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Corso Integrato di: Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica (III anno II sem) Docente: Dr. Laura Bonanni email: l.bonanni@unich.it tel: 0871/562019 Anno Accademico 2010-2011
Programma del Corso Integrato di Metodi e Tecniche della Riabilitazione Neuropsicologica III anno II sem.
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La riabilitazione cognitiva: definizioni e principi Basi neuroscientifiche della riabilitazione cognitiva: la plasticit neuronale La riabilitazione cognitiva nei traumi cranici La riabilitazione cognitiva nelle demenze: malattia di Alzheimer e Demenza a Corpi di Lewy Strumenti di misura dellefficacia della riabilitazione cognitiva
Uso sistematico di istruzioni ed esperienze strutturate per manipolare il funzionamento dei sistemi cognitivi al fine di migliorare la qualit o la quantit del processamento cognitivo in un dominio particolare
Funzioni esecutive
Funzioni mnesiche
Rallentamento della capacit di processazione di informazioni Attenzione e concentrazione Comunicazione Consolidamento di informazioni lette Capacit di organizzazione del pensiero
Strategie di compenso
LA CONSAPEVOLEZZA
COLLOQUIOINTERVISTA OSSERVAZIONE RACCOLTA DI DATI ANAMNESTICI PROVE STANDARDIZZATE USO DI SCALE FUNZIONALI COLLOQUIO DI RESTITUZIONE
Diagnosticare la presenza ed il tipo di danno anche i relazione alla localizzazione della lesione cerebrale Fornire una valutazione esauriente del disturbo neuropsicologico iniziale che permetta di osservarne levoluzione nel tempo Proporre interventi di valutazione e rieducazione di cerebrolesioni acquisite o degenerative
Analizzare i deficit e le abilit residuali da utilizzare come guida per una riabilitazione adeguata
LE FINALIT (continua )
Fornire un supporto alla diagnosi differenziale Svolgere un ruolo di indirizzo nella programmazione terapeutica e nel piano di riabilitazione funzionale Fornire consulenza e follow-up periodico allequipe medica multidisciplinare
Preparare trials di riabilitazione neuropsicologica, studi osservazionali che si pongano come obiettivo la verifica dellefficacia del trattamento
I DESTINATARI
Lesame psicodiagnostico si rivolge a:
Persone che in fase molto precoce accusano sintomatologia riconducibile a mild cognitive impairment
LA RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA
La riabilitazione cognitiva lo studio delle opportunit riorganizzative assunte dal cervello che stato leso;
parte dal presupposto che le capacit neuroplastiche del nostro cervello, presenti dopo la lesione, siano guidabili per ottimizzare il trattamento riabilitativo orientato al raggiungimento del massimo grado possibile di autonomia e di indipendenza attraverso il recupero e/o la compensazione delle abilit cognitive e comportamentali compromesse;
tale provvedimento risulta essere finalizzato, pertanto al miglioramento della qualit della vita del paziente ed al reinserimento dellindividuo nel proprio ambiente familiare e sociale
Mazzucchi, 1999
Lefficacia dellintervento dipende in larga misura da unaccurata fase di valutazione preliminare orientata alla persona ed allambiente in cui vive nella sua globalit e complessit
Lo scopo della riabilitazione non di modificare la prestazione ai test neuropsicologici o a compiti cognitivi specifici, ma di migliorare la capacit della persona di apprendere e generalizzare nuove strategie per risolvere i problemi quotidiani in un contesto reale, modificando strategie disfunzionali e fornendo abilit compensative.
IL PROGETTO
Altamente individualizzato: basato sulle capacit residuali dellindividuo in trattamento e sulle sue esigenze primarie Realistico: gli obiettivi devono essere aderenti alla realt (non troppo ambiziosi perch rischiano di suscitare attese troppo elevate ed indurre false speranze; troppo modesti rischiano di produrre demotivazione e di diminuire lautostima)
Il percorso riabilitativo deve essere mirato non solo alla presa in carico del paziente, ma al supporto costante del nucleo familiare che se ne assume la cura.
GLI OBIETTIVI
La riabilitazione neurocognitiva si propone di:
Riapprendere le informazioni decadute in toto o solo parzialmente Facilitare laccesso allinformazione conservata, ma al momento irraggiungibile Favorire lacquisizione di strategie compensatorie dei deficit Rafforzare lautostima del soggetto e favorire la generalizzazione delle nuove strategie nel contesto di vita
GLI STRUMENTI
RIABILITAZIONE CLASSICA:
Nella tradizione clinica gli strumenti, tuttora dotati di una certa validit, sono costituiti da esercizi vocali o carta-penna, concepiti per stimolare specifiche funzioni, o da ausili esterni attivi, quali agende, diari, uso guidato del calendario, cartine geografiche, mappe e stradari, lavagne, registratori, liste ed elenchi, ecc. Si utilizzano, inoltre, le mnemotecniche e i metodi cognitivi fondati sul reperimento dei nessi associativi, sullorganizzazione logica delle informazioni, sullacquisizione delle tecniche di metamemoria.
