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Le novit

Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA II
2
6 1
4
5
3
1
pMarcoPolillo
pVILLATREPINI
pRizzoli, pp. 305, 18
Eseil colpevolefosseil
maggiordomo?SiamoaVilla
TrePini, lasporcizia,
lincoerenza, il doloredel
mondorealesonolontani.
Polillocostruisceconabilitun
giallochepiclassicononsi
pu: lavillasulagodovesi
riunisconoper lefesteNatale
vecchi enuovi amici, antiche
tragediecheriaffiorano,
lispettoreaitantemadi
estrazionesocialesemplice, la
belladagli occhi verdissimi
divisatralui elaffascinante
mascalzone. Tuttofunziona
comeunorologioperfetto. Ma
il personaggiocheallafine
restapinel cuoreil gatto.
RaffaellaSilipo
2
pElda Lanza
pNIENTELACRIME
PERLASIGNORINAOLGA
pSalani, pp. 412, 15
Quasinovantenne,elegantee
ancorabella.Femminista,amicadi
artistieletterati,prima
presentatricedellatv:perfetta
eroinadiunromanzo,EldaLanza
neinvecelautrice.Nelsuoprimo
giallohamessounpodisinOlga,
lavecchiettachemuoredando
avvioallastoriaechedietrouna
esistenzatranquillanasconde
intrighiesegreti;nelcommissario
Gilardi,affascinanteearguto,cui
toccherrisolvereilcasoevivere
unamoreappassionato;neltono
garbatodellibro.Intorno:chefe
portinai,militariinpensionee
mantenute,lanebbiadelmilanese
eilsolediNapoli,non
necessariamenteillietofine.
ElenaMasuelli
3
pMarioNicola Rosso
pLAPRIMAVERA
DI SANMARTINO
p Arabafenice, pp. 250, 18
Nellasualinguapiemontesenon
esistevaneppurelaparola
liberale.Glisipotevatoglierela
efinale,maperTinoilsignificato
permaneva,almenoallinizio,
piuttostooscuro.Tinounodei
moltiprotagonistinelromanzo
coralediMarioNicolaRosso,La
primaveradi SanMartino,
dedicatoallasecondaguerra
dindipendenzaeculminante
conlabattagliadiSanMartino.
Maraccontatotuttodalpuntodi
vistadellaprovincia:laCuneo
dellOttocentodoveinsiemealle
ideenuoveirrompevala
modernit.Unanarrazionedi
precisioneeditenerezza:peri
ventennidiallora,disempre.
MarioBaudino
6
pRobertoEinaudi
pRADICI MONTANE
pAragno, pp. 211, 18
Gli Einaudi vengonodallaValleMaira, sopra
Dronero; el si contanopiEinaudi chesassi. Di
pietrainpietra, qualcunaangolare, comeil
maggioreliberale. Unalberogenealogicodi
solideradici montane, cheaffondanonel primo
Risorgimento. ArestaurarloRoberto
Einaudi, architetto, figliodi Mario, il primogenito
delleconomista. Uninvestigazionecheruota
intornoaLorenzofuGiovanni Eynaudi, nonnodel
futuroPresidente, givalorososoldatodi
Napoleone. Unmondoconduericchezze: la
faticaquotidianaelinventiva. Leinfinite
predicheinutili.
Bruno Quaranta
5
pSuzanneFagenceCooper
pEFFIE- STORIADI UNOSCANDALO
pTraduzionedi Daria Restani
pNeri Pozza, pp.366, 17,50
Lenozzenonconsumatedi JohnRuskin, il
grandecriticodarteemoralistavittoriano,
furonounenormescandaloquandolasua
giovanemoglieEffietrovil coraggiodi scappare
di casaedimostrarelapropriaverginit. In
seguitoEffiesposil bel pittoreEverett Millais e
gli diedeottofigli. Laperturanel 2009di quindici
cassedi documenti conservati dallasuafamiglia
consenteoradi aggiungereinfiniti dettagli a
quellastoriaeal seguito. S.F. Cooper lofa
ampiamente, econlasuacompetenzanella
pitturadel periododifendeil tardoMillais
accusatodi essersi vendutoal successo.
Masolino dAmico
4
Il capolavorodi Gaddainterpretatodallavocedi
unattorecolto, frequentatoresperimentato
dellIngegnere, capacedi rendereconduttilit
limpastoromanesco, napoletano, molisanodel
romanzo. Gaddaebbeaconfrontarsi, ai suoi
tempi, conil mondodellospettacoloele
innovazioni mediatiche. Lavoralungoper il
TerzoProgrammaradiofonico, guardavala
Televisione(incantandosi, trail candidoeil
pedantesco, davanti aLasciaoraddoppia?),
amavail cinema, chesi appropridel suo
Pasticciaccio. Avrebbegradito, bofonchiando,
questaltroineditoomaggio.
Lorenzo Mondo
LO SCAFFALE
E sempre stata una razza turpe quella dei giocatori dazzardo,
capaci di disputarsi ai dadi una sacra reliquia o di vendersi
moglie e figlia, per pagare il debito. Proibita severamente nel
medioevo, la baratteria comincia ad essere pi o meno
tollerata agli albori dellet moderna nei comuni assetati
(come ora) di tributi. Perch (come ora) lerario capisce che il
vizio pu essere una discreta fonte di introiti: la tassa sul
malefico azzardo lunica che luomo ha sempre pagato
volentieri da che mondo mondo. Lo storico Gherardo Ortalli
racconta in modo piacevolissimo uno scorcio sconosciuto e
trascurato finora dagli studi accademici, quello dellItalia
comunale alle prese con biscazzieri violenti e indomiti,
disperati e infami, una vera comunit infame nella comunit.
Anche se il vizio, forse molto pi delle farine o delle
battaglie, impregna e determina la storia umana.
Bruno Ventavoli
pGherardoOrtalli
pBARATTIERI
ILGIOCODAZZARDOFRAECONOMIAEDETICANEI SECOLI XIII-XV
pIl Mulino, pp. 264, 22
U
na copertina di coper-
tine. Il carattere si
chiama Mostra Nuo-
va, ispirato ai poster italiani
degli anni Trenta, durante il
fascismo; libro in formato
grande: Da Pinocchio a Harry
Potter. 150 anni di illustrazione
italiana dallArchivio Salani
1862-2012. Si tratta di un ca-
talogo, curato con grande
bravura da Giorgio Bacci, in
occasione della mostra aper-
ta al Castello Sforzesco di
Milano (fino al 6 gennaio).
Salani, glorioso editore
fiorentino, migrato negli
anni Ottanta a Milano: rina-
to e rilanciato. Per chi ha co-
minciato a leggere allepoca
del trasloco, sono indimenti-
cabili le copertine de
GlIstrici, in particolare
quelle di Quentin Blake per
Roald Dahl: Gli sporcelli, o
GGG, libri epocali nella nar-
rativa per bambini, che han-
no sdoganato (termine orri-
bile, ma necessario) le
brutte parole e i compor-
tamenti indecenti.
Per chi pi vecchio, come
me, la memoria corre invece
alla copertina di Un piccolo
Lord disegnata da Frances Ho-
dgson Burnett, o quella di Pic-
cole donne, per la matita e i co-
lori di Ugo Signorini, e ancora
Lultimo dei Mohicani di Lore-
dano Ugolini, tutti libri degli
Anni Cinquanta che si trovava-
no ancora nelle cartolibrerie
negli Anni Sessanta, quando i
libri avevano una vita molto
pi lunga.
Per Antonio Faeti, autore di
un saggio nel volume, la coper-
tina del cuore invece La stella
di sempliciona del 1933, di
Maria Augusta Cavalieri.
Faeti, di cui da poco ri-
tornato in libreria Guarda-
re le figure (Donzelli), nuo-
va edizione, chiude il suo
saggio dedicato alla colla-
na Biblioteca dei Miei Ragaz-
zi di Salani citando Eco dal
romanzo La misteriosa fiam-
ma della regina Loana (2004).
I libri e le copertine Salani
hanno segnato con il loro stile
pop almeno tre generazioni di
piccoli lettori. A scorrere il vo-
lume, che parte dai primi opu-
scoli, che fanno di Adriano Sa-
lani, tipografo, un editore vero,
sino ad arrivare alle copertine
del maghetto inglese il mag-
gior successo editoriale di tutti
i tempi , disegnate da Serena
Rigletti, ci si rende conto che
per centanni e passa il mestie-
re dillustratore stato prero-
gativa dei maschi.
Poi dagli Anni Settanta arri-
va una vera e propria ondata
dillustratrici (le loro biografie,
scritte da Paola Pallottino, si
trovano nel catalogo): Simona
Mulazzani, Cristina Rinaldi, Te-
resa Sdralevich, Chiara Carrer,
Giulia Orecchia, Chiara Rapac-
cini. Non c dubbio: hanno su-
perato, per bravura, fantasia e
numero, gli illustratori maschi.
