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crescendo impariamo a volare! periodico della scuola media A.

Magnani - Roma anno 6 - numero 17 - giugno 2012

In questo numero:
Oggi il mondo si pu considerare, secondo la celebre definizione dello studioso Marshall Mc-Luhan, un villaggio globale: tutte le persone lontane sono diventate vicine perch possono comunicare velocemente e viaggiare in poche ore; cos il mondo, anche se ha la stessa forma come se si fosse ristretto, non a causa della lavatrice, ma grazie alle nuove tecnologie. Stare in un villaggio globale sta a significare condividere le stesse culture, gli stessi gusti, le stesse mode da una parte del mondo allaltra: ad esempio oggi si portano i jeans anche in Cina e in Giappone. Questo fenomeno, che prende il nome di Globalizzazione, lo scambio in diversi ambiti a livello mondiale, ma vuol dire anche sviluppo sociale, politico e tecnologico che a partire dagli anni 80 ha subto una sensibile accelerazione.

In primo piano: Parliamone

Villaggio globale

Inquinamento acustico - Bullismo - Tecnologia e tempo libero Che tipo di turista sei?

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Il nostro tempo libero


Invito alla lettura - Videogames

Le emozioni dello sport


Intervista a Pino Wilson Wrestling - Sport curiosi 10 13 14 16

La nostra scuola
Concorsi e concerti

La voce del domani (scuola primaria)


Emergenza rifiuti

Giochiamo insieme

di Irene Di Bitonto e Beatrice Ferrucci - III D Nella seconda met del XX secolo si via via affermata lidea che non solo le economie degli Stati, ma anche lintera economia mondiale potesse diventare un unico grande sistema economico. Pertanto gli Stati si sono accordati per: - vendere i loro prodotti al maggior numero possibile di consumatori nel mondo; - far crescere i commerci; - far aumentare di conseguenza la produzione di prodotti agricoli e industriali. Liniziativa stata guidata soprattutto dagli Stati Uniti e dai Paesi dellEuropa occidentale e oggi il mondo pu essere considerato come un unico grande mercato entro il quale avvengono gli scambi di merci e di informazioni: questo complesso fenomeno economico e sociale indicato con il termine globalizzazione. Io dirigo una multinazionale, una grande compagnia che opera nello stesso tempo in molti Paesi (per esempio, McDonalds, Adidas e Vodaphone sono multinazionali!) Produciamo computer portatili. Abbiamo fabbriche in Irlanda, Cina e Malesia, ma progettiamo i nostri computer nella sede centrale in Texas, Stati Uniti. I nostri clienti li ordinano su Internet o per telefono ( perch non possiedono ancora il computer!). Un centinaio di anni fa avrei dovuto pagare tasse altissime per vendere merci in altri Paesi ( dazi doganali). Ma la diminuzione di queste tasse, del costo dei trasporti e il grande sviluppo delle comunicazioni hanno consentito alle aziende internazionali di lavorare insieme. Tutto questo ha facilitato i miei affari. Io faccio la spesa online, e risparmio un sacco di tempo. Sul tavolo della mia cucina, ci sono molti esempi di globalizzazione : banane del Costa Rica, manzo del sud America, caff della Giamaica. In passato, le uniche merci a buon mercato erano quelle coltivate o prodotte nel posto dove vivo. Ma da quando sono diminuite alcune restrizioni doganali (tasse e leggi del governo), stato pi facile per gli agricoltori stranieri

Si possono individuare varie manifestazioni di globalizzazione: una di queste quella tecnologica: nellultimo decennio si sono sviluppate delle reti globali che permettono di entrare in contatto con luoghi e persone di tutto il mondo. C anche una globalizzazione dellinformazione: oggi non solo le notizie si diffondono su internet, ma anche i giornali e i notiziari televisivi sono gli stessi in tutto il mondo. La manifestazione principale del fenomeno della globalizzazione per quella economica: tutte le economie del mondo sono strettamente legate e quando una crolla di conseguenza tutte le altre si trovano in pericolo, producendo un dannoso effetto domino. Leconomia globale ha tra i suoi effetti la delocalizzazione, cio uno spostamento di comparti di industrie in pi aree geografiche in cui i costi di produzione sono inferiori. Le conseguenze sono spesso negative, perch gli stati in cui prima erano localizzate le industrie si impoveriscono, invece, nei paesi in via di sviluppo c sempre pi sfruttamento dei lavoratori, che sono sottopagati e poco protetti nei luoghi in cui lavorano. Insomma, la globalizzazione non porta vantaggi a tutto il mondo, ma solo alla parte pi ricca e avanzata, portando gravi disagi nei confronti della parte del mondo pi povera, e aumentando cos le differenze tra il mondo ricco e quello povero, anche se ha causato importanti innovazioni che ci hanno reso la vita pi facile, e forse gli aspetti negativi non colpiscono da vicino alcuni di noi. 2

