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Come intendiamo la riflessione filosofica in

questo contesto?
• Concezione analitica e critica
della filosofia.

• Imparare a:
• - Riconoscere i presupposti delle
diverse posizioni.
• -Metterli alla prova mediante il
ragionamento.
Presupposti

• Il diritto si può spiegare come un insieme di norme


• che ha la pretesa di offrire delle ragioni per agire.
La prima parte del corso
• La possibilità di conflitto pratico fra diritto e morale

•  si rivendica moralmente una pretesa che il diritto nega o


•  si contesta moralmente un obbligo che il diritto impone

• Possono anche esserci dei conflitti all’interno di un sistema giuridico e


all’interno di un sistema morale.
Concetti di base: 1) Il concetto di norma
• La presenza pervasiva delle norme.
• La rilevanza del concetto di norma in diversi ambiti della conoscenza.
Prima caratteristica definitoria delle norme:
• La pretesa di guidare il comportamento.

• La grande divisione:
• Enunciati che descrivono- informano// enunciati che prescrivono-
guidano
Quando un enunciato guida e quando
descrive?

• Differenza di tipo sintattico? • La presenza di parole deontiche:


• Differenza di tipo semantico? “vietato”, “obbligatorio”,
“permesso”, “autorizzato”, ecc.
• Differenza di tipo pragmatico?

• La legge di Hume
Quando un enunciato guida e quando
descrive?
• Differenza di tipo sintattico? • Gli enunciati descrittivi si
• Differenza di tipo semantico? possono valutare come veri o
falsi
• Differenza di tipo pragmatico?
• Gli enunciati prescrittivi che
guidano il comportamento non
• La legge di Hume sono ne’ veri ne’ falsi
Quando un enunciato guida e quando
descrive?
• Differenza di tipo sintattico? • Dipende dagli obiettivi o
• Differenza di tipo semantico? interessi di chi parla:
• Differenza di tipo pragmatico? • Gli enunciati descrittivi hanno
una direzione di adeguamento
parola -a- mondo
• La legge di Hume • Gli enunciati prescrittivi hanno
una direzione di adeguamento
mondo -a- parola
Quando un enunciato guida e quando
descrive?
• Differenza di tipo sintattico? • A partire da soli enunciati
• Differenza di tipo semantico? descrittivi no si possono
ottenere conclusioni prescrittive
• Differenza di tipo pragmatico?

• A partire da soli enunciati


• La legge di Hume prescrittivi non si possono
ottenere conclusioni descrittive
Condizione necessaria perché una norma
possa guidare il comportamento:

• La possibilità di osservare o violare il contenuto di una norma.

• Dovere implica potere


Tre tipi di possibilità/ impossibilità
• 1) Impossibilità logica • Il contenuto non è logicamente
• 2) Impossibilità empirica contradditorio: “Si deve fare A e
non A”
• 3) Impossibilità tecnologica

• Non è logicamente necessario:


• “Se si verificano A e B, allora si
deve fare A”
Tre tipi di possibilità/ impossibilità
• 1) Impossibilità logica • Un contenuto contrario a,
• 2) Impossibilità empirica oppure imposto da una legge
naturale:
• 3) Impossibilità tecnologica
• “Permesso partorire solo dopo
due anni a partire dalla
concezione”
• “Si deve partorire entro nove
mesi a partire dalla concezione”
Tre tipi di possibilità/ impossibilità
• 1) Impossibilità logica • “obbligatorio utilizzare un taxi
• 2) Impossibilità empirica aereo”
• 3) Impossibilità tecnologica • “obbligatorio stabilire il domicilio
sulla luna”
Seconda caratteristica definitoria di una
norma:
• Una norma dà senso e fondamento alle valutazioni (a favore o contro)
dei propri comportamenti e dei comportamenti altrui.

• L’esistenza di una norma è un condizione necessaria (sine qua non)


per formulare giudizi sulla correttezza, adeguatezza, giustizia,
bontà…

• Le norme non solo guidano comportamento. Esse giustificano


comportamento
Due funzioni delle norme:
• 1-una funzione psicologica. L’accettazione di una norma può spingere
causalmente all’azione.
• 2- una funzione giustificativa. Le norme razionalizzano il
comportamento. Permettono di giudicarlo come corretto o scorretto.
Diverse concezioni delle norme
• Le norme come comandi: (il modello del bandito)

• John Austin (1790- 1879)


• Un tipo di desiderio, di pretesa soggettiva
• Volto a guidare il comportamento umano
• Mediante la minaccia di una sanzione
Tre condizioni perché l’espressione di un
desiderio sia un comando:

• 1) sostenuto dalla minaccia di un male. Annuncia una reazione


negativa.
• 2) Chi comanda è in grado di imporre la sanzione. La forza normativa
dipende dalla posizione asimmetrica di superiorità.
• 3) deve esprimere un atto di volontà (non una preghiera, supplica,
augurio) che l’azione venga compiuta oppure la sanzione eseguita
Tre condizioni perché l’espressione di un
desiderio sia un comando:

• 1) sostenuto dalla minaccia di un male. Annuncia una reazione


negativa.
• 2) Chi comanda è in grado di imporre la sanzione. La forza normativa
dipende dalla posizione asimmetrica di superiorità.
• 3) deve esprimere un atto di volontà (non una preghiera, supplica,
augurio) che l’azione venga compiuta oppure la sanzione eseguita
Tre condizioni perché l’espressione di un
desiderio sia un comando:

• 1) sostenuto dalla minaccia di un male. Annuncia una reazione


negativa.
• 2) Chi comanda è in grado di imporre la sanzione. La forza normativa
dipende dalla posizione asimmetrica di superiorità.
• 3) deve esprimere un atto di volontà (non una preghiera, supplica,
augurio) che l’azione venga compiuta oppure la sanzione eseguita
Quando un comando è una norma giuridica?

• Comandi sanzionati emanati (direttamente o indirettamente) dal


sovrano

• Chi è il sovrano all’interno di una società?


• Chi viene regolarmente obbedito e non obbedisce a nessuno

• La nozione di obbedienza
La teoria del comando indiretto
• Le norme individuali emanate da un giudice sono norme giuridiche?

• Si, nella misura in cui possono considerarsi comandi indiretti del


sovrano.
• Presupposti:
• 1) il sovrano conosce le norme emanate dai giudici
• 2) il sovrano che ha il potere di abrogarle, tace. Una volontà tacita
Corollari:
• 1-Il sovrano è sottoposto a norme giuridiche? No
• Il sovrano è giuridicamente illimitato

• 2- Concezione imperativista. Un unico tipo di norme: comandi


• 3- Relazione razionale e verticale fra chi comanda e chi obbedisce (il
suddito)
• 3- Concezione empirista (le norme sono fatti empirici)
Pregi teorici
• Semplicità (il modello del bandito)
• Sottolinea che le norme sono prodotti umani giuspositivismo .
• Posizione positivista che mostra il contrasto fra una legge naturale e
una legge giuridica (un comando).
• Suppone una forma di guida razionale che contrasta con altri modi di
guidare il comportamento.
• Sottolinea la funzione relazionale del diritto. Le norme giuridiche
creano relazioni sociali.
Pregi teorici
• Semplicità (il modello del bandito)
• Sottolinea che le norme sono prodotti umani giuspositivismo .
• Posizione positivista che mostra il contrasto fra una legge naturale e
una legge giuridica (un comando).
• Suppone una forma di guida razionale che contrasta con altri modi di
guidare il comportamento.
• Sottolinea la funzione relazionale del diritto. Le norme giuridiche
creano relazioni sociali.
Pregi teorici
• Semplicità (il modello del bandito)
• Sottolinea che le norme sono prodotti umani giuspositivismo .
• Posizione positivista che mostra il contrasto fra una legge naturale e
una legge giuridica (un comando).
• Suppone una forma di guida razionale che contrasta con altri modi di
guidare il comportamento.
• Sottolinea la funzione relazionale del diritto. Le norme giuridiche
creano relazioni sociali.
Pregi teorici
• Semplicità (il modello del bandito)
• Sottolinea che le norme sono prodotti umani giuspositivismo .
• Posizione positivista che mostra il contrasto fra una legge naturale e
una legge giuridica (un comando).
• Suppone una forma di guida razionale che contrasta con altri modi
di guidare il comportamento.
• Sottolinea la funzione relazionale del diritto. Le norme giuridiche
creano relazioni sociali.
Pregi teorici
• Semplicità (il modello del bandito)
• Sottolinea che le norme sono prodotti umani giuspositivismo .
• Posizione positivista che mostra il contrasto fra una legge naturale e
una legge giuridica (un comando).
• Suppone una forma di guida razionale che contrasta con altri modi di
guidare il comportamento.
• Sottolinea la funzione relazionale del diritto. Le norme giuridiche
creano relazioni sociali.
Obiezioni all’imperativismo di Austin (1°
gruppo)
• 1-Tutte le norme giuridiche sono comandi del sovrano? Le norme
emanate dai ministri? Dai giudici? Dalla polizia?
• 2-Tutte le norme esprimono la volontà di un organo o individuo? Le
norme consuetudinarie?
• 3-Tutte hanno la pretesa di far fare a qualcuno qualcosa? Le norme
permissive? Quelle che conferiscono un potere?
• 4-Tutte le norme che stabiliscono degli obblighi prevedono sanzioni?
Le norme costituzionali?
Obiezioni all’imperativismo di Austin (1°
gruppo)
• 1-Tutte le norme giuridiche sono comandi del sovrano? Le norme
emanate dai ministri? Dai giudici?
• 2-Tutte le norme esprimono la volontà di un organo o individuo? Le
norme consuetudinarie?
• 3-Tutte hanno la pretesa di far fare a qualcuno qualcosa? Le norme
permissive? Quelle che conferiscono un potere?
• 4-Tutte le norme che stabiliscono degli obblighi prevedono sanzioni?
Le norme costituzionali?
Obiezioni all’imperativismo di Austin (1°
gruppo)