L A C O P E R T I N A
DI MARCO BELPOLITI
Unostilepop
per i piccoli lettori
Centocinquantanni di copertine Salani
da Pinocchio a Harry Potter
pGiorgioBacci (a cura di)
pDAPINOCCHIO
AHARRYPOTTER
pAdrianoSalani editore
pp. 302, 30
pCarloEmilioGadda
pQUERPASTICCIACCIOBRUTTO
p
pLettoda FabrizioGifuni
pEmons Audiolibri, 18,90
Narrativa italiana
Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA III
Mariapia Veladiano
ha sviluppato il suo romanzo
(Il tempo un dio breve) af-
frontando arditamente un te-
ma che ha assillato nei millen-
ni filosofie e religioni. E il pro-
blema del male, tanto pi in-
comprensibile e inaccettabile
quando colpisce gli innocenti,
in primo luogo i bambini:
Una sera ti giri perch senti
tuo figlio piangere e senza che
nulla lo abbia annunciato sco-
pri il dolore del mondo. E il
Leitmotiv del romanzo, che
trova varia esemplificazione
nella sorte di piccole creature
indifese e che innescaundolo-
roso conflitto nellanimo della
protagonista. Ildegarda deve
confrontarsi con il pur ama-
tissimo marito Pierre. Questi,
in seguito a uninfanzia trava-
gliata, ha maturato un cupo
pessimismo che lo induce a ri-
tenere imperdonabile lassun-
zione della paternit, la re-
sponsabilit di mettere al
mondo un figlio. E cos infeli-
ce che non sa abbandonarsi
anche solo per poco, unora,
un minuto, allandare confuso
e gagliardo della vita.
A questo spirito negativo
(estremizzato con qualche in-
verosimiglianza in funzione
simbolica) si contrappone la
dedizione della moglie per il
piccolo Tommaso, un amore
capace di dissipare ogni sofi-
stico o lacerante presagio.
Ma ecco che una subdola ma-
lattia minaccia di strapparle
il figlioletto. E allora Ildegar-
da ingaggia unaltra contesa,
non pi con il suo uomo, irre-
cuperabile e fuggiasco, ma
con un Dio invisibile che sem-
bra non darsi pena per le sue
creature. Ha studiato teolo-
gia, ha confidenza con la mi-
stica e sa bene come metterlo
spavaldamente alle strette.
Fino a contestargli, per larghi
giri, la pervasivit di un male
che ha inquinato la Storia
ben prima della sua salvifica
venuta sulla terra. Travolta
dalla disperazione, arriva a
stringere un patto con Dio, a
offrirgli la propria vita, scam-
biandola con quella di Tom-
maso. Mi astengo, doverosa-
mente, dallindicare le conse-
guenze del patto e il minuto
percorso della trama. Segnalo
soltanto il fascino delle lunghe
vacanze compiute da Ildegar-
da tra le nevi dellAlto Adige,
dove una natura incorrotta
sembra propiziare le frequen-
tazioni dellAssoluto. L cono-
sce Dieter, un pastore luterano
che, dopo avere perso un figlio,
ha rischiato di perdere la fede.
Nasce tra loro, nel parallelismo
sbilenco di una disgrazia avve-
nuta o temuta, un forte legame
affettivo. Ma laffinit intellet-
tuale e spirituale si irrobusti-
sce e quasi si illimpidisce nel
fisico abbandono. Senza imba-
razzi o rimorsi, perch Ildegar-
da, nella sua fedelt alla vita,
persuasa che, se esiste resur-
rezione, ha bisogno anche del
corpo per renderci felici.
Si sar inteso che il romanzo
di Mariapia Veladiano procede
sul filo di roventi interrogazio-
ni, animate da una fede ostina-
ta ma non corriva. Si manifesta
qui il talento definitorio ed afo-
ristico della scrittrice al quale,
si direbbe, fanno da supporto le
concrete realt fattuali, la tra-
ma propriamente intesa. Il do-
loroso silenzio di Dio? Se ami
una persona nonla lasci perch
qualche volta o molte volte non
la capisci o ti fa soffrire. La di-
sperazione di Ges sul Calva-
rio? E una protesta, come la
nostra davanti alla morte, ri-
volta tuttavia a un Dio che esi-
ste anche nel buio. Che senso
ha una felicit cos breve, com-
promessa dal dolore e dalla
consunzione? Anche pi lun-
ga non ci basterebbe. E la pro-
messa di untempo incui ci ver-
r restituito tutto per sempre.
Il romanzo, inquesta prospetti-
va, non si conclude, si prolunga
nellinfinito; per Ildegarda che,
chiamata allultima prova, tro-
va gli accenti della mistica te-
desca di cui porta il nome:
Quello che bisogna fare non
desiderare nulla, amare tutto.
Tutta la vita. E sperare. Io spe-
ro che questa non sia lultima
parola. Spero nellultima paro-
la di Dio. E una soluzione
provvisoria che sigilla un per-
corso capace di turbare e coin-
volgere, per il suo affondo esi-
stenziale, reso con una passio-
nata eppur limpida scrittura,
anche lanimo di un non cre-
dente. Un libro che fa comun-
que spicco tra tanto spreco di
parole mentite e futili.
Mariotti Ombre di vite vissute,
prive di svolazzi ed esclamazioni
Sedallaldil
il maritoscrive
al computer
Lamore lungo un
piccolo (intenso) racconto di
ombre. Sono ombre di vite
vissute. Invero Lei (la prota-
gonista) ancora in vita: lavo-
rava come redattrice in una
casa editrice e ora gi vecchia
vive sola nella casa che ha
condiviso per tanti anni con il
marito. Ha conosciuto (so-
prattutto da giovane) episodi
di sonnambulismo e ora la
sua memoria cosparsa di
vuoti. Non le facile ricorda-
re, pi facile essere sorpre-
sa da apparizioni e voci. Aggi-
randosi incerta nella casa
(che avrebbe voluto diversa),
capita nello studio del marito
morto, uno scrittore di libri
inclassificabili e dissimili an-
che tra loro, tanto da tra-
smettere una impressione di
inconsistenza. E non si stu-
pisce se sforando i muri della
stanza sente come uscirne la
voce di lui che le dice: Non ca-
pisci quanto sia ridicolo pen-
sare di avere scritto un capo-
lavoro? Si sofferma ancora
nello studio e si avvicina al ta-
volo di lavoro dove c un
computer ancora attivo con
un foglio inserito: sul foglio un
titolo Lamore lungo e poi
nientaltro. Sar tornato per
scrivere, forse, si dice. La
stanza colma di libri: ... ma
le pagine sono bianche come
una coltre di neve intatta:
senza orme di pensieri. Chi le
credeva destinate a durare...
si illudeva. I legami tra le pa-
role si sono prima allentati,
poi perduti; il senso diventa-
to oscuro. Avvolta da un
vento di soffi e silenzii e tic-
chettii si chiede: laldil?.
Ma non voglio spingere sul-
la strada sbagliata il lettore
inducendolo a convincersi che
si tratta di un racconto poeti-
cistico con fin troppi abban-
doni a facili tremori e commo-
zioni. Si tratta di tuttaltro. In-
tanto scritto in un linguag-
gio pulito e elementare privo
di svolazzi e esclamazioni e
quel tanto di vibrante che
contiene una musica interna
che leggermente stordisce.
Ma qual il segreto di tan-
ta, invitante dolcezza allinter-
no di un contesto di decaden-
za e declino? E che lincontro
tra lombra di una donna viva
e il compagno di una vita di-
ventato per sempre ombra
consente allautore di slargare
il campo abolendo i confini tra
la vita e la morte con affaccio
alla finestra dellinfinito.
Uno sguardo imprevisto for-
se vietato diventa possibile.
Sporgendosi il lettore sorpre-
so dallo spettacolo di unim-
mensit sconfinata e ne ricava
un senso di felice smarrimento
ma anche di paura : e se quel-
limmensit fosse l a testimo-
niare che la vita non chein-
finite ripetizioni della stessa
scena ? e che il tempo
come una giostra che ci trasci-
na in giro fino alla fine? Edopo?
La fine come il resto: spesso
lascia delusi.
Giovanni Mariotti con
Lamore lungo scrive unraccon-
to melanconicissimo e allegro,
in cui si aggirano inquieti spet-
tri sentenziosi ma nonpetulanti
che non chiedono di essere
ascoltati che da loro stessi.
ANGELO
GUGLIELMI
LORENZO
MONDO
pGiovanni Mariotti
pLAMORELUNGO p
pedizioni et.al., pp. 105, 10
Veladiano Lamore di una donna per il figlio
capace di dissipare ogni lacerante presagio
Nel piantodel bimbo
il doloredel mondo
pMariapia Veladiano
pILTEMPOUNDIOBREVE
pEinaudi, pp. 232, 17
Lesperienza
del male, tanto pi
incomprensibile
quando colpisce
gli innocenti
Un racconto
melanconicissimo
e allegro, ricco
di spettri
non petulanti
Lalinguaebraicahaunriccolessi-
co del dolore, possiede diverse parole per
dirlo,ognunariccadisfumature.Ha,inpar-
ticolare, un vocabolario del lutto affatto
ignoto allitaliano: conosce parole per dire
lapartecipazioneallaperdita, scandirecon
precisioneiritieimomentichelaaccompa-
gnano. Contiene, naturalmente, untermi-
neperindicarelorfanitmanecontaanche
unaltrochealconfrontoconlitalianospiaz-
za, costringe ad ardue perifrasi: lebraico,
infatti,haunaparolaperindicareilgenitore
chehapersounfiglio. E unparticipiopas-
satochesiapplicatantoagliuominiquanto
aglianimali, haunsignificatoinequivocabi-
leedassoluto, unsuonodolente. Initaliano
nonesistenulladelgenere. Questaassenza
versus quella presenza induce a molte ri-
flessioni, non pu non avere unattinenza
storica,reale.
