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FORME GIURIDICHE PER

L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’
PROFESSIONALE
Dott. Andrea Barabino, Commercialista
barabino@airentiebarabino.com
NUOVE FORME ASSOCIATIVE E MODALITA’
FISCALI 2019
• Il nostro ordinamento giuridico offre molteplici possibilità di scelta per quanto riguarda la forma di esercizio dell’attività; e
ciascuna possibilità comporta adempimenti e regimi fiscali differenti.
• Una lista di queste opzioni ci permette di comprendere meglio le varie caratteristiche.
• Iniziamo con la forma più adatta ai professionisti che si affacciano al mondo del lavoro in forma individuale, passando poi alle
soluzioni che prevedono l’esercizio dell’attività in forma associata, la partecipazione ad appalti pubblici, e la disponibilità di una
struttura organizzativa un po’ più complessa.
• In linea generale, comunque, ogni soluzione scelta prevede la possibilità di avvalersi della collaborazione di dipendenti o di altri
professionisti.
• Vediamo ora, per ogni categoria, i principali adempimenti istitutivi, obblighi contabili e aspetti fiscali, con i pro ed i contro al fine
di comprendere meglio le peculiarità di ognuna.
1) PARTITA IVA ORDINARIA:
 ADEMPIMENTI ISTITUTIVI
E’ il regimo fiscale e contabile di chi non ha i requisiti per usufruire del regime forfetario.
L’attribuzione del numero di partita IVA, avviene mediante presentazione della comunicazione di
inizio attività all’Agenzia delle Entrate, con modello AA9.
 OBBLIGHI CONTABILI
• Liquidazioni e versamenti IVA
• Tenuta dei registri incassi e pagamenti
 ASPETTI FISCALI
I titolari di Partita IVA ordinaria sono soggetti passivi IRPEF con le aliquote progressive a scaglioni,
sono soggetti IVA a pieno titolo, e devono presentare:

• dichiarazione annuale IVA,


• dichiarazione dei redditi (ed IRAP ove dovuta),
• modello 770 e certificazione unica se si sono operate ritenute d’acconto e, durante l’anno, le
comunicazioni IVA trimestrali ed eventuali esterometri.
IRPEF: IRPEF (Modello a scaglioni)
le aliquote IRPEF sono stabilite nei seguenti scaglioni:
 23% per i redditi fino a 15 mila euro;
 27% per redditi compresi tra i 15.001 euro e i 28 mila;
 38% per redditi compresi tra i 28.001 e i 55 mila euro;
 41% per la fascia di reddito che va da 55.001 e i 75
mila euro;
 43% per redditi superiori ai 75 mila euro.

A queste si devono aggiungere le addizionale comunali e


regionali.
PRO CONTRO

• La struttura organizzativa che prevede la • Sicuramente la Partita Iva Ordinaria prevede


Partita Iva Ordinaria permette una maggiore per colui che la adotta una lunga serie di
libertà da parte dei professionisti per quanto
riguarda l’indipendenza, senza vincoli di ricavi, adempimenti fiscali e giuridici che obbligano il
ed un miglior accesso a finanziamenti (anche professionista ad appoggiarsi ad un
a fondo perduto), bandi e concorsi. Commercialista, che lo assista nel
destreggiarsi fra adempimenti e scadenze.
Inoltre per chi sfora i limiti del regime
forfetario, le aliquote IRPEF come abbiamo
visto risultano davvero molto incisive, ed a
queste, naturalmente come in ognuna delle
casistiche che esaminiamo, occorre
aggiungere i versamenti previdenziali
all’Inarcassa.
2) ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE:
 Per associazione professionale s'intende l'associarsi di due o più professionisti. La possibilità di
creare associazioni di questo tipo è sancita dalla legge 1815 del 1939.

