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Il Rinascimento Inglese
Il periodo elisabettiano coincide solo in parte col rinascimento europeo e meno
ancora con quello italiano, dati i forti accenti di manierismo e di barocco .
Parliamo di Rinascimento inglese, poiché esso esprime, un momento di armonia
raggiunto dopo gravi anni di squilibri, ma essendo più tardivo rispetto
al Rinascimento italiano, coincidendo invece con il Barocco europeo, esso ha
un immaginario incline al chiaroscuro e al macabro.
Autori Teatrali Minori
• John Lyly, il primo drammaturgo elisabettiano a noi noto di una certa rilevanza, fu
essenzialmente un autore di corte, poco interessato a sviluppare una drammaturgia
adatta ad un pubblico popolare. Le sue opere erano destinate a compagnie di
adolescenti che recitavano in teatri "privati" e le sue trame erano il pretesto per
raffinate dissertazioni, scritte in un linguaggio ricercato. Il suo stile, detto eufuismo,
incoraggiò la ricerca di un linguaggio ricco e colto, reso complesso da figure
retoriche e da strutture simmetriche o ricorrenti. Un esempio della sua influenza
sulla produzione successiva è la commedia Pene d'amore perdute.
• Cristopher Marlowe compose opere su temi molto controversi, rompendo molti
del tabù dell'epoca. Nei suoi drammi, tramite allegorie ben dissimulate in vicende
apparentemente lontane nel tempo egli affronta l‘omosessualità, le guerre intestine
per la conquista del potere, il regicidio. Tamerlano il Grande fu il dramma che lo
consacrò all'attenzione del pubblico inglese, il trionfo del re barbaro che annienta
regni di raffinata cultura interpretava i sinistri timori del popolo inglese nei
confronti di Filippo II di Spagna e della sua Invincibile Armata. Questa modalità
narrativa provocatoria, apparentemente innocente ma facilmente decodificabile dal
pubblico, non fu sanzionata né censurata e fu il modello a cui si attennero i
drammaturghi successivi nell'affrontare tematiche politiche.
William Shakespeare:Biografia
• Poeta e drammaturgo inglese, nasce a Stratford-upon-Avon nel 1564.Viene catalogato
come uno degli esponenti principali del rinascimento inglese.
• La sua famiglia apparteneva alla classe benestante inglese. Il padre era una un facoltoso
mercante mentre la madre si fregiava del blasone di un casato della piccola nobiltà
terriera.
• Nel 1582 lo scrittore sposa Anne Hathaway, proveniente da una famiglia contadina.
Anne darà al drammaturgo ben tre figli di cui gli ultimi due gemelli. Intanto, William ha
già intrapreso con decisione la scelta di vivere per il teatro. Non solo si dedica anima a
corpo all'attività di attore, ma spesso scrive da solo i testi, tanto che dopo qualche anno
può già vantare una cospicua produzione. Trasferitosi a Londra, nel giro di qualche tempo
si conquista una discreta fama. Componendo in questo periodo le liriche e le produzioni
teatrali che metterà in scena al celeberrimo Globe theatre.
• Conquistato un certo benessere, a partire dal 1608 Shakespeare diminuì dunque il suo
impegno teatrale; sembra che trascorresse periodi sempre più lunghi a Stratford, dove
acquistò un'imponente casa, New Place, e divenne un cittadino rispettato della comunità.
Morì il 23 aprile 1616 e fu sepolto nella chiesa di Stratford.
William Shakespeare: Le opere
• Delle opere di Shakespeare è possibile fornire, in prima battuta, una partizione per generi:
scrisse infatti tragedie, commedie, drammi storici e opere poetiche.
• Dimostra già bene il suo genio artistico nella prima fase della sua scrittura drammatica,
dove trovano posto una commedia brillante, “La bisbetica domata”, un dramma
senechiano, “Tito Andronico”, dedicato all’invasione di Roma da parte dei Goti e una
cronaca storica come l’“Enrico IV”, in tre parti a cui fecero seguito il “Riccardo III” e il
“Re Giovanni”.
• In opere prodotte a cavallo del 1594 (anno della riapertura dei teatri dopo l’epidemia di
peste), dove risuona anche la coeva esperienza poetica di Shakespeare: “Pene perdute
d’amore”, “Romeo e Giulietta”, “Molto rumore per nulla”, “Il mercante di Venezia”, a
più forte tensione interna, “Sogno di una notte di mezz’estate”, connotato da un netto
senso di liberazione fantastica
• Un’ulteriore fase (1600-1608) della produzione teatrale shakespeariana ha come suo tratto
distintivo un’evidente carica tragica, sia quando si tratta di declinare momenti capitali
della storia di Roma Antica – “Giulio Cesare”, “Antonio e Cleopatra”, “Coriolano”– sia
quando si decide di affrontare il lancinante conflitto con sé stessi - “Amleto”, “Otello”,
“Re Lear”, “Macbeth” - e la lotta per il potere, religioso o sessuale che sia.