Al di ldi ogni possibilespunto, indub-
biochequellaparola, quellapresenzalessi-
calecheassenzaabissaleinformatuttoil
nuovo libro di David Grossman, Caduto
fuori dal tempo (traduzionedi Alessandra
Shomroni). Perchletantevoci cheloani-
manosonoperlappuntoquelledi genitori
orbati(cosdisolitorendiamolaparolain
italiano, con un termine tanto obsoleto
quantogenerico,chenonrendeaffattofede
allaspecificitepurtroppoallattualitdel-
laparolaebraica). Questi genitori cantano,
nelsensopitriste,elegiacodellaparola.
Einfattiunlibrodifficiledadefinire.Non
certo un romanzo, forse un poema, pi o
menoinversi. Masonoversi sciolti, sinco-
pati come dei singhiozzi. A cantarli sono
svariati personaggi, dal Ciabattinoal Duca
al Vecchio Maestro di Aritmetica, dalla
DonnainCimaallaTorreCampanariaalla
Donna Rimasta a Casa. Adirigere questa
orchestradi mestevoci chevannoincerca
di figli perduti lo Scriba delle Cronache
Cittadine,chedillallestorie.Donna:tal-
volta, quando siamo insieme, la tua ango-
sciasi aggrappaallamia, il miodoloresi ri-
versanel tuosangueeallimprovviso, den-
trodinoi,saleilvaporedelsuocorpointero,
intattoeper unistantepossiamoimmagi-
narequi. Cunrespiroquasi epiconel
libro, aldildelledenominazionichelauto-
reassegnaaisuoipersonaggi,qualcosache
ricordail buiodelletragediegrechemaan-
checertipassibiblicidoveildrammaevo-
catopicheriferito.
Manondi puradescrizionesi tratta, n
di semplici quadri di sofferenza insucces-
sione. Il libroasuomodoancheracconto,
perchtutti questi genitori chenarranola
propria dolorosa condizione di orfanit
allincontrario, terribile e innaturale qual ,
hannounobiettivo,unameta.Devono,voglio-
no infatti raggiungere quella condizione di
mezzo,quellaggidove,forse,potrannoin-
contrarei propri figli, acavallofralavitaela
morte.Aquestononluogoimpossibilesidiri-
gonoleparole. Fratutti, colui cheforsecono-
scelastrada, forsecstato, inquel laggi, il
Centauro,unastranafigurachehalametin-
ferioredel corpoaformadi scrivaniaeincui
nondifficileindividuareloscrittorechevive
soltantopercatturareconleparolelamor-
tedelfiglio.Lascritturanonpertantocon-
solazionequantonecessit,viaobbligatanon
per scendere apatti conunarealtingiusta
comequelladiunfigliomortomasenonaltro
perguardarla.
Dunque, il teatro immaginario di que-
storaccontoil laggi, inafferrabileter-
ritorio di confine fra la vita e il nulla di cui
ELENA
LOEWENTHAL
La cognizione del dolore Unorches
per scendere a patti con la morte d
Grossman, sing
dei genitori or
I turisti non lo sanno, ma
alle spalle degli stupendi edifici
che segnano le grandi avenue
newyorkesi sopravvivono i segni
di una miseria pesante, punteggia-
ti come sono dagli scheletrici cor-
pi dei senzatetto immersi nel-
lumido delle loro eiezioni. In quel
mondo, nella seconda met del-
lOttocento, sintrecciavano vie
colme di baracchini in lamiera e
terreni melmosi dove occorreva
lottare per trovare un tetto sul
quale rifugiarsi o un angolo nasco-
sto ove trovar riparo o un asse con
cui coprirsi per sopravvivere al
gelo o al torrido calore.
Amy McKay, nata in Indiana
ma naturalizzata canadese, de-
scrive questo ambiente brulican-
te, cancellato ormai dalla gentrifi-
cation, mettendo in campo una
scrittura raffinata, fluviale e insie-
me analitica, che fa di lei ben pi
Rosa Tra miseria e vizi
Lafigliadellazingara
sognaunavilladorata
MIA
PELUSO
che una promessa. Moth, la tredi-
cenne protagonista di La casa delle
vergini (Neri Pozza, traduzione di
Alessandro Zabini), figlia di una
zingara che si autodefinisce tede-
sca nera, affronta la vita con
unenergia che si nutre della spe-
ranza di sottrarsi a quella realt,
del sogno di abitare una villa splen-
dida come quella che ammira
spiandola attraverso la cancellata.
Simile nel dispregio della miseria
a Sugar, la popolare eroina di Il peta-
lo cremisi e il bianco di Michel Faber,
se ne differenzia per la capacit di
amare, pur andando incontro a un
destino non dissimile, Venduta dalla
madre a una dama sadica e malva-
gia, fugge e, dopo avventurose ri-
cerche, trova la casa delle vergini,
che veste ed educa giovani ragazze
dalleccezionale bellezza, cinque in
tutto, per destinarle a ricchi genti-
luomini viziosi, disposti a comprare
il costoso piacere di avere il primo
rapporto con i loro corpi inviolati.
Nei pressi, ammicca la Bowery
con i suoi edifici lussuosi e sgar-
gianti, richiamo di mille perversi
divertimenti. Moth varca la barrie-
ra, con la sua durezza capace di di-
fendere il proprio corpo, intrec-
ciando unamicizia con la dottores-
sa Sadie, figura intatta nel corpo e
nello spirito, cui compete la cura
medica delle giovani della casa. Ac-
cudita e deliziata come una princi-
pessina al fine di farne una prosti-
tuta di alto bordo, padrona di tutte
le arti come una gentildonna di alto
lignaggio, attratta, come il suo no-
me suggerisce (moth in inglese la
falena), dalla pericolosit degli agi
che ha sognato a lungo e cui non
vuole rinunciare. Odia vendere il
suo corpo, ma non disposta ad ac-
cettare la vita modesta e stentata
che lamica medico le prospetta.
Strano e originale, come il ro-
manzo e la sua scrittura, sar dun-
que il finale, che lasciamo al lettore.
Ami McKay
La casa
delle vergini
trad. Alessandro
Zabini
Neri Pozza
pp. 332, 17
E come un minuscolo, deli-
zioso frammento staccatosi dal suo
fluviale romanzo Trama dinfanzia il
racconto postumo di Christa Wolf,
August dedicato al marito Gerhard,
che leditore e/o pubblica nella squisi-
ta versione di Anita Raja. Un piccolo
grumo di memoria che la scrittrice ha
riplasmato nel luglio dellanno scorso
pochi mesi prima di morire. Con toc-
co quasi elegiaco, senza le tensioni
ideologiche ed esistenziali di quel-
lopera autobiografica del 1976 nella
quale aveva ritratto se stessa e gli an-
ni del crollo del nazismo attraverso il
personaggio della giovane Jenny Jor-
dan. Nelle ultime pagine del libro
cerano gi con lei, in sanatorio, il pic-
colo August e Hannelore rapita dalla
tisi asoli cinqueanni. Figuremargina-
li allora, sagome appena sbozzate in
unepoca di deliri e follie, che ora rie-
mergono nelle pagine terse di que-
stultima prosa, icone di una lontana
Dallex Ddr Lultimo libro della Wolf
Trameassordanti
di uninfanziatedesca
LUIGI
FORTE
identit che la parola sa riannodare al
presente.
Il passato non morto; non
nemmeno passato asseriva la Wolf
ribadendo unidea cara allamico Gn-
ter Grass secondo cui lo scrittore
qualcuno che scrive contro il tempo.
Dunque contro loblio, lasciando aper-
te ferite, coltivando dubbi, rammen-
tando perdite.
Nella sua apparente semplicit que-
sto racconto sintetizza il progetto di
una vita: capire se stessi, legare inizio e
fine, spezzare il silenzio assordante de-
Christa Wolf
August
traduzione
di Anita Raja
e/o, pp. 79
12,50
Raccontare gli Anni 70 at-
traverso lo sguardo di chi allora
era bambino. Sono i figli delle vit-
time di allora i protagonisti di que-
sto libro, bello e intenso, di Gio-
vanni Bianconi. I loro padri mori-
rono allora: ammazzati dai terro-
risti, fatti esplodere dalle bombe
delle stragi, bersagli spesso incon-
sapevoli di una politica diventata
violenza armata.
Di quei bambini Bianconi ci rac-
conta il brusco passaggio da una
dimensione familiare calda e pro-
tettiva allincubo dellessere orfani,
in preda a un lutto difficile da ela-
borare perch tropo spesso a quel-
le morti sono ancorati misteri e re-
ticenze che impediscono di perdo-
nare, di accettare, di trasformare il
dolore in consapevolezza. Erano
tutte infanzie felici e spensierate.
Poi arriv la notizia.
Bianconi bravissimo nel rac-
contarci il modo in cui ognuno dei
bambini fu informato dellomicidio
del padre, ma anche a raccontarci
il dopo, le loro vite segnate per
sempre: diventare grandi, andare
a scuola, laurearsi, inserirsi nella
societ, ma sempre con quellom-
bra che si allungava dal passato a
ghermirne i ricordi e le emozioni.
Nessuna di quelle vicende si con-
cluse infatti con la morte e il lutto;
lunghi processi scaraventavano gli
ex bambini nelle aule giudiziarie,
rinnovandone la sofferenza: da-
vanti avevano gli assassini dei loro
padri, ma vedevano sfilare anche
uomini potenti, rappresentanti di
uno Stato immemore che si sottra-
eva allelementare richiesta della
verit e della giustizia. E stato cos
per gli orfani delle stragi di Piazza
Fontana e di Brescia. Ma stato
cos anche per la figlia di Graziano
Giralucci che per capire la mor-
te del padre ha dovuto studiarsi gli
Anni 70, cercare di comprendere il
fascismo del padre per poi soc-
Storia Gli Anni 70 di Bianconi
Eai bambini arriv
lanotiziadi piombo
GIOVANNI
DE LUNA
combere, impietrita, di fronte alla
foto di Fabrizio Pelli, morto in carce-
re di leucemia e assassino di Grazia-
no Giralucci. Michele Bontempi, (il
padre era in Piazza della Loggia) ha
fatto lavvocato. Massimo Coco, fi-
glio del magistrato Francesco, di-
ventato musicista. Senza poter di-
menticare. Come tutti gli altri.