 Scopo dell'associazione professionale è fornire uno strumento giuridico per collaborare con fra
colleghi ripartendo i guadagni secondo quanto concordato a priori. Tale esercizio della libera
professione si sta sempre più diffondendo, da un lato per la necessità di fornire un'ampia gamma
di servizi specialistici, dall'altro per l'opportunità di ridurre i costi di gestione dello studio grazie
alle economie dimensionali, derivanti dalla suddivisione dei costi fra colleghi.
 ADEMPIMENTI ISTITUTIVI
La costituzione avviene mediante la stipula del contratto associativo che disciplina le regole cui devono attenersi gli associati, indicando fra
l’altro che l'associazione svolge in via esclusiva l'attività professionale ed intellettuale. Tale contratto può avere la forma di :
• Scrittura privata registrata presso l’Agenzia delle Entrate
• Scrittura privata autenticata dal Notaio
• Atto pubblico.
 OBBLIGHI CONTABILI
I professionisti possono scegliere se adottare la contabilità semplificata o ordinaria, con alcune differenze.
Contabilità semplificata, obblighi:
• Registri IVA delle vendite e degli acquisti
• Registro beni ammortizzabili
Contabilità ordinaria, obblighi:
• Registri IVA delle parcelle emesse e delle fatture di acquisto
• Registro cronologico delle movimentazione finanziarie
• Registro beni ammortizzabili
 ASPETTI FISCALI
Il reddito prodotto è inteso come reddito da lavoro autonomo e viene regolato dall’articolo 5 del DPR n. 917/86. I compensi sono percepiti
dall’associazione e le quote di partecipazione agli utili sono definite dagli accordi associativi. L’associazione professionale non è soggetta ad
imposte dirette, poiché il suo reddito si ribalta automaticamente sugli associati: ogni associato sarà soggetto a tassazione IRPEF, in
proporzione al reddito prodotto all’interno dell’associazione; dovrà presentare: dichiarazione annuale IVA, dichiarazione dei redditi ed
Irap, modello 770 e certificazione unica se si sono operate ritenute d’acconto e, durante l’anno, le comunicazioni IVA trimestrali ed
eventuali esterometri.
PRO CONTRO

• Maggior forza contrattuale con i clienti per la • Per funzionare bene occorre accordo e
presenza di una organizzazione, non basata fiducia reciproca fra i colleghi associati.
soltanto sul singolo professionista;
• Possibilità di ripartire le spese di studio; Dal punto di vista fiscale non ci sono vantaggi
rispetto al professionista singolo.
• Possibilità di avere diverse specializzazioni
• Infine non possedendo personalità giuridica, i
all’interno dello studio.
soci di un’Associazione Professionale
rispondono delle obbligazioni prese dall’
Associazione in maniera illimitata, non solo
con il patrimonio della stessa ma anche con il
proprio patrimonio, quello personale. Tale
caratteristica invece può venire meno con la
Società Tra Professionisti (STP) che vedremo
di seguito.
3) SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI STP
• La Società tra professionisti, disciplinata dalla L. 183/2011 e successive
modificazioni, costituisce una modalità di organizzazione dell'esercizio in comune
di una o più attività intellettuali, attraverso lo strumento societario, essendo stati
superati i divieti imposti in passato dalla legge 1815 dl 1939.
 ADEMPIMENTI ISTITUTIVI
• Una STP può essere costituita in tutte le forme societarie che abbiano ad oggetto l’esercizio di una o
più attività (snc, sas, srl, spa, sapa, o società cooperative) ed è sottoposta a tutti gli adempimenti
istitutivi delle società disciplinate dal Codice Civile. Tuttavia l’oggetto sociale deve essere
esclusivamente professionale e non commerciale.
• Possono possedere quote del capitale soci non professionisti, ma i soci iscritti agli albi professionali
devono avere almeno 2 terzi dei diritti di voto.
 OBBLIGHI CONTABILI
• Gli obblighi contabili seguono quelli delle società in generale. Perciò devono essere istituiti i libri
sociali obbligatori in caso di società di capitali (assemblee, C.d’A., ecc.) i libri IVA e tutti i libri contabili
previsti dal codice civile e dal D.P.R. 600/73 (libro giornale, inventari, magazzino, cespiti
ammortizzabili, ecc.).
• Se si tratta di società di persone, con ricavi inferiori ad € 400.000, si può optare per la contabilità
semplificata. Se si tratta di società di capitali, vige l’obbligo di depositare presso il registro delle
imprese il bilancio annuale, redatto nella forma prevista dal codice civile.
 ASPETTI FISCALI
• In caso di società di persone, il reddito si determina con il principio di cassa, ed è direttamente tassato
in capo al socio (IRPEF); se invece la società è di capitali/cooperativa, allora si utilizza il principio di
competenza e il reddito viene tassato attraverso le imposte IRES-IRAP.
• In ogni caso deve presentare: dichiarazione annuale IVA, dichiarazione dei redditi ed IRAP ove dovuta,
modello 770 e certificazione unica se si sono operate ritenute d’acconto e, durante l’anno, le
comunicazioni IVA trimestrali ed eventuali esterometri.
PRO CONTRO

