla nostra volont ; alle nostre regole. Ma quando arriva veramente, non c' niente che somigli all'uomo. E' amore senza perch, nonostante il nulla: la bellezza. E' la testimonianza che non abbiamo mai cercato, e che pure aspettavamo da sempre. E' il ponte tra il visibile e l'invisibile, tra il tempo e l'eterno, tra l'essere e il niente. E' il pi inutile dei nostri bisogni, e il pi necessario: il divino tradotto alla nostra portata. La bellezza l'istante che preme sul nulla per liberarci dal tempo: delirio e pace; unione e contraddizione; fede e disperazione; armonia e conflitto. E' finalit senza finalit; spaesamento e radicamento, pazienza e impazienza; ma soprattutto la bellezza gioia senza perch. Quando i mistici dicono nulla e distacco, la bellezza che vedono! Quando gli uomini dicono s a questa vita, alla bellezza che pensano! E' il velo d'aria che d respiro all'assurdo; la risposta prima della follia. Noi non sappiamo chi siamo, non lo sapremo mai; e non ce lo dir nessuna religione, nessuna filosofia, nessuna scienza; solo la bellezza accenna a qualcosa, ma non sapremo mai cosa. Da qui partivano le fughe Per il nulla. Da qui i desideri senza ali n piede. Da qui le ragioni senza ragion E i sentimenti senza sentimento Tu li accogliesti come laffamato il pane Come il mandorlo il fiore di febbraio E fu la tua condanna La tua gioia per sempre

Sandro Botticelli, La nascita di Venere, 1483-1485, Firenze, Uffizi.

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FORTEZZA EUROPA
di Marco Cinque La senti la puzza di morte nel legno fradicio che geme mentre nascondi il tuo bambino dai fendenti roventi del sole? E la voce della speranza, la senti tacere sotto l'incedere dell'onda con gli occhi di mille arrivederci spalancati come fiori di terrore? Il mare ormai muro di fortezza fonte inesauribile di dolore e cancella la tua storia mai nata nel cimitero liquido dei senzanome Chi mai pianger il tuo natale? a chi toccher scrivere l'epitaffio di questa strage dove nessuno si salva ma tutti restano incolpevoli? fatto di vergogna il mare che bisogna sopportare, che spinge a scrivere e dolersi a leggere e soffrire consapevoli di quanto ci non basti L'innocenza affogata per sempre nel naufragio di un'umanit dimenticata infranta sugli scogli di Ahmetbeyli o ingoiata dai flutti di Lampedusa una discarica per anime povere fatta di rifiuti rifiutati che ancora osano sognare, che bussano alle nostre porte chiuse e noi, guardando nello spioncino li lasciamo l a bussare, e bussare per proteggere le tasche dal cuore fingendo di non vedere, di non sentire dimenticando che chiudersi dentro come chiudersi fuori dalla nostra stessa vita.

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all'odio non cedere passo che di forza ha bisogno il perdono *** dont give way to hate since pardon requires strength

Non abbiamo niente da raggiungere, noi siamo la strada...

UGUAGLIANZA L'uguaglianza vive nel rispetto del diverso non nella tirannia degli uguali.

Guardami, guardati: siamo un corpo che cambia siamo le orme lasciate siamo l'onda che le ha cancellate

Stare da soli non solitudine ma quanta solitudine viene consumata in compagnia

di Marco Cinque

36 violenza sulle Donne Marco Cinque In Italia, per tutto il 2012, si consumata una strage con 115 omicidi di donne ammazzate dai loro mariti, dai fidanzati, da uomini che si dicono accecati dalla gelosia ma che in realt sono orfani della loro stessa umanit. Cos, per tutto l'anno corrente, ogni 60 ore una donna caduta sotto i colpi di un uomo che si crede il suo padrone, proprietario di una vita della quale pu disporre a proprio piacimento. La maggior parte delle volte violenze, pestaggi e omicidi avvengono tra le confortevoli mura domestiche, dove ci si rinchiude per proteggersi dai pericoli esterni ma che invece diventano trappole mortali. Le armi pi utilizzate sono lame e coltelli da cucina, sempre a portata di mano, pure se la maschia furia omicida si scatena con l'uso di strumenti variegati e con le tecniche pi crudeli e fantasiose: Claudia Bianca Beuca, trafitta con una lama Sabrina Blotti, ammazzata con tre colpi di pistola Kaur Balwinde, strangolata Ludmilla Rugova, crivellata di pallottole Rosina Lavrencic, morta con 10 coltellate Alena Tyutyunikova, trapassata da tre proiettili Erna Pirpamer, due colpi al petto e uno al collo con un coltellaccio da cucina Raachida Lakhdimi, soffocata con nastro adesivo Marika Sjakste, un colpo di pistola alla tempia Alessandra Sorrentino, un paio di forbici piantate nello stomaco Antonina Nieli, accoltellata per 26 volte Lyzbeth Zambrano, uccisa con un coltello Samantha Comelli, un colpo di pistola alle spalle Sandra Lunardini, tre proiettili nel petto Loredana Vanoi, colpita alla testa con un basamento in marmo Marjola Hoxha, due fendenti all'addome Laila Mastari, 19 coltellate Pasquina Di Mascio, un colpo esploso alla nuca Svetla Fileva, accoltellata Alessia Simonetta, trapassata per 10 volte con una lama Entica Ferrazza, coltellate a ripetizione Carmela Petruzzi, una lama piantata nella gola Vincenzina Scorzo, tre colpi al petto con un coltello da cucina Antonietta Paparo, colpita in auto, sempre con un coltello Stefania Cancelliere, massacrata con un mattarello Maria Anastasi, incinta di nove mesi, ammazzata a picconate... ...ci sarebbero altri 89 nomi da aggiungere all'elenco degli ultimi 11 mesi, ma chiaro che questo massacro una vera e propria guerra dichiarata alle donne ed io, sia come soggetto maschile che come essere umano, mi sento corresponsabile per il fatto che si fa poco o nulla per fermare questo orrore quotidiano.