Di racconti delle vittime e dei lo-
ro familiari esiste ormai una biblio-
grafia molto vasta, tanto da attribu-
ire agli anni di piombo una dimen-
sione quasi domestica, trasforman-
doli in una sorta di tragica saga fa-
miliare. Ma il libro di Bianconi
qualcosa di pi. Ai racconti delle
vittime si intrecciano sempre gli
scenari complessivi in cui avvenne-
ro gli omicidi e le stragi. Se ne inse-
guono i risvolti processuali, si sve-
lano i destini (tragicamente segnati
da decenni di carcere) degli assas-
sini di cui si conosce lidentit, ma
soprattutto si mettono in relazione
quelle morti con la normalit del-
lItalia di allora.
A ogni colpo, a ogni bomba corri-
sponde la telecronaca di una partita
di calcio, oppure un concerto una
trasmissione televisiva, uno scanda-
lo finanziario, una notizia di cronaca
nera. E qui il lettore come colto da
un senso di straniamento. Nel 1978,
lanno delluccisione di Moro, il pun-
to pi alto delloffensiva delle Briga-
te Rosse, usciva nelle nostre sale ci-
nematografiche La febbre del sabato
sera con uno scatenato John Travol-
ta. I locali da ballo aumentarono del
50 per cento in un anno. Nelle disco-
teche (e nelle curve degli stadi) si
spegneva la febbre di partecipazio-
ne politica dei giovani degli Anni 70.
E per i bambini orfani della violenza
divent ancora pi difficile capire
perch i loro padri fossero stati sa-
crificati, bersagli simbolo di un mon-
do che stava per scomparire defini-
tivamente insieme al Novecento.
Giovanni
Bianconi
Figli della
notte. Gli anni di
piombo
raccontati ai
ragazzi
Dalai
pp.385, 18
Figli della notte:
il brusco passaggio
dalla dimensione
familiare calda allincubo
di essere orfani
Letture IV
Tim Willocks una sorta di
genio del male: ha la stessa identica
violenta maleducazione letteraria di
James Ellroy, ma possiede una mag-
giore, poeticadurezzaconcettuale. E
assolutamente indifferente agli im-
provvisi e subitanei fastidi che la sua
scrittura suscita nel lettore, anzi: pa-
re quasi compiacersi nel turbarlo. Le
sue unghie graffiano di continuo la la-
vagna dellessere per bene, magari
disposto a qualche eccesso, ma non
allesasperata crudelt psicologica in
cui fa nuotare, indifferentemente,
tutti i suoi personaggi che ne i Re
macchiati di sangue si spingono quasi
al parossismo emotivo, molto pi che
nei precedenti (bellissimi) Bad city
blues (al cinema con Denis Hopper) e
Il fine ultimo della creazione.
Lo sfondo una Louisiana cupa,
corrotta e feroce: per lunghi anni Cla-
rence Jefferson, ex capitano della poli-
Sulle onde del romanzo dav-
venturasul mare, incercadi unnuovo
PatrickOBrian. La morte dello scrit-
torebritannicodi origineirlandese,
comelui stessosi defin, halasciatoun
vuoto che le case editrici stanno cer-
cando di colmare. Perch i suoi venti
libri, daMasterandCommanderinpoi,
pi un incompiuto pubblicato postu-
mo, dedicati alla saga del capitano
della Royal Navy Jack Aubrey e del
suoamicoil dottoreStephenMatu-
rin, non sono facili da dimenticare.
Non solo perch hanno reso epici gli
scontri sui mari delleGuerrenapoleo-
niche, ma anche e soprattutto per i
milioni di copievendute.
Unsuccessochehaanchecontribui-
toadalimentareungenereritenuto(in-
giustamente)di nicchia, checontasu
unaplateadi fedeli eappassionati letto-
ri. Lettori esigenti, con unattenzione
meticolosaperlaricostruzionestorica,
Dai deserti ai mari profondi, su
rotte perennemente irregolari, e poi
nellasteppachevidelordamongolair-
radiarsi aconquistareil mondo. Gengis
Khansi insinuato perfidamente (una
mail tra mille: scoprite la Mongolia!)
nellavitadi Irene Cabiati - viaggiatrice
prima che giornalista -, tanto da spin-
gerlaversoil cuoredellAsiarinuncian-
do alla sua tenda per unviaggio orga-
nizzatoconautista, interpreteejeep.
Nel 2006 loccasione della parten-
za: gli 800 anni dalla fondazione del-
limpero di Gengis Khan, che la Mon-
goliahacelebratocomesegnodi iden-
titnazionalefinalmentedamostrare
almondoe, soprattutto, agliscomodis-
simi vicini di casa, russi e cinesi. Mon-
goliainviaggio, nonlennesimodia-
riodi bordochevuolestupireconcu-
riosit da wunderkammer o esotismi.
Iltitolo, delresto, nonViaggioinMon-
golia. Cabiati esplora, invece, il cam-
minodel Paesecheperil Fondomone-
Gialli pulp Il boy friend di Madonna
UnaNewOrleans
macchiatadi sangue
PIERO
SORIA
zia marcio fino al midollo, ha segreta-
mente raccolto informazioni su alti
esponenti del mondo politico e finanzia-
rio per ricattare quelli che in pratica so-
no i maledetti Re di NewOrleans e din-
torni. Costruendo un pacchetto diaboli-
co di prove capaci di rivelarsi una bom-
ba se messe nelle giuste mani. In modo
particolare custodisce due valigie colme
di testimonianzesegretesuFillmoreFa-
roe, ricchissimo uomo daffari in odore
di KuKlux Klan.
Quando Jefferson scompare miste-
riosamente, dal nulla arrivano due let-
tere.
La prima indirizzata a Magdalena
Lenna Parrillaud, donna assai poten-
te e facoltosa, moglie dello stesso Faroe,
che- acausadellatroceeterribilemiste-
ro autentico motore del romanzo - si
gi vendicata delle sue nefandezze se-
gregandolo nella Casa di Pietra, luogo
clandestino e oscuro in gelido e inacces-
sibile cemento e acciaio. Tra le righe,
unagghiacciante rivelazione: la figlia
sottrattale alla nascita viva. La secon-
da lettera invece per Eugene Cicero
Grimes, medicoautocondannatosi auna
spenta e triste inedia: lo si avvisa che
quella stessa ragazza pu aiutarlo a rin-
tracciare la scottante documentazione.
E questo non che linizio: il tronco
dellalbero hard-boiled che Willocks co-
meal solitopiantainunterrenofertiledi
violenza, sangue e perfidia. Che cresce
conmillerami collaterali incui levittime
diventano carnefici e gli antieroi come
Cicero, (e il suo ferocissimo pastore te-
desco Gul) si trasformano in spietati
guerrieri. Inunsottofondo denso di ma-
riti assetati di vendetta, giudici guasti,
mercenari cubani e tycoonfuori di testa
con ottimi motivi per impadronirsi del
Graal di Jefferson. Daltrapartenonci si
puaspettaredi menodaunopsichiatra
di Liverpool specializzato indroghe, avi-
do giocatore di poker, chiacchierato ex
boy friend di Madonna e funambolica
cintura nera di karate.
Tim Willocks
Re macchiati
di sangue
Traduzione
Katia Bagnoli
Revolver,
pp. 427, 14.50
Avventure di mare Capitano coraggioso
Nel Mediterraneo
sfidandopirati ecorsari
FABIO
POZZO
lemanovrenavali, laterminologiadi bor-
do. Sonomolti ancheinItalia. Ecco, cos,
che Longanesi, leditore di OBrian, ha
cercato di mantenerli coni vari Keating,
Smalley, Russell e il nuovo Wilton. Bom-
piani conquistarli conlantagonistaFore-
ster, NordconSeverin, MursiaconKent
e Woodman, Magenes con Lunn, Nutri-
menti conMarryateGarneray... Eladdo-
ve non sono le bordate tra Francia e In-
ghilterra, sono gli abbordi pirateschi e
corsari nel seicentesco e settecentesco
MardelleAntille.
Pivicini anoi eallanostrastoria, pe-
r, sonoaltremarinerieealtri pirati. Lo
lepopea mediterranea, quella delle Re-
pubbliche marinare, dei saraceni fino ai
mille velieri bianchi degli scambi e dei
commerci. Nonmancanogli autori: Bar-
beroeCavanna, adesempio. Nonultimo,
MarioDentone, chehadatovitaperi tipi
di MursiaaGeppinVallaro, daMoneglia,
un personaggio di fantasia ispirato a un
marinaio realmente vissuto, di cui si ha
traccia in un libro del 1939 dello storico
GioBonoFerrari.
Geppin un giovane zavorratore che
si spacca la schiena caricando pietre sui
grandi velieri oceanici e che, richiamato
dal mare, diventa marinaio, padrone di
unbarco, quindi capitanodi lungocor-
soearmatore. NeIl cacciatoredi orizzon-
ti, secondo titolo della trilogia che ha in
animo Dentone (il libro desordio, Il pa-
drone delle onde, ha visto due edizioni e
diverseristampe), il protagonistanaviga
nel Mediterraneocontrepariadei porti,
liberandoschiavi, sfidandopirati ecorsa-
ri incrociando maldonne e manigoldi.