William Shakespeare: L’amleto
• Trama
Il re di Danimarca è morto; il figlio ed erede al trono, il principe Amleto vede apparire sugli spalti del
castello di Elsinore il suo spettro che gli rivela di essere stato avvelenato dal proprio fratello Claudio che ne
ha poi sposato la vedova, la regina Gertrude ed ha usurpato il trono.
Amleto giura al padre di vendicarlo e comincia a fingere di essere pazzo per poter scoprire tutti i
responsabili e i complici, ma è tormentato da dubbi ed indecisioni che si alternano in lui momenti di grande
slancio emotivo e risolutezza.
Respinge Ofelia, figlia del ciambellano Polonio, che pur ama e da cui è riamato; mentre interroga in un
drammatico colloquio la madre, uccide Polonio, che ha sorpreso a spiare dietro una tenda.
Claudio cerca di sbarazzarsi del nipote, inviandolo in Inghilterra con due falsi amici Rosencrantz e
Guidersten che hanno l'incarico di ucciderlo. Ofelia, intanto, impazzita, si annega ed il fratello Laerte è
deciso a vendicare la sua morte e quella del padre. Di questa situazione approfitta Claudio: egli invita i due
giovani a confrontarsi in un duello incruento, in realtà fa avvelenare la punta della spada di Laerte ed il vino
da offrire ad Amleto.
Il giovane principe viene ferito, ma uccide Laerte che gli rivela la verità e lo zio; la regina muore per aver
bevuto il veleno destinato al figlio.
Prima di morire Amleto affida all'unico vero amico della sua vita, Orazio, il compito di narrare la sua storia.
La narrazione si chiude con l'arrivo di Fortebraccio, principe di Norvegia che assume il governo del regno.
William Shakespeare: L’amleto
• Amleto apre la via a un moderno concetto di teatro. Muove il fulcro dell'attenzione da una
vendetta privata verso un'indagine sulle basi dell'umana esistenza e sulla validità delle
azioni umane. Mette sotto scrutinio:
• argomenti (la legittimazione del potere, l'incesto),
• idee (morte, suicidio, esistenza di un mondo soprannaturale),
• valori (castità, onore, lealtà, amicizia),
• mancanza di valori (incostanza, ipocrisia, tradimento), relazioni (vincoli familiari),
• emozioni (amore, gelosia, odio),
• forme sociali (potere sovrano, gerarchia).
William Shakespeare : Macbeth
• Macbeth e Banquo, generali dell'esercito scozzese, ascoltano stupiti le predizioni delle streghe: Macbeth sarà presto nominato signore di Cawdor dal
re di Scozia Duncan, e poi ascenderà al trono; Banquo, pur senza mai regnare, avrà una discendenza regale. E, infatti, i messaggeri del re
comunicano a Macbeth che Duncan lo ha eletto signore di Cawdor. L'avverarsi della prima profezia colpisce l'animo di Macbeth.
Informata dal marito delle predizioni delle streghe, Lady Macbeth ha concepito di assassinare Duncan, che sarà ospite nel loro castello, per
consentire al suo sposo di cingere la corona di Scozia. Ma Macbeth indugia: soltanto la determinatezza della consorte riesce a spingerlo a compiere il
delitto. Scoperto l'omicidio di Duncan, il nobile Macduff ne informa atterrito i cortigiani. Anche la seconda profezia si è avverata: Malcolm, figlio di
Duncan, è fuggito nella vicina Inghilterra, suscitando il sospetto di avere ucciso il padre. Macbeth è divenuto re di Scozia. Ma le streghe hanno
predetto il trono al figlio di Banquo: entrambi devono quindi essere eliminati. In un agguato notturno, Banquo è trucidato dai sicari di Macbeth. Suo
figlio Fleance riesce a fuggire.
Durante un banchetto, Macbeth è informato della morte di Banquo e della fuga di suo figlio. Nel frattempo, la regina intrattiene gli ospiti che
affollano le sale del castello, intonando un brindisi. Ma i festeggiamenti sono presto interrotti dall'apparizione dello spettro di Banquo che, invisibile
a tutti, si mostra minaccioso a Macbeth. Invano Lady Macbeth cerca di riportare la serenità fra i presenti: sconvolto dall'apparizione di Banco, il re
decide di interrogare le streghe per conoscere il suo futuro.
I responsi ricevuti hanno rassicurato Macbeth: pur ammonendolo a guardarsi da Macduff, le streghe gli hanno infatti garantito che nessun uomo nato
da una donna potrà sconfiggerlo e che la sua potenza durerà finché la foresta di Birnam si muoverà contro di lui. Il re ha tuttavia, avuto conferma che
la discendenza di Banquo regnerà sulla Scozia. Lady Macbeth istiga lo sposo a uccidere Macduff e a sterminarne la famiglia.
