Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La circolazione
Plasma
Globuli bianchi
e piastrine
Globuli rossi
Globuli rossi
I globuli rossi, detti anche eritrociti, sono
cellule molto piccole a forma di disco
biconcavo. Essi sono privi di nucleo, vivono
mediamente tre mesi e non sono in grado
di riprodursi da sole, ed è per questo che
vengono prodotte continuamente dal
midollo osseo. I globuli rossi contengono
grandi quantità di emoglobina, una sostanza
formata da una proteina globulare, la globina e da una parte colorata,
l’eme, che contiene atomi di ferro. L’emoglobina è in grado di legarsi
all’ossigeno e all’anidride carbonica:
• Quando si lega all’ossigeno forma una sostanza rossa:
l’ossiemoglobina;
• Quando si lega all’anidride carbonica forma una sostanza di colore
blu: la carbodiossiemoglobina;
Globuli bianchi
I globuli bianchi, detti anche leucociti, sono
cellule vive, trasparenti e incolori prodotte
nel midollo osseo, provviste di nucleo, ed è
per questo che sono in grado di crescere e
di moltiplicarsi. Ne esistono molti tipi,
raggruppati in fagociti, le cellule che
mangiano, e i linfociti, che sono le cellule
della linfa. I globuli bianchi sono più grossi
dei globuli rossi, ma molto meno numerosi,
la loro vita media è molto breve
(dalle poche ore a qualche giorno) e sono il principale strumento di difesa
dalle infezioni grazie al fatto che hanno un movimento ameboide. Per
questo possono allungarsi e attraversare facilmente le pareti dei capillari e
raggiungere rapidamente il luogo dell’infezione per distruggere gli agenti
patogeni. Alcuni linfociti producono gli anticorpi che neutraizzano gli
agenti patogeni, mentre i fagociti li distruggono.
Piastrine
Le piastrine non sono cellule intere, ma sono
frammenti di grosse cellule che intervengono nella
coagulazione del sangue. Per questo quando ci
procuriamo una ferita, le piastrine liberano una
sostanza che trasforma il fibrinogeno, una proteina
presente nel plasma, in fibrina, una proteina
filamentosa che forma una fitta rete che intrappola
le cellule del sangue in una sorta di “tappo”, il coagulo, che blocca
l’emorragia. Attraverso questa fitta rete può filtrare solo un liquido, il
siero, che è composto dal plasma, che però è senza il fibrinogeno.
I vasi sanguigni
Il sangue si sposta nel corpo seguendo un
percorso “obbligato” e chiuso, quello dei
canali o dei vasi sanguigni, che
permettono al sangue di raggiungere tutte
le cellule. I vasi sanguigni si suddividono
in arterie, vene e capillari.
Arterie Vene
Capillari
Arterie
Le arterie sono vasi che portano il
sangue dal cuore verso la periferia
del corpo. Le arterie più grosse hanno
nelle loro pareti fibre muscolari lisce e
fibre elastiche che grazie alla loro
robustezza e alla loro elasticità,
riescono a reggere la pressione del
sangue spinto dal cuore.Le arterie
scorrono in profondità tranne in
alcuni punti dove sono in superficie
come nei polsi, nel collo e nelle tempie. Anche solo una piccola
lesione, può provocare una gravissima perdita di sangue, un’emorragia.
Le arterie si ramificano in arterie più piccole, le arteriole e queste in
capillari arteriosi. Le arterie trasportano sangue ricco di ossigeno
(tranne l’arteria polmonare che trasporta sangue povero di ossigeno).
Vene
Le vene sono vasi che trasportano il
sangue dalla periferia verso il cuore.
Hanno origine dai capillari venosi che
diventano via via più grandi, chiamandosi
venule e man mano che si avvicinano al
cuore diventano ancora più grosse. Hanno
pareti molto sottili ed hanno poche fibre
muscolari ed elastiche, perché la
pressione che scorre dentro il sangue è scarsa. Il movimento del
sangue verso il cuore è dovuto grazie alla contrazione dei muscoli
che circondano le vene e grazie anche alla presenza di valvole
lungo le vene, chiamate a nido di rondine, che non fanno tornare il
sangue indietro. Le vene trasportano sangue scarso di ossigeno, a
eccezione delle vene polmonari, dove scorre sangue ricchissimo di
sangue.