Un uomo che sogna orizzonti lontani,
perch quando non vedi pi lorizzonte
alloras chesei perso, ciecodi vita, eche
sifasimbolodiunamarineria,quellaligu-
re ottocentesca, decisamente meno illu-
stredellaRoyal Navy, manonperquesto
meno nobile. Sullo sfondo, il Mediterra-
neo, chenonhadainvidiareallOceano.
Esefosseroquesteleondesucui navi-
ganoi (nostri) nuovi OBrian?
Mario Dentone
Il cacciatore
di orizzonti
Mursia,
pp. 352, 17
Viaggi La Mongolia come sar
SottoGengisKhan
untesorodi carbone
MARCO
SARTORELLI
tario internazionale nel 2013 dovrebbe
raggiungere un tasso di crescita supe-
rioreal 22%(6,4nel 2010).
Unpaese dalle risorse minerarie ine-
stimabili e40milioni di capi di bestiame.
Tremongoli su10vivonodi allevamento,
5sonoimpiegati nei servizi eil restonel-
lindustria. Unfermoimmaginesullaca-
pitaleUlaanbaatarracchiudeespiegala
Mongolia, sospesa tra un passato che
non vuole lasciare (le yurte di feltro cir-
condano la citt) e la fatale attrazione
per un futuro che si immagina radioso,
altro da quello collettivista imposto ai
tempi del protettoratosovietico.
Il miraggio di una nuova vita che non
debbapitemerelozud, il gelochefal-
cidia gli animali (8 milioni nel 2010), ma
cheaddiritturapossaarricchire:nel2011
il governoharegalatoquotedellasociet
chegestiscelapigrandeminieradi car-
bone del mondo. Oltre due milioni di
mongoli sonodiventati intestatari di 538
azioni TTdellaminieradi Tavan-Tolgoi.
Come metteranno a frutto questo
patrimonio?, si chiede lautrice, ascol-
tandoi nostalgici racconti degli anziani
nelleyurte, dialogandoconunaricama-
triceocogliendoil sorrisoritrosodi una
bimba in abito tradizionale. Che futuro
avril giovanissimoBatu(vincitoredel-
lacorsadei cavalli allafestaannualedel
Nadaam, dove ci si sfida nella lotta, nel
tiroconlarcoenellacorsaacavallo, un
triathlon che resuscita gli invincibili
avi)?; quale destino avr la tredicenne
Oyuna, che convince i turisti adandare
avisitareil suomuseodei dinosauri con
due parole, museum e dino, e poi
mostraconorgogliounfemoregigante-
sco, due uova preistoriche e altre bri-
ciole di mostri lontani? Diventer una
modellaounascienziata?
Irene Cabiati immagina la Mongolia
senzadisoccupati, nvecchi emargina-
ti, un modello universale (creato con
il lievito del buonsenso), che difende
la dignit delle persone e lunicit dei
suoi ambienti naturali. Gengis Khan,
intanto, diventato il marchio di una
vodkaedi unabirra.
Irene Cabiati
Mongolia
in viaggio
Alpine Studio
pp. 242, 13
estra di voci
e del figlio
inghiozzi
orfani
David Grossman
Caduto fuori
dal tempo
trad. di A. Shomroni
Mondadori
pp. 183, 18,50
gli anni. Il bambino August ora un uo-
mo alle soglie della pensione: ha supe-
rato la malattia, cresciuto, si sposato
con Trude ed gi vedovo da due anni.
Fa lautista e sta appunto riportando in
pullman da Praga a Berlino una comiti-
va di turisti. Costeggia lElba, si ferma a
Dresda, lambisceloSpreewald. Paesag-
gi dellest, fotogrammi cari allaWolf che
rispolvera il viaggio come cifra stilisti-
ca, fusione di passato e presente con
suggestivedissolvenze. Sedutoal volan-
te, August vaga col pensiero alla ricerca
di se stesso, di quel ragazzino della
Prussia orientale, orfano di padre e ma-
dre, che alla fine della guerra arriva in
un castello del Meclemburgo trasfor-
mato in sanatorio dove rimane una de-
cina di mesi. I pazienti lo chiamano
Rocca dei tarli, unimmagine fanta-
siosaper descrivere il morboche corro-
de i loro polmoni. Quel bambino di ap-
pena otto anni riemerge cos da una
lontananza segnata dagli stenti, ma in
cui la vita torna a fluire con forza in un
intenso turbinio di ricordi, fra gioie e
lutti, nellamore per Lilo che ha il dop-
pio degli anni di August e diventa la sua
principessa. Loiniziaallascrittura, al
canto, alle fiabe, gli soffia nel cuore una
gioia profonda. Come quella che gli ha
dato, pitardi, lamoglieTrude. Dueim-
magini che si saldano nellarco degli an-
ni, in unemozione inesprimibile. Forse
un tocco di felicit che August non sa
dire, ma che la Wolf sillaba con tanta
tenerezza prima del congedo.
recentemente s occupato, con tuttaltra
prospettiva, anche unaltro scrittore isra-
eliano, YoramKaniuk. InPerlavitaeperla
morte Kaniuk racconta infatti con tratti
caustici, assurdi e per questo attendibili,
la propria esperienza di coma e ritorno
dallincoscienza. Anche Grossman si
muove sullinfido terreno di confine fra la
vitaelamorte, ldovecsoltantoil terri-
bilesilenziodi quel figliochenonvivepi.
N
el 1930, Ezra Pound pubbli-
c la prima grande sezione
dei suoi Cantos, con il titolo
A Draft of XXX Cantos. Ne appa-
re ora, a quarantanni esatti dalla
morte del poeta, una nuova tradu-
zione di Massimo Bacigalupo
(Guanda, pp. 384, 28), che ne ha
curato anche unutilissima serie di
annotazioni, canto per canto, e
una cronologia della vita e delle
opere dellautore. Insomma, uno
strumento necessario, che aggior-
na la presenza di unopera tanto
decisiva nella storia della poesia
mondiale del Novecento. Unopera,
al tempo stesso, oscura e nitida,
visto che, come dice opportuna-
mente Bacigalupo, i temi di fondo
il viaggio di scoperta, i momenti
di passione, la lotta contro la deca-
denza per una rinascita ancorch
confusa, il rapporto fra artista e
societ, la denuncia degli oppres-
sori e monopolisti, lincanto del
paesaggio mediterraneo, la pre-
senza di una condizione visionaria
sono fin troppo chiari.
Eppure particolarissimo e
tuttaltro che lineare il gioco dei
nessi interni, cos come il passag-
gio da una realt storica remota a
momenti della vicenda contempo-
ranea. Un impasto, insomma -
condotto come un viaggio tra
antichi tempi e documenti, in altri
mondi sugli esempi di Ulisse e
Dante - , talmente originale di
porsi come massimo esempio di
avanguardia e moderno rinnova-
mento dellidea stessa di poesia. E
in questo, essenziale, la frequen-
za dei passaggi, condotti persino
con naturalezza, dal tono elevato
del poema classico alla prosa di
una realt quotidiana di colpo
inserita nella tessitura complessi-
va e comunque sostenuta dalla
forza dinsieme del progetto.
In Pound la spinta inclusiva
della grande poesia del Novecento
trova la sua massima realizzazio-
ne, e il coesistere di alto e basso
nel percorso del poema produce
unenergia espressiva decisamen-
te insolita. Ma, in fondo, tutto
portato al livello stilistico del pi
elevato decoro, non fosse che per
quella spinta a sonorit e ridon-
danza di cui parla Bacigalupo, al
quale dobbiamo anche essere
grati per lottima resa nella nostra
lingua. Il poema anche una
sorta di contenitore di spettacola-
ri eventi storici , di avventure
diverse e di presenze innumere-
voli di personaggi, della realt
storica e della letteratura, dalla
Grecia omerica al nostro Rinasci-
mento, dai poeti provenzali al Cid,
con sbalzi formidabili che da un
attacco come: Sedetti sui gradini
della Dogana / Poich le gondole
costavano troppo quellanno,
portano lautore poco pi avanti a
cantare: Il mio Cid cavalc fino a
Burgos, / Fino al portale borchia-
to fra due torri. Oppure, in modo
se possibile ancora pi acrobatico,
Pound ci porta dai tremendi
grovigli del Quattrocento alla
speculazione affaristica del suo
tempo: Baldy Bacon / compr
tutte le monetine di rame a Cuba:
/ Un centavo, dos centavos, /
disse ai suoi peoni portateli
qui. I suoi canti, scriveva Ma-
rianne Moore, sono lepica dei
viaggi di una mente letteraria e
sono per noi lesempio alto di un
rischio con cui continuare a con-
frontarci, soprattutto in un perio-
do di sinistro acquietamento della
ricerca come il nostro.
LAPOESIA
MAURIZIO CUCCHI
Pound
epici viaggi
dellamente
I Cantos nella egregia
versione di Bacigalupo
David Grossman
ha perso il figlio
carrista nel 2006
durante la guerra del
Libano
Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA V
Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA VI
Sottoil segno
dellanuvoletta
Alison Bechdel nata
nel 1960 in Pennsylvania, da
due insegnanti cattolici che
gestivano anche una casa di
pompe funebri. Divent nota
negli Anni Ottanta con una
striscia di fumetti su di un
gruppo di lesbiche, e celebre
negli anni duemila con un
graphic novel autobiografico,
Tragicommedia familiare, in-
centrato su suo padre, gay re-
presso che dopo essersi sepa-
rato dalla moglie si suicid.