• 1-Tutte le norme giuridiche sono comandi del sovrano? Le norme


emanate dai ministri? Dai giudici?
• 2-Tutte esprimono una la volontà di un organo o individuo? Le norme
consuetudinarie?
• 3-Tutte le norme hanno la pretesa di far fare a qualcuno qualcosa?
Le norme permissive? Quelle che conferiscono un potere?
• Non coglie un aspetto cruciale dei sistemi giuridici (secondo Herbert
Hart)
• 4-Tutte le norme che stabiliscono degli obblighi prevedono sanzioni?
Le norme costituzionali?
Obiezioni all’imperativismo di Austin (1°
gruppo)
• 1-Tutte le norme giuridiche sono comandi del sovrano? Le norme
emanate dai ministri? Dai giudici?
• 2-Tutte esprimono una la volontà di un organo o individuo? Le norme
consuetudinarie?
• 3-Tutte hanno la pretesa di far fare a qualcuno qualcosa? Le norme
permissive? Quelle che conferiscono un potere?
• 4-Tutte le norme che stabiliscono degli obblighi prevedono sanzioni?
Tutti gli obblighi poggiano su sanzioni? Le norme costituzionali?
Obiezioni all’imperativismo di Austin (2°
gruppo)
• Non spiega la continuità e la persistenza dei sistemi giuridici:

• A) Le norme giuridiche continuano ad esistere anche se chi le ha


volute scompare.

• B) Una nuova autorità giuridica ha il diritto (la competenza) di


emanare norme ancora prima che si stabilisca un nuovo rapporto di
obbedienza
• Possiamo derivare logicamente la competenza per emanare delle
norme a partire dal fatto dell’obbedienza? (la legge di Hume)

• Dobbiamo ammettere una norma che conferisce competenza al


‘sovrano’ e lo limita?

• Esistono legislatori ‘sovrani? Chi è il sovrano? Il popolo è ‘sovrano’?


La posizione imperativista e normativista di
Hans Kelsen
• Kelsen (1881-1973)
• Una posizione positivista, normativista

• Le norme non vanno confuse con i fatti empirici:


• - Né con l’intenzione o la pretesa soggettiva di chi le crea
• - Né con il comportamento esterno di chi emette le norme (la
formulazione di un enunciato, la firma un testo…)
Esempio
• Pensate all’accordo attraverso il quale si stabilisce un contratto. Questo
atto ha un’esistenza fisica-naturale:
• 1) consiste in una serie di comportamenti esterni che possono essere
causalmente descritti.
• 2) ed è il risultato dell’intenzione o motivazione interna degli individui.
• (cause esterne ed interne)

• La norma, il contratto non è né 1) né 2)


• è il senso oggettivo di questi atti. Senso che dipende da un’altra norma.
(p. 11)
• Il medesimo atto può essere descritto da diversi punti di vista:
• - empirico, causale
• -soggettivo, psicologico: sulla base dei desideri e credenze dell’agente
• - normativo: il significato conferito da una norma (proposizioni che
descrivono norme)

• Una norma non esiste in modo isolato


•  esiste in relazione con altre norme, all’interno di un sistema
• Una norma è uno schema per qualificare comportamenti.
La struttura delle norme. Due forme o
tecniche di motivazione
• Tecnica di motivazione indiretta (norma primaria)
• - Se si fa (o non si fa) X, allora deve essere la Sanzione

• Tecnica di motivazione diretta (norma secondaria)


• - devi (non devi) fare X

• Che relazione c’è fra l’antecedente e il conseguente? Imputazione


• Contrasto con una relazione causale
Differenza rispetto alla proposta di Austin:
• Le norme non esprimono necessariamente la volontà di nessuno.
Sono “comandi depsicologizzati”, impersonali.