RIABILITAZIONE COMPUTERIZZATA:
Attualmente si giudica pi proficuo lausilio del PC. Al paziente vengono proposti esercizi compito-specifici stimolanti sia dal punto di vista grafico che acustico.
Esempi:
-se un individuo non muove pi il braccio, limitare le risorse riabilitative al recupero del movimento o allo sviluppo di strategie compensative che consentano un vita il pi normale possibile evitandone luso? - in caso di disfasia grave, cercare di ottenere la produzione del maggior numero di parole o insegnare mezzi di comunicazione alternativi? -in caso di problemi disesecutivi, focalizzare gli sforzi nella strutturazione di un ambiente che supporti un comportamento pi organizzato o cercare di recuperare almeno alcune abilit di controllo esecutivo mediate internamente?
Dati sul miglioramento nei circuiti sottostanti al funzionamento normale delle capacit visuo-spaziali dopo trattamento riabilitativo: (Pizzamiglio et al. Recovery of neglect after right hemispheric damage: H215O Positron Emission Tomographic Activation Study. Arch Neurol 1998; 55: 561-568). Effetto delle lenti prismatiche su pazienti con emineglect spaziale che determinano cambiamenti nella connettivit sinaptica allinterno del sistema percettivo-motorio dellemisfero leso per brevi periodi di tempo (Rossetti et al. Prism adaptation to a rightward optical deviation rehabilitates left hemispatial neglect. Nature 1998; 395: 166-169)
Hp. Riconnessione dei circuiti cerebrali danneggiati dipendente dallesperienza: Stati post-lesionali: -piccola perdita nella connettivit recupero spontaneo -perdita maggiore deficit funzionale permanente (necessit di un approccio compensativo)
Un terzo gruppo ha invece dei circuiti lesionati potenzialmente ricostruibili, ma il recupero dipende dalla capacit del terapista di fornire input top-down e bottom-up finalizzati, mantenendo adeguati livelli di arousal ed evitando lattivazione di circuiti competitivi che possano sopprimere lattivit nei circuiti target (cfr. modelli dei network neurali). Sviluppo dei modelli connessionistici delle funzioni cognitive
I PRESUPPOSTI TEORICI
E stato dimostrato che una specifica terapia riabilitativa stimoli lespansione della rappresentazione nervosa colpita da una lesione vascolare La pi recente letteratura ribadisce il concetto di neuroplastiict, non solo osservabile in caso di lesioni verificatesi nelle fasi di sviluppo cerebrale, ma anche in individui adulti, quindi con sviluppo completato Il modello di modularit dellorganizzazione cognitiva: possibile osservare una riorganizzazione strutturale, accompagnata da mutamenti prestazionali nella corteccia sensoriale e motoria Il superamento della concezione di periodo critico come unico momento possibile per riorganizzare le mappe neuronali
Variabili neurobiologiche:
Studio del potenziale plastico del sistema nervoso
Ai modelli sperimentali
Deprivazioni sensoriali Apprendimento di particolari abilit Plasticit del cervello adulto in seguito a lesioni del SNC (riduzione/aumento delle informazioni dalla periferia ai centri nervosi)
Deprivazioni sensoriali
Poich il sistema somatosensoriale rappresenta la periferia corporea secondo regole somatotopiche, la sezione/lesione di un determinato nervo depriva in maniera selettiva ed ordinata la sua rappresentazione centrale.
Modifiche riorganizzazionali a diversi livelli del sistema nervoso Responsivit neuronale alla stimolazione di distretti cutanei mappati in aree corticali adiacenti a quelle deafferentate (es. Merzenich et al., 1984; Pons et al., 1991) e percezioni fantasma
cfr. ampliamento delle aree di rappresentazione nervosa (corteccia somatosensitiva, corteccia motoria primaria) riguardanti elettivamente strutture coinvolte nellapprendimento di un determinato compito
reversibilit dei cambiamenti che supporta ulteriormente lelevata dinamicit connessionale del cervello anche in et adulta (es. espansione della rappresentazione nella corteccia somatosensitiva delle mammelle nei ratti durante lallattamento) Mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali legate allapprendimento di compiti specifici nelluomo (studi PET, fMRI, stimolazione magnetica transcranica) es.: rappresentazione somatosensitiva delle dita della mano sinistra in suonatori di archi, lettori di Braille
-Lesioni sperimentali della corteccia visiva del gatto inducono un aumento di neurotrasmettitori eccitatori e un cambiamento di posizione e dimensione dei campi recettivi nelle aree perilesionali (Eysel, 1997)
-lesioni controllate di zone della corteccia motoria coinvolte nella motricit fine della mano/trattamento specifico: recupero funzionale il cui substrato nervoso sembra risiedere nei territori nervosi adiacenti a quello danneggiato sperimentalmente (Nudo e coll., 1996)
Meccanismi di recupero
Tassonomia delle principali forme di neuroplasticit
Compenso mascherato
Un sistema cognitivo intatto prende in carico le funzioni di un sistema leso riducendo la gravit del deficit, come ad es. nella messa in atto di strategie verbali per compensare alterazioni delle funzioni spaziali.