(A. M. Ciolan, S. Bardeggia, G. Fugali - III A)

competere con quelli locali per vendere i propri prodotti nel supermercato. Ci si domanda se questo un bene o un male. Da un lato, permette ai produttori dei paesi poveri di vendere le loro merci allestero, e a noi di comprarne di esotiche. Dallaltro, il trasporto di merci in tutto il mondo produce un certo inquinamento ambientale e gli agricoltori locali sono minacciati dallaumento della competizione. E un esempio di capitalismo, ma su scala globale. Okay, la globalizzazione influisce sul commercio, ma ne puoi vedere gli effetti anche quando torni a casa da scuola e accendi la tv. Qui nelle Filippine, la soap opera pi amata Alicia, una serie messicana doppiata in filippino. Le nostre reti televisive importano ogni genere di programmi da tutto il mondo, ed normale scoprire in tv altre culture. Cinquanta anni fa, pochissime persone avevano lopportunit di scoprire comera la vita in altri paesi, a meno che non fossero abbastanza fortunate da poter viaggiare. La tv satellitare, che mi permette di vedere canali stranieri, mi consente di conoscere le opinioni di persone di tutto il mondo. La mia famiglia pu seguire i notiziari del Quataro, i programmi cinesi di cucina, perfino i reality inglesi (se mia madre me li lascia guardare!). Questo crollo delle barriere culturali un altro aspetto della globalizzazione. Io ho unazienda che produce e vende abbigliamento sportivo. Lindustria dellabbigliamento una delle pi globalizzate: circa 30 milioni di persone fabbricano indumenti e prodotti tessili in tutto il mondo. Io disegno i miei modelli qui in Scozia, ma li faccio confezionare in Cina perch i costi di manodopera e di produzione sono inferiori. I capi di abbigliamento terminati vengono spediti in Europa via aerea, e poi distribuiti nei vari negozi pronti per essere venduti ai clienti. Per produrre e consegnare una t-shirt, impieghiamo operai di sei diversi paesi, compresi i fornitori e le societ per il marketing e la pubblicit. Pu sembrare sorprendente, ma ricorrere alle capacit e alle risorse di tutto il mondo il modo pi efficace per creare la mia linea di abbigliamento.

MULTINAZIONALI
di Amalia Besciu e Maria Chiara Trastulli - III A

CHE COSA SONO LE

Le Multinazionali sono imprese che espandono la loro produzione in vari paesi del mondo; sono imprese di grosse dimensioni e molto spesso dominano sul mercato globale. Vi sono diverse Multinazionali, ad esempio quelle dei vestiti (Nike, Adidas...), quelle del cibo (Mc Donald's, Coca Cola... ), quelle dei cellulari e dei computer (Samsung, Nokia...). Ognuna di esse ha un logo, cio un disegno o una scritta che li fa riconoscere. Al giorno d'oggi se non si ha una di queste cose, soprattutto nei vestiti e cellulari, per alcuni significa "non andare di moda", quindi ci conduce tutti ad essere uguali nel vestirsi... Ogni volta che la pubblicit di questi prodotti viene trasmessa in TV, o letta nelle riviste, mette in testa ad ogni persona le stesse idee. Le Multinazionali portano conseguenze diverse nei paesi d'origine e in quelli di destinazione. Per il paese d'origine c' un maggiore guadagno degli azionisti dell'impresa multinazionale, un aumento della produzione complessiva e della produttivit dellazienda, ma anche l'aumento della differenza salariale tra lavoratori qualificati e lavoratori non qualificati. Nei paesi di destinazione aumenta la concorrenza sul mercato e la produttivit delle imprese locali, purtroppo per i loro profitti vengono trasferiti all'estero. Molti sono contro le Multinazionali, perch dicono che con la fortuna portano alla rovina del resto del mondo e che impongono le persone a comprare i loro prodotti. Le Multinazionali, poi, sono molto attratte dai paesi in via di sviluppo, perch l le legislazioni interne sono estremamente carenti o troppo permissive in alcuni ambiti, come l'inquinamento.

CHE COSA FANNO LE MULTINAZIONALI

c Donalds in assoluto uno dei marchi di ristorazione pi conosciuto e apprezzato da tutto il mondo, uno dei simboli pi celebri della globalizzazione, che ha portato ad una uguaglianza dei prodotti, cancellando i confini delle ricette dei diversi stati e regioni. Il pagliaccio dalla tuta gialla presente ormai ad ogni angolo delle nostre citt. La storia dell'azienda McDonald's risale al 1937 con i fratelli Mcdonalds, dopo solo un decennio nascer il primo vero e proprio McDonald's, a San Bernardino in California. A partire dagli anni Settanta il marchio cominci a diffondersi anche in Europa. McDonald's divenuto il pi conosciuto dei fast food, diffuso in tutto il mondo con particolare presenza negli Stati Uniti. Il suo cibo amato da chiunque, servendo hamburger, patate fritte e Coca Cola. L'azienda riesce cos ad arrivare anche ai pi piccoli, soprattutto grazie al fatto che sfrutta giocattoli e peluche della Disney per pubblicizzare i suoi prodotti, offrendone poi in regalo. Tra gli effetti negativi il primo lobesit; molti critici hanno parlato negativamente della cosiddetta McDonaldizzazione, che avrebbe influenzato le nuove generazioni deviandone l'alimentazione. Infatti la catena McDonald's produttrice di quello che in inglese viene definito junk food , ovvero cibo spazzatura, che nuoce alla salute. Di questo viene accusata la multinazionale, tra l'altro responsabile per i casi di dipendenza da cibo da fast food e per l'obesit giovanile. Per questi motivi molte persone si sono scagliate contro la McDonald's. Inoltre l'estrema potenza economica del marchio ha fatto di esso una sorta di arma per gli Usa, che diffondono l'americanizzazione in giro per i paesi, introducendosi in essi attraverso il semplice mezzo del cibo. McDonalds diventato molto utile anche negli studi economici: confrontando in diversi paesi il costo di uno dei suoi pi famosi panini, il Big Mac, si riesce a capire qual il valore di una moneta in ogni singolo Stato, questo viene chiamato indice Big Mac. (Gianmarco Bousquet e Diana Tammaro - III A)