Quel libro le cost infinite fati-
che, ripensamenti e introspe-
zioni, rievocati in gran parte
dellodierno pendant, al cui
centro sua madre, donna
non banale ma il conflitto con
la quale sembra, in base alle
descrizioni della stessa Ali-
son, un po pretestuoso. A
quanto pare infatti costei fu
affettuosa con la figlia femmi-
na, forse trascurandola unpo-
co rispetto ai due figli maschi,
ma molto meno, come ammi-
se, di come era stata trascura-
ta lei stessa dalla sua genitri-
ce in una situazione analoga.
Da ragazza mamma Be-
chdel compose poesie; aiut il
marito a laurearsi; bad alla
casa (nei ricordi quasi sem-
pre raffigurata ai fornelli o
mentre sbriga faccende do-
mestiche); recit per molti
anni da filodrammatica, con
discreto successo. Rievocan-
dolaastrappi, conbalzi avanti
e indietro nel tempo, sua figlia
si arrovella sul loro rapporto,
tirando in ballo situazioni tra
genitori e figli nella letteratu-
ra, soprattutto da Virginia
Woolf, e dalla psicanalisi, in
cui il suo nume tutelare Do-
nald Winnicott, il pediatra e
psicologo dellinfanzia inglese
che ebbe un legame col grup-
po di Bloomsbury in quanto
fu in cura da James Strachey,
fratello di Lytton. Inoltre rie-
voca momenti cruciali delle
sedute conle sue due analiste,
in altrettanti diversi periodi
della vita; e d conto di alcuni
sogni o meglio incubi, ciascu-
no dei quali apre una delle se-
zioni del libro.
Il quale libro, un po come
Otto e mezzo di Fellini, non
racconta una storia ma le an-
gosce di un autore che vor-
rebbe raccontare una storia e
non si decide; e interessa gra-
zie al candore delle confessio-
ni col loro spiritoso controllo
Graphic novel Battaglie di genitori e figli
nellopera buffa di Alison Bechdel
Tragicafamiglia,
faquasi ridere
della nevrosi, e in modo decisi-
vo grazie alle immagini, che so-
no irresistibilmente precise e
penetranti sia nella descrizione
degli ambienti sia in quella del-
le persone (impagabili poi certi
animali domestici nello sfondo
delle camerette abitate dalla
nostra). La grafica col ricamo
delle parole - citazioni dai testi
o battute dei personaggi, punti-
gliosamente riprodotto nellot-
tima edizione italiana - si in-
treccia con le vignette, forman-
do unamalgama di scrittura e
disegno in cui nessuno dei due
subordinato allaltro, anche
se alla lunga la parte visiva
che ci dice di pi.
Per esempio, la Bechdel raf-
figura ricorrentemente la ma-
dre in varie et e parla parec-
chio di lei anche nel testo scrit-
to, a differenza di quanto fa con
le proprie partner sentimentali
pi o meno stabili, che di solito
mostra velocemente e di scor-
cio; eppure queste ultime non
risultano meno vive della pro-
tagonista. E a proposito del
graphic novel come genere: il
suo linguaggio nasce dai fu-
metti, ma anche dal cinema (o
da entrambi, tra linguaggio del
cinema e linguaggio dei fumet-
ti come tra uovo e gallina),
ma nelloperazione si arricchi-
sce di strumenti presi dal ro-
manzo moderno, quello di
spessore metafisico, fino a con-
quistare, almeno presso Alison
Bendel e vari altri autori di
questi ultimi anni, uno spesso-
re narrativo e dialettico assai
ragguardevole.
Una tavola
della Bechdel (c)
2012 RCS Libri
S.P.A., Milano;
(c) 2012 by
Alison Bechdel
Alison Bechdel
Sei tu mia
madre?
Unopera buffa
trad. Isabella
Zanin
Rizzoli Lizard,
pp. 292, 19
MASOLINO
DAMICO
Il primoausarelaparola
fumettofuAntonioRubino, ildi-
segnatorechenel1938dirigevaper
leditoreNerbini il settimanalePa-
perino. Rivolgendosidirettamente
ai suoi giovanissimi lettori, Rubino
difende cos la presenza dei ballo-
on, chelacriticadel tempo-stimo-
latadallosciovinismofascista-bol-
lava come troppo americana
perlaculturanazionaleitaliana.
Nei fumetti - scriveRubino, la
storia, invece di essere racconto,
diventa unazione scenica. Il dia-
logotraipersonaggi,chesostituiva
leamenefilastroccheinrimacollo-
catesottolevignette,immediato,
diretto. Ma soprattutto - insiste
Rubino-rispettaleregoledellasin-
tassi edellagrammatica. Unapre-
cisazione, questultima, chesegna
una delle caratteristiche fonda-
mentali del fumettoitaliano, confi-
nato per decenni nel ghetto della
(cattiva)letteraturaperlinfanzia.
Allestero, fin dagli inizi, non
eracos. Icomicseranopubblicati
sui quotidiani, pensati per gli
adulti anche quando i protagoni-
sti erano eroi in costume o buffi
animaliparlanti.Ifumetti,scrive-
rnel 1945Il Politecnico, larivista
fondatadaElioVittorini,nonso-
nounparticolaretrascurabilenel
quadro dellAmerica doggi. Li
leggono i grandi: questo da te-
ner presente se si vuol capire
limportanzadel fenomeno.
Lacaratteristicatuttaitaliana
di quella che Hugo Pratt definir
letteratura disegnata rimar-
cata da Daniele Barbieri in uno
dei saggi conclusivi del monu-
mentale Fumetto! 150 anni di sto-
rie italiane (acuradi Gianni Bono
e Matteo Stefanelli, Rizzoli).
Lopera, con le sue 520 pagine di
grande formato, colma anche
quantitativamente una lacuna nel-
lormai ampia pubblicistica specia-
lizzata: la totale mancanza di una
storia organica della produzione
nazionale di tavole e strisce. Elo fa
partendodadueassiomi originali.
Ilprimo:leorigini, spostateindie-
trodi almenocinquantanni. Lasto-
riadelfumettoitalianononpartedal
Corriere dei Piccoli (27 dicembre
1908)edaisuoimenonotiprecursori
Il Pupazzetto (1886), Il Novellino
(1899), Il Follettino (1902), ma risale
finoallepubblicazioni satirichedella
seconda met del XIXsecolo, nate
sullasciadei moti risorgimentali del
1848. Una scelta non casuale, a ri-
marcare la natura anche adulta
dellanarrazioneperimmagini.
Il secondo: lattenzione rivolta
agliautori,picheaipersonaggi.So-
no113ifumettisticuiillavorodiBono
e Stefanelli dedica un breve saggio
bio-bibliografico. SipartedaGiorgio
Ansaldi, monregalese attivo nella
Torino risorgimentale. Esi arriva a
Igort,pseudonimodiIgorTuveri,ca-
gliaritano formatosi nellefferve-
scenteBolognadegli Anni Settanta.
Trai dueestremi ctuttoil resto: gli
anni dellostracismo, quando i fu-
metti erano il bersaglio preferito di
insegnanti e pedagoghi; il business
legatoai personaggi western(di cui
Tex rimasto lultimo baluardo in
edicola); lo sconvolgimento dellIta-
lia borghese scossa dai neri con la
k(di cui il neocinquantenneDiabo-
lik il testimone arrivatofinoai no-
stri giorni); il successo delle riviste
dautore, trascinate a met dei Ses-
santadalLinusdiGandinieDelBuo-
no e dallEureka di Luciano Secchi;
gli autori di rottura, da Andrea Pa-
zienza e Tanino Liberatore. Senza
dimenticare i Disney made in
Italy, nipoti attivissimi di quellAn-
tonioRubinocheperprimodifesela
dignitdelfumettoitaliano.
Unautrice di culto
nella letteratura
scritta e disegnata,
per una striscia
di satira newyorchese
Fumetti La storia italiana
GUIDO
TIBERGA
I fratelli Cretinetti, 1903
Ranxerox di Tanino Liberatore
Classifiche
Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA VII
AI PUNTI
S
i dicevatracolleghi: Questavoltasardifficileper
Grossman entrare in classifica con un poema del
lutto. Einveceeccoloal 2posto, conoltre9000co-
pie,mentrei100punti,semprediCamilleri,nevalgono20
mila. Loscrittoreisraelianoamatoperchvero. Ei letto-
ri lo accompagnano sullaviadel dolore, il pigrande, la
mortediunfiglio. Illutto/condanna/ilvivo/aunasolitu-
dine/ineffabile. Per elaborarlo occorre laforzadi uscire
dallapropriaingannevole unicit, ascoltare le voci degli
altri comete, intesserestoriereciproche, nonesserepiso-
li einsiemeritrovareleparoleperdirlo. Perchi morti non
parlano, ma la morte s. Ed esige risposta. Come scrive
GabriellaCaramoreinNessunohamai vistoDio(Mor-
celliana): Laparolaumanasi opponeallamortefavi-
vereanchechi nonpiinvita, poichanchelamemoria
parola, e conlamemorianoi salviamo dal caos delloblio
chi nonpitranoi. AunaincollaturadaGrossman, al-
tri due nuovi ingressi tra i primi 10: Martin e Malvaldi.