DIALOGO TRA IL FUSIBILE E LA LAMPADINA di Marco Cinque

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Lo splendore della lampadina poteva illuminare qualsiasi scena, valorizzare qualunque soggetto, incantare eserciti di occhi che restavano rapiti da tanta meravigliosa, ineguagliabile luce. Ma la lampadina, cos fiera di s e della sua bellezza, non si curava di tutto ci che rendeva possibile la sua magnificenza e se ne stava l, sprezzante, altezzosa, insensibile a tutto ci che viveva nellinvisibilit dellombra. A lei e solo a lei perci andavano tutti gli apprezzamenti, le attenzioni, i ringraziamenti, poich rappresentava il vertice pi visibile e alto di tutto il ciclo dellenergia. Un giorno per, un piccolo fusibile di cui nessuno conosceva lesistenza, decise di smettere di funzionare e nel mondo della lampadina si fece buio: la sua bellezza si spense e tutti gli occhi adoranti fuggirono via delusi, in cerca di nuova luce. Perch non splendo pi? si chiese disperata la lampadina. Sono io che te lo permettevo - rispose il fusibile - ma tu non ti sei mai curata di me, credendoti al di sopra di tutto e di tutti. Ed esattamente come me, completamente ignorati dal tuo sguardo, lavoravano tanti altri anelli della catena che ti ha permesso di crogiolarti nella tua vanit: il filo elettrico, la presa, la spina, linterruttore e tutti i figli di una comunit che tu invece hai sempre ignorato. A cosa servo allora se un piccolo, banale fusibile pu portarmi via la scena, precipitandomi nel limbo del nulla? sibil incredula la lampadina. In quel limbo replic il fusibile ci vivrai solo se continuerai a pensare di essere la sola in quella strada comune chiamata noi: lunica che pu condurci di nuovo alla luce. LA PATRIA E' UNA FAVOLA DA BAMBINI Marco Cinque Cera una volta un bellissimo pianeta chiamato Umanit. Anche quel giorno Armando, un omone grande e grosso e la sua piccola Cecilia, passeggiavano in un bel parco, mano nella mano, dove erano soliti fare lunghe chiacchierate: - Pap, cos la patria? esord Cecilia. - Beh, piccolina, la patria come una casa, ma un po pi grande, dove tutti si vogliono bene - disse Armando alla sua frugoletta e lItalia la patria degli italiani! concluse con un moto dorgoglio che strabord dal suo vocione. - Ah, papi, lItalia anche la patria dei francesi? prosegu tenace la bimbetta. - Ma no, ma no, stupidina; la patria dei francesi la Francia, replic un poco spiazzato lomone. - Come tutti i bambini, per, una volta incuriositi da un argomento, anche Cecilia continu