La Coca Cola stata inventata da John Stith Pemberton nel 1886 come rimedio per il mal di testa. Il suo primo nome era vino di coca perch questa bevanda era fatta con foglie di coca, naturalmente senza sostanze dannose. Linfuso si espanse in Europa al posto dellalcool e da l prese il nome attuale; negli anni Venti inizi la sua diffusione America con altre amiche bevande come la Fanta e lo Sprite. La Coca Cola, come tutti sanno, ha un logo, ed proprio questo a farla diventare famosa; una leggenda metropolitana dice che se si vede la scritta allo specchio esce una scritta araba. No a Maometto, No alla Mecca. Nel 1986 in Cile amanti della coca Cola hanno fatto costruire il logo pi grande del mondo. Anche le pubblicit hanno contribuito alla sua espansione: Coca Cola porta la felicit in tavola una delle frasi pi diffuse. Oggi lAmerica ovviamente lo Stato con pi produzione di Coca Cola al mondo e la consumano soprattutto i ragazzi, luso di questa bevanda pu recare danni alla salute: avendo un alto contenuto di zucchero e di caffeina la Coca Cola una bevanda eccitante e colpisce maggiormente il sistema nervoso, inoltre fa diminuire il calcio a causa di un acido. Il gusto irresistibile di bere la Coca Cola per resta anche sapendo che pu causare dei danni, quindi la cosa migliore quella di diminuirne le dosi. (Serena Bardeggia - III A)

La Nike un'azienda produttrice di abbigliamento e accessori sportivi che nasce il 25 gennaio 1967 come marchio per importare prodotti dal Giappone. La Nike, col tempo ha acquisito varie aziende della stessa categoria merceologica diventando cos il primo produttore di accessori e abbigliamento sportivo, soprattutto per il calcio, il basket, il tennis e molte altre discipline. La Nike stata criticata per le condizioni disumane in cui lavoravano bambini di Paesi poveri sin dai 5 anni di et per realizzare i prodotti. Essi venivano impiegati per 14-16 ore al giorno in pessime condizioni igieniche. I lavoratori in generale, vengono pagati circa 40 euro al mese, cio quanto un normale paio di scarpe! Dora in poi gli stabilimenti della Nike saranno controllati dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro per impedire lo sfruttamento minorile. Nel 2008 circa 20.000 operai degli stabilimenti vietnamiti, hanno scioperato contro la multinazionale. un nuovo duro colpo per l'immagine della Nike, che gi stata il bersaglio di campagne delle associazioni umanitarie e dei consumatori americani per gli scandali del lavoro minorile e per lo sfruttamento sistematico della manodopera nei paesi pi poveri. , commenta il quotidiano La Repubblica del 2 Aprile 2008. In effetti il comportamento di questa multinazionale verso i lavoratori, soprattutto quelli dei paesi poveri o in via di sviluppo, indegno di un marchio di produzione cos famoso. Oltre a ci, in questi tempi di crisi in cui stanno aumentando vertiginosamente anche i prezzi dei generi alimentari, sottopagare i lavoratori non fa altro che contribuire al peggioramento della situazione economica. Luca Salvarani - III C

Un esempio della evoluzione del marketing in ambito sportivo l'Adidas. Fondata nel 1920, ha sempre cercato di migliorare le scarpe per le esigenze di ogni sport e nel 1931 ha creato la prima scarpa da tennis. Tuttavia la ricerca spasmodica del profitto ha portato la multinazionale ad una scatenata concorrenza. Il metodo quello delle diminuzioni dei prezzi cercando di diminuire anche i costi. La soluzione di trasferire le proprie fabbriche nel sud del mondo, in paesi come la Corea del Sud, Taiwan, Honk Kong, dove la manodopera costa meno. Nel 2009 l'Adidas, sponsor dei giochi olimpici di Pechino, stata denunciata per violenze nei confronti dei lavoratori, perch erano sottoposti a orari massacranti.
(Marta Toniutti - III A)

i nostri commenti su quanto accade

di Giulia Senese e Sofia Biondi Compagnoni - III C Il problema dellinquinamento acustico non dovrebbe essere sottovalutato, perch pu provocare stress, disturbi del sonno, ritardi nellapprendimento e predisposizione allansia. Le cause dellinquinamento acustico sono varie, come i suoni prodotti da fabbriche, cantieri e aeroporti, ma non solo. Molti giovani amano trascorrere tempo fuori casa, in luoghi pubblici ad ogni ora del giorno e della notte, producendo rumori e suoni che possono disturbare le persone che si trovano nei dintorni. Anche la musica che a noi piace tanto ascoltare ad alto volume, usufruendo di auricolari, pu provocare fastidi alludito. Alcuni studi infatti affermano che almeno il 5-10% di coloro che ascoltano la musica per unora, tutti i giorni per 5 anni rischiano una perdita permanente della capacit uditiva. Anche linquinamento acustico delle discoteche o dei concerti non da sottovalutare: la musica a volume troppo alto, le grida delle persone da cui si circondati o le onde sonore possono infastidire ludito. Il traffico unaltra delle cause dellinquinamento acustico, perch il rumore del motore delle automobili o il suono del clacson possono irritare lorecchio. il sonno pu essere condizionato dalla posizione della camera da letto rispetto alla sorgente del rumore, dallora della notte in cui il rumore viene prodotto o dalla natura del rumore. Il livello del rumore nellambiente esterno alle abitazioni non dovrebbe mai superare i 55 decibel, ed il limite massimo ammissibile dovrebbe essere fissato a 50 db. Questi limiti, per, vengono spesso ignorati soprattutto nei paesi industrializzati.