• Gli aspetti positivi di questa categoria è quello • I contro relativi alle STP sono riconducibili ai
di poter decidere di adottare qualsiasi costi fissi che questa tipologia di
tipologia di Società, in base all’esigenza di organizzazione ha intrinseci. Bisogna quindi
ogni singolo professionista. Si può quindi sempre ponderare le esigenze con una
optare di costituire una Società di Capitali e di dimensione consona e proporzionale al
far possedere alla stessa un’autonomia proprio fatturato e ai propri utili.
patrimoniale perfetta. In tal caso la garanzia
per i creditori sarà rappresentata solo dal
Capitale Sociale della Società e non anche dal
patrimonio personale dei soci.
• In pratica la STP è quella che si presta ad
essere la più versatile tra le forme giuridiche
fin qui analizzate.
4) SOCIETA’ DI INGEGNERIA:
Cos’è - Pro - Contro
• La società di ingegneria è stata introdotta nell’ordinamento dalla legge 266/1997 (legge Merloni), per
consentire la partecipazione agli appalti pubblici, mentre la legge 124/2017 ha definitivamente chiarito che
può ricevere anche incarichi privati.
• La costituzione di una società per fornire, nel settore pubblico e privato, servizi di ingegneria e architettura e
altri servizi tecnici, consente di proporre alla committenza una proposta altamente efficiente ed efficace
sotto il profilo della qualità, dei tempi e dei costi. L’attività professionale viene infatti ad essere collocata in
una forma di organizzazione, all’interno della quale si mettono a fattore comune, secondo logiche
imprenditoriali, know-how interdisciplinari che consentono di fornire un prodotto a maggiore valore
aggiunto, rispetto ad un libero professionista o ad uno studio associato. La costituzione di una società di
ingegneria permette di svolgere positive sinergie con le esperienze di più professionisti, acquisendo una
maggiore dimensione; la fusione di più studi in una società permette, ad esempio, di potere utilizzare i
requisiti di tutti i singoli professionisti per le gare svolte dalla nuova società garantendo la durata e
l’incremento dei curricula di singoli professionisti. Una società di ingegneria può anche partecipare alle gare
di servizi di ingegneria e architettura all’interno di un consorzio stabile, acquisendo una “massa critica” ben
diversa dal singolo progettista. Una società di ingegneria riesce quindi, oltre che a fornire un prodotto
tecnico migliore, ad interfacciarsi con maggiore appeal ed efficacia sia con le altre strutture organizzate che
operano nella filiera delle costruzioni, sia con i committenti stranieri, siano essi Paesi o Enti finanziatori,
abituati da sempre a dialogare con società di consulenza tecnico-economica operative a livello europeo e
internazionale che forniscono servizi di ingegneria e architettura di alto livello qualitativo.
 ADEMPIMENTI ISITUTIVI
• La società di ingegneria può essere solamente una società di capitali (srl, spa o sapa) oppure una
società cooperativa. L'atto costitutivo (Art. 2328 c.c.) deve essere redatto per atto pubblico e deve
contenere una serie di informazioni obbligatorie (Tutte le disposizioni si trovano nel Codice Civile,
Libro V).

 OBBLIGHI CONTABILI
• Essendo società di capitali, devono sottostare a tutti gli obblighi contabili già evidenziati sopra. Deve
depositare presso il registro delle imprese il bilancio annuale, redatto nella forma prevista dal codice
civile.

 ASPETTI FISCALI
• Il regime di tassazione è quello IRES-IRAP, quindi viene tassato l’utile della società con un’aliquota del
24%.
• Gli adempimenti fiscali sono: dichiarazione annuale IVA, dichiarazione dei redditi ed Irap ove dovuta,
modello 770 e certificazione unica se si sono operate ritenute d’acconto e, durante l’anno, le
comunicazioni IVA trimestrali ed eventuali esterometri.

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