38 imperterrita il suo lavoro ai fianchi: allora la patria degli spagnoli la Spagna, s?. - Oh, brava, vedo che adesso hai capito figliola. - E la Terra papi, la Terra di chi patria?. - La Terra? ehm, dunque, fammi pensare birichina. Ah, s, ci sono: la Terra la patria di tutti. - S, s, allora voglio quella di patria papi; la terra la nostra patria, vero?. - Beh, uff, non so, mah, forse, s, daccordo la Terra la nostra patria va bene? Adesso basta per, eh?. - E se la Terra la patria di tutti allora i confini non ci sono, eh? Non ci sono?. - No, i confini non ci sono; ma lo sapevo che sarebbe finita cos, peste che non sei altro . - Cos se non ci sono i confini non esistono nemmeno gli immigrati; e nessuno pu dire a un altro che extracomunitario, vero papi?. - No, niente immigrati. Finiti gli extracomunitari, stop uffaaa. - E senti papi, poi ti volevo dire di quella canzone. Quella che si canta con la mano sul cuore ma che troppo difficile e tutti la sbagliano. - Vuoi dire linno di Mameli?. - S, quello, che poi pure la musica un po cos: siampro-ontia-llamo-rte-lIta-lia-chiam, porop porop poroppompoppomp. - Piantala Ceci, allora dimmi quale sarebbe linno pi adatto secondo te? - C quella canzone che sentiamo sempre papi, quella che ci fa abbracciare strettistretti e che fa: imagin o pipo-ol Quella s che mi piacerebbe. - E va bene, continua pure diavoletta, voglio proprio vedere dove arrivi. - Allora, mi piacerebbe una patria senza quelli che sono primi e quelli che sono ultimi. Dove ognuno prega il dio che gli piace di pi. Dove quelli che comandano, i capi, guadagnano come zio Gennaro che fa il muratore. Dove i soldati invece dei fucili e delle bombe sono armati con le zappe, trattori e tanta buona volont. Dove - Adesso basta, per carit! Ti prego Ceci, non ne posso pi! Ritorna al mondo della realt che questi sono soltanto sogni belli. Soltanto favole, capito? Favoleeeee. - Va bene papi, non tarrabbiare, sono favole. Hai ragione tu, sono belle favole e basta. Per, se tu e la mamma, assieme a tutti gli altri genitori cominciate a raccontarle ai bambini e alle bambine come me, chiss se poi, quando saremo grandi, queste fiabe non possano diventare un po pi vere, come la storia di Pinocchio, ricordi? Che da burattino si trasform in un bambino. Non potrebbe succedere, papi, non potrebbe?. - S Ceci, s. Forse potrebbe, forse, chiss.

Se si vuole esaltarne il sapore, il cioccolato caldo va servito in tazze di colore arancio


a cura di Luisa Barbieri

il sapore del cioccolato caldo viene esaltato dal colore della tazza che lo contiene: un recente studio suggerisce l'utilizzo dell'arancio o del crema. Sul Journal of Sensory Studies del mese di dicembre '12 stato pubblicato il risultato di uno studio sull'esaltazione del gusto della cioccolata calda servita in tazza colorata in arancio o crema, piuttosto che in tazze bianche o rosse. Lo studio, realizzato da Betina Piqueras-Fiszman, ricercatrice del Polytechnic University di Valencia in concerto con il collega Charles Spence della University di Oxford, va a consolidare il dato circa il legame tra il gusto ed altri sensi, quali la vista, in quanto i sapori sembrano percepirsi in modo differente a seconda delle caratteristiche del contenitore dal quale si mangia o si beve. Lo studio stato condotto su 57 elementi-campione ai quali stata servita cioccolata calda in diversi tipi di tazze, le variazioni erano relative solamente al colore. L'obiettivo era quello di dimostrare il legame tra gusto e colore del contenitore. Tuttavia la dolcezza, non il sapore del cioccolato, e l'aroma, l'odore, sono difficilmente

39 influenzati dal contenitore, nonostante i partecipanti insistano sull'esaltazione della dolcezza e dell'aroma della bevanda in relazione al colore della tazza nella quale l'hanno degustata. Secondo la ricercatrice Piqueras-Fiszman non vi una regola fissa che possa indicare il miglioramento di aroma e sapore in un contenitore di un definito colore, in realt questo parametro varia a seconda del tipo di alimento, ma, visto che certo che si modifichi, sarebbe bene prestare maggiore attenzione al colore dei contenitori per alimenti, in quanto questo parametro ha maggiori potenzialit di quanto si possa immaginare. Secondo lo studio, questi risultati sono rilevanti per i ricercatori interessati a comprendere come il cervello integri le informazioni visive non solo dal cibo in s, ma relativamente al come viene consumato. Queste valutazioni potrebbero risultare parecchio utili a cuochi, professionisti della ristorazione o dell'industria del packaging a migliorare l'offerta di cibi, in quanto il contenitore influenza la percezione che i consumatori hanno del prodotto. Lavori precedenti a questo hanno evidenziato ad esempio come le bevande degustate in contenitori rosa risultino pi zuccherine, o come il colore blu tenda ad offrire la percezione di maggiore freschezza, nel caso delle bevande acquisirebbe un maggior potere dissetante, esattamente come il giallo tende ad esaltare il sapore del limone.
Note di approfondimento: Cup color influences the taste of hot chocolate http://www.eurekalert.org/pub_releases/2013-01/f-sf-cci010313.php Betina Piqueras-Fiszman, Charles Spence. "The influence of the color of the cup on consumers' perception of a hot beverage". Journal of Sensory Studies 27 (5): 324331, 2012. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1745459X.2012.00397.x/abstract Charles Spence - http://psyweb.psy.ox.ac.uk/xmodal/members.htm Betina Piqueras-Fiszman, ricercatrice del Polytechnic University di Valencia http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article2257063/Want-really-enjoy-hot-chocolate-It-taste-better-orange-mug-new-research-claims.html