di Ludovico Parisi e Gianmarco Rosella - I C

Il bullismo un fenomeno che si riscontra nei ragazzi molto giovani anche della quinta elementare. I ragazzi che si comportano da bulli in genere preferiscono creare un gruppo cos da sentirsi pi forti. La causa del loro comportamento solitamente parte da casa: forse hanno dei genitori che prestano loro poca attenzione, oppure litigano spesso. I bambini non sanno dove riversare la propria rabbia, quindi se la prendono con i loro compagni di classe, preferibilmente i pi deboli per sentirsi migliori e pi forti. Tutti pensano che i bulli siano ragazzi molto coraggiosi ma dentro sono deboli e con il loro atteggiamento aggressivo cercano di nascondere le loro debolezze. I bulli prendono di mira un bambino, gli dicono parolacce, lo prendono in giro, di solito davanti agli altri per intimidirli, e arrivano spesso anche a picchiarli. Se si riuscisse a combattere questo problema la societ sarebbe migliore e senza violenze da parte dei pi grandi. Di solito i ragazzi che non apprezzano questo comportamento cercano di stare alla larga dai bulli; ma bisognerebbe dialogare con loro per cercare di non farli sentire emarginati. 6

di Irene Di Bitonto e Beatrice Ferrucci III D La tecnologia ha cambiato totalmente il nostro rapporto con il tempo libero: sono cambiati i tempi in cui si trascorrevano i pomeriggi giocando a scacchi o a carte. Negli ultimi decenni la tecnologia ha proiettato in una nuova dimensione tutte le nostre attivit, non solo ludiche, ma anche, ad esempio, sportive. In un mondo dove lo sport diventato sempre pi competitivo, la tecnologia pu essere un elemento decisivo tra vincitori e perdenti. Con l'apporto dei computer al design, l'attrezzatura utilizzata per molti sport in continuo miglioramento. Le racchette da tennis, ad esempio, sono sempre pi tecnologiche e potenti, i palloni da calcio pi leggeri ed efficaci, le scarpe da corsa pi comode e in grado di assorbire limpatto con il suolo. I progressi tecnologici dei materiali e dei prodotti tessili hanno portato alla creazione di abbigliamento sportivo adatto alle grandi prestazioni. I nuotatori, per esempio, possono indossare costumi da bagno dotati di una speciale aerodinamica che consente di guadagnare frazioni di secondo fondamentali. Gli speciali sistemi di aerazione dei tessuti traspiranti mantengono gli atleti freschi e asciutti. Sciatori e scalatori si tengono al caldo grazie a giacche leggerissime, ma perfettamente isolanti. La tecnologia ha cambiato anche il mondo dei giochi. I videogames sono ormai diffusi in tutto il mondo. Il primo videogame nacque nel 1958: si chiamava Tennis for two (Tennis per due) e si giocava su un oscilloscopio, uno strumento utilizzato per misurare onde sonore. Pong, il primo videogame a funzionare su un televisore usc nel 1975: due giocatori colpivano una pallina avanti e indietro seguendo il gioco attraverso lo schermo. Oggi i giochi sono molto pi sofisticati: si passa dalla costruzione e gestione di citt immaginarie alla creazione di realistiche scene di guerra; sono cos complessi che la loro produzione pu costare quanto quella di un film. La tecnologia digitale ha aperto anche un mondo di opportunit creative. Prima dellavvento delle telecamere digitali a un prezzo accessibile e di software di facile utilizzo, fare film era unattivit solo per specialisti. Oggi che la tecnologia cos ampiamente disponibile creare un video alla portata di tutti. Un discorso simile si pu fare per la musica: la tecnologia digitale sta avendo un impatto come quello prodotto dalla chitarra elettrica, che negli anni 50 ha rivoluzionato la musica popolare. Ora non necessario essere degli esperti per comporre musica: il computer possiede programmi che permettono di comporre facilmente qualsiasi tipo di musica. La tecnologia arrivata anche nelle nostre case: il computer si sta trasformando in una centrale digitale (hub) che ci permette non solo di godere al meglio del nostro tempo libero, ma anche di amministrare e gestire gli impianti elettrici per ottimizzare i consumi domestici (domotica). Viene per spontaneo ogni tanto pensarlo: vero che la tecnologia ha facilitato la vita a tutti, ma il piacere delle cose passate ha lasciato in noi una vena nostalgica

di Marco Pau - II B

Prendendo come modello il testo dellumorista Stefano Benni, si evidenziano esibizioni e insuccessi dei tre tipi di TURISTA:

Il fenomeno
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Prende tutta lattrezzatura necessaria e mette tutto in un comodo zainetto preparato il mese prima Sceglie il periodo dellanno migliore e prenota quattro mesi prima Arriva con precisione e puntualit allaeroporto Sullaereo ricontrolla litinerario gi programmato 3 mesi prima Conosce perfettamente 10 lingue Conosce perfettamente la citt che visita e va nei luoghi pi esclusivi Dopo cena fa vado perche il momento migliore e non c nessuno e va in albergo Quando va in montagna fa i sentieri pi belli ed esclusivi che solo in pochi conoscono Prenota sempre le migliori visite e prende ogni permesso D indicazioni agli altri turisti

Il medio
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Prende lattrezzatura necessaria e anche non necessaria e porta 2 valige preparate la sera prima Sceglie un qualsiasi periodo dellanno per viaggiare e prenota due giorni prima Arriva allaeroporto con 1 ora di ritardo e aspetta 5 ore il prossimo volo Sullaereo si fa portare bibite e cibo per poi vomitare in bagno Conosce solo 3 lingue Ricorda a malapena il nome della citt che visita Dopo cena fa vado perch il momento migliore non c nessuno e va a giocare a pallone nel campetto dellalbergo 8. Quando va in montagna fa i soliti sentieri e si lamenta di non essere andato al mare 9. Pretende di entrare in ogni locale e si lamenta quando gli dicono bisogna prenotare almeno un mese prima 10. Si fa dare indicazioni anche per andare in albergo

Il caimano
1. Prende solo lattrezzatura non necessaria dicendo che gli sar utilissima e porta tutto in uno zainetto dove non centra niente 2. Fa scegliere il periodo dellanno alla moglie ma prenota lui il giorno stesso 3. Arriva allaeroporto il giorno dopo e prende laereo sbagliato 4. Sullaereo saluta gi e dopo dieci secondi si addormenta 5. Conosce a malapena la sua lingua 6. Ha 20 cartine della citt ma riesce a perdersi comunque 7. Dopo cena fa vado il momento migliore non c nessuno e va a dormire in albergo 8. Quando va in montagna dice alla moglie fidati una scorciatoia che conosco soltanto io e rischia di morire 9. Rimane per la maggior parte in albergo a vedere la tv e si lamenta che non c niente da vedere 10. Non si fa dare indicazioni da nessuno perch troppo orgoglioso e si perde sempre.

Di Nicole Viviani III A James Herriot. Chi lavrebbe mai detto? Io non avrei mai letto questo libro, dopo tutto, il titolo non ispira un granch: Creature grandi e piccole? sembra il titolo di un libro di religione! Onestamente, lunico motivo per cui ho letto questo libro era per curiosit, dopo aver sentito lopinione super-entusiasta di una mia amica. Finalmente mi sono decisa, mi sono messa seduta sul divano e ho aperto il libro. Mi sono ritrovata piegata in due dalle risate. Per la prima volta dallinizio dellanno, ho ritenuto i compiti per casa... divertenti! Il perfetto incrocio tra ironia e realta rende questa raccolta di racconti di un giovane veterinario degli anni 40 semplicemente esilarante! Anche nelle situazioni pi complicate, lautore riesce sempre a mantenere lumorismo, rendendo la lettura leggera e piacevole, per non dire assolutamente buffissimo. Gli episodi narrati allinterno di questo libro sono al cento per cento cose accadute realmente allautore, sono le sue avventure nei primi anni della sua carriera. Devo dire che dubito che altri veterinari abbiano passato le stesse strane situazioni di James Herriot, ma se per caso mi fossi sbagliata, sono sicura che non sarebbero riusciti a rimanere cos ottimisti e comici. Questo libro puro esempio dellallegria che servirebbe in tutte le faccende quotidiane, non importa quanto siano imbarazzanti o difficili... come la scuola! Devo dirvi, non mi sono mai aspettata cos tanto da un vecchio libro del 72, ma adesso credo di aver compreso il vero significato del proverbio Non giudicare mai un libro dalla sua copertina. Non vedo lora di leggere gli altri libri della sua collezione e, se siete cos fortunati da trovarli anche voi, non esitate a comprarli! Davvero ragazzi, Creature Grandi e Piccole non vi deluder, parola donore di una ragazza che un paio di settimane fa avrebbe preferito passare il pomeriggio su Facebook che leggere unaltro episodio del mio nuovo eroe, James Herriot, il veterinario con il senso dellumorismo!

di Davide Casareale e Giacomo Contaldi - I D

Dopo essersi risvegliato dal coma, su una gigantesca citt spaziale, il protagonista Isaac Clarke, dovr affrontare unondata di alieni chiamati necromorfi che tenteranno di ucciderlo. Mentre cerca di affrontarli Isaac e tormentato da allucinazioni riguardanti la sua ragazza morta, che cerca di ostacolare anchessa il suo viaggio per la salvezza dellumanit. Il protagonista in questa impresa dovr affrontare i necromorfi da solo, avendo a disposizione un set di armamenti futuristici ed anche una tuta che lo protegger. Su questa citt spaziale i necromorfi si sono creati a causa di un oggetto mistico chiamato MARCHIO. Lo scopo del gioco e appunto distruggerlo ed evitare che tutta lumanit venga contagiata. Lambiente in cui ci muoviamo ci presenta scene spesso cruente (sangue a tutto spiano!) e sono presenti rumori molto inquietanti. Pi o meno questa la trama del gioco Dead Space 2, che di certo non adatta alle persone impressionabili.

