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Gamma-Cmara
Principi di funzionamento
Tipologie di strumentazione
Per limaging a emissione di singolo fotone esistono due modalit di
acquisizione: planare e tomografica:
La gamma-camera convenzionale
Nella sua forma convenzionale, una gamma-camera consiste in un
collimatore, in una lastra di un cristallo scintillatore accoppiato
otticamente a un insieme di fotomoltiplicatori, e in una elettronica di
lettura e acquisizione dei dati. Tale assieme viene solitamente
chiamatotesta di rivelazione. I vari componenti della gammacamera sono di seguito descritti.
Il cristallo scintillatore (o piu semplimente scintillatore) e la parte
attiva del processo di rivelazione dei raggi . Nellattraversare lo
scintillatore, alcuni raggi gamma passano, mentre altri interagiscono
una o piu volte col materiale, depositando tutta o parte della propria
energia. La probabilita che un raggio di energia nota E interagisca
con uno scintillatore di un dato materiale dipende dallo spessore del
materiale attraversato e dal coefficiente di attenuazione lineare (E).
Tale probabilita e data dalla seguente relazione che esprime il numero
N(x) di fotoni che riescono ad attraversare uno spessore x di materiale,
dato il numero N0 di fotoni incidenti:
Il valore di (E) dipende dal numero atomico Z e dalla densita del
materiale stesso e dallenergia E del fotone. Tale valore risulta
solitamente tabulato in termini di (E)/ (coefficiente di attenuazione
massico, espresso in cm2/g o in m2/kg).
Il fotorivelatore
Una volta che lo scintillatore ha prodotto il lampo di luce, questo deve
essere rivelato in modo tale da misurarne lenergia totale (che si
assume essere pari allenergia persa dal fotone incidente) e la posizione
dellinterazione. Sebbene da allora ci siano stati notevoli progressi
nellaffinamento del metodo, il principio di funzionamento e ancora
quello da lui proposto, al punto da denominare tale rivelatore Anger
camera. Il sistema di fotorivelazione della Anger camera consiste in un
insieme di fotomoltiplicatori disposti su una griglia regolare a base
esagonale e accoppiati otticamente al cristallo scintillatore attraverso
opportune colle ottiche. Nelle prime versioni di Anger camera i
fotomoltiplicatori erano di forma circolare, mentre oggi per
massimizzare la raccolta della luce si utilizzano fotomoltiplicatori a
sezione esagonale (Fig. 9.1).
Ogni
fotomoltiplicatore
fornisce
un
segnale
elettrico
proporzionale alla quantita di luce che lo ha raggiunto. Il
fotomoltiplicatore puo essere descritto come un tubo a vuoto con
una finestra di ingresso trasparente. Su questa e depositato un
materiale che libera elettroni in corrispondenza
dellinterazione con un fotone luminoso (fotocatodo). Lelettrone
emesso con tale meccanismo e detto fotoelettrone (Fig. 9.2).
Lefficienza di questa conversione (ovvero la frazione di elettroni
prodotti rispetto al numero di fotoni che hanno raggiunto il
fotocatodo) e detta efficienza quantica e nei moderni
fotomoltiplicatori
vale
circa
20-25%.
Tipicamente
i
fotomoltiplicatori usati in questo tipo di rivelatori hanno una
dimensione di circa 3 di diametro. Gli elettroni prodotti nel
fenomeno di fotoconversione che avviene nel fotocatodo sono
accelerati da una differenza di potenziale applicata allinterno del
fotomoltiplicatore.
Il tomografo SPECT
Un tomografo SPECT e un sistema di imaging che consente la
produzione di immagini che rappresentano la distribuzione del
radioisotopo in tre dimensioni.
I collimatori
I collimatori sono solitamente classificati in base al materiale di
costruzione, alla geometria, e alla forma e dimensione dei fori.
Materiali di costruzione
i collimatori sono solitamente costruiti con materiali ad alto
assorbimento per i raggi . In particolare, si prediligono i
materiali che presentano unelevata probabilita di interazione
fotoelettrica rispetto alla possibilita di interazione per diffusione
Compton. Nella pratica si scelgono materiali ad alto numero
atomico Z e ad alta densita . I materiali piu comuni sono leghe
di piombo (Z = 82, = 11,3 g/cm3). Altri possibili materiali sono
leghe di tungsteno (Z = 74, = 19,4 g/cm3) oppure oro (Z = 79,
= 19,3 g/cm3). Questi ultimi materiali sono comunque meno
utilizzati del piombo, a causa della difficolta di lavorazione del
tungsteno e, rispettivamente, del costo delloro.
Geometrie dei collimatori
La geometria del collimatore definisce la condizione geometrica di
accettanza dei fotoni incidenti sulla gamma-camera. Esistono vari tipi
di collimatori, tra i quali e possibile citare: i collimatori a fori paralleli,
a fori convergenti o divergenti, e quelli a pin-hole.
La SPECT/TC
Nella trattazione finora effettuata abbiamo trascurato gli effetti
di attenuazione dei raggi emessi dal corpo. Questi vengono
attenuati secondo legge esponenziale espressa dallEquazione
9.3. Ad esempio, il radionuclide 99mTc, che risulta quello
maggiormente utilizzato nelle tecniche a emissione di singolo
fotone, emette raggi con una energia
di 140 keV. Questi hanno un coefficiente di attenuazione
lineare nellacqua (H2O) pari a circa 1,53 . 10-1 cm-1,
Rilevatori a semiconduttore
La tecnologia dei rivelatori a semiconduttore sta lentamente
trovando una valida applicazione nel campo degli strumenti
dedicati per medicina nucleare. Infatti, i requisiti di un rivelatore
ottimale per la SPECT (alta risoluzione spaziale, alta risoluzione
energetica e buona efficienza per raggi di media energia) sono
soddisfatti solo in parte dai rivelatori basati su scintillatori e
fotomoltiplicatori.
Questi rivelatori sono attualmente disponibili in dimensioni
relativamente piccole rispetto alle dimensioni di una gammacamera, ma proprio grazie alla loro compattezza e modularita ben
si adattano alla costruzione di strumenti di imaging dedicati.
Principio di funzionamento
Il principio di rivelazione di raggi di energia inferiore a 1 MeV da
parte di un rivelatore a semiconduttore consiste nella conversione
diretta dellenergia del fotone incidente in un certo numero di
coppie elettrone-lacuna che, una volta trasportate al relativo
elettrodo, rappresentano una carica elettrica misurabile, la cui
intensita e proporzionale allenergia
del fotone incidente.
Riferimenti
Bibliografici
AAPM Report n. 52 (1995) Quantitation of SPECT Performance. American
Institute of Physics, Madison
Knoll GF (2000) Radiation detection and measurement, 3rd edn. John
Wiley & Sons, New York
Madsen MT (2007) Recent advances in SPECT imaging. J Nucl Med
48:661-673
NEMA Standards Publications NU-1 2007 (2007) Performance
measurements of gamma-cameras. National Electrical Manufacturers
Associations, Washington
Webb S (1988) The Physics of Medical Imaging. IoP Publishing, BristolPhiladelphia