Finalmente lo show finito


di Giovanna Arrico

Ultimi giorni di luci e scambi di auguri...finalmente la farsa sta finendo... Il periodo natalizio terminato, il Capodanno stato sviscerato e la Befana, come sempre, porta via ogni residuo di torrone, di panettone, di stelle filanti e brillantini. Il mio pensiero a riguardo ??? Forse poco vicino alle idee della Chiesa, dei mass media, dei tradizionalisti...ma che io abbia le mie idee a volte rivoluzionarie fa parte di me, e di ci che sento ogni giorno e che vedo oltre le lenti di occhiali, obiettivi e carte patinate. Ogni individuo deve avere una sua idea, il rispetto del suo credo, ma forse tenere in considerazione quello che rappresenta veramente il periodo natalizio non sarebbe del tutto sbagliato. Le Feste appena trascorse, come ogni anno, sono diventate delle convenzioni, giornate stereotipate e arricchite di lussi, cibi e chincaglierie vere e proprie. Mi stupisco ancora quando sento radiogiornali, quando leggo articoli e raffronto la mia lettura con ci che accade. Crisi, disoccupazione, aumenti dei prezzi, difficolt in tanti casi e in ogni regione ad affrontare il quotidiano, ad incrementare il nucleo famigliare, timori di arrivare a fine mese per intascarsi stipendi sempre pi ridotti e spesso dimezzati, e nonostante tutto ogni citt nel periodo natalizio cambia vestito. Si trasforma. Ogni citt inizia a vivere di apparenza.

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Che cosa succede ??? Iniziano a fremere soprattutto gli adulti, i preparativi per cene e cenoni, come abbellire il pi possibile le tavole dei giorni di festa, cosa acquistare di particolarmente esotico, che possa stordire e meravigliare gli invitati, cibi svariati e ad oltranza...portate degne di qualsiasi pranzo regale. Pietanze in quantit assurde, dove gli avanzi poi vengono riproposti nei giorni seguenti o spesso gettati nell'immondizia, perch sempre meglio proporre qualcosa di nuovo, piuttosto che usare la sana arte del riciclo alimentare, o la spartizione per i poveri che abbondano sotto porticati da Nord a Sud. Cura quasi maniacale per la preparazione che va dai primi piatti, al pesce, alla carne, e un'attenta selezione di dolci fatti in casa, o commissionati alle pasticcerie pi modaiole della zona. Il dialogo generale ormai questo. La preoccupazione quasi unanime ci che si respira nei luoghi di lavoro, nei negozi, dal parrucchiere, per la strada. Naturalmente il tutto accompagnato dalla classica corsa ai regali, il problema di cosa acquistare per parenti, amici, colleghi, conoscenti e vicini di casa... Il regalo griffato, che fa moda, che viene pensato gi in alcuni casi mesi prima... Il regalo che deve soprattutto fare scena, a volte per conquistare il predestinato/a. Mi sono chiesta...ma durante queste corse, affanni e turpiloqui vari...qualcuno di questi soggetti ha pensato veramente al significato del Natale??? A mio avviso qualcuno si perso tra lustrini, paillettes e cibi vari e si dimenticato che neanche il Natale deve essere costruito. Il Natale deve essere vissuto, sentito...deve essere fatto nostro. Il Natale condivisione, ritrovo soprattutto della nostra essenza. Il Natale non quello che ci vogliono vendere i mass media, il Natale perfetto non esiste...cos come non esiste nessuna forma di perfezione. Il Natale pu essere luce, ma deve essere la nostra luce; il Natale pu essere cene e pranzi, ma deve essere il nostro segno di condivisione delle cene e dei pranzi; il Natale pu essere regali, ma deve essere soprattutto un pensiero sincero che va oltre l'acquisto di un oggetto. Il Natale segno di unione, di amore e spesso di aiuto per chi a volte in quei giorni di festa non ha amici o parenti con il quale condividerlo, dove non scarter nessun regalo e cercher di inventarsi mille alternative per non rimanere solo. Questo mai stato pensato? Valutato? La risposta ovvia. Una parte lo avr valutato e la restante parte non lo avr neanche preso in considerazione...ma purtroppo cos va la vita...nonostante la speranza che porto dentro di me di un mondo migliore, le spaccature tra gli individui continueranno ad esserci. L'alternativa??? Esiste. Pensare meno all'apparenza e concentrarsi sull'essenza.
Note: (*) immagine http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/?id=3.0.4099881005 Elettronica, abbigliamento e libri. La crisi non frena la corsa ai regali di Natale

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e venne il bar...
di Andrea Quercioli

E venne il bar che era un carrello spinto da Romeo e, successivamente, da Franco. E sul carrello cerano tre thermos. Il primo conteneva t caldo. Il secondo conteneva latte caldo. Il terzo conteneva caff caldo. E tutti dicevano che il caff sembrava proprio t e il t sembrava proprio latte. Il latte sembrava latte, ma questo non lo diceva nessuno. Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso al bar era tutta unaltra cosa.