Di Valerio Carlotti - III E


Valerio Carlotti ha partecipato, insieme ad altri ragazzi della nostra scuola, alla prima edizione di Scrivo Sportivo, uniniziativa promossa dal quotidiano Il Messaggero che ha riscosso un grande successo tra le scuole romane. I ragazzi erano invitati a cimentarsi come cronisti sportivi. Di Valerio pubblichiamo questa interessante intervista ad un mito della Lazio come Pino Wilson.
Com cominciata la passione per il calcio? Ai tempi miei quando ero un ragazzino cera soltanto lo sport del calcio che aveva la meglio un po su tutti com anche oggi, ma ci sono altri sport cui si avvicinano i ragazzi, vedi il tennis, il rugby, la pallanuoto e via dicendo. Mi sono avvicinato a questo sport subito per passione, giocando nella strada in cui abitavo insieme ai miei compagni dellepoca, e quindi mano mano ho fatto la mia trafila fino a che non sono arrivato ai miei 14 - 15 anni e sono andato a fare un provino per una squadra dilettantistica, da l iniziato il mio iter calcistico. Ti ricordi qual stata la prima squadra con cui hai giocato da bambino? Appunto non ero un bambino, ma ero gi un ragazzo, facevo il primo liceo classico e ho giocato nella Juva-Napoli, era questo il nome della societ dilettantistica. Ho esordito sul campo di Castellamare di Stabia, il primo campo in cui ho avuto la fortuna di giocare con un arbitro e due segnalinee, campo delineato con le righe, per me era un sogno. Sono arrivato cos senza aver fatto la solita trafila che oggigiorno si suole fare per un ragazzino: scuola calcio, esordienti, giovanissimi. In quel periodo l non esisteva tutto questo se non in alcune societ di rango maggiore; io sono andato a fare questo provino e dopo tre giorni ho giocato. Qual lemozione che si prova allesordio da professionista? Io ho giocato a 18 anni in una squadra di semi-professionisti, anche se ora quelli che giocano in serie C sono considerati professionisti. stato veramente il mio primo approccio vero ad una squadra vera, l che ho conosciuto dopo tre anni Giorgio Chinaglia, con il quale ho fatto un iter parallelo fino a giocare ai Cosmos in America, e da l poi nato il sogno di poter vivere un giorno la realt di una squadra di serie A, cos come stato cio con la Lazio. Come stata lesperienza ai New York Cosmos? Io credo sia stata una delle esperienze pi belle non solo a livello sportivo, ma anche di vita. Ho avuto la fortuna di trovare ancora una volta Chinaglia, al quale ho fatto fare bella figura, perch stato lui che mi ha voluto a tutti i costi, ho avuto la fortuna di giocare con giocatori di valore mondiale assoluto come Beckenbauer, ho avuto la fortuna di giocare - anche se solo in allenamento - con Pel, insomma ho avuto la fortuna che tutti avrebbero voluto incontrare nella loro vita sportiva Quali sono le responsabilit di un capitano? Soprattutto il rapporto che hai con lesterno, con gli arbitri, con quello che pu essere un po il contorno di una squadra di calcio. Io ho avuto la fortuna di essere sempre capitano, ed esserlo ti gratifica e poi a distanza di tanti anni sentirsi chiamare capitano segno che evidentemente sei stato un buon capitano Cosa si prova a vincere lo scudetto? Soprattutto per noi della Lazio che non siamo mai stati abituati a vincere tanto, quello stato il primo successo nellarco della vita di questa gloriosa societ ed esserne stato il capitano insieme ad altri 16 elementi e uno staff che nessuno mai ha dimenticato, credo che sia stato un privilegio che auguro a tutti quanti di potere avere in futuro, ma noi siamo stati i primi a vincere lo scudetto a Roma.

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Quali sono le differenze tra il calcio di oggi e quello di allora? Oggi meno ragionato e meno dedito a quello che pu essere la tecnica o usare la testa, oggigiorno si d molta importanza a quello che pu essere il lato fisico. Il momento pi bello e il pi brutto della tua carriera? Il momento pi bello coinciso con lo scudetto e il pi brutto con la morte di Maestrelli E vera la storia dei clan nello spogliatoio della Lazio? Esistono ed inutile non ammetterlo, ma pi che di clan si parla di modo di approccio con un amico che consideri tale nella squadra, il clan esiste quando tu fai parte di tre o quattro persone che vanno pi daccordo, ma questo succede in qualsiasi mondo del lavoro, per la nostra forza stata che poi la domenica quelli che venivano definiti i due clan erano un tuttuno, e io sfido chiunque ad avere una squadra cos unita come lo eravamo noi. Le differenze tra il calcio estero e quello italiano? Oggigiorno il calcio estero si chiama soprattutto Premier League o anche la Liga spagnola, la differenza che forse l arrivano campioni veri, soprattutto in Inghilterra, perch il budget finanziario senzaltro superiore al nostro, noi tolto un po lInter e il Milan tutte le altre si devono barcamenare, ora si aggiunta la Juventus, ma dopo anni di buio. In Inghilterra ormai ci sono sei o sette squadre che se la giocano con un budget sicuramente molto importante. In Spagna diverso perch vivono Barcellona e Real Madrid, le due squadre che vanno per la maggiore, ma sempre stato cos. La differenza probabilmente che da noi c molta pi pressione, in Inghilterra si finisce la partita e non c questa pressione che ti ossessiona per tutto larco della settimana, da noi invece appena finisci si comincia, quindi un continuo. Questo pu essere una delle differenze maggiori .