• Da cosa dipende l’esistenza o validità di una norma?


• da altre norme
•  catena di validità
Le norme non esistono in modo isolato:
esistono all’interno di un sistema
• Sistemi statici: derivazione a partir dal contenuto di una norma
considerata valida
•  Si deve rispettare la persona umana
• Non si deve mentire
• ----------------------
•  si deve proteggere la libertà di espressione ....
• Si deve permettere la pubblicazione della rivista X
• Non c’è bisogno di un atto di creazione
• Sistemi dinamici:
• Contiene norme che attribuiscono potere per creare altre norme.
(indipendentemente dal contenuto di tali norme)
• Il potere costituente conferisce competenza al legislatore che, a sua volta,
conferisce potere al ministro …
• Se il ministro emana una disposizione D: “Permesso pubblicare R”....

• La rilevanza della nozione di sistema.


• (per identificare le norme giuridiche, per stabilire se vi sono contradizioni,
ridondanze, lacune  2° parte del programma
La catena di validità

• L’atto di esecuzione di una condanna (atto puramente esecutivo,


applicativo di norme)
• La sentenza del giudice
• La legge
• La costituzione  Altre costituzioni precedenti
• La prima costituzione storica
• La prima costituzione storica è valida? (atto puramente creativo non
applicativo di norme)
• La norma fondamentale
• Norma presupposta
• ipotetica
• non positiva

• Kelsen abbandonò la teoria della norma fondamentale nel suo ultimo


libro
I sistemi giuridici contemporanei
• Sistemi puramente dinamici?

• Sistemi puramente statici?

• Sistemi misti. Coniugano criteri di legalità e deducibilità


Pregi
• Una teoria sofisticata: La teoria giuridica più importante del
Novecento
• Da conto del carattere normativo del diritto, che sfugge ad Austin
• Distingue chiaramente il diritto dalla morale
• La doppia purezza della teoria del diritto
• Offre una spiegazione precisa dei concetti giuridici a partire dal
concetto di sanzione: Se A  deve essere la Sanzione
• Atto illecito: (A)- atto obbligatorio: (non A)- responsabile: (colui a chi si
applica la sanzione)
Pregi
• Una teoria sofisticata. La teoria giuridica più importante del
Novecento
• Da conto del carattere normativo del diritto, che sfugge ad Austin
• Distingue chiaramente il diritto dalla morale
• La doppia purezza della teoria del diritto
• Offre una spiegazione precisa dei concetti giuridici a partire dal
concetto di sanzione: Se A  deve essere la Sanzione
• Atto illecito: (A)- atto obbligatorio: (non A)- responsabile: (colui a chi si
applica la sanzione)
Pregi
• La teoria giuridica più importante del Novecento
• Da conto del carattere normativo del diritto, che sfugge ad Austin
• Distingue chiaramente il diritto dalla morale
• La doppia purezza della teoria del diritto
• Offre una spiegazione precisa dei concetti giuridici a partire dal
concetto di sanzione: Se A  deve essere la Sanzione
• Atto illecito: (A)- atto obbligatorio: (non A)- responsabile: (colui a chi si
applica la sanzione)
Pregi
• La teoria giuridica più importante del Novecento
• Una teoria sofisticata:
• Da conto del carattere normativo del diritto, che sfugge ad Austin
• Distingue chiaramente il diritto dalla morale
• La doppia purezza della teoria del diritto
• Offre una spiegazione precisa dei concetti giuridici a partire dal
concetto di sanzione: Se A  deve essere la Sanzione
• Atto illecito: (A) quello al quale si rivolge la sanzione
• atto obbligatorio: (non A) l’atto contrario a quello al quale si rivolge la sanzione
• responsabile: (colui a chi si applica la sanzione)
Obiezioni
• 1) Vi sono norme giuridiche che non stabiliscano sanzioni
• “La deformità come prezzo dell’uniformità”
• L’impossibilità dell’identificazione di una norma.

• 2) Per quanto riguarda i destinatari delle norme….