E venne la macchinetta distributrice e dovevi spingere un numero che corrispondeva al tipo di bevanda che volevi. E allora la gente diceva: Adesso mi prendo un dodici e poi, dopo aver assaggiato la bevanda commentava: Ma proprio un dodici ? Perch sa di ventuno E cera la foto di un tizio in divisa da barman che mostrava sorridente, diversi tipi di cocktail. Ma la macchinetta non distribuiva cocktail. Forse per questo fatto, si disse che il tizio vestito da barman era il nipote scapestrato del produttore delle macchinette e che lo zio lavesse voluto nelle foto per dargli una occasione di rimettersi sulla retta via. Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso al bar era tutta unaltra cosa. E poi venne un nuovo tipo di macchinetta distributrice e non spingevi pi un numero ma un bottone vicino al tipo di bevanda desiderata. E allora la gente diceva: Adesso mi prendo un caff lungo molto dolce e poi, dopo aver sentito la bevanda commentava: Ma proprio un caff lungo molto dolce ? Perch sa di caff normale amaro. La foto non cera pi perch il nipote scapestrato era fuggito con la cugina ed era ai Caraibi a spendersi tutti i soldi in cocktail. Per cera la chiavetta e tutti presero la chiavetta e ci attaccarono ogni tipo di portachiavi e porta chiavetta. E allora i fogliettini che dicevano mi ha preso 100 . senza darmi niente furono sostituiti da foglietti che dicevano: Mi ha smagnetizzato la chiave. Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso al bar era tutta unaltra cosa. E venne un nuovo tipo di macchinetta come la precedente per tutta colorata e con un piccolo display. Sembrava un videogioco della Chicco e i bigliettini non si notavano pi sullo sfondo. E adesso prendeva anche le monete da 1.000 . e tutti quelli che avevano monete da 1.000 . e dicevano della precedente macchinetta: Come mai non prende le mille? ora chiedevano:Come mai non prende anche gli Euro ?; per, cera pi scelta e tutti dicevano Ma e proprio un caff macchiato amaro ? Perch sembra un cappuccino decaffeinato molto dolce. Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso al bar era tutta unaltra cosa. E venne un nuovo tipo di macchinetta nella quale ci si inseriva un tesserino con dentro un chip e tutti restituirono la chiavetta e presero il tesserino e lo misero in speciali porta tessere e

42 porta-tesserini. E ogni tanto la gente si sbagliava e inseriva il tesserino della mensa Coop o la Viacard Agip. E allora, se la macchinetta era in buona, ti dava il caff e la gente diceva: Questo caff sa di pasta al forno (o di benzina). E una voce usciva dalla macchina e ti chiedeva: Cosa desidera? e molti andavano a prendere il caff perch finalmente trovavano qualcuno di gentile. E cerano 43 tipi di caff e quando uno lo assaggiava diceva: Ma proprio caff basso di miscela arabica Venezuelana, con zucchero di canna ? Perch sa di caff di altezza mediterranea con orzo canadese e zucchero di barbabietola biologica. Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso al bar era tutta unaltra cosa.

E venne il momento che non cerano pi le macchinette distributrici perch cos si evitavano gli assembramenti nei corridoi. Per avere un caff si apriva un programma, si digitava la bevanda desiderata e ti usciva un bicchierino da un drive. Molta gente lo assaggiava e diceva: Ma non ci sar un virus ? Perch ho digitato www. caff alto con poco latte. it e invece mi sa che uscito un www. caff con cacao dolce. it . Non cerano pi tesserine magnetiche, e nemmeno chiavette o soldi in moneta, tutto era stato sostituito da una semplice password che ti addebitava il costo in busta paga, e allora la gente aveva preso delle porta password e quando le dimenticava scriveva su un biglietto:Ho perso la password ma non sapeva dove attaccare il foglietto . Tutti comunque erano d'accordo sul fatto che il caff preso alla macchinetta era tutta unaltra cosa.

Attivit fisica e potenziamento delle funzioni cognitive


a cura di Luisa Barbieri

La ricerca suggerisce che un regolare esercizio fisico aerobico in grado di potenziare le funzioni cognitive, anche nella popolazione sana. Lo studio di Hayley Guiney e di Liana Machado (Department of Psychology and Brain Health Research Centre, University of Otago, New Zealand) Benefits of regular aerobic exercise for executive functioning in healthy populations stato pubblicata on line su Psychonomic Bulletin & Review l'11 dicembre 2012. Lo scopo dello studio quello di evidenziare quali aspetti dell'esercizio incidono favorevolmente sul funzionamento dell'organismo nella popolazione sana, considerando separatamente le fasce di et: bambini, giovani adulti, adulti pi anziani. I dati scientifici relativi al processo di invecchiamento forniscono l'evidenza dei benefici derivanti dall'esercizio fisico che tenderebbe a rinforzare l'attenzione selettiva, modulare l'aggressivit, migliorare le capacit mnemoniche e comunque ad ampliare una vasta gamma di funzioni esecutive. Soprattutto nel caso degli adulti anziani, lo studio, attraverso la somministrazione di specifici tests, ha evidenziato una migliore risposta in ambito cognitivo rispetto a campioni coetanei non praticanti esercizio fisico. Oltre alla testistica anche la risposta strumentale (RNM)

