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PRINCIPALI RIFLESSIONI
1) IN ATTO UNA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA SENZA PRECEDENTI PARTICOLARMENTE GRAVE IN ITALIA E NEL
VECCHIO CONTINENTE ;
2) RISPETTO AI TRADIZIONALI FLUSSI PER LAVORO SONO ANDATI AUMENTANDO, FINO A PREVALERE, QUELLI
DETTATI DA MOTIVI UMANITARI E AMBIENTALI ;
3) LEUROPA, E SPECIALMENTE LITALIA IN RAGIONE DELLA SUA COLLOCAZIONE GEOGRAFICA, TROVA
DIFFICOLT NELLA GESTIONE DEI NUOVI FLUSSI ;
4) ATTUALMENTE LA SITUAZIONE ECONOMICA E OCCUPAZIONALE CRITICA, MENTRE DAL PUNTO DI VISTA
DEMOGRAFICO INDUBBIA LA FUNZIONALIT DEI NUOVI VENUTI ;
5) OPPORTUNIT DI CO-SVILUPPO SI DANNO A PARTIRE DAL PESO CRESCENTE DI IMPRESE E IMPRENDITORI
IMMIGRATI ;
6) LECONOMIA IL FONDAMENTO DI CUI TENERE CONTO PER PERMETTERE FLUSSI MIGRATORI E SCAMBI
CULTURALI BENEFICI SIA AI PAESI DI ORIGINE CHE A QUELLI DI ARRIVO;
7) LIMMIGRAZIONE APPORTATRICE DI UNA DIMENSIONE INTERCULTURALE CHE STA CAMBIANDO IL VOLTO
DEL NOSTRO PAESE .
Prof.ssa Nicoletta Varani - DISFOR
Riflessioni geo sociali tratte dal Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos per lOecd Expert Group on Migration - 2017
Gli immigrati in Italia superano dal 2014 i 5 milioni ma, secondo le previsioni
pi accreditate, a met secolo dovrebbero arrivare al doppio.
Nel periodo 2011-2065, nello scenario centrale ipotizzato dallIstat nelle su
proiezioni demografiche (quello pi realistico), la dinamica naturale della
popolazione italiana sar negativa per 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite
contro 40 milioni di decessi) e quella migratoria sar positiva per 12 milioni
(17,9 milioni di ingressi contro 5,9 milioni di uscite), con un margine
dincertezza finale (tutto sommato contenuto) che varia di 1,5 milioni.
TRANSIZIONE
La popolazione residente straniera aumenter di quasi 10 milioni, passando
DEMOGRAFICA
dai 4,6 milioni del 2011 a 14,1 milioni nel 2065.
Let media della popolazione italiana passer da 43,5 anni a 49,7 anni.
Lincidenza degli ultra 65enni passer dal 20,3% al 32-33%, toccando i 20
milioni; quella dei minori fino a 14 anni dal 14% al 12,7%.
La popolazione in et lavorativa (15-64 anni) passer da unincidenza del
65,7% a una del 54,5% e sar pari a 33,5 milioni.
Lindice di dipendenza degli anziani di conseguenza passer dal 30,9% al
59,4%.
Prof.ssa Nicoletta Varani - DISFOR
Riflessioni geo sociali tratte dal Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos per lOecd Expert Group on Migration - 2017
I nuovi cittadini
I cittadini italiani per acquisizione, che erano solo 285.785 nel 2001,
sono risultati 671.394 al Censimento del 2011, a questi si aggiungono
i 65.383 che hanno acquisito la cittadinanza nel 2012, 100.712 nel
2013, 129.887 nel 2014 e 178.035 nel 2015.
Si pu calcolare che gi 1 milione e 150mila cittadini italiani siano di
origine straniera.
Se continuer il trend riscontrato nel 2014 e nel 2015, a met
secolo almeno 6 milioni di cittadini italiani residenti nel Paese
saranno di origine straniera e influiranno per oltre il 10% sul totale.
Le collettivit maggiormente protagoniste sono, da un lato, quelle
di pi antico insediamento in Italia:
lalbanese (20,4% del totale) e la marocchina (18,4%). I membri di
queste collettivit sono stati i maggiori protagonisti dei flussi
dingresso e dellinserimento nel mercato occupazionale gi negli anni
90.
Prof.ssa Nicoletta Varani - DISFOR
Riflessioni geo sociali tratte dal Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos per lOecd Expert Group on Migration - 2017
Larea Sar italiana si estende poco a sud della nostra penisola, sovrapponendosi in parte a quella maltese.
Benche larea Sar non influenzi minimamente la sovranita o la giurisdizione degli Stati, Malta ne ha fatto
spesso una questione di prestigio, dichiarandosi responsabile per una zona che estesa 750 volte il suo
territorio. Salvo poi tirarsi indietro nellattivita da svolgere nella sua area di competenza lasciando il cerino
nelle mani delle autorita italiane. Che hanno finito per tenerselo.
Con il venir meno di ogni autorita effettiva sul territorio libico abbiamo esteso la nostra competenza anche
allarea Sar libica decidendo (ma la decisione stata una necessaria reazione operativa piu che una strategia
consapevole) di giocare il ruolo di gigante buono nellarea. Finche ne avremo i mezzi. []
Cio che pero mostra contraddittorieta nelle interpretazioni, e svela la debolezza dovuta alla mancanza di
strategia, sono le piccole differenze di gestione in zona Sar maltese e in zona Sar libica, incluse le
destinazioni di sbarco dei profughi tratti in salvo, i cosiddetti porti sicuri.
[] Il porto sicuro per chi viene tratto in salvo in zona Sar maltese, pero, non coincide con il porto della
Valletta ne con altri in territorio maltese, come dovrebbe essere secondo il diritto convenzionale. Si deciso
infatti che il porto sicuro fosse identificato con quello piu vicino, vale a dire quello di Lampedusa. Ergo,
migranti soccorsi in area Sar maltese vengono sbarcati in Italia.
Nella zona Sar libica accade qualcosa di diverso. Il porto sicuro verso cui vengono portati i rifugiati non ne
un porto del paese Sar ne il porto piu vicino. Ma immancabilmente un porto italiano. E cio anche nel caso in
cui a trarre in salvo i migranti sia una nave battente bandiera straniera. La questione ancora (per poco)
fluida e tutto si gioca sulla bandiera della nave di primo soccorso, sulla definizione di porto sicuro e su quella
della precisa responsabilita Sar.
Prof.ssa Nicoletta Varani - DISFOR
Riflessioni geo sociali tratte dal Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos per lOecd Expert Group on Migration - 2017
State
bombardando il
muro che si erge
sulla strada dei
migranti e dei
terroristi,
avvertiva il
Colonnello nel
2011.
Prof.ssa Nicoletta Varani - DISFOR
Riflessioni geo sociali tratte dal Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos per lOecd Expert Group on Migration - 2017