• Non riesce ad spiegare i diversi modi nei quali le norme influiscono nel
comportamento dei diversi tipi di agenti (tutte si rivolgono al giudice)
• I destinatari ultimi: gli individui
• I destinatari istituzionali: i giudici e i funzionari amministrativi
Obiezioni
• 1) Vi sono norme giuridiche che non stabiliscano sanzioni
• “La deformità come prezzo dell’uniformità”
• L’impossibilità dell’identificazione di una norma.

• 2) Per quanto riguarda i destinatari delle norme….


• Non riesce ad spiegare i diversi modi nei quali le norme influiscono nel
comportamento dei diversi tipi di agenti (tutte si rivolgono al giudice)
• I destinatari ultimi: gli individui
• I destinatari istituzionali: i giudici e i funzionari amministrativi
• Altre critiche non rilevanti in questo contesto:

• È possibile una teoria pura del diritto?


• È adeguato assimilare l’esistenza alla validità delle norme?
•…
• La nostra domanda in questo contesto riguarda solo la concezione
Kelseniana delle norme.
Le norme come ragioni per agire
• Considerazioni che svolgono un ruolo nel ragionamento pratico
• Esempio p. 16
• Le norme spiegano il comportamento
• Perché X ha fatto A? Perché il poliziotto ha applicato la multa?
• Le norme giustificano il comportamento
• Perché Z deve fare B? Perché Giovanni, se guida, deve astenersi dal
bere?
Herbert Hart- Joseph Raz
• Hart: Il concetto di Diritto (1961)
• Questo approccio spiega il diritto dal punto di vista interno degli
agenti che accettano le norme come guida del comportamento.

• Il concetto centrale non è quello di sanzione, ma quello di


accettazione
• Più precisamente: accettazione dei criteri di validità da parte degli
organi di applicazione e obbedienza dei cittadini.
• Può esistere un diritto senza sanzioni? (il diritto o le norme?)
• Esistono diversi tipi di norme
• Critica rivolta a Austin: l’idea di sovrano.
• Non basta l’obbedienza

• Critica rivolta a Kelsen:


• Il diritto non può essere ridotto ad un unico tipo di norme
• La sanzione non è un elemento necessario di ogni norma. Possiamo
capire l’idea di obbligo senza una sanzione.
• La teoria della norma fondamentale: alla base di ogni sistema
giuridico vi è una norma consuetudinaria: La regola di riconoscimento
• Critica rivolta a Austin: l’idea di sovrano.
• Non basta l’obbedienza

• Critica rivolta a Kelsen:


• 1-Il diritto non può essere ridotto ad un unico tipo di norme
• 2-La sanzione non è un elemento necessario di ogni norma.
Possiamo capire l’idea di obbligo senza una sanzione.
• 3-La teoria della norma fondamentale: alla base di ogni sistema
giuridico vi è una norma consuetudinaria: La regola di riconoscimento
Quando esiste norma sociale, secondo Hart?

• Elemento esterno:
• - comportamento generale (per es.salutare il vicino)
• -ripetuto nel tempo
• Elemento interno:
• L’accettazione o punto di vista interno.
• Il fatto di non salutare è una ragione per la reazione critica
• La critica è giustificata
• Si deve salutare: pressione a favore del comportamento.
• La differenza fra una mera abitudine e una norma?
• Il diritto è un insieme di norme.

• Per conoscere che norme si seguono all’interno di un gruppo è necessario


prendere in considerazione il punto di vista interno di chi le accetta.
• L’esempio della partita di calcio:
• L’osservatore esterno che descrive i comportamenti esterni
• Il partecipante, accettante
• Il teorico che identifica le norme che il gruppo segue
• Le norme sono ragioni che possono essere rilevanti nel ragionamento
pratico degli individui

• Come deve agire Luigi? (ex ante)


• Perché Luigi ha agito in quel modo? (ex post)

• Possono anche giustificare il comportamento


Le norme come ragioni che spiegano
• Nessuna spiegazione è completa

• In termini di cause interne o esterne.


• In termini di ragioni: spiegazione razionale o razionalizzazione.

• La struttura del ragionamento pratico strumentale offre un modello


ideale per la spiegazione dell’azione
Le norme come ragioni che giustificano
• Cosa significa giustificare? Cosa è un ragionamento pratico
giustificativo?
• Perché è opportuno non superare il limite di velocità?
• Perché è giusto permettere la pubblicazione di questo libro?
• Perché il poliziotto deve applicare la sanzione?