43 conferma il miglioramento delle condizioni del cervello in anziani sottoposti a regolare attivit fisica, ad esempio si riscontra una minore atrofia a livello della corteccia prefrontale e temporale, oltre alla conservazione dei tratti neurali che collegano la corteccia prefrontale ad altre regioni del cervello. Inoltre gli adulti pi anziani fisicamente attivi hanno pi alti i livelli circolanti delle neurotrofine, senza considerare l'evidente incremento del flusso ematoencefalico. Si sono messi a confronto (RNM effettuata prima e dopo) anziani sedentari e anziani fisicamente attivi e dopo 6 mesi negli individui attivi si potuto riscontrare un significativo aumento dei volumi di materia grigia e bianca nelle aree frontale e temporale legate agli aspetti del controllo esecutivo, tristemente note in quanto legate in senso degenerativo all'avanzare dell'et. Gli adulti anziani attivi fisicamente mostrano una migliore capacit di guida dei veicoli, da porsi in relazione con il sovracitato rinforzo cognitivo e la migliore capacit di risposta agli stimoli, essendo pi attiva la capacit di porre attenzione e modularsi nelle risposte all'ambiente. Nelle fasce pi giovani il dato risulta meno evidente, anche perch sono stati condotti meno studi in questa fascia di et, ma, come sostengono gli autori, nonostante la forma fisica non interessi tutte le aree deputate alle funzioni cognitive, non si pu escludere il beneficio. Certo che, essendo essi nel fiore degli anni, il beneficio pu non risultare in modo tanto evidente quanto nelle persone pi anziane, comunque non pu essere escluso nei giovani impegnati in regolare attivit fisica ed in ogni modo valutazioni a mezzo di risonanza magnetica hanno evidenziato il potenziamento di specifiche zone cerebrali anche nei bambini. Pur tenendo conto del fatto che sicuramente ulteriori indagini in questo senso dovranno fare seguito, questo lavoro compilativo degli scienziati neozelandesi sottolinea il beneficio che l'attivit fisica determina anche e soprattutto a livello del funzionamento cerebrale, considerando il fatto che viviamo in una societ sempre pi sedentaria e che il deperimento delle funzioni cognitive rappresenta un elemento da tenere in alta considerazione per l'individuo e per la societ tutta. L'allungamento delle aspettative di vita una realt che va considerata ed attentamente monitorata, perch vivere pi a lungo bene, ma ancora meglio avere la possibilit di conservare integre le proprie capacit funzionali tanto da potere godere dappieno della vitalit.
note di approfondimento: Hayley Guiney and Liana Machado, Department of Psychology and Brain Health Research Centre, University of Otago, PO Box 56, Dunedin, 9054, New Zealand - Benefits of regular aerobic exercise for executive functioning in healthy populations http://link.springer.com/article/10.3758/s13423-012-0345-4/fulltext.html

Omaggio ad una grande scienziata


a cura di Luisa Barbieri

Ad onorare la prof. Rita Levi Montalcini, scomparsa il 30 dicembre 2012 vorrei rimandare all'autobiografia Elogio dellimperfezione (Garzanti Libri, Collana: Gli elefanti-Saggi, 1987) e alle sue parole, in quanto credo possa rappresentare il modo migliore per renderle omaggio Limperfezione ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che il cervello delluomo. Ritengo che limperfezione sia pi consona alla natura umana che non la perfezione. E quanto sostiene Rita Levi-Montalcini nel saggio Elogio dellimperfezione. Lo scarafaggio nella sua perfezione la copia conforme del suo antenato vissuto centinaia di milioni di anni fa. Il cervello e i suoi meccanismi cerebrali non si sono evoluti: perfetto, mentre quello delluomo imperfetto. Una biografia che un best seller annunciato. [...] Che cosa vuol dire Elogio dellimperfezione? Il cervello umano imperfetto , e per questo capace di evolvere, paragonato a quello dellinsetto, perfetto e per questo compiuto (Lucia Borgia, Il Mattino, 19 novembre 1987)

