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quali procedure.
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Cos'è l'audit?
di spesa pubblica.
3
Le esperienze di audit pubblico
non paghiamo”.
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Affrontare il debito per riprendere il potere.
(dal programma elettorale di Torino in Comune)
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A Torino -49,2 di contributi statali in 10 anni.
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IL DEBITO DEL COMUNE DI TORINO, 1/1/2018
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I dati sono arrotondati ai mille euro. I mutui e i boc (ai
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Il Debito del comune è quasi 4 volte la spesa corrente
euro.
periodo titolo
1998 - 2016 MUTUI
1998 - 2008 BOC
2000 - 2013 INFRA.TO
2013 - 2015 ANT. LIQ.
2002 - 2007 DERIVATI
2017 ANT. CASSA
DEXIA 5
DEUTSCHE 1
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CHI SONO I CREDITORI
ABN AMRO, banca olandese, la più grande dell’Olanda fino al
2007,compratrice di ANTONVENETA, rilevata in quell’anno da
un consorzio FORTIS, Royal B. of Scotland e Santander.
Dopo la crisi del 2008 il governo olandese ha rilevato l’intera
banca. Il suo credito residuo con Torino è di quasi 57 milioni di
euro. La quota annuo 2017 interessi è poco più di 3 milioni
di euro.
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DEXIA, banca franco-belga con sede a Bruxelles, dal ‘99 solo
belga. Dal ‘99 controlla Crediop, nel 2008 è stata salvata da
stati belga, francese e del Lussemburgo. E’ la banca che ha
stipulato più titoli derivati con gli enti locali tra il 2002 e il 2006
e ha in corso cause milionarie (es. comune di Prato) o
transazioni sotto l’egida del governo in Francia. Il debito
residuo di Torino è di circa 290 milioni di euro, 217 per BOC, 9
per mutui e ben 63,6 milioni di derivati (in caso di chiusura al
31/12/17), che sono costati oltre 12 milioni nel 2017. La rata
interessi annua totale è di 12,1 milioni di euro.
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DEUTSCHE BANK, banca tedesca con sede a Francoforte. È
uno dei principali gruppi bancari mondiali. Fondata nel 1870,
negli anni del nazismo collaborò attivamente; fu smembrata in
10 banche dagli Alleati, per tornare unica nel 1957. Nel 2015
la banca ha dovuto pagare 2,5 miliardi di dollari
principalmente negli USA a causa dello scandalo LIBOR,
ovvero la modificazione dei tassi di riferimento per i prestiti.
Debito residuo di Torino oltre 306 milioni per un unico BOC
che costa oltre 16 milioni di interessi (2017) ad un tasso
annuo del 5,27 %, il più alto tra tutti i creditori.
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CCDDPP: cassa depositi e prestiti, società per azioni, per
l’83% dello stato italiano e per la restante parte da diverse
fondazioni bancarie tra cui spiccano Intesa San Paolo,
Unicredit e Monte dei Paschi. Gestisce il risparmio postale,
circa 250 miliardi di euro e la raccolta obbligazionaria. E’ la
terza istituzione bancaria dopo Unicredit e Intesa S.Paolo.
Possiede il 26% di ENI, il 35% di POSTE ITALIANE e il 71%
di FINCANTIERI.
Ultimamente è stata utilizzata per operazioni quali
il fondo di risoluzione delle banche in crisi (banca Etruria) e
poi col fondo Atlante (Veneto banca). Torino ha debiti residui
per un totale di un miliardo e 166 milioni, di cui 667 milioni
per mutui, circa 23 milioni per mutui infra.to e 476 milioni per
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anticipazioni di liquidità 2013-2015. La quota interessi a
carico del comune nel 2017 è stata di oltre 26 milioni di
euro. Il tasso di interesse sui mutui a tasso fisso è stato
mediamente del 4,1%, di poco inferiore a quello praticato
dalle banche d’affari private.
MPS, monte dei Paschi, storica banca senese, di cui sono
note le vicissitudini. Torino deve ancora circa 198 milioni di
BOC, residuo di mutui stipulati tra il 1998 e fine 2011, con una
rata interessi nel 2017 di poco meno di 2,5 milioni di euro.
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INTESA S.PAOLO, per brevità S.PAOLO, nata dalla fusione delle
due banche nel 2006, è il più grande gruppo bancario italiano, ha
un consiglio di sorveglianza e uno di gestione, ha assorbito molte
piccole case di risparmio di varie città, la Compagnia di S.Paolo è il
primo azionista con l’8,25% di azioni, seguito dal fondo Black Rock col
5% e dalla fondazione Cariplo col 4,83%, tutto il resto, 81,9%, è sul
mercato. Il debito della città di Torino verso S.Paolo è di 1.197 milioni
circa per mutui del comune, 145,6 milioni di mutui di infra.to e 35
milioni di derivati (chiusura in anticipo). La rata interessi complessiva
annua ammonta a 29,2 milioni di euro, il tasso medio dei mutui a
tasso fisso è del 4,5%.