• Discorso (insieme di enunciati) che offre sostegno ad una conclusione


(una scelta di azione) trasferendo su di essa il valore di premesse che
si ritengono accettate
La relazione fra le ragioni che spiegano e le
ragioni che giustificano
• Diverse posizioni

• Sono necessariamente collegate


• Sono indipendenti fra di loro
• Sono contingentemente connesse.
Il Ragionamento pratico
• Nel ricostruire il ragionamento pratico dell’agente riusciamo a capire
come le norme guidano e giustificano il comportamento umano.

• Diversi tipi di ragionamento.


1) Ragionamento pratico strumentale:
• Premessa maggiore: Vorrei abbassare la temperatura della stanza
• Premessa minore: aprire la finestra è necessario per abbassare la t.
• Conclusione: Devo aprire la finestra

• (dovere in senso tecnico, una necessità pratica)


2)“Ragionamento” bilanciamento di
ragioni per risolvere un conflitto
• Devo arrivare in tempo al matrimonio di un amico
• A meno che non superi il limite consentito di velocità non arriverò in
tempo
• Devo superare il limite consentito
• ….....
• Chiunque superi il limite consentito dovrà pagare un multa (norma G.)
• Devo evitare di essere punito
• A meno che non abbassi la velocità non riuscirò ad evitare la sanzione
• Devo abbassare la velocità 
Due possibilità:
• A) Preferisco arrivare in tempo al matrimonio (violare la norma
giuridica )
• Conclusione: devo superare il limite di velocità

• B) Preferisco rispettare la norma giuridica (perdermi il matrimonio)


• Conclusione: non devo superare il limite di velocità

• Dobbiamo ordinare gerarchicamente le proprie preferenze


(bilanciamento)
Il ragionamento di chi applica il diritto.
• Devo compiere il mio dovere
• A meno che non sanzioni chi viola le norme non compio il mio dovere
• Devo sanzionare chi viola le norme
• …............................
• Devo evitare che mi sanzionino
• A meno che non applichi le norme correttamente mi sanzioneranno
• Devo applicare le norme
• Una norma stabilisce che chiunque superi il limite di velocità deve
essere multato
• Giovanni ha superato il limite di velocità
• Giovanni deve essere multato
• Gli schemi di “ragionamento” menzionati sono ricostruzioni

• A) di un processo psicologico (la spiegazione dell’azione)


• B) della giustificazione di una decisione
Pregi di questo approccio
• Mostra come le norme hanno la pretesa de modificare le nostre
preferenze pratiche (hanno rilevanza pratica)
• Mostra il modo specifico in cui intendono farlo. Joseph Raz:
• Le norme giuridiche pretendono di escludere il bilanciamento
dell’agente  pretendono autorità costituiscono un tipo specifico
di ragioni

• Benché non siano né necessarie né sufficienti, possono motivare il


comportamento.
Il principio di razionalità strumentale
• E’ Il fondamento del modello presentato

• Ciò che distingue gli esseri umani dagli altri animali? Siamo in grado di
scegliere le ragioni per le quali agire. Possiamo gerarchizzare le nostre
preferenze.

• Vorrei superare l’esame


• A meno che non studi non supererò l’esame
• Devo studiare
Tre obiezioni al modello di razionalità
strumentale
• 1-Fuorviante.
• La conclusione non segue logicamente se non desidero di essere
coerente con i miei fini e le mie credenze

• Perché devo essere coerente? Perché dovrei essere razionale?

• Il principio di razionalità strumentale non risponde a questo quesito


• 2-Incompleto, limitato
• La razionalità esige coerenza con tutti gli scopi dell’agente

• Massimizzare la realizzazione dei fini proposti


• 3- La razionalità strumentale non consente di valutare i fini ultimi.
• Ci sono dei fini ultimi, dei valori intrinseci INDIPENDENTI dalle nostre
credenze e scopi soggettivi.

• Gli scopi, per se stessi, non giustificano. Gli scopi devono devono essere
meritevoli

• Ma, come si conoscono i fini ultimi: esiste un profondo disaccordo.


• Le diverse teorie solo giustificano ciò che è socialmente accettato? Sono
proiezioni di ciò che è storicamente, culturalmente ammesso?
• La proposta di Canale presuppone una concezione minimalista della
razionalità strumentale

• Il principio di razionalità strumentale non ha la pretesa di spiegare


esaustivamente i comportamenti né di giustificarli in modo conclusivo

• E’ uno strumento utile per indagare l’adeguatezza dei ragionamenti che


utilizziamo per giustificare le nostre azione, e ci consente di vagliare
criticamente i presupposti (le finalità e le credenze sulle quali poggiano)

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