Capillari
I capillari sanguigni sono vasi sottilissimi, le ultime
ramificazioni delle arterie
e le prime ramificazioni delle
vene, che vengono in contatto fra
loro nei tessuti e costituiscono la maggior parte del
sistema circolatorio. Le pareti dei capillari sono talmente
sottili da essere costituite da un solo strato di cellule:
attraverso esse si verificano gli scambi di sostanze
nutritive, ossigeno e sostanze di rifiuto tra il sangue e le
cellule.
Il cuore
Il cuore è un muscolo cavo che si trova nel
torace, è costituito da un particolare tessuto
muscolare, il miocardio ed è contenuto in
un involucro, il pericardio, che lo isola
dagli organi vicino ad esso. Una robusta
parete verticale lo divide in due parti: la
parte sinistra che riceve dai polmoni,
attraverso le vene polmonari, il sangue
Le quattro cavità ricco di ossigeno, che viene distribuito poi
a tutte le cellule; la parte destra riceve dalle
vene cave, il sangue povero di ossigeno che
Ciclo cardiaco dovrà andare poi ad ossigenarsi nei
polmoni; La parte destra e sinistra sono due
pompe che lavorano insieme.
Le quattro cavità
Ciascuna parte del cuore è a sua volta divisa orizzontalmente in
due cavità: una superiore più piccola, chiamata atrio (uno a
sinistra e uno a destra) e una cavità inferiore, più grande, detta
ventricolo (uno a sinistra e uno a destra). Ogni atrio comunica e
fa passare il sangue al proprio ventricolo, attraverso una
valvola. La valvola tra l’atrio sinistro e il suo ventricolo si
chiama valvola mitrale o bicuspide e la valvola tra l’atrio destro
e il suo ventricolo si chiama valvola tricuspide. Valvola polmonare
Valvola tricuspide
Valvola aortica
L’infarto
Ipertensione arteriosa
L’ ipertensione arteriosa è un aumento anomalo della pressione con
cui il cuore pompa il sangue nell’aorta e di conseguenza in tutto
l’organismo. La pressione arteriosa presenta due valori: quello
sistolico (la cosiddetta massima) e quello diastolico (la minima).
Nella maggior parte dei casi di ipertensione arteriosa non c’è una
causa evidente, anche se lo stress, l’ansia, lo stile di vita e
l’alimentazione sono molto determinanti. In minoranza essa è dovuta
a malattie di tiroide, rene e surrene. Quasi sempre non ci sono
sintomi e il riscontro può venire da un momento all’altro, eccetto che
per improvvisi sbalzi o picchi che provocano cefalea, disturbi visivi e
senso di stordimento. Curarla è fondamentale per prevenire malattie
cardiovascolari anche molto gravi.
Arteriosclerosi
L’arteriosclerosi è un disturbo delle arterie caratterizzato
dall’indurimento delle pareti dei vasi sanguigni; tuttavia lo spazio
all’interno di questi vasi sanguigni può ridursi, a causa
dell’accumulo di sostanze sulle pareti dei vasi e del conseguente
indurimento delle stesse pareti dei vasi, perciò il flusso di sangue
all’interno delle arterie può ridursi. La riduzione del flusso di sangue
all’interno delle arterie, dovuta al minore spazio disponibile
all’interno dei vasi, comporta un minore afflusso di ossigeno e di
sostanze nutritive ai diversi organi che, di conseguenza, possono
essere interessati da disturbi di vario genere.
L’infarto
In termini medici, per infarto si intende "la necrosi di un
tessuto per ischemia (ovvero mancanza totale o parziale di
sangue), cioè per grave deficit di flusso sanguigno". Si tratta
sempre di una condizione grave e che richiede un intervento
immediato in mancanza del quale può sopraggiungere anche la
morte. Attenzione dunque ai sintomi che però sono sempre
diversi e cambiano a seconda dell'organo interessato. Non
dimenticate mai che il sintomo principale è comunque un
dolore acuto e inspiegabile al petto.