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UNICREDIT, è il secondo gruppo bancario, nasce nel 1998 dalla
fusione del Credito Italiano con la Cassa di Risparmio di Torino.
Negli anni 2000 il gruppo si espande notevolmente all’estero e
specie nei paesi dell’Est. Dalla crisi del 2007 la banca affronta
diverse crisi con vari aumenti di capitale. I maggiori azionisti sono
Capital Research con il 5,07% e Aabar Luxembourg col 5,03. Il
63% è in mano ad investitori istituzionali di tutto il mondo. La
fondazione CRT possiede meno del 2,5% del capitale sociale. La
città di Torino deve circa 39 milioni di euro per mutui diretti, 77,5
milioni di euro per mutui infra.to, oltre 109,5 milioni di boc; inoltre
254 milioni di anticipazione di cassa, per un totale di circa 480
milioni di euro. La quota annua interessi è stata di oltre 18
milioni di euro.
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ANNO 2107: INTERESSI PER BANCA, ALL’1/01/2018
debito totale quota quota
Totali per banca residuo rata interessi capitale
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PESO PERCENTUALE DELLA SPESA ANNUA PER RESTITUZIONE DEL
DEBITO SULLA SPESA CORRENTE
Nota: la prima riga contiene le percentuali di spesa per il servizio del debito dal 2003
al 2016 compresi; la seconda riga contiene il valore della spesa di rimborso debito
(interessi e quota capitale) negli stessi anni; la terza riga presenta invece i valori
della spesa corrente, stesso periodo. Tutti i dati sono tratti dai conti consuntivi della
città di Torino, dalle relazioni della giunta e dei revisori dei conti.
LA PERCENTUALE, nella prima riga, E’ DATA DAL RIMBORSO ANNUO DEL
DEBITO DIVISO LA SPESA CORRENTE DI QUELL’ANNO.
i dati del rimborso e della spesa corrente sono in milioni di euro
15% 15% 15% 18% 20% 18% 20% 20% 20% 22% 21% 22% 22% 24% 25%
185 178 181 206 234 206 234 240 246 258 240 247 243 258 264
1.273 1.151 1.192 1.171 1.177 1.171 1.177 1.217 1.215 1.167 1.159 1.144 1.090 1.074 1.060
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
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ANDAMENTO SPESA CORRENTE-SPESA RIMBORSO DEBITO 03-16
1400
2003 1.273 185
1,273
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MOZIONE N. 6
11,141,000
10,000,000
7,336,000
5,918,500
5,000,000 4,385,500
0
2002 2,003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
-1,949,500
-5,000,000
-5,165,500
-5,854,000
-7,435,500
-8,578,500
-10,000,000
-9,742,500 -9,728,500
-12,930,500
-13,037,500
-13,481,000
-15,000,000
-15,202,500
-15,632,393
-20,000,000
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DERIVATI: BILANCIO ATTIVO – PASSIVO 2017
600,000,000
500,000,000
400,000,000
300,000,000
200,000,000
100,000,000
0
1979 1991 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2013 2014 2015 2016
Series1 Series2
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SPAZI DI RISPARMIO: MUTUI A TASSO FISSO, TASSO DI
INTERESSE MEDIO
tasso
CAPITALE quota
RESIDUO interessi medio
CASSA DEPOSITI PRESTITI 222.880.000 9.166.000 4,1%
DEUTSCHE BANK 306.547.000 16.155.000 5,3%
SAN PAOLO 206.581.000 9.198.000 4,5%
UNICREDIT, con B.SICILIA 154.982.000 8.021.000 5,2%
890.990.0000 42.540.000 4,8%
CASSA DEPOSITI
PRESTITI 254.184.000 10.865.000 4,27%
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ORDINE DEL GIORNO N. 4
Tra il 2013 e il 2015 vengono fatti debiti con la CDP per oltre 500
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Nel 2015 una parte di residui attivi (crediti del comune) non più
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FONDAZIONE COMPAGNIA DI S. PAOLO
33
Totale € 149.391.478
al 31/12/2016 al 31/12/2015
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IN DATA 13-6-2017, SI’ DELLA GIUNTA A
CONVENZIONE CON COMPAGNIA DI SAN PAOLO
2017 2018-2019
•Inserimenti in accoglienze
residenziali € 500.000
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CHE FARE? SPUNTI DI PROPOSTE PER UNA
SOLUZIONE
42
Ricontrattazione del tasso di interesse
dell’istituto
concorrenti
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