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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PERUGIA

Dipartimento di Ingegneria

SIMULAZIONE RICRISTALLIZAZIONE E
CRESCITA GRANO

1
Agend
1 2 3 a4

SCOPO INTRODUZION MODELLO PARAMETRI


DEL E ADOTTATO INPUT
LAVORO
5 6 7

BOH BOH POSSIBILI


IMPLEMENTAZ
IONI E
SVILUPPI
FUTURI
2
Scopo del
lavoro

Simulazione del
fenomeno di
ricristallizzazione
e crescita grano

Tarare il modello
fisico su acciai di
interesse
AST

3
Modello fisico
utilizzato
Il modello fisico utilizzato quello sviluppato da
Abbruzzese che simula lannealing a partire dal profilo
termico e dal tasso di riduzione, dopo una taratura
mediante la variazione della densit delle dislocazioni
iniziali.
INPUT OUTPUT
Profilo termico Raggio medio

Modello di
Tasso di riduzione
ricristallizzazione e
crescita grano
Densit Frazione
dislocazioni volumetrica
iniziali e ricristallizzata
Nuclei
deformazione
iniziali
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Modello fisico
utilizzato
Con il presente modello di crescita grano e
ricristallizzazione possibile simulare i seguenti fenomeni
fisici :

1. Effetto Zener

2. Atom drag

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Prima ipotesi: sfere
La prima ipotesi consiste
equivalenti
nella descrizione dei grani cristallini
di
forma irregolare in termini di sfere equivalenti (identico volume),
descrivibili con il solo parametro del raggio.
In questo modo lequazione che descrive il movimento di un bordo di
grano pu essere descritta come:

1

v v mPv m Pv PD
v M
R

1
R
I v

v

Pv la driving force totale a cui sottoposto il sistema composta


da:
Pv

causata dalla differente
driving force dei due bordi grano
R Rv
proporzionale alla curvatura media degli stessi ( )
PvD

D
che Pv
I v simboleggia leffetto ritardante sulla velocit di bordo

dovuto alla presenza di inibitori
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Seconda ipotesi:
omogeneit
Lapproccio statistico del modello permette di considerare il
sistema dei grani sotto lipotesi di omogeneit e quindi permette di
trattare levoluzione delle classi di grani invece dei singoli grani
stessi, impiegando lequazione di continuit per calcolare levoluzione
delle distribuzioni dimensionali.

Il sistema statistico costituito dalle classi di grani pu essere


w
caratterizzato dalla funzione ijdi correlazione che indica la frazione
I v
di superficie comune ai grani i e j.

Se anche il fattore dipende solo dalla dimensione dei grani i e j, la


velocit di crescita pu essere calcolata a partire dallequazione 1
come:
dRi 1 1
wij vij M wij I ij
dt R R
j j j i

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Terza ipotesi: topologia
random
Viene fatta la assunzione che la distribuzione topologica dei grani sia
random: la probabilit per il grano i e il grano j di formare un bordo
comune proporzionale alla superficie totale di entrambe le classi.

Questa una caratteristica intrinseca al modello statistico e


derivabile da principi primi senza specifiche assunzioni.

wij
Tutto ci si traduce, per la frazione di grani i e j con in comune un
bordo, in:
j 4R j2
dRi 1 1
wij M mPi
j j

j
4R 2
dt
Rci Ri

1 1 1
j R j j j I ij

j
R 2

Ii
j
Ii
j j
j j

2 2
Rci Rc Rc R R
j
j

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Presenza di particelle: Zener
drag
Secondo la teoria di Zener le particelle causano una inibizione del
movimento di bordo grano che pu essere approssimativamente
considerata come una forza ritardante PZ che agisce omogeneamente lungo
tutto il bordo:
PZ
se il valore della driving force P troppo basso la forza netta applicata
al bordo risulta pari a zero;
P P PZdalla
se la forza esterna risulta superiore a quella esercitata 0 particella
(PZ0), il bordo riesce a muoversi ma con una driving force netta pari a

P P PZ 0 P PZ 0
P 0 PZ 0 P PZ 0
P P PZ 0 PZ 0 P

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Presenza di particelle: Zener
drag
Per calcolare landamento del raggio nelle varie classi in funzione
dellinibizione presente occorre dividere la popolazione in tre gruppi dove i
grani della classe i crescano, si rimpiccioliscano a spese di quelli della
classe j o non si muovano a seconda se la differenza tra R j ed Ri positiva
(Ri>Rj, range I), negativa (Rj>Ri, range III) o pari a zero (Ri quasi pari a Rj,
range II).

Imponendo2 le seguenti abbreviazioni:


j R j 1 j R j 1
1
I , II , III
Dove & Rc Rc
j R 2j Rc j R 2j con

1 1 1 1 1 1 1
I iZ I I Z 0 II II
III I Z 0 I i I I I Z 0 III III I Z 0 II
Z

Rc Ri Rci Rc Rc Rc Ri

dRi 1 1 1 1
M I I III III I III I Z 0
dt Rc Ri Rc Ri
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Modello fisico
Tale modello stato
utilizzato
sviluppato attraverso lutilizzo del
software MATLAB.

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Modello fisico
Per verificare il corretto
utilizzato
funzionamento del modello si
scelto di effettuare alcune simulazioni utilizzando dei
dati acquisiti grazie alla letteratura presente sull
argomento.

INSERISCI SCANSIONI PAGINA 1024

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Risultati simulazioni di dati
sperimentali noti

epsilon=80% +
rho=9e10
epsilon=20% +
rho=2e10

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Risultati simulazioni di dati
1.00E+11
sperimentali noti 9.00E+10

9.00E+10 8.00E+10

8.00E+10
rho Ntot
7.00E+10

7.00E+10
6.00E+10
(cm^-2) Ntot (cm^-3)
6.00E+10
5.00E+10
5.00E+10
4.00E+10
4.00E+10

3.00E+10
3.00E+10

2.00E+10
2.00E+10

1.00E+10 1.00E+10

0.00E+00 0.00E+00
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9

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