Lunoproseguelasualabirinticasagafantasy: Laterza
partedel quintodei 7volumi delleCronachedel ghiaccioe
del fuoco, soccorreWikipedia. Laltrosi avventurainun
paesinodi 812abitanti (e1726galline), etmedia69anni,
rinomati come i pi forti dEuropa: un caso da tran-
quillaricercauniversitaria, senonfossechechi capitato
lperstudiarloincappainundelitto, inunindaginemolto
pi pericolosa, ma bonaria e saporita quanto quelle dei
vecchietti al BarLume. Salgono Giordano, superando la
James, ePennac. CalalaParodi, comunqueancorasopra
le5000copie, il doppiodi Severgnini, 1inunasemprene-
gletta saggistica in cui emergono quasi solo le firme del
giornalismo. NellatabellaragazziallapicePeppaPig, 8
titoli su10: mercanziacartaceae sonoradi unmicrocar-
tone animato inglese. Inevitabile una botta di nostalgia,
sfogliando a confronto il favoloso catalogo della mostra
DaPinocchioaHarryPotterperi 150anni dellaSalani.
Eraunbel mottoLabor, nonClamor.
LUCIANO GENTA
Grossman
faparlare
il dolore
LACLASSFCAD TUTTOLBR REALZZATADALLASOCETNELSENBOOKSCAN, ANALZZANDO DAT DELLECOPEVENDUTEOGN SETTMANA, RACCOLT NUNCAMPONED 900LBRERE.
S ASSEGNANO 100PUNT ALTTOLOPVENDUTOTRALENOVT. TUTT GL ALTR SONOCALCOLAT NPROPORZONE. LARILEVAZIONESI RIFERISCEAI GIORNI DAL28OTTOBREAL3NOVEMBRE.
Narrativa
italiana
Narrativa
straniera
Saggistica Varia Tascabili Ragazzi
1. Unavocedi notte 100
CAMILLERI
14,00SELLERIO
1. Cadutofuori dal tempo 46
GROSSMAN
18,50MONDADORI
1. Italiani di domani 13
SEVERGNINI
15,00RIZZOLI
1. Mettiamoci acucinare 28
PARODI
17,90RIZZOLI
1. RuePigalleealtri racconti 13
SIMENON
10,00ADELPHI
1. ColoraconPeppaPig 11
DACHILLE
3,90GIUNTI KIDS
2. Milioni di milioni 44
MALVALDI
13,00SELLERIO
3. Il corpoumano 44
GIORDANO
19,00MONDADORI
4. Di tuttelericchezze 21
BENNI
16,00FELTRINELLI
5. Ioete 15
AMMANITI
10,00EINAUDI
6. Alleradici del male 13
COSTANTINI
19,50MARSILIO
7. Fai bei sogni 12
GRAMELLINI
14,90LONGANESI
8. Lacusticaperfetta 12
BIGNARDI
18,00MONDADORI
9. Labibliotecaperduta... 10
SIMONI
9,90NEWTONCOMPTON
10.Il piantagrane 10
PRESTA
17,50EINAUDI
2. Ladanzadei draghi 45
MARTIN
19,00MONDADORI
3. Cinquantasfumaturedi grigio 43
JAMES
14,90MONDADORI
4. Storiadi uncorpo 32
PENNAC
18,00FELTRINELLI
5. Cinquantasfumaturedi nero 30
JAMES
14,90MONDADORI
6. Cinquantasfumaturedi rosso 29
JAMES
14,90MONDADORI
7. 1Q84. Libro3. Ottobre-dicembre 23
MURAKAMI
18,50EINAUDI
8. Linvernodel mondo 17
FOLLETT
25,00MONDADORI
9. Lapreda 13
NMIROVSKY
18,00ADELPHI
10.Il manoscrittoritrovatoadAccra 12
COELHO
16,00BOMPIANI
2. Open. Lamiastoria 11
AGASSI
20,00EINAUDI
3. Trans EuropaExpress 11
RUMIZ
18,00FELTRINELLI
4. Laguerrasporcadei partigiani... 10
PANSA
19,50RIZZOLI
5. Il voltodellOccidente 10
CAROLI
22,50MONDADORI
6. Eredit. Unastoriadellamiafamiglia... 8
GRUBER
18,50RIZZOLI
7. JustinBieber. Just gettingstarted 8
16,90LIPPOCAMPO
8. Conversazioni conCarloMariaMartini 7
SCALFARI
15,00FAZI
9. I segreti dItalia 7
AUGIAS
19,00RIZZOLI
10.Laluceoltreil buio 5
CELENTANO
14,00PIEMME
2. Il nostroSic 8
SIMONCELLI
19,00RIZZOLI
3. Sevuoi fareil figousaloscalogno 7
CRACCO
15,90RIZZOLI
4. Guardarobaperfetto 6
GOZZI
14,90RIZZOLI
5. Cinquantasbavaturedi Gigio 6
CALABR
10,00SPERLING&KUPFER
6. Lartedi amare 6
ALBERONI
16,50SONZOGNO
7. Loroscopo2013 6
FOX
15,00CAIROPUBLISHING
8. Il diavoloelarossumata 6
CASATI MODIGNANI
14,90MONDADORI
9. Emo tespiegoRoma 5
TOTTI
12,50MONDADORI
10.Guinness WorldRecords 2013 4
19,90MONDADORI
2. Sorgorosso 10
MOYAN
13,50EINAUDI
3. I guerrieri dei ghiaccio 9
MARTIN
10,50MONDADORI
4. Biancacomeil latte, rossacomeil sangue 8
DAVENIA
13,00MONDADORI
5. Il piccoloPrincipe 7
SAINT-EXUPRY
7,90BOMPIANI
6. Venutoal mondo 7
MAZZANTINI
14,00MONDADORI
7. Lasolitudinedei numeri primi 7
GIORDANO
13,00MONDADORI
8. Lultimarigadellefavole 6
GRAMELLINI
11,00TEA
9. Lacadutadei giganti 5
FOLLETT
15,00MONDADORI
10.Leprimeluci del mattino 5
VOLO
13,00MONDADORI
2. Canzoncinedi PeppaPig 10
9,90GIUNTI KIDS
3. Attacca-staccadi PeppaPig 9
DACHILLE
5,90GIUNTI KIDS
4. GiocaconPeppaPig! 8
DACHILLE
4,90GIUNTI KIDS
5. GiocaeimparaconPeppaPig 8
DACHILLE
5,90GIUNTI KIDS
6. Ottavoviaggionel regno 7
STILTON
23,50PIEMME
7. Unagitanel bosco 4
DACHILLE
4,50GIUNTI KIDS
8. Piramiderossa 4
RIORDAN
17,00MONDADORI
9. Lafatinadei dentini 4
DACHILLE
4,50GIUNTI KIDS
10.APeppaPigpiace... 4
DACHILLE
8,90GIUNTI KIDS
I PRIMI DIECI INDAGINENIELSENBOOKSCAN
2
46
Cadutofuori
dal tempo
GROSSMAN
18,50MONDADORI
1
100
Unavoce
di notte
CAMILLERI
14,00SELLERIO
9
29
Cinquanta
sfumature
di rosso
JAMES
14,90MONDADORI
5
44
Il corpoumano
GIORDANO
19,00MONDADORI
6
43
Cinquanta
sfumature
di grigio
JAMES
14,90MONDADORI
4
44
Milioni
di milioni
MALVALDI
13,00SELLERIO
10
28
Mettiamoci
acucinare
PARODI
17,90RIZZOLI
7
32
Storia
di uncorpo
PENNAC
18,00FELTRINELLI
8
30
Cinquanta
sfumature
di nero
JAMES
14,90MONDADORI
3
45
Ladanza
dei draghi
MARTIN
19,00MONDADORI
Diario di lettura
Tuttolibri
SABATO10 NOVEMBRE 2012
LASTAMPA VIII
921paginesonoforsepicomo-
de da leggere susupportoelet-
tronicochesucarta.Eleicherap-
portohaconle-book?
Senza pregiudizi, ma sono ancora
affezionato allaspetto tattile dei li-
bri. Soprattutto, distinguerei fra li-
bri cartacei brutti e belli. Un libro
benstampato impareggiabile, ma
oggipurtroppoquanticattiviinchio-
stri, quanti caratteri microscopici,
quanta pessima carta e con scarse
rilegature. Piingenerale, trovoche
lenuovetecnologiesianounabuona
opportunit: nientemi parepivici-
no alla telepatia del linguaggio che
usiamoneglisms.Restailfattochela
grande malattia contemporanea,
quella soltanto nostra, il deficit di
attenzione. Abbiamo troppi canali
aperti, parliamo con le persone pi
amate e, insieme, aspettiamo larri-
vodiunae-mailolosquillodeltelefo-
no. Tutto sommato, una barbarie
senzaprecedenti.
AndreaDe Carlo
L

a
r
s
e
n
a
l
e
d
e
l
l
o
s
c
r
i
t
t
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e
La vita e le opere. Andrea De Carlo nato a Milano nel 1952. Scrittore, pittore, fotografo, musicista. Di s dice nel suo sito:
Ho cominciato a scrivere quando ero al liceo, poi la faccenda diventata pi seria quando mia madre per il mio
diciottesimo compleanno mi ha regalato una Lettera 22 portatile, rossa. Con quella ho scritto appunti, impressioni,
racconti, lettere, due interi romanzi mai pubblicati, e infine i miei primi due romanzi pubblicati. Mi sono laureato in
Lettere moderne con una tesi in Storia contemporanea. Esord da Einaudi con Treno di panna.
portantepremioamericano.Eronel-
la giuria del Neustadt, hanno finito
per scegliere unindiano, professore
universitariocomeloro.