Confidando nell'aiuto dell'Inghilterra, Malcolm ha radunato un esercito pronto a invadere la Scozia. Anche Macduff, dopo lo sterminio della sua
famiglia, si è unito ai combattenti. Dichiarata la guerra l'esercito di Malcolm, per celarsi al nemico, avanza nascosto dai rami strappati dagli alberi
della vicina foresta di Birnam. Malcolm e Macduff si avviano a liberare la Scozia. In preda agli incubi della pazzia, Lady Macbeth rivive nel sonno
l'omicidio del re Duncan, confessando i crimini compiuti. Informato della morte della consorte, Macbeth si appresta a fronteggiare l'esercito nemico.
All'annuncio che la foresta di Birnam sta avanzando, il re comprende che le profezie delle streghe si stanno avverando.
Nascosti dai rami della foresta di Birnam, i soldati di Malcolm attaccano i guerrieri di Macbeth, costringendoli alla fuga. Il re è fronteggiato da
Macduff che, prima di colpirlo, gli rivela di non essere nato da una donna ma di essere stato estratto a forza dal corpo materno. Le predizioni si sono
avverate. Macbeth cade sotto i colpi di Macduff. L'esercito vittorioso acclama Malcolm re di Scozia.
William Shakespeare : MacBeth
• Il Macbeth di Shakespeare è una delle sue più famose tragedie. Al centro
dell’opera ci sono:
• La drammatizzazione dei catastrofici effetti fisici e psicologici generati sulle
persone dall’ambizione politica.
• Cercare il potere per interesse personale altro non porta che un gorgo inesorabile
di errori e brutture.
• La violenza che genera altra violenza, in una spirale che non trova fine. Tutti
vivono pensando al complotto, alle potenziali azioni da sventare, agli assassini
preventivi.
Il Teatro Barocco In Francia
-IL Teatro, in Francia, tralasciando le opere che caratterizzarono i primi anni del 600,
rimane consolidato sulla tradizione classica, e su quelle che erano le unità Aristoteliche
(Tempo, Spazio, Azione).
-Il Primo che contribuì a delineare il gusto teatrale francese, e pose le basi per l’evoluzione
successiva della letteratura teatrale fu Pierre Corneille.
-Il periodo vede un esplosione della tragedia in tutte le sue forme, dalla tragicommedia a
quella pastorale, entrambi i generi derivati da modelli italiani(es. L’Aminta), queste sono
proprio i generi che verranno definiti “barocchi” perché spesso irregolari e non conformi al
teatro classico, né alle unità aristoteliche.
La critica della scuola delle mogli e L’improvvisazione di Versailles: due opere create come ‘contro risposta’ agli autori e attori gelosi del
successo delle due scuole.
Il Tartufo: opera che incarna la falsa devozione di atteggiamenti irreprensibili esibiti e non sentiti autenticamente; la commedia ricevette il
divieto dalla chiesa che licenziò l’opera come immorale e offensiva verso la religione.
Il Don Giovanni: è una tragicommedia in prosa in atti, pubblicata a Parigi nel 1682, venne composta successivamente al divieto di
rappresentare il Tartufo.
Il Don Giovanni è l’evoluzione del Tartufo, in cui il ‘libero pensiero’ è condotto fino all’ateismo.
La vicenda si rifà alla tradizione letteraria, nella quale il Don Giovanni è un seduttore incallito e cinico, ma attraversato da una vena comica.
Moliere mette in luce l’ipocrisia del personaggio più che del suo edonismo. La feroce satira di costume continua durante l’intera opera e nel
finale, come già narrato nella leggenda, Don Giovanni colpito da un fulmine, si inabissa tra le fiamme dell’inferno.
Il Misantropo: una nuova commedia nella quale si percepisce l’amarezza dolorosa dell’autore: confinato nell’universo di un salotto parigino,
il comico dello spettacolo è meno esplicito. Il personaggio Alceste, figura del ridicolo, può anche essere percepita come patetica e alla fine
diventa sia avvincente che repellente. L’accoglienza ricevuta da questa commedia non fu molto buona, ma il prestigio crebbe nel secolo
seguente quando l’interpretazione stravagante e ridicola del personaggio lasciò il posto ad una lettura dolorosa e patetica, diventata più
frequente nel XX secolo.
Il borghese gentiluomo e Il malato immaginario: le uniche opere con sottofondo musicale, vennero scritte in collaborazione con musicisti
come l’italiano Lully, nelle quali il testo era accompagnato da canti e balli.
Il Malato Immaginario è una commedia-balletto sul tema dell’incompetenza e avidità dei medici, anche Moliere stesso prese parte alla
rappresentazione interpretando il ruolo principale.
TEATRO SPAGNOLO
Durante il regno di Filippo II, molta importanza assume il teatro per due motivi
principali
Tutto avveniva all’aperto, sulla piazza o sul sagrato della Chiesa e gli
attori avevano il compito di commuovere e divertire il pubblico.