44 Il filo rosso che caratterizza il libro quasi un bilancio della sua vita, dalle esperienze umane a quelle scientifiche, successi e fallimenti. La Montalcini sottolinea il valore degli errori e mette in evidenza come il progresso scientifico ed intellettuale nascono nel momento in cui ci si rende consapevoli e pronti alla loro elaborazione, sinanche superamento, risoluzione. accogliendo la propria imperfezione che si matura la possibilit di perseguire l'obiettivo. L'imperfezione da elogiare, quale parte imprescindibile della natura umana. Ampio spazio dedicato alla scoperta del Nerve growth factor (NGF), agli studi che hanno consentito alla scienziata di ricevere il premio Nobel per la Medicina e agli anni bui del regime nazista. Dal racconto autobiografico stato tratto, nel 2000, un documentario omonimo per la regia di Virgilio Tosi. La mancanza di complessi, una notevole tenacia nel perseguire la strada che ritenevo giusta e la noncuranza per le difficolt che avrei incontrato nella realizzazione dei miei progetti, lati del carattere che ritengo di aver ereditato da mio padre, mi hanno enormemente aiutato a far fronte agli anni difficili della vita. A mio padre come a mia madre debbo la disposizione a considerare con simpatia il prossimo, la mancanza di animosit e una naturale tendenza a interpretare fatti e persone dal lato pi favorevole. Questo atteggiamento, che si manifest anche pi spiccatamente in mio fratello Gino, mi colp sin dall'infanzia e determin, almeno in parte, l'incondizionata ammirazione che avevo nei suoi confronti. Il futuro del pianeta dipende dalla possibilit di dare a tutte le donne l'accesso all'istruzione e alla leadership. alle donne, infatti, che spetta il compito pi arduo, ma pi costruttivo, di inventare e gestire la pace. Il messaggio che invio, e credo anche pi importante di quello scientifico, di affrontare la vita con totale disinteresse alla propria persona, e con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda, sia quello inanimato che quello dei viventi. Questo, ritengo, stato il mio unico merito. Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita. "Nel 2001 ho avuto l'idea dell'EBRI [European Brain Research Institute]. Mi sono chiesta: in che cosa l'Italia ha sempre primeggiato? Nelle neuroscienze. Nel Settecento Galvani e Volta scoprirono l'elettricit animale; a fine Ottocento Golgi invent la colorazione con l'argento delle cellule nervose; Vittorio Erspamer riusc a isolare la serotonina e altri neurotrasmettitori e Giuseppe Levi, il mio professore, fu tra i primi a sperimentare la coltura in vitro."

struttura dell'NGF

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I funerali di Rauti mi hanno sollecitato un pensiero che voglio condividere soprattutto con i giovani
di Andrea Quercioli

A parlare di quando eri "antifiascista militante" (che a Bologna non era poi cos difficile visto che erano 4 gatti...) sembra di parlare di una epoca lontana come gli assiro babilonesi. Poi vedi in tv i funerali di Rauti, ti ricordi che da l sono nati i Fioravanti, gli Alibrandi , le Mambro, protetti da Gelli e da una parte di stato. Ti viene in mente la strage sella stazione ... Allora, sar desueto, ma un prurito alle mani, una voglia di spranga viene ancora... Ad uso e consumo delle giovini generazioni Walter Rossi (1957 Roma, 30 settembre 1977) stato un militante comunista italiano appartenente a Lotta Continua, ucciso all'et di vent'anni da un proiettile che lo colp alla nuca il 30 settembre 1977 in Viale delle Medaglie d'Oro a Roma, mentre partecipava ad un volantinaggio antifascista. Nel 1981 alcuni pentiti indicarono nelle persone di Cristiano Fioravanti ed Alessandro Alibrandi i possibili assassini, confermando le testimonianze dei giovani di sinistra presenti al fatto; Cristiano Fioravanti, arrestato in seguito con l'accusa di appartenenza ai Nar, ammise di avere fatto parte del gruppo uscito dalla sezione del Movimento Sociale insieme ad Alessandro Alibrandi e che entrambi erano armati, attribuendo tuttavia ad Alibrandi il colpo mortale in quanto la sua arma si sarebbe inceppata impedendogli di sparare; le sue affermazioni furono successivamente confutate dalle testimonianze rese dai compagni di Walter Rossi, i quali sostennero tutti che tale colpo fu invece esploso da Fioravanti. A seguito della morte di Alibrandi, avvenuta in uno scontro a fuoco con la polizia, il procedimento penale fu archiviato; Fioravanti venne condannato ad una pena di nove mesi e 200.000 lire di ammenda solo per i reati concernenti il possesso di arma da fuoco. La vicenda giudiziaria si definitivamente chiusa nel 2001 con lincriminazione di tre compagni di Walter per falsa testimonianza ed il non luogo a procedere, per non aver commesso il fatto, nei confronti di Cristiano Fioravanti, che ora vive libero, sotto altro nome, protetto dallo stato. Coro di proteste contro il raduno fascista di sabato prossimo di Fabio Sebastiani 5 novembre 2012 Sabato 10 novembre a piazza Risorgimento, a pochi metri dalla sede dellMsi di Prati dove qualche decennio fa fu ucciso il fascista greco Mikis Mantakas, ci sar un raduno europeo di camice nere, promosso dallMse. Alliniziativa parteciperanno esponenti di organizzazioni neofasciste provenienti anche dal Belgio alla la Francia, dalla Grecia allUngheria.Il 24 novembre in piazza anche CasaPound per assediare i palazzi del potere. Week end ad alta tensione quindi. A protestare sono un po tutte le forze politiche democratiche. Chiediamo alla Prefettura e alla Questura di Roma di impedire lo svolgimento della vergognosa manifestazione neofascista, protesta la Fds per bocca di Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII. Sarebbe veramente intollerabile continua Barbera permettere un evento simile, per lo pi anche nel cuore della citt di Roma, in una delle piazze pi frequentate dai turisti di tutto il mondo, che ha lo scopo di dare visibilit alla becera propaganda xenofoba e razzista di unaccozzaglia di organizzazioni che ancora hanno il coraggio, in Italia e in Europa, di fare riferimento alle tragiche esperienze del fascismo e del nazismo. Qualora tale richiesta di buon senso non fosse accolta, invitiamo tutte le forze democratiche ad organizzare per quella giornata e in quella piazza una contro-mobilitazione per impedire lennesimo scempio perpetrato ai danni della nostra Costituzione e della nostra Storia.