Che passione!!!
di Nicholas Conti e Danilo Conti - 1 F

Non molto diffuso in Italia, il Wrestling uno sport di lotta: due o pi persone si trovano all'interno del ring e disputano un match. I match possono avere tante stipulazioni diverse che variano dal numero dei lottatori e dalle squalifiche. uno sport che emoziona per ogni vittoria, sconfitta e esultanze da parte di vincitori e vinti. Ogni match un'emozione, ogni mossa eseguita, soprattutto quelle aeree, che hanno un rischio di infortunio. Per diventare un lottatore professionista bisogna essere sicuri di s, avere velocit e potenza, bisogna andare molto in palestra, allenarsi costantemente molte ore al giorno e avere un'educazione alimentare molto sana e nutriente Le federazioni del Wrestling sono molte, la pi famosa la "World Wrestling Entertainment" (WWE). Le cinture della WWE sono molte, la pi importante la "WWE Championship" (Campione della WWE) detenuta da CM Punk. Un'altra cintura il "World Heavyweight Championship" (Campione dei Pesi Massimi) detenuta da Sheamus. Passiamo alla Intercontenal Championship (Campione Intercontinentale) detenuta da Cody Rhodes. La "United States Championship" (Campione degli Stati Uniti) invece detenuta da un ITALIANO: Santino Marella !! Un accenno merita la cintura delle Divas (le femmine) detenuta da Layla. Ultime cinture di cui parleremo sono quelle del "Tag Team Championship" (Campioni di coppia) detenute da Kofi Kingston & R-Truth.

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di Giorgia Giaccheri - III D

TRICICLO GP:
Si chiama Bring your own big wheel, si tiene ogni anno a San Francisco (USA). una gara di tricicli che scendono da una strada in discesa. Esiste dal 2000 e non si vince nulla. Tutti partecipano solo per divertirsi.

100 METRI GOMMA:


In Cina ogni 4 anni ci sono le olimpiadi dei contadini (national paesants games). Uno dei tanti giochi consiste nel far rotolare su 100 metri piani pneumatici di camion.

TIRO DELLA TESTA:


I giochi invernali artici (Artic Winter Games) si tengono ogni 2 anni dal 1970 e sono dedicati a tutti i popoli che vivono al di sopra del 55 parallelo (Alaska,Groenlandia ) Tra le specialit : Salto sulle nocche , Salto della slitta, o Tiro alle testa. In questo gioco vince chi riesce a tirare lavversario oltre la linea di mezzo o a scalzargli la cinghia di cuoio che lega le due teste .

CAVALCA LA PECORA:
Nei rodei gli adulti cavalcano tori e cavalli. Nel rodeo di Millers Flot, in Nuova Zelanda, i bambini cavalcano grosse pecore scalpitanti. Ovviamente, vince chi rimane pi tempo sullanimale.

DISCESA CON FIENO :


In passato, per portare gi dalle montagne legna e fieno, si usavano le slitte. E cos a Garmischportekircken, in Baviera (Germania), hanno deciso di ricordarlo con una gara in cui i partecipanti, vestiti in abiti tradizionali, si lanciano gi per una pista con una slitta carica di enormi cumuli di fieno.

TIRO DELLORECCHIO:
un gioco tradizionale del popolo Inuit: vince chi riesce a strappare la corda (lunga 60 cm e simile ad un filo interdentale) dallorecchio avversario o comunque a resistere di pi al dolore. Anche se sembra buffo questo gioco pu provocare ferite.

WRESTLING COL MAIALE :


una gara diffusa in molte fiere di campagna negli Stati Uniti. Una squadra di 3-4 persone deve gettarsi in una pozza di fango, riuscire a prendere il maiale e infilarlo in un grosso bidone.

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Di M. Bruno, M. Morgia e S. Russo - III A

Anche questanno nella nostra scuola si svolto il Concorso Musicale Musica e Cinema, dal 16 al 19 maggio, ormai giunto alla sua sesta edizione. Alcuni ragazzi della nostra scuola hanno accolto le scuole ospiti provenienti da tutta Italia, aiutando a sistemarsi gli insegnanti e gli alunni. Eccovi in foto il servizio dordine al completo, diretto dalla prof.ssa Minucci. Ed ora momenti di suspence, ecco a voi i risultati del concorso: le scuole classificate prime assolute della categoria A3 (sezione musica dinsieme, ensemble strumentali) sono la A. Gramsci da Cagliari, e la P. Stefanelli di Roma, entrambe con 100/100! Nella categoria A2 la A. Gramsci sempre prima assoluta. Per la classifica generale e per i premi assegnati alle altre categorie e ai solisti vi rinviamo al nostro sito http://www.fontanileanagnino.it/. Ed ora ecco alcuni dei tanti concorsi e concerti ai quali lorchestra musicale della nostra scuola ha partecipato e parteciper: il 4 marzo nellauditorium dellUniversit di Tor Vergata, si tenuto un concerto di beneficenza per lA.I.R.C. Un abbraccio di suoni per Luca. Il 16 aprile c stato il concorso Le Ali della Musica allAquila: ABBIAMO VINTO IL PRIMO PREMIO ASSOLUTO con lensemble dei violini e chitarre, il duo di violini Maino-Napoli e la chitarra solista Piccioni! Il primo premio andato alla chitarra solista Sancricca. Il 21 maggio, infine, i nostri ragazzi hanno partecipato al concorso musicale Una nota per amica, ad Orte: I risultati sono divisi in fasce: la fascia oro formata da Piccioni (98/100), lensemble di clarinetti (95/100), lensemble di violini e violoncello (95/100) e Venanzoni (90/100). ATTENZIONE: PROSSIMI APPUNTAMENTI! Luned 4 giugno ore 20:00: concerto presso il Parco Madre Teresa di Calcutta in viale Palmiro Togliatti (angolo via dei Sesami); Gioved 7 giugno ore 16:00: concerto con orchestra ed ensemble presso il Teatro di Viale Kennedy. Allora...questo tutto...in bocca al lupo ai ragazzi che dovranno suonare e allanno prossimo! P.S. Ricordatevi di portare gli strumenti ai concerti e ai saggi di fine anno, non come successo a noi!

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spazio dedicato alla scuola primaria

a cura degli alunni delle classi IV A e IV B

La vita delluomo strettamente legata a quella della natura. Se la natura si ammala, anche luomo non vive pi bene. Ci accade quando luomo non la rispetta inquinando lacqua, laria e la terra immettendo nellambiente sostanze nocive o trasformando le citt in pattumiere. Lo smaltimento dei rifiuti un problema sempre pi grave. In alcune citt e paesi italiani c proprio unemergenza: non si sa dove collocare i rifiuti, n come eliminarli, con il rischio di gravi danni per la salute dei cittadini e per lambiente. I rifiuti prodotti sono una quantit enorme e sono in continui aumento. Un giorno saremo sommersi dai rifiuti che noi stessi produciamo e il nostro pianeta non respirer pi. Secondo unindagine di Legambiente ogni abitante, in Italia, produce una quantit annua di rifiuti pari a cinque volte il suo peso: si tratta di materiali di tutti i tipi, anche non biodegradabili. La met di essi costituita da imballaggi, dalla plastica e dalle lattine in alluminio, circa un miliardo e mezzo. Se le mettessimo una sopra laltra, le lattine coprirebbero pi della met della distanza tra la terra e la luna!! Ma allora tanti rifiuti come si smaltiscono? Un modo per rispettare lambiente e fermare il degrado del nostro pianeta quello di creare uno sviluppo sostenibile cio in armonia con la natura. Bisogna seguire la regola delle cinque R: Raccolta differenziata Riduzione Riciclaggio Recupero Riutilizzo Sapevi, ad esempio, Che dalla plastica si possono ricavare anche maglioni, costumi da bagno, moquette? Che una tonnellata di carta riciclata salva 5 alberi? Che il compostaggio serve a produrre un buon terriccio? Ora lo sai, quindi sei chiamato a cooperare: con un po di impegno puoi dividere i rifiuti e buttarli negli appositi cassonetti. 14

Se hai letto attentamente il testo, divertiti a cercare nello schema le parole indicate evidenziando per, solo quelle che piacciono al perfetto ecologista:

Ridurre Riciclare Verde Aria Acqua Smog Ecologia Geologia Inquinamento Rifiuti Gea Piogge acide Pulito

S B E R R U D I R V

I T U C U P O N Z E

A G E A V S N Q S D

R S W R G P E U E I

I Q K I R A G I C C

C C V A K A A N O A

I M D Z H P S A L E

C E R D S U S M O G

L A I G O L O E G G

A C Q U A I H N I O

R I F I U T I T A I

E D R E V O V O A P

vi presentiamo la nostra Isola ecologica, che si trova accanto allorto della nostra scuola

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CRUCIVERBA DELLA III B


Orizzontali: 1. Parallelo 0 - 8.
Figlio di Enea - 9. Ne abbiamo cinque ad ogni mano - 10. Sigla del capoluogo partenopeo - 11. Grande stato africano sul Mar Rosso - 13. Li usano i piccoli per divertirsi sulla neve - 15. Si usavano per tessere - 16. Vecchio nome della tassa sulla casa - 18. Frutto aspro, in inglese - 19. Formano un arcipelago - 22. Le prime di Nicola - 23. Strumenti bellici - 25. Dondola nel parco - 29. Il bugiardo delle favole 34. La patria di Ulisse - 35. Non off.

Verticali: 1. Lo scienziato che


teorizz la relativit - 2. Aggettivo interrogativo - 3. Le prime di ultimo - 4. Il capoluogo della pi piccola regione italiana - 5. Ex giocatore della Lazio - 6. Ristabilire le funzioni cardiache - infondere coraggio - 7. Che riguarda le etnie 12. Che serve - 14. Il primo nome di Troia - 17. Connazionale di Gandhi - 20. ''Che egli...'' congiuntivo del verbo essere - 21. Personaggio biblico, nipote di Abramo - 23. Alluminio 24. Mantova - 26. L'unico satellite della Terra - 25. Non off - 27.Fu costruita da No 28. Formano uno sciame - 30. Il cuore di mito - 31. Le prime di occhio - 32. ''io...'' presente del verbo avere - 33. Preposizione semplice.

Cruciverba dantesco

1 2 3 4 5 6 7

di Martina Arduini - II B

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Angelo trasformato da Dio. Composto da cieli. La futura sposa di Giangiotto Malatesta Fratello di Giangiotto Da dove non si pu pi uscire Fiume che fa dimenticare le colpe commesse 7. Il cuore di Dante Parola segreta: Traghettatore

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