La sua carriera letteraria stata
innescata da un incontro con
Calvino.
Senzadiluinonavreimaipubblica-
toTreno di panna. Al di ldi questa
circostanza, edellaconoscenzaper-
sonale, gli devo un riferimento stili-
stico basilare, la scoperta della lin-
gua come gioco musicale, la legge-
rezza, unpunto di vista cos raro in
Italia. Eapropositodi ribellioneagli
stereotipi nazionali, ricordo la pas-
sione con cui ho letto Beppe Feno-
glio, il tentativo quasi disperato, nel
Partigiano Johnny, di rompere la
crosta dellitaliano letterario. Il li-
brochetuttiavremmovolutoscrive-
re, per tornare a Calvino. Di Feno-
glioammirolagenerosit,ilcoraggio
del rischio. Prendoattodel fattoche,
davivo,siastatorifiutatodatutti.Ma
nonbisognaneanchefarsiinfluenza-
Mille pagine Il monumentale Villa Metaphora
costruito attingendo un po ovunque: dalla filologia
germanica alleconomia, ai manuali di selfhelp
AscuoladaDumas
per incatenareil lettore
re dal successo di pubblico. Anche
ScottFitzgerald, allasuaepoca, non
eracertoincimaalleclassifiche. Do-
ve stava gente che adesso neanche
piciricordiamochifosse.
Chilepiace,deicontemporanei?
MipiacevamoltoJohnIrvingperla
capacit di costruire mondi, per
esempio in Hotel New Hampshire,
maoggimiparechesisiarifugiatoin
una nicchia piangusta. Anche Ian
McEwan, chepurebravissimo, mi
deludequandosospettoche, dei suoi
Nellarsenale di letture
cheAndreaDeCarlohaconsultato
per Villa Metaphora, entrato di
tutto. Trattati di filologia germa-
nica- elenca- esaggisticafrancese
peraggiungeredettagli allintellet-
tualeparigina.Studisullelinguein-
ventate, permettereapuntoil dia-
lettocheparlanoalcuni dei miei 14
personaggi: quellodi Tari, unisola
immaginariaaSuddellaSicilia,do-
vetutticonvergonoinunresortpri-
vatissimo. Verga, altri veristi, qual-
che oscuro poeta dialettale sicilia-
no. Epoi libri di economia, visto
chevisiparla,tralaltro,dibanchie-
ri tedeschi. Maanchefonti piina-
spettate: Certi manuali di sel-
fhelp,peresempio,eunbelpodisiti
di gossip, indispensabili per Lynn
Lou, lastaramericana. Rivistedi
arredamento e articoli sul rispar-
mio energetico, per dare allarchi-
tetto Gianluca Perusato e al fale-
gname Paolo Zacomel le parole
giuste a indicare le essenze del le-
gno e certi congegni per la desali-
nizzazione.EperilrapportotraPa-
olo e Lara Laremi, tutto larma-
mentarioromantico, dai Dolori del
giovane Werther inpoi. Questelet-
ture stratificate affiorano, nel ro-
manzo,accantoaquellediunavita.
Ma soprattutto ci sono anni di os-
servazioneedi ascoltoinvari cam-
pidindagine.Nellacostruzionedei
personaggi ho sempre adoperato
un metodo Actors Studio: ne im-
magino il retroterra, quello che il
lettore non sa ma percepisce. Qui
hodovutomoltiplicareillavoroper
14. Lasfidachiedevadi essererac-
colta: registrare ciche stasucce-
dendoinmodoprecisoedocumen-
tato, persenzalaffannodellacro-
nacagiornalistica.
Edellesueinvenzioniletterarie
lei elenca anche le letture. Za-
comel,buonselvaggioegenti-
luomo, si sfama sullisola con
formaggio, pomodori e rac-
contidiCechov.
Il fatto che siano racconti ti d la
sensazionechepuoianchenonleg-
gerli tutti di fila: quelli di Cechovli
avevofrequentati anni fa, pernon
integralmente. Horimediatopidi
recente, ora sono un libro fonda-
mentaleancheperme.
Torniamo indietro nel tempo,
alladietaculturalediunragaz-
zoborghesenellaMilanodegli
AnniSessantaeSettanta.
VersoinoveannicisonostatiItre
moschettieri. Dumas stato il pri-
moafarmicapirecheromanzovo-
levadirestarlincatenati, avedere
quellochesuccedeva,adappassio-
narsiaipersonaggiacuitienioche
non sopporti. Soprattutto, da
bambino chiuso in una metropoli
grigiaprovavoungranbisognodi
evasione e di natura. Molti libri
davventura, allascopertadi mon-
di lontanissimi. Ne ricordo uno in
particolare, I fiumi scendevano a
Oriente del colonnello Leonard
Clark. Col tempo sono arrivate le
vereeproprieletturedi formazio-
ne. Kafka, Orwell, i russi dellOtto-
cento.Egliamericani.
LinevitabileHemingway.
E pi ancora Scott Fitzgerald:
consideroIl grande Gatsbyciche
pisi avvicina allidea di romanzo
perfetto.Kerouac,anche:larottura
linguisticadellaletteraturabeat. E
Bob Dylan, soprattutto quello di
Blonde on Blonde, forselinfluenza
letterariapifortecheioabbiamai
sperimentato. stato lui a trasci-
narelaletteraturanellamusica, ri-
portandola allorigine degli aedi e
deicantoriomerici.
Dunquesevincesseil Nobel lei
nongriderebbealloscandalo.
Al puntoche, avendoneloccasio-
ne,hoprovatoadareaDylanunim-
EGLE
SANTOLINI
Il merito di Beppe
Fenoglio: rompere
la crosta dellitaliano
letterario, davvero
un grande coraggio
Considero
Il grande Gatsby
ci che pi
si avvicina allidea
di romanzo perfetto
I PREFERITI
f
SCOTT FITZGERALD
Il grande
Gatsby
Rizzoli, pp. 218, 7,90
f
ALEXANDREDUMAS
I tremoschettieri
Rizzoli, pp. XVIII-703, 9,90
f
ANTONCECHOV
Racconti
Rizzoli, pp. 1015, 15,90
libri, abbia gi in mente la possibile
trasposizioneinfilm:certevoltenella
trama,certitoni.Leversionicinema-
tografiche sono pericolosissime per
gliscrittori.Nonacasoillibrorecente
di McEwanchepimi haconvinto
Chesil Beach,percheraevidentefin
dalla premessa che nessuno ne
avrebbericavatounfilm.
E infatti SamMendes ci ha pro-
vato, con Carey Mulligan, ma a
quantopareci si impantanato.
Matornandoalsuo,diromanzo:
I
l
s
u
o
l
i
b
r
o
Unacombriccolanel resort
congli scheletri nellarmadio
Nonostante abbia ancora laria
da eterno ragazzo con la chitarra in ma-
no, un po spaesato e un po arrabbiato,
oggi Andrea De Carlo non ha pi i ric-
cioli spensierati e ribelli di un tempo. I
capelli li ha tagliati. Nellultimo roman-
zo, Villa Metaphora, ha tagliato via an-
che una parte di s. Non si sdoppia pi,
alla maniera di tanti racconti preceden-
ti, come in Due di due, dove i protagoni-
sti erano divisi tra chi si adattava e pati-
va e chi opponeva al grigiore e al tran
tran metropolitano i viaggi in India o la
fondazione di utopiche comuni agricole.
In questa storia, che ci coinvolge e ci
appassiona dalla prima allultima delle
924 pagine, i suoi personaggi sono sfac-
cettati e molteplici e lambiguo sorriso di
De Carlo si trasformato inguizzo, satira
e accanimento. Pure le terre remote in
cui si approdava nei precedenti racconti
per vincere linedia, lindifferenza o per
disintossicarsi, in Villa Metaphora sono
diventate la culla della nuova civilt del
business, dellimbroglio, dei trafficoni.
Nello sperduto lembo di Tari, larchi-
tetto Perusato, coadiuvato dalla sua pro-
sperosa amante tarese, ha deciso di tra-
sformare lisolotto in un esclusivo resort.
Gli ospiti della meravigliosa struttura so-
no il petulante Piero Gomi, parlamentare
che arriva a bordo della motovedetta del-
la guardia costiera messa a sua disposi-
zione dal generale Zancareddu affinch
lonorevole nonsi mescoli ai comuni mor-
tali; un ricchissimo banchiere tedesco
che si scoperto uninsana passione per
le minorenni (per la migliore amica di
sua figlia); una famosa attrice che ingur-
gita cocktail micidiali e tanti altri ancora.
Sar poi un misterioso decesso a coinvol-
gere e a mettere in allarme la combricco-
la dove tutti i quattordici partecipanti
hanno qualche scheletro nellarmadio,
segreti e spazzatura da mettere sotto il
tappeto. E dove tutti - con leccezione di
un falegname-artista duro e puro come il
legno che intaglia e di una seducente fan-
ciulla italo-irlandese - condividono il di-
sprezzo delle regole, il menefreghismo,
lassenza di ogni remora. In questopera
della piena maturit costata cinque anni
di lavoro, lo scrittore si rinnovato, ha
limato i canini, non risparmia nessuno.
Ha abbandonato la speranza che fuggen-
do verso altri lidi si possa recuperare lin-
nocenza perduta, ha guadagnato in catti-
veria. Una risata vi seppellir minaccia-
vano i surrealisti. E lui seppellisce tutti
proprio cos.
Andrea De Carlo
Villa
Metaphora
Bompiani
pp. 924, 19,50
MIRELLA
SERRI

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