46 Anche il Pd sembra molto irritato di questa parata nera, tra laltro promossa da Castellino, molto vicino al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tutte le forze politiche e democratiche con le istituzioni facciano sentire la loro voce dice Enzo Foschi per affermare che non si pu permettere un corteo di questo tipo nella Capitale. Basta applicare le leggi Scelba e Mancino, si attivi subito la Prefettura di Roma. Ideatore e fautore di questa iniziativa Castellino ha spiegato che a capo del Popolo di Roma, in questi anni stato uno dei fedelissimi di Alemanno, ricevendo per questo vantaggi e benefici. Oggi, sotto la sigla del Movimento Sociale per lEuropa, pericolosamente rinata dalle sue ceneri, ha invitato a Roma, Medaglia dOro per la Resistenza, tutte le sigle della destra fascista e nazista europee tra le pi feroci, xenofobe e antisemite. Credo che la misura sia ormai colma dichiara Carlo Smuraglia, presidente nazionale dellAnpi e che si debba finalmente porre fine a questa orgia di apologia del fascismo e dellideologia di un partito che ha ucciso oppositori, altri ne ha destinati a lunghi periodi di detenzione e/o di confino, ha mandato a morire tanti giovani in guerre assurde e perdute, ha perseguitato gli ebrei con le leggi razziali e in tante altre forme, in aiuto alle barbarie dei nazisti. LAnpi ha lanciato un programma di impegno antifascista, lo scorso 25 luglio, ed ha invitato tutti i propri organismi periferici a mobilitarsi per difendere la Carta Costituzionale. Ma bisogna fare ancora di pi aggiunge Smuraglia e bisogna coinvolgere i troppi cittadini disattenti o distratti, che ignorano o sottovalutano la pericolosit di questo fenomeno e di tutto ci che sta accadendo in tante parti dItalia. Soprattutto, occorre che siano coinvolte le istituzioni, a cominciare dal Governo. A questo fine conclude Smuraglia il Comitato nazionale Anpi ha approvato un documento in cui si chiede con forza limpegno di tutte le Istituzioni preposte oltrech un incontro urgente.
Articoli correlati: Appello contro la manifestazione del Movimento sociale europeo del 10 novembre, a piazza Risorgimento - Tutti al presidio antifascista a largo Giovanni XXIII

I Vampiri esistono Il 2012 si chiuso con questi dati: circa 870 milioni di persone vivono sotto il livello di povert. Il 13% della popolazione mondiale. Il numero delle persone che sono riuscite ad uscire dalla povert diminuito rispetto al 2011. La ricchezza complessiva di circa 1.900 miliardi di dollari detenuta da 100 persone (0,0000014 % della popolazione mondiale). Il patrimonio complessivo delle 100 persone pi ricche al mondo cresciuto nel 2012 di 241 miliardi di dollari.
Jaques M. Hotteterre Minitrue

IL SISTEMA CRIMINALE GLOBALE

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47 La classifica 2012 di Forbes degli uomini pi ricchi d'Italia


Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9/10/11/12 13 Nome Michele Ferrero & famiglia Leonardo Del Vecchio Giorgio Armani Miuccia Prada Paolo e Gianfelice Mario Rocca Silvio Berlusconi & famiglia Patrizio Bertelli Stefano Pessina Carlo, Giuliana, Gilberto e Luciano Benetton Mario Moretti Polegato Patrimonio (in miliardi di dollari) 19 11,5 7,2 6,8 6 5,9 3,7 2,6 2,1 (ciascuno) 1,8 Posizione Mondiale 23 74 127 139 166 169 296 464 601 719 Ferrero Luxottica Giorgio Armani S.p.A. Prada Techint Fininvest Prada Alliance Boots Edizione Holding, Sintonia Geox Fonte

La classifica 2012 di Forbes degli uomini pi